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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di domenica 21 aprile 2024
di Andrea Gianni
Il Giorno, 21 aprile 2024 Samuele, Alessandro e le altre vittime. L’appello dei familiari senza giustizia “Chi ha problemi psichici deve essere trasferito in strutture protette”. Don Gino Rigoldi: l’ultima stretta è una tortura, intervenire sui giovani. “Mio fratello non è stato protetto, aveva problemi psichici e non doveva stare in carcere. Aveva bisogno di aiuto, ed è stato abbandonato”. Il ricordo di Rosalinda Bua, che da anni vive a Melzo con il marito, torna al novembre del 2018, quando il fratello Samuele si tolse la vita all’età di 29 anni impiccandosi con una corda costruita con lacci da scarpe nel carcere Pagliarelli di Palermo.
di Stefano Baudino
L’Indipendente, 21 aprile 2024 Nel 2023, lo Stato italiano è stato chiamato a indennizzare persone ingiustamente finite dietro le sbarre per 27.844.794 milioni di euro. È quanto emerge dalla Relazione al Parlamento sulle “Misure Cautelari Personali e Riparazione per Ingiusta Detenzione” relativa all’ultimo anno che ci siamo lasciati alle spalle, all’interno della quale è stato svolto un importante approfondimento su una delle unità di misura più significative della “malagiustizia” italica anche in riferimento al quinquennio precedente.
di Umberto Aime
Il Messaggero, 21 aprile 2024 “Innocenza non certa”. La certezza che sia innocente non esiste, ma neanche quella della sua colpevolezza. Dunque, assoluzione per insufficienza di prove, che è una sorta di terza via, quella del dubbio appunto, per il Codice penale. Dopo aver trascorso oltre metà della vita in carcere, 33 anni su 59, dopo essere stato assolto dall’accusa di aver ucciso tre persone, dopo aver gioito, a gennaio, per essere scampato all’ergastolo che gli era stato inflitto in primo e secondo grado, stavolta Beniamino Zuncheddu, si è ritrovato con un velo di tristezza sul volto.
GIUSTIZIA
di Luigi Manconi
La Repubblica, 21 aprile 2024 Il termine non piace a molti. Ma significa né più né meno la piena applicazione dei requisiti dello Stato di diritto e in particolare il complesso di tutele assicurate al cittadino nei confronti di tutte le istituzioni dello Stato durante le diverse fasi del processo penale. Vittorio Feltri, a proposito delle inchieste nei confronti di esponenti del Pd di Bari e di Torino, ha scritto: “Per noi vale la presunzione di innocenza. Ma noi siamo garantisti. A sinistra molto meno”. In effetti Feltri ha assunto, specie negli ultimi tempi, posizioni nitidamente garantiste; ma estendere tale giudizio all’aera politico-culturale nella quale si ritrova è un’impresa davvero improba.
di Alessandra Chini
ansa.it, 21 aprile 2024 Costa: “Non si fidino”. L’incrocio con Autonomia e premierato. Anche Forza Italia vuole la sua parte sulle riforme. Se la Lega è impegnata strenuamente nella battaglia per portare a casa in tempo per le Europee l’approdo in Aula alla Camera dell’Autonomia ed FdI incasserà martedì il primo via libera, in commissione, sul premierato, gli azzurri chiedono un segnale sulla separazione delle carriere prima del voto dell’8 e 9 giugno.
di Giovanni Negri
Il Sole 24 Ore, 21 aprile 2024 Nella Relazione al Parlamento la conferma della diminuzione. Nel 2023 boom di applicazioni per divieto di avvicinamento e braccialetto. Anche con una stagione pandemica ormai alle spalle la diminuzione delle misure cautelari personali sembra ormai un dato acquisito. Sulla base della Relazione appena trasmessa dal ministero della Giustizia al Parlamento nell’anno 2023 sono state emesse 82.035 misure cautelari personali coercitive; dal confronto dei dati relativi al quadriennio 2020-2023 con quelli del precedente biennio 2018-2019, risulta evidente una diminuzione significativa del numero totale delle misure emesse: nel 2019 infatti il numero complessivo delle misure era di 94.197 (l’anno prima erano state 95.798).
di Domenico Ferrara
Il Giornale, 21 aprile 2024 La parola magica della Disciplinare per perdonare le toghe è “scarsa rilevanza”. Un giudice fa scarcerare una persona con un ritardo di sei giorni ma non riceve alcuna sanzione disciplinare. Motivo? Ha subito una grave debilitazione fisica e viveva una situazione familiare critica, fonte di preoccupazione e di impegno. Un altro guida mentre è ubriaco? Non è degno di nota, cosa volete che sia. Un altro ancora dimentica un minore in cella oltre la scadenza dei termini di custodia e sapete cosa succede? Nulla. Anzi, per la sezione disciplinare del Csm si tratta di un fatto scarsamente rilevante. Sì, avete letto bene. Nessun illecito.
di Eugenio Albamonte
Il Riformista, 21 aprile 2024 Un provvedimento, frutto di una plateale forzatura dei percorsi legislativi definiti dalla Costituzione, che ha una motivazione squisitamente politica e demagogica. Un dito nell’occhio all’intera magistratura. Un omaggio postumo a Silvio Berlusconi che indicava all’opinione pubblica i giudici come anormali e disturbati mentali. Uno scalpo per quei partiti dell’area di Governo che in molti modi stanno dimostrando insofferenza per la funzione esercitata dalle toghe, come dalle altre istituzioni di garanzia, quando il loro operato intralcia le politiche e gli obiettivi perseguiti. L’introduzione dei test psico attitudinali per i magistrati non ha altro significato se non questo.
di Jacopo Benevieri
Il Riformista, 21 aprile 2024 Quotidianamente, in tutta Italia, giudici, avvocati, pubblici ministeri (e giornalisti) “leggono” le trascrizioni delle parole intercettate, molto raramente le “ascoltano”(e comunque lo fanno dopo aver letto, dunque contaminati nella percezione). Per comodità consultano la trascrizione e, sempre per comodità, ne suppongono la fedeltà al parlato, mai ascoltato.
TERRITORIO
di Pierpaolo Lio
Corriere della Sera, 21 aprile 2024 “Ha cambiato il canale in tv”. Un’aggressione mortale nel chiuso della cella. Per un motivo assurdo. E con una vittima che, a Milano, non è un nome qualunque. A perdere la vita venerdì, nel carcere di Opera, è Antonio Magrini, 68 anni, detto “Toni Cavallero”, fratello di quel Vito a lungo re criminale dell’Ippodromo di San Siro. È stato aggredito e strangolato dal compagno di cella, Domenico Massari. Il primo, dentro per questioni di droga.
di Emanuele Lentini
brindisireport.it, 21 aprile 2024 La Casa circondariale di via Appia sconta problemi analoghi a tutte le strutture italiane. L’intervista alla Garante delle persone private della libertà personale della Provincia, Valentina Farina: “Si tengono comunque diverse attività culturali e di reinserimento”. Chi arriva a Brindisi dalle superstrade, dopo la rotonda nota come “incrocio della morte”, può imboccare via Appia. Lì c’è un luogo noto, ma per molti sconosciuto: la Casa circondariale.
di Donatella Stasio
La Stampa, 21 aprile 2024 Il progetto dell’ex ministra Cartabia: la classe dirigente di domani dialoga con gli ospiti di San Vittore. Metti insieme dieci bocconiani tra i 19 e i 20 anni e trenta detenuti tra i 28 e i 60: il futuro mondo dell’economia e della finanza con “gli scarti della società”, la potenziale classe dirigente del paese con gli eterni “ultimi” che non saranno mai i primi perché il marchio del criminale ti resta addosso più di un tatuaggio, ben oltre il tempo della pena e malgrado la Costituzione. Mettili insieme a parlare proprio di questo, di quel “fine pena mai” dopo il fine pena, in un’aula del carcere milanese di San Vittore ...
di Valeria Gianoglio
La Nuova Sardegna, 21 aprile 2024 L’ordine forense barbaricino protesta per le carenze di organico all’ufficio addetto alle notifiche. Giusto il tanto di rispettare, e restando ben più larghi del solito, i termini di preavviso previsti dal codice di autoregolamentazione, e poi, alla fine di maggio si parte con l’astensione dalle udienze. Ampiamente preannunciata dai malumori per i disagi legati al caso notifiche, e dalle primi reazioni che correvano nelle ultime settimane tra i corridoi del tribunale, ieri mattina gli avvocati nuoresi riuniti in assemblea a Palazzo di giustizia hanno votato all’unanimità per lo sciopero.
di Natalino Benacci
La Nazione, 21 aprile 2024 L’iniziativa dedicata alla giustizia minorile. Lo sguardo sull’altro, che cura l’anima, dà il via a un progetto di azioni per riparare il danno e conciliare le parti. Curae Festival, la manifestazione promossa da Ministero di Giustizia, Ipm di Pontremoli, Comune di Pontremoli con il sostegno di Fondazione Carispezia, ieri ha chiuso i battenti con una tavola rotonda con i ragazzi che hanno vissuto l’esperienza del processo penale, che sono stati vittime di reato o che hanno partecipato a percorsi di giustizia riparativa. Sono stati letti testi sul disagio, la devianza e la giustizia, condivisi da remoto con coetanei in 14 Ipm italiani.
baritoday.it, 21 aprile 2024 “Con questo momento di incontro - spiega - abbiamo voluto rompere le barriere che dividono i detenuti da chi ha responsabilità decisionali nell’amministrazione della giustizia”. Un dibattito con i detenuti, un concerto con artisti della Fondazione European Arts Academy “Aldo Ciccolini” di Trani e una mostra di pittori pugliesi organizzata dall’associazione “FPS arte & cultura”: si è svolta nel carcere di Bari l’iniziativa ‘Proviamoci’, ideata, tra gli altri, dal viceministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto, presente all’appuntamento. Lo riporta l’AdnKronos.
di Mariella Zadro
tusciatimes.eu, 21 aprile 2024 “Un’intervista a tutto campo a chi da mezzo secolo condivide le sue giornate con le persone recluse, le guarda negli occhi e ne ascolta le storie”. Questa è la premessa del libro “Come è in cielo, così sia in terra” di padre Vittorio Trani che è stato presentato venerdì 19 aprile presso la Sala Alessandro IV del Palazzo dei Papi alla presenza del vescovo Orazio Francesco Piazza.
di Alessandro Trocino
Corriere della Sera, 21 aprile 2024 “Ogni prigione è un’isola” è un libro che racconta i 30 anni di volontariato dell’autrice. E che fa venire voglia di rileggere il memoir degli anni 80 “L’università di Rebibbia”. Succede con i libri più stimolanti, che una volta finito di leggerli, ti viene voglia di leggerne altri. “Ogni prigione è un’isola” è il nuovo libro di Daria Bignardi (Mondadori - Strade blu) e sorprenderà chi la segue da anni, nelle sue incursioni televisive e nei suoi romanzi, perché per la prima volta parla in maniera esplicita di una passione poco pubblicizzata, quella per le carceri. Bignardi è entrata per la prima volta in un penitenziario 30 anni fa, da volontaria ...
AFFARI SOCIALI
di Andrea Malaguti
La Stampa, 21 aprile 2024 “Stiamo andando indietro come i gamberi, vedo una nostalgia del passato, ma non capisco nemmeno di quale passato. Che cosa vorrebbero fare? Creare una società autoritaria? Irreggimentare l’intero Paese e concentrare il potere in poche mani?”. Dacia Maraini (intervistata da Flavia Amabile su La Stampa). Raccolgo i dubbi amari di Dacia Maraini. Dubbi, ripeto, dubbi. Che cosa ci sta succedendo? Che Paese scadente e disorientato è quello in cui la tv di Stato cancella un monologo di un intellettuale come Antonio Scurati sul 25 aprile, evento fondante e non discutibile della Repubblica? Sta diventando pericoloso dire quello che si pensa se non piace al Palazzo? Ricordare che Giacomo Matteotti è stato ammazzato esattamente cento anni fa dagli uomini di Mussolini?
di Antonio Scurati
La Stampa, 21 aprile 2024 Questa la versione integrale dell’intervento dello scrittore che avrebbe dovuto leggere durante la trasmissione “Che sarà” su Rai3 alla vigilia della Liberazione. Giacomo Matteotti fu assassinato da sicari fascisti il 10 di giugno del 1924.
La Repubblica, 21 aprile 2024 Dal ricchissimo sito di Nigrizia - il periodico, cartaceo e online che da 141 anni racconta le Afriche, fondato nel 1883 dai missionari comboniani - si apprende una realtà peraltro già stra-nota. E cioè che i CPR, i Centri di Permanenza per i Rimpatri, sono esattamente dei luoghi di vera a propria “detenzione”, dove le persone sono “recluse” senza aver commesso alcun reato, ma semplicemente in attesa di essere rimpatriate. Vengono tuttavia garantiti i diritti previsti per i detenuti nelle carceri italiane.
di Giansandro Merli
Il Manifesto, 21 aprile 2024 All’indomani del proscioglimento la donna si dice arrabbiata e travolta da ciò che ha dovuto subire. “Ci hanno accusato perfino di nascondere armi”. Il primo pensiero, però, è per le vittime delle frontiere. Kathrin Schmidt è stata l’ultima capomissione della Iuventa, prima del sequestro della nave. Da quel 2 agosto 2017 a ieri ha vissuto sapendo che sarebbe potuta finire in carcere, fino a 20 anni, insieme agli altri tre membri dell’equipaggio imputati. Venerdì ha percorso le scale del tribunale a testa alta, è entrata in aula con la maglietta “no one is free until every one is free”, è uscita con gli occhi rossi e gonfi di lacrime. “Ma provo soprattutto rabbia, tutto questo non sarebbe mai dovuto cominciare”, dice.
di Chiara Cruciati
Il Manifesto, 21 aprile 2024 L’aviazione israeliana colpisce una casa piena di sfollati, mentre la Camera Usa vota un pacchetto di aiuti a Tel Aviv da 26 miliardi. In Cisgiordania, undici palestinesi uccisi a Tulkarem da giovedì. E ieri l’esercito ha invaso l’ospedale. “Nemmeno il cimitero è stato risparmiato dai bombardamenti. Questa è Rafah. Quella che chiamano il posto sicuro per gli sfollati”. Adnan al-Arja dice di non avere parole, ma le trova. Le consegna alla squadra di al Jazeera dopo un raid notturno che ha fatto una strage. Di bambini per lo più: sei sulle dieci vittime totali, le altre erano donne.
di Youssef Siher
Il Fatto Quotidiano, 21 aprile 2024 Tra loro anche il possibile rivale del presidente alle elezioni. In Tunisia il presidente Kais Saied continua la repressione del dissenso. Alla vigilia della visita della premier italiana Giorgia Meloni, per discutere quello che ha definito un “nuovo approccio” all’immigrazione irregolare e alla cooperazione economica, il Comitato di difesa dei detenuti politici ha promesso di citare in giudizio il capo dello Stato e i suoi funzionari per la detenzione arbitraria di oltre cinquanta esponenti dell’opposizione. In una conferenza stampa del 16 aprile, Islem Hamza, un membro del comitato, ha dichiarato che “dopo 14 mesi di detenzione, le persone arrestate con l’accusa di cospirazione contro la sicurezza dello Stato non hanno avuto alcuna prova contro di loro.
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