Telefax 049.654233. Mail: redazione@ristretti.it Sito internet: www.ristretti.org |
Notiziario quotidiano dal carcere
--> Rassegne Tematiche <--
Edizione di martedì 6 agosto 2024
a cura di Ornella Favero*
Ristretti Orizzonti, 6 agosto 2024 Il 18 luglio il direttivo della Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia ha incontrato per la seconda volta online il Capo del DAP, Giovanni Russo. All’inizio dell’incontro è stata ribadita la concezione del ruolo del Volontariato nell’ambito della Giustizia a cui la Conferenza tutta si ispira. Il ruolo del Volontariato nell’ambito della Giustizia è per noi quello di promuovere il confronto, di condividere proposte innovative, di essere una realtà credibile, competente, pronta a dare il suo apporto in tutti gli ambiti della vita detentiva e dei percorsi rieducativi. Ma è un ruolo che richiede autonomia rispetto all’amministrazione penitenziaria, che significa capacità di confrontarsi e dialogare alla pari e coinvolgimento su tutte le questioni che hanno a che fare con l’esecuzione della pena e il reinserimento, nella consapevolezza che il volontariato in carcere presenta innegabili aspetti di complessità, legati in particolare al tema della sicurezza, che non possono comunque diventare un alibi per l’immobilismo.
di Giulia Merlo
Il Domani, 6 agosto 2024 Il decreto legge arriva alla Camera per il via libera definitivo in settimana. FI ha dovuto capitolare davanti al no di Lega e FdI alle modifiche. Si introduce invece un nuovo reato: il peculato per distrazione. L’imperativo della maggioranza è convertire il decreto legge sulle carceri, senza modifiche e con la fiducia, entro la fine della settimana e dunque in tempo per la chiusura estiva del parlamento ed entro il termine del 2 settembre. Per questo, alla Camera è in corso una marcia forzata: oggi il testo arriverà in aula, ieri invece la commissione Giustizia ha dato il via libera al testo approvato in Senato e conferito mandato al relatore, il presidente Ciro Maschio di Fratelli d’Italia, bocciando tutti gli emendamenti presentati dalle opposizioni.
di Angela Stella
L’Unità, 6 agosto 2024 “Il Decreto Carceri era l’unico davvero necessario, ma ha mancato completamente l’obiettivo. Il dietrofront di Forza Italia sulla legge Giachetti? La convenienza ha prevalso sulla coscienza”. Dl carceri, Ddl sicurezza, caso Natoli, affaire Toti: ne parliamo con Debora Serracchiani, responsabile giustizia del Partito democratico.
di Damiano Aliprandi
Il Dubbio, 6 agosto 2024 Nel rapporto si parla di 58 suicidi da inizio anno, altre fonti ne contano 62: l’ultimo sabato a Cremona. Il Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale, Felice Maurizio D’Ettore, ha recentemente lanciato un grido d’allarme sulla situazione delle carceri italiane. Il quadro che emerge dai dati aggiornati a fine luglio 2024 è profondamente preoccupante. Il sovraffollamento, che ha raggiunto livelli record in molte regioni, si rivela un fattore determinante nell’aumento degli eventi critici, in particolare dei suicidi.
di Stefano Anastasia
huffingtonpost.it, 6 agosto 2024 Bisogna restare vicini alla sofferenza delle detenute e dei detenuti e fare ciò che è possibile, con le armi spuntate che abbiamo, in attesa che i nodi tornino al pettine. Non sono valsi a nulla (per ora) le manifestazioni della sofferenza dei detenuti, la fatica degli operatori penitenziari, le denunce dei garanti, il richiamo del presidente della Repubblica: il decreto-legge firmato dal ministro Nordio è rimasto, più o meno, così com’era, prima che una pioggia di critiche gli si riversasse sopra. La Camera timbrerà ciò che è stato imposto al Senato e ogni altra discussione sarà rinviata a settembre. Ma di fronte a questo mesto esito dell’unica possibilità di fare qualcosa in questa estate, costellata di suicidi e proteste in carcere, non ci si può abbandonare alla frustrazione o alla disperazione.
di Enzo Brogi*
Il Tirreno, 6 agosto 2024 Ne ho scritto tanto e continuerò a farlo, ma sempre più con rabbia. In questi giorni torridi poi, nelle nostre galere, tutto è ancor più insostenibile. Per non parlare degli edifici costruiti negli anni del ministro Nicolazzi e delle carceri d’oro. Ne cantarono le odi anche gli irriverenti Squallor. Enormi casermoni in cemento armato spesso scadente, nelle piane più assolate, per la compiacenza dei costruttori farabutti, di politici corrotti e dell’architettura gongolante. Passato qualche anno tutto cadeva a pezzi. L’unica sicurezza le anguste stanzette di 15 metri quadrati, con dentro quattro, anche cinque detenuti. “È il sovraffollamento bellezza, il sovraffollamento!”.
di Emilio Robotti*
goodmorninggenova.org, 6 agosto 2024 “Ristretti Orizzonti” ha raccolto una storia di vita di un detenuto, che spiega come avrebbe potuto togliersi la vita, e come invece è stato salvato che si può riassumere con queste sue frasi: “Cinque minuti per suicidarsi purtroppo si trovano facilmente: per questo racconto cos’ho vissuto quando mi è stata revocata la liberazione condizionale, che per me ha significato il ritorno alla pena dell’ergastolo, e come l’ascolto attento degli operatori e la collocazione in una “cella aperta” mi abbiano davvero “salvato la vita”.
di Oliviero Mazza*
Il Dubbio, 6 agosto 2024 La maratona oratoria e l’astensione dalle udienze promosse da Ucpi hanno avuto il grande merito di porre la drammatica situazione delle carceri al centro del dibattito politico, richiamando anche l’attenzione dell’opinione pubblica rispetto a una questione etica di solito rimossa. L’opera di sensibilizzazione ha finora prodotto un decreto- carceri che, a dispetto della roboante denominazione, non incide in alcun modo sul sovraffollamento, e i proclami sulla futuribile edilizia penitenziaria da realizzare, forse, nel prossimo decennio.
di Alessandro Di Matteo
La Stampa, 6 agosto 2024 Il Parlamento ci prova, almeno formalmente. Il 17 settembre Camera e Senato si riuniranno in seduta comune per tentare l’impresa che non riesce da mesi, cioè eleggere il giudice costituzionale che deve sostituire Silvana Sciarra, il cui mandato è scaduto lo scorso novembre. Da allora è stallo, perché il quorum richiesto per l’elezione impone di fatto un accordo tra diverse forze politiche che finora non è stato possibile raggiungere.
di Liana Milella
La Repubblica, 6 agosto 2024 Intervista al presidente dell’Anm: “Pregiudizi politici. Siamo al solito refrain dei giudici di parte”. Gli attacchi alla magistratura non finiscono mai. Prima l’inchiesta Toti, ora il caso Mollicone. Mentre Nordio si libera dei reati scomodi come l’abuso d’ufficio. Proprio a lui il meloniano Mollicone chiede di riscrivere le sentenze sulle stragi neofasciste in Italia. È mai possibile? “È del tutto sorprendente - risponde il presidente dell’Anm, Giuseppe Santalucia - anche perché c’è una grande e pericolosa confusione su quali siano le competenze di un ministro di Giustizia e quale sia la forza di una sentenza irrevocabile, necessaria per mantenere l’assetto democratico dell’Italia.
di Maria Rita Graziani
Corriere della Sera, 6 agosto 2024 L’Autorità avvia delle istruttorie e richiama i giornalisti sul principio di essenzialità dell’informazione: “Violata la privacy e le regole deontologiche”. Il garante della Privacy richiama i media sulla diffusione delle conversazioni tra Filippo Turetta e il padre Nicola in carcere. “La pubblicazione di conversazioni private, intercorse in un contesto di particolare delicatezza, quali i colloqui in carcere tra detenuti e parenti, vìola la normativa sulla privacy e le regole deontologiche dei giornalisti”, fa sapere l’Autorità. Nello specifico il riferimento è alla pubblicazione di stralci di intercettazioni effettuate, il 3 dicembre scorso, durante il primo colloquio in carcere ...
di Francesco Petrelli*
Il Dubbio, 6 agosto 2024 Il problema non è solo il rapporto tra magistratura e stampa: in gioco c’è anche la responsabilità collettiva nel rapporto con il processo penale. Le dichiarazioni del padre di Giulia Cecchettin, in difesa del padre di Filippo Turetta, ci inducono a tornare ancora una volta sul tema delle intercettazioni dei colloqui in carcere, allargando lo sguardo agli scenari all’interno dei quali la polemica si è sviluppata. Quello dell’uso improprio delle intercettazioni al di fuori della finalità processuale è infatti un problema che riguarda certamente la magistratura e l’informazione, ma che investe anche la responsabilità dell’intera collettività ed il suo modo di porsi di fronte al processo penale e ai suoi strumenti.
di Paola Pagnanelli
Il Resto del Carlino, 6 agosto 2024 I numeri: nelle Marche quasi mille detenuti, tanti in attesa di giudizio. Pesa la discrezionalità del giudice “Un nuovo penitenziario? Purtroppo dopo le parole di Nordio il progetto è finito nel dimenticatoio”. “La riforma Nordio fa almeno un passo avanti, aumentando il diritto alle telefonate per i detenuti. Si poteva fare di più, ma è già qualcosa in una situazione che va affrontata cambiando per prima cosa, noi cittadini liberi, il nostro approccio al tema”.
La Repubblica, 6 agosto 2024 “Si è impiccato ieri sera presso la Casa Circondariale di Biella il 64esimo detenuto suicida dall’inizio dell’anno, cui bisogna aggiungere i 7 appartenenti al Corpo di polizia penitenziaria che si sono tolti la vita. Aveva 55 anni, di origini albanesi, a nulla sono valsi i soccorsi”. Ne dà notizia il segretario generale della Uil-Pa Polizia Penitenziaria Gennarino De Fazio. “La situazione nelle carceri italiane continua a peggiorare, con un numero di morti che non ha precedenti. La risposta del Governo è stata finora caratterizzata da una sostanziale indifferenza, mentre la carneficina nelle carceri del Paese non accenna a fermarsi.
di Carmine Landi
La Città di Salerno, 6 agosto 2024 Ha deciso di togliersi la vita in tribunale. Un cappio al collo nel bagno della cittadella giudiziaria: è l’ultima cosa che Luca Di Lascio, classe 1976, assai noto nella sua Montecorvino Rovella e nell’intero comprensorio stretto tra i Picentini e la Piana del Sele, ha visto sulla terra. La penultima è stata un’aula di tribunale, all’interno della quale, ieri mattina, il giudice delle indagini preliminari aveva appena accolto la richiesta di convalida degli arresti avanzata da Katia Cardillo, pm di turno nella notte tra venerdì e sabato. Quella nel corso della quale il 48enne montecorvinese era stato tradotto in carcere ...
di Luciano Onnis
La Nuova Sardegna, 6 agosto 2024 Tragedia nel primo pomeriggio di ieri, 5 agosto, nel carcere di Uta dove un detenuto è morto a seguito di due arresti cardiaci avvenuti consecutivamente in circostanze drammatiche: accusato un malore in cella, gli agenti hanno immediatamente contattato il medico di turno ma nel mentre il compagno di cella ha appiccato un incendio che ha reso impossibile l’accesso immediato al locale. I poliziotti penitenziari hanno quindi dovuto spegnere le fiamme ed a fatica sono riusciti a mettere in salvo i quattro detenuti, compresi quello che aveva accusato il malore e quello che aveva appiccato il fuoco. Con l’utilizzo di una barella, il detenuto infartuato è stato quindi trasportato nell’infermeria del carcere, dove pero è deceduto poco dopo a seguito di un secondo arresto cardiaco che è risultato fatale.
di Luca Gasperoni
Corriere Fiorentino, 6 agosto 2024 La richiesta di Palagi (Sinistra) e Lensi (Progetto Firenze): “Serve trasparenza”. Commissariare il carcere di Sollicciano, da settimane al centro della cronaca cittadina per le condizioni degradanti in cui versa e per il recente suicidio del detenuto tunisino Fedi, favorendo l’arrivo di un commissario per velocizzare i lavori di risanamento del penitenziario. Sotto lo sguardo vigile dell’Unione delle Camere Penali italiane che il 22 agosto visiterà il carcere fiorentino per tenere alta l’attenzione sul tema.
di Nicole Orlando
Corriere della Sera, 6 agosto 2024 I sindacati: “Basta false promesse, servono i fatti” per dichiarare finalmente chiusa l’era di un carcere che non tutela i diritti né chi deve scontare una pena né di chi ci lavora. Fare rumore, non solo metaforicamente, per mantenere alta l’attenzione sulle condizioni in cui versa uno delle carceri più sovraffollati d’Italia. I detenuti di Canton Mombello hanno organizzato per due giovedì, l’8 e il 15 agosto alle 12, una protesta rumorosa, al suono di pentole e stoviglie battute su porte e inferriate. La “battitura”, come viene tradizionalmente chiamata, è accolta con qualche preoccupazione: “Spero non degeneri in altro perché queste situazioni sono sempre pericolose”, commenta la garante dei detenuti Luisa Ravagnani.
Corriere delle Alpi, 6 agosto 2024 Alcuni detenuti hanno acceso fuochi, distrutto vetrate e telecamere. Ancora violenza e danneggiamenti nel carcere di Belluno, un poliziotto ferito domenica notte, 4 agosto. Sono le federazioni territoriali di Belluno dei sindacati della polizia penitenziaria Sinappe, Osapp, Uspp, Cisl Fns e Cgil Fp Pp a denunciare gli episodi capitati all’interno dell’istituto penitenziario bellunese. “Nelle serate di giovedì primo agosto, sabato 3 e domenica 4 agosto”, si legge in una nota diramata oggi, lunedì 5 agosto, “alcuni detenuti hanno messo in atto violente manifestazioni di protesta, appiccando fuochi, distruggendo impianti di videosorveglianza, vetrate, locali doccia, videocitofoni e impianto elettrico, provocando danni per migliaia di euro.
novaradio.info, 6 agosto 2024 Prima una sanzione da 25 mila euro da parte del Dap (Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria) per non aver tutelato la salute dei lavoratori del carcere di Sollicciano, poi l’apertura di un fascicolo di indagine in procura, e infine l’annuncio di un provvedimento disciplinare ancora del Dap per “grave negligenza in servizio” e il “contegno scorretto verso i superiori, i colleghi, i dipendenti e il pubblico”. Nel giro di poche settimane tre atti formali che rappresentano un fuoco di fila dell’amministrazione centrale penitenziaria verso la direttrice Tuoni. Che però per molti non è che un capro espiatorio usato per coprire le annose carenze e il di interesse della politica.
di Stefano Brogioni
La Nazione, 6 agosto 2024 Lettera al Garante dei detenuti: “Sovraffollamento al duecento per cento”. Nonostante una sezione chiusa, sono arrivati otto nuovi. “Manca anche il conforto religioso”. Ottanta detenuti anziché cinquanta, in quattro sezioni invece che in cinque, perché una è chiusa in quanto inagibile. Non possono neanche pregare affinché la situazione migliori perché “da innumerevoli mesi non viene celebrata la Santa Messa in carcere”. Scoppia anche l’istituto Gozzini, struttura “soft” accanto a Sollicciano (il cosiddetto Solliccianino) e i suoi ristretti hanno firmato una lettera indirizzata al garante dei detenuti di Firenze, Eros Cruccolini, in cui denunciano il peggioramento delle loro condizioni di vita e gli chiedono di dar voce presso le autorità preposte, del “disagio della popolazione carceraria”.
di Laura Natoli
La Nazione, 6 agosto 2024 La Commissione consiliare 5 ha incontrato il Garante dei detenuti: “La Regione spende solo per Sollicciano”. Fra i problemi emersi la difficoltà a reperire mediatori linguistici. “Prima verifica a settembre”. Sovraffollamento in alcune sezioni, carenze di organico e di figure apicali, mancanza di corsi di formazione professionale, di scuole, laboratori e della biblioteca (chiusa da prima del Covid), oltre agli oggettivi problemi strutturali, fra cui le celle fatiscenti, molte delle quali senza docce, con materassi vecchi pieni di buchi e macchie, solo per citarne alcuni.
cremonaoggi.it, 6 agosto 2024 La Camera Penale “Sandro Bocchi” di Cremona e Crema ha chiesto autorizzazione al Dap (Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria del Ministero dell’Interno) in attesa di riscontro, per effettuare una visita al carcere di Cà del Ferro, teatro sabato scorso della morte per suicidio di un detenuto 31enne. La visita è prevista per il prossimo 13 agosto alle ore 9:30 e sono stati invitati a partecipare i parlamentari del nostro territorio. Fin da subito la Camera Penale attraverso la sua presidente avvocato Micol Parati, ha ribadito le fortissime preoccupazioni per la situazione nel carcere di Cremona.
Gazzetta del Sud, 6 agosto 2024 La casa circondariale di Crotone svetta tra le carceri calabresi per sovraffollamento con una percentuale del 130,30%. Un dato che fa il paio con la cronica carenza di organico della polizia penitenziaria. È quanto emerge dalla relazione semestrale del Garante regionale dei detenuti, Luca Muglia, sullo stato delle 12 carceri calabresi e sulle loro criticità. Crotone è tra i primi quattro istituti penitenziari calabresi per indice di affollamento carcerario. Al primo posto figura Locri con un indice del 147, 67%, seguito da Castrovillari con il 136,13%, Cosenza con il 130,59% e al quarto posto Crotone con il 130,30%.
gazzettadiparma.it, 6 agosto 2024 È partito Pro.Digi: progetto pilota di formazione digitale in carcere per sostenere l’inclusione sociale e lavorativa Formazione digitale in carcere per favorire l’inclusione sociale e il reinserimento lavorativo. È stato presentato il 19 luglio agli Istituti Penitenziari di Parma, Pro.Digi, il progetto di formazione digitale, rivolto principalmente a persone in esecuzione penale interna o esterna, o sottoposte a misure di comunità in Emilia-Romagna, che punta a creare una seconda opportunità per 100 persone in situazione di fragilità, accompagnandole a maturare competenze digitali per la cittadinanza e l’inclusione, oltre che finalizzate al reinserimento lavorativo.
di Mariangela Pala
L’Unione Sarda, 6 agosto 2024 Il lavoro racconta oltre 10 anni di attività dentro e fuori dalle sbarre di un gruppo di detenuti. Mercoledì 7 agosto, alle ore 21, presso l’anfiteatro del Convento a Ploaghe, nell’ambito delle manifestazioni dei Candelieri e del Ferragosto Ploaghese, si terrà un evento di grande interesse sociale con la presentazione del volume “Liberamente a teatro, percorsi di vita tra carte d’archivio e colonie penali”, appena pubblicato da Carlo Delfino Editore, curato dai due fratelli Vittorio e Alessandro Gazale, il primo direttore del Parco Nazionale dell’Asinara, e già direttore del Parco di Porto Conte, ed il secondo insegnante, attore e regista.
di Kento*
Il Fatto Quotidiano, 6 agosto 2024 La prima regola è: non piangere. Le emozioni non vanno mai palesate, ma tenute dentro finché non esplodono nella rabbia più cieca. La seconda regola è il silenzio: silenzio che vuol dire omertà di fronte alla polizia ma che diventa anche lo strumento per rendere le tue prossime mosse imprevedibili da parte dei rivali. La terza e ultima regola è: vendicarsi sempre. Nonostante i dubbi, nonostante le incertezze. Vendicarsi sempre. Non spezzare mai la catena della violenza fin quando tu stesso non ti ritroverai ad esserne vittima, e a perpetuare la maledizione su chi lascerai dietro di te a soffrire.
AFFARI SOCIALI
di Sabino Cassese
Corriere della Sera, 6 agosto 2024 I Governi inseguono il consenso immediato e facile, mettendo da parte problemi e scelte importanti. Dobbiamo preoccuparci per lo stato della democrazia in Italia? Un giudizio all’ingrosso non si può dare: è consigliabile passare in rassegna analiticamente aspetti positivi e negativi, e poi trarre un bilancio finale. La democrazia, in Italia, si declina al plurale: i cittadini possono scegliere liberamente i loro governanti locali, regionali, nazionali ed europei, e possono farlo optando per soluzioni diverse ai diversi livelli, e quindi attivando una produttiva dialettica tra gli enti, che possono autogovernarsi, dandosi indirizzi politici differenti l’uno dall’altro.
di Carlo Vulpio
Corriere del Mezzogiorno, 6 agosto 2024 “Picchiato e lasciato morire”. Tensione al Centro di permanenza per i rimpatri, già oggetto ti un’inchiesta sugli psicofarmaci somministrati agli ospiti più problematici. Scoppia la protesta. L’incendio divampato intorno alle 21 di questa sera nel Cpr di Palazzo San Gervasio (Potenza) ha avvolto un intero modulo della struttura e lo ha carbonizzato. Il fuoco è stato appiccato dagli immigrati internati nel Cpr per protesta a causa della morte di un ragazzo di 19 anni, di cui al momento si conosce solo il nome, Osama. Il quale sarebbe deceduto, secondo le prime testimonianze di alcuni altri internati, “per le botte ricevute” e per la mancanza di cure, nonostante le invocazioni di aiuto da parte degli immigrati del Cpr.
di Alessandra Ziniti
La Repubblica, 6 agosto 2024 Lavori in ritardo, il via sarà solo alla fine di un’estate con pochi sbarchi. Il 20 agosto arriverà il contingente italiano che gestirà le due aree. Il primo collaudo del Genio militare, per aprire solo una parte del centro di detenzione di Gjader, è fissato per il 20 di agosto, il secondo che invece dovrebbe dare l’ok alla consegna definitiva al Viminale per l’1 settembre. E per il 20 agosto è prevista anche la partenza del primo contingente di 500 uomini tra polizia, carabinieri e guardia di finanza che dovrà assicurare l’operatività del protocollo Albania. Dunque, rispetto alle prime date, quella dell’1 agosto annunciata dalla premier Giorgia Meloni nella sua visita a Tirana ...
di Paolo Lambruschi
Avvenire, 6 agosto 2024 Nella capitale libica rastrellamenti di massa da parte dei miliziani per estorcere con violenze e torture i riscatti alle famiglie. L’altra faccia del blocco delle partenze e dei respingimenti in mare. Profughi eritrei braccati nei quartieri ghetto di Tripoli dalle milizie, come nel terribile 2017. Costretti a vivere in trappola, senza sbocchi verso il Mediterraneo o la Tunisia, chiusi in casa per evitare l’arresto nei rastrellamenti di massa e torturati nei centri di detenzione per estorcere riscatti alle famiglie. Il silenzio calato sulla capitale libica negli ultimi mesi e il calo delle partenze che da questa sponda del Mediterraneo è reputato un successo celano una realtà dimenticata di sofferenze e disumanità destinata a peggiorare, come confermano le testimonianze raccolte in Italia dal gruppo di oppositori del regime Eritrea democratica.
ESTERI
ilpost.it, 6 agosto 2024 Lo ha diffuso l’ong B’Tselem dopo aver parlato con più di 50 ex detenuti, e dice che la situazione è peggiorata molto dopo gli attacchi del 7 ottobre. L’ong israelo-palestinese B’Tselem ha diffuso un lungo rapporto sulla situazione nelle carceri israeliane, definite “campi di tortura”, e sui sistematici abusi subiti dai prigionieri palestinesi. Il rapporto è intitolato “Benvenuti all’inferno” e si basa sulle testimonianze di 55 persone palestinesi detenute dopo lo scorso 7 ottobre, nella maggior parte dei casi senza accuse e senza processo (il 7 ottobre fu il giorno del feroce attacco di Hamas in Israele a cui seguì l’invasione israeliana nella Striscia di Gaza). Queste persone sono state poi rilasciate. Le conclusioni di B’Tselem non sono così sorprendenti, visto che già negli scorsi mesi erano state pubblicate inchieste ...
DOCUMENTI
Civicrazia. Tutela dei diritti di cittadinanza negli Istituti penitenziari
Civicrazia. Garante nazionale delle persone private della libertà: cambiare la procedura di nomina
Articolo. "Suicidi in carcere: i decreti del governo sembrano inefficaci", di Stefano Ferrarese
Articolo. "La vita sospesa: quel 'buco nero' chiamato carcere", di Forensics Group
APPUNTAMENTI
La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione fino all'11 agosto 2024
Convention del Movimento No Prison: "Le carceri incostituzionali" (Assisi-PG, 17 e 18 ottobre 2024)
CORSI E MASTER
CONCORSI