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Notiziario quotidiano dal carcere

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Edizione di domenica 25 agosto 2024

di Antonio Mattone

Il Mattino, 25 agosto 2024 “In 35 anni di servizio non ho mai visto nulla di simile”, mi dice un agente penitenziario che lavora nel carcere di Poggioreale. “Bisogna entrare nei reparti per rendersene conto - continua scuotendo il capo il brigadiere - non è possibile lavorare in queste condizioni: due soli agenti che devono badare a quattro piani! Anche i carcerati stanno male, il sovraffollamento rende invivibile la permanenza nelle celle”.

 

di Alberto Ceresoli

L’Eco di Bergamo, 25 agosto 2024 Don Gino Rigoldi, “storico” cappellano del “Beccaria”: “La detenzione offra opportunità, altrimenti fa morire la speranza. Lavoro e relazioni per evitare le recidive”. Una vita dentro il “Beccaria” di Milano per essere al fianco dei giovani detenuti che per le tristi vicende della vita finiscono in carcere. Lì è stato nominato cappellano nel 1972 e lì c’è ancora, anche se da qualche mese don Gino Rigoldi - classe 1939 - ha rassegnato le dimissioni per lasciare il posto a don Claudio Burgio, un amico più che un collega, con cui da diciotto anni si occupa dei problemi delle carceri e si interroga su cosa fare per dare agli istituti di pena un minimo di umanità.

 

di Ambra Nardi

luce.lanazione.it, 25 agosto 2024 Marco Perduca, dell’associazione Luca Coscioni, ci spiega le ragioni che hanno spinto alla diffida di 102 Direzioni Generali delle ASL delle città che ospitano i 189 istituti penitenziari italiani. Sovraffollamento e mentalità penalistica aggravano la situazione già critica. L’Associazione Luca Coscioni, impegnata nella difesa dei diritti civili e del diritto alla salute, ha lanciato nei giorni scorsi una serie di 102 diffide alle Direzioni Generali delle ASL delle città che ospitano i 189 istituti penitenziari italiani, denunciando gravi carenze nelle condizioni igienico-sanitarie delle carceri. In Italia i detenuti sono 61.133, oltre un terzo è in carcere per reati di droga: 12.946 detenuti, pari al 34,1% del totale.

 

di Chiara Spagnolo

La Repubblica, 25 agosto 2024 La risposta indiretta al meloniano Delmastro che “non si inchinava alla Mecca dei detenuti”. Il viceministro di FI parte dal penitenziario della sua città, in cui una settimana fa si sono verificati disordini con il sequestro di un infermiere e il ferimento di un poliziotto, le visite nelle carceri italiane. E attacca la Regione Puglia: “Mancano medici e operatori sanitari”. Una risposta indiretta al collega meloniano Andrea Delmastro Delle Vedove, che pochi giorni fa aveva visitato un carcere dichiarando di non volersi inchinare “alla mecca dei detenuti” e scegliendo di non incontrarli, e un attacco frontale al modo in cui la Regione Puglia a guida centrosinistra gestisce la sanità negli istituti penitenziari.

 

baritoday.it, 25 agosto 2024 L’idea avanzata dagli esponenti locali del partito che ieri mattina hanno visitato il carcere di Bari: “La presenteremo nel primo Consiglio comunale utile”. “Come partito cittadino insieme alla Convenzione Bari 2024 abbiamo deciso di presentare al Sindaco Leccese e al consiglio comunale, la proposta di istituire anche a Bari la figura del Garante Comunale delle persone sottoposte a Misure restrittive della libertà. Lo faremo nel primo consiglio comunale utile”: ad annunciare l’idea sono i rappresentanti baresi di Più Europa, che questa mattina, nell’ambito delle iniziative volte a monitorare le condizioni delle strutture detentive e a promuovere il rispetto dei diritti umani all’interno delle carceri italiane, hanno visitato il penitenziario di Bari.

 

di Luca Bonzanni

L’Eco di Bergamo, 25 agosto 2024 È il sesto più affollato d’Italia: 570 i reclusi a fronte di 319 posti. Personale sottodimensionato. Le associazioni e i penalisti: “Situazione esplosiva”. Il sole sbatte sul muro di cinta e sulle finestre, illuminando ancora una volta i problemi ormai cronici. A Bergamo come in tutte le carceri d’Italia: la calda estate penitenziaria racconta di un disagio diffuso, reso rovente dai numeri del sovraffollamento, mentre gli organici restano sottodimensionati. Perché se vivere dietro le sbarre - il discorso vale anche per chi con i detenuti ci convive, cioè la polizia penitenziaria e gli operatori - è una dura condizione tutto l’anno, l’estate è il periodo più difficile.

 

di Annissa Defilippi

torinotoday.it, 25 agosto 2024 “Il degrado è dovuto anche al sovraffollamento: i detenuti sono 260, il 143% in più rispetto ai 192 previsti”. “Come Radicali Italiani abbiamo già presentato quattro denunce al ministro della giustizia, Carlo Nordio: dopo questo sopralluogo presenteremo la quinta”. Lo ha detto il tesoriere, Filippo Blengino, oggi - sabato 24 agosto - al termine della visita nel carcere di Ivrea, in provincia di Torino. L’esponente radicale ha annunciato che nella denuncia si ipotizzerà il reato di tortura: “abbiamo avuto la conferma che qui non si fa del reinserimento o della rieducazione a favore delle persone detenute ma le si sta letteralmente torturando”.

 

Il Resto del Carlino, 25 agosto 2024 Il gruppo +Europa di Reggio Emilia visita il carcere di via Settembrini per ispezionare le condizioni dei detenuti e sostenere la riforma carceraria contro il sovraffollamento. “A fronte della drammatica situazione nelle carceri italiane, dove decine di persone, tra detenuti e agenti, si sono tolte la vita dall’inizio del 2024, +Europa questo fine settimana prosegue la sua mobilitazione per la popolazione carceraria e il personale che lavora nei penitenziari”. Con queste parole il gruppo di +Europa di Reggio Emilia annuncia la sua visita odierna nel carcere cittadino di via Settembrini, con una delegazione di tre persone che entrerà nel penitenziario per ispezionare le condizioni dei detenuti.

 

rainews.it, 25 agosto 2024 L’unico in organico è in aspettativa per nove mesi. In visita all’istituto penitenziario valdostano, lo rilevano i Radicali italiani che annunciano la sesta denuncia per tortura. Da Ivrea al mattino, nel pomeriggio di sabato 24 agosto è arrivata a Brissogne la ricognizione nazionale degli istituti di pena da parte dei Radicali italiani, che in quello valdostano denunciano disagio fra le persone detenute e l’assenza di educatori. “L’unico su una pianta organica di tre è in aspettativa per nove mesi” precisa Filippo Blengino, tesoriere del partito.

 

ilreggino.it, 25 agosto 2024 Sono stati convocati dal presidente della VIII commissione consiliare Filippo Quartuccio, il garante Comunale dei diritti dei detenuti Giovanna Russo e l’omologo regionale Luca Muglia per affrontare la questione carceraria a Reggio Calabria. Nei giorni scorsi secondo quanto riferito dal Segretario Generale della Uilpa Polizia Penitenziaria si sarebbero tra le altre cose verificate delle situazioni di difficoltà dentro il carcere di Arghillà ove un gruppo di detenuti di origini georgiane avrebbe rifiutato il rientro in cella con l’intenzione d’aggredire un ristretto allocato in altra sezione detentiva.

siracusaoggi.it, 25 agosto 2024 Visita nel carcere di Brucoli per verificare le condizioni di vita dei detenuti e raccoglierne le testimonianze. Una delegazione del Mpa e del Partito Radicale, guidata dal deputato regionale Giuseppe Carta (accompagnato dal consigliere Manuel Mangano per gli autonomisti) ha incontrato la direttrice Lantieri e la capo area trattamentale, Longo insieme ai rappresentanti del Partito Radicale Corleo, Dagnino e Aparo Migneco. Carta e Mangano hanno dialogato con alcuni detenuti, nelle loro celle, per verificare di persona le loro condizioni di vita. “Rispetto al mio ultimo ingresso di un paio di anni fa, veramente poco sembra essere cambiato - ha dichiarato Mangano.

 

Il Giorno, 25 agosto 2024 Il Servizio di mediazione sociale e penale del Comune di Milano ha assistito 491 persone tra gennaio e giugno, offrendo supporto psicotraumatologico alle vittime di reato e prevenendo la recidiva. L’assessorato alla Sicurezza ha gestito casi di violenza, stalking e reati contro la persona, fornendo aiuto concreto e supporto psicologico.

 

di Sara Sonnessa

torinocronaca.it, 25 agosto 2024 Su 1.498 detenuti soltanto un terzo ha un “impiego “Una volta libero spero di poter continuare in azienda”. All’interno della Casa Circondariale Lorusso e Cutugno vi sono 1498 detenuti. Di questi, solo una parte ha la possibilità di lavorare in quanto, purtroppo, non c’è a oggi un modo per trovare un impiego per tutti: 380 di loro lavorano all’interno dell’istituto penitenziario mentre 110 sono coloro che tra articolo 21 e semilibertà hanno un impiego fuori dal carcere. “Il lavoro è importantissimo: è il primo elemento necessario in un percorso che mira a riformare individui che dovranno tornare in società. Rende le persone autonome, responsabili e restituisce dignità” afferma Arianna Balma, responsabile dell’area trattamentale del Lorusso e Cutugno.

 

ansa.it, 25 agosto 2024 Iniziativa in Calabria di Confagricoltura, JTI Italia e Caritas. “Ripartiamo dalla nostra terra”: è un progetto di agricoltura sociale di Confagricoltura, Jti Italia e Caritas volto al reinserimento di detenuti ed ex detenuti attraverso il lavoro. L’iniziativa prevede l’attivazione di sei tirocini formativi e lavorativi in ambito agricolo e coinvolge quindici persone che hanno così l’occasione di partecipare attivamente a tutte le fasi di gestione di un’azienda agricola.

 

di Roberta Barbi

vaticannews.va, 25 agosto 2024 È accaduto al San Ferdinando di Napoli dove a giugno la compagnia di teatro carcere La Flotta, attiva nella casa di reclusione di Arienzo, Caserta, ha portato sul palcoscenico lo spettacolo “Macbeth cuore nero” recitato dai detenuti-attori con un ospite speciale: il magistrato di sorveglianza Marco Puglia. La potenza del teatro e la grandezza del linguaggio shakespeariano sono rivissuti per una serata davvero speciale nella storica sala del San Ferdinando di Napoli grazie ai detenuti-attori di Arienzo che condividono la compagnia e anche un po’ tutta la loro vita con il magistrato di sorveglianza Marco Puglia, un passato da attore professionista che evidentemente non si è mai sopito: “Il teatro è fondamentale come attività trattamentale in carcere - racconta ...

 

di Mauro Magatti

Avvenire, 25 agosto 2024 L’identità di un Paese è importante. Ma l’identità che pensa di voler conservare se stessa rifiutando il rapporto con il mondo è destinata all’autodistruzione. Qualche considerazione per la politica. La politica contemporanea tende alla polarizzazione. Di fronte a ogni tema, si assumono posizioni opposte che si rinchiudono in una visione pregiudiziale e ideologica. Ci si scontra sui principi e ci si allontana sempre più dalla realtà delle cose. Nel breve termine, crea più consensi un tweet polemico - e che magari strizza l’occhio al risentimento sociale - della paziente tessitura di una soluzione concreta. Ma è anche in questo modo che le democrazie soffrono e vanno in difficoltà. Lo dovremmo sapere. La storia l’ha insegnato tante volte: le ideologie irrigidiscono lo sguardo e impediscono quel dialogo ...

 

di Eugenio Fatigante

Avvenire, 25 agosto 2024 Sullo ius scholae quello che sembrava un acquazzone estivo, non privo di un qualche aspetto surreale, destinato a esser spazzato via dai primi venti settembrini, potrebbe tramutarsi invece in un temporale. L’inasprirsi dei toni nella coalizione di centrodestra ha segnato uno spartiacque nel livello del dibattito innescato dalle aperture di Forza Italia e del suo leader, Antonio Tajani (accompagnate da quelle, più “tecniche”, del ministro Piantedosi), fra richiami al programma e primi avvertimenti sulla stabilità della maggioranza che potrebbe persino divenire a rischio. A questo punto, fare finta di nulla alla ripresa diventa più ostico per tutti, per quanto oltre ci si è spinti.

 

di Niccolò Carratelli

La Stampa, 25 agosto 2024 Tra i parlamentari Pd il sospetto che l’apertura di Forza Italia possa essere soltanto un bluff. Pronta una mozione da presentare in Aula per vedere se passeranno dalle parole ai fatti. Matteo Salvini trova ogni giorno un modo diverso per avvertire Antonio Tajani: “Le nostre priorità sono stipendi e pensioni, andiamo avanti con le nostre idee, non con quelle degli altri”, avverte il vicepremier leghista, con un appello che sembra indirizzato al collega di Forza Italia e alla sua battaglia d’agosto sullo ius scholae. I leghisti non fanno nulla per dissimulare il fastidio di fronte alle uscite di diversi esponenti azzurri, circa la possibilità di “arricchire” il programma di centrodestra con un intervento sulla cittadinanza. “Litigare su questo è inutile”, dice Salvini, tanto più se si ricevono i “complimenti di Bonaccini”.

 

di Fulvio Vassallo Paleologo

Il Manifesto, 25 agosto 2024 Il tribunale di Palermo ha convalidato il provvedimento del questore di Agrigento che dispone la detenzione amministrativa di un richiedente asilo della Tunisia - “paese sicuro” - nel Centro di trattenimento di Porto Empedocle. La convalida conferma l’avvio dell’attività, sembrerebbe in via sperimentale, per un numero limitato di posti (e si ha notizia di altri cinque trasferiti ieri), del centro ubicato negli “appositi locali” della struttura hotspot già esistente. Un tentativo quasi simbolico, per nascondere il fallimento del piano rimpatri e il rinvio dell’apertura dei centri di accoglienza/ detenzione previsti dal protocollo Italia-Albania.

 

di Francesca Mannocchi

La Stampa, 25 agosto 2024 Nel villaggio di Jit ci sono ancora le auto bruciate nell’assalto dei coloni e i segni dei proiettili che hanno ucciso Rashid, uscito a difendere casa sua. Ormai è la norma, tanto che gli stessi servizi israeliani parlano di “terrore”. La sera del 15 agosto gli altoparlanti della moschea di Jit non hanno chiamato i fedeli alla preghiera, ma i cittadini a difendere la città. Al tramonto un gruppo di cento coloni armati di pistole, M16 e bottiglie incendiarie ha fatto irruzione dall’avamposto di Havat Gilad e dagli insediamenti che circondano Jit, incendiando case, automobili e aprendo il fuoco verso gli uomini accorsi a difendere la città con le pietre.

 

APPUNTAMENTI DI RISTRETTI

"III° Festival comunicazione sul carcere e sulle pene" (Casa Reclusione di Milano-Opera, 11 ottobre 2024) ISCRIZIONI APERTE

DOCUMENTI

Articolo: "Un hot-spot a Pantelleria", di ASGI

Articolo: "I cani dell'Albania", di Pino Narducci

APPUNTAMENTI

La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione dal 26 agosto all'1 settembre 2024

Mostra fotografica. "Dall'amore nessuno fugge. Esperienze di rinascita: dall'APAC del Brasile al CEC dell'Italia" (Bologna, dal 3 al 13 settembre 2024)

Convegno: "Il carcere con le mura di vetro. Trasparenza e prossimità" (Oristano, 5 settembre 2024)

Webinar Human Foundation: "Dal carcere alla comunità: esperienze di reinserimento sociale delle persone detenute" (Online, 12 settembre 2024)

"Giovani, controllo sociale e giustizia penale". Summer School di Antigone e del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Torino (Torino, dal 16 al 20 settembre 2024)

Evento formativo di Fondazione per l'Architettura: "L’architettura per il carcere della Costituzione" (Torino, 26 settembre 2024)

Convegno regionale volontariato carcerario: "Giustizia riparativa, annuncio profetico" (Pompei-NA, 28 settembre 2024)

Convention del Movimento No Prison: "Le carceri incostituzionali" (Assisi-PG, 17 e 18 ottobre 2024)

Corso di formazione. "So-stare nel confitto. La Mediazione Umanistica, un altro sguardo sul futuro" (Brescia, 19 e 20 ottobre 2024)

Convegno nazionale A.I.M.M.F.: "Nuove povertà e pregiudizio. Intercettare i bisogni e garantire i diritti" (Milano, 8 e 9 novembre 2024)

Garante detenuti Emilia Romagna: "Conoscere il carcere per progettare il volontariato". Visite formative nelle carceri di Bologna, Rimini e Ferrara (ottobre-dicembre 2024)

CORSI E MASTER

Università Milano Bicocca. Corso "Profili teorici e pratici dell'esecuzione delle pene e delle misure di sicurezza" (Scadenza iscrizioni 24 ottobre 2024)

Università Milano Bicocca. Master di I livello: "Devianza, sistema della giustizia e servizi sociali" (Dal 26 ottobre 2024 al 31 ottobre 2025)

Master universitario congiunto di I Livello in "Mediatore penale esperto in programmi di giustizia riparativa" (Dal novembre 2024 a febbraio 2025)

CONCORSI

Premio letterario "Secondo mestiere, seconda opportunità". Seconda edizione (scadenza 15 settembre 2024)

Premio letterario "Maurizio Battistutta". Riservato alle persone detenute nelle carceri di tutto il territorio nazionale (scadenza 31 dicembre 2024)