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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di giovedì 8 agosto 2024
a cura di Ornella Favero*
Ristretti Orizzonti, 8 agosto 2024 Il 18 luglio il direttivo della Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia ha incontrato per la seconda volta online il Capo del DAP, Giovanni Russo. All’inizio dell’incontro è stata ribadita la concezione del ruolo del Volontariato nell’ambito della Giustizia a cui la Conferenza tutta si ispira. Il ruolo del Volontariato nell’ambito della Giustizia è per noi quello di promuovere il confronto, di condividere proposte innovative, di essere una realtà credibile, competente, pronta a dare il suo apporto in tutti gli ambiti della vita detentiva e dei percorsi rieducativi. Ma è un ruolo che richiede autonomia rispetto all’amministrazione penitenziaria, che significa capacità di confrontarsi e dialogare alla pari e coinvolgimento su tutte le questioni che hanno a che fare con l’esecuzione della pena e il reinserimento, nella consapevolezza che il volontariato in carcere presenta innegabili aspetti di complessità, legati in particolare al tema della sicurezza, che non possono comunque diventare un alibi per l’immobilismo.
Ristretti Orizzonti, 8 agosto 2024 Agosto, il momento peggiore per la condivisione; ognun per sé, sognando California. Però intanto in galera la gente muore, e chi governa chiude gli occhi, facendo finta di niente. Meglio la coerenza: “garantisti nel processo” (che poi non è vero), “la certezza della pena dopo” (marcire). Così, da una parte si dice: siamo contro provvedimenti tampone, chi sbaglia deve pagare, mentre qualcun altro invece osserva che non ci sono le condizioni politiche, mancano le risorse, ci vorrebbe una riforma organica, e ancora che occorre lasciare intatta la percezione sociale e politica che la limitazione della libertà personale prosegua “senza sconti”, sia pure al di fuori delle strutture penitenziarie ormai giunte al collasso.
di Mauro Palma
Il Manifesto, 8 agosto 2024 Il decreto che servirebbe, quello sì necessario e urgente, dovrebbe ampliare la liberazione anticipata, e la detenzione domiciliare e favorire sul serio il dialogo con i propri affetti. Bisogna riprendere un po’ il fiato, prima di scrivere sul carcere di questi giorni. Non aiuta il caldo, non aiuta la sensazione di difficoltà estrema che emerge da quelle mura non più in grado di non far vedere all’esterno quale segnale di abbandono si viva in quegli spazi. Soltanto chi non vuole vedere può dire di non sapere, perché obiettivamente i mezzi d’informazione stanno rendendo visibile in vario modo, ciò che invece amministrazione e talune istituzioni vorrebbero riparato da sguardi intrusivi.
di Patrizio Gonnella*
Il Manifesto, 8 agosto 2024 Centosessantadue detenuti morti dall’inizio dell’anno nelle carceri italiane. Un numero impressionante se si considera che in tutto il 2023 i morti sono stati 157. In soli sette mesi il sistema penitenziario ha cumulato più morti di tutto lo scorso anno. Nel nostro tragico pallottoliere il numero dei suicidi arriva fino a sessantacinque, più almeno cinque con cause di decesso da accertare. Da decenni, e non si capisce perché, l’amministrazione penitenziaria prova a ridurre la portata numerica dei suicidi segnalando come morte da accertare o da overdose ogniqualvolta una persona muore dopo avere inalato il gas del fornelletto usato per cucinare. È questa una modalità con la quale le persone si tolgono la vita da sempre negli istituti di pena.
di Michele Ainis
La Repubblica, 8 agosto 2024 Ecco il tabù che nessuno osa più infrangere. Dall’abuso al disuso. Alle nostre latitudini succede di frequente, non ci piacciono le mezze misure. Ma in questo caso la misura estrema - per eccesso o per difetto - colpisce un istituto regolato dalla Costituzione, e colpisce altresì i principi costituzionali sulla funzione rieducativa della pena, sulla dignità che spetta anche ai detenuti, sul divieto di trattamenti disumani. Amnistia, ecco il tabù che nessuno osa più infrangere. Anche se i suicidi in carcere hanno toccato un picco (60 già quest’anno), il sovraffollamento pure (130 per cento, con punte del 177 per cento nelle prigioni minorili), mentre crescono gli atti di autolesionismo (184 in più rispetto al 2023), le risse, le rivolte.
di Annalisa Cuzzocrea
La Stampa, 8 agosto 2024 Nelle carceri italiane spezzate dal sovraffollamento, dal caldo torrido, dalla mancanza di servizi ci sono, in questo momento, in tempo di vacanze estive, sole, mare, montagna, 24 bambini. Ventiquattro bambini piccoli e anche piccolissimi: 6 all’Icam delle Vallette a Torino, due in quello di Venezia, due nella sezione nido di Rebibbia, quattro nell’Icam di Lauro in Campania, sei in quello di San Vittore, tre nel carcere di Bollate, uno in quello di Lecce. È un conteggio che la Stampa non si stanca di tenere perché è un conteggio disumano. Significa questo, il carcere, per un bambino: una cella come casa, sbarre che si chiudono a un’ora predefinita, entrate e uscite - quando un po’ più grandi - regolate dalla presenza dei volontari e delle associazioni.
di Nicola Boscoletto
Avvenire, 8 agosto 2024 Uno dei fondatori della Cooperativa sociale Giotto di Padova, che da oltre 30 anni da lavoro ai detenuti, interviene sulla grave situazione dei penitenziari italiani. Scusate, ma non me la sento di parlare del decreto carceri nel suo complesso, anche perché vorrebbe dire praticamente parlare del nulla, se non addirittura del peggio, almeno in alcune parti. Una sola cosa spero possa trovare una sua giusta e rapida soluzione che è la previsione delle comunità, cosa tra l’altro non nuova in sé. Per chi conosce questo mondo, è a dir poco evidente che il decreto è stato pensato e scritto da chi di carcere non sa niente e da chi ha qualche interesse da giocare, anche il non cambiare niente può esprimere degli interessi.
di Damiano Aliprandi
Il Dubbio, 8 agosto 2024 L’odg presentato da Magi (+Europa) prima accantonato e poi modificato. Sventato un incidente costituzionale senza precedenti: il governo aveva chiesto a Magi di escludere le premesse dell’odg sull’affettività. Scampato un vero e proprio incidente costituzionale senza precedenti. In una mossa che ha suscitato stupore, martedì notte il governo ha chiesto al Parlamento di escludere le premesse dell’ordine del giorno sull’affettività dei detenuti presentato dal deputato Riccardo Magi di +Europa, impegnandosi nel “valutare la possibilità” di rispettare o meno le indicazioni dalla Corte Costituzionale.
di Matteo Marcelli
Avvenire, 8 agosto 2024 Intervista al deputato di Azione: “Tradite le funzioni che la Costituzione assegna alla pena. Con nuovi reati ogni giorno la situazione non cambierà”.
garantedetenutilazio.it, 8 agosto 2024 La Garante di Roma Capitale, Calderone: “Apprezziamo la disponibilità, ma le misure urgenti di cui il sistema penitenziario ha bisogno adesso non sono state prese in considerazione”. Dopo la richiesta di un incontro con il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, da parte del Portavoce della Conferenza nazionale dei Garanti territoriali delle persone private della libertà, Samuele Ciambriello, oggi il ministro, insieme al viceministro Francesco Paolo Sisto, hanno ricevuto il Portavoce e alcuni membri del Coordinamento della Conferenza nazionale dei Garanti, vale a dire il Garante regionale del Piemonte, Bruno Mellano, la Garante comunale di Roma Capitale, Valentina Calderone, e la Garante comunale di Parma Veronica Valenti.
di Alessandro Di Matteo
La Stampa, 8 agosto 2024 Le madri detenute sono un caso. La segretaria del Pd Schlein: “Accecati dalla foga punitiva”. Comincia male e finisce peggio l’ultimo giorno di lavori della Camera dei deputati prima della pausa estiva. Dopo ore di scontri sugli ordini del giorno, Montecitorio - tra le polemiche - converte in legge il “decreto-carceri”, ma proprio mentre l’aula vota il ministro della Giustizia Carlo Nordio - facendo infuriare ulteriormente le minoranze - partecipa ad un vertice con Giorgia Meloni in cui si decide che altre misure sul tema verranno messe a punto. Inaccettabile per le opposizioni, che denunciano la “violazione delle prerogative del Parlamento” e chiedono al presidente della Camera Lorenzo Fontana di intervenire.
di Valentina Stella
Il Dubbio, 8 agosto 2024 La segretaria del Pd Elly Schlein è intervenuta per criticare il decreto: “Le carenze delle strutture colpiscono tutti: detenuti e chi ci lavora”. Via libera definitiva alla Camera con la fiducia al dl Carceri con 153 voti favorevoli, 89 contrari e un astenuto. Maggioranza compatta ma forti scontri con l’opposizione. A tenere banco le dichiarazioni della deputata leghista Simonetta Matone che aveva chiesto di mettere la sua firma “a titolo individuale” all’odg a favore delle detenute madri presentato dal dem Marco Lacarra. In particolare, si chiedeva al Governo di “incrementare di almeno 10 milioni di euro annui” “il fondo per le case famiglia protette al fine di contribuire alla tutela del rapporto tra detenute madri e figli minori nonché al fine di incrementare l’accoglienza di genitori detenuti con bambini al seguito in case-famiglia”.
di Eleonora Martini
Il Manifesto, 8 agosto 2024 Ancora un suicidio in cella. Vertice a Palazzo Chigi con Meloni durante il voto alla Camera. Bagarre sugli odg dopo la fiducia. Imbarazzato, il ministro si rivolge al presidente. Il decreto “Carcere sicuro”, come lo ha ribattezzato il ministro Nordio pur senza alcuna autoironia, è legge. Un contenitore vuoto che mette in imbarazzo lo stesso governo chiamato d’urgenza a raccolta a Palazzo Chigi, per affrontare l’emergenza sovraffollamento e suicidi, mentre la Camera era ancora impegnata nelle ultime operazioni di voto.
di Errico Novi
Il Dubbio, 8 agosto 2024 A darne notizia è una nota di via Arenula. E c’è un aspetto per certi versi sorprendente: il responsabile della Giustizia dichiara di aver “prospettato”, al Capo del governo, “soluzioni a breve termine per il sovraffollamento carcerario”. Di fatto, è l’ammissione che l’opera dell’Esecutivo non può fermarsi al decreto appena convertito in legge ieri. E, cosa ancora più significativa, lo stesso Nordio ha aggiunto che, sempre sul tema del sovraffollamento, chiederà “un incontro al presidente della Repubblica, che ha sempre manifestato grande attenzione al riguardo. Del pari”, assicura ancora il guardasigilli, “proporrò al Csm di considerare la copertura di organico per la magistratura di sorveglianza, garantendo da parte del ministero agili procedure per il completamento della pianta organica ...
di Marco Galluzzo
Corriere della Sera, 8 agosto 2024 Manca l’accordo su possibili modifiche alle norme sulla custodia cautelare. Alle sette di sera, quando si diffonde la notizia che Carlo Nordio ha avuto un faccia a faccia con Giorgia Meloni, ma soprattutto dopo che il ministro fa sapere di voler parlare con il capo dello Stato su possibili modifiche alle norme sulla custodia cautelare, si capisce che nel governo c’è stata un’accelerazione improvvisa e in parte imprevista. Il decreto del ministro che viene votato in Parlamento rafforza la sicurezza degli istituti penitenziari, ma non interviene sulla sofferenza dei detenuti dovuta al sovraffollamento.
GIUSTIZIA
di Claudio Cerasa
Il Foglio, 8 agosto 2024 Approvato un odg di Costa sul “pericolo di reiterazione” di incensurati. Gli unici a scalmanarsi con la bava alla bocca sono stati i manettari del Fatto, ancor prima che il fatto si verificasse: “Non si fermano più - Niente carcere per i colletti bianchi ancora incensurati”, in prima pagina, dove a far rabbrividire è quell’”ancora” di sapore davighiano. (Per Repubblica si tratta di “un altro tassello ‘contro’ la custodia cautelare”, “approfittando” del dl Nordio. Manca solo il favore delle tenebre). E dopo l’approvazione dell’ogd dell’onorevole Enrico Costa il titolo è diventato “Casta alla riscossa dopo il caso Toti”. Tanto furore fa persino ridere, se non nascondesse tragedie. E soprattutto se si tiene conto che l’ordine del giorno votato ieri alla Camera ha un significato più che altro simbolico ...
di Francesco Olivo
La Stampa, 8 agosto 2024 Nervosismo nel governo per i ritardi della promulgazione. Crosetto condivide il tweet di Costa: “28 giorni e ancora niente”. Un tweet, un semplice tweet, porta alla luce una tensione che covava da giorni. La mancata firma del presidente della Repubblica sul disegno di legge Nordio che contiene l’abolizione dell’abuso d’ufficio, ha causato malumori nel governo. Formalmente non ci sono anomalie, il Presidente ha un mese per promulgare la legge e nelle ultime settimane è stato impegnato in missioni all’estero, in Brasile e Francia. E molto probabilmente il sigillo verrà posto nelle prossime ore. Ma il fatto che il Quirinale stia usando tutto il tempo a disposizione viene letto nell’esecutivo come un messaggio che genera sospetti e un certo nervosismo.
di Simona Musco
Il Dubbio, 8 agosto 2024 “Le misure cautelari debbono essere proporzionate: sono scelte da organi di giustizia, ma non sono ancora giustizia”, spiega Sabino Cassese. “Non bisogna dimenticare che l’aggressività penale è spesso dovuta ad una concezione sbagliata della giustizia come controllo della virtù. Né bisogna dimenticare gli effetti prodotti da tale aggressività”. Proprio per questo motivo “le misure cautelari debbono essere proporzionate: sono scelte da organi di giustizia, ma non sono ancora giustizia”. A dirlo è Sabino Cassese, giurista, già ministro della Funzione pubblica e giudice emerito della Corte costituzionale, che ha redatto, nelle scorse settimane, un parere per la difesa di Giovanni Toti, l’ex presidente della Regione Liguria rinviato a giudizio per corruzione che ha trascorso tre mesi ai domiciliari.
di Angiola Petronio
Corriere del Veneto, 8 agosto 2024 Si chiama “Liberi di crescere” ed è un progetto triennale di cui è capofila Caritas Verona con la coop sociale “Il Samaritano”, che coinvolge 25 tra associazioni e realtà no-profit venete, che nelle carceri di Montorio, Venezia, Treviso e Verona svilupperà azioni “volte a tutelare la dignità dei minori figli di detenuti e aiutarli ad essere protagonisti della loro crescita”. Il monito è quello biblico de “le colpe dei padri non ricadano sui figli”, che da esortazione diventa colonna vertebrale di un progetto che per quei figli vuole un futuro non solo consapevole ma libero dagli stigmi. E che renda le carceri e la pena non solo un incubatoio di vite, ma un percorso riabilitativo e di riparazione anche di quel rapporto genitoriale che la detenzione spesso sgretola.
di Antonio Alizzi
lacnews24.it, 8 agosto 2024 L’avvocato Luca Muglia denuncia la presenza di pannelli in plexiglass negli istituti penitenziari della nostra regione. Le barriere, che intende far rimuovere anche rivolgendosi alla Cedu, soffocano i reclusi sistemati nelle case circondariali di Reggio Calabria e Cosenza. Il bilancio dei suicidi in carcere si aggrava. Sono 64 da gennaio ad oggi. L’ultimo nella casa circondariale di Biella, a cui si aggiungono i sette decessi tra gli agenti penitenziari. Un’emergenza senza fine. In Calabria, ad esempio, nel 2024 tre reclusi hanno deciso di togliersi la vita. Senza dimenticare i tentativi di suicidio e gli atti autolesionistici e le condizioni di vita dietro le sbarre. In alcuni istituti penitenziari - vedi Reggio Calabria e Cosenza - i detenuti sono murati da pannelli in plexiglass.
di Giorgio Bernardini
Corriere Fiorentino, 8 agosto 2024 La vittima è un 35enne trasferito da poco da Pisa: “Aveva problemi psichiatrici”. Esposto in Procura. Un uomo di 35 anni si è tolto la vita nel carcere di Prato. È successo il 7 agosto, poco dopo le 15: s’è impiccato con il laccio che usava come cintura. I suicidi di detenuti alla casa circondariale della Dogaia salgono a 4 negli ultimi 7 mesi, 3 in un mese in Toscana. La vittima è un tunisino, era recluso nel reparto di isolamento. L’uomo era stato trasferito sabato scorso da Pisa, “per motivi di ordine e sicurezza” e aveva quasi certamente “problemi di natura psichiatrica”.
di Ilaria Carra e Rosario Di Raimondo
La Repubblica, 8 agosto 2024 L’allarme: “C’è una emergenza psichiatrica, questo è un cimitero di persone vive”. Visita dei Radicali nell’istituto milanese al centro di un’inchiesta della procura di Milano per presunti maltrattamenti sui detenuti. Ci sono detenuti, soprattutto nel reparto ad alta sicurezza, che stanno chiusi in cella tutto il giorno. Qui c’è un caldo asfissiante, la turca è accanto al cibo cucinato, c’è un medico solo per 1.385 persone ed è pieno di anziani, con un recluso di 80 anni che non riesce nemmeno ad alzarsi dal letto e sono gli altri carcerati che lo aiutano, lo imboccano persino. “È un cimitero ma di persone vive” sentenzia, lasciandosi il portone alle spalle, la delegazione di Radicali che ieri ha visitato il carcere di Opera.
di Alice D’Este
Corriere del Veneto, 8 agosto 2024 Nel carcere maschile di Venezia, il sovraffollamento è tra i più elevati a livello nazionale: supera infatti il 158% (la media regionale è al 137%, quella nazionale al 130%) . Ci sono 251 detenuti in uno spazio in cui la capienza massima è di 159 posti. A presentare i dati dopo la sua visita di ieri alla casa circondariale di Santa Maria Maggiore a Venezia, è Erika Baldin, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle cha aggiunge: “A complicare ulteriormente le cose c’è il fatto che la polizia penitenziaria è fortemente sotto organico: dei 174 agenti previsti, ce ne sono soltanto 146 - spiega - Gli educatori sono 4, quindi uno ogni 63 detenuti.
di Alessandro Salemi
Il Giorno, 8 agosto 2024 Su 700 ospiti nella casa circondariale di Monza, la metà è impegnata in attività lavorative. C’è chi si occupa della mensa e delle pulizie dell’istituto e chi è assunto da ditte esterne. La casa circondariale di Monza non è solo l’istituto di detenzione che ospita circa 700 detenuti a fronte di 408 posti di capienza massima, ma è anche un laboratorio di speranza, una “fabbrica” di lavoro, con tante sfaccettature e diramazioni, nonostante i limiti del caso. Dirigenti, operatori carcerari, rappresentanti delle istituzioni politiche, detenuti, sembrano tutti convenire sul fatto che il lavoro sia il primo antidoto alla vita dura del carcere e soprattutto la soluzione migliore per evitare di tornarci.
di Maddalena de Franchis
Il Resto del Carlino, 8 agosto 2024 Anche a Forlì, a Pasqua, uno degli oltre 60 suicidi nel 2024 in Italia. I sindacati si lamentano della struttura, mentre si aspetta quella nuova. Da circa vent’anni Techne organizza tirocini che costruiscano un futuro. Le carceri italiane scoppiano e, in questa bollente estate, a fare notizia sono soprattutto i suicidi dei detenuti: uno stillicidio drammatico, che conta già oltre 60 vittime dall’inizio dell’anno. Una di queste era a Forlì, si chiamava Mohamed Medi Cherif, aveva 29 anni ed era padre di una bambina. Scontava una misura cautelare per una rapina commessa a Jesi, in provincia di Ancona, il 24 aprile 2023, per la quale era stato condannato a tre anni di reclusione, con sentenza ancora non definitiva.
di Hubert Londero
ilfriuli.it, 8 agosto 2024 Azione di solidarietà civile e umanitaria lanciata dal Garante dei diritti delle persone private della libertà personale e dalle associazioni La Società della Ragione e Icaro. Un frigo per ogni cella. Si chiama così la raccolta di fondi lanciata dal garante dei detenuti del Comune di Udine, Andrea Sandra, per migliorare la dignità e i diritti delle persone recluse nel carcere cittadino. Una struttura afflitta dal sovraffollamento, afferma Sandra, nella quale tutte le celle sono dotata di televisore, ma molte sono sprovviste di frigorifero dove conservare cibo e bevande. Un problema che si fa più acuto con il gran caldo agostano, nonostante i ventilatori procurati dal cappellano del Carcere.
AFFARI SOCIALI
di Walter Veltroni
Corriere della Sera, 8 agosto 2024 I media, che sembravano sepolti dalla invadenza gioiosa della comunicazione fai da te, tornano ad avere un ruolo decisivo, di presidio liberale di spazi di conoscenza sottratti ai più funerei e distorsivi messaggi che oggi avvelenano la Rete e sono fondati sulla falsificazione della realtà a fini di propaganda. “La guerra civile è inevitabile”. Queste parole - a metà tra una profezia, un desiderio e una sollecitazione - le ha scritte uno dei guru dell’innovazione di questo tempo, Elon Musk. Le ha pubblicate sul social di sua proprietà e le ha riferite alla situazione della Gran Bretagna, un Paese democratico per eccellenza, uno dei pochi, in Occidente, in cui non si siano mai conosciute le dittature.
di Giansandro Merli
Il Manifesto, 8 agosto 2024 Nel Mediterraneo centrale gli arrivi diminuiscono del 63%. Il governo esulta. La stessa dinamica si registra nei Balcani: -72%. Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha parlato ieri di immigrazione nel question time alla Camera. Con l’assist di un paio di deputati della maggioranza ha snocciolato i numeri che dimostrerebbero l’efficacia dell’azione governativa: -63% di sbarchi rispetto all’anno record del 2023 e ora anche -20% sul 2022, quando in carica c’era l’esecutivo Draghi. Complessivamente sono stati 34.762 (contro i 93.467 e 44.637 dei due anni precedenti).
DOCUMENTI
Newsletter Associazione Antigone: "Le carceri scoppiano"
Comunicato Garante comunale dei detenuti di Trieste: "Liberazione anticipata speciale: perché no?"
Articolo: "Le funzioni della pena nel pensiero di Franco Bricola", di Emilio Dolcini
Articolo: "Riflessioni su carcere e città a partire dal film Ariaferma", di Roberto Bartoli
APPUNTAMENTI
La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione fino all'11 agosto 2024
Webinar Human Foundation: "Dal carcere alla comunità: esperienze di reinserimento sociale delle persone detenute" (Online, 12 settembre 2024)
Convention del Movimento No Prison: "Le carceri incostituzionali" (Assisi-PG, 17 e 18 ottobre 2024)
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