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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di domenica 5 novembre 2023
di Riccardo Maggiolo
huffingtonpost.it, 5 novembre 2023 Il Garante dei detenuti nel Lazio: "Solo così si costringerebbe la politica e l’autorità giudiziaria a rispettare il principio di extrema ratio, obbligandole a scegliere chi davvero è necessario che venga detenuto e chi invece no. Ma siamo diventati molto più intolleranti, anche solo parlare di amnistia o indulto provoca reazioni scomposte".
di Gerardo Di Martino
Corriere dell’Irpinia, 5 novembre 2023 In principio fu la Cirielli. Tanto contestata, nel testo finale, che finanche il suo primo firmatario, l’On. Cirielli per l’appunto, se ne dissociò. Senza un padre e costretta a veleggiare per acque tempestose, la ex-Cirielli non impiegò molto a scatenare il super classico da barba bianca sulla prescrizione dei reati, il bilaterale fra etica e morale, integerrimi colpevolisti e timidi garantisti, manettari a spada tratta e impunitari a testa bassa. In altre parole, una sfida all’ultimo puritano, al più puritano tra i puritani, sempre a condizione che la disputa riguardi comprensibilmente la vita degli altri, nel solco della migliore tradizione italica.
di Mario Nasone
nessunoesclusomai.it, 5 novembre 2023 Malgrado i durissimi colpi inferti alla ‘ndrangheta da magistratura e forze dell’ordine, e malgrado la resistenza di tante aziende che si sono ribellate alla schiavitù delle estorsioni, la strada per liberare il territorio e l’economia da racket e usura è ancora lunga, e richiede un ruolo più incisivo delle istituzioni e l’impegno diretto dei cittadini-consumatori.
di Rosario Aitala*
Avvenire, 5 novembre 2023 Dal Palazzo della Consulta arriva una lezione politica memorabile. L’occasione è particolare, il processo Regeni, le implicazioni universali. Nella sentenza del 26 ottobre la Corte ha stabilito che la mancata cooperazione di uno Stato non può paralizzare un processo per atti di tortura commessi da agenti pubblici. La Repubblica non può tollerare questo spazio di “immunità”: si legga impunità. La giustizia, scrivono i giudici, deve fare il suo corso anche se non si ha la prova che i quattro funzionari dei servizi segreti accusati di avere sequestrato, torturato e ucciso il giovane dottorando italiano, siano a conoscenza del processo, a causa della mancata assistenza delle autorità egiziane. Lo Stato, conclude la Corte, ha il dovere di giudicare la tortura, che è un delitto universale, fermo restando il diritto dell’imputato a comparire davanti ai giudici e chiedere la riapertura del procedimento.
di Riccardo Radi
terzultimafermata.blog, 5 novembre 2023 La Corte di cassazione, con la sentenza 43091/2023, ha indicato i criteri che deve seguire il giudicante per concedere o negare il beneficio penitenziario previsto dall’articolo 54 ord. pen. La Suprema Corte premette che al pari degli altri benefici penitenziari, la concessione della liberazione anticipata è soggetta all’apprezzamento discrezionale del giudice di sorveglianza, la cui valutazione, che deve riflettersi nella motivazione, deve essere condotta sui binari segnati dall’art. 54 ord. pen.
di Fabrizio Bertè
La Repubblica, 5 novembre 2023 Il progetto “Giocare per diritto” è promosso dalla Uisp Sicilia. “Ciao papà, ci vediamo sabato”. Una frase che racchiude emozioni e sentimenti. Gioia e malinconia. E che rappresenta l’essenza del progetto “Giocare per diritto,” promosso dalla Uisp Sicilia e sostenuto dall’impresa sociale “Con i bambini”, attraverso il bando pubblico “Un passo avanti”. Un progetto che ha coinvolto ben otto istituti penitenziari della Sicilia: Palermo, Catania, Messina, Agrigento, Ragusa, Trapani, Enna e Giarre e che ha visto la realizzazione di laboratori, aree-gioco e attività sportive.
di Gabriella Mazzeo
fanpage.it, 5 novembre 2023 Il boss Antonino Lauricella, 69 anni, è morto di malattia in carcere a Palermo. L’uomo fu definito la “terza linea” di Cosa Nostra e fu arrestato dopo anni di latitanza nel 2011 al mercato di Ballarò. Nel quartiere dove viveva lo chiamavano "Scintilluni", per via della sua "eleganza". Antonino Lauricella, 69 anni, boss del quartiere della Kalsa, è morto a Palermo in seguito a una lunga malattia. Risultava latitante dal 2005 e fu arrestato solo nel 2011 a Ballarò. Il boss è morto in carcere.
Il Messaggero, 5 novembre 2023 Un detenuto, Stefano Fedeli, romano di 55 anni, è morto all’interno del carcere di Sulmona dove stava scontando una condanna all’ergastolo per aver ucciso una guardia giurata nel 2014. L’uomo, che era affetto da alcune patologie, è stato trovato ieri mattina nel suo letto privo di sensi. Immediatamente sono scattati i soccorsi, ma i tentativi di rianimazione non hanno prodotto effetti e l’uomo è deceduto.
di Francesco Tiziano
Gazzetta del Sud, 5 novembre 2023 I motivi della sentenza del Gup: “Dalla videosorveglianza si vede chiaramente come restano sempre fermi”. Prosciolti “perché gli elementi acquisiti non consentono di formulare una ragionevole previsione di condanna”. È questa la motivazione con cui il Gup di Reggio Calabria, Vincenzo Quaranta, ha dichiarato “non luogo a procedere” nei confronti di sei agenti di Polizia penitenziaria in servizio alle carceri reggine “San Pietro” dove il 22 gennaio 2023 sarebbe stato pestato, e sottoposto a tortura, un detenuto napoletano.
di Luciano Piras
La Nuova Sardegna, 5 novembre 2023 “Un direttore di questa caratura professionale ed umana non lo si trova dietro una qualsiasi porta. Proponiamo perciò di intestare la Casa di reclusione di Mamone alla dottoressa Patrizia Incollu, un giusto riconoscimento tra i tanti che meriterebbe di avere, visto l’alta appartenenza allo Stato e l’abnegazione al dovere che l’ha sempre contraddistinta e che ha fatto della direttrice un pilastro della nostra amministrazione”. A firmare la richiesta è Giovanni Villa, segretario regionale della Cisl Fns.
di Fabrizio Guglielmini
Corriere della Sera, 5 novembre 2023 La sicurezza in città e i taxi restano fra i dossier più dibattuti delle ultime settimane. E sono questi i temi che il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha affrontato a margine della deposizione della corona di fiori al sacrario dei Caduti, in occasione della giornata delle Forze armate. Sulla sicurezza “indubbiamente la situazione continua a essere delicata e so anche che bisogna fare di più, sia in termini di controllo sia anche rispetto al fatto che c’è la sensazione di uno scarso rischio da parte di chi delinque”.
di Massimiliano Nerozzi
Corriere di Torino, 5 novembre 2023 I dati del tribunale sui procedimenti collegiali. Il numero dei processi collegiali per reati contro le fasce deboli - dentro i quali ci sono quelli del “codice rosso” - sono passati dal 31,71 per cento sul totale del 2019, al 46,94 per cento del 2022, superando i generici. Emerge dai dati del tribunale. L’impennata dei reati contro le fasce deboli - dentro ci sono quelli da “codice rosso” - è dimostrata dal numero dei processi collegiali arrivati nelle aule del tribunale (dal gup, alla cui udienza si riferisce l’anno della statistica): erano il 31,71 per cento sul totale nel 2019, contro il 46,94 per cento del 2022. Per non parlare del 47,92 per cento dell’anno precedente. Nettamente superiore alla quota dei processi riguardanti reati generici, fermi al 31,12 per cento (nel 2022) e al 23,96 per cento (nel 2021).
di Giulia Merlo
Il Domani, 5 novembre 2023 L’addio di Pignatone, l’esito di Mafia Capitale e il caso Palamara hanno intimidito l’azione dei pm. Poche grandi inchieste dall’arrivo del procuratore Lo Voi. Che ha l’organico ridotto del 25 per cento. Negli anni Settanta e Ottanta la procura di Roma si portava addosso il soprannome di “porto delle nebbie”. Certo l’edificio è un labirinto cupo di scale interne e corridoi bui, pavimentati di sampietrini che - nell’opera del progettista - dovevano rappresentare che la giustizia è vicina alle strade dove passeggiano i cittadini.
quilivorno.it, 5 novembre 2023 La Fondazione Laviosa ETS, ente del terzo settore che propone numerosi progetti sul territorio di Livorno di alto valore sociale, anche per quest’anno rinnova la propria adesione con attività a sostegno dei detenuti e il coinvolgimento della popolazione su tematiche di educazione civica improntate al rispetto, alla cooperazione e alla conoscenza reciproca.
ottopagine.it, 5 novembre 2023 Domani pomeriggio alla Provincia l’incontro con tutti i protagonisti. Il grado di diffusione dei servizi e delle politiche di Giustizia riparativa e mediazione dei conflitti in Campania, fin dal primo impulso dato a questo approccio dalle norme inerenti la Giustizia Minorile, testimonia una particolare affinità e disponibilità socio-antropologica locale al modello di riferimento.
di Angiola Petronio
Corriere di Verona, 5 novembre 2023 La parabola Arrigo Cavallina ha 78 anni. Dodici ne ha trascorsi in carcere. Un nuovo libro. Che non è un “altro” libro, ma una raccolta di quanto, negli anni, non è stato pubblicato. È questo “Di sasso in sasso” del fondatore dei Pac Arrigo Cavallina.
La Sicilia, 5 novembre 2023 Il nuovo romanzo dell’agrigentina Cristina Granchelli. “Il carcere di Pietracci è sempre lì, sulla collina fra Agrigento e Favara”. Eva Rinaldi, 19 anni, ci arriva una mattina di agosto con l’accusa di rapina. È innocente, una persona perbene e si ritrova in un mondo che le è subito ostile. Donna Anna Tedesco rivuole la “roba sua”. Il romanzo segue due filoni che si alternano. La storia di Eva all’interno del carcere e la vita di Anna che diventa il capo di una famiglia mafiosa. Due donne costrette a combattere battaglie estenuanti e fra quelle, la peggiore e quotidiana lotta tra ciò che vogliono e ciò che sono costrette a fare.
recensione di Riccardo Gasperina Geroni
Il Manifesto, 5 novembre 2023 La biografia di Riccardo Dura in una città-palestra della lotta armata: da genovese, Sergio Luzzatto illumina un versante trascurato della storia delle Br. Le nostre librerie strabordano di libri sulle Brigate rosse. La stagione del terrorismo è, insieme con il Ventennio e la Resistenza, il periodo storico più studiato del Novecento italiano. Dando una rapida scorsa al catalogo delle ultime uscite, non si lesina certo sui titoli: Il “lodo Moro” di Valentine Lomellini (Laterza), L’affaire 7 aprile di Roberto Colozza (Einaudi), La strage di Bologna di Paolo Morando (Feltrinelli), Segreti e lacune di Benedetta Tobagi (Einaudi).
di Marco Bruna
La Lettura - Corriere della Sera, 5 novembre 2023 “Non dobbiamo mai perdere di vista la compassione”. Al cuore di questo romanzo d’esordio, finalista al National Book Award, c’è un’idea nobile: la vita di ogni essere umano è preziosa, anche di chi ha sbagliato, soprattutto di chi conduce la propria esistenza ai margini del mondo. "Catene di Gloria" di Nana Kwame AdjeiBrenyah, una delle voci più interessanti della narrativa americana contemporanea, in uscita in Italia per Sur, parte da qui, dall’idea di compassione. Quello che leggeremo è ambientato in un’America distopica. Lo stile e la trama si possono racchiudere sotto l’ombrello immenso della fiction speculativa.
di Vanessa Ricciardi
Il Domani, 5 novembre 2023 L’associazione opera nei quartieri difficili di Napoli: è in credito di 140mila euro, ma il pagamento non arriva da due anni. Il finanziamento era stato deciso da Boda oggi imputata. Il dicastero di Valditara: “Verifiche su quegli anni”. Mentre a Caivano il governo sfila a ministri alterni, pieno di buone intenzioni, a Napoli Cesare Moreno si infervora: “Lo scriva che sono ladri, e spero che mi querelino, è il termine tecnico di chi non ti dà per 28 mesi i soldi che ti spettano perché li hai già spesi per un progetto che loro ti hanno chiesto”. È la mente e l’anima dell’associazione Maestri di Strada, venticinque anni di impegno sul campo per il contrasto alla dispersione scolastica tra i quartieri a rischio di Napoli. Obiettivo dei suoi strali e della sua ira sarebbe il ministero dell’Istruzione, perché dal 2021 non ha più saldato l’associazione: un ammanco di 140 mila euro.
di Letizia Pezzali
Il Domani, 5 novembre 2023 In italiano diciamo “prestare attenzione”, come se l’attenzione fosse un bene che diamo in prestito e che ci verrà poi restituito. Naturalmente non è così: l’attenzione, come il tempo, è un bene che ci attraversa e non torna più.
di Andrea Bertagni
La Domenica, 5 novembre 2023 Sbarca in Ticino un nuovo strumento di assistenza riabilitativa per gli ex detenuti che abbassa il tasso di recidiva. “Tutti cambiano”: ad accomunarli è la pena. Sospesa, in esecuzione o già scontata e in periodo di prova in attesa della liberazione definitiva. Ma non solo. Perché chi è stato condannato per droga, truffa, reati contro la proprietà o per violazione della legge sulla circolazione stradale o ancora perché è stato un marito o un padre manesco o violento può improvvisamente trovarsi da solo, senza più un lavoro, un alloggio, degli amici o anche solo un amore. Allo scotto da pagare con la giustizia si aggiunge anche lo spettro di non riuscire più a trovare posto nella società. Di rimanerne fuori. Con il rischio di ricadere nel tunnel, di essere recidivo.
di Francesca Mannocchi
La Stampa, 5 novembre 2023 Nella quinta guerra in 15 anni, sono morti già 3.600 bimbi palestinesi. Chi resta, cresce tra il piangere i morti e il culto del martirio: ci vuole il permesso per uscire e andarsi a curare. La cattività è il terreno fertile per la radicalizzazione. Dal 2008 al 6 ottobre 2023, secondo quanto riferito, 1.434 bambini palestinesi sono stati uccisi, con altri 32.175 feriti, principalmente per mano delle forze di occupazione israeliane. Di questi, 1.025 bambini sono stati uccisi nella sola Gaza. Oggi, a quasi un mese dall’inizio della guerra, la quinta in quindici anni, ne sono già morti circa tremilaseicento.
di Lia Tagliacozzo
Il Manifesto, 5 novembre 2023 Con il crescere delle tensioni in Medio Oriente i venti di guerra arrivano anche qui, in Italia, e le narrazioni tossiche inquinano la discussione pubblica. La riflessione che la distanza dalla guerra possa offrire uno sguardo terzo, necessario per restituire spazio alla politica, sembra non avere possibilità di parola o di ascolto. Le opinioni di Arturo Marzano, docente a Pisa, di Gadi Luzzatto Voghera, che dirige il Centro di documentazione ebraica contemporanea di Milano e il documento degli intellettuali israeliani.
di Chiara Cruciati
Il Manifesto, 5 novembre 2023 Giro di vite in Cisgiordania: dei 1.830 nuovi detenuti politici 52 sono donne, 17 reporter, 28 bambini e 30 universitari. Prigionieri anche nelle basi militari. E a chi sta in cella vietati libri, tv e cibo. Visite mediche sospese. I soldati israeliani sono arrivati di notte, verso le 1.30. La famiglia dormiva, madre, padre, tre figli piccoli. Hanno sondato la porta, sono entrati nelle stanze con i mitra in braccio. I bambini hanno fatto finta di dormire. Hanno preso Ayman, lo hanno ammanettato davanti alla moglie. Lei, Salma, è pittrice, i militari hanno distrutto un quadro che stava ancora appoggiato sulla tela e un altro appeso al muro.
di Antonella Napoli
L’Espresso, 5 novembre 2023 Prosegue la difficile ricerca della verità sulla morte dell’ambasciatore italiano, forse collegata a un traffico di visti come spiegato da una serie di inchieste de L’Espresso. Intanto gli imputati accusati di omicidio colposo si rifiutano di collaborare con la giustizia. Mentre nella Repubblica democratica del Congo si apre il processo di Appello per i cinque imputati accusati del rapimento e dell’uccisione dell’ambasciatore italiano Luca Attanasio, del carabiniere che gli faceva da scorta, Vittorio Iacovacci, e dell’autista del World food programme, Mustapha Milambo, a Roma i primi presunti responsabili del giro dei visti facili al Consolato di Kinshasa sono stati iscritti nel registro degli indagati.
DOCUMENTI
Articolo. "Si può superare il carcere minorile?", di Desi Bruno
APPUNTAMENTI
La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione dal 6 al 12 novembre 2023
Incontro-dibattito: "Il carcere minorile contemporaneo: parliamone" (Torino, 9 novembre 2023)
Convegno: "Restorative Justice. Il volto umano della giustizia" (Napoli, 10 novembre 2023)
Iniziative per celebrare il Centenario di Sesta Opera San Fedele (Milano, 10, 11 e 15 novembre 2023)
Mostra fotografica: "Ritratti in carcere", di Margherita Lazzati (Milano, fino al 7 gennaio 2024)
CORSI E MASTER
Questo
notiziario è registrato al Registro Stampa del Tribunale di Padova (n° 1964 del
22 agosto 2005)
e al Registro Nazionale degli Operatori della Comunicazione (n° 12772 del 10
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