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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di domenica 11 agosto 2024
di Donatella Stasio
La Stampa, 11 agosto 2024 L’idea del governo è una detenzione che produce solo abbrutimento, morti e criminalità. Non tirino per la giacca il capo dello Stato: il ministro accolga i richiami del Colle. Il governo ha varato un decreto legge inutile ad arginare l’emergenza carceri, lo ha chiamato “carcere sicuro”, lo ha blindato in Parlamento contro ogni proposta volta a ridurre l’escalation di suicidi, lo ha fatto approvare con voto di fiducia e a razzo, sebbene il termine per la conversione in legge scadesse il mese successivo e dunque ancora si sarebbe potuto fare qualcosa, ma da domani tutti al mare, e pazienza se in carcere si continua a morire.
di Manuela D’Alessandro
agi.it, 11 agosto 2024 Chi si è tolto la vita subito dopo l’ingresso in prigione, chi poco prima di lasciarla. Chi era vittima delle dipendenze e chi di sofferenze psichiatriche. Una cupa Spoon River a cui si aggiungono sette agenti penitenziari. Si sono impiccati quasi tutti, chi col laccio dei pantaloni, chi con le lenzuola, chi con una corda. Qualcuno si è soffocato con un sacchetto di plastica, qualche altro riempiendosi i polmoni di gas o altre sostanze. A volte in cella non erano soli, c’erano dei compagni. A volte non sono morti subito, gli agenti della penitenziaria hanno provato a rianimarli. Età media 37 anni, più stranieri che italiani. Reati dall’omicidio al piccolo spaccio, tanti con dipendenza dalla droga, diversi con sofferenze psichiatriche.
di Massimiliano Saggese
Il Giorno, 11 agosto 2024 Al momento in Italia sono 21 le donne che stanno affrontando la pena in queste strutture. Polemica sul nuovo decreto carceri diventato legge che rende facoltativo il rinvio della pena. Oltre il cancello spuntano i giochi. Dentro, sulle pareti colorate, tanti disegni. Ma ci sono cancellate tutt’attorno, nella “terra di mezzo” che si cerca di rendere sempre più simile a una casa per addolcire quello che è un luogo di detenzione: è l’Icam, Istituto a custodia attenuata per madri detenute in via Macedonio Melloni, il primo in Italia (e in tutto sono quattro), parte del polo penitenziario di San Vittore. È in un edificio a sé, con camere ampie e spazi comuni. Adesso ospita otto donne che stanno scontando una pena, con accanto i loro bimbi (dai nascituri fino a piccoli che frequentano le elementari).
di Alessandro D’Amato
La Nazione, 11 agosto 2024 Il senatore Verini (Pd): bocciati i nostri emendamenti. Detenzione preventiva? “Sia per tutti o per nessuno”. “Da quando faccio il parlamentare è la 90esima volta che visito un carcere. La prima domanda te la rivolgono con gli occhi: “È vero che non avete fatto niente?”. In 4.500 con meno di un anno o tra uno e due anni da scontare avevano una speranza. Ma il governo non ha fatto niente”. Il senatore del Pd Walter Verini negli ultimi giorni è stato nelle carceri di Perugia, Terni, Rieti, Regina Coeli e Rebibbia a Roma. Oggi racconta la disperazione: “Un detenuto teneva in mano un giornale con il titolo “Parlamento bloccato, nulla di fatto per le carceri”. Il tema della liberazione anticipata o dei domiciliari era qualcosa a cui stare appesi, che per chi vive in tre metri quadrati vuole dire tanto”.
di Marco Cremonesi
Corriere della Sera, 11 agosto 2024 Tante questioni sono ancora irrisolte; FI è insoddisfatta. Dopo lo stop all’abuso d’ufficio, Palamara valuta il ricorso per la sua condanna. La legge Nordio è appena entrata in vigore, così come quella sulle carceri, ma diverse questioni restano aperte. Se ne riparlerà dopo la pausa estiva, ma Forza Italia è lontana dal dirsi soddisfatta, soprattutto sul tema dell’affollamento degli istituti di pena. Mentre l’abolizione del reato di abuso d’ufficio ha già una prima conseguenza: l’ex membro del Csm ed ex presidente dell’Associazione magistrati (Anm) Luca Palamara, rimosso dall’ordine giudiziario, sta valutando “i riflessi che la nuova disciplina avrà sulla vicenda che mi ha riguardato, sia in ambito penale che disciplinare”.
di Flavia Amabile
La Stampa, 11 agosto 2024 FI: “Bisogna intervenire rapidamente”. I dubbi degli alleati di governo. La politica si ferma ma alla ripresa a settembre sarà la giustizia uno dei temi più caldi su cui all’interno della maggioranza non mancheranno scontri. Il nodo carceri è ancora da sciogliere, il ministro Carlo Nordio dovrebbe incontrare il presidente della Repubblica Sergio Mattarella per valutare possibili soluzioni che possano migliorare le condizioni di vita di detenuti e agenti penitenziari, ma sarà Forza Italia a dettare l’agenda puntando, dopo il decreto carceri, a una riforma delle misure cautelari e della legge Severino.
di Giulia Merlo
Il Domani, 11 agosto 2024 Su separazione delle carriere e abuso d’ufficio la distanza ideologica tra centristi e Pd e M5S è incolmabile. Su carcere e riforma del Csm, invece, la possibilità di convergenza esiste e può essere un punto di partenza. Il percorso verso il campo largo che dovrebbe riunire tutto il centrosinistra è lastricato di ostacoli e il più pericoloso è indubbiamente la giustizia. Nel grande progetto di ricomporre i cocci tra Partito democratico, Italia Viva e Azione, cui aggiungere anche il Movimento 5 Stelle e l’Alleanza Verdi-Sinistra, infatti, dovrà fare i conti con le posizioni agli antipodi su praticamente tutte le questioni che riguardano il sistema giudiziario. A dimostrarlo fanno fede i voti d’aula e le dichiarazioni dei principali esponenti dei partiti.
di Tommaso Labate
Corriere della Sera, 11 agosto 2024 Il deputato di Azione, figlio del liberale Raffaele Costa, sottosegretario alla Giustizia dopo il caso Moro. Sull’ultima trovata garantista, il divieto di custodia cautelare per gli incensurati, s’è ritrovato contro anche un pezzo del suo partito, quelli di Azione della Liguria politicamente armati contro Giovanni Toti. “Ma comunque è una costante, per un garantista in politica al giorno d’oggi è sempre così. Ci sono i partiti garantisti, quelli che non lo sono affatto, quelli come la Lega di Salvini che lo sono a corrente alternata; ma anche nei primi, quando capita, l’occasione di attaccare l’avversario indagato o arrestato viene purtroppo considerata troppo ghiotta per non sfruttarla a proprio vantaggio”.
di Adriana Logroscino
Corriere della Sera, 11 agosto 2024 Il ministro per i Rapporti con il Parlamento: “Arriveremo a una quadra come sempre, separare le carriere è nel programma”. Uscito dalla maratona pre-pausa festiva, il ministro per i Rapporti col Parlamento, Luca Ciriani, garantisce che né giustizia né politica estera né nomine Rai o riforme turberanno il governo Meloni: “Noi su tutto troveremo la quadratura del cerchio come sempre. Dalla sinistra non prendiamo lezioni. E sono diplomatico”.
di Antonella Mascali
Il Fatto Quotidiano, 11 agosto 2024 Dopo il via libera alla riforma, la maggioranza non si placa: già pronte in Parlamento altre leggi per l’impunità. Dopo la doppia firma del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, prima del decreto Carceri e poi della riforma Nordio, il capo dello Stato ha davanti altri progetti in itinere della maggioranza di centrodestra più calendiani e renziani che vogliono chiudere il cerchio della giustizia pro impuniti eccellenti: colletti bianchi, politici, pubblici ufficiali. Come si sa, già con le riforme approvate i detenuti mafiosi e i terroristi irriducibili possono aspirare ai benefici; nessuno potrà più essere condannato per abuso d’ufficio, le intercettazioni, grazie alle quali lo Stato fa cassa sono ormai “lobotomizzate”; con l’alibi della “presunzione di innocenza” si sono silenziati procuratori, pm, giornalisti e così via.
di Guido Stampanoni Bassi*
Il Domani, 11 agosto 2024 Nel caso della decisione di Cassazione sull’omicidio di Lorena Quaranta si è parlato di “sentenza sessista”. Ma che lo stato emotivo dell’imputato debba essere tenuto in considerazione ai fini della commisurazione della pena (ad esempio, al fine di riconoscere le attenuanti generiche) è un principio ormai scontato all’interno della giurisprudenza. Per giorni, con riferimento alla decisione della Cassazione sulla tragica vicenda dell’omicidio di Lorena Quaranta, abbiamo sentito parlare di “ergastolo annullato”, “sentenza sessista”, “attenuante del patriarcato” e “alibi per attenuare le colpe degli uomini che uccidono le donne”.
di Elisa Sola
La Stampa, 11 agosto 2024 Il ministero della Giustizia ha vietato l’ingresso automatico dei minorenni nel penitenziario di corso Unione Sovietica. L’ultimo ragazzo arrestato è stato portato in corso Unione sovietica ieri. In manette. Portato e respinto. Perché l’istituto penitenziario minorile Ferrante Aporti, dopo la rivolta della notte tra il primo e il 2 agosto, è off limits. “Parzialmente inagibile”, è l’espressione ufficiale che ne indica lo stato dell’arte. Una frase che significa che il carcere non è chiuso, perché dentro ci sono ancora, e ci restano finché sarà possibile, alcuni detenuti. Ma che la situazione è grave. L’istituto, la scorsa settimana, è stato devastato.
di Alessandro Salemi
Il Giorno, 11 agosto 2024 La denuncia dei Radicali dopo il sopralluogo all’istituto di via Sanquirico. “A Monza nel carcere c’è una grande falegnameria quasi perfetta che potrebbe diventare il luogo di lavoro di un’azienda, che nella Brianza dei mobilifici avrebbe a disposizione macchinari e risorse: basterebbe che si sapesse e si trovasse il contatto”. Lanciano un appello molto chiaro i Radicali dopo la loro visita di mercoledì alla Casa circondariale di Monza. Una delegazione composta da Simona Giannetti, Emilio Colombo e Francesco Pasquariello, accompagnati dal consigliere comunale di Monza Paolo Piffer e dall’assessore alle Politiche sociali di Cologno Monzese Antonio Velluto con la consigliera comunale Maria Caroleo, ha ispezionato gli ambienti della casa circondariale di via Sanquirico.
lametino.it, 11 agosto 2024 Un progetto di grande valenza educativo e sociale per favorire il reinserimento nel mondo del lavoro di detenuti a fine pena. Parliamo del progetto “Seconda Chance”, ideato dalla giornalista di La7, Flavia Filippi e che diffonde la legge Smuraglia (193/2000) la quale offre sgravi fiscali e contributivi a chi assume anche part time o a tempo determinato detenenti fuori dalle carceri. Una lodevole iniziativa che coinvolge anche Lamezia e vede protagonista Valentino Pileggi, ideatore di “Coneria Italiana”, gelateria anni 60 ad impatto zero. Pileggi, come altri imprenditori in Italia, è stato contattato dall’Associazione “Seconda Chance” a seguito del successo nazionale riscontrato grazie alla “Giornata Nazionale della Lira”.
Il Centro, 11 agosto 2024 Una delegazione di avvocati in visita al carcere più sovraffollato della regione: “Invertire la rotta”. Al di là dei numeri, drammatici e ormai noti da tempo, c’è una certezza che emerge e che gli avvocati teramani mettono nero su bianco dopo la visita nel carcere di Castrogno in un’autenticità che va oltre le parole: “Realtà che fino in fondo non è nota agli operatori giudiziari, siano essi giudici o avvocati”. Nei giorni scorsi una delegazione della Camera penale e del Consiglio dell’Ordine degli avvocati, nell’ambito della vertenza nazionale aperta dalle toghe proprio sull’emergenza del sovraffollamento e dei suicidi in carcere ...
di Francesco Pirisi
cronachenuoresi.it, 11 agosto 2024 Il potenziamento delle colone penali, quelle agricole, e il miglioramento dell’edilizia penitenziaria tra le questioni affrontate dal sottosegretario della Giustizia, Andrea Delmastro, in questi giorni in visita tra gli istituti di pena sardi. Tra i primi interventi garantiti il finanziamento (entro sei mesi) per riqualificare la caserma nella colonia penale di Mamone, tra i territori di Bitti e Onanì. La notizia da parte dell’esponente del governo Meloni durante la visita che ha fatto ieri, accompagnato dai deputati di Fratelli d’Italia, Salvatore Deidda, e Gianni Lampis.
CULTURA
di Gabriella Cantafio
vanityfair.it, 11 agosto 2024 Il tasso di affollamento nelle carceri italiane è del 130,4%. Si va oltre il 200% nel bresciano Canton Mombello. Qui è stata girata la web serie documentaristica con la regia di Nicola Zambelli. Circa 4.000 detenuti in più in soli 12 mesi: il livello di sovraffollamento raggiunto nelle carceri italiane è ormai ai livelli di guardia. Lo attesta un dossier presentato dall’associazione Antigone, che da oltre 30 anni si occupa del sistema penitenziario e penale italiano. Il tasso di affollamento è del 130,4%. In 56 istituti penitenziari, oltre un quarto di quelli presenti in Italia, è superiore al 150%, con punte di oltre il 200% negli istituti di Milano San Vittore maschile e Brescia Nerio Fischione, meglio noto come Canton Mombello.
AFFARI SOCIALI
di Vladimiro Zagrebelsky
La Stampa, 11 agosto 2024 Monsignor Vincenzo Paglia, autorevole presidente della Pontificia Accademia della Vita, in varie interviste rese per illustrare il Piccolo Lessico del Fine-Vita, ha indicato la posizione della Chiesa cattolica. Ne risulta il mantenimento della visione sociale, relazionale della persona, da non considerare individualmente e del valore in sé di ogni vita umana. Consegue l’inammissibilità di qualsiasi forma di suicidio assistito o di eutanasia. Da evitare è però l’accanimento terapeutico, che irragionevolmente si ostini ad ostacolare il naturale corso della vita e della morte. L’accompagnamento dell’ammalato con la terapia del dolore e le cure palliative, può essere efficace alternativa ad ogni ipotesi di eutanasia o aiuto al suicidio.
di Francesca Mannocchi
La Stampa, 11 agosto 2024 Umiliazioni e abusi. È quanto emerge dai rapporti dell’Onu e della ong israeliana B’Tselem. Una deriva guidata dal ministro per la Sicurezza Ben Gvir: “Li affamerò”. “Siamo stati portati a Megiddo. Quando siamo scesi dall’autobus, un soldato ci ha detto: “Benvenuti all’inferno”“. Con queste parole si apre il rapporto sulla condizione dei detenuti palestinesi nelle carceri israeliane, diffuso dal gruppo israeliano in difesa dei diritti umani B’Telem la settimana scorsa. A parlare è Fouad Hassan, 45 anni, padre di cinque figli e residente a Qusrah, nel distretto di Nablus e trattenuto nella tristemente nota prigione di Megiddo.
di Emiliano Guanella
La Stampa, 11 agosto 2024 Ci sono luoghi che ti segnano per la quantità di volte che li hai visitati ma anche per l’intensità delle esperienze che hai vissuto. Sono arrivato a Caracas ad una settimana dalle elezioni presidenziali più importanti della storia recente del Venezuela. È il mio quindicesimo viaggio in questo Paese, ma l’atmosfera è più pesante del solito, una strana mescolanza di incertezza e speranza, di timori e coraggio. L’autostrada che dal mare ti porta in città è più vuota del solito. La benzina, che prima veniva regalata, oggi costa mezzo dollaro al litro, un’enormità in un Paese dove il salario minimo è di 3,6 dollari. E poi c’è la diaspora, l’esodo massiccio di chi è scappato dalla crisi che fustiga da tempo questa nazione. Secondo l’Onu sono emigrate 7.7 milioni di persone, il 22% della popolazione.
DOCUMENTI
Articolo: "Bisogna vedere e ascoltare", di Cesare Burdese
APPUNTAMENTI
La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione dal 12 al 18 agosto 2024
Webinar Human Foundation: "Dal carcere alla comunità: esperienze di reinserimento sociale delle persone detenute" (Online, 12 settembre 2024)
Convention del Movimento No Prison: "Le carceri incostituzionali" (Assisi-PG, 17 e 18 ottobre 2024)
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