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Notiziario quotidiano dal carcere

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Edizione di sabato 10 agosto 2024

di Damiano Aliprandi

Il Dubbio, 10 agosto 2024 Il Dap invita i direttori a stare in allerta. Bernardini: sanno di non aver fatto nulla e temono le conseguenze. Al carcere di Canton Mombello, giovedì scorso è stata sospesa la battitura con pentole e utensili da parte dei detenuti. Parliamo del secondo carcere più sovraffollato d’Italia, che da tempo è al centro di condizioni di vita inumane: sovraffollamento, caldo, presenza di cimici e scarafaggi nelle celle, una struttura ottocentesca dove vengono rinchiuse persone come sardine. La battitura era stata annunciata dall’urgente necessità di denunciare le condizioni disumane e degradanti, i detenuti hanno scelto la via del dialogo come suggerito dalla Garante locale per evitare che la questione possa degenerare.

 

di Paolo Delgado

Il Dubbio, 10 agosto 2024 In due giorni il Capo dello Stato ha promulgato due leggi che riguardano la giustizia, ma il senso delle due firme è diametralmente opposto, e non si tratta di un caso ma di un effetto voluto e cercato. Ieri Mattarella ha firmato la legge che cancella l’abuso d’ufficio. Lo ha fatto senza accompagnare il via libera con messaggi di sorta, come molti speravano e altrettanti temevano. Però lo ha fatto letteralmente all’ultimo minuto utile, poche ore prima che scadesse il mese di tempo entro il quale le leggi devono essere promulgate dal Colle. Un ritardo tale da aver suscitato nei giorni scorsi il legittimo sospetto che il presidente intendesse rinviare alle Camere la molto contestata legge.

 

di Ermes Antonucci

Il Foglio, 10 agosto 2024 Sul decreto carceri i leghisti (Bongiorno in testa) hanno alzato barricate insormontabili contro ogni misura che potesse facilitare la riduzione del sovraffollamento. Il Guardasigilli chiede un incontro al Colle ma va in vacanza. Solo il troppo sole, forse, può spiegare il motivo che ha spinto il ministro Nordio a chiedere mercoledì scorso un incontro al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per parlare di soluzioni al problema del sovraffollamento carcerario. Non solo perché la richiesta è giunta in concomitanza con il via libera definitivo del Parlamento al decreto carceri, ma anche perché le Camere sono ora chiuse per la pausa estiva, e lo stesso Nordio sarà in vacanza a partire dalla prossima settimana.

 

di Susanna Marietti*

Il Fatto Quotidiano, 10 agosto 2024 Nelle carceri c’è una grande tensione e da nord a sud le persone detenute protestano. Il sistema penitenziario italiano è una polveriera pronta a esplodere. Come ne usciamo? Proviamo a capire quel che sta accadendo. Certo la soluzione non può essere quella di alzare il livello dello scontro, parlare di rivolte e non di proteste, affermare che lo scopo sarebbe quello di un’evasione di massa, non ascoltare quello che i detenuti stanno chiedendo e non aprire un dialogo con loro.

 

di Antonio Nastasio

L’Opinione, 10 agosto 2024 Un decreto strillato, ma senza effetti reali e assenza di concretezza. Il recente Dl 92/2024 “Carcere Sicuro”, approvato il 7 agosto alla Camera della Repubblica, doveva rappresentare un primo passo verso la soluzione dei gravi problemi di sovraffollamento, disagi, suicidi di detenuti e di personale di custodia, incluso l’ultimo caso di un agente sul muro di sentinella all’Ucciardone. Tuttavia, è evidente che questo nuovo approccio, oltre che ignorare il reale, ha evitato di proporre soluzione forti capaci di risolvere a patto di avere il coraggio di operare, in quanto avrebbe portato a sfide istituzionali, come la mancanza di una vera attenzione proporre soluzioni innovative e con risparmio economico.

 

di Roberto Scarpinato

Il Fatto Quotidiano, 10 agosto 2024 La questione carceraria nel nostro paese è un’emergenza cronica che si ripropone nel tempo negli stessi termini. I provvedimenti tampone si susseguono, ma il carcere resta incivile e degradante. Come si spiega questa cronica irredimibilità? La risposta si trova nelle statistiche del Dap sulla composizione sociale della popolazione detenuta. La percentuale di colletti bianchi condannati con sentenza definitiva, è statisticamente così irrisoria che in alcuni anni non viene nemmeno quotata. Nel 2014 su 60.000 detenuti, i condannati per corruzione e reati economici erano 86. Significativa è la comparazione con altri paesi europei.

 

di Giulia Merlo

Il Domani, 10 agosto 2024 L’aula della Camera ha approvato in via definitiva il decreto carceri con 153 si, 89 no e 1 astenuto. Il testo ha un contenuto che non incide in modo decisivo sul problema del sovraffollamento ma, paradossalmente, introduce un nuovo reato: il peculato per distrazione, che va a colmare almeno parzialmente le lacune dopo l’abrogazione dell’abuso d’ufficio. Il decreto prevede l’assunzione di mille agenti entro il 2027, mentre l’articolo 5 prevede un teorico snellimento delle procedure per ottenere il beneficio della liberazione anticipata, ma senza cambiare l’ammontare degli attuali 45 giorni ogni sei mesi. Vengono poi aumentate le telefonate mensili per i reclusi e si istituisce un registro di strutture per l’accoglienza di detenuti che possono accedere alle misure alternative.

 

di Edmondo Bruti Liberati

La Stampa, 10 agosto 2024 È in Gazzetta ufficiale il decreto Carceri del ministro Nordio, il quale, per l’occasione, ha dismesso l’abito “liberale/garantista” (quello delle parole) per indossare l’abito “repressivo/securitario” (quello dei fatti concreti). Pochi gli interventi apprezzabili, per lo più di non immediata attuazione. Per il resto, una spessa cortina fumogena, con cospicui residui nocivi. L’emergenza carcere è segnata dal bollettino dei suicidi non meno che dal sovraffollamento. Dati incontrovertibili del ministero della Giustizia: al 31 luglio 61.133 presenze a fronte della capienza ufficiale di 51.207, quasi 10.000 in più. Il numero dei suicidi ci rimanda a drammi personali che è cinico ignorare.

 

di Valentina Stella

Il Dubbio, 10 agosto 2024 Intervista a Marcello Bortolato, presidente del Tribunale di Sorveglianza di Firenze: “Si tratta di un provvedimento che non avrà effetti immediati sulla drammaticità che in questi momenti viene vissuta nelle carceri italiane in quanto non incide sul sovraffollamento, fattore principale dell’incremento dei suicidi e delle rivolte”.

 

di Federica Olivo

huffingtonpost.it, 10 agosto 2024 Intervista a Roberto Giachetti, che con Nessuno tocchi Caino ha presentato un esposto contro il ministero della Giustizia: “Essere garantisti non vuol dire essere irresponsabili. Prima di andarci le ho tentate tutte in Parlamento. Nordio da Mattarella? Il presidente ha già parlato, dovrebbero solo ascoltarlo”. Insieme a Nessuno tocchi Caino - associazione che si occupa dei diritti dei carcerati - Roberto Giachetti, parlamentare di Italia Viva, radicale, da sempre attento alle carceri e ai diritti dei detenuti, si è presentato ai Carabinieri per denunciare il ministro Nordio e i suoi sottosegretari per l’emergenza carceri.

di Alberto Liguori*

Il Dubbio, 10 agosto 2024 Fonti del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria riferiscono dati allarmanti sul sovraffollamento: al 30 luglio 2024 le presenze sono salite a 61.133 a fronte di una capienza massima di 51.206. Le misure adottate dal governo nel recente Ddl di conversione del c. d. “decreto carceri” vanno nella direzione del rafforzamento delle garanzie costituzionali dei diritti del detenuto: si pensi alla liberazione anticipata che da beneficio a richiesta del detenuto viene gestito d’ufficio dagli uffici di procura. Come già anticipato dal ministro della Giustizia Carlo Nordio devono però essere accompagnate da interventi strutturali in grado di coniugare libertà e sicurezza, assicurando la detenzione carceraria ai soggetti che presentano pericolosità sociale attuale e garantendo ...

 

di Irene Famà

La Stampa, 10 agosto 2024 Negli anni 70 era l’unico in quel penitenziario: “Non dimentico gli odori e le armi. Ai miei figli non l’ho mai detto. Tornare a casa è stato ancora più terribile, non ero pronto al mondo. Da allora soffro di depressione”. “Ero in carcere ed ero solo un bimbo. Eppure mi sentivo colpevole. Avevo detto una bugia, nascosto una bicicletta. E i miei genitori erano finiti in cella. Entrambi. Papà e mamma. E io con lei”. Detenuto bambino, ha trascorso dietro le sbarre dai due ai quattro anni e mezzo. Quell’infanzia rubata la ricorda in maniera nitida. Ancora oggi, sulla cinquantina, ha impressi i rumori, gli odori, le paure. E quelle armi che “tanto mi spaventavano”. Il nome preferisce non renderlo pubblico. E pure questo racconta tanto della sua storia. “Nemmeno i miei figli sanno ciò che ho passato. Non sanno nulla”.

 

di Patrizia Maciocchi

Il Sole 24 Ore, 10 agosto 2024 Il punto del vice ministro della Giustizia: “Più alternative alla detenzione in cella e riduzione della carcerazione preventiva”. Dal passaggio dei magistrati ordinari ai Tribunali di sorveglianza a un piano ad hoc contro i suicidi in carcere. Questi alcuni dei temi che, come spiega il vice ministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto sono stati al centro del confronto tra i vertici di Governo mercoledì scorso a Palazzo Chigi.

 

di Simona Musco

Il Dubbio, 10 agosto 2024 Dall’abolizione dell’abuso d’ufficio all’interrogatorio preventivo: ecco tutte le misure. E intanto la maggioranza cerca una soluzione all’emergenza carceri. Sergio Mattarella, alla fine, ha firmato il ddl Nordio, rendendo ufficiale l’addio all’abuso d’ufficio. Il Capo dello Stato ci ha messo 30 giorni, non solo per i vari impegni istituzionali dell’ultimo mese - dalla visita di Stato in Brasile alle Olimpiadi in Francia -, ma anche e soprattutto per studiare attentamente ogni minima parte della riforma approvata il 10 luglio scorso alla Camera con 199 sì e 102 no. Una legge che ha allargato la crepa tra magistratura associata e governo e fatto salire sulle barricate le opposizioni, sicure che senza l’abuso d’ufficio la legislazione italiana rimarrà indietro nella lotta alla corruzione rispetto al resto d’Europa.

 

di Francesco Olivo

La Stampa, 10 agosto 2024 Il partito di Tajani apre nuovi fronti su penitenziari e legge Severino. Dietro alla campagna le pressioni della famiglia Berlusconi. L’estate in carcere e l’autunno in Parlamento. Gli esponenti di Forza Italia fanno visita ai penitenziari e sono pronti a dare battaglia. Gli azzurri hanno individuato il terreno dove portarla avanti: il disegno di legge sicurezza. Il provvedimento, dopo il passaggio in commissione, da settembre arriverà in Aula alla Camera. Sarà quello il momento in cui cercheranno di dare concretezza alle dichiarazioni di queste ore. I più ottimisti garantiscono che stavolta non finirà come lo scorso luglio, quando il governo costrinse Forza Italia a ritirare la maggior parte degli emendamenti garantisti al decreto carceri.

 

di Giulia Merlo

Il Domani, 10 agosto 2024 Il guardasigilli ha proposto una riforma che riduca gli arresti preventivi. Scettica Meloni, i dati dicono che non risolverebbe l’emergenza carceri. Dopo la riforma delle intercettazioni e quella del Csm, tra i propositi del ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ne ne è aggiunto uno nuovo: la modifica della custodia cautelare. L’ennesimo annuncio del guardasigilli - che lo ha messo nero su bianco in un comunicato del ministero come tema di cui parlerà niente di meno che con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un inusuale incontro a settembre - è stato la miccia per le contraddizioni nel centrodestra, tenute faticosamente sopite nella stesura del decreto Carceri.

 

di Errico Novi

Il Dubbio, 10 agosto 2024 Ottima l’idea dei limiti alla custodia cautelare, che potranno anche attenuare il sovraffollamento, non prima di un anno. Cancellare l’abuso d’ufficio. Un azzardo, per molti. Un’esuberanza al limite dell’incostituzionalità, per alcuni. Di certo, un risultato rilevante nella politica giudiziaria del governo, e dunque nell’azione del guardasigilli Carlo Nordio. Non l’unico: già nella legge in cui è inserito l’addio all’articolo 323, e che Sergio Mattarella sta per promulgare, ci sono altri elementi di rilievo, come i nuovi limiti alle intercettazioni, incluse le tutele per i colloqui dell’avvocato con il proprio assistito, e diverse altre novità sulla fase preliminare, dall’informazione di garanzia non più sibillina al diritto, entro certi limiti, di discutere col giudice prima di vedersi sbattuti in galera.

 

di Angela Stella

L’Unità, 10 agosto 2024 Rinnovata l’unità di crisi e autorizzato l’uso di attrezzatura di protezione individuale. A pochi giorni dall’approvazione della legge, nelle prigioni ci si prepara alla “guerra”. Il Presidente Mattarella ha firmato l’abolizione dell’abuso d’ufficio. E aveva firmato i nuovi provvedimenti sulle carceri. Il governo di centrodestra è soddisfatto. Ha realizzato una piccola riforma che aiuterà i sindaci a lavorare senza sentire sul collo il fiato delle toghe. Giusto, a occhio, anche se molti giuristi seri hanno dei dubbi. Non ha però abolito il 41 bis (che è una misura incostituzionale e viola tutte le convenzioni sui diritti umani), non ha abolito l’ergastolo ostativo (idem), ha aumentato le pene per le proteste in carcere, ha previsto il reato di violenza non violenta ...

 

di Liana Milella

La Repubblica, 10 agosto 2024 L’ex procuratore aggiunto di Venezia passerà alla storia per aver utilizzato i suicidi in carcere per fare leggi a favore di amministratori pubblici e politici che violano le regole. Dovremo ricordarcelo, negli anni a venire, questo torrido agosto. Quello in cui un ministro della Giustizia ed ex procuratore aggiunto di Venezia ha violato le regole del vivere civile, sfruttando il suicidio dei carcerati per avvantaggiare i potenti. Con la compiacenza di Giorgia Meloni, la premier che vende la sua immagine di donna che viene dal popolo e che pensa al popolo. E forse non venivano dal popolo - italiano e straniero - i 65 esseri umani che in carcere hanno rinunciato a vivere? Nessuno, sano di mente e non cinico fino alle midolla, può sostenerlo.

 

di Bruno Mirante

La Nazione, 10 agosto 2024 Francesco Petrelli (Unione Camere Penali): “La carcerazione prima del giudizio non agisce nell’immediato. Interventi che vanno anche nella direzione giusta ma tutti destinati ad agire in tempi medio lunghi e pertanto non sono in grado di migliorare la condizione dei detenuti con l’urgenza che un decreto legge avrebbe ovviamente dovuto implicare”.

 

di Bruno Mirante

La Nazione, 10 agosto 2024 Salvatore Casciaro (Associazione Nazionale Magistrati): “Meglio aumentare il sostegno psicologico”. Secondo il segretario generale dell’Associazione Nazionale Magistrati Salvatore Casciaro l’ipotesi di limitare la carcerazione preventiva non è una soluzione per il sovraffollamento: “La carcerazione preventiva è l’extrema ratio cui i magistrati ricorrono già ora in casi davvero eccezionali. Altre, piuttosto, sarebbero le strade da percorrere. Si è già avviato con la legge Cartabia un percorso per valorizzare e potenziare le pene sostitutive, ma spesso mancano strutture e organici per rendere effettivo un progetto di recupero esterno al circuito penitenziario”.

 

di Federica Olivo

huffingtonpost.it, 10 agosto 2024 Il ministro Nordio, sostenuto solo da Forza Italia, spinge per rivedere le regole, ma che il carcere debba essere un’extrema ratio, oltre alle associazioni e ai pg della Cassazione, lo dicono già i codici: basterebbe applicarli. “L’opposizione ci aiuti a modificare le regole della custodia cautelare”, ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio. Lo ha fatto, peraltro, durante un vertice di governo che si svolgeva mentre il Parlamento stava approvando il decreto carceri: una sgrammaticatura che financo il presidente della Camera non ha potuto non far notare.

 

di Adriana Logroscino

Corriere della Sera, 10 agosto 2024 Il reato, contestatissimo dai primi cittadini, è stato cancellato e in parte sostituito dalla reintroduzione del peculato per distrazione: a risponderne saranno sempre i “pubblici ufficiali” e gli “incaricati di pubblico servizio”, inclusi sindaci, magistrati, medici e docenti.

 

di Simona Musco

Il Dubbio, 10 agosto 2024 Intervista al viceministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto: “Bisogna pure intervenire sulla legge Severino, come ci chiedono amministratori di tutte le appartenenze”. Il governo non ha mai temuto che Mattarella avesse dubbi di costituzionalità sul ddl Nordio. Che è solo l’inizio del lavoro di questo Esecutivo nel campo della giustizia: il prossimo passo può essere un intervento sulla custodia cautelare, per alleggerire il problema del sovraffollamento carcerario. A dirlo è Francesco Paolo Sisto, viceministro della Giustizia, che aggiunge: “Bisogna pure intervenire sulla legge Severino, come ci chiedono amministratori di tutte le appartenenze”.

 

di Alessandro Barbano

Il Dubbio, 10 agosto 2024 A Genova i magistrati hanno realizzato l’ultimo e definitivo strappo: hanno reso penalmente rilevante un (loro) giudizio morale, e si sono così sostituiti, una volta per tutte, ai cittadini. Ci sono, nella disavventura giudiziaria e politica di Giovanni Toti, tre indizi che raccontano uno snodo cruciale del trentennale conflitto tra magistratura e politica nel nostro Paese e che mutano in maniera definitiva il controllo di legalità esercitato dall’azione penale in un controllo di merito orientato alle prescrizioni e agli obiettivi di una ideologia morale. Si tratta di un passaggio sottaciuto, o quantomeno sottovalutato nel dibattito pubblico, ma che è destinato a produrre nel cosiddetto diritto vivente effetti difficilmente sormontabili ...

 

di Simona Lorenzetti

Corriere di Torino, 10 agosto 2024 Sono quindici gli adolescenti iscritti sul registro degli indagati per aver preso parte alla rivolta nel carcere Ferrante Aporti nella notte tra l’1 e il 2 agosto. All’indomani della sommossa, la Procura dei minori - coordinata dalla procuratrice capo Emma Avezzù - aveva aperto un fascicolo ipotizzando il reato di devastazione. E ora le indagini restituiscono i nomi dei protagonisti di quella notte di rabbia in cui è stata distrutta la gran parte dei locali e degli arredi che si trovano al pianterreno dell’istituto di corso Unione Sovietica.

 

di Michela Cuccu

La Nuova Sardegna, 10 agosto 2024 “Nel carcere di Massama il servizio sanitario è talmente precario che la direttrice ha inviato un sollecito alla Asl, informando tra gli altri, anche il ministero della Giustizia e lo stesso Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria. Altrettanto ho fatto io che ho scritto anche al sindaco sollecitando il suo intervento perché è impossibile andare avanti con un medico presente per poche ore, mai quotidianamente, tanto che spesso l’ambulatorio resta chiuso”.

 

di Lucia Bianchini

Il Resto del Carlino, 10 agosto 2024 Poco personale e sovraffollamento di detenuti, il 20% dei quali potrebbe usufruire di pene alternative al carcere. Questa la situazione riportata in occasione della visita estiva alla casa circondariale Costantino Satta di Ferrara da parte di una delegazione del Partito Radicale, composta dai consiglieri nazionali Maura Benvenuti e Vito Laruccia. Ad accompagnarli in visita alla struttura sono stati l’ispettore Roberto Panico e l’assistente capo coordinatore Francesco di Micco, che hanno mostrato anche l’infermeria e le aree dedicate ai cosiddetti articolo 21 - cioè i detenuti ammessi al lavoro esterno e quelli in regime di semilibertà - e l’area colloqui, “molto importante e ben gestita”, secondo Maura Benvenuti.

 

di Fabio Dalmasso

Famiglia Cristiana, 10 agosto 2024 Oltre al sovraffollamento, in estate si aggiunge il problema delle temperature insopportabili. L’associazione Icaro, l’Ufficio del Garante dei diritti delle persone private della libertà personale del Comune di Udine e l’associazione La Società della Ragione hanno lanciato l’iniziativa di raccolta fondi “Un frigo per ogni cella”. Obiettivo: acquistare 35 frigoriferi per i detenuti. Fatto il decreto, ecco la polemica: mentre a Roma si discute sulla bontà o meno del cosiddetto “decreto carceri” convertito in legge mercoledì 7 agosto con il voto favorevole del Senato, sul territorio non c’è molto tempo per le parole. I problemi degli istituti penitenziari sono sotto gli occhi di tutti e richiedono risposte urgenti.

 

di Francesca Melis

L’Unione Sarda, 10 agosto 2024 Ondata di solidarietà dopo l’appello della Garante dei detenuti, Irene Testa: atteso anche un biliardino. Quando Irene Testa, garante dei detenuti, ha lanciato un appello sui social media, non avrebbe mai immaginato l’effetto esplosivo che avrebbe avuto. Durante una visita all’istituto minorile, i ragazzi hanno espresso un desiderio semplice ma sincero: giochi da tavolo per passare il tempo durante la calda estate, poiché proprio le alte temperature impediscono loro di giocare all’aperto.

 

di Eleonora Bufoli

La Stampa, 10 agosto 2024 L’associazione Puntozero porta in scena i ragazzi dell’Ipm milanese e dà loro l’occasione di ripartire, anche con il lavoro. Ecco le loro storie. Il teatro come punto zero, da cui ripartire. Da quasi trent’anni l’associazione Puntozero lavora con i ragazzi del carcere minorile Beccaria. Periferia ovest di Milano, capolinea della metro rossa, si concentrano i problemi degli istituti detentivi: il sovraffollamento con 37 posti e 60 ragazzi, il gran numero di minori stranieri non accompagnati, la mancanza di personale formato sul lato psicologico. Il Beccaria è anche il luogo dove ci sono state rivolte, evasioni, indagini della procura di Milano nei confronti di 21 agenti accusati di violenza. Un nome che non richiama più l’autore lungimirante di “Dei delitti e delle pene” ma violenza e sofferenze.

 

di Antonia Fama

collettiva.it, 10 agosto 2024 Il Cremona Music International Exhibitions and Festival ha assegnato uno speciale award all’album prodotto in carcere dal discografico Paolo Bedini. Prendi carta e penna, e poi le emozioni liberate su un foglio bianco e stropicciato. Mettici sopra una melodia, trasformala in armonia. Avrai così “Parole Liberate”, un album molto particolare, nato in carcere dalla collaborazione tra musicisti professionisti e detenuti. Pubblicato in due volumi, il primo nel 2022 e il secondo nel 2024, è stato prodotto dalla casa discografica Baracca & Burattini di Paolo Bedini, che ha ricevuto uno speciale award dal Cremona Musica International Exhibitions and Festival.

 

di Teresa Cioffi

Corriere di Torino, 10 agosto 2024 Alessandro Venticinque e il suo film sulla rivolta di Alessandria. Nel carcere Don Soria di Alessandria tra il 9 e il 10 maggio 1974 scoppia una rivolta. Ci sono le urla, ci sono gli ostaggi e poi c’è il sangue. In quella che oggi è la Casa Circondariale Cantiello e Gaeta, tre detenuti armati prendono in ostaggio una ventina di persone tra agenti, altri detenuti, un medico, insegnanti e un’assistente sociale. Il tentativo è l’evasione. Seguono le trattative ma la tensione cresce e le forze dell’ordine entrano nell’istituto. Si arriva a una sparatoria e perdono la vita sette persone, cinque ostaggi e due rivoltosi.

 

di Margherita De Bac

Corriere della Sera, 10 agosto 2024 Le storie di Luciana e altri malati. Per chi li assiste “questo passo tranquillizza loro e le famiglie”. “Il piccolo lessico del fine vita legittima ciò che è già sancito dalla legge sul testamento biologico e può facilitare le scelte delle famiglie dei pazienti”. Giada Lonati, direttrice socio sanitaria dell’associazione Vidas a Milano e hinterland, nata nel 1982) è convinta che il vademecum della Pontificia Accademia per la Vita servirà anche a tranquillizzare malati e parenti sul significato terapeutico di alimentazione e idratazione artificiali, due trattamenti la cui sospensione “mette paura” perché viene equiparata, erroneamente, all’interruzione delle cure.

 

di Simona Ciaramitaro

collettiva.it, 10 agosto 2024 Dopo la tragica vicenda di Palazzo San Gervasio, il Tavolo Asilo torna a chiedere la chiusura dei centri. Gabrielli, Cgil: “Stop alle politiche securitarie”. Le organizzazioni del Tavolo Asilo e Immigrazione esprimono il loro sgomento nell’apprendere la notizia della morte di Belmaan Oussama, un ragazzo algerino di 19 anni trattenuto nel Centro di permanenza per i rimpatri di Palazzo San Gervasio, in Basilicata, per il quale il procuratore della Repubblica di Potenza, Francesco Curcio, non esclude l’omicidio, doloso o colposo. Indetto un sit-in per sabato 10 agosto alle ore 11 davanti al Cpr.

 

di Carlo Vulpio

Corriere della Sera, 10 agosto 2024 Nel Centro di permanenza per i rimpatri un ragazzo marocchino è morto e non si sa ancora bene perché: se per le botte dei poliziotti, degli operatori o di altri detenuti, se per non essere stato soccorso in seguito a un malore. Lo chiamano Psg, ma la squadra di calcio parigina non c’entra. Psg è l’acronimo di Palazzo San Gervasio, cinquemila abitanti, dove si trova un Cpr, Centro di permanenza per i rimpatri, in cui tutti parlano francese, oltre che arabo.Nel Cpr di Psg sono ospitate, internate, rinchiuse, detenute, dite come vi pare, 100 persone, quasi tutte marocchine.

 

di Antonio Maria Mira

Avvenire, 10 agosto 2024 Non c’era nessuno ad accompagnare nella sepoltura le 21 vittime senza nome del naufragio del 17 giugno al largo delle coste calabresi. Anzi c’erano i “soliti”, i soliti che salvano, soccorrono, accolgono, accompagnano, consolano. Lo fanno sempre, ci sono sempre, questa volta anche nel tristissimo e drammatico tentativo di riconoscere le salme. Appena 15 sulle 36 recuperate. Sono le donne e gli uomini delle Caritas e degli uffici Migrantes delle diocesi di Reggio Calabria-Bova e Locri-Gerace, del Coordinamento diocesano sbarchi di Reggio, della Croce Rossa, della Protezione civile, delle Forze dell’ordine, in particolare la Guardia costiera, della Prefettura. Volontari, Chiesa, Istituzioni.

 

DOCUMENTI

"La salute in carcere è un diritto". La diffida alle ASL di tutta Italia dell’Associazione Luca Coscioni

Garante nazionale dei diritti dei detenuti. Studio aggiornato al 8 agosto 2024 degli eventi suicidari negli istituti penitenziari

Articolo. "Istituti penitenziari e spazio minimo disponibile per ciascun detenuto in relazione all'art. 3 CEDU: il rimedio ex l'art. 35-ter o.p."

Tesi di laurea. "I dannati della terra. Esistere e resistere in carcere: Lotta Continua e il movimento dei detenuti tra rivolta e riflessione (1969-1975)", di Isabella De Silvestro

Comunicato Ordine Avvocati di Oristano: report sulla visita presso la Casa di Reclusione di Oristano-Massama effettuata il 7 agosto 2024

Comunicato di Nessuno Tocchi Caino e Camera Penale "Vittorio Chiusano": visita alla Casa Circondariale di Torino nella giornata di martedì 13 agosto 2024

APPUNTAMENTI

La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione dal 12 al 18 agosto 2024

Webinar Human Foundation: "Dal carcere alla comunità: esperienze di reinserimento sociale delle persone detenute" (Online, 12 settembre 2024)

"Giovani, controllo sociale e giustizia penale". Summer School di Antigone e del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Torino (Torino, dal 16 al 20 settembre 2024)

Evento formativo di Fondazione per l'Architettura: "L’architettura per il carcere della Costituzione" (Torino, 26 settembre 2024)

Convegno regionale volontariato carcerario: "Giustizia riparativa, annuncio profetico" (Pompei-NA, 28 settembre 2024)

Convention del Movimento No Prison: "Le carceri incostituzionali" (Assisi-PG, 17 e 18 ottobre 2024)

Corso di formazione. "So-stare nel confitto. La Mediazione Umanistica, un altro sguardo sul futuro" (Brescia, 19 e 20 ottobre 2024)

Garante detenuti Emilia Romagna: "Conoscere il carcere per progettare il volontariato". Visite formative nelle carceri di Bologna, Rimini e Ferrara (ottobre-dicembre 2024)

CORSI E MASTER

Università Milano Bicocca. Master di I livello: "Devianza, sistema della giustizia e servizi sociali" (Dal 26 ottobre 2024 al 31 ottobre 2025)

Master universitario congiunto di I Livello in "Mediatore penale esperto in programmi di giustizia riparativa" (Dal novembre 2024 a febbraio 2025)

CONCORSI

Premio letterario "Secondo mestiere, seconda opportunità". Seconda edizione (scadenza 15 settembre 2024)

Premio letterario "Maurizio Battistutta". Riservato alle persone detenute nelle carceri di tutto il territorio nazionale (scadenza 31 dicembre 2024)