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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di mercoledì 1 novembre 2023
CARCERI
di Angela Stella
L’Unità, 1 novembre 2023 I reclusi di Rebibbia a Nordio, Schillaci e all’Ordine dei medici: “Non abbiamo perso il diritto alla salute”. Il Garante uscente Palma lancia l’allarme sulle morti in cella. D’Ettore pronto a succedergli: manca solo la firma del Colle. Dopo il Senato, via libera anche dalla commissione Giustizia alla Camera alle proposte di nomina del Governo per il collegio del Garante nazionale dei detenuti. In particolare è arrivato l’ok alla nomina a presidente di Felice Maurizio D’Ettore e di Irma Conti e Mario Serio come componenti del collegio.
di Liana Milella
La Repubblica, 1 novembre 2023 La presidente di Nessuno tocchi Caino racconta come via Arenula l’ha messa da parte: “Nordio mi voleva ma ha prevalso la lottizzazione”. Cita i già 56 suicidi in cella dall’inizio dell’anno e pensa a un nuovo sciopero della fame nel nome di Pannella. I nuovi Garanti dei detenuti? “Dovranno fare una bella gavetta per capire dove si trovano e che dovranno fare”. Nordio la voleva Garante? “Nordio sì, ma ha prevalso una logica di stretta appartenenza”. La situazione delle carceri? “Oggi scoppiano e siamo già a 56 suicidi nel 2023”.
quotidianosanita.it, 1 novembre 2023 Nei turni di notte un solo infermiere può arrivare ad avere in carico ben 600 detenuti. “Si contano ben otto aggressioni dallo scorso luglio a oggi: 3 casi drammatici sono di donne, di nostre professioniste, che hanno rischiato di subire una violenza sessuale e uno strangolamento” denuncia il Presidente De Palma. Le situazioni peggiori in Lombardia, Campania, Puglia e Toscana. Abbandonati a se stessi, troppo spesso vittime di disorganizzazione e carenze strutturali che trasformano la loro attività quotidiana di professionisti dell’assistenza in un vero e proprio incubo, in un inferno.
di Claudio Bottan
vocididentrojournal.blogspot.com, 1 novembre 2023 Abbiamo provato a chiedere a ChatGPT quali azioni si dovrebbero intraprendere per migliorare le condizioni di vita negli istituti di pena. Il nostro esperimento ha ottenuto risposte schematiche, che per gli addetti ai lavori possono sembrare banali e tuttavia dovrebbero farci riflettere sulla necessità di mettere mano al sistema carcerario. Sicuramente l’intelligenza artificiale potrebbe svolgere un ruolo determinante nel miglioramento della quotidianità degli istituti penitenziari, ad esempio per snellire procedure che spesso sembrano essere ancorate al passato.
di Giulia Crivellini*
Il Dubbio, 1 novembre 2023 Dai raver ai migranti, il carcere di oggi ci restituisce l’immagine profondamente classista della nostra giustizia. Nato per sostenere le democrazie attraverso un sistema di limiti da incriminazioni ingiuste, pene eccessive, arresti arbitrari, processi sommari e controlli pervasivi delle forze di polizia, nato in definitiva dall’esigenza di tutelare i diritti fondamentali della persona, il garantismo in Italia vive oggi una delle sue più profonde crisi.
di Giovanni Negri
Il Sole 24 Ore, 1 novembre 2023 Primo sì alla riforma della prescrizione. L’accordo raggiunto nella maggioranza con l’assenso del ministero della Giustizia regge alla prova del voto. A venire respinti sono così tutti gli emendamenti presentati dall’opposizione e passano solo quelli concordati a due riprese negli ultimi giorni fra le tre forze che sostengono il Governo. Il testo del disegno di legge approderà in Aula la prossima settimana, ma la strada sembra ormai segnata per quello che sarà verosimilmente il quinto intervento in 18 anni sul punto.
di Mario Di Vito
Il Manifesto, 1 novembre 2023 Respinti gli emendamenti delle opposizioni, da lunedì si va in aula. Il Guardasigilli è ai margini. È alla fine di una seduta notturna durata quattro ore che la commissione Giustizia della Camera ha concluso l’esame degli emendamenti alla proposta di legge sulla prescrizione, attesa adesso in aula a partire da lunedì della settimana prossima.
di Paolo Comi
L’Unità, 1 novembre 2023 Fratelli d’Italia stufa del ministro e del suo cerchio magico che ha provocato numerose tensioni con le toghe tra gaffe e scivoloni. Carlo Nordio nuovo giudice costituzionale? L’indiscrezione è stata pubblicata ieri da Repubblica che ha intercettato i ‘desiderata’ dei vertici di Fratelli d’Italia i quali non vedono l’ora di sbarazzarsi del quanto mai evanescente ministro della Giustizia. L’occasione propizia sarebbe l’elezione da parte del Parlamento del sostituto di Silvana Sciarra, nominata nel 2014 in quota Pd e che il prossimo 11 novembre dovrà lasciare l’incarico.
di Errico Novi
Il Dubbio, 1 novembre 2023 “Addio a Bonafede e all’improcedibilità che uccideva i processi”: così il partito di Meloni s’intesta la riforma. Grazie alla “perseveranza”, come lui stesso la definisce, di Enrico Costa, già nella scorsa legislatura si arrivò, in campo penale a traguardi tutt’altro che scontati. Basti pensare alle norme sulla presunzione d’innocenza, che il deputato di Azione trascinò al centro del dibattito politico quando nessuno, praticamente, sapeva che in quella materia l’Italia avrebbe dovuto recepire una direttiva Ue.
di Bruno Ferraro*
Libero, 1 novembre 2023 Nel Paese che ha conosciuto nella sua storia forti ondate di emigrazione, in Europa come nelle Americhe, la scarsa propensione alla mobilità dei giudici fa da controtendenza. Una ragione è da ricercarsi nella inamovibilità che, garantita a livello costituzionale come presidio di indipendenza, consente a tutti i magistrati, fatta eccezione per gli uditori di prima nomina, di scegliere il posto ove esercitare la funzione, al limite fino all’ultimo giorno di carriera.
di Luca Pons
fanpage.it, 1 novembre 2023 Una nuova proposta di legga della Lega concretizza le richieste fatte da Matteo Salvini nelle scorse settimane: misure più stringenti per gli attivisti climatici, dal Daspo urbano all’arresto in flagranza di reato se si blocca il traffico. La Lega ha presentato una proposta di legge che prevede l’arresto in flagranza di reato e il carcere per chi blocca il traffico, oltre alla possibilità di Daspo urbano. L’inasprimento delle misure per casi simili, che andrebbe a colpire chiunque protesta pacificamente bloccando la circolazione delle auto, ha l’obiettivo soprattutto di punire le iniziative di attivisti climatici come quelli di Ultima generazione.
di Tiziana Maiolo
Il Dubbio, 1 novembre 2023 La vicenda degli arresti chiesti dal pm e non concessi dal gip a Milano ha riacceso una polemica annosa. Dalla Roma di “Mafia capitale” alla Milano del “Consorzio” che avrebbe unificato le cosche storiche di cosa nostra, ‘ndrangheta e camorra. Visioni di pubblici ministeri e direzioni antimafia che finiscono con il vedere metaforiche lupare ovunque, con un radar così ossessivamente puntato in una sola e univoca direzione, tanto da finire sconfessati dalle ordinanze e sentenze dei giudici. È capitato a Roma, quando la procura diretta da Giuseppe Pignatone nel 2014 ha lanciato una bomba che per potenza mediatica ha raggiunto i luoghi più lontani del mondo e ha battezzato la capitale d’Italia come centro mafioso.
di Valentina Stella
Il Dubbio, 1 novembre 2023 Nessuna presa di posizione da parte del sindacato delle toghe dopo l’attacco subito da Perna, il gip di Milano che non ha accolto le richieste d’arresto della procura antimafia. Silenzio da parte dell’Anm nazionale e locale intorno alla vicenda che ha coinvolto il gip milanese Tommaso Perna, che non ha accolto la richiesta di 143 arresti da parte della procura antimafia attirando su di sé pesanti critiche da parte dei media ma anche la contromossa della procura nel suo ricorso già depositato al Riesame, in cui lo accusa, impropriamente, di fare ‘copia e incolla’ da un blog di un avvocato.
GIURISPRUDENZA
Il Manifesto, 1 novembre 2023 Bastano poche parole a Ilaria Cucchi per trasmettere tutta la sua amarezza: “Roberto Mandolini colpevole, salvato dalla prescrizione”. La sorella di Stefano Cucchi, il giovane goemetra romano morto nel 2009 dopo essere stato arrestato per possesso di droga, affida ai social la delusione per la decisione della Corte di cassazione di dichiarare prescritto il reato di falso per il maresciallo Mandolini, all’epoca dei fatti comandante della caserma Appia, e per il carabiniere Francesco Tedesco, che aveva assistito al pestaggio e grazie alla cui testimonianza si sono riaperte le indagini e si è giunti alla verità processuale.
di Fabio Ledda
L’Unione Sarda, 1 novembre 2023 È stata dichiarata la morte cerebrale di Patrizia Incollu, direttrice del carcere Badu e Carros di Nuoro, coinvolta nel pauroso incidente sulla statale 389, in cui era morto l’assistente capo coordinatore nel carcere nuorese, Peppino Fois. Il verdetto dei medici questo pomeriggio, poco dopo le 19, nel reparto di Rianimazione all’ospedale di Nuoro, dov’era stata ricoverata subito dopo lo schianto in condizioni gravissime.
di Giampaolo Cassitta
La Nuova Sardegna, 1 novembre 2023 Ci eravamo conosciuti all’Asinara. Io educatore, lei fresca vincitrice di un concorso per operatore amministrativo. Erano i primi anni novanta ed eravamo giovani, aggrappati alla vita e a un futuro tutto da disegnare. Patrizia Incollu costruiva sorrisi con gli occhi, camminava leggera su quell’isola carcere. Avrebbe poi partecipato al concorso per direttori e l’avrebbe vinto. Perché era brava, perché era determinata. Perché quello era il suo mestiere. Un mestiere ruvido, con molte strettoie e pochissime pianure. Il direttore di un carcere è come una vera e propria missione: difficile, complicata, a volte intrigante a volte quasi inutile. Si lavora sul filo delle opportunità e della paura. Quella di non farcela, quella di non riuscirci, quella di non essere all’altezza.
di Eleonora Martini
Il Manifesto, 1 novembre 2023 Oggi a Milano, alle 15 in piazzale Cadorna, nei pressi del carcere di San Vittore, un presidio a sostegno delle richieste dei parenti. Di sicuro si sa solo che è morto il 26 ottobre nella clinica Humanitas di Milano, il detenuto bergamasco Oumar Dia, proveniente dal carcere di Opera. Non è chiaro il motivo della sua morte: suicidio, malattia o, come sospettano alcuni amici e parenti, forse perfino “altro”. Aveva 21 anni e doveva scontare una pena di 4 anni e sei mesi, in tutto, per una serie di reati tra cui una rapina di un cellulare avvenuta tre anni prima (fine pena 2027). Era stato arrestato a giugno e rinchiuso nel penitenziario di Bergamo, la sua città di residenza.
di Viviana Daloiso
Avvenire, 1 novembre 2023 I percorsi di giustizia riparativa a Opera vengono condivisi con gli studenti delle medie e diventano occasione di confronto educativo nelle aule degli istituti di periferia. Come al Gratosoglio. Ryan ripete che no, il carcere non se l’aspettava così. E nemmeno la barca raffigurata nella grande stanza allestita appositamente per la classe. Evoca quella affondata a Lampedusa il 3 ottobre di dieci anni fa, col suo carico di 368 vite. I ragazzi ci girano attorno e osservano gli oggetti raccolti e imbustati nella plastica: cellulari, scarpe, “una pagella che sembra la mia”.
comune.pisa.it, 1 novembre 2023 Scadenza fissata per mercoledì 15 novembre. “Una figura - dichiara l’assessore alla pari opportunità Gabriella Porcaro - istituita dal Consiglio Comunale per tutelare la vita delle persone che si trovano ristrette all’interno degli Istituti di pena affinché non si sentano invisibili e lese nella propria dignità, ma siano inserite in percorsi di graduale recupero mediante il riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione. La figura del Garante costituisce il riconoscimento di come le persone private della libertà personale siano parte integrante della cittadinanza, siano riconosciuti titolari di molteplici diritti fra cui quello della partecipazione alla comunità locale ...
di Marco Pederzoli
Il Resto del Carlino, 1 novembre 2023 L’iniziativa prevede la convivenza in un appartamento seguiti da personale specializzato. Poi con associazioni e imprese si cercherà di facilitarne il coinvolgimento lavorativo e formativo. Quattro persone internate all’interno della Casa di Reclusione di Castelfranco Emilia avranno presto un’opportunità del tutto inedita per reinserirsi nella società. Ad annunciarlo è stata in questi giorni l’amministrazione comunale di Castelfranco, nell’ambito delle iniziative della settimana della salute mentale “Màt”, che ha visto in questa edizione una serie di eventi. Il progetto prenderà il via già nelle prossime settimane ed è finanziato da Cassa delle Ammende e dalla Regione.
asl5oristano.it, 1 novembre 2023 La Asl 5 di Oristano ha messo in campo un progetto pilota per rispondere al fabbisogno di medici di medicina penitenziaria nel carcere di Massama, che ha avuto il parere favorevole dei sindacati. Un progetto straordinario per rispondere al fabbisogno di medici di medicina penitenziaria nel carcere oristanese di Massama. È la soluzione messa in campo dalla direzione generale della Asl 5 di Oristano, che questo pomeriggio ha ricevuto anche il parere favorevole dei sindacati. Previsti incentivi per i medici già operanti nel carcere per coprire i turni rimasti scoperti a causa della carenza di medici nello stesso istituto penitenziario.
di Gian Antonio Stella
Corriere della Sera, 1 novembre 2023 La storia di Bruno Mazza, il fondatore di “Un’infanzia da vivere”: da dodici anni di detenzione all’impegno per strappare i ragazzini dalla strada e dalla camorra. “Mio padre è morto quando avevo 12 anni. Mia madre da sola non ce la faceva. Io e i miei fratelli eravamo difficili. Io la prima media l’ho ripetuta per sei volte, nessuno a scuola capiva che era difficile. (...) Del gruppo dei miei 14 amici nessuno aveva i genitori. Erano tutti morti o tutti in carcere. Ma adesso anche i miei 14 amici sono tutti morti: assassinati o per overdose. Pure mio fratello è morto per droga, tutti qua muoiono per droga. Mi sono salvato perché in carcere mi sono avvicinato alla scuola. (...) A me la scuola in carcere mi ha salvato. Lì ho capito realmente cosa fosse la libertà. E quindi da lì ho iniziato a vivere”.
di Susanna Marietti*
Il Fatto Quotidiano, 1 novembre 2023 Il suo peggior nemico? Il sovranismo. Il 1° novembre 1998, esattamente 25 anni fa, entrava in vigore il Protocollo 11 alla Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo, che cambiava il volto della Corte di Strasburgo e la rendeva quello strumento potente di tutela dei diritti umani che oggi conosciamo. Quello di una giustizia sovranazionale che protegga i diritti di tutti è stato un grande sogno europeo del secondo dopoguerra, e speriamo che continui a esserlo.
di Giansandro Merli
Il Manifesto, 1 novembre 2023 Secondo i giudici la valutazione del governo sul paese governato da Kais Saied non è più valida. L’ultimo aggiornamento risale a ottobre 2022 ma da allora le condizioni democratiche e di sicurezza si sono deteriorate. Ci sono tre nuove sentenze del tribunale di Firenze che vanno a toccare il perno della strategia governativa di contrasto dei flussi migratori nel Mediterraneo: la Tunisia di Kais Saied. Secondo i giudici toscani quel paese non può più essere considerato “sicuro”. La data in calce ai documenti è il 25 ottobre 2023, la firma quella del presidente del collegio Luca Minniti. Come per l’analoga decisione del 20 settembre scorso che, insieme alle non convalide del trattenimento dei richiedenti asilo da parte del tribunale di Catania, aveva mandato su tutte le furie l’esecutivo Meloni.
di Giuseppe Sarcina
Corriere della Sera, 1 novembre 2023 Le atrocità di Hamas, i bombardamenti di Israele. La protezione dei civili, usati come scudi umani. Sono giorni di angoscia, ma anche di accese discussioni sui limiti della guerra, fissati dal diritto internazionale.
La Repubblica, 1 novembre 2023 Il governo pakistano sta usando minacce, abusi e detenzioni per costringere i richiedenti asilo afghani senza status legale a tornare in Afghanistan o ad affrontare l’espulsione entro domani, 1° novembre. Lo ha reso noto oggi l’Ong Human Rights Watch, che ha la sua sede centrale a New York. Molti afgani sono a rischio di espulsione e sono in attesa di essere reinsediati negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Germania e in Canada. Da quando il governo di Islamabad ha annunciato la sua politica di espulsione, il 3 ottobre scorso, il numero di afgani che hanno lasciato il Pakistan, compresi quelli che sono stati registrati, è molto aumentato.
DOCUMENTI
Articolo: "Se il lavoro non è una prigione", di Stefano Filippi
APPUNTAMENTI
La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione fino al 5 novembre 2023
Incontro-dibattito: "In carcere minorile contemporaneo: parliamone" (Torino, 9 novembre 2023)
Convegno: "Restorative Justice. Il volto umano della giustizia" (Napoli, 10 novembre 2023)
Iniziative per celebrare il Centenario di Sesta Opera San Fedele (Milano, 10, 11 e 15 novembre 2023)
Mostra fotografica: "Ritratti in carcere", di Margherita Lazzati (Milano, fino al 7 gennaio 2024)
CORSI E MASTER
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notiziario è registrato al Registro Stampa del Tribunale di Padova (n° 1964 del
22 agosto 2005)
e al Registro Nazionale degli Operatori della Comunicazione (n° 12772 del 10
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