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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di domenica 18 agosto 2024
CARCERI
di Giuseppe Anzani
Avvenire, 18 agosto 2024 Ma quale svuota-carcere. Il decreto-legge di luglio convertito in fretta nei giorni precedenti al Ferragosto non ha tirato fuori nessuno dalle celle arroventate. Qualcuno è uscito da sé senza attendere il fine-pena, passando col suicidio dalla cella all’obitorio. L’ultimo della serie il numero 67 (chi si ricorda il nome? Cosa conta il nome dei disperati?) il giorno stesso della approvazione della legge. Sensi di colpa? In quelli che governano le pene prevalgono i sensi di vacanza estiva, poi si vedrà. Promesso, sarà il miracolo. Intanto le rivoluzionarie novità sono mille poliziotti in più. La sicurezza, si capisce, a scanso di rivolte. Per i reclusi il beneficio immediato di due telefonate in più al mese (da quattro a sei). Lodevole l’intento anti-suicida, perché come è noto una telefonata allunga la vita.
di Davide Varì
Il Dubbio, 18 agosto 2024 Crisi senza precedenti. Dietro le sbarre le condizioni mettono a rischio la salute e la vita delle persone detenute. Il sovraffollamento carcerario in Italia ha raggiunto livelli allarmanti, trasformando le prigioni in luoghi di grave sofferenza. Al 29 luglio 2024, le carceri italiane ospitavano 61.134 detenuti, a fronte di soli 47.004 posti disponibili. Questo significa che 14.130 persone vivono in spazi estremamente ristretti, con un tasso di sovraffollamento medio del 130,06%. Tra questi, 2.686 donne e 19.213 stranieri.
di Lorenzo Attianese
ansa.it, 18 agosto 2024 Ma non basta: il ministero della Giustizia lavora anche ad altre misure per risolvere le emergenze negli istituti penitenziari italiani e tra queste spunta un provvedimento ad hoc per ridurre i suicidi in cella e l’ipotesi della concessione di misure alternative, come i domiciliari o l’affidamento in prova, per quei detenuti condannati che devono scontare pene residue entro un anno, per combattere il sovraffollamento delle strutture.
di Virginia Piccolillo
Corriere della Sera, 18 agosto 2024 Il ministro: strutture esterne per chi ha già diritto ai domiciliari ma non dispone di una casa. Migliaia di detenuti fuori dai penitenziari sovraffollati, senza decreto dvuota-carceri e senza spaccare la maggioranza. Una soluzione (almeno parziale) alla tragica emergenza dei penitenziari che ha infiammato la politica di Ferragosto è stata individuata in via Arenula. Trova il consenso anche di Fratelli d’Italia, contraria a tutte le formule generalizzate finora circolate, più o meno sponsorizzate da Forza Italia e non solo. E il ministro Carlo Nordio la anticipa al Corriere: “Non è una misura imposta dal governo. Sono i giudici che devono decidere. Noi non vogliamo sostituirci a loro. Cerchiamo solo di metterli nella condizione di scegliere liberamente”, è la premessa del ministro.
di Liana Milella
La Repubblica, 18 agosto 2024 Lega e FdI non vogliono liberare gli 8mila detenuti con meno di un anno da scontare. Ma anche Forza Italia chiede misure veloci. Sul tavolo di Nordio brucia sempre più il dossier carceri. E i numeri non tornano. Perché l’emergenza, un mix tra suicidi e rivolte, richiede risposte immediate. Forza Italia le pretende. Meloniani e salviniani si oppongono. Al Guardasigilli restano poco meno di due settimane. Poi, al primo consiglio dei ministri, dovrà mettere le carte sul tavolo. Domiciliari per chi deve scontare un anno di pena? FdI e Lega dicono di no, non reggono l’impatto di 8mila carcerati in uscita. Perché questo hanno chiesto i Garanti dei detenuti andando ben oltre la legge del 2010 approvata dal governo Berlusconi dove Meloni era ministro.
di Giulia Merlo
Il Domani, 18 agosto 2024 In Italia il 34 per cento dei detenuti è in carcere per droga, il doppio della media Ue, e il 40 è tossicodipendente. L’unica soluzione del governo è fare un albo delle comunità, ma aumentando la possibilità di arrestare i minori. Per ridurre drasticamente il numero di detenuti esiste una categoria su cui incidere: chi è in carcere a causa della legge sulle droghe del 1990 e i tossicodipendenti. Secondo il quindicesimo Libro Bianco sulle droghe curato dall’associazione Luca Coscioni, infatti, nel 2023 sono tornati a salire gli ingressi in carcere per droghe: 10.697 dei 40.661 ingressi in carcere nel 2023 (il 26,3 per cento) hanno avuto come causa la commissione del reato di cui all’articolo 73 del Testo unico, ovvero la detenzione a fini di spaccio.
di Antonio Maria Mira
Avvenire, 18 agosto 2024 Nella Relazione sulla condizione dei detenuti minorenni, c’è la conferma che la capienza delle strutture per under 18 non basta più. Il nodo dei trasferimenti nelle celle per adulti. Anche gli istituti penali per minorenni sono strapieni, raggiungendo il 104% della capienza. “Dopo gli anni della pandemia si è constatato un incremento degli ingressi di minorenni e giovani adulti stranieri nei Servizi residenziali della Giustizia minorile, in particolare negli Istituti penali per i minorenni (Ipm)”. Lo scrive il Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità del Ministero della Giustizia, nella Relazione sulla condizione dei detenuti minorenni, relativa al 2023 ma aggiornata ai primi mesi del 2024, inviata recentemente al Parlamento dal ministro Nordio.
di Giovanni M. Jacobazzi
Libero, 18 agosto 2024 Nel 2015, quando era al governo, lanciò gli “Stati Generali dell’esecuzione penale” con l’intendo di riformare le prigioni, poi si fermò per non perdere voti. Il Partito democratico ed i suoi giornali di riferimento hanno “scoperto” nella torrida estate 2024 che in Italia le prigioni rappresentano un problema molto serio. “Carceri senza pace”, ha titolalo ieri Repubblica, dedicando le prime tre pagine a quanto sta accadendo all’interno dei penitenziari, dove il sovraffollamento, le rivolte ed i suicidi di detenuti ed agenti della Polizia penitenziaria sono - purtroppo - all’ordine del giorno.
di Marco Maffettone
ansa.it, 18 agosto 2024 “Il governo si è messo in un vicolo cieco dal quale ha difficoltà ad uscire”. È lapidario il giudizio dei penalisti italiani sulle politiche messe in campo dall’esecutivo per fare fronte all’emergenza nelle carceri. Parole che arrivano a poche ore dal bilancio, del tutto parziale, sul numero dei suicidi avvenuti dall’inizio dell’anno all’interno dei penitenziari.
di Enrico Ferro
La Repubblica, 18 agosto 2024 Intervista al sottosegretario alla Giustizia: “Nordio ha detto che le sanatorie sono una resa. Agiamo sull’edilizia finalmente”. Senatore Andrea Ostellari, sottosegretario alla Giustizia, anche Forza Italia sostiene che la situazione nelle carceri sia drammatica. Lei no? “La situazione delle carceri era nota già a fine 2022, quando il governo si è insediato. Chi ci ha preceduto non si era accorto di nulla? Diciamo la verità: per anni sono mancati visione e investimenti, anche di carattere ordinario. Oggi, per la prima volta, è stata approvata una riforma completa, dai temi dell’edilizia al trattamento detenuti”.
di Marco Cremonesi
Corriere della Sera, 18 agosto 2024 L’ex ministra e senatrice della Lega: “Celle e femminicidi le priorità. Basta con questa storia. Nessuno di noi vuole garantire impunità ai colletti bianchi, puntiamo a tutelare tutti i cittadini e ogni abuso va perseguito. Infatti, è già stato introdotto un reato per evitare lacune e in cantiere c’è una riforma complessiva di tutti i reati contro la Pubblica amministrazione”. Giulia Bongiorno, leghista, presidente della Commissione Giustizia del Senato (ma anche una delle più note penaliste italiane), non accetta “la narrazione secondo cui il centrodestra si muove sulla Giustizia per proteggere solo gli amministratori pubblici”.
di Luca Fazzo
Il Giornale, 18 agosto 2024 “Vedo da sempre parole e niente fatti”. È stato uno dei fondatori di Forza Italia, è stato senatore della Repubblica. Ed è stato per cinque anni in carcere. Se si vuole parlare dell’emergenza carceri, che è un volto cruciale dell’emergenza giustizia, è inevitabile andare a parlare con Marcello Dell’Utri. Che nel 2024 celebra un record tanto assoluto quanto amaro: è da trent’anni sotto inchiesta. Da trent’anni, una dopo l’altra, procure del sud e del nord indicano in lui il protagonista delle malefatte più inenarrabili: compresa la più celebre, quella come artefice della trattativa tra Stato e mafia, sgretolata in tutti i gradi di giudizio dalle sentenze di assoluzione.
di Giovanni Fiandaca
Il Foglio, 18 agosto 2024 La procura di Caltanissetta che indaga i due magistrati oramai in pensione, sospettati di aver favorito la mafia trent’anni fa. Presunti infedeli i pm, al posto degli ufficiali del Ros? La sorprendente e clamorosa iniziativa della procura di Caltanissetta di indagare i due noti e stimati magistrati ormai in pensione Natoli e Pignatone, accusati nientemeno di avere un trentennio fa favorito Cosa nostra insabbiando - nei rispettivi ruoli di esecutore e istigatore - una indagine sui rapporti tra sospetti mafiosi e manager del gruppo imprenditoriale Ferruzzi, suscita interrogativi in diverse direzioni (cfr. anche il precedente intervento su queste colonne di E. Antonucci in data 1 agosto).
di Carlo Testa
Corriere del Mezzogiorno, 18 agosto 2024 La notizia diffusa dai sindacati degli agenti penitenziari. La rivolta scoppiata al primo piano, quello dove si trovano i detenuti per reati comuni. Si è conclusa dopo tre ore. Sembra tornata la calma ma nella serata di venerdì 17 agosto si è temuto il peggio per una rivolta scoppiata nel carcere di Bari. Verso le 20 è arrivato un allarmante comunicato dei sindacati della polizia penitenziaria. Questo: “Gravissimi disordini sono in corso presso la Casa circondariale di Bari. Dalle primissime notizie che ci giungono, alcuni detenuti di una sezione detentiva avrebbero sequestrato un’infermiera e aggredito violentemente l’appartenente alla Polizia penitenziaria in servizio, che cercava di impedirlo.
di Manuela D’Alessandro
agi.it, 18 agosto 2024 Il carcere contiene 1.007 persone, contro la capienza di 450. Il direttore Giacinto Siciliano racconta la sfida quotidiana per garantire dignità nel penitenziario più affollato d’Italia. A San Vittore qualcuno ha scritto col gesso “1+1=3” sulla lavagna di una delle aule scolastiche. Purtroppo, osserva il direttore Giacinto Siciliano fissando gli scarni elenchi affissi sulla porta dei partecipanti agli ultimi esami di Stato, “sono pochissimi quelli che seguono le lezioni e arrivano a fine anno”. I conti che non tornano perché esorbitano sono quelli del sovraffollamento. “C’è stato un giorno ad agosto che sono entrati 29 detenuti, se manteniamo il ritmo preso questo mese potrebbero essere 300 nuovi ingressi”.
di Simona Lorenzetti
Corriere di Torino, 18 agosto 2024 I Radicali in visita al Lorusso e Cutugno: c’è un clima di rabbia. Il viaggio dei Radicali Italiani all’interno del carcere Lorusso e Cutugno conferma, ancora una volta, le difficili condizioni di vita nella struttura. Una presa di consapevolezza non certo nuova per il tesoriere Filippo Blengino. E che il Lorusso e Cutugno sia “al collasso è un dato di fatto. Servono provvedimenti urgenti”, spiega Blengino. Che annuncia la decisione di depositare domani in Procura, a Torino, una denuncia contro il ministro della Giustizia Carlo Nordio.
La Stampa, 18 agosto 2024 Pubblichiamo la lettera delle detenute del carcere femminile di Torino. Siamo le “ragazze” detenute nel carcere di Torino. Con questo scritto vorremmo divulgare pubblicamente che il giorno di Ferragosto faremo lo sciopero del carrello rifiutando il cibo dell’amministrazione penitenziaria e che quando terminerà la pausa estiva del Parlamento inizieremo lo sciopero della fame ad oltranza e a staffetta, pacificamente, affinché venga concessa la liberazione anticipata speciale o qualsiasi misura che riduca il sovraffollamento e riporti respiro a tutta la comunità penitenziaria.
di Andrea Zanello
La Stampa, 18 agosto 2024 Alta anche la percentuale di osservati speciali perché a rischio suicidio. Un’alta percentuale di detenuti psichiatrici e un numero ingente di osservati speciali perché a rischio suicidio. Sono alcune delle dinamiche interne al carcere di Vercelli che i Radicali hanno segnalato ieri. Dopo Roma, Milano, Sollicciano, Poggioreale, Secondigliano, Benevento, Bologna, Torino il tour di agosto dei Radicali Italiani nel pomeriggio è arrivato a Vercelli. Il tesoriere Filippo Blengino, insieme ad una delegazione di altre sei persone, ha verificato le condizioni del carcere di Vercelli di Billiemme.
di Francesco Zuppiroli
Il Resto del Carlino, 18 agosto 2024 Ai “Casetti” sono rinchiuse 158 persone a fronte di 118 posti regolamentati. Il garante Roberto Cavalieri: “Il boom di ragazzi è legato al periodo estivo, che fa impennare gli arresti per spaccio, furto e rapina”. Ci sta il mare fuori. Fuori dalle sbarre del carcere di Rimini, dove l’Adriatico calamita (in senso figurato) i 158 paia di occhi che sbirciano al di là dell’orizzonte. Tante sono infatti, stando ai dati più aggiornati del Garante regionale per i detenuti, le persone oggi ristrette nella casa circondariale del territorio, dove invece la capienza massima sarebbe di 118 detenuti. Un sovraffollamento di ben 40 persone che rappresenta però quasi un’abitudine per una casa circondariale abituata ad oscillazioni e sovra-stress nel periodo estivo.
di Nicoletta Gigli
Il Messaggero, 18 agosto 2024 I due detenuti lavorano grazie a Seconda Chance, la onlus fondata dalla giornalista Flavia Filippi. “Ho iniziato a lavorare qui il 9 gennaio. Ero in carcere da febbraio 2020 e ancora mi emoziono se ripenso alle sensazioni provate quel giorno. Sono grato a chi mi ha permesso di riassaporare la libertà, per loro ci sarò sempre”. Renato, 52 anni, romano, detenuto nel carcere di Sabbione nella sezione dei semiliberi, è al lavoro nella clinica veterinaria Tyrus. Dopo aver svolto la formazione grazie alla piattaforma messa a disposizione da Unisvet è diventato tecnico veterinario della clinica che sta a due passi dal carcere. Racconta di sé nella stanza dedicata alla riabilitazione di cani e gatti dove affianca il fisioterapista, Simone Bargellini.
di Igor Traboni
Avvenire, 18 agosto 2024 Il progetto del I Municipio, avallato dal Comune, prevede recinti per evitare i bivacchi notturni. Chi conosce bene la realtà degli ultimi, però, rilancia altre soluzioni. A cominciare da Sant’Egidio. Lo chiamano “il dente cariato”: un po’ per la morfologia, un po’ perché dà proprio l’idea di qualcosa andata a male, con quel brutto colpo d’occhio, una volta usciti dalla stazione Termini sulla sinistra, di un “serpentone” con oltre 20 tra negozi e fast food. Una “carie” che si spinge verso piazza dei Cinquecento, i cui due portici al tramonto diventano l’unica dimora di chi un posto per dormire proprio non ce l’ha e si adatta alla meglio, tra cartoni, vecchie coperte, sporcizia ovunque e piccioni che arrivano a beccare anche i piedi.
AFFARI SOCIALI
di Concita De Gregorio
La Repubblica, 18 agosto 2024 Vivo giorni di isolamento in una speciale comunità, quella della cura. Qui, in un ospedale, l’equilibrio è tutto: è misura millimetrica dell’ascolto e del rispetto del vicino, dell’altro. Solo chi ci governa si sente, tracotante, nei panni di re Lear. La fine del dialogo, il disprezzo degli altri. Dov’è la sorgente, quale la causa e quale l’effetto? È stata la fine del dialogo - l’isolamento, la vita in cuffia, il soliloquio - ad aver provocato il disprezzo e la paura dell’altro? L’altro, in generale: che arrivi dal mare, che sia in carcere, che abbia diritto a morire come crede, a dirsi italiano per nascita, per studi, ad avere figli in accordo con chi e come vuole senza doverli nascondere per non incorrere in reati universali immaginari. L’altro da te.
di Enzo Risso
Il Domani, 18 agosto 2024 Le persone con meno risorse e reti sociali hanno minori opportunità di mobilità sociale e di accesso ai benefici derivanti dalle relazioni. Con questo presupposto, le diseguaglianze finiscono per esacerbarsi. Il capitale sociale langue in Italia. Sono fragili le risorse cui le persone possono attingere grazie alle qualità e quantità delle relazioni sociali e delle reti di connessioni che possiedono. Una recente indagine di Ipsos global Advisor, realizzata in 30 paesi, consente di mettere a confronto la qualità percepita delle relazioni sociali e familiari degli italiani con quelle dei cittadini degli altri paesi e permette di verificare lo stato di salute del capitale sociale presente nella nostra penisola.
di Gianfranco Schiavone
L’Unità, 18 agosto 2024 La retorica governativa maschera i flussi veri. Lasciar morire affogati o lasciar deportare naufraghi è servito soltanto a far aumentare il numero delle partenze da altri porti. Nel suo rapporto del 13 agosto 2024, l’agenzia europea Frontex ha diffuso dei dati relativi agli arrivi “irregolari” dei migranti in Europa nei primi sei mesi del 2024, suddivisi tra le diverse rotte migratorie. Il dato che balza immediatamente in evidenza riguarda la diminuzione di ben il 67% degli arrivi sulla rotta del Mediterraneo centrale, quella che ha come punto di arrivo l’Italia. La notizia è stata ripresa con grande enfasi propagandistica dal Governo italiano secondo il quale questa diminuzione dimostra il successo della sua politica.
di Giovanni Russo Spena
Left, 18 agosto 2024 Il ragazzo ha problemi psichici seri. Sappiamo bene che, purtroppo, il carcere non aiuta. Anzi, l’isolamento potrebbe indurlo a compiere gesti di autolesionismo. Ancora una volta poniamo attenzione all’asprezza della condizione carceraria, al garantismo, allo Stato di diritto. Qui parliamo della vita di un giovane italiano, detenuto da più di tre mesi nel carcere belga di Hasselt. Il ragazzo ha problemi psichici seri. Sappiamo bene che, purtroppo, il carcere non aiuta. Anzi, l’isolamento potrebbe indurlo a compiere gesti di autolesionismo. Ne parliamo con il padre.
di Marco Grasso
Il Fatto Quotidiano, 18 agosto 2024 Il ministero (bocciato dalla Corte) dà l’ok al rimpatrio di Hichem Riah, mentre in Senato si discute del Piano Mattei sull’energia. È inizio agosto, e a Portofino siamo nel pieno della stagione balneare. Fra la folla di turisti la polizia ferma un uomo in vacanza. Non ha il phisique du rôle del latitante: ha pernottato in un hotel con i suoi documenti, come farebbe chiunque non abbia nulla da temere. Eppure su Hichem Riah, 46 anni, rifugiato in Svizzera da anni, pende una nota dell’Interpol e un mandato di cattura internazionale. L’Algeria, il Paese in cui è nato, lo cerca per eseguire una sentenza per omicidio: un agguato a coltellate avvenuto al termine di una rissa. La condanna prevede la pena di morte.
di Umberto De Giovannangeli
L’Unità, 18 agosto 2024 “Non basta definire inaccettabile quello che sta succedendo a Gaza, il governo italiano agisca e si smetta di aver paura di definirlo genocidio, come ha già fatto l’Aja”. Silvia Stilli, presidente dell’associazione delle Organizzazioni italiane di cooperazione e solidarietà internazionale (Aoi): a Gaza continua la strage di innocenti. L’infanzia viene cancellata, come denunciano Unicef e Save the Children. E il mondo sta a guardare. A Gaza un padre torna a casa dalla registrazione anagrafica dei gemellini appena nati e trova loro e la moglie uccisi da un bombardamento israeliano. Erano questi i pericolosi terroristi da eliminare? Quanto dura l’indignazione? Qualche ora, una giornata, due? Da ottobre 40mila sono i palestinesi uccisi nella Striscia, di cui quasi 16mila minorenni.
DOCUMENTI
Carceri: rassegna stampa PDF dai principali quotidiani del 18 agosto 2024
Carceri: rassegna stampa PDF dai principali quotidiani del 17 agosto 2024
APPUNTAMENTI
La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione del 19 al 25 agosto 2024
Webinar Human Foundation: "Dal carcere alla comunità: esperienze di reinserimento sociale delle persone detenute" (Online, 12 settembre 2024)
Convention del Movimento No Prison: "Le carceri incostituzionali" (Assisi-PG, 17 e 18 ottobre 2024)
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