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Notiziario quotidiano dal carcere

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Edizione di giovedì 1 agosto 2024

a cura di Marino Occhipinti*

Ristretti Orizzonti, 1 agosto 2024

Cinque minuti per suicidarsi purtroppo si trovano facilmente, per questo racconto cos’ho vissuto quando mi è stata revocata la liberazione condizionale, che per me ha significato il ritorno alla pena dell’ergastolo, e come l’ascolto attento degli operatori e la collocazione in una “cella aperta” mi abbiano davvero “salvato la vita”. Come redazione di Ristretti Orizzonti abbiamo recentemente “incontrato” online alcuni Garanti dei diritti delle persone private della libertà personale. Il prof. Samuele Ciambriello, Garante della Regione Campania, ci ha chiesto quali azioni riterremmo utili, noi detenuti, per prevenire i suicidi in carcere. Nella mia mente hanno iniziato a farsi largo un sacco di risposte: dal sovraffollamento alla mancanza di lavoro, dalle carenze della sanità alla necessità di colloqui affettivi e così via. Un elenco molto lungo, con motivazioni tutte valide, ma poi ho provato a fare sintesi, e prima di rispondere mi sono chiesto cosa avesse realmente funzionato, a mio parere e nel mio caso, un paio di anni fa quando ho fatto rientro in carcere. Ho quindi “fatto memoria” e il lungo elenco si è essenzialmente ridotto a due principali componenti: Ascolto e sezioni aperte.

 

di Franco Corleone

L’Unità, 1 agosto 2024 Dopo 25 anni sarebbe tempo di una amnistia e di un indulto, ma Nordio li ritiene una resa dello Stato e lo lasciamo solo in questa convinzione contro la giustizia e l’umanità. Il Portavoce della Conferenza dei garanti regionali dei detenuti e delle persone private della libertà personale Samuele Ciambriello ha chiesto un incontro urgente al ministro della Giustizia per un confronto sulle soluzioni da adottare per tamponare la crisi di cui i tanti suicidi sono la più dolorosa manifestazione. Carlo Nordio ha concesso udienza per mercoledì 7 agosto, quando il decreto legge chiamato improvvidamente “carcere sicuro” sarà stato approvato con un voto di fiducia e non conterrà nulla di positivo e solo norme discutibili, inutili e pericolose.

 

di Enzo Maraio*

Il Dubbio, 1 agosto 2024 In Italia ormai da diversi anni non è più possibile aprire un dibattito sereno sull’adozione di un provvedimento che riporti un po’ di dignità nelle prigioni. Il furore securitario giustizialista degli ultimi trent’anni ha fatto un tabù della parola “indulto”: chi provi a pronunciarla è investito dall’aggressione dei sedicenti “honesti” che tacciano di correità con i criminali tutti coloro che provino a sostenere che le manette non sono la soluzione di tutti i problemi. E allora, incuranti dell’inevitabile accusa di voler riversare nelle strade migliaia di efferati assassini, con lo stesso coraggio che ebbe Prodi nel 2006, gridiamo l’invocazione all’indulto come unico strumento per riportare alla decenza, oltre che alla legalità, la situazione delle carceri italiane ...

 

di Francesco Rosati

Il Riformista, 1 agosto 2024 L’occupazione ha paurosamente superato i livelli della dignità umana: 10mila posti in esubero, sovraffollamento medio al 130%, 24 ore su 24 in cella a 50 gradi senza ventilatore. Nell’attesa del macabro bollettino dei suicidi. 61.480. No, non sono gli spettatori di una partita di Champions League e nemmeno quelli di un concerto di Taylor Swift, ma le persone detenute nelle carceri italiane. L’atmosfera non è di festa e il sold out ha paurosamente superato i livelli della dignità umana. Sono quasi 10.000 i posti in esubero, con un sovraffollamento medio al 130%.

 

di Amedeo Spagnuolo

Il Manifesto Sardo, 1 agosto 2024 Non è più accettabile che un paese come il nostro, considerato una delle democrazie più avanzate d’Europa, possieda uno dei peggiori sistemi carcerari del continente. Purtroppo tutto parte dal fatto che la nostra Costituzione è largamente disattesa, infatti, è sufficiente andare a leggersi l’articolo 27 della nostra Carta Costituzionale per rendersi conto di come i principi fondamentali della nostra più importante raccolta di leggi venga completamente non tenuta in considerazione. L’articolo 27 recita: “La responsabilità civile è personale. L’imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva. Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato. Non è ammessa la pena di morte”.

 

di Claudio Cerasa

Il Foglio, 1 agosto 2024 Il silenzio dei media progressisti sugli orrori della carcerazione preventiva: la maggior parte delle persone che si tolgono la vita nelle prigioni italiane sono cittadini in attesa di giudizio, quindi innocenti. Il sovraffollamento delle carceri italiane, sommato alle condizioni della detenzione in istituti di pena spesso arcaici, sommata alle temperature canicolari, crea una situazione insostenibile. I suicidi in carcere sono quasi quotidiani e spesso riguardano cittadini in attesa di giudizio, quindi innocenti. È un argomento che viene giustamente sollevato dall’opinione pubblica e dalle forze politiche, che però faticano a trovare un bandolo della matassa. È più facile denunciare l’insufficienza delle misure, modeste per la verità, messe in atto dal guardasigilli Carlo Nordio.

 

redattoresociale.it, 1 agosto 2024 Istituito presso il Cnel il “Segretariato permanente per l’inclusione economica, sociale e lavorativa delle persone private della libertà personale”. L’iniziativa nell’ambito della sinergia tra Cnel e ministro della Giustizia per favorire studio, formazione e lavoro dentro e fuori dal carcere. Il nuovo organismo, interno al Consiglio, ha il fine di promuovere la cooperazione interistituzionale e concorrere, attraverso il coinvolgimento sistematico delle parti sociali, delle forze economiche e delle organizzazioni del Terzo settore, alla realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi per il reinserimento socio-lavorativo e l’inclusione delle persone sottoposte a provvedimenti dell’autorità giudiziaria limitativi o privativi della libertà personale.

 

di Leonardo Fiorentini*

L’Unità, 1 agosto 2024 Pochi giorni fa, durante la cerimonia del Ventaglio, il presidente della Repubblica Mattarella ha tenuto a sottolineare le “condizioni angosciose agli occhi di chiunque abbia sensibilità e coscienza” delle carceri in Italia. Parole chiare e drammatiche, che fanno a pugni con l’azione del governo Meloni e della destra in Parlamento, che continuano a cavalcare il populismo penale a partire dal primo, il decreto anti-rave, sino all’ultimo pacchetto sicurezza. In questo vortice inarrestabile di nuovi reati, nuove pene e nuovi detenuti, per qualche secondo qualcuno ha pensato potesse esserci uno spiraglio nelle norme del decreto “carcere sicuro”.

 

di Angela Stella

L’Unità, 1 agosto 2024 Via libera in commissione, le minoranze non votano: “Chiuso ogni spazio, ripresenteremo gli emendamenti respinti”. Oggi il testo in Aula. Detenuto si ammazza a Rieti, è il 61esimo. Via libera ieri pomeriggio della commissione Giustizia al Senato al dl Carceri, con il conferimento del mandato per l’aula ai relatori, la presidente della 2a di Palazzo Madama Giulia Bongiorno (Lega) e il senatore di Fratelli d’Italia Sergio Rastrelli. Il dl Carceri è ancora in prima lettura al Senato e va convertito in legge entro il 2 settembre. Oggi arriverà nell’aula di Palazzo Madama ma è probabile che il governo ponga la questione di fiducia che verrebbe votata nella giornata di giovedì.

 

agenzianova.com, 1 agosto 2024 Il vicepremier e ministro degli Esteri è stato in visita alla Casa di reclusione di Paliano. Paliano è un esempio di modello carcerario e la Costituzione dice che la pena deve servire a recuperare il detenuto che “non deve essere considerato un reietto della società”. Lo ha detto il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani nel punto stampa al termine della sua visita alla Casa di reclusione di Paliano. “Il detenuto è giusto che sia punito per i reati che ha commesso ma si tratta sempre di una persona ed è interesse dello Stato che il detenuto che esce dopo dieci, quindici, vent’anni di carcere non ricominci a fare quello che faceva prima, perché sennò a cosa è servita la detenzione?”, ha aggiunto Tajani.

 

di Luigi Iorio*

avantionline.it, 1 agosto 2024 Il sistema detentivo in Italia è ormai da decenni al collasso. I numeri ancora una volta evidenziano come nel nostro Paese i detenuti scontino una doppia pena: quella prevista dal codice penale e quella perpetrata attraverso modalità di detenzione lesive dei principi del diritto e della dignità umana, come più volte richiamato dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo. Al 3 giugno 2024 erano 61.480 le persone detenute, a fronte di una capienza ufficiale di 51.234 posti, 2.682 le donne presenti, 22 i bambini in carcere con le loro madri, 532 i minorenni reclusi. I detenuti in attesa di primo giudizio 9.213.

 

di Adriana Pollice

Il Manifesto, 1 agosto 2024 Contingentamento dei tempi per gli interventi dei gruppi sugli emendamenti presentati al ddl Sicurezza e lo svolgimento di una seduta notturna per concludere le ultime votazioni sul disegno di legge del governo. Lo ha stabilito ieri un ufficio di presidenza congiunto delle commissioni Affari costituzionali e Giustizia. La maggioranza puntava a concludere l’esame delle proposte di modifica ieri notte e a conferire il mandato ai relatori al massimo entro oggi. Quindi l’approdo in aula a Montecitorio a partire da lunedì per l’avvio della discussione generale. Sul tavolo una serie di nodi da sciogliere, come le proposte di maggioranza e opposizione accantonate sul tema delle body cam per le forze dell’ordine, l’emendamento del governo che interviene sulla cannabis light ...

 

di Alessandra Algostino

Il Manifesto, 1 agosto 2024 La maggioranza accelera sul ddl sicurezza. La trama è sempre la stessa: punire il nemico, ovvero poveri, migranti, dissenzienti. Della sicurezza come sociale nessuna traccia. Il disegno di legge sulla sicurezza pubblica che la maggioranza vorrebbe licenziare alla Camera prima della pausa estiva infittisce la tela repressiva che oscura lo spazio democratico; una tela intrecciata da anni di decreti sicurezza adottati senza soluzione di continuità dai vari governi. La trama è sempre la stessa: punire il nemico, ovvero dissenzienti, poveri, migranti; il colore nero più intenso. La criminalizzazione è funzionale a delegittimare e giustificare la repressione di chi potrebbe minare il modello neoliberista egemone e consente di sviare e occultare la responsabilità delle diseguaglianze sociali ...

 

di Valerio Spigarelli

L’Unità, 1 agosto 2024 Le intercettazioni servono a registrare le debolezze degli uomini in ceppi, innocenti o colpevoli che siano, a proseguire la battaglia giudiziaria fuori dei tribunali, inquadrando nel mirino mostri, veri o fabbricati, da gettare in pasto alla cronaca, perché i processi si fanno anche così. La vicenda dei colloqui in carcere di Turetta padre e figlio continua a rimanere sul tamburo e per, una volta, accanto all’ovvio, leggi le tirate moralisteggianti dei mille inquisitori un tanto al kilo che popolano i giornali pronti a strologare sul degrado morale non solo dell’assassino ma anche dei suoi familiari, c’è da registrare anche una nutrita serie di prese di posizioni critiche nel mondo dell’informazione.

 

di Antonella Mollica

Corriere della Sera, 1 agosto 2024 Simone Innocenti perquisito per otto ore in casa e in redazione: “Il tenore della pubblicazione puntuale fa ritenere che il giornalista si sia procurato gli atti grazie al favore di pubblici ufficiali infedeli”. Succede che un’allieva di 25 anni della scuola marescialli di Firenze un triste giorno di aprile si tolga la vita. Succede poi che il giornalista del Corriere Fiorentino che si è occupato di questa vicenda una mattina, tre mesi dopo quel suicidio, si trovi poliziotti e carabinieri alla porta di casa con un decreto di perquisizione firmato dal procuratore capo di Firenze Filippo Spiezia e dalla pm Lucia D’Alessandro, arrivata da pochi mesi alla Procura di Firenze da Venezia.

 

di Paola Rossi

Il Sole 24 Ore, 1 agosto 2024 Sbaglia il giudice se ritiene inammissibile la domanda di ammissione perché manca la dichiarazione sottoscritta del terzo in merito ai propri redditi. E il giudice non ha alcun potere di richiederla. In merito all’istanza di ammissione al gratuito patrocinio, l’obbligo di comunicare i propri redditi e quelli di eventuali terzi/familiari conviventi è pienamente assolto con la sola dichiarazione sostitutiva proveniente dall’istante. Non può cioè il giudice ritenere insufficiente l’autocertificazione fatta dal solo imputato relativamente al cumulo reddituale e non può richiedere espressa dichiarazione da parte dei familiari in merito ai loro redditi, attraverso ulteriore autocertificazione da parte degli stessi.

 

di Francesco Machina Grifeo

Il Sole 24 Ore, 1 agosto 2024 Lo ha stabilito la Corte di cassazione, sentenza n. 31180/2024 accogliendo il ricorso dell’imputato. È illegittimo il decreto di ispezione informatica con il quale il pubblico ministero, prima di disporre la restituzione della “copia forense” dei dati acquisiti tramite il sequestro probatorio di telefoni cellulari, annullato dal tribunale del riesame, acquisisca nuovamente i medesimi dati. Lo ha stabilito la Corte di cassazione, sentenza n. 31180/2024 accogliendo il ricorso dell’imputato. Per la VI Sezione penale, infatti, un simile provvedimento è “inosservante della decisione giurisdizionale”. Ne consegue il venir meno del potere dell’organo inquirente di incidere ulteriormente sul bene, neppure soggetto a confisca obbligatoria.

 

di Giuseppe Baldessarro

La Repubblica, 1 agosto 2024 “Portatela fuori o sarà la prossima vittima del sistema carcerario”. La lettera dalla Dozza di Bologna al Garante, per chiedere un intervento urgente. Il problema è che lei è senza domicilio e residenza e bisogna trovare una struttura adeguata. Da quando è tornata dall’ospedale non si alza più in piedi. A 70 anni, passa le sue giornate a letto. Accudita da un’altra detenuta che l’aiuta in tutto, persino a mangiare. Un sollievo, certo. Come lo è anche il piccolo ventilatore montato dall’amministrazione penitenziaria nella sua cella. Della condizione dell’anziana, reclusa della sezione femminile della Dozza, si sta occupando il garante per i detenuti del comune, Antonio Ianniello, sollecitato dalle stesse compagne di sezione della donna.

 

di Jacopo Storni

Corriere Fiorentino, 1 agosto 2024 L’appello della rettrice: “Il ministro intervenga”. Ieri mattina è stato osservato un minuto di silenzio all’Università di Firenze per sensibilizzare sulla drammatica situazione che stanno affrontando gli istituti penitenziari italiani e anche quelli toscani, alla luce dei due recenti suicidi che si sono verificati prima a Sollicciano e poi a La Dogaia di Prato. Il momento di raccoglimento si è tenuto intorno alle 9.30 nell’atrio dell’aula magna del Rettorato, in piazza San Marco. Era presente la rettrice dell’Università, Alessandra Petrucci, insieme al prorettore vicario, Giovanni Tarli Barbieri, e alla delegata alla inclusione e diversità, Maria Paola Monaco, oltre al personale del rettorato. Presente, tra gli altri, anche Carmelo Cantone, ex vicecapo Dipartimento amministrazione penitenziaria, già provveditore regionale.

 

di Anna Rosso

Messaggero Veneto, 1 agosto 2024 Sono intervenuti nella notte carabinieri e polizia: una parte dell’area della struttura in via Spalato è stata evacuata per la presenza di fumo. Più pattuglie di carabinieri e polizia sono intervenute, nella serata di mercoledì 31 luglio, all’esterno del carcere di via Spalato, a Udine. Più pattuglie di carabinieri e polizia sono intervenute, nella serata di mercoledì 31 luglio, all’esterno del carcere di via Spalato, a Udine, dove - stando alle prime informazioni - alcuni detenuti, secondo le testimonianze delle persone presenti sul posto, avrebbero avviato una sorta di protesta, urlando e battendo sulle sbarre.

 

Corriere della Calabria, 1 agosto 2024 Capienza al limite, poco personale e problemi che riflettono quelli degli istituti di tutta Italia. I Radicali: “Tenere alta l’attenzione”. Vivere in pochi metri quadrati con un caldo asfissiante e una crisi idrica: è la drammatica condizione dei detenuti nel carcere di Vibo Valentia, dove pochi giorni fa una protesta è degenerata in aggressioni al personale e danni alla struttura. Una “polveriera” sociale che rischia di implodere con carenze strutturali, poco personale e diritti dei detenuti a rischio: l’emergenza carceri, diffusa in tutta Italia, è anche più evidente nel Sud, dove alle problematiche “interne” si aggiungono quelle di un contesto “esterno” in difficoltà.

di Beatrice Branca

Corriere del Veneto, 1 agosto 2024 “La pubblicazione delle intercettazioni del primo colloquio fra Filippo Turetta e i suoi genitori è apparsa come un’azione violenta e irrispettosa di una relazione, genitore-figlio, assolutamente intima e che dovrebbe restare privata”. Si è espresso così Carlo Vinco, il garante dei detenuti della Casa Circondariale di Montorio (Verona), dove si trova Filippo Turetta, accusato di aver ucciso l’ex fidanzata Giulia Cecchettin l’11 novembre 2023. L’intercettazione risale al 3 dicembre 2023 ed è stata resa pubblica la scorsa settimana dal settimanale Giallo, scatenando la gogna mediatica nei confronti di Nicola Turetta, padre di Filippo, per aver minimizzato il femminicidio compiuto dal figlio, definendolo “un momento di debolezza”.

 

di Annalisa Maggi

Il Messaggero, 1 agosto 2024 Il vice premier Antonio Tajani in visita al supercarcere di Paliano. Ieri mattina, alle 10, il portone della Casa di Reclusione di Paliano si è aperto per accogliere il segretario nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani. Parte dalla Ciociaria, infatti, e precisamente dall’ala della cinquecentesca Rocca dei Colonna adibita a Casa di Reclusione l’iniziativa “Estate in carcere”. Si tratta di una serie di visite negli istituti di pena in tutta Italia programmate da parte di parlamentari, eurodeputati, consiglieri regionali, amministratori e militanti azzurri, per verificare le condizioni dei detenuti e confrontarsi con dirigenti, operatori, agenti di polizia penitenziaria e magistrati di sorveglianza.

 

di Antonio Maria Mira

Avvenire, 1 agosto 2024 Al lavoro sui campi, fianco a fianco, detenuti e volontari. È l’iniziativa promossa da Libera nel carcere “Novelli” di Carinola, in provincia di Caserta. Non era mai successo. Lavorare sui campi, fianco a fianco, detenuti e volontari. È il campo di lavoro promosso da Libera nel carcere “Novelli” di Carinola nel Casertano. Non era mai successo. È infatti, il primo promosso dall’associazione guidata da don Luigi Ciotti, in un istituto penitenziario. Dal 29 luglio al 3 agosto 16 persone provenienti da tutta l’Italia lavoreranno sui terreni agricoli del carcere e si confronteranno coi detenuti.

 

forlitoday.it, 1 agosto 2024 Il nuovo protocollo d’intesa per il sostegno all’inserimento socio-lavorativo di persone in esecuzione penale interna ed esterna, e persone ex detenute, sul territorio di Forlì-Cesena amplia la compagine di firmatari. Il nuovo protocollo d’intesa per il sostegno all’inserimento socio-lavorativo di persone in esecuzione penale interna ed esterna, e persone ex detenute, sul territorio di Forlì-Cesena amplia la compagine di firmatari con l’ingresso di Cia-Conad. Il protocollo conta ad oggi 42 firmatari (tra cui i Comuni di Forlì e Cesena, Unione Valle Savio, Unione Rubicone e mare, Inail, sindacati, imprese e tanti altri).

 

di Chiara Sandrucci

Corriere di Torino, 1 agosto 2024 Maturità dal sapore di riscatto, sono 19 i detenuti del Lorusso e Cutugno che hanno superato la prova. Studiano in cella, senza internet e libri di testo. Non è facile, eppure anche quest’anno è tornata la scuola estiva, a riempire i vuoti della vita in carcere. Finito l’anno scolastico e superata la maturità con nove diplomati, in queste settimane i docenti volontari propongono attività di rinforzo e ripasso a chi frequenta la sezione carceraria dell’istituto superiore Giulio nel carcere Lorusso e Cutugno di Torino. “Siamo una quindicina e ci diamo il cambio tutta l’estate per garantire la nostra presenza tutti i giorni della settimana”, spiega Eleonora Rossotto, docente di italiano di ruolo all’enogastronomico Beccari e volontaria in carcere da quando le è capitato di fare una supplenza tempo fa.

 

di Diego Vincenti

Il Giorno, 1 agosto 2024 Al Castello Sforzesco arriva lo spettacolo teatrale nato all’interno del carcere di Opera. La regista Ivana Trettel: “Che emozione creare bellezza in luoghi in cui di bellezza ce n’è molto poca”. “Assolutamente sì. Viviamo un disincanto atroce, in termini sociali, culturali, politici. All’interno di una società deritualizzata che ha perso il senso di comunità, di solidarietà reciproca”.

 

di Emanuele Felice

Il Domani, 1 agosto 2024 Noi che difendiamo la libertà, di sinistra e non solo, abbiamo il dovere di condannare i crimini di Netanyahu, la strategia dell’occhio per occhio, l’escalation militare, la logica dei “due pesi e due misure” degli Usa (da Guantanámo all’Iraq), quella della Ue con i migranti. In nome di un male inteso realismo tendiamo più facilmente a chiudere un occhio sui nostri alleati come l’Arabia Saudita e Israele. Dovremmo invece chieder conto delle violazioni che tradiscono i nostri valori. Il campo delle democrazie liberali non vincerà la sfida con le potenze autoritarie se non saprà convincere del fatto che i suoi valori, cioè il rispetto dei diritti umani a partire dalle libertà civili e politiche, sono preferibili, per tutti, e hanno valore universale.

 

di Luigi Mastrodonato

Il Domani, 1 agosto 2024 “Liberatelo, è malato e non mangia più”. L’appello del padre al ministro degli Esteri Antonio Tajani, che finora non ha ancora risposto. “Ha gravi problemi psichiatrici e non ha le medicine”. Il caso in Parlamento. L’odissea di Andrea nel carcere di Hasselt, in Belgio, va avanti da oltre due mesi e mezzo. Cittadino italiano, 26 anni, è stato arrestato il 16 maggio scorso con l’accusa di aver rubato alcune collanine durante un festival. Andrea soffre di gravi problemi psichiatrici e tossicodipendenza e le sue condizioni di salute, già precarie, sono gravemente peggiorate da quando è in prigione. Come denuncia la famiglia, sin dall’inizio non ha ricevuto i medicinali di cui aveva bisogno e a due mesi e mezzo dall’incarcerazione non gli è stata fatta neanche una visita specialista.

 

di Enrico Varrecchione

linkiesta.it, 1 agosto 2024 In Norvegia si cerca il più possibile di evitare l’incarcerazione per chi compie reati in giovane età per evitare traumi, stigmatizzazioni e amicizie poco raccomandabili durante la detenzione che potrebbero causare una recidiva. Due furgoni passano il confine fra la Svezia e la Norvegia attraverso un valico secondario a ridosso del Lago Varald, nelle ore serali di un sabato di fine autunno, quando le temperature sono già abbondantemente sotto lo zero e non ci sono particolari eventi che giustificano un tale viaggio. Se ne accorgono le guardie doganali di stanza a Kongsvinger, il primo centro urbano di una certa importanza dopo il confine, dopo aver notato il passaggio dei veicoli, entrambi con targa svedese, attraverso le telecamere di sorveglianza.

 

di Rosalba Castelletti

La Repubblica, 1 agosto 2024 Detenuti politici trasferiti in contemporanea, voli presidenziali e decreti secretati: sono diverse gli indizi di un imminente baratto che potrebbe coinvolgere una decina di detenuti politici russi tra cui Jashin e Kara-Murza e gli statunitensi Gershkovich e Whelan. Ma alcuni attivisti invitano alla cautela. Le autorità di Mosca e Washington si trincerano dietro al “No comment”, mentre sui canali Telegram russi si susseguono oramai da tre giorni notizie su un imminente scambio di prigionieri tra Russia e Occidente su larga scala.

di Margherita Cordellini

Il Manifesto, 1 agosto 2024 Secondo il nuovo rapporto dell’ufficio dell’Alto commissario per i diritti umani delle Nazioni Unite, migliaia di prigionieri palestinesi sono detenuti in segreto e in isolamento completo. Torturati con l’elettroshock e abusati sessualmente, almeno 53 di loro sono morti. La corte penale internazionale potrebbe utilizzare questo rapporto per documentare i crimini di Israele. “Se le condizioni di detenzione dei palestinesi in custodia israeliana erano già molto preoccupanti prima del 7 ottobre 2023, la situazione è peggiorata drasticamente in seguito”. Lo si legge nel rapporto pubblicato mercoledì dall’ufficio dell’Alto commissario per i diritti umani delle Nazioni Unite (Ohchr), in cui viene fatta luce sugli abusi a cui i prigionieri palestinesi sono sottoposti.

 

DOCUMENTI

Articolo. "Emergenza carceraria: la denuncia e la cura. Prima parte", di Enrico Sbriglia

Articolo. "Dignità e Umanità: verso un carcere europeo?", di Claudia Trani

Articolo. "Affettività intramuraria e tutela della salute dei detenuti", di Linda Blumetti

Determinazione CNEL: "Costituzione del Segretariato permanente per l'inclusione economica, sociale e lavorativa delle persone private della libertà personale"

Garante dei diritti dei detenuti del Lazio: "Che cosa fare per poter avere un colloquio riservato con il/la partner, riconosciuto dalla Corte costituzionale (sentenza n.10/2024)"

Comunicato Garante per i diritti delle persone private della libertà personale del Comune di Bologna: "Quando il carcere diventa una corsia di ospedale"

APPUNTAMENTI

"Chiavi di svolta". L'Associazione Voci di dentro presenta le azioni per la città (Chieti, 2 agosto 2024)

"Giovani, controllo sociale e giustizia penale". Summer School di Antigone e del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Torino (Torino, dal 16 al 20 settembre 2024)

Convegno regionale volontariato carcerario: "Giustizia riparativa, annuncio profetico" (Pompei-NA, 28 settembre 2024)

Convention del Movimento No Prison: "Le carceri incostituzionali" (Assisi-PG, 17 e 18 ottobre 2024)

Corso di formazione. "So-stare nel confitto. La Mediazione Umanistica, un altro sguardo sul futuro" (Brescia, 19 e 20 ottobre 2024)

Garante detenuti Emilia Romagna: "Conoscere il carcere per progettare il volontariato". Visite formative nelle carceri di Bologna, Rimini e Ferrara (ottobre-dicembre 2024)

CORSI E MASTER

Università Milano Bicocca. Master di I livello: "Devianza, sistema della giustizia e servizi sociali" (Dal 26 ottobre 2024 al 31 ottobre 2025)

CONCORSI

Premio letterario "Maurizio Battistutta". Riservato alle persone detenute nelle carceri di tutto il territorio nazionale (scadenza 31 dicembre 2024)