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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di giovedì 22 agosto 2024
di Francesco Petrelli*
La Stampa, 22 agosto 2024 Della realtà occorre prendere atto e trarne le necessarie e ragionevoli conclusioni. Non farlo è un grave errore politico. Salvo che non si voglia percorrere la via del “negazionismo”, negando radicalmente l’esistenza di una emergenza carceri, o ponendo questioni sui limiti della delega, come ha fatto il sottosegretario Delmastro, al quale i detenuti non competono, oppure affermando, come ha fatto il ministro Nordio, che “da noi i detenuti rispettano limiti Ue”. La realtà è un’altra. Sappiamo bene che nel nostro Paese ci sono scompensi clamorosi: 14 mila detenuti in più rispetto alla capienza ordinaria e 18 mila gli agenti di Polizia penitenziaria in meno.
di Giovanni Iacomini*
Il Fatto Quotidiano, 22 agosto 2024 È innegabile che gli istituti penitenziari versino in condizioni preoccupanti. I ripetuti appelli del Presidente della Repubblica e del Papa, le sanzioni europee, le proteste in forme più o meno contenute, il numero crescente dei suicidi non solo tra i detenuti ma anche tra gli agenti di Polizia penitenziaria, non sono che sintomi di una situazione di profondo disagio. Nessun giovamento ha potuto apportare l’afa estiva che ha afflitto la gran parte delle città italiane per un periodo quanto mai lungo. E puntuale come la calura anche quest’anno è tornato il dibattito sul sovraffollamento e la necessità di un provvedimento deflattivo del numero dei detenuti. In poco più di 200 istituti sono recluse quasi 62 mila persone.
di Antonino La Lumia* e Elisabetta Brusa**
Il Riformista, 22 agosto 2024 Il dramma di oggi chiede risposte: non si può pensare di limitarsi a costruire nuovi istituti o ad assumere mille agenti nei prossimi due anni. Bisogna puntare su liberazione anticipata e su misure alternative. Il carcere è un tema scomodo, perché non crea consenso, e se ne continua a discutere in termini puramente ideologici: (presunta) certezza della pena o svuota-carceri, tertium non datur. È l’approccio più inutile, perché mette la propaganda davanti alle esigenze di assicurare un essenziale equilibrio in ambito penitenziario mantenendo l’azione politica nell’alveo dei valori costituzionali.
di Tiziana Maiolo
Il Riformista, 22 agosto 2024 Il sottosegretario Delmastro insiste sull’edilizia penitenziaria: può risolvere alcuni problemi, ma non è in grado di spegnere il fuoco negli istituti. Un primo passo? Aumentare i giorni di sconto. Non può prevalere la logica del “buttiamo via la chiave”. Di nuovo in agitazione ieri il carcere minorile milanese Beccaria, con agenti finiti all’ospedale. E a poco valgono le parole dello storico cappellano, oggi 84enne, Gino Rigoldi, che si sgola a spiegare come per rieducazione non si può intendere l’imbottire i ragazzi di psicofarmaci, che inducono assuefazione e poi crisi di astinenza e comportamenti violenti. Spiega quel che è inevitabile, da riformatore.
di Alessandra Ziniti
La Repubblica, 22 agosto 2024 L’ultimo report sulla presenza dei piccoli in prigione con le madri carcerate. Agosto lo stanno passando dietro le sbarre con le loro madri senza neanche lo svago di quelle ore fuori al nido o all’asilo, in queste settimane d’estate chiusi in prigione. Sono ben 23 i bambini, che, da innocenti, vivono in carcere con le mamme carcerate e - lanciano l’allarme i garanti dei detenuti -potrebbero aumentare soprattutto con l’entrata in vigore delle nuove norme che non escludono più la detenzione per le donne con figli minori di un anno. Ventitré bambini con 19 mamme, reclusi o negli Icam (Istituti a custodia attenuata per detenute madri) o nelle sezioni nido di carceri ordinarie.
di Rita Bernardini*
L’Unità, 22 agosto 2024 La giustificazione è che l’associazione alimenta la destabilizzazione e la rivolta in carcere. Ma come può farlo un gruppo fondato sulla nonviolenza? È un crimine battersi contro l’ergastolo? Un detenuto al 41bis del carcere di Novara ha scritto a Roberto Giachetti raccontandogli cosa gli è capitato quando ha chiesto tramite lettera al fratello, di versare i cento euro per l’iscrizione a Nessuno tocchi Caino. È successo che l’ufficio di Sorveglianza di Novara ha emesso un “decreto di trattenimento” della missiva perché “numerose circolari dipartimentali - ma se ne cita solo una del 2015 - hanno disposto di intercettare tutte le missive in qualche modo afferenti a tale associazione, che è una lega internazionale di cittadini e parlamentari per l’abolizione della pena di morte nel mondo ...
di Errico Novi
Il Dubbio, 22 agosto 2024 Con la separazione delle carriere, si otterrebbe un effetto decisivo: “smilitarizzare” la magistratura. È la vera “riforma” che il guardasigilli spera di realizzare, a partire dal ridimensionamento del potere che oggi i pm esercitano sui colleghi giudicanti e sul “sindacato”. Sarà un’offensiva? Può darsi. Di sicuro, sulla giustizia Giorgia Meloni ha cambiato registro. E con lei, l’intera maggioranza. Ma dove può arrivare la “minaccia” del centrodestra nei confronti della magistratura? Prima di rispondere, bisogna prefigurare uno scenario: la difficilissima sfida autunnale delle elezioni in Liguria.
di Giulia Merlo
Il Domani, 22 agosto 2024 Il presidente Santalucia aveva chiesto un intervento del consiglio. Tra i togati c’è chi lo avrebbe gradito, per altri sarebbe stato poco corretto che il vicepresidente parlasse. Davanti a una stagione complicata come quella presente, la politica giudiziaria non va mai in vacanza, anche se in superficie non appare. Per questo, l’appello del presidente dell’Anm Giuseppe Santalucia al Consiglio superiore della magistratura per “tutelare l’autonomia e l’indipendenza e quindi anche l’immagine della magistratura” in seguito agli attacchi sulla presunta (e ad oggi inesistente) indagine a carico di Arianna Meloni, non è caduto nel vuoto a palazzo Bachelet.
di Ruggiero Montenegro
Il Foglio, 22 agosto 2024 Parla Alessandro Cattaneo. L’esponente azzurro torna sul caso di Arianna Meloni: “Nessuno scandalo. Ha un ruolo in un partito che ha vinto le elezioni”. E sullo ius scholae: “A breve presenteremo la nostra proposta concreta per un’iniziativa parlamentare, pronti a parlare con tutti. Sui diritti noi ci siamo”. “Noi di Forza Italia non vogliamo il ritorno a una fase di contrapposizione tra magistratura e politica, non vogliamo guerre sante”. L’onorevole Alessandro Cattaneo getta acqua sul fuoco. Parla del complotto giudiziario evocato dalla premier Giorgia Meloni e dei paragoni con Silvio Berlusconi. “Quella stagione l’ho vissuta da vicino, il Cav. resta un caso unico e irripetibile.
di Gianpaolo Annese
Il Resto del Carlino, 22 agosto 2024 Avanti, al centro c’è posto. Dal sovraffollamento delle carceri allo Ius Scholae, passando per un low profile sui diritti civili (dal fine vita ai temi ‘genere’) anche a Modena il sismografo politico rileva un sensibile spostamento di una componente del centrodestra verso posizioni ancora più moderate rispetto al passato. Antonio Platis, vice coordinatore regionale di Forza Italia, candidato in pectore alle Regionali, e l’ex ministro Carlo Giovanardi di Popolo e Libertà, sono l’avanguardia sotto la Ghirlandina di un riposizionamento impercettibile ma continuo negli ultimi mesi, motivato da condizioni che vedremo a breve.
di Marcello Pesarini
Ristretti Orizzonti, 22 agosto 2024 In questa lettera vorrei sfogare i miei dolori, comuni a tanta umanità, partendo per l’ennesima volta dalle sensazioni provate durante le festività ferragostane, soffrendo assieme ai detenuti anche se questa volta non li sono andati a trovare, e a mio fratello come i tanti fratelli e sorelle in ospedale, in residenze, in quello stato d’animo fra malato e abbandonato, comunque colpevolizzato dalla sua situazione, come lo siamo tutti noi malati, perché dipendiamo da qualcuno e il sistema non è certo studiato per farci sentire senza colpa.
di Pasqualino Trubia
Gazzetta Sarda, 22 agosto 2024 Nelle carceri sarde, il sovraffollamento ha raggiunto livelli insostenibili: con un tasso dell’83%, oltre 2.100 detenuti vivono in condizioni che definire precarie sarebbe un eufemismo. A fronte di questa situazione, l’Associazione Luca Coscioni ha deciso di intervenire con fermezza, inviando diffide alle Aziende Sanitarie Locali (ASL) non solo in Sardegna, ma in tutta Italia, per richiamarle al rispetto del loro dovere: garantire il diritto alla salute all’interno degli istituti penitenziari. L’iniziativa arriva dopo l’ennesima dimostrazione di disinteresse da parte del Governo, che nel recente decreto carceri ha ignorato l’urgenza di adottare misure strutturali per affrontare la crisi che attanaglia i nostri penitenziari.
triesteallnews.it, 22 agosto 2024 La consigliera regionale Serena Pellegrino ha così dichiarato riguardo la presenza del volontariato nelle carceri, rispetto alle azioni delle Istituzioni. “La raccolta fondi che ha permesso l’acquisto di 38 frigoriferi per le persone private della libertà personale, detenute presso la Casa circondariale di Udine, è sicuramente un atto di civiltà di cui andarne fieri”. Lo afferma, in una nota, la consigliera regionale di Alleanza Verdi Sinistra, a margine del comunicato stampa con cui il Garante dei detenuti del Comune di Udine ha informato della positiva raccolta fondi con cui sono stati acquistati gli elettrodomestici. “Ritengo però - prosegue Pellegrino - che la questione sia un po’ più complessa: i deficit sempre più acclarati delle istituzioni,
di Ilaria Dioguardi
vita.it, 22 agosto 2024 In queste settimane il Lorusso e Cotugno di Torino è l’epicentro delle proteste per le condizioni di vita nei penitenziari italiani. Cosa sta succedendo? Parla il Garante Bruno Mellano: “Non semplifichiamo tutto sotto il termine “rivolta”. Distinguiamo gli episodi violenti da proteste e manifestazioni necessarie a richiamare l’attenzione su luoghi di grande sofferenza”.
di Eleonora Martini
Il Manifesto, 22 agosto 2024 Il Garante dei detenuti di Milano, Franco Maisto: “Fase delicata per il nuovo direttore”. “L’istituto vuole mettersi alle spalle la vergogna degli agenti arrestati per tortura”. Ancora una notte di tensioni e violenze, nel carcere minorile Beccaria di Milano. E ancora una volta le dinamiche non sono affatto chiare e divergono su punti sostanziali, a seconda se a riferire i fatti sono certi sindacati di polizia penitenziaria oppure altri osservatori dell’Istituto penale per minori (Ipm) milanese. L’unica cosa inequivocabile è il numero di persone finite al pronto soccorso intossicate dal fumo che si è sprigionato da un rogo in una cella: tre detenuti e sei poliziotti, di cui uno anche con trauma cranico. Nessuno è stato ricoverato.
di Massimo Lensi
Corriere Fiorentino, 22 agosto 2024 Ho perso il conto di quante delegazioni sono andate in visita al carcere di Sollicciano negli ultimi due mesi. Un via vai continuo. Qualche giorno fa anche Matteo Renzi ha visitato il nostro istituto di pena, carcere ributtante della capitale della “bellezza” (ironico). Quando ero consigliere provinciale, l’allora giovane presidente della Provincia Renzi rispose al mio appello aderendo alla “doverosa e bella” richiesta di Marco Pannella. Renzi dichiarò che la battaglia per l’amnistia era “impegno morale, civile e sociale della comunità italiana”. Poi, da presidente del Consiglio, cambiò idea. Niente di male, si cambia idea nella vita.
napolitoday.it, 22 agosto 2024 La denuncia della deputata di Forza Italia, Annarita Patriarca. “La situazione nel carcere di Poggioreale è particolarmente critica: su una capienza teorica di 1.600 posti (ridotti però a 1.300 per la chiusura per lavori di un padiglione che riaprirà non prima di tre anni) ci sono 2.056 detenuti di cui circa 800 in custodia cautelare. Molte celle hanno fino a nove letti. Di fatto, a Poggioreale ci sono oltre 700 detenuti in più del consentito”. Lo ha detto la deputata di Forza Italia Annarita Patriarca, componente dell’ufficio di presidenza di Montecitorio e membro della commissione Giustizia, a conclusione della visita tenutasi questa mattina nella casa circondariale di Poggioreale, a Napoli, nell’ambito del progetto “Estate in carcere”, promosso dal segretario nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani.
di Gennaro Scala
Corriere del Mezzogiorno, 22 agosto 2024 La protesta dei detenuti del reparto “Avellino”. L’allarme dei sindacati: aggressioni agli agenti, risse e atti autolesionistici sono all’ordine del giorno. Nel carcere di Poggioreale, il più affollato d’Europa, nel pomeriggio, un detenuto ha incendiato un materasso e nell’istituto di pena si è scatenato il caos. La vicenda è stata raccontata da Tiziana Guacci, segretario per la Campania del Sappe, il Sindacato autonomo polizia penitenziaria: “Un detenuto italiano, recluso al 416 bis, del primo piano del Reparto Avellino (in cui sono presenti 151 detenuti) aveva una visita programmata di mattina: in prima battuta - spiega Guacci - ha rifiutato la visita, poi ci voleva andare, ma purtroppo per lui, la visita era già stata annullata. Poi, verso le 15, ha chiamato dicendo che si sentiva male.
di Sara Sonnessa
torinocronaca.it, 22 agosto 2024 Spazi minuscoli e detenuti malati che chiedono aiuto “Ma i medici non vogliono più lavorare in questo posto”. Sono le 6 di un martedì pomeriggio. È il 20 agosto. Sono appena uscita dalle Vallette, dopo 6 ore. Mezza giornata in carcere non basta per comprenderlo ma sicuramente è abbastanza per cogliere aspetti che nel “mondo dei liberi” faticano a saltare agli occhi. I padiglioni di cui quotidianamente si sente parlare non si vedono da fuori. Edifici bassi, vecchi e mai ristrutturati che lasciano intuire siano abitati solo da dettagli come le scarpe annodate alle sbarre delle finestre.
bolognatoday.it, 22 agosto 2024 In visita alla Dozza, Roberto Cavalieri fa il punto dopo i recenti episodi di violenza. Fp Cgil: “Situazione destinata a peggiorare se non si risolvono i problemi”. “È sempre più chiaro il fatto che il carcere da solo non ce la può fare”. Dopo i recenti episodi di disordine all’interno delle case circondariali bolognesi - tra cui, per ultimi, una rissa tra detenuti nella Dozza e un’aggressione nell’Istituto penale minorile in via del Pratello che hanno causato il ferimento di alcuni agenti penitenziari - sulla questione delle condizioni di vita e di sicurezza negli istituti carcerari interviene anche Roberto Cavalieri, Garante dei detenuti dell’Emilia Romagna al termine della visita all’interno della Dozza insieme al garante comunale, Antonio Iannello ...
di Micaela Romagnoli
Corriere di Bologna, 22 agosto 2024 L’assessore comunale Rizzo Nervo e il Pratello: “Dovrebbe pensarci lo Stato”. “L’allarme dei sindacati lo abbiamo rilanciato diverse volte anche dal consiglio comunale. La situazione nell’istituto penitenziario minorile resta preoccupante e in estate purtroppo lo è ancora di più”. A dirlo è l’assessore comunale al Welfare, salute e nuove cittadinanze Luca Rizzo Nervo, commentando l’ennesimo caso di aggressione al carcere minorile del Pratello, accaduto nei giorni scorsi, ai danni di un agente della polizia penitenziaria e del comandante di reparto: stavano portando a termine il trasferimento di un detenuto che, rifiutando di farsi ammanettare, li ha feriti.
parmatoday.it, 22 agosto 2024 L’appello della Garante dei diritti dei detenuti, Veronica Valenti: “Stiamo raggiungendo dei numeri record di suicidi. Mai così a Parma. Ecco cosa abbiamo chiesto al ministro Nordio nell’incontro del 7 agosto”. La casa circondariale di via Burla vive una situazione drammatica, di piena emergenza. Dopo il terzo suicidio in otto mesi, l’aria nel carcere di Parma si è fatta ancora più pesante. Dal problema del sovraffollamento alla liberazione anticipata (prevede l’innalzamento della detrazione da 45 a 60 giorni per ogni semestre di pena scontata) proposta dall’esponente di Italia Viva, Roberto Giacchetti, fino ai detenuti che devono scontare una pena inferiore a un anno.
di Francesco Ferrari
santalessandro.org, 22 agosto 2024 Riprendere in mano la propria vita, dentro un percorso di cura, fatto di una dimensione familiare, la ripresa dei ritmi di lavoro e la costruzione di legami positivi: Casa Samaria da una ventina d’anni è uno dei tanti servizi offerti dall’Istituto Palazzolo a Bergamo. Una realtà piccola (ospita al massimo sei donne) che offre però un segno di cura prezioso: la costruzione di progetti alternativi alla detenzione in carcere che permettono poi un positivo reinserimento nella società. “Casa Samaria è nata nel 2005, dalla riflessione portata avanti insieme dai cappellani delle carceri, da Caritas e dalle suore delle Poverelle - racconta suor Margherita Gamba, superiora della Casa.
di Margherita Bertolo
Corriere del Veneto, 22 agosto 2024 “Rispetto a un tempo, il contesto sociale in cui siamo immersi è così pervasivo che l’educazione non può più essere prerogativa delle sole famiglie, ma di tutta la comunità”: ne è convinto don Paolo Slompo, Direttore dell’Ufficio Pastorale Giovanile della diocesi di Treviso. “Deve crearsi una mentalità diffusa di paternità e maternità - aggiunge - dove anche l’istruttore di scuola guida, per fare un esempio, sviluppi uno sguardo adulto nei confronti dei ragazzi”.
AFFARI SOCIALI
di Valentina Stella
Il Dubbio, 22 agosto 2024 In questi giorni il tema dello ius scholae sta tenendo banco nella discussione politica. Ma prima di capire cos’è nel dettaglio vediamo il quadro entro il quale ci muoviamo. Come dettaglia il centro studi della Camera, l’attuale legge sulla cittadinanza è la numero 91 del 1992 e si basa sul cosiddetto modello dello ius sanguinis (diritto di sangue). Secondo questo principio, acquista di diritto la cittadinanza alla nascita colui che sia nato da madre o padre cittadini italiani. L’ordinamento italiano riconosce anche il criterio alternativo dello ius soli (diritto di suolo), pur prevedendolo soltanto in via residuale e per casi limitati a: coloro che nascono nel territorio italiano e i cui genitori siano da considerarsi o ignoti o apolidi; coloro che nascono nel territorio italiano e che non possono acquistare la cittadinanza ...
di Diego Motta
Avvenire, 22 agosto 2024 Parlano i responsabili delle associazioni che rappresentano i giovani stranieri nel limbo: basta rinvii, è ora di agire. Fare presto, fare bene. La richiesta delle nuove generazioni di ragazzi stranieri al Parlamento e al Paese è semplice e diretta: basta rinvii, è ora di agire. Non occorrono riforme epocali, ma buon senso. I 20-30enni che rappresentano il movimento dei giovani finiti nel limbo non hanno dubbi: questa partita è innanzitutto politica, ma farne un tema divisivo nei confronti dell’opinione pubblica com’è accaduto finora sarebbe un boomerang. Meglio assecondare le richieste della società civile, che si è già mostrata più avanti del Palazzo.
di Eleonora Camilli
La Stampa, 22 agosto 2024 Il ministro dell’Interno: “Discussione da affrontare, no a valutazione ideologiche. Il nostro Paese è al primo posto in termini assoluti per concessioni di nazionalità”. “Non è una priorità, non è nell’agenda di governo. Legge che funziona non si cambia”. Matteo Salvini è perentorio e chiude ancora una volta a qualsiasi ipotesi di riforma della legge sulla cittadinanza. Lo fa dal palco del meeting di Rimini rispondendo a distanza all’altro vicepremier, Antonio Tajani, che in un’intervista a Repubblica aveva invece parlato della necessità di adattarsi al cambiamento. E in un’Italia che cambia, gli italiani sono sempre più a favore dello “ius scholae”.
di Tommaso Ciriaco
La Repubblica, 22 agosto 2024 È prudente, risposta dopo risposta. Attento a preservare l’intesa con Giorgia Meloni e l’equilibrio instabile con gli alleati. Ma all’ennesima domanda sullo Ius scholae che FI vuole e la destra non sopporta, Antonio Tajani entra in un’altra dimensione: “Ma mica ho sentito Schlein per fare un inciucio. Né lavoro ad un accordo sottobanco con il Pd. È solo quello che pensiamo, da sempre. È quello di cui ha bisogno il nostro Paese. Ragazzi, l’Italia è cambiata! Abbiamo ricevuto in due anni 170mila ucraini. È la nostra storia, l’impero romano accoglieva, in Sicilia è pieno di cognomi di origine araba.
di Leandro Perrotta
La Sicilia, 22 agosto 2024 L’accusa: “Interprete di un terrorista”. L’uomo, in Italia dal 1997, ha tradotto le parole del “signore del crimine” turco Baris Boyun e per i magistrati era a conoscenza delle sue attività illecite. Da metà luglio circola un partecipato appello per la sua scarcerazione, “Free Heval Talip”. Da metà luglio un appello per la scarcerazione del 50enne Abutalip Burulday, noto come Heval Talip, ha raccolto adesioni in tutta Italia. Tra queste quelle di rappresentanti di associazioni antirazziste e che promuovono l’integrazione dei migranti e di personalità come l’ex sindaco di Riace Mimmo Lucano, da poco eletto al parlamento europeo. La storia del resto riguarda il coinvolgimento in una inchiesta sul terrorismo di un uomo che per vent’anni ha svolto attività in supporto dei richiedenti asilo.
di Giuseppe Bonaccorsi
Il Dubbio, 22 agosto 2024 Nel caso Boyun, presunto mafioso-terrorista accusato da Ankara, anche un interprete in Italia da trent’anni. Un delicato e contorto intrigo internazionale, con al centro un mediatore culturale e traduttore finito in carcere e un boss, entrambi di origine curda. Un caso che ha già sollecitato la raccolta di migliaia di firme in favore di Abutalip “Havel” Burulday, il mediatore immigrato in Italia dal 1997, quando arrivò in Calabria a bordo di uno dei tanti barconi della speranza. Le firme sono state sottoscritte in giro per la Penisola dalle associazioni antirazziste che promuovono l’integrazione dei migranti. In campo anche quella dell’ex sindaco di Riace Mimmo Lucano, oggi europarlamentare per i Verdi-Sinistra.
di Viola Giannoli
La Repubblica, 22 agosto 2024 Il fratello: “Siamo scioccati, l’Italia ci aiuti”. Il 31enne di Pescara detenuto da agosto scorso al Cairo. L’appello della famiglia: “Lui si dichiara innocente, riportatelo a casa”. Venticinque anni di carcere da scontare nelle prigioni egiziane, per traffico di stupefacenti. È una condanna pesantissima quella arrivata il 19 agosto scorso dal Cairo per Giacomo Passeri, un ragazzo italiano di 31 anni, originario della Sierra Leone, cresciuto a Pescara e residente da qualche anno a Londra dove faceva il pizzaiolo e l’intrattenitore. “Mi hanno incastrato, venticinque anni... è un ergastolo! Mi stanno prendendo la vita, sono rotto, a pezzi, aiutatemi o mi ammazzo qui dentro”, grida lui dalla prigione di Badr in cui è rinchiuso da un anno in qua, senza poter chiamare casa né avere colloqui con i suoi familiari.
di Nello Del Gatto
Il Sole 24 Ore, 22 agosto 2024 “Sde Teiman è solo la punta dell'iceberg della situazione dei detenuti palestinesi che, dal 7 ottobre, è solo peggiorata”. Ne è convinta Jenna Abuhasna, consulente legale di Addameer, una organizzazione non governativa che si occupa della tutela dei prigionieri palestinesi. Sde Teiman è l'ex base dell'esercito che ospita i detenuti arrestati a Gaza. Nove i militari arrestati per violenze e torture, fisiche e psicologiche, denunciate dai prigionieri nelle scorse settimane. Uno ha denunciato di essere stato violentato. Gli arresti nella Guantanamo israeliana hanno scatenato proteste degli estremisti di destra contro il governo. Accendendo, ancora una volta, un faro sulle terribili condizioni delle carceri israeliane per i palestinesi.
APPUNTAMENTI DI RISTRETTI
DOCUMENTI
Articolo. "Decreto carceri, il contenitore vuoto di Nordio", di Stefano Ferrarese
APPUNTAMENTI
La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione del 19 al 25 agosto 2024
Convegno: "Il carcere con le mura di vetro. Trasparenza e prossimità" (Oristano, 5 settembre 2024)
Webinar Human Foundation: "Dal carcere alla comunità: esperienze di reinserimento sociale delle persone detenute" (Online, 12 settembre 2024)
Convention del Movimento No Prison: "Le carceri incostituzionali" (Assisi-PG, 17 e 18 ottobre 2024)
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