Telefax 049.654233. Mail: redazione@ristretti.it Sito internet: www.ristretti.org |
Notiziario quotidiano dal carcere
--> Rassegne Tematiche <--
Edizione di venerdì 23 agosto 2024
di Donatella Stasio
La Stampa, 23 agosto 2024 Il giustizialismo con chi è stato condannato sta violando i diritti civili. Non si risolve il sovraffollamento delle celle pensando di costruire nuovi istituti. Con una lettera pubblicata su questo giornale, le detenute del carcere di Torino hanno scritto al presidente della Repubblica di aiutarle a rompere il muro di indifferenza sull’emergenza carcere alzato dal governo Meloni, sordo a qualunque grido di dolore, cieco di fronte all’inciviltà delle nostre prigioni, inflessibile verso chi marcisce in galera perché la pena deve essere “certa”, feroce verso chi protesta, e pazienza se i diritti fondamentali vengono calpestati, se si muore di carcere “naturalmente” o inalando gas oppure appesi a una corda.
di Franco Corleone
L’Espresso, 23 agosto 2024 Il decreto Nordio è un pasticcio che sulla liberazione anticipata sta facendo impazzire i magistrati. Bruno Visentini, una grande personalità legata a Treviso e a Venezia, metteva in guardia dal “filar caigo”, cioè filare nebbia. Il ministro Carlo Nordio invece si sta caratterizzando nel realizzare il nulla. Anzi sul carcere adotta misure inutili e dannose come ha fatto con il decreto numero 92, approvato con la solita doppia fiducia, senza discussione e confronto reale. Il risultato è un pasticcio che sta facendo impazzire i magistrati che dovranno decidere sulla liberazione anticipata. Per non parlare dell’albo di comunità chiuse per consumatori di droghe, con meno diritti del carcere, gestite da associazioni amiche e proibizioniste.
di Paola Binetti
ilsussidiario.net, 23 agosto 2024 Solo nel 2024 tra reclusi e agenti si sono suicidate 71 persone: il sistema penitenziario, però, deve dare al detenuto una nuova possibilità di vita. Nonostante il mondo scientifico abbia svolto molte ricerche per cercare di capire le ragioni per cui ad un certo punto una persona desideri togliersi la vita, il mistero resta comunque affidato alla libertà individuale e custodito nell’intimità personale. A volte è la letteratura, che nei suoi racconti o, meglio ancora, nei suoi romanzi, dischiude nuovi orizzonti in cui è possibile introdursi per cogliere, almeno ex post, il senso e il significato di determinati gesti. Ma prevederlo realmente, calcolare il famoso fattore di rischio, resta una delle imprese più difficili, soprattutto quando lo scenario è quello di un carcere.
di Luciano Giacobbe*
La Nuova Calabria, 23 agosto 2024 Sono trascorsi ormai quattro mesi dall’appello “Sui suicidi in carcere servono interventi urgenti” con cui il Presidente della Repubblica invitava la classe politica del nostro Paese ad adottare, con urgenza, misure immediate per allentare il clima di tensione che si respira nelle carceri italiane, causato principalmente dal sovraffollamento, dalla carenza di personale e dall’inefficienza dell’assistenza sanitaria intramuraria e dalle Circolari del DAP sul trattamento penitenziario. Messaggio ribadito anche recentemente, quando il Presidente della Repubblica, condividendo con l’opinione pubblica la lettera dei detenuti del carcere Canton Mombello di Brescia (il secondo carcere più sovraffollato d’Italia), ha affermato: “la descrizione è straziante.
di Sergio D’Elia*
Il Dubbio, 23 agosto 2024 D’Elia difende l’iniziativa giudiziaria contro via Arenula e dice: la legge di Giachetti e Nessuno tocchi Caino è alla Camera dal 2022, l’abbiamo sollecitata in tutti i modi. “Contro la criminalità politica e comune”, Pannella aveva promosso azioni politiche e giudiziarie e addirittura una lista elettorale, quella antiproibizionista sulla droga. Per perseguire i crimini contro l’umanità ha promosso l’istruzione di processi penali e l’istituzione di tribunali penali internazionali. Davanti al tribunale e nel carcere dell’Aja sono finiti e anche morti capi di stato come Milosevic.
di Liana Milella
La Repubblica, 23 agosto 2024 Un malore improvviso, il ricovero inutile in ospedale. Si apre adesso il problema della sua successione. Il co-garante Serio: “Era molto stressato nell’ultimo periodo e anche amareggiato per le polemiche sui suicidi”. Un malore improvviso, forse un infarto, è costato la vita a Felice Maurizio D’Ettore, il Garante dei detenuti scelto dal Guardasigilli Carlo Nordio e al vertice della struttura da gennaio di quest’anno. Aveva solo 64 anni. Era in Calabria con la famiglia per qualche giorno di vacanza. Un malore improvviso, l’immediato ricovero in ospedale, dove poi è morto nel giro di una dozzina di minuti.
di Franco Insardà
Il Dubbio, 23 agosto 2024 Cordoglio unanime per la scomparsa del Garante dei detenuti. Il governo dovrà individuare un’altra personalità che continui il suo lavoro per affrontare l’emergenza carceri. Umanità, professionalità, generosità, disponibilità, ironia, giurista raffinato, con un grande senso delle Istituzioni. E si potrebbe continuare per molto a elencare le doti che tutti riconoscono a Felice Maurizio D’Ettore, presidente del collegio del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale, scomparso improvvisamente oggi a 64 anni all’ospedale di Locri, colpito da un infarto mentre era in vacanza con la sua famiglia.
di Gaetano Mineo
Il Tempo, 23 agosto 2024 Tornato libero lo scorso settembre, Salvatore Buzzi. Il cosiddetto ras delle cooperative romane è stato coinvolto nella maxi-indagine denominata Mondo di Mezzo. Dopo la condanna della Corte di Cassazione a 12 anni e 10 mesi di reclusione, Buzzi ha già espiato 6 anni e 7 mesi. Poi ha avuto la liberazione anticipata per circa un anno e due mesi. “Mi rimango 4 anni e 4 mesi che sto scontando in affidamento”, ci dice. E dopo la sua esperienza carceraria, è convinto che due sono le direttrici su cui agire: interventi immediati e ridurre drasticamente le pene detentive compensandole con quelle alternative.
di Leo Beneduci*
Il Fatto Quotidiano, 23 agosto 2024 Il sole d’agosto brucia implacabile sulle mura grigie del carcere di Rebibbia, ma potrebbero essere quelle di Secondigliano, Torino, Sulmona, Sollicciano, Perugia, Prato, in questo momento il panorama non cambia. Un tempo, in questi giorni, i giornali italiani si riempivano di storie di cani abbandonati sulle autostrade. Oggi parlano di carceri sovraffollate, di detenuti che soffrono il caldo. Ma c’è un’altra storia di abbandono che nessuno racconta, un dramma che si consuma 365 giorni all’anno, non solo d’estate. Varco i cancelli del penitenziario e l’aria pesante, carica di tensione, mi investe. Non è solo l’atmosfera creata dai detenuti. C’è altro. Lo vedo negli occhi dei poliziotti, lo sento nel modo in cui camminano, parlano, respirano.
GIUSTIZIA
di Sabino Cassese
Il Foglio, 23 agosto 2024 Giustizia ritardata è giustizia negata, sosteneva un politico inglese a fine ‘800. Sembra l’Italia di oggi. Gli arretrati, i processi, il rapporto con il Pnrr e il digitale: lievi miglioramenti ma ancora un confronto impietoso con gli altri Paesi “Justice delayed is Justice denied”. Questa massima, già ben nota prima, fu adoperata da quel grande politico inglese, primo ministro per 12 anni e a lungo cancelliere dello scacchiere, che ha costruito l’esecutivo inglese, alla fine dell’ottocento, William Ewart Gladstone. Se fosse interamente vera, dovremmo riconoscere che in Italia non c’è giustizia.
di Errico Novi
Il Dubbio, 23 agosto 2024 Dal dirigente della segreteria di Tajani un’evidente frecciata a FdI per le polemiche sul caso Arianna Meloni: ma l’analisi ignora l’allarme arrivato dalla vicenda Toti. Alessandro Cattaneo è stato un giovanissimo militante berlusconiano. Può essere considerato fra i veterani della delegazione azzurra a Montecitorio nonostante abbia alle spalle solo un’altra legislatura in virtù del proprio percorso movimentista, vicino ai cosiddetti “Circoli” inventati da Marcello Dell’Utri, e di un attivismo che, nel lontano 2009, lo portò a diventare sindaco di Pavia, ad appena 30 anni. Cattaneo è insomma della vecchia guardia forzista: non a caso è stato vicecoordinatore nell’interregno che ha preceduto l’elezione di Antonio Tajani, ed è tuttora responsabile Dipartimenti di FI.
di Mara Carfagna*
Il Giornale, 23 agosto 2024 Il dibattito politico che si è aperto sulla cittadinanza agli immigrati di seconda generazione e sulla condizione delle carceri è una buona notizia, anche sotto il profilo politico. Sono due problemi concreti, reali, che chiamano in causa la capacità dell’Italia di difendere i valori costituzionali e di organizzare il suo futuro. Il significato rieducativo della pena, i diritti di chi è cresciuto nel nostro sistema di regole, istruzione, valori, e tuttavia è trattato da “straniero” ogni volta che deve rinnovare un documento o affrontare un passaggio burocratico. Non è un caso che la discussione sia stata rilanciata dalle prese di posizione del mondo moderato, che ha sempre guardato con pragmatismo alle questioni del Paese e che ha come faro un principio semplice: prima le persone, poi l’ideologia e i distinguo identitari.
di Frank Cimini
L’Unità, 23 agosto 2024 Una delle ragioni per cui Mani pulite non è finita e sembra non finire mai è la responsabilità della politica. Non c’è uno schieramento o un partito che rinunci a strumentalizzare le inchieste giudiziarie quando sotto tiro ci sono gli avversari, e questo aumenta ancora di più in modo spropositato il potere della magistratura. La novità degli ultimi giorni sulla quale vale la pena di soffermarsi - ma non più di tanto per evitare di farsi distrarre dai problemi reali del paese - è che siamo arrivati dalla strumentalizzazione al tentativo di utilizzare una inchiesta che non c’è e che al 99% non ci sarà mai.
di Alessia Candito
La Repubblica, 23 agosto 2024 Il sovraffollamento degli istituti penitenziari riduce al lumicino le ore di visite specialistiche per i reclusi. Apprendi: “Urgente la creazione di una unità che risponda realmente alle esigenze di chi è dietro le sbarre”. Mese dopo mese ha visto il mondo stingersi, stringersi, spegnersi, mentre la cataratta che gli velava l’occhio diventava muro. Adesso L.C, detenuto settantenne del Pagliarelli, da un occhio non ci vede più. Ma solo da poco la richiesta di visita specialistica per mesi sollecitata è stata inoltrata all’ufficio competente dell’azienda sanitaria provinciale. E toccherà aspettare ancora. Sette, otto mesi almeno.
di Antonio Della Rocca
Corriere del Mezzogiorno, 23 agosto 2024 Distratti i 6,8 milioni per le residenze ad hoc. Uno degli internati il responsabile dei disordini. La presa d’atto che uno dei detenuti coinvolti nei disordini dello scorso 17 agosto nel carcere di Bari fosse confinato in attesa di trasferimento in una Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza (Rems), riaccende le polemiche sul dirottamento, da parte della giunta regionale, di 6.8 milioni di euro alla rete dell’assistenza psichiatrica gestita dai privati. Soldi vincolati in forza di una legge statale alla creazione di tre nuove Rems da affiancare alle due già esistenti, ma completamente sature.
Il Mattino, 23 agosto 2024 Un appello anche alla magistratura di sorveglianza affinché verifichi “in tempi brevi persone che possano andare in prova con un lavoro all’esterno del carcere”. I detenuti presenti in Italia sono 61.465 a fronte di 46.898 posti disponibili. Nella regione Campania 7.581 le presenze mentre i posti disponibili sono 5.664. E ancora, 432 detenuti in Campania devono scontare meno di sei mesi mentre coloro che devono scontare appena un anno di carcere sono 999. Per quanto riguarda i suicidi da inizio anno al 16 agosto se ne contano 63, ben 7 in Campania. Sono alcuni dati resi noti da Samuele Ciambriello, garante campano dei detenuti e portavoce della conferenza nazionale dei garanti delle persone private della libertà personale, in una conferenza stampa su sovraffollamento, suicidi nelle carceri della Campania.
di Pietro Mecarozzi
La Nazione, 23 agosto 2024 Un uomo di 63 anni ha rifiutato cure e pasti per settimane. Le sue condizioni si sono aggravate e mercoledì sera è arrivata la fine. La legale: “Non era la struttura più adeguata per una persona così”. Ivano G. è morto di stenti in una cella. Rifiutando le cure e i pasti per settimane, preda di turbe mentali che difficilmente trovano sollievo dietro in cancelli di un carcere. È morto all’ospedale di Torregalli, ma il suo corpo si è spento lentamente al centro clinico di Sollicciano mercoledì sera. Dal referto medico, la causa del decesso sarebbe la cachessia, ovvero un profondo deperimento organico che si manifesta con una perdita di peso, indebolimento fisico, alterate capacità psichiche, e può portare alla morte.
di Paola Pottino
La Repubblica, 23 agosto 2024 Il 23enne è detenuto a Sciacca dove non c’è reparto di psichiatria. In quattro mesi ha perso quaranta chili. Una candela che si spegne un poco per volta. Così appare agli occhi di suo padre, un ragazzo di 23 anni, detenuto nel carcere di Sciacca, affetto dalla sindrome di Cushing e da una grave forma di psicosi ossessiva. “Mio figlio sta male - dice Nino Montalbano, 69 anni, pensionato - e ogni giorno minaccia di suicidarsi. Non ce la fa più e io e mia moglie ci sentiamo impotenti perché non riusciamo ad alleviare la sua sofferenza”.
di Marianna Vazzana
Il Giorno, 23 agosto 2024 Disordini, agenti aggrediti e tentativo di evasione all’istituto minorile. Il sindacato di polizia: “Baby criminali, agiscono in branco”. Un materasso a fuoco. Un agente aggredito. Il furto di chiavi, preludio verosimile a un tentativo di evasione. Disordini che hanno scosso, ancora una volta, ieri notte il carcere minorile Beccaria. Una polveriera che non si placa. Allarme anche a San Vittore per “le condizioni critiche” e “il sovraffollamento” come denuncia l’eurodeputata Ilaria Salis dopo la visita alla casa circondariale per adulti dove “i problemi - evidenzia - sono molti, troppi. L’emergenza è strutturale. Bisogna intervenire subito”.
ordineaslombardia.it, 23 agosto 2024 L’Ordine degli Assistenti Sociali della Lombardia ha appreso, con sgomento e preoccupazione, le recenti notizie relative al carcere minorile Beccaria di Milano. Le notizie dei disordini nella notte tra il 20 e 21 agosto, che hanno richiesto l’intervento dei pompieri e di altre forze di polizia e che hanno portato in Pronto Soccorso diverse persone tra agenti di polizia penitenziaria e detenuti, ci interroga sulle reali condizioni di vita in questo IPM. Domande supportate dall’analisi del Garante delle persone ristrette che, nel recente report (dati aggiornati al 18 agosto), ha reso noto come, a fronte di una capienza per 37 detenuti, al Beccaria siano attualmente rinchiuse 60 persone tra minori e adulti infra ventiseienni, con un tasso di sovraffollamento del 162,16 per cento (IPM più affollato d’Italia).
di Sandro Marotta
quotidianopiemontese.it, 23 agosto 2024 “La stagione delle battiture e delle proteste pacifiche sembra finita, la voce si sta facendo più grossa”: così analizza l’attuale situazione carceraria Monica Gallo, che riveste il ruolo di garante delle persone private della libertà personale a Torino. Perché i detenuti protestano proprio ora? Che richieste arrivano al Garante? Ci sono state violenze sui detenuti rivoltosi? Lo abbiamo chiesto a Gallo, a distanza di poche settimane dalla rivolta nel carcere minorile Ferrante Aporti e dalle proteste al Lorusso e Cutugno.
di Jacopo Storni
Corriere Fiorentino, 23 agosto 2024 Un protocollo tra carcere di Sollicciano, Comune e Asl per offrire continuità assistenziale ai detenuti la cui condizione di salute è incompatibile con la reclusione. Non si parla di numeri insignificanti, ma di diversi detenuti che, a causa delle loro condizioni fisiche o mentali, dovrebbero scontare la pena lontano dalle sbarre ma che non possono farlo a causa della mancanza di posti idonei. Grazie a questo protocollo sarà possibile effettuare il trasferimento di alcuni reclusi in strutture socio-sanitarie esistenti. Ad annunciare questo nuovo progetto l’assessore alle politiche sociali Nicola Paulesu, ieri in visita al carcere di Sollicciano con il presidente delle Camere Penali Luca Maggiora, il garante comunale dei detenuti Eros Cruccolini ...
di Andrea Zanello
La Stampa, 23 agosto 2024 Il dottor Cancelliere è uno dei due specialisti dell’Asl in servizio nel carcere di Billiemme: incontra in media 20 pazienti al giorno. “La psichiatria in carcere è diversa da quella fuori. Quando varchi la soglia di ingresso cambia qualcosa, è inevitabile”. Il dottor Francesco Cancelliere è uno dei due psichiatri dell’Asl Vercelli che lavora all’interno del carcere di Biliemme. I Radicali, che hanno visitato sabato il carcere con una delegazione guidata da Filippo Blengino, hanno diffuso dati che raccontano come a Vercelli 60 detenuti siano tossicodipendenti, 14 sottoposti a terapia metadonica. I dipendenti da alcol sono 2. I pazienti psichiatrici sono 100, 30 detenuti a settimana sono attenzionati per rischio suicidio e su 264 carcerati 168 sono sottoposti a farmacologia per disturbo psichiatrico.
di Christian Donelli
parmatoday.it, 23 agosto 2024 La denuncia della Camera Penale: “Una circolare del Dap ha reso difficoltoso possedere detersivo e sapone efficaci e sufficienti per le pulizie e la propria igiene personale”. La Camera Penale di Parma ha visitato il carcere di via Burla il 19 agosto nell’ambito dell’iniziativa ‘Ristretti in agosto’, promossa dall’Osservatorio Carcere dell’Unione Camere Penali Italiane. Dopo il suicidio di Atef, il ragazzo di 36 anni tunisino che si sarebbe impiccato nella sua cella nella serata di Ferragosto - è il terzo dall’inizio dell’anno nel carcere di via Burla - l’attenzione è ritornata sulle condizioni di detenzione. I familiari, intanto, hanno chiesto l’autopsia e gli esami tossicologici sul corpo del 36enne.
di Pietro Mecarozzi
La Nazione, 23 agosto 2024 Il presidente della Camera penale, Maggiora: “La detenzione non cura”. Oggi sopralluogo degli avvocati con il garante al penitenziario. Non sarà da sola la giovane fiorentina incinta detenuta da sabato scorso nel carcere di Sollicciano. Non sarà da sola perché a farle ‘compagnia’, in una sorta di reparto ostetricia dietro le sbarre, troverà una ragazza di origini bulgare al sesto mese di gravidanza. Entrata a fine luglio, la 38enne ha alle spalle un ‘curriculum’ costellato di furti, rapine e reati di vario genere. Un cumulo di pene che gli è valsa un pass per Sollicciano, nonostante i mesi di gravidanza fossero già cinque.
di Orlando Mastrillo
varesenews.it, 23 agosto 2024 Una delegazione della Camera Penale ha effettuato una visita approfondita della casa circondariale di via per Cassano riscontrando un miglioramento sia a livello strutturale che nell’area trattamentale. Sono entrati alle 9,30 e sono usciti alle 15,30. È stata una visita particolarmente approfondita di tutte le sezioni dell’istituto, dalle celle alle varie zone dedicate alle attività fino agli spazi esterni, quella effettuata questa mattina (giovedì) da una delegazione della Camera Penale di Busto Arsizio all’interno della casa circondariale di via per Cassano. Il giudizio complessivo degli avvocati, capitanati dal presidente Samuele Genoni, è positivo rispetto ad un anno fa anche se la struttura sconta problemi non risolvibili direttamente dalla direzione come il sovraffollamento e il problema delle sezioni chiuse.
maremmaoggi.net, 23 agosto 2024 Il professor Giovanni Maria Flick, già ministro della Giustizia e presidente emerito della Corte Costituzionale, da sempre sostiene l’importanza e il valore della cultura in ambito penitenziario e mercoledì 21 agosto ha incontrato gli studenti “ristretti” del corso Biblioteche innovative in carcere nella casa circondariale di Grosseto, insieme alla presidente del Cesp (Centro studi per la scuola pubblica) Anna Grazia Stammati, per entrare nel merito del progetto.
di Mario Girau
Avvenire, 23 agosto 2024 Nella Casa circondariale sarda il cappellano don Iriti ha creato un gruppo di lavoro nel 2021. Tra i tanti frutti del confronto anche una lettera ai genitori del giovane che uccise Giulia Cecchettin. “Ha partecipato al cammino sinodale svolto all’interno del carcere”. Forse è l’ordinanza di scarcerazione più originale che un magistrato abbia mai scritto per aprire le porte della casa circondariale di Cagliari Uta “Ettore Scalas” a un detenuto giunto al termine della reclusione. Potrebbe essere anche il documento pastorale più singolare tra quelli che finiranno agli atti del cammino sinodale della Chiesa italiana.
AFFARI SOCIALI
di Mauro Bazzucchi
Il Manifesto, 23 agosto 2024 Il segretario azzurro difende la legge sulla cittadinanza al Meeting di Rimini. Il leader leghista tira in ballo Berlusconi: “Era contrario”. E i forzisti s’infuriano. Un video postato sui canali social dalla Lega, proprio mentre Antonio Tajani parlava sul palco del meeting di Rimini, ha rinfocolato lo scontro in maggioranza, già abbastanza rovente, sullo ius scholae. Perché il video in questione, rilanciato anche dallo staff di Matteo Salvini nella chat riservata ai giornalisti, riprendeva una partecipazione di qualche anno fa di Silvio Berlusconi alla trasmissione “Che tempo che fa” condotta da Fabio Fazio, nella quale il Cavaliere si schierava nettamente contro l’ipotesi sia dello ius soli che di uno ius scholae concesso dopo la frequenza di un solo ciclo scolastico.
di Valentina Santarpia
Corriere della Sera, 23 agosto 2024 I dati del ministero: oltre 890 mila studenti senza cittadinanza italiana. L’elaborazione di Tuttoscuola: nel primo anno di applicazione della legge, 310 mila “nuovi italiani” dopo aver completato il primo ciclo di istruzione. Sono 869.336 gli studenti con cittadinanza non italiana che hanno frequentato le scuole statali quest’anno: lo dice l’ultimo report del ministero dell’Istruzione, in base ai dati pubblicati a settembre scorso in vista dell’anno scolastico 2023/24. In gran parte erano nella scuola primaria (oltre 331 mila), ma è stata consistente anche la fetta di alunni nella secondaria di II grado (228.124) e di studenti delle scuole medie (più di 195 mila). Minore la presenza nelle scuole dell’infanzia, poco più di 114 mila bambini.
di Grazia Zuffa
Il Manifesto, 23 agosto 2024 Il lasso di tempo trascorso dall’attacco alle Olimpiadi alla pugile Imane Khelif permette di meglio cogliere i tanti risvolti e significati della vicenda e di soffermarsi su alcuni di questi. In primo luogo, colpisce l’esposizione politica del governo italiano ai massimi livelli, niente di meno che con le parole della stessa presidente del Consiglio a difesa della pugile italiana Angela Carini, dopo che questa si è sottratta al confronto “impari” con Khelif: così l’aggredita sarebbe Carini, costretta a gareggiare iniquamente con un’atleta “con caratteristiche genetiche maschili”, seguendo “alcune tesi che rischiano di impattare sui diritti delle donne”. Più truce l’immagine rilanciata dalla ministra Santanché, “un algerino prende a pugni una donna italiana”.
di Loredana Lipperini
L’Espresso, 23 agosto 2024 Il personaggio dei cartoni animati usa l’astuzia per generare cambiamento. L’opposto di molti che popolano il Parlamento. E che spacciano battaglie ideologiche per scienza. Se fossimo nel mondo dei sogni dove ogni cosa diurna si trasforma nel suo contrario, come sosteneva fra l’altro James Hillman, potremmo dire che nel regno onirico Maurizio Gasparri è Bugs Bunny. Partiamo dal secondo, anche per dar sollievo a chi legge: Bugs Bunny non è solo un coniglio dei cartoni animati, ma un semidio. Lo sostenne Marco Giusti in un bel libro del 1993, “Cartoni animali”: Bugs è l’anti Mickey Mouse ed è parente stretto de “L’uomo di fiducia” di Herman Melville, che ingannava con arte i passeggeri di un battello a vapore.
di Mario Giro
Il Domani, 23 agosto 2024 Non si vuole ammettere: la guerra è una droga che ci ha assuefatto al suo protrarsi senza limiti. Lo spettacolo scandalosamente più grave dei “drogati di guerra” lo offrono gli europei, anche peggiori degli statunitensi. In Italia alcune voci dissonanti anche se il nostro paese non incide quanto potrebbe. “Smetto quando voglio; ne faccio un uso moderato; non sono dipendente; la prendo solo il weekend”. Quante volte abbiamo sentito queste affermazioni sulla bocca di chi assume cocaina o pillole varie. Ora le sentiamo nei discorsi dei responsabili politici di fronte alla guerra. Siamo ormai drogati di guerra: come un allucinogeno non se ne può fare a meno ma non si vuole ammettere. Le scuse si moltiplicano ma la realtà è che non si riesce a smettere.
di Andrea Umbrello
Left, 23 agosto 2024 A proposito dell’arresto di militari israeliani accusati di abusi sessuali nella famigerata prigione di Sde Teiman, ecco i dati inquietanti di una rilevazione dell’università di Tel Aviv. Continuiamo a mantenere alta l’attenzione sul dramma dei palestinesi, come abbiamo fatto in questi mesi fin dal 7 ottobre 2023, giorno dell’attacco terroristico di Hamas al festival nel territorio israeliano e come abbiamo fatto a lungo in precedenza documentando la violazione dei diritti umani, l’occupazione illegale dei Territori palestinesi (come di recente ha dichiarato la Corte internazionale di giustizia), il sistema di apartheid messo in atto dal governo di Tel Aviv denunciato da Amnesty International.
di Roberto Giovene Di Girasole
Il Dubbio, 23 agosto 2024 Si era svolta il 20 giugno scorso a Tunisi l’udienza di appello nel processo in corso contro l’avvocata tunisina Sonia Dahmani, in carcere dall’11 maggio 2024, quando venne arrestata all’interno della sede dell’Ordine Nazionale degli Avvocati di Tunisia (ONAT). Il 6 luglio 2024 Sonia Dahmani è stata condannata a un anno di reclusione per “diffusione di notizie false” dalla giustizia tunisina per alcune affermazioni fatte nel corso della sua partecipazione ad una trasmissione televisiva avente ad oggetto la situazione politica e sociale della Tunisia, con riferimento all’arrivo di migranti dall’Africa subsahariana.
APPUNTAMENTI DI RISTRETTI
APPUNTAMENTI
La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione dal 26 agosto all'1 settembre 2024
Convegno: "Il carcere con le mura di vetro. Trasparenza e prossimità" (Oristano, 5 settembre 2024)
Webinar Human Foundation: "Dal carcere alla comunità: esperienze di reinserimento sociale delle persone detenute" (Online, 12 settembre 2024)
Convention del Movimento No Prison: "Le carceri incostituzionali" (Assisi-PG, 17 e 18 ottobre 2024)
CORSI E MASTER
CONCORSI