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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di giovedì 2 novembre 2023
di Damiano Aliprandi
Il Dubbio, 2 novembre 2023 Un giovane detenuto di 28 anni si è tolto la vita domenica 29 ottobre nella Casa circondariale di Caltanissetta, dove era recluso dal luglio del 2021. Sarebbe uscito dal carcere tra sei mesi. La sua morte porta il numero dei suicidi nelle carceri italiane nel 2023 a 54, creando una media spaventosa di un suicidio quasi ogni cinque giorni, con alcune tragedie che si sono succedute in modo rapidissimo, come dimostrato dai due recenti casi che sono avvenuti nel giro di sole 24 ore. A comunicarlo è il Garante nazionale delle persone private della libertà.
di Enrico Sbriglia*
L’Opinione, 2 novembre 2023 La curiosa proposta di riutilizzare le caserme dismesse come carceri, Mentre il ministro Carlo Nordio, forse consigliato da quanti non hanno una visione realistica del mondo penitenziario, ipotizza un riutilizzo delle caserme, dismesse tanti anni fa, per fronteggiare lo straripamento delle già stressate carceri italiane, in modo irriverente, mese dopo mese, prendono invece forma tante carceri “virtuali”, tutte piene di persone detenute con i propri nomi e cognomi, le quali si vanno a aggiungere a quelle già tronfie di ristretti. I dati che ho analizzato non hanno personalità politica e non conoscono la dimensione del pregiudizio.
di Valentina Stella
Il Dubbio, 2 novembre 2023 Felice Maurizio D’Ettore, Irma Conti e Mario Serio saranno i nuovi componenti del collegio nazionale del Garante dei diritti delle persone private della libertà personale. Ormai manca solo la firma del Quirinale e poi, avendo ricevuto il placet dalle commissioni Giustizia di Senato e Camera, Felice Maurizio D’Ettore, Irma Conti e Mario Serio saranno i nuovi componenti del collegio nazionale del Garante dei diritti delle persone private della libertà personale. In particolare sulla nomina di D’Ettore come presidente sono arrivati 20 voti favorevoli e 5 contrari, su quella relativa a Conti 20 voti favorevoli e 5 contrari, mentre sulla nomina di Serio 19 voti favorevoli e 6 contrari.
di Liana Milella
La Repubblica, 2 novembre 2023 L’ordine di Carlo Nordio era stato perentorio: “Il mio disegno di legge che cancella l’abuso d’ufficio è bloccato al Senato, deve andare avanti”. Vertice di maggioranza sulla giustizia una settimana fa a palazzo Chigi, presente la premier Giorgia Meloni. Il tema caldo è la prescrizione, e il ministro della Giustizia riesce in corner a mettere il cappello sul ddl Costa. Ma poi eccolo chiedere alla presidente della commissione Giustizia del Senato Giulia Bongiorno di “accelerare” il suo disegno di legge che oltre a cancellare l’abuso d’ufficio, vieta ai giornalisti di pubblicare le intercettazioni se non sono contenute nei provvedimenti dei giudici e impone anche il gip collegiale anziché il giudice unico per decidere sugli arresti chiesti dai pm.
di Valentina Stella
Il Dubbio, 2 novembre 2023 In commissione Giustizia la proposta degli azzurri che cambia le (folli) regole sulle misure di prevenzione. FdI e Lega permettendo. Appena alla Camera si chiuderà, a inizio settimana prossima, il capitolo della nuova prescrizione, in commissione Giustizia potrebbe iniziare la discussione, su pressing di Forza Italia, della proposta di legge di iniziativa dei deputati azzurri Pittalis, Mulè, Calderone e Patriarca che punta a modificare la normativa sulle misure di prevenzione. Come spiega al Dubbio proprio il vicepresidente della commissione Pietro Pittalis, “approvata in prima lettura la legge sull’estinzione dei reati, avremmo da dibattere su due temi molto importanti: la questione intercettazioni e quella della modifica del codice antimafia.
di Ermes Antonucci
Il Foglio, 2 novembre 2023 Numerose sono state nel corso degli anni le vittime della legge Severino, che prevede la sospensione degli amministratori locali per sentenze di condanna non ancora definitive. Così la democrazia è stata compromessa. L’incredibile vicenda che ha visto per protagonista il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà (sospeso dalle sue funzioni in seguito a una condanna in primo grado e in appello per abuso d’ufficio, e poi reintegrato in ruolo dopo due anni in seguito all’assoluzione di fronte alla corte di Cassazione), ha riportato a galla il tema dei danni causati dalla legge Severino, che prevede la sospensione per 18 mesi degli amministratori locali per sentenze di condanna non ancora definitive.
di Mario Di Vito
Il Manifesto, 2 novembre 2023 Il nuovo segretario di Area democratica per la giustizia: “Se dovesse passare la riforma del premierato, aumenterebbe ancora di più il peso del governo di turno in danno degli altri poteri dello Stato. E questo è un pericolo”. A un mese di distanza dal suo congresso di Palermo, Area Democratica per la Giustizia (il centrosinistra dell’Anm, per così dire) ha designato la sua nuova dirigenza: la presidente è Egle Pilla, il segretario Giovanni Ciccio Zaccaro e la tesoriera Barbara Benzi.
di Giulia Merlo
Il Domani, 2 novembre 2023 Il processo, diviso in filoni e durato molti anni, è finito in prescrizione per due carabinieri accusati di falso, Roberto Mandolini e Francesco Tedesco. Se la Cassazione non avesse accolto il ricorso, sarebbe invece diventata definitiva la condanna della Corte d’Assise d’appello. Il caso di Stefano Cucchi, il ragioniere romano morto nel 2009 dopo un pestaggio da parte dei carabinieri dopo un fermo per ragioni di droga, aggiunge un nuovo tassello processuale. La Cassazione, infatti, ha dichiarato prescritto il reato di falso per i carabinieri Roberto Mandolini e Francesco Tedesco, accusati di avere falsamente attestato, nel verbale di arresto di Cucchi, la rinuncia da parte del giovane romano alla nomina del difensore di fiducia.
di Errico Novi
Il Dubbio, 2 novembre 2023 Le norme volute da centrodestra ed ex Terzo polo avrebbero allungato di 3 anni il giudizio (troncato dalla Cassazione) sui carabinieri Mandolini e Palumbo. È talmente dolorosa, la vicenda di Stefano Cucchi, che le sue ultime propaggini processuali non possono ascriversi né alle rivendicazioni di sua sorella, la senatrice Ilaria, e del resto della famiglia, né al presunto sollievo degli imputati. Ma una cosa è certa: con la legge sulla prescrizione che la settimana prossima sarà licenziata in prima lettura alla Camera, i reati di falso contestati al maresciallo Roberto Mandolini e al carabiniere Francesco Tedesco non sarebbero stati dichiarati estinti, come ha invece dovuto fare la Cassazione nella pronuncia di due sere fa.
di Ilaria Cucchi
La Stampa, 2 novembre 2023 Tre Corti di Assise diverse hanno condannato il maresciallo Roberto Mandolini per i reati commessi al fine di proteggere e nascondere i responsabili di quel “violentissimo pestaggio” che portò a morte Stefano Cucchi. Ventiquattro giudici diversi e in tempi diversi lo hanno condannato al di là di ogni ragionevole dubbio. Ad essi aggiungiamo quelli della Suprema Corte di Cassazione che ieri lo hanno ritenuto responsabile confermando la affermazione delle sue responsabilità ma dichiarando i reati commessi, oggetto di giudizio, prescritti. È passato troppo tempo dall’omicidio di mio fratello e quindi, per legge, i reati sono cancellati. Dichiarati sussistenti ma non più perseguibili.
Il Dubbio, 2 novembre 2023 Pubblichiamo di seguito l’appello firmato da 104 detenute del carcere di Torino che denunciano le condizioni inumane all’interno degli istituti penitenziari italiani. Le detenute lamentano il sovraffollamento, la obsolescenza delle strutture e la mancanza di spazi adeguati per attività responsabili, e si chiedono se sia possibile scontare una pena utile in un ambiente così inadeguato. Il testo sottolinea che la situazione carceraria, contraria alle norme, è la negazione dello Stato stesso. Nonostante gli appelli e le iniziative nonviolente, la situazione peggiora, come evidenzia il numero dei suicidi, del sovraffollamento, dei detenuti con problemi psichiatrici e degli indigenti.
di Antonio Mattone
Il Mattino, 2 novembre 2023 C’era una grande attesa tra i detenuti del carcere di Poggioreale per l’incontro con Fiammetta Borsellino. Un appuntamento organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio, preceduto dalla proiezione delle due puntate della miniserie televisiva andata in onda qualche anno fa, dove il giudice ucciso dalla mafia è stato interpretato da Giorgio Tirabassi. Oltre tre ore di visione seguiti con grande attenzione e qualche occhio lucido. “Io l’ho incontrata dodici anni fa a Monreale - esordisce un po’ per rompere il ghiaccio un giovane recluso - stavo in vacanza con i miei e ci siamo incrociati mentre lei partecipava a una conferenza”.
di Fabio Postiglione
Corriere della Sera, 2 novembre 2023 La compagnia Opera Liquida, formata anche da ex carcerati, debutta il 9 e 10 novembre con “Extravagare. Rituale di reincanto”. Rappresentazione aperta al pubblico. Una storia poetica sulla civiltà della Grande Madre. La compagnia Opera Liquida debutta con “Extravagare. Rituale di reincanto” il 9 e il 10 novembre, alle ore 21.00, nel teatro del carcere, in collaborazione con la Direzione della casa di reclusione Milano Opera, il patrocinio del ministero della Giustizia e quello del comune di Milano. Lo spettacolo, a firma di Ivana Trettel e Alex Sanchez, è una storia poetica e intensa che approfondisce la civiltà della Grande Madre, società non belligerante, in perfetta parità tra i generi e dedita alla ricerca di cultura e bellezza, per ribaltare con forza l’idea di un male insito nella natura umana.
cesenatoday.it, 2 novembre 2023 A un mese dall’inaugurazione in Malatestiana, la mostra del fotoreporter ravennate Giampiero Corelli “Domani faccio la brava. Donne e madri nelle carceri italiane” si sposta dagli spazi interni della Biblioteca all’esterno, nella rinnovata piazza Almerici. L’appuntamento è per sabato 4 novembre, alle ore 10:30. L’evento di chiusura della mostra sarà un vero e proprio inno alla libertà e alla donna, un momento pubblico in cui poter riflettere sulla condizione delle carceri femminili in Italia. Interverranno l’Assessore alla Cultura e ai Diritti e politiche delle differenze Carlo Verona, il fotoreporter Giampiero Corelli e il Presidente del Rotary Cesena Massimo Cicognani, insieme ad alcune rappresentanti del gruppo consorti del Rotary club Cesena ...
di Edoardo Marcenaro
nsideart.eu, 2 novembre 2023 Lo street artist Maupal organizza e partecipa a workshop realizzando murales con i detenuti nelle carceri italiane. Dal 2011 organizza e partecipa a workshop con i detenuti nelle carceri italiane (Catanzaro, Padova, Milano, Napoli), dove lavora con persone di ogni età, minorenni e settantenni, condannati per reati e crimini di ogni tipo, che diventano artisti per uno o più giorni e realizzano murales sotto la guida di uno dei maestri della street art italiana.
di Anna Maria Ajello*
Corriere della Sera, 2 novembre 2023 La ex presidente dell’Invalsi Anna Maria Ajello a proposito del saggio “Non sparate sulla scuola”: “Sbagliato attribuire il blocco dell’ascensore sociale al malfunzionamento della scuola. Superficiale rimpiangere la scuola del passato”. Capita di rado di leggere un testo, che non sia un romanzo, e proseguire sino alla fine come se lo fosse: è quello che succede con il bel libro di Gianna Fregonara e Orsola Riva “Non sparate sulla scuola” (Milano, Solferino, 2023).
AFFARI SOCIALI
di Chiara Daffini
fanpage.it, 2 novembre 2023 “Non voglio che mio figlio diventi un nuovo Domenico Livrieri”. Lo dicono due mamme i cui figli, malati psichiatrici, sono sottoposti a misure cautelari. “Per la salute mentale non c’è un sostegno adeguato adeguato sul territorio”, alla loro voce si affianca quella di una terza famiglia, che ha dovuto farsi carico da sola di un figlio malato e potenzialmente aggressivo.
di Antonio Palmieri*
Corriere della Sera, 2 novembre 2023 Mentre a Londra è in corso il primo summit globale sulla Intelligenza Artificiale, ecco alcuni consigli per un uso corretto di social e messaggistica. Come avviene per ogni evento rilevante, il crudele e sanguinario attacco terroristico di Hamas contro la popolazione israeliana e la crisi che ne è derivata sono state accompagnate anche da una massa di fake news. In particolare Twitter/X e Tik Tok sono entrati nell’occhio del ciclone. A partire dal suggerimento (poi cancellato) di Elon Musk di seguire, per capire gli eventi in corso, due account che erano in realtà noti spacciatori di fake news e odio antisemita ...
di Paolo Fallai
Corriere della Sera, 2 novembre 2023 Oggi si celebra, per la decima volta, la “Giornata mondiale per mettere fine all’impunità per i crimini contro i giornalisti”, indetta dall’ONU. Le “Giornate mondiali” proclamate dalle Nazioni unite non servono a niente. Il loro scopo non è mai pratico, vogliono sensibilizzare, richiamare l’attenzione su temi come la salute, l’ambiente, i diritti umani. Altrimenti potremmo perderli di vista nella nebbia delle emergenze quotidiane. Come la libertà e il diritto di essere informati.
di Danilo Taino
Corriere della Sera, 2 novembre 2023 Il dato di fatto è che il carattere politico delle manifestazioni, come degli slogan più risonanti, è stabilito da chi punta ad attaccare Israele, idealmente a distruggerlo, in solidarietà e comunanza con Hamas. È vero che non tutti i manifestanti pro Palestina sono antisemiti. È anche vero che oggi tutti gli antisemiti sono pro Palestina: è la loro occasione. Coloro che hanno riempito le strade delle città italiane ed europee con un desiderio sincero di giustizia e di pace dovrebbero tenerne conto.
di Uski Audino
La Stampa, 2 novembre 2023 L’allarme antisemitismo si fa di giorno in giorno più concreto in Europa. La brace che covava sotto la cenere è pronta a riaccendersi. Anche fuor di metafora. A Parigi tornano le stelle di David sulle case degli ebrei, gli slogan antisemiti alle manifestazioni, gli attacchi alle sinagoghe. La notte di Ognissanti, quella di Halloween per alcuni, “è stato appiccato un incendio nella parte ebraica del cimitero centrale di Vienna”, ha twittato il presidente della comunità ebraica della città Oskar Deutsch su X ieri mattina. La camera antistante alla sala delle cerimonie, dove vengono celebrati i funerali, è bruciata mentre “svastiche sono state disegnate con lo spray sui muri esterni”.
di Alberto Simoni
La Stampa, 2 novembre 2023 Dopo il 7 ottobre vertiginoso aumento delle denunce di discriminazioni da parte di musulmani. E a New York primo arresto per minacce di morte a studenti ebrei della Cornell University. Sono due facce distinte dell’odio razziale. Antisemitismo e islamofobia condividono un identico sentiero di minacce, soprusi, insulti e violenze fisiche nell’America che osserva da migliaia di miglia lo svilupparsi del conflitto in Medio Oriente ma che ne sente le schegge schizzare pericolosamente nella sua società già lacerata su tanti temi. Il Council on American-Islamic Relations (Cair) ha diffuso i dati delle richieste di aiuto e di denunce di discriminazioni che ha ricevuto fra il 7 e il 24 ottobre da parte di musulmani in tutti gli States ...
di Francesca Mannocchi
La Stampa, 2 novembre 2023 Il campo di Jabalia è il luogo simbolo del conflitto israelo-palestinese: da qui iniziò la prima Intifada: centomila persone in poco più di un chilometro quadrato, senza null’altro che Hamas e aiuti umanitari. Il 9 dicembre del 1987 un camion delle forze di difesa israeliane (Idf) si scontrò con un veicolo palestinese e uccidendo quattro civili, tre dei quali vivevano nel campo profughi di Jabalia. Furono quei morti, i morti di Jabalia, a dare inizio alla prima Intifada. Per gli israeliani si trattò di un incidente, un evento accidentale, per i palestinesi i soldati uccisero intenzionalmente i quattro civili.
di Filippo Barbera
Il Manifesto, 2 novembre 2023 Nello spazio pubblico sul conflitto in Medio Oriente, assente la politica, domina la logica inquisitoria e un codice mediatico da “bene contro il male” per il quale ogni strage è legittima. Il conflitto Israelo-Palestinese ha trasformato il discorso pubblico in un processo inquisitorio. Le opinioni dissenzienti, le analisi storico-politiche, i “se” e i “ma” non sono ammessi. L’unica cifra possibile è la fede morale, conseguenza diretta della narrativa imperniata sullo scontro di civiltà. Come nell’Inquisizione, si percorre la via della sofferenza innocente per raggiungere il bene assoluto. Se l’obiettivo la vittoria del bene sul male, tutto diventa accettabile.
di Fabiana Magrì e Letizia Tortello
La Stampa, 2 novembre 2023 Ekaterina, madre di un soldato rapito da Hamas; Ghadir, studentessa 27enne palestinese attesa alla Normale di Pisa e intrappolata senz’acqua a Gaza. La guerra falcia via vite alla cieca, nomi, storie, facce di cui nessuno si ricorderà. È il caso a decidere. Stabilisce quand’è la tua ora, il tuo giorno, il tuo minuto. Se sopravvivi o ti cancella. Se si spezza il filo che unisce il “ci siamo” e il “non ci sono più”. Quel giorno, il 7 ottobre scorso, quando Hamas è entrato in Israele, ha fatto strage di civili e ha rapito soldati, Nik Beizer, militare dell’Idf di 19 anni, al primo anno di leva obbligatoria, non avrebbe nemmeno dovuto essere lì, nel turno di guardia.
di Simona Musco
Il Dubbio, 2 novembre 2023 Dal Cnf ai legali turchi, passando per New York, Canada e Sudafrica, ecco l’appello alle istituzioni per il rilascio dell’avvocata iraniana arrestata e picchiata. Dal Consiglio nazionale forense agli avvocati progressisti turchi, passando da New York, Sudafrica, Canada e mezza Europa. I giuristi di tutto il mondo - avvocati e magistrati - riuniti in oltre trenta organizzazioni internazionali si stringono attorno all’avvocata per i diritti umani Nasrin Sotoudeh, aderendo ad una call for action indirizzata alle Nazioni unite, al Consiglio d’Europa, alla Commissione e al Parlamento d’Europa chiedendo al Governo italiano e alle Istituzioni europee un intervento urgente per il rispetto dei diritti umani in Iran e per il rilascio ...
DOCUMENTI
Articolo: "Se il lavoro non è una prigione", di Stefano Filippi
APPUNTAMENTI
La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione fino al 5 novembre 2023
Incontro-dibattito: "Il carcere minorile contemporaneo: parliamone" (Torino, 9 novembre 2023)
Convegno: "Restorative Justice. Il volto umano della giustizia" (Napoli, 10 novembre 2023)
Iniziative per celebrare il Centenario di Sesta Opera San Fedele (Milano, 10, 11 e 15 novembre 2023)
Mostra fotografica: "Ritratti in carcere", di Margherita Lazzati (Milano, fino al 7 gennaio 2024)
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22 agosto 2005)
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