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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di lunedì 26 agosto 2024
di Giovanni Negri
Il Sole 24 Ore, 26 agosto 2024 Con l’entrata in vigore della legge Nordio, parte la corsa dei pubblici ufficiali a farsi cancellare le condanne già passate in giudicato per abuso d’ufficio. Davanti alla soppressione del più classico dei reati a carico dei pubblici amministratori, senza dubbio la norma emblema di tutto la legge 114, è evidente che moltissimi sanzionati in via definitiva, come sempre accade nei casi di abolitio criminis, o di drastico ridimensionamento della rilevanza penale (basta pensare a quanto avvenne pochi anni fa sul falso in bilancio quando, con l’introduzione delle soglie, il reato venne drasticamente circoscritto), avanzeranno richiesta di cancellazione della condanna dal casellario.
di Marino Longoni
Italia Oggi, 26 agosto 2024 Dal primo settembre entrerà in vigore uno dei tasselli più interessanti della riforma tributaria fin qui realizzata dal governo Meloni, quello delle sanzioni tributarie amministrative. Giunge così a compimento un percorso iniziato con gli interventi sullo statuto dei diritti del contribuente e proseguito con la riforma dell’accertamento con adesione e poi con quella della riscossione. Per quanto riguarda le nuove sanzioni tributarie l’elemento di maggiore novità è certamente la corposa riduzione della misura delle sanzioni stesse. Basti pensare che fino a fine agosto l’omessa fatturazione Iva viene punita con una sanzione che va dal 90 al 180% dell’imposta evasa, mentre dal primo settembre si fermerà al 70% e sarà in misura fissa.
di Giuliano Cazzola
linkiesta.it, 26 agosto 2024 Ma come è possibile avere rapporti positivi e normali per decenni con una persona di cui condividi il lavoro e le opinioni, e arrivare a rimuovere tutto questo bagaglio di ricordi e di sentimenti, solo perché un magistrato apre un’inchiesta nei suoi confronti? La mano pietosa della Provvidenza ha liberato Ottaviano Del Turco da una vita che da tempo era solo sofferenza per sé e per i suoi cari. Ora riposa in pace. Tocca a noi restituirgli quella giustizia che gli fu negata dal 14 luglio del 2008, attraverso una persecuzione giudiziaria insensata e colpevole che fino all’ultimo - benché ad ogni grado di giudizio cadessero le accuse più gravi e infamanti una dopo l’altra - si è rifiutata di riconoscere in toto il grave errore giudiziario che ha minato per sempre la vita di un servitore dello Stato, di un “giusto”.
GIURISPRUDENZA
di Adelaide Caravaglios
Italia Oggi, 26 agosto 2024 Strumenti alternativi. Accolto il ricorso proposto dall’imputato, condannato a un anno di reclusione per non essersi fermato a prestare aiuto nell’incidente stradale. L’imputato può chiedere la commutazione delle pene detentive brevi con una delle pene sostitutive come i lavori di pubblica utilità al più tardi nel corso della discussione. Il tutto nei processi pendenti in appello alla data di entrata in vigore della riforma Cartabia, cioè il primo novembre 2022, grazie alla norma transitoria contenuta nell’articolo 95 del decreto legislativo 10/10/2022, n, 150. E ciò per favorire la più ampia applicazione delle nuove pene sostitutive. Così la Corte di cassazione penale, sez. quarta, nella sentenza n. 30339 del 24/07/2024.
di Adelaide Caravaglios
Italia Oggi, 26 agosto 2024 Al detenuto in regime di carcere duro (art. 41 bis dell’ordinamento penitenziario) niente farina né lievito: lo hanno stabilito i giudici della I sezione penale della Cassazione nella sentenza 23731 del 13/6/2024, annullando senza rinvio l’ordinanza del Tribunale di sorveglianza che aveva accolto il reclamo dell’uomo disponendo che l’istituto penitenziario gli consentisse l’acquisto di farina e lievito. A parere del tribunale il divieto imposto dal Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria, giustificato con “la potenziale pericolosità della farina che, dispersa nell’aria, a seguito di innesco, può dare vita ad una nube incendiaria o esplosiva”, era “irragionevole” sia perché veniva consentito l’acquisto di prodotti alimentari.
di Patrizia Maciocchi
Il Sole 24 Ore, 26 agosto 2024 Il mandato d’arresto europeo esecutivo può essere eseguito solo se la detenzione è breve e la detenzione aperta e non chiusa. Lo Stato che richiede la consegna del condannato, nell’ambito di un mandato di arresto europeo esecutivo, deve garantire celle con lo spazio minimo vitale di tre metri quadrati, al netto degli arredi. Una condizione il cui rispetto deve essere assicurato dall’autorità giudiziaria e non da quella penitenziaria. Il giudice interno può comunque valutare l’esistenza di fattori compensativi, con requisiti molto stringenti. Nella valutazione del trattamento che sarà riservato al detenuto pesano, infatti, congiuntamente: la breve durata della detenzione, le dignitose condizioni carcerarie, la sufficiente libertà di muoversi all’esterno della cella per svolgere adeguate attività.
TERRITORIO
di Giacomo Di Girolamo
tp24.it, 26 agosto 2024 Nella Sicilia della siccità ci sono luoghi dove l’acqua non arriva, ma gli ospiti non possono lamentarsi. Nell’isola delle temperature record e delle notti tropicali ci sono corpi madidi di insonnia e sudore, senza il piacere dell’aria condizionata, la pietà di un ventilatore, la sapienza di una finestra socchiusa, come facevano gli antichi, quel tanto che basta per fare passare un filo d’aria. Nella Sicilia degli allarmi per i turisti in fuga, anzi no, anzi, sono troppi e non sappiamo che farne, ci sono luoghi che registrano un overbooking osceno, un’offesa alla dignità delle persone. Sono le ventitré carceri siciliane, che hanno vissuto, come il resto delle carceri italiane, un’estate tormentata, nel disinteresse di gran parte dell’opinione pubblica e nell’incapacità della politica tutta di trovare una soluzione ...
canicattiweb.com, 26 agosto 2024 “Chiediamo al Parlamento di concedere l’amnistia per i reati minori al fine di ridurre il sovraffollamento delle carceri”. Lo dice Valentina Chinnici che ha aderito alla staffetta delle giornate di digiuno promossa dal gruppo Bellezza Radicale e sostenuto dal Comitato transpartitico “Esistono i diritti” per sensibilizzare le istituzioni sul problema. “Gli istituti di pena - dichiara - sono al collasso. Una situazione che esaspera le condizioni di vita dei detenuti e quelle lavorative del personale penitenziario. L’amnistia pertanto non è soltanto un atto di clemenza, ma una soluzione indispensabile per allentare la pressione e tentare di ricreare quei presupposti necessari per garantire la funzione riabilitativa della pena”.
di Isabella Maselli
Gazzetta del Mezzogiorno, 26 agosto 2024 “Violati i diritti umani”, ricorso all’Europa dopo il trasferimento in Rems. Il 23enne detenuto in sei carceri “senza che venisse mai predisposto un programma terapeutico riabilitativo”. È stato in carcere quasi ininterrottamente per quattro anni, nonostante diverse perizie psichiatriche e sentenze avessero stabilito la incompatibilità con la detenzione per via delle gravi patologie di cui soffriva e soffre. L’annoso problema della carenza di posti nelle Rems, le residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza (cioè strutture psichiatriche dove vengono ricoverati gli autori di reato con malattie mentali), è la ragione per la quale un 23enne della provincia di Bari solo nell’aprile scorso ha lasciato la cella. E ora, tramite i suoi avvocati, si è rivolto alla Corte europea dei diritti dell’uomo.
di Andrea Vivaldi
La Repubblica, 26 agosto 2024 A Firenze sono in dodici a fronte di una pianta organica che ne prevede sessantadue e di una proposta ministeriale che nel 2018 ne pianificava trentadue. È l’ufficio delle liti con i vicini e dei risarcimenti degli incidenti stradali. Dalle controversie per i mancati pagamenti e i ricorsi per le multe. Il giudice di pace non strapperà forse il primo piano come la Dda, eppure risponde a tanti problemi della vita quotidiana. Un ramo della giustizia silenzioso ma fondamentale e che oggi fa i conti con due questioni urgenti: da un lato la carenza cronica di personale, in cui servirebbe almeno il doppio dei giudici e potenziare gli organici amministrativi. E dall’altro, come negli altri ambiti di giustizia, i fascicoli pendenti: a Firenze nell’ufficio giudice di pace civile sono quasi 12 mila i procedimenti che attendono di essere chiusi.
di Francesco Iuliano
quotidianodelsud.it, 26 agosto 2024
Sopralluogo dell’ex senatrice Vono e del Garante all’Istituto penitenziario “Caridi” di Catanzaro, tra note positive e criticità: nelle carceri lenta burocrazia e poco personale. Per “Estate in carcere”, il progetto nato da un’idea delle direzioni politiche di Forza Italia e del Partito Radicale, nei giorni scorsi la visita all’Istituto penitenziario di Catanzaro “Ugo Caridi”, da parte dell’ex senatrice Silvia Vono e del Garante regionale per i diritti delle persone detenute o private dalla libertà personale, Luca Muglia. Una mattinata di lavoro in cui sono stati organizzati incontri anche con gli agenti della Polizia penitenziaria e fatto il punto sulle iniziative avviate all’interno della struttura con l’obiettivo di valorizzare le attività culturali in favore del reinserimento sociale dei detenuti e ribadire il valore rieducativo della pena.
Il Resto del Carlino, 26 agosto 2024 Il Partito Democratico promuove una battaglia nazionale per migliorare le condizioni carcerarie, garantendo diritti, dignità e rieducazione per i detenuti, con l’obiettivo di favorire il reinserimento sociale e lavorativo. La Corte Costituzionale richiama il legislatore a prevedere pene rieducative. Il Partito Democratico promuove una battaglia nazionale per migliorare le condizioni carcerarie, garantendo diritti, dignità e rieducazione per i detenuti, con l’obiettivo di favorire il reinserimento sociale e lavorativo. La Corte Costituzionale richiama il legislatore a prevedere pene rieducative.
cuneodice.it, 26 agosto 2024 “Una piccola isola felice in un quadro generale drammatico”. Una delegazione composta da Flavio Martino, coordinatore regionale di +Europa e portavoce cuneese ed Elena Teteryatnyk, tesoriera di +Europa Cuneo, ha visitato ieri mattina il carcere di Fossano aderendo alla mobilitazione lanciata nazionalmente. “Ho preso parte - ha dichiarato Flavio Martino - in queste ultime settimane ad alcune visite promosse da Radicali Italiani al Lorusso Cotugno di Torino, e alle carceri di Vercelli, Ivrea e Aosta, riscontrando situazioni spesso drammatiche per sovraffollamento, per carenze strutturali, di organico e per la sostanziale mancanza di significativi programmi di reinserimento nello spirito del rispetto dei dettami costituzionali.
Avvenire, 26 agosto 2024 “Reclusione non esclusione”: queste devono diventare le nostre carceri in sintonia con la Costituzione che all’art.27 raccomanda che le pene non devono essere contrarie al “senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato”. Così don Luigi Ciotti invitato a parlare a Verona alle tavole rotonde del Campo nazionale dei capi scout dell’Agesci, ha esortato i giovani ad impegnarsi perché si abbatta il muro del pregiudizio sulle persone detenute e perché si diffonda nell’opinione pubblica che la giustizia deve essere “rieducativa” e non “vendicativa”: diversamente la nostra diventa una “democrazia imperfetta”.
today.it, 26 agosto 2024 L’arte di raccontare il processo: vita e giustizia tra le righe. “L’arte del dubbio” è un’opera unica nel panorama della letteratura italiana, un libro che fonde sapientemente tecnica giuridica e narrazione letteraria, pubblicato da Sellerio Editore nel 2007. Gianrico Carofiglio, ex magistrato e scrittore di successo, ci regala un testo che, pur nascendo come manuale di tecnica dell’interrogatorio, si è trasformato in una raccolta di racconti che hanno per protagonisti l’essere umano, la giustizia, e il processo come palcoscenico della vita.
progettoitalianews.net, 26 agosto 2024 L’inchiesta sul sovraffollamento in Italia diventa una serie disponibile su tutte le piattaforme: “Voci del XV Libro Bianco sulle Droghe” a cura di Associazione Luca Coscioni e Eumans. L’Associazione Luca Coscioni, impegnata nella difesa dei diritti civili e del diritto alla salute, ha lanciato nei giorni scorsi una serie di 102 diffide alle Direzioni Generali delle ASL delle città che ospitano i 189 istituti penitenziari italiani, denunciando gravi carenze nelle condizioni igienico-sanitarie delle carceri. La stessa associazione annuncia anche un podcast “Voci del XV Libro Bianco sulle Droghe”, prodotto in collaborazione con Eumans, per esplorare l’impatto del proibizionismo sul sovraffollamento carcerario e sulle condizioni di vita dei detenuti.
di Gianni Santucci
Corriere della Sera, 26 agosto 2024 Nel 2008 sparò al genitore per proteggere la madre e il fratello. Dopo gli studi in carcere è diventato un esperto di sicurezza informatica e oggi lavora a Strasburgo. Ha scritto un libro da cui è stato tratto il film “Familia”.
di Sara Pierri
ultimavoce.it, 26 agosto 2024 L’appello del Coordinamento Nazionale Salute Mentale per fermare il disegno di legge e riprendersi i diritti. Decine di associazioni, riunite sotto Il Coordinamento Nazionale per la Salute Mentale, hanno condiviso un appello contro il ddl Zaffini in materia di tutela della salute mentale.
di Stefano Iannaccone
Il Domani, 26 agosto 2024 La riapertura delle Camere sposta il dibattito dalle dichiarazioni all’aula. Una retromarcia sarebbe un boomerang per il segretario di Forza Italia. Il countdown per la fine della ricreazione estiva è agli sgoccioli. Poche ore e si torna ai nastri di partenza, o meglio di ripartenza, laddove si potrà capire le reali intenzioni di Forza Italia sui diritti civili, tema caro a Marina Berlusconi, che non ha ruoli politici ma un peso specifico notevole, visto solo il cognome che porta. Si comincia, quindi, dallo ius scholae, o comunque dalla riforma della cittadinanza, oggetto di una fervente campagna d’agosto da parte di Antonio Tajani, battagliero come poche altre volte è capitato di vedere ai tavoli politici, mentre gli alleati - la Lega in primis - hanno tentato di intestarsi le battaglie di Silvio Berlusconi.
di Marika Ikonomu
Il Domani, 26 agosto 2024 Il dibattito sulla legge del 1992 torna ciclicamente. Forza Italia ha aperto sullo ius scholae, ma per gli alleati le norme sono sufficienti. L’Italia è 14esima in Ue sulla facilità della concessione, requisiti stringenti e ostacoli. Primo il Portogallo. Le norme a confronto. Servono le Olimpiadi a ricordare all’Italia delle atlete e degli atleti con background migratorio. Dopo i giochi di Parigi è tornato al centro del dibattito pubblico il tema della cittadinanza, che nel nostro paese per molti non è un diritto ma una concessione dello stato. La legge che la regola ha 32 anni ed è nata già vecchia, senza accogliere le trasformazioni della società italiana.
di Vittorio Alessandro*
L’Unità, 26 agosto 2024 Il carcere che esiste e nessuno sa ufficialmente dove si trovi, serve ispezione immediata all’hotspot siciliano. È ufficiale, anche se nessuno lo ha formalmente ammesso: a Porto Empedocle è stato istituito un Centro di trattenimento per il rimpatrio. La conferma arriva da un decreto del Tribunale di Palermo, di cui dà notizia Giansandro Merli su il Manifesto, riguardante un giovane tunisino accusato di essersi sottratto ai controlli al suo arrivo a Lampedusa. Poiché il giudice ne ha appunto disposto la reclusione presso il “Centro trattenimenti per richiedenti protezione internazionale di Porto Empedocle”, ora sappiamo che tale Centro esiste ma, come l’araba fenice, non sappiamo dove si trovi.
di Don Mattia Ferrari
La Stampa, 26 agosto 2024 Volge verso la conclusione questa missione della nostra nave Mare Jonio e della barca a vela di appoggio allestita da Migrantes, che ci ha affiancati per monitorare e informare. Appena la nostra nave ha superato l’isola di Lampedusa, è stata raggiunta da numerose segnalazioni di imbarcazioni in pericolo in fuga dalla Libia e dalla Tunisia. In particolare, grazie all’aereo civile di osservazione Colibrì di Pilotes Volontaires, siamo riusciti a intercettare una barca in legno che stava per affondare con 67 persone a bordo, tra cui 16 donne e una quindicina di bambini piccoli. Il nostro Team ha distribuito i giubbotti di salvataggio, stabilizzando il natante e mettendo in sicurezza la barca. Pochi minuti dopo una motovedetta della Guardia Costiera ha recuperato le persone in difficoltà e le ha sbarcate a Lampedusa.
ESTERI
di Grazia Longo
La Stampa, 26 agosto 2024 Il 31enne Giacomo Passeri era stato arrestato un anno fa in vacanza e dovrà scontare 25 anni per traffico di droga: “La polizia locale lo ha incastrato, poi lui ha confessato per paura”. “Finora dopo l’interesse dei giornali alla condanna di mio fratello, l’unico risultato che abbiamo ottenuto dallo Stato è una vaga telefonata da parte dell’ambasciata italiana al Cairo. Nulla di più. Speriamo che si muova qualcosa al più presto”. Antonio Marco Passeri, fratello di Luigi Giacomo Passeri, pescarese di 31 anni, arrestato un anno fa al Cairo dov’era in vacanza e condannato a 25 anni il 19 agosto scorso per traffico di droga, non nasconde la sua amarezza per quella che lui definisce “la latitanza delle istituzioni”.
di Riccardo Noury*
Corriere della Sera, 26 agosto 2024 Il 25 agosto 2017 le forze di sicurezza di Myanmar lanciarono un attacco su vasta scala e sistematico contro i villaggi rohingya, dopo che un gruppo armato chiamato Esercito di salvezza dell’Arakan aveva portato a termine attacchi mortali contro posti di polizia. Arakan è un altro nome utilizzato per lo stato di Rakhine. La risposta delle forze armate di Myanmar si basò su esecuzioni extragiudiziali, distruzione di proprietà, incendi e saccheggi e aggressioni sessuali. A seguito delle cosiddette “operazioni di pulizia” militari, più di 740.000 donne, uomini, bambine e bambini rohingya fuggirono dal nord dello stato di Rakhine verso il vicino Bangladesh.
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La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione dal 26 agosto all'1 settembre 2024
Convegno: "Il carcere con le mura di vetro. Trasparenza e prossimità" (Oristano, 5 settembre 2024)
Webinar Human Foundation: "Dal carcere alla comunità: esperienze di reinserimento sociale delle persone detenute" (Online, 12 settembre 2024)
Convention del Movimento No Prison: "Le carceri incostituzionali" (Assisi-PG, 17 e 18 ottobre 2024)
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