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Notiziario quotidiano dal carcere

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Edizione di giovedì 29 agosto 2024

di Andrea Aversa

L’Unità, 29 agosto 2024 Una mattanza senza fine: si tratta di persone, non di numeri. Avevano un nome, un volto, una famiglia, degli amici. Se aggiungessimo Ivano, 63 anni, morto lo scorso 21 agosto nel carcere di Firenze (la cui causa del decesso, secondo il rapporto di Ristretti Orizzonti, è ancora in via di accertamento), Ousmane Sylla, 22enne originario della Guinea che si è tolto la via lo scorso 4 febbraio nel Centro di permanenza per il rimpatrio (Cpr) di Ponte Galeria, periferia di Roma e sette agenti della Polizia Penitenziaria, le persone che fino ad oggi, nel 2024, hanno messo fine alla propria esistenza all’interno di un carcere sarebbero 75. Un numero mostruoso, un tragico record che sta incarnando la strage di Stato rispetto alla quale la politica è ancora indifferente e incapace di porre rimedio.

 

di Giulia Casula

fanpage.it, 29 agosto 2024 “Contro l’emergenza carceri ci aspettavamo risposte adeguate, ma il governo nel frattempo continua a introdurre nuovi reati e ad alzare le pene”, lo dice Alessio Scandurra, responsabile dell’Osservatorio nazionale sulle condizioni dei detenuti presso l’Associazione Antigone. In Italia le carceri sono al collasso. Il numero delle persone detenute ha oramai superato le 61mila, a fronte di una capienza decisamente inferiore (si parla di almeno 10mila posti in meno). Come conseguenza di ciò, il tasso di sovraffollamento ha toccato il 131%, mentre i dati sui suicidi e sulle rivolte hanno mostrato una drammatica impennata. “È da diverso tempo che siamo sopra i 61mila detenuti e l’impatto di tutto questo si vede dalla cronaca. Gli effetti sono i suicidi e le proteste, le rivolte”.

 

di Massimiliano Finali

Italia Oggi, 29 agosto 2024 La Fondazione con il Sud promuove una nuova edizione del bando “Evado a lavorare”, con lo scopo di sostenere iniziative capaci di favorire il reinserimento sociale e lavorativo di persone detenute. L’avviso mette a disposizione 3 milioni di euro e si rivolge alle organizzazioni del terzo settore di Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia. In particolare, il soggetto responsabile può presentare una sola proposta di progetto e deve risultare costituito prima del 1° gennaio 2022, in forma di atto pubblico oppure di scrittura privata autenticata o registrata, oltre che non avere progetti finanziati dalla fondazione in corso, in qualità di soggetto responsabile.

 

di Adriano Sansa*

Famiglia Cristiana, 29 agosto 2024 All’interno del sistema penitenziario italiano vivono con le madri ventiquattro bambini. Molti? Comunque troppi. E ora il proposito, espresso nel “pacchetto sicurezza”, di abolire l’obbligo della sospensione della pena per la donna in gravidanza, o con un bambino minore di un anno, accende la discussione. È un problema di soluzione talora assai difficile; a proposito di bambini in carcere si è parlato di un ‘ossimoro”, di una combinazione in sé contraddittoria. Quando la madre detenuta mostra, con il reato commesso, con altri comportamenti e contesti di vita, di non poter garantire al figlio un’educazione e uno sviluppo adeguati, si ricorre spesso all’affidamento familiare.

 

di Francesca Galici

Il Giornale, 29 agosto 2024 Pensare a un sistema misto pubblico-privato per la gestione delle carceri abbasserebbe i costi di gestione per lo Stato e creerebbe nuove possibilità. In Italia esiste un’emergenza carceri, il sovraffollamento è un problema concreto, così come lo è la penuria di agenti per la gestione. L’indice di sovraffollamento ha raggiunto il 130% ma, al contempo, creare e gestire un carcere ha costi enormi e, considerando quanti ne servirebbero, il problema assume dimensioni importanti. Come risolverlo? L’idea di modificare il paradigma e ripensare il sistema carcerario avanza a grandi passi e la possibilità di introdurre un sistema misto pubblico-privato inizia a concretizzarsi a più livelli.

 

di Errico Novi

Il Dubbio, 29 agosto 2024 Sul ddl costituzionale di Nordio, leader azzurro pronto a concedere all’Anm il sorteggio temperato dei togati. Sarà un vertice dominato dalle trattative europee e dalle rinunce. Dal tentativo di ottenere, per Raffaele Fitto, anche la vicepresidenza Ue (come riferito in altro servizio del giornale, ndr) e dai sacrifici necessari per assicurare le misure promesse in campo fiscale. Ma quando domani Giorgia Meloni vedrà, per la prima volta dopo la pausa estiva, i leader alleati, Antonio Tajani e Matteo Salvini, sarà difficile eludere un pur fugace cenno al dossier giustizia. Con due voci in cima all’agenda.

 

di Aldo Torchiaro

Il Riformista, 29 agosto 2024 L’avvocato cassazionista, segretario della commissione Giustizia al Senato, scommette su Nordio: “È il nostro Gandalf, lo stregone”. Piano carceri, rimpatri di detenuti stranieri e ricorso alle comunità di recupero per i tossicodipendenti, il progetto svuota-carceri di Fratelli d’Italia. Mentre si avvicinano i due anni di governo, il sistema giustizia affonda nelle sabbie mobili. I suicidi in carcere aumentano, i ritardi nelle cause civili e penali si accumulano, le nuove leggi si aggrovigliano. Ne abbiamo parlato con un esponente di maggioranza che segue la giustizia da vicino, da avvocato cassazionista: il senatore Sergio Rastrelli che per Fratelli d’Italia è segretario della Commissione Giustizia.

 

di Salvo Palazzolo

La Repubblica, 29 agosto 2024 “L’abolizione dell’abuso d’ufficio? Misura ormai poco incisiva. Rischioso limitare a 45 giorni le intercettazioni. Pochi magistrati negli uffici, lo Stato continui a investire sulla lotta ai clan. Le norme attuali frenano il diritto all’informazione”. “Oggi è più difficile scoprire i funzionari infedeli che i mafiosi”. Il procuratore di Palermo Maurizio de Lucia traccia un bilancio dell’attuale fase di lotta al crimine. “Le indagini sui colletti bianchi sono più difficili perché non è possibile utilizzare il sistema legislativo che funziona nei confronti della mafia, abbiamo strumenti diversi, certamente meno invasivi, ma anche meno efficaci”.

 

Il Roma, 29 agosto 2024 Punire penalmente, con la detenzione fino a tre anni, chi esalta in pubblico le gesta dei mafiosi, a partire da quei cantanti neomelodico che esaltano nei loro testi la malavita e la criminalità organizzata, glorificando figure o episodi ad esse collegate, o che denigrano persone che lottano contro la criminalità, a partire dai pentiti. Ma anche chi organizza gli ‘inchini’ di fronte alle case dei boss nel corso di processioni religiose e chi realizza murales strizzando l’occhio alla criminalità organizzata, come avviene a Napoli. Nella proposta di legge a firma del deputato di Avs, Francesco Emilio Borrelli si chiede dunque di introdurre nel codice penale una nuova fattispecie di reato: l’apologia della criminalità organizzata e della criminalità mafiosa.

 

di Paolo Ferrua*

Il Dubbio, 29 agosto 2024 È la Consulta ad aver legittimato il prevalere dell’interpretazione: strappo che si somma alla rivolta delle toghe contro il divorzio giudici-pm e alle torsioni della riforma Cartabia. Legislazione sempre più “subordinata” al diritto vivente generato dalla giurisprudenza: il primo di tre gravi vulnus aperti nel sistema penale.

 

di Alessandro Parrotta*

Il Dubbio, 29 agosto 2024 Con la sentenza n. 32470 del 9 agosto 2024, la Sezione VI Penale della Corte di Cassazione, presieduta dal Cons. Fidelbo, ha sancito un importante principio di diritto, riguardante il dolo specifico nei reati di frode in processo penale e depistaggio. La Corte ha chiarito che, per vedersi configurato il delitto previsto dall’art. 375 del codice penale, è necessario che il pubblico ufficiale o l’incaricato di pubblico servizio agisca con l’intenzione precisa di deviare l’indagine o il processo rispetto al loro corso naturale. Non è sufficiente, invece, che l’azione sia finalizzata a rafforzare o consolidare indagini o prove già acquisite, situazione che potrebbe integrare ipotesi meno gravi.

 

di Paolo Rapeanu

castedduonline.it, 29 agosto 2024 Trovare un numero sufficiente di dottori è un miraggio già negli ospedali, figurarsi nei penitenziari. La denuncia della garante dei detenuti, Irene Testa: “Mancano dirigenti sanitari e medici in tutte le dieci carceri sarde, vanno garantite tutte le cure”. Stesso discorso per i dentisti, introvabili. E gli psichiatri sono ancora troppo pochi. Li cercano col lanternino in quasi tutti gli ospedali sardi, figurarsi nei penitenziari. I medici sono fantasmi anche dietro le sbarre, tra chi si trova recluso e ha diritto, come qualunque essere umano, di essere curato e visitato. La denuncia arriva da Irene Testa, la garante regionale delle persone private della libertà personale ha terminato un tour, tanto faticoso quanto a tratti horror, in tutte e dieci le carceri dell’Isola.

 

di Maria Teresa Improta

quicosenza.it, 29 agosto 2024 Il ragazzo si sarebbe tolto la vita il 30 giugno, l’esito dell’autopsia non è stato ancora comunicato. Per un altro caso di suicidio invece c’è una famiglia che aspetta da anni di conoscere la dinamica del decesso. Morto in carcere a 21 anni. Il decesso di Giuseppe Spolzino di Sala Consilina ha indotto la Procura di Paola ad avviare indagini, aprendo un fascicolo a carico di ignoti. Eseguita l’autopsia all’Ospedale di Cetraro, l’esito degli esami svolti dal medico legale Pietrantonio Ricci dell’Università di Catanzaro non è ancora stato comunicato. La salma intanto è stata dissequestrata e restituita ai familiari per le esequie che si sono tenute nelle scorse settimane tra lo sgomento di parenti, amici e conoscenti.

 

Il Dubbio, 29 agosto 2024 La lettera di Mario Francesco, detenuto presso la Casa circondariale di Catanzaro. Martedì ha cominciato lo sciopero della fame perché la magistratura di Sorveglianza ha rigettato la richiesta del suo difensore, l’avvocato Filippo Cinnante di Cosenza, di differimento della pena, ma ha imposto al Dap di trovare un carcere che fosse adeguato alle sue condizioni di salute. “Lo hanno mandato a Modena, poi a Parma e alla fine nuovamente a Catanzaro - spiega l’avvocato Cinnante - scrivendo che è detenuto e che le strutture carcerare non sono adeguate.

 

di Don Claudio Burgio e don Gino Rigoldi*

Avvenire, 29 agosto 2024 È possibile che fra qualche giorno abbiate notizia di un materasso bruciato o di una protesta dei ragazzi del Beccaria. Dopo qualche ora, verremmo intervistati da qualche organo di informazione, giornali o televisione. Vogliamo parlarvi dei ragazzi del Beccaria e il Beccaria fuori da ogni fatto di protesta o simili. La prima condizione da affermare è che al Beccaria arrivano gli adolescenti più in difficoltà, i più abbandonati, i più poveri di cultura fino ad arrivare all’analfabetismo, quelli che dormono dove possono e molti semplicemente in strada o in qualche ricovero provvisorio, alcuni molto piccoli. Sono giovani, appaiono pieni di energia e belli ma in verità sono e si sentono poveri.

 

di Isabella Maselli

Gazzetta del Mezzogiorno, 29 agosto 2024 Gli avvocati e i parlamentari che hanno risposto all’invito visitano oggi la Casa circondariale per verificare sovraffollamento e condizioni della struttura. Sovraffollamento, criticità nell’assistenza sanitaria, carenze di spazi per il tempo libero e le attività rieducative, salubrità e adeguatezza della struttura: sono gli aspetti che i penalisti baresi verificano con la visita nel carcere di Bari. La Camera Penale di Bari, nell’ambito dell’iniziativa nazionale “Ristretti in agosto” proposta dall’Unione delle Camere Penali Italiane con il proprio Osservatorio Carcere, ha organizzato la visita nel penitenziario di Carrassi, invitando anche i parlamentari baresi.

 

di Mara Chiarelli

L’Edicola del Sud, 29 agosto 2024 I numeri, visti così, sullo sfondo delle clamorose condizioni del carcere per adulti di Bari, non scioccano. E non restituiscono l’esatta dimensione di quello che al contrario, quotidianamente, affrontano gli operatori all’interno dell’Istituto penale per minorenni “Fornelli”, sempre a Bari. Al momento la struttura conta la presenza di 38 minorenni, in buona parte anche stranieri (tunisini, algerini, marocchini), su una capienza massima prevista di 35 persone, ma due celle sono state devastate dagli occupanti e sono quindi inagibili. La sproporzione tra capienza e presenze diventa quindi più grave.

 

ilmegafono.eu, 29 agosto 2024 “Il carcere di Foggia è il più sovraffollato in Puglia e tra i più sovraffollati d’Italia. Ospita quasi il doppio dei detenuti, 673 detenuti, su una capienza di 364. Diverse parti sono fatiscenti o da ristrutturare; gli spazi, a cominciare dalle celle, sono largamente inadeguati; il personale pari a 240 unità è gravemente carente e secondo i sindacati è quasi la metà di quello che necessiterebbe; il personale medico è quasi inesistente e per problemi che potrebbero essere trattati in carcere oppure programmati, si finisce col ricorrere al pronto soccorso degli ospedali pubblici e questo manda in tilt un sistema già molto compromesso, esponendo il personale del carcere e gli stessi cittadini a rischi particolarmente gravi che vanno di sicuro evitati ...

 

di Sara Sonnessa

torinocronaca.it, 29 agosto 2024 L’idea che piace al ministro Carlo Nordio: il progetto ambizioso di Pantanella vede i detenuti come una risorsa per le aziende. Un nuovo carcere (privato) per gestire il sovraffollamento delle Vallette. È la proposta di Fsp, sindacato della Polizia di Stato, in seguito alla risposta positiva del ministro della Giustizia Carlo Nordio in merito all’apertura di una nuova struttura penitenziaria a Torino, dove al momento ci sono 1500 detenuti: un terzo di troppo, secondo la capienza del Lorusso e Cutugno. “La soluzione ottimale è un carcere su modello americano, dove il lavoro sta al centro di tutto” dichiara Luca Pantanella, segretario generale di Fsp.

 

di Paola Capra

disuguaglianzedisalute.it, 29 agosto 2024 Intervista a Monica Cristina Gallo, Garante dei diritti delle persone private della libertà personale del Comune di Torino. Nel mese di luglio al Lorusso Cutugno di Torino ci sono state numerose proteste da parte dei detenuti per le condizioni (ancora più critiche nel periodo estivo) delle carceri, una delle cause è riconducibile al sovraffollamento.

di Ottavia Firmani

Il Resto del Carlino, 29 agosto 2024 La delegazione degli azzurri arriva alla Casa circondariale. Il commento: “Alcune criticità ma non c’è sovraffollamento”. Ma il sindacato della polizia: “Siamo 136 e dovremmo essere in 153”. “Le criticità riscontrate riguardano il completamento della pianta organica della polizia penitenziaria e l’ampliamento dell’area sanitaria e delle relative risorse umane”. Questo il commento a caldo del responsabile nazionale dell’organizzazione di Forza Italia e coordinatore regionale delle Marche, Francesco Battistoni al termine della visita alla Casa circondariale di Ascoli al Marino del Tronto.

 

quotidianodigela.it, 29 agosto 2024 Una visita all’interno del carcere di Balate, per prendere contezza, concretamente, delle condizioni dei detenuti, specialmente in un periodo torrido come quello estivo. Questa mattina, su iniziativa dei legali della Camera penale “Eschilo”, una delegazione ha avuto modo di effettuare un accesso nella struttura detentiva. C’erano pure i senatori Pietro Lorefice e Ketty Damante e il deputato regionale Salvatore Scuvera. Quella di Balate è una condizione, in generale, che non desta troppi problemi rispetto invece a quanto si registra in altre strutture siciliane e del resto d’Italia.

 

avveniredicalabria.it, 29 agosto 2024 È stato firmato nei giorni scorsi a Potenza un protocollo d’intesa tra la casa circondariale di Potenza “Antonio Santoro”, rappresentata dal direttore Paolo Pastena, e la Caritas diocesana di Potenza-Muro Lucano-Marsico Nuovo, rappresentata dal direttore Marina Buoncristiano, avente ad oggetto un sano e proficuo reinserimento sociale dei condannati e degli internati favorendo lo svolgimento di lavori socialmente utili o di pubblica utilità volontaria e gratuita durante l’espiazione della pena o della misura di sicurezza, anche al fine di garantire l’acquisizione di competenze e conoscenze professionali utilmente spendibili nella delicata e fondamentale fase post-detentiva.

 

Il Dubbio, 29 agosto 2024 Sbarre di Zucchero organizza una marcia, per domenica 22 settembre dalle 10.30, da Castel Sant’Angelo a Piazza San Pietro, per combattere, come si legge nel loro comunicato, “un carcere che uccide, rendendolo un percorso per una nuova vita e un futuro di dignità”. “La situazione penitenziaria - si legge nel comunicato della manifestazione - è davanti agli occhi di tutti, tra suicidi riusciti (già 67) e sventati, atti di autolesionismo, proteste o vere e proprie rivolte.

 

di Antonella Barone

gnewsonline.it, 29 agosto 2024 Un nuovo Polo universitario penitenziario si aggiunge ai tanti già esistenti in Italia, con la designazione ufficiale - da parte del Provveditorato regionale dell’Amministrazione Penitenziaria per Emilia Romagna e Marche (Prap) - della sede attiva presso la casa circondariale di Ferrara “Costantino Satta”. Nell’istituto estense in realtà iniziative per l’attuazione del diritto allo studio sono presenti, in via sperimentale, già dal 2015, anno delle prime iscrizioni. Oggi sono 12 i detenuti che frequentano 8 corsi universitari in base a convenzioni con l’Ateneo ferrarese.

 

di Carlo Vulpio

Corriere della Sera, 29 agosto 2024 “Prima della sua morte mai ricoverato in ospedale”. Il documento in esclusiva che smentisce autorità, medici e la direttrice del Centro: “Non risulta alcun ricovero e/o accesso in pronto soccorso e/o ambulatoriale inerente a Darkaoui Oussama”. La morte di Oussama Darkaoui, il ventiduenne marocchino deceduto il 4 agosto scorso nel Cpr (Centro per i rimpatri) di Palazzo San Gervasio, in provincia di Potenza, appare sempre meno un “giallo” e sempre più un castello di bugie. L’ultima in ordine di tempo, ma fondamentale per comprendere i fatti, riguarda il “profilo” che, subito dopo la morte di Oussama, si è voluto costruire di lui.

 

di Valentina Stella

Il Dubbio, 29 agosto 2024 Contrasti giudiziari a Palermo su sei migranti: cinque le persone rimesse in libertà, una quella trattenuta. “Piccole Apostolico crescono - Tornano i giudici salva-clandestini - Giudici ancora contro il decreto Cutro - Magistrati scarcerano 5 irregolari in un giorno - Giudici liberano clandestini”: questi sono i titoli che abbiamo letto ieri nella rassegna stampa dei giornali vicini alla destra di governo che hanno puntato il dito contro quanto in parte accaduto al Tribunale civile di Palermo. I fatti. Stesso provvedimento del Questore che decide il trattenimento per sei migranti sbarcati illegalmente a Lampedusa, stesso tribunale, stessa sezione specializzata in materia di immigrazione, ma decisioni diverse. Anzi diametralmente opposte.

 

di Fabio Amendolara

La Verità, 29 agosto 2024 Il giudice Apostolico ha fatto scuola. Da quando è in vigore il decreto Cutro che accelera i rimpatri, sono state respinte 26 richieste su 28. E i ricorsi contro la mancata protezione ora sono quasi sempre accolti. Con gli ultimi provvedimenti giudiziari della Sezione immigrazione del Tribunale di Palermo salgono a 26 le richieste di trattenimento per immigrati (quasi tutti inizialmente diventati irreperibili, poi rintracciati, hanno presentato richiesta di protezione che è stata respinta, tranne uno che è stato arrestato) annullate da quando è in vigore il Decreto Cutro. Due soli gli accoglimenti, uno dei quali, peraltro, da un altro giudice della stessa Sezione palermitana e con le stesse caratteristiche di quelli rigettati. Un cortocircuito giudiziario. Che appare particolarmente orientato ideologicamente.

 

di Marina Corradi

Avvenire, 29 agosto 2024 “Quello che uccide i migranti è la nostra indifferenza” ha detto Francesco. È tempo di decidere: siamo quelli di “aiutiamoli a casa loro”? O quelli della paura, quelli che “diverso non lo vogliamo”? Era previsto che parlasse d’altro. Ma si è affacciato su piazza San Pietro, sulla folla dell’Udienza, avendo addosso qualcosa di urgente da dire. Da dire ancora. L’ha già detto molte volte, e in molti modi. Ma ieri, si direbbe, era un dolore opprimente. “Oggi voglio soffermarmi su questo dolore”, ha esordito. “Desidero fermarmi con voi a pensare alle persone che - anche in questo momento - stanno attraversando mari e deserti per raggiungere una terra dove vivere in pace”.

 

di Marcello Sorgi

La Stampa, 29 agosto 2024 Farebbe molto male Meloni, alla vigilia del vertice di maggioranza di domani, a trascurare il monito del Papa sui migranti e sui “respingimenti”, parola che Francesco ha messo all’indice e che invece è nel linguaggio corrente del governo, tal che uno dei progetti che l’esecutivo persegue, sia pure con tempi rallentati, è quello dell’invio dei clandestini in Albania in edifici costruiti apposta con la collaborazione del primo ministro albanese Rama. Sarebbe sbagliato far finta di non aver ascoltato il Pontefice, non tanto per l’argomento che, si sa, gli sta a cuore, tanto da aver cominciato il suo pontificato con un viaggio a Lampedusa, ma perché rappresenta un chiaro avviso rivolto al governo dopo la disponibilità manifestata a luglio con la partecipazione al primo G7 presieduto da Meloni in Puglia.

di Cecilia Ferrara

Il Domani, 29 agosto 2024 L’8 maggio scorso è entrata in vigore la legge 55/2024 che istituisce l’albo degli educatori professionali socio-pedagogici e l’albo dei pedagogisti. Secondo il testo l’iscrizione è subordinata a “essere cittadino italiano o di uno stato membro dell’Unione europea o di uno stato rispetto al quale vige in materia la condizione di reciprocità”. Una discriminazione anticostituzionale e illogica. La storia dell’iraniano Mehdi Hosseini: è arrivato dall’Iran 11 anni fa dalla città di Estefhan. “Avevamo un sito internet di informazione, eravamo convinti che il giornalismo dovesse essere libero, ma non era così - racconta. Ho fatto un po’ di prigione e poi ho deciso di andarmene, in ogni caso non avrei più potuto lavorare”.

 

di Marta Bicego

veronafedele.it, 29 agosto 2024 Suor Anna Brunelli da Lugo e il suo servizio tra gli ultimi dell’Africa. “Là mi sento libera”. Suor Anna Brunelli associa la parola libertà alla sua presenza, da dodici anni, nel carcere di Makala, il più grande della Repubblica democratica del Congo, nella capitale Kinshasa. Un luogo in cui manca l’aria. Scarseggiano il cibo e l’acqua da bere o per lavarsi. Manca lo spazio. Le malattie si “condividono” e mietono vittime. Eppure in quei padiglioni nei quali i detenuti sono costretti a sopravvivere, e talvolta finiscono per morire stipati l’uno accanto all’altro, non si suicida nessuno: lottare per la sopravvivenza fa parte della quotidianità, uscire vivi è davvero una grazia.

 

APPUNTAMENTI DI RISTRETTI

"III° Festival comunicazione sul carcere e sulle pene" (Casa Reclusione di Milano-Opera, 11 ottobre 2024) ISCRIZIONI APERTE

DOCUMENTI

Articolo. "Una scelta per le telefonate dei detenuti (considerazioni a margine delle novità introdotte dal d.l. 92/2024 conv. l. 112/2024)", di Carmelo Cantone

Articolo. "Diritto Penale e gruppi socialmente deboli", di Andrea Baiguera Altieri

APPUNTAMENTI

La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione fino all'1 settembre 2024

Mostra fotografica. "Dall'amore nessuno fugge. Esperienze di rinascita: dall'APAC del Brasile al CEC dell'Italia" (Bologna, dal 3 al 13 settembre 2024)

Convegno: "Il carcere con le mura di vetro. Trasparenza e prossimità" (Oristano, 5 settembre 2024)

"Art. 27 Expo". La  manifestazione fieristica che racconta il mondo dell’economia carceraria (Cuneo, dal 6 all'8 settembre 2024)

Webinar Human Foundation: "Dal carcere alla comunità: esperienze di reinserimento sociale delle persone detenute" (Online, 12 settembre 2024)

"Giovani, controllo sociale e giustizia penale". Summer School di Antigone e del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Torino (Torino, dal 16 al 20 settembre 2024)

Evento formativo di Fondazione per l'Architettura: "L’architettura per il carcere della Costituzione" (Torino, 26 settembre 2024)

Convegno regionale volontariato carcerario: "Giustizia riparativa, annuncio profetico" (Pompei-NA, 28 settembre 2024)

"Se io fossi Caino. Festival di teatro e arte dal carcere" (Gorizia, dal 9 al 25 settembre 2024)

Convention del Movimento No Prison: "Le carceri incostituzionali" (Assisi-PG, 17 e 18 ottobre 2024)

Corso di formazione. "So-stare nel confitto. La Mediazione Umanistica, un altro sguardo sul futuro" (Brescia, 19 e 20 ottobre 2024)

Seminario. "Binarismo penitenziario e identità di genere in transizione: nuove sfide per il sistema carcerario italiano" (Trento, 24 ottobre 2024)

Convegno nazionale A.I.M.M.F.: "Nuove povertà e pregiudizio. Intercettare i bisogni e garantire i diritti" (Milano, 8 e 9 novembre 2024)

Garante detenuti Emilia Romagna: "Conoscere il carcere per progettare il volontariato". Visite formative nelle carceri di Bologna, Rimini e Ferrara (ottobre-dicembre 2024)

CORSI E MASTER

Università Milano Bicocca. Corso "Profili teorici e pratici dell'esecuzione delle pene e delle misure di sicurezza" (Scadenza iscrizioni 24 ottobre 2024)

Università Milano Bicocca. Master di I livello: "Devianza, sistema della giustizia e servizi sociali" (Dal 26 ottobre 2024 al 31 ottobre 2025)

"Patascuola di Teatro Carcere 2023-2025. Percorso di formazione per operatori teatrali in carcere" (Scadenza iscrizioni 2 novembre 2024)

Master universitario congiunto di I Livello in "Mediatore penale esperto in programmi di giustizia riparativa" (Dal novembre 2024 a febbraio 2025)

CONCORSI

Premio letterario "Secondo mestiere, seconda opportunità". Seconda edizione (scadenza 15 settembre 2024)

Premio letterario "Maurizio Battistutta". Riservato alle persone detenute nelle carceri di tutto il territorio nazionale (scadenza 31 dicembre 2024)