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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di venerdì 12 aprile 2024
CARCERI
La Repubblica, 12 aprile 2024 Ci sarà una giornata di studi, prevista per venerdì 17 maggio dalle 9 alle 17 nella Casa di reclusione di Padova sul tema dell’affettività in carcere, sancita da una recente sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 18 dell’Ordinamento penitenziario nella parte in cui prevede che la persona detenuta possa essere ammessa ai colloqui con il coniuge o convivente, sotto il controllo a vista del personale di custodia”.
di Gianpaolo Catanzariti
Il Dubbio, 12 aprile 2024 Sull’emergenza carceri, nel Parlamentino delle toghe sono prevalse logiche correntizie. E intanto l’Ipsos dice che il 45% degli italiani non si fida dei magistrati. Il documento del comitato direttivo centrale dell’Anm, del 7 aprile scorso, sull’emergenza carceri è stato il frutto di una faticosa opera di mediazione per salvaguardare l’unità del sindacato delle toghe. Ma siamo poi così sicuri che l’unità delle correnti sia un bene? Siete davvero convinti, cari magistrati associati, che salvaguardando gli equilibri correntizi abbiate reso un servizio utile e vantaggioso per il Paese?
di Davide Madeddu
Il Sole 24 Ore, 12 aprile 2024 Dall’inizio dell’anno 30 detenuti si sono tolti la vita in carcere con una media di 1 ogni 3 giorni. Una tendenza che, se confermata, assegna al 2024 il titolo di anno nero per le strutture penitenziarie, superando anche il 2022 quando dietro le sbarre si uccisero 84 persone. A illustrare il dato in audizione sul Rapporto sulla situazione carceraria 2023 in commissione Diritti umani al Senato sono stati i volontari di Antigone, l’associazione “per i diritti e le garanzie nel sistema penale” che a breve presenterà il rapporto intitolato “Nodo alla gola” proprio per richiamare l’attenzione su quella che viene definita una “vera e propria emergenza”.
di Claudio Bottan*
Il Dubbio, 12 aprile 2024 Con un articolo a firma del direttore Francesco Lo Piccolo, la scorsa settimana Voci di dentro si è occupata della vicenda di Wail Boulaied. Nato in Marocco, ma in Italia da quando aveva 7 anni, il giovane ha avuto un’infanzia devastante: un padre che lo picchiava e un passato fatto di droga, furti, e incendi. Un’escalation fino a quattro anni fa quando, dopo una notte a base di alcol e psicofarmaci, Wail in compagnia di un amico uccide una donna. In primo grado il ventiquattrenne è stato condannato all’ergastolo, successivamente la corte d’Appello ha concesso le attenuanti generiche riducendo la pena a 27 anni.
GIUSTIZIA
di Luigi Ferrarella
Corriere della Sera, 12 aprile 2024 La legge approvata in Senato Indebolisce sia privacy sia indagini perché il Ministero non sa rimediare alla saturazione dell’Archivio Digitale Intercettazioni. Indagini indebolite e, nel contempo, privacy indebolita per gli indagati e per i terzi interlocutori di mail, chat o sms sequestrati dai magistrati su telefoni e pc: era difficile fare l’en plein, per un legislatore che diceva di voler giustamente tutelare “la vita delle persone racchiusa ormai nei nostri cellulari”, ma Parlamento e Governo ci sono riusciti nel testo di elaborazione congiunta approvato dal Senato mercoledì. Anche a costo di disattendere le conclusioni dell’”indagine conoscitiva” proprio della commissione Giustizia del Senato presieduta da Giulia Bongiorno.
di Paola Di Caro
Corriere della Sera, 12 aprile 2024 FI e Lega: noi vogliamo la rettifica. Pd e M5S all’attacco. A sorpresa, e senza accordo preventivo nella maggioranza che dovrà riunirsi per fare il punto, torna l’ipotesi del carcere per i giornalisti per il reato di diffamazione con pene fino a 4 anni e mezzo. È l’effetto di alcuni emendamenti presentati in commissione Giustizia alla Camera dal relatore del provvedimento sulla diffamazione Gianni Berrino, di Fratelli d’Italia. Che introduce di fatto un nuovo articolo, il 13 bis: “Chiunque, con condotte reiterate e coordinate, preordinate ad arrecare un grave pregiudizio all’altrui reputazione, attribuisce a taluno con il mezzo della stampa” fatti “che sa essere anche in parte falsi è punito con il carcere da 1 a 3 anni e con la multa da 50 mila a 120 mila euro”.
di Gennaro Grimolizzi
Il Dubbio, 12 aprile 2024 Il linguaggio giuridico non può essere oscuro e incomprensibile. Federigo Bambi, professore di Storia del diritto medievale e moderno e di lingua giuridica nell’Università di Firenze (è anche accademico ordinario della Crusca) sottolinea l’importanza della chiarezza da parte degli operatori del diritto, senza tralasciare il delicato ruolo del legislatore nella redazione di testi che sono rivolti a tutti i cittadini.
di Gian Domenico Caiazza*
Il Riformista, 12 aprile 2024 Non piace al senatore Scarpinato la riforma appena approvata dal Senato, che rafforza le garanzie del cittadino il cui smartphone venga sottoposto a sequestro. C’è tutta la nostra vita privata, la più intima ed inviolabile, nella capiente memoria del nostro ormai inseparabile strumento di comunicazione con il mondo, e dunque si sta finalmente stabilendo che l’eventuale suo sequestro debba essere vagliato da un Giudice, e non più affidato alla solitaria iniziativa del Pubblico Ministero. Quando doverosamente si rafforzano le garanzie del cittadino nei confronti del potere investigativo dello Stato, occorre prevedere tempi serrati ma adeguati a dare effettività a quelle regole di tutela.
di Alberto Cisterna
Il Riformista, 12 aprile 2024 In un paese in cui il codice penale non riesce a impedire scandali e mascalzonate, è davvero buffa l’idea di rispolverare il vecchio arnese del codice etico per porre rimedio ai guasti di una classe politica, a tratti, palesemente inadeguata. L’armamentario dei codici etici appartiene a un tempo passato quando ancora si riteneva che precetti morali e collegi di probiviri potessero arginare la tendenza di taluno a occuparsi di affari o imbrogli vari. Poi è impattata sul problema la stessa magistratura, con lo scandalo Palamara, e l’esperienza dei probiviri dell’Anm ha suscitato perplessità e incertezze non essendo apparso uno strumento del tutto convincente.
di Aldo Torchiaro
Il Riformista, 12 aprile 2024 Questione morale e sinistra: abbiamo chiesto il parere di Luciano Violante, l’ex magistrato che è stato parlamentare dal 1979 al 2008 e Presidente della Camera dal 1996 per cinque anni.
di Simona Musco
Il Dubbio, 12 aprile 2024 Dopo anni di gogna la macchina mediatica si è inceppata: nessun titolone sull’assoluzione di Claudio Foti, mostrificato senza pietà da giornali e tv. “Il lavaggio del cervello per dare i bimbi in affido”. “Manipolavano i bambini per darli in affido agli amici”. “Vergogna affido, elettroshock e bimbi plagiati”. “Abusi e lavaggio del cervello ai piccoli”. “Scoperta tratta di bimbi”. “Bimbi affidati per soldi”. “Emilia, le carte horror sui ladri di bambini a colpi di elettroshock”. “Elettroshock ai bambini per portarli via ai genitori”. E ancora: “Il metodo Foti”, in varie salse, e altre fantasiose leggende. Le frasi che riportiamo qui sono solo alcune delle centinaia apparse sulle prime pagine dei giornali all’indomani dell’operazione “Angeli e Demoni”, messa a segno dai Carabinieri di Reggio Emilia il 27 giugno 2019.
di Federico Berni
Corriere della Sera, 12 aprile 2024 Nella Casa circondariale nove suicidi tra il 2020 e il 2021. La direttrice: “È una realtà molto complessa”. Il cavo dell’antenna della tv usato come laccio da stringersi al collo. Poi, il gesto estremo. Gli agenti cercano di intervenire per salvarlo, ma l’uomo, poco prima, aveva fatto modo di ostacolare l’ingresso in cella, bloccando la porta. Quando riescono a soccorrere il detenuto, si trova già in condizioni gravissime, dopo essere rimasto senza ossigeno per un tempo che, nonostante il trasporto immediato in ospedale, si è rivelato fatale. Ahmed Fathy Ehaddad, egiziano, è morto a 42 anni dopo qualche giorno di agonia.
rainews.it, 12 aprile 2024 Bilancio di Franco Corleone, vicino alla scadenza del mandato: “Via Spalato sta cambiando volto, ma il nodo principale resta il sovraffollamento”. A Udine il garante dei detenuti Franco Corleone, vicino alla scadenza del suo mandato, ha tirato le somme dell’attività di quest’anno e non solo. Un bilancio per alcuni aspetti positivo, tre anni intensi che stanno vedendo la trasformazione del carcere di via Spalato. I lavori, a detta del garante, dovrebbero concludersi entro fine anno o al massimo entro i primi mesi dell’anno prossimo. Risultato che è stato definito dal capo del Dipartimento dell’amministrazione Penitenziaria Giovanni Russo collegato in videoconferenza, il “miracolo Udine”. Il triennio, dice però Corleone, vede anche ombre.
Ristretti Orizzonti, 12 aprile 2024 Apprendiamo con sorpresa che i Colleghi di Camera Penale Parma hanno sentito il bisogno di prendere pubblicamente le distanze da un nostro comunicato, che si limita a descrivere sinteticamente la visita al carcere di Parma e non nega di certo le criticità della situazione carceraria. Tale comunicato aveva lo scopo di far conoscere al pubblico l’adesione della sezione di Parma alla più ampia iniziativa Nazionale dell’ONAC; iniziativa che si tradurrà in una nostra relazione approfondita sulle condizioni dell’Istituto penitenziario di Parma ed in proposte concrete volte ad affrontare strutturalmente l’emergenza carceri.
di Anna Liberatore
Il Mattino, 12 aprile 2024 L’iniziativa della Camera penale per sensibilizzare l’opinione pubblica sui suicidi in carcere, sempre più frequenti. All’interno del tribunale di Benevento, su iniziativa della Camera penale, è stato esposto il “macabro manifesto”: una affissione, aggiornata costantemente, che mette in bella vista il numero dei suicidi avvenuti in carcere dal 1° gennaio di quest’anno. L’obiettivo è di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle condizioni in cui vivono i detenuti. “Abbiamo chiesto al presidente del tribunale - ha spiegato la presidente della Camera penale di Benevento, l’avvocato Simona Barbone - di poter affiggere questo manifesto. Quando abbiamo fatto la richiesta i suicidi erano 26, qualche giorno dopo erano già saliti a 31.
Il Messaggero, 12 aprile 2024 La presidente: “Certi suoni come il chiavistello alle tue spalle non si dimenticano”. Sono in tutto una ventina i volontari del Gavac (Gruppo assistenti volontari animatori carcerari), l’associazione che opera all’interno e all’esterno della casa circondariale di Viterbo per dare assistenza a detenuti e familiari. “Da 50 anni sul campo - spiega la presidente Elisabetta Gatti - ma i nostri valori sono sempre gli stessi, così come i nostri obiettivi”.
di Luca Tavecchio
Il Giorno, 12 aprile 2024 Cristian Loor Loor fu arrestato a Linate nel 2012: durante la detenzione ha fondato la Onlus Catena in Movimento: “Per farla crescere ho rinunciato ai permessi cui avevo diritto dal 2019. Ma ne è valsa la pena”. “Mi chiamavano ‘Quaranta chili’, perché quando sei in carcere conta quello che hai fatto, quello per cui sei dentro. Non conta niente chi sei o cosa sai fare”. Per quei quaranta chili Cristian Loor Loor si è fatto dieci anni e due mesi di prigione. Prima San Vittore, poi Bollate. Erano quaranta chili di cocaina liquida nascosta dentro una valigia diplomatica scoperti dai doganieri all’aeroporto di Linate nel 2012. È entrato in carcere a 33 anni. Ne è uscito a 43. Ora “Quaranta chili” non esiste più. Al suo posto c’è Loor Loor, il presidente di Catena in Movimento onlus, un’associazione ...
di Beppe Donadio
laregione.ch, 12 aprile 2024 Sono quelle di detenuti e detenute del penitenziario, nel suo laboratorio di giornalismo e comunicazione. È andata così. Dopo i classici tot anni di onorata carriera in Rai, Paolo Aleotti deve decidere se scegliere “quella cosa un po’ strana” che è la pensione anticipata; il destino vuole che ‘Antigone’, associazione che s’interessa della tutela dei diritti nel sistema penale e penitenziario, gli chieda di provare a insegnare ai detenuti del carcere di Bollate, in provincia di Milano, a fare documentari, inizialmente radiofonici. “Ci ho pensato, mi è parso un segno del destino e sono entrato. Come si fa in questi casi, ho fatto per quattro mesi il convitato di pietra, cercando di capire come funzionasse quel posto.
AFFARI SOCIALI
di Giancarlo Visitilli
Corriere del Mezzogiorno, 12 aprile 2024 Chissà come si sarà sentito Akim, quando ha ascoltato le parole del ministro della Scuola pubblica italiana (e non di altro), Giuseppe Valditara: “La maggioranza degli alunni in classe sia italiana”. Cosa avrà pensato Gioele, bambino palestinese, che fatica a pensare “alla nonna in guerra, se vive ancora, non abbiamo notizie di lei da molto tempo e mia madre piange”, quando deve fare i conti con la sua imbarazzante estraneità in una classe in cui le parole di un ministro (di un ministro, non di un coetaneo di Gioele!) gli ricordano che è straniero, perché è in Italia e frequenta una classe di scuola italiana. Nella storia, ogni volta che si fa pesare agli altri la propria estraneità, diversità, “anormalità”, si realizza il razzismo.
di Carlo Forte
L’Unità, 12 aprile 2024 Il ministro riferisce sul nuovo patto per l’asilo deciso dall’Europa. Aumenteranno i respingimenti e gli espatri, sparirà l’articolo 10 della Costituzione. Il ministro Piantedosi ha annunciato che l’Italia farà nuovi Cpr, sostituirà i vecchi, renderà più veloci le espulsioni. E se poi i Cpr sono nel degrado e ci si vive dentro da cani, poco male: la colpa - ha detto il ministro al Senato - è dei detenuti che fanno un sacco di danni. Cosa sono i Cpr? Sono “prigioni per stranieri”, cioè prigioni dove si vive peggio ancora che nelle carceri italiane, e dentro le quali si finisce senza aver commesso nessun reato tranne il reato, nuovissimo, di “stranierità”.
di Widad Tamimi
La Repubblica, 12 aprile 2024 Parla l’imam della Grande Moschea di Roma: “Bisogna proteggere la vera essenza delle religioni e isolare le appropriazioni illecite dei simboli sacri”. Per chi guarda il cielo, non solo figurativamente, ma alla ricerca di quella falce di luna così importante nella scansione del tempo per l’Islam, la convergenza tra religione e scienza è oltre che un passo significativo di armonizzazione tra fede e ragione, sacralità e secolarità, un’indicazione essenziale per l’adempimento delle norme religiose. Nader Akkad è un’esemplare sintesi di questa convergenza: ingegnere, è stato ricercatore all’International Centre for Theoretical Physics di Trieste ed è imam della Grande Moschea di Roma. Ogni occasione è per lui un pretesto per muovere importanti passi di un’integrazione ...
di Elisa Sola
La Repubblica, 12 aprile 2024 Elmadhi Halili è stato il primo ideologo dello Stato Islamico arrestato in Italia. Condannato a 6 anni, in carcere ha iniziato la deradicalizzazione, interrotta dopo l’uscita. Definito, pericoloso e ancora ossessionato, è stato però lasciato solo. Lezione numero uno. “Ai miscredenti dico, aggrediteli come vi hanno aggredito. Chi insulta Maometto, lo si può uccidere”. Era il 6 luglio 2017 quando Elmadhi Halili, il primo ideologo dello Stato islamico in Italia condannato per terrorismo, spiegava a un ventenne ivoriano - in una casa di Lanzo - il proprio manuale, “Quaderno rosso”. Un manoscritto di 64 pagine che Halili, a 23 anni, aveva ideato per indottrinare i combattenti pronti a partire per la Siria.
di Damiano Aliprandi
Il Dubbio, 12 aprile 2024 Il Mandato di Arresto Europeo (European Arrest Warrant) rappresenta un pilastro fondamentale della cooperazione giudiziaria tra gli Stati membri dell’Unione Europea. Affinché questo strumento funzioni in modo efficace e rispetti i diritti fondamentali delle persone coinvolte, è essenziale adottare raccomandazioni specifiche per migliorarne le procedure e l’attuazione. Un’analisi approfondita condotta dall’Agenzia dell’Unione Europea per i Diritti Fondamentali ha focalizzato l’attenzione sulla decisione quadro 2002/ 584/ GAI riguardante il Mandato di Arresto Europeo.
DOCUMENTI
Articolo. "Il carcere albanese Made in Italy", di Claudio Bottan
APPUNTAMENTI DI RISTRETTI
APPUNTAMENTI
Camera Penale di Lanusei: "Corso breve di Esecuzione Penale" (Lanusei-NU, 12 aprile 2024)
La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione fino al 14 aprile 2024
Presentazione del libro: "Processo al carcere", a cura di Aristide Donadio (Milano, 20 aprile 2024)
CORSI FORMAZIONE
BANDI E CONCORSI
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