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Notiziario quotidiano dal carcere

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Edizione di sabato 24 agosto 2024

di Patrizia Rinaldi

La Repubblica, 24 agosto 2024 La nostra Costituzione lo dichiara in maniera inequivocabile: “È punita ogni violenza fisica e morale sulle persone comunque sottoposte a restrizione di libertà”, “le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato”. L’articolo 1 della legge n. 354 del 1975, di riforma dell’ordinamento penitenziario, ci dice che “il trattamento penitenziario deve essere conforme ad umanità e deve attuare il rispetto della dignità della persona”. Ricordato ciò: pur applicando tali norme è facile un risultato certo? È consueta una totale rieducazione con relativo inserimento nel tessuto sociale? No, non lo è, soprattutto nei riguardi di adulti radicati in un sistema di valori in antitesi con i dettati costituzionali.

 

di Glauco Giostra

Il Domani, 24 agosto 2024 È come se dopo un incidente stradale con feriti gravi, alcuni agonizzanti, invece di soccorrerli si sia intervenuti programmando la predisposizione di un robusto guard rail, una più visibile segnaletica stradale e l’assunzione di altri agenti della polizia stradale. È difficile non pensarlo: l’unica vera urgenza che ha motivato il decreto del governo è stata ostentarsi non inattivi davanti ad una tragedia non più ignorabile. Una sola cosa riesce a generare sconforto e indignazione quanto la disumana situazione carceraria: la cinica pervicacia con cui taluni si ingegnano ad ignorarla, a giustificarla o a minimizzarla. Se questi atteggiamenti siano dovuti a mala fede o a ignoranza è dubbio che schiude ad una risposta comunque sconcertante.

 

di Delia Cascino e Titti Vicenti

Il Domani, 24 agosto 2024 Il sovraffollamento, la mancanza di attività lavorative o ricreative strutturate, gli ostacoli ai legami affettivi influiscono enormemente sulla psiche dell’individuo: in cella il trattamento medico va garantito in modo continuativo ai pazienti con disturbi psichici. L’Italia invece sembra disattendere le direttive europee, come dimostra la storia di Giuseppe (nome di fantasia): minorenne quando è entrato in carcere la prima volta, adesso ha poco più di 30 anni, è papà di due bambini che non vede mai. Oggi come allora in cella non ha mai seguito un trattamento adeguato ai suoi disturbi dell’umore e di personalità borderline, antisociale. “Lo stato è assente. In teoria, mio figlio dovrebbe scontare la pena in una comunità. Eppure non è così”, denuncia la mamma Anna (nome di fantasia).

 

di Antonio Maria Mira

Avvenire, 24 agosto 2024 A fronte di 61mila detenuti in carcere, molti di più, quasi 84mila beneficiano di misure alternative. Un numero in fortissimo aumento. Nel 2012 erano, infatti, solo 25.500 e quindi in dodici anni c’è stato un incremento del 228 per cento. Con risultati sicuramente positivi. Ad esempio, per la misura della sospensione del procedimento con messa alla prova, il numero dei casi è passato da 34.931 del 2020 a 55.534 del 2023, registrando un incremento del 59% (+76% al Sud, +65% al Centro, +48% al Nord). Mentre le revoche della misura sono arrivate appena all’1,8% del totale. Lo scrive il ministero della Giustizia nella Relazione inviata al Parlamento “sull’attuazione delle disposizioni in materia di messa alla prova e di pene sostitutive delle pene detentive, nonché sullo stato generale dell’esecuzione penale esterna”.

 

di Giorgio Spangher

Il Dubbio, 24 agosto 2024 Per evitare inevitabili polemiche si dovrebbe parametrare a quanto previsto per le pene sostitutive. Innestata dall’elevato e intollerabile numero dei suicidi, l’emergenza penitenziaria viene affrontata dalla prospettiva già presente nella vicenda Torreggiani del sovraffollamento. A fronte di questa situazione le risposte prospettate sono - con alcune varianti - sostanzialmente due, entrambe con l’obiettivo di ridimensionare in termini fisiologici il numero dei detenuti. Da un lato, si afferma che la pena deve esser scontata interamente (anche con la costruzione di nuove carceri), escludendosi una sua riduzione pur non lasciando fuori la possibilità di allungare gli spazi applicativi delle misure alternative esistenti, ma senza incidere sulla durata della pena (esclusa la liberazione condizionale) nonché individuando soluzioni per i soggetti anziani e fragili.

 

di Ilaria Dioguardi

vita.it, 24 agosto 2024 Il Guardasigilli, con le dichiarazioni degli ultimi giorni e con il decreto diventato legge lo scorso 7 agosto, ha manifestato la necessità di coinvolgere il mondo delle comunità per ridurre il sovraffollamento degli istituti penitenziari, per quanto riguarda i detenuti che devono scontare gli arresti domiciliari ma non hanno un proprio domicilio e quelli tossicodipendenti. Caterina Pozzi (Cnca): “La nostra paura più grande è che si vogliano creare piccoli penitenziari a gestione privata. Se è così ci opporremo”.

 

di Franco Insardà

Il Dubbio, 24 agosto 2024 “Ci sono disordini nel carcere di Reggio Calabria, dobbiamo risentirci”. Gennarino De Fazio, segretario generale della Uil-Pa penitenziaria, come tutti i giorni è impegnato a monitorare la situazione, spesso esplosiva, nelle carceri italiane. Dopo qualche ora ci risentiamo e la situazione nel penitenziario calabrese, per fortuna, è rientrata, non si sono registrati feriti né tra i detenuti né tra gli agenti, mentre ci sarebbero danni alla struttura.

 

di Vanessa Ricciardi

Il Fatto Quotidiano, 24 agosto 2024 Altro che Silvio Pellico. Mentre è nell’aria una nuova riforma delle carceri, i celebri condannati intervengono a giorni alterni per contribuire al dibattito con i racconti delle loro prigioni: Marcello Dell’Utri, Salvatore Buzzi, Roberto Formigoni. Rispettivamente il fondatore di Forza Italia che ha scontato la pena per concorso esterno in associazione mafiosa; uno dei protagonisti dell’inchiesta romana “Mondo di mezzo”; e infine “il Celeste” ex presidente della Lombardia condannato per corruzione, riabilitato e in visita al Meeting di Comunione e Liberazione.

 

di Valentina Stella

Il Dubbio, 24 agosto 2024 La prematura e drammatica scomparsa del garante D’Ettore può aprire un’altra battaglia nel centrodestra. La repentina e prematura scomparsa del presidente del collegio del Garante dei diritti delle persone private della libertà personale, Felice Maurizio D’Ettore, riapre a meno di un anno dalla sua nomina, avvenuta con decreto del Presidente della Repubblica il 23 dicembre 2023, un’importante partita politica. La scelta della terna voluta dal Governo Meloni aveva suscitato diverse polemiche. Il compianto D’Ettore, Irma Conti e Mario Serio - rispettivamente espressione di Fratelli d’Italia, Lega e Movimento Cinque Stelle - avevano avuto nelle commissioni Giustizia di Camera e Senato il voto a favore della maggioranza e del partito guidato da Giuseppe Conte.

 

di Ilario Lombardo

La Stampa, 24 agosto 2024 La premier vuole spezzare l’intesa di Forza Italia con il Pd: l’obiettivo di Fratelli d’Italia è il rinvio del dibattito al 2025. Già a settembre la contromozione della coalizione in accordo con Palazzo Chigi per blindare le posizioni degli alleati. I parlamentari di Forza Italia dicono di non averlo visto mai elettrizzato come in questo periodo. Antonio Tajani, non solo non ha mollato la battaglia sulla cittadinanza ai figli di immigrati che hanno compiuto più di un ciclo scolastico, ma rilancia quotidianamente. Fosse anche solo per il calcolo cinico di aver compreso che lo ius scholae ha un mercato elettorale che dilata il potenziale bacino di consenso e dà una rinfrescata al partito, sta di fatto che per Tajani e per gli azzurri è una fonte di energia nuova che ha la capacità immediata ...

 

di Piero Sansonetti

L’Unità, 24 agosto 2024 C’è qualcosa di nuovo oggi nel sole. Che non ha niente di antico. Nel centrodestra si è aperta una furiosa battaglia politica non sulla presidenza della Rai, non sull’amministratore delegato di Leonardo e neppure sul prefetto di Bologna o sul nuovo sovrintendente di Roma o di Firenze. È una battaglia delle idee. Forza Italia si è impuntata su due questioni che sono legate ad una concezione generale di società, che è molto lontana dall’idea sovranista, leghista e con sfumature razziste, che domina nella componente più reazionaria dell’alleanza. Ha messo sul tappeto lo Ius Scholae e anche il problema delle carceri. L’approvazione di una misura come lo Ius Scholae permetterebbe a circa mezzo milione di ragazzi di acquistare la cittadinanza straniera.

 

di Carlo Morace*

Il Dubbio, 24 agosto 2024 Dopo la vicenda Toti il governo vuole ridurre l’uso o l’abuso della custodia cautelare. Nobile intento, peraltro in linea con quanto richiede da anni l’avvocatura, ma non può non rilevarsi l’anomalia di una proposta che proviene da chi ha dimostrato, con l’ultimo decreto carceri, che è del tutto disinteressato a risolvere il problema delle condizioni disumane, e dei correlati suicidi, nelle quali si trova chi vive in carcere, comprese le guardie penitenziarie. A fronte di ciò, viene da chiedersi a quale visione della giustizia penale risponde un approccio così diverso rispetto a principi gemelli quali il rispetto della dignità umana e della libertà personale. L’anomalia in realtà sta nel metodo, in quanto non è la singola modifica o innovazione che può lasciare il segno, al contrario la giustizia penale ...

 

di Errico Novi

Il Dubbio, 24 agosto 2024 L’azzurro Zanettin: “Il divieto di ascoltare i colloqui dell’avvocato è già legge, e al Senato abbiamo già dato il primo ok su smartphone e limite dei 45 giorni”. A volte il problema del centrodestra, rispetto alle riforme della giustizia, è nell’ampiezza dei dossier e anche nella loro natura “multipolare”. La materia delle intercettazioni può essere considerata emblematica, di questo discorso. In teoria, il ministro della Giustizia Carlo Nordio avrebbe dovuto riservare a una revisione organica degli “ascolti” il secondo dei suoi “maxi- ddl” (la legge sulla separazione delle carriere fa “conto a parte”, visto che si tratta di una riforma costituzionale).

 

di Giovanni Negri

Il Sole 24 Ore, 24 agosto 2024 Rispetto alla vecchia legge Pecorella il divieto riguarda solo alcuni casi Torna l’inappellabilità del pubblico ministero, seppure in versione ridotta rispetto all’assai contestata legge Pecorella del 2006. Da domani, la pubblica accusa non potrà più presentare appello contro tutte le pronunce di assoluzione emesse nei procedimenti per reati a citazione diretta. Il riferimento è ai casi di contravvenzioni o di delitti puniti con la pena della reclusione non superiore nel massimo a quattro anni o con la multa, sola o congiunta alla detenzione. Per questi reati l’azione penale si esercita concitazione diretta davanti al giudice monocratico.

 

di Daniela Mainenti*

Il Fatto Quotidiano, 24 agosto 2024 L’istituzione dell’Ufficio del Processo rappresenta una delle riforme più significative nel panorama della giustizia italiana degli ultimi anni. Introdotto con l’obiettivo di migliorare l’efficienza del sistema giudiziario, questo organo ha il compito di supportare l’attività dei magistrati, contribuendo in modo determinante alla riduzione dei tempi processuali. Esso ha avuto un impatto significativo sulla riduzione dei tempi di giustizia, specialmente nei tribunali più affollati. Secondo i dati più recenti, l’introduzione di questo ufficio ha contribuito a smaltire un numero maggiore di fascicoli e a ridurre i tempi di attesa per i procedimenti civili e penali. Tuttavia, l’impatto varia notevolmente a seconda della corte e delle risorse disponibili.

 

di Viola Giacalone

controradio.it, 24 agosto 2024 Aveva patologie complesse ed era finito più volte all’ospedale i suoi avvocati avevano chiesto un differimento della pena, ma non è stato possibile proprio a causa della sua indigenza. ll Comune nei prossimi giorni firmerà un protocollo con il carcere e la Asl per offrire continuità assistenziale ai numerosi detenuti la cui condizione di salute è incompatibile con la reclusione. Non aveva soldi per essere trasferito in una struttura sanitaria ad hoc e quindi è rimasto a scontare la pena dentro il carcere di Sollicciano, nonostante fosse malato e nonostante rifiutasse da giorni il cibo. Così è morto nei giorni scorsi nel penitenziario fiorentino un detenuto italiano di 63 anni. Aveva patologie molto complesse ed era finito più volte all’ospedale i suoi avvocati avevano chiesto un differimento della pena ...

 

di Marta Borghese

La Repubblica, 24 agosto 2024 Scarafaggi nelle celle, radiografie mancate, richieste di trasferimento. Il soffocante agosto delle carceri piemontesi non si placa, con un’altra giornata di tensioni nei penitenziari di Ivrea e di Torino. Ieri a Ivrea, i poliziotti penitenziari in servizio hanno potuto smontare il turno soltanto dopo 16 ore a causa dei disordini. Due detenuti si sono arrampicati sul muro del cortile del passeggio, chiedendo di parlare con l’educatrice di riferimento e di essere trasferiti in un altro carcere. Al terzo piano, intanto, un altro gruppo di ristretti ha pestato a sangue un compagno, secondo il sindacato di polizia penitenziaria Osapp per ragioni di potere interne alla struttura. Al secondo piano, intanto, altri due ristretti si sono azzuffati duramente, mentre nel reparto isolamento due detenuti si rifiutavano di rientrare in cella.

 

di Nico Andrisani

baritoday.it, 24 agosto 2024 L’aspetto più negativo è rappresentato, invece, dalla situazione legata alla sanità: “Bisogna intervenire immediatamente. Mancano 10 infermieri”. Il carcere di Bari soffre di un “tasso di sovraffollamento significativo” e di una gestione “inefficiente della sanità”, ma ben presto potrebbe beneficiare di 50 nuovi agenti attraverso un piano nazionale di rafforzamento della Polizia Penitenziaria: sono i punti salienti emersi dalla visita di questa mattina, nella casa circondariale cittadina, del viceministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto. Un appuntamento nell’ambito di una serie di verifiche, nei mesi estivi, alle carceri del Paese promosse da Forza Italia. Un appuntamento giunto a pochi giorni da alcuni disordini, avvenuti il 17 agosto, con un infermiere preso in ostaggio e un poliziotto aggredito.

 

di Othmar Seehauser

salto.bz, 24 agosto 2024 L’Azienda sanitaria replica all’associazione Luca Coscioni. “Condizioni igienico-sanitarie influenzate dalla struttura, ma il nostro personale è presente”. L’Azienda sanitaria dell’Alto Adige replica all’Associazione Luca Coscioni che l’aveva diffidata - insieme ad un centinaio di altre Aziende - a procedere a sopralluoghi in carcere per verificare la situazione a livello igienico sanitario e se siano rispettate tutte le profilassi e la dotazione di servizi socio-sanitari previsti dalla normativa. “Gli aspetti igienico-sanitari nel carcere di Bolzano - si legge in una presa di posizione inviata a SALTO - sono influenzati dalle caratteristiche strutturali dell’edificio e le misure igienico-sanitarie che si rendono necessarie vengono attuate in stretta collaborazione con il servizio di igiene e sanità pubblica e la direzione del carcere”.

 

parmatoday.it, 24 agosto 2024 L’allarme di Europa Verde: “Sono 655 i posti a disposizione, con 68 detenuti al 41 bis, un centinaio in attesa di giudizio, oltre 400 con pena inferiore ai cinque anni, oltre 200 stranieri”. Anche il gruppo consiliare Europa Verde-Verdi-Possibile ha partecipato questa mattina all’iniziativa “Ristretti in agosto”, organizzata dall’Unione delle Camere Penali Italiane. È stata un’occasione importante per entrare direttamente a contatto con i detenuti e raccogliere le loro rimostranze, lo sconforto, ma anche le speranze, i progetti e le testimonianze di percorsi virtuosi in linea con quanto previsto dalla nostra Costituzione.

di Manlio Biancone

Il Messaggero, 24 agosto 2024 L’altra sera, un detenuto del carcere di Avezzano, di origine nordafricana, ha tentato il suicidio in cella ingerendo delle pile. Tempestivo l’intervento di un agente di polizia penitenziaria, che ha salvato la vita al detenuto. L’uomo è stato immediatamente trasferito al pronto soccorso dell’ospedale di Avezzano, dove i medici gli hanno prestato le prime cure, e ora è sotto stretta sorveglianza. Non è in pericolo di vita, ma il materiale ingerito potrebbe causargli seri problemi allo stomaco. Non è il primo caso: ogni giorno, nelle carceri abruzzesi, un detenuto si autolesiona ingerendo chiodi, pile, lamette o procurandosi tagli sul corpo.

 

di Sara Sonnessa

torinocronaca.it, 24 agosto 2024 Il blocco femminile ospita 125 detenute. Tutte si sentono dimenticate. Quell’arco bianco decorato e così elegante quasi stona in mezzo a quei caseggiati bassi e fatiscenti. È il padiglione femminile. Già dall’entrata sembra diverso da tutto il resto del carcere. Si entra in biblioteca per incontrare le detenute. Stanno guardando un dvd tutte insieme. La prima immagine è quella di una detenuta transgender che sta accarezzando, con fare materno, un’altra detenuta, minuta, ma indubbiamente più che adulta. È Lisa. Non so cosa abbia fatto Lisa, ma è chiaro, per chiunque la veda, che la donna non ha gli strumenti cognitivi per stare in carcere.

 

di Matteo Bondi

Il Resto del Carlino, 24 agosto 2024 La ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, è stata in visita ufficiale alla casa circondariale di Forlì “all’interno della campagna ‘Estate nelle Carceri’ promossa dal leader di Forza Italia, Antonio Tajani”, come ricordato dall’onorevole Rosaria Tassinari che ha accompagnato la ministra, insieme all’assessora comunale al welfare, Angelica Sansavini. Una struttura, quella del carcere della rocca, che la ministra conosceva già, come ha ricordato lei stessa, “avendo lavorato all’Università di Forlì. Ho trovato un carcere molto ben organizzato - ha affermato Bernini in uscita dalla visita -. La direttrice, il personale di polizia penitenziaria, tutti coloro che collaborano ad ogni livello sono dei veri professionisti”.

 

di Marianna Vazzana

Il Giorno, 24 agosto 2024 Iniziativa lanciata da Alessandro Giungi (Pd): “Apparecchi consegnati nelle carceri di San Vittore e Opera”. La raccolta andrà avanti per tutta l’estate grazie alla mobilitazione di più realtà cittadine tra cui Aiutility. “Abbiamo consegnato 80 ventilatori nelle carceri, tra San Vittore e Opera. E non ci fermiamo”. Un modo per portare conforto a chi si trova in cella e che combatte (anche) contro il caldo in queste giornate roventi d’agosto. Lo fa sapere Alessandro Giungi, consigliere comunale Pd, vicepresidente della sottocommissione Carceri. “I dispositivi anti caldo ci sono, nelle strutture - spiega il consigliere - ma capita che alcuni siano obsoleti o che si rompano per l’utilizzo. Oppure, viste le alte temperature, banalmente ne servono di più.

 

di Stefano Taglione

Il Tirreno, 24 agosto 2024 Carlo Mazzerbo è stato a lungo a capo del penitenziario dell’isola e di quello di Livorno: “Loro guide perfette per i vacanzieri”. Gorgona è un progetto di reinserimento sociale che funziona, una colonia penale agricola che andrebbe però adeguata ai cambiamenti della società. Oggi c’è la possibilità, per i turisti, di seguire i detenuti nelle loro attività quotidiane. Non solo andando in giro con una guida ambientale, ma anche insieme a un ospite dell’isola. Possono vivere un’esperienza diretta, si chiamano visite sociali e bisognerebbe incentivarle, integrandole col territorio. Per molti, Gorgona, è un mondo sconosciuto: non è solo un paradiso naturalistico”.

 

di Alessio Ribaudo

Corriere della Sera, 24 agosto 2024 La scelta (controcorrente) di Sebastiano Sanzarello, primo cittadino di Mistretta, nel Messinese. Pronta la delibera: vale 15 milioni. Il politico: “È incomprensibile il silenzio delle istituzioni alla mia proposta”. “Siamo pronti a donare allo Stato un’area di dieci ettari, dal valore di quindici milioni di euro, per costruire un nuovo carcere di alta sicurezza che risolverebbe i problemi di sovraffollamento dei detenuti nei penitenziari siciliani: purtroppo non abbiamo ricevuto risposte dai ministeri”. Sebastiano Sanzarello, sindaco di Mistretta, 4.284 anime nel Messinese, non si spiega il motivo: “È davvero incomprensibile questo silenzio”.

 

Avvenire, 24 agosto 2024 Il pastore sardo, in cella da innocente per 33 anni, ha incontrato Francesco in Santa Marta. Tra i due per anni è andato avanti un rapporto epistolare: “Bellissimo poterlo abbracciare”. Era uno dei desideri che voleva avverare, quello d’incontrare il Papa, Beniamino Zuncheddu. E alla fine ce l’ha fatta: “È stato bellissimo”. Il pastore sardo in carcere da innocente per trentatré anni alle 10 di stamane, a Santa Marta, ha abbracciato Bergoglio. Lui e Francesco s’erano già incontrati anni fa, quando Beniamino era ancora recluso a Cagliari, in occasione di una visita del pontefice nell’istituto di pena. Zuncheddu era stato selezionato tra i detenuti per leggere il messaggio per il Papa.

 

Corriere del Veneto, 24 agosto 2024 Trentesima edizione per il Film Festival della Lessinia dedicato alla montagna e che anche quest’anno fino al 26 agosto “entra” nelle carceri di Verona e Venezia i cui ospiti potranno non solo assistere ai film con le loro famiglie ma anche far parte di giurie speciali per l’assegnazione di premi. Mentre la politica continua scontrarsi senza soluzioni con il dramma delle carceri sempre più sovraffollate - in un clima di crescente tensione con le proteste anche violente di Regina Coeli, di Casal del Marmo, del Pratello minorile a Bologna, solo per citare quelle degli ultimi giorni - c’è un pianeta di impegno parallelo che si ostina a proporre con regolarità, e nonostante le difficoltà, iniziative per portare se non soluzioni almeno sollievo in quel contesto.

 

di Cecilia Gabrielli

L’Unità, 24 agosto 2024 Nessuno tocchi Caino organizza due eventi per ricordare la sua fondatrice, Mariateresa Di Lascia, a settant’anni dalla sua nascita e trenta da quando è venuta a mancare. Il primo evento si svolgerà il 30 agosto nella Casa di reclusione di Opera, nel teatro intestato a Marco Pannella, insieme ai detenuti e ai “detenenti”. Il secondo si svolgerà il 7 settembre, presso l’auditorium Santa Chiara a Foggia, nella sua terra d’origine che ispirò il romanzo “Passaggio in ombra” con cui Mariateresa vinse, postumo, il Premio Strega.

 

di Vittorio A. Sironi

Avvenire, 24 agosto 2024 Cent’anni fa, l’11 marzo 1924, nasceva a Venezia Franco Basaglia, rivoluzionario critico dell’istituzione psichiatrica. Un personaggio passato alla storia come lo psichiatra che chiuse i manicomi ridando dignità e libertà ai “matti”, ispiratore della legge 180 del 1978 (nota appunto come “legge Basaglia”) che portò di fatto all’abolizione degli ospedali psichiatrici istituendo i servizi territoriali pubblici di igiene mentale. Quello messo in atto dal medico veneziano dopo la laurea e la specializzazione in Psichiatria a Padova - cui seguì la direzione degli ospedali psichiatrici di Gorizia e Trieste - fu un cambiamento radicale non solo nella gestione, ma soprattutto nella concezione della malattia mentale, delineandone anche chiaramente i rapporti con la società e le questioni politiche sottese.

 

di Augusto Barbera

Il Foglio, 24 agosto 2024 Come tutelare i “beni comuni” che costituiscono una comunità nazionale. Sapendo distinguere tra i valori costitutivi e i necessari mutamenti. Riforme, biopolitica, diritti. Stralci dell’intervento del presidente della Corte Costituzionale. Il presidente della Corte Costituzionale, Augusto Barbera, ha svolto oggi un approfondito intervento al Meeting di Rimini dal titolo “La Costituzione come bene comune”. Partendo dalla distinzione tra “i principi e i valori costituzionali” e le “strutture di governo” destinate “a possibili mutamenti”, Barbera ha offerto subito una illuminante idea riformista del “bene comune” che è la Costituzione, che mentre tutela i “valori” riconosce anche la necessità di possibili mutamenti ...

 

di Giovanni Motta

L’Unità, 24 agosto 2024 Gabbie sussidiarie ai Cpr, disponibili nelle Questure e diffuse in tutta Italia. Luoghi di privazione della libertà personale non conoscibili e non controllabili perché non è possibile avere nemmeno un elenco di quali sono e dove sono da parte della Pubblica amministrazione. I trattenimenti delle persone straniere non avvengono esclusivamente nei Cpr ma, altresì, nei “luoghi idonei”. Ovvero? Il dl 113/2018 - il famigerato primo “Decreto Salvini” - convertito nella L. 132/2018 ha ampliato la tipologia dei luoghi di privazione della libertà destinati alla detenzione amministrativa delle persone straniere in attesa della convalida dell’accompagnamento immediato alla frontiera.

 

di Don Mattia Ferrari

La Stampa, 24 agosto 2024 La resistenza dell’umanità. Sono queste forse le parole più appropriate per descrivere la ripartenza della missione in mare di Mediterranea Saving Humans. Pochi giorni fa l’Organizzazione internazionale per le migrazioni ha reso noti i dati di naufragi e respingimenti di questo 2024: dal 1° gennaio al 17 agosto, più di 1.000 persone hanno perso la vita in mare, a causa dell’assenza di soccorso, e più di 13.000 persone sono state catturate e riportate in Libia, in virtù degli accordi Italia-Libia. È il quadro che si è delineato a causa del progressivo ritiro delle missioni di soccorso degli Stati europei e poi degli accordi Italia-Libia, con cui l’Italia e l’Europa finanziano questi respingimenti.

 

di Sergio D’Elia

L’Unità, 24 agosto 2024 Nella classifica delle medaglie d’oro conquistate ai giochi olimpici di Parigi, tra i primi venti figurano diciannove Paesi del cosiddetto “mondo libero e democratico”. L’eccellenza in campo sportivo rifletterebbe perfettamente quella nel campo dei diritti umani, se non fosse che sul podio dei primi tre sono salite due “democrazie occidentali” come gli Stati Uniti e il Giappone che hanno ancora la pena di morte, la più grave delle violazioni dei principi e valori universali. Non ci consola il fatto che in questi due Paesi le esecuzioni capitali si manifestino, di anno in anno, sempre più raramente. Perché, fino a che non sarà del tutto abolita la pena capitale, non si potrà mai dire che la loro democrazia sia compiuta.

 

di Laura Cappon

Il Domani, 24 agosto 2024 La mancata assistenza legale e le condizioni disumane denunciate dal giovane pescarese creano un nuovo imbarazzo diplomatico tra l’Italia e l’Egitto di al Sisi. Versioni contrastanti, carte e vizi di procedura. La vicenda di Luigi Giacomo Passeri, il giovane abruzzese condannato da un tribunale del Cairo a 25 anni di carcere per traffico internazionale di sostanze stupefacenti, torna a mettere a dura prova i rapporti tra Italia e Egitto. “C’è un vizio di forma, le indagini sono state fatte senza che lui potesse avere l’assistenza di un avvocato”, dice a Domani Said Shaaban, il legale egiziano di Passeri. Lo raggiungiamo per via telefonica al Cairo dove da due giorni è impegnato a preparare le carte per il ricorso che, secondo lui, dovrebbero portare all’assoluzione del suo assistito.

 

di Antonio Palma

fanpage.it, 24 agosto 2024 La rivolta dei prigionieri sarebbe avvenuta durante una riunione della commissione disciplinare della colonia penale di Surovikino, nella regione di Volgograd. I servizi di sicurezza russi hanno riferito che almeno quattro agenti sono stati catturati e alcune guardie sarebbero state uccise. I rivoltosi avrebbero chiesto 2 milioni di dollari e un elicottero. Una violenta rivolta di detenuti è in corso in queste ore in una colonia penale di massima sicurezza in Russia. Lo ha riferito il servizio stampa del Servizio penitenziario federale russo. Come riportano le agenzie di stampa locali, la rivolta è scoppiata questa mattina, venerdì 23 agosto, in una colonia correzionale di massima sicurezza nella città di Surovikino, identificata col codice IK-19, nella regione di Volgograd.

 

agenzianova.com, 24 agosto 2024 Abrehe era stato arrestato dopo la pubblicazione di un libro critico nei confronti del presidente eritreo, Isaias Afwerki, intitolato “Hagerey Eritrea” (Il mio Paese, l’Eritrea). L’ex ministro delle Finanze eritreo Berhane Abrehe, 79 anni, è morto in carcere lunedì 19 agosto, dopo una detenzione in isolamento che durava dal 2018. Lo scrive in un comunicato l’organizzazione per la difesa dei diritti umani eritrea Hunan Right Council (Hrc), che ha sede nel Regno Unito. Abrehe era stato arrestato il 17 settembre di sei anni fa dopo la pubblicazione di un libro critico nei confronti del presidente eritreo, Isaias Afwerki, intitolato “Hagerey Eritrea” (Il mio Paese, l’Eritrea). Da allora era detenuto nel carcere di Carshelli, una grande prigione situata nel cuore della capitale Asmara.

 

APPUNTAMENTI DI RISTRETTI

"III° Festival comunicazione sul carcere e sulle pene" (Casa Reclusione di Milano-Opera, 11 ottobre 2024) ISCRIZIONI APERTE

DOCUMENTI

Articolo: "Un hot-spot a Pantelleria", di ASGI

Articolo: "I cani dell'Albania", di Pino Narducci

APPUNTAMENTI

La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione dal 26 agosto all'1 settembre 2024

Mostra fotografica. "Dall'amore nessuno fugge. Esperienze di rinascita: dall'APAC del Brasile al CEC dell'Italia" (Bologna, dal 3 al 13 settembre 2024)

Convegno: "Il carcere con le mura di vetro. Trasparenza e prossimità" (Oristano, 5 settembre 2024)

Webinar Human Foundation: "Dal carcere alla comunità: esperienze di reinserimento sociale delle persone detenute" (Online, 12 settembre 2024)

"Giovani, controllo sociale e giustizia penale". Summer School di Antigone e del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Torino (Torino, dal 16 al 20 settembre 2024)

Evento formativo di Fondazione per l'Architettura: "L’architettura per il carcere della Costituzione" (Torino, 26 settembre 2024)

Convegno regionale volontariato carcerario: "Giustizia riparativa, annuncio profetico" (Pompei-NA, 28 settembre 2024)

Convention del Movimento No Prison: "Le carceri incostituzionali" (Assisi-PG, 17 e 18 ottobre 2024)

Corso di formazione. "So-stare nel confitto. La Mediazione Umanistica, un altro sguardo sul futuro" (Brescia, 19 e 20 ottobre 2024)

Garante detenuti Emilia Romagna: "Conoscere il carcere per progettare il volontariato". Visite formative nelle carceri di Bologna, Rimini e Ferrara (ottobre-dicembre 2024)

CORSI E MASTER

Università Milano Bicocca. Master di I livello: "Devianza, sistema della giustizia e servizi sociali" (Dal 26 ottobre 2024 al 31 ottobre 2025)

Master universitario congiunto di I Livello in "Mediatore penale esperto in programmi di giustizia riparativa" (Dal novembre 2024 a febbraio 2025)

CONCORSI

Premio letterario "Secondo mestiere, seconda opportunità". Seconda edizione (scadenza 15 settembre 2024)

Premio letterario "Maurizio Battistutta". Riservato alle persone detenute nelle carceri di tutto il territorio nazionale (scadenza 31 dicembre 2024)