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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di venerdì 17 novembre 2023
CARCERI
di Paolo Borgna
Avvenire, 17 novembre 2023 “Per dare attuazione al principio costituzionale del ruolo educativo della pena, occorre che i detenuti siano posti in condizione di lavorare nel carcere e che abbiano spazio sufficiente per attività quali sport e altre”. Così ha detto il Guardasigilli Nordio al convegno “Vent’anni di Garante di Roma Capitale”. E ha aggiunto che uno dei primi obiettivi è “ridurre l’affollamento carcerario”, non solo individuando “strutture compatibili con l’espiazione della pena, dove esistano spazi idonei allo sport e alla dignitosa vita carceraria”, ma anche diminuendo la popolazione carceraria ...
di Damiano Aliprandi
Il Dubbio, 17 novembre 2023 La lettera-appello dei dirigenti penitenziari al ministro e ai vertici del Dap per un aumento dell’organico e un adeguato riconoscimento economico del ruolo. Aumento dell’organico dei Direttori di carcere, in modo da garantire a ciascuno di loro un solo incarico. Un riconoscimento economico adeguato al ruolo e alle responsabilità di tale figura. Un maggiore sostegno psicologico e sociale per questa professione complessa e impegnativa. Sono le richieste che numerosi dirigenti penitenziari hanno rivolto, tramite una lettera, al ministro della giustizia Carlo Nordio e ai vertici del dipartimento dell’amministrazione penitenziaria (Dap).
di Valentina Stella
Il Dubbio, 17 novembre 2023 Via libera al “pacchetto sicurezza”, parla Mauro Palma, Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà. Ieri sul tavolo del Consiglio dei Ministri si è discusso del pacchetto sicurezza sotto vari aspetti, tra cui il carcere. Ne parliamo con Mauro Palma, Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale, quando il Cdm è ancora in corso, ma alcuni elementi sembrano esseri certi.
di Fabrizio Caccia
Corriere della Sera, 17 novembre 2023 Meloni: orgogliosa. Opposizioni all’attacco, no alle armi private per gli agenti: “È il Far West”. Stretta per borseggiatrici sul metrò, occupanti abusivi di case, truffatori di persone anziane e giovani autori di blocchi stradali che mandano in tilt la circolazione: il Consiglio dei ministri ha approvato ieri un nuovo “pacchetto sicurezza” che riguarda anche loro.
di Valentina Stella
Il Dubbio, 17 novembre 2023 A Palazzo Chigi vince ancora la linea securitaria. L’ira delle opposizioni: “Tutti gli impegni sul carcere di Nordio che fine hanno fatto?”. Introduzione di nuovi reati e innalzamento delle pene, tutto a favore delle forze di polizia: è questo il succo del “pacchetto sicurezza” approvato oggi in Cdm dopo l’incontro a Palazzo Chigi tra il presidente del Consiglio Giorgia Meloni e i ministri competenti, tra cui Carlo Nordio, con le organizzazioni sindacali e le rappresentanze del personale del comparto difesa, sicurezza e soccorso pubblico.
di Susanna Marietti*
Il Fatto Quotidiano, 17 novembre 2023 Il disegno di legge uscito oggi dal Consiglio dei Ministri, il pacchetto sicurezza, è l’ennesimo intervento legislativo populista e illiberale di questo governo che, incapace di incidere significativamente in ambiti che abbiano un impatto effettivo sulla realtà economica e sociale del paese, sventola simbolicamente la minaccia penale nel tentativo di aggrapparsi al facile consenso che spera di ottenere mostrando il pugno duro.
di Alessandra Ziniti
La Repubblica, 17 novembre 2023 Cosa sono gli istituti a custodia attenuata? Ce ne sono solo quattro in Italia dove le donne trascorrono la detenzione con i loro figli. Si chiamano istituti a custodia attenuata e sono i luoghi di detenzione, diversi dal carcere e più simili ad abitazioni, dove d’ora in avanti potranno essere recluse anche donne incinte e mamme con bambini piccolissimi di età inferiore ad un anno. Così ha stabilito il nuovo pacchetto sicurezza approvato dal consiglio dei ministri che rimette al giudice la valutazione della detenzione anche per queste categorie di donne.
di Ermes Antonucci
Il Foglio, 17 novembre 2023 Una sfilza di norme che introducono nuovi reati o aumentano le pene già esistenti. A questo si riduce, ancora una volta, il pacchetto di misure per la sicurezza approvato ieri dal Consiglio dei ministri. L’ennesima prova di populismo penale da parte della premier Meloni, con la collaborazione dei vicepremier Salvini e Tajani, e dei ministri dell’Interno e della Giustizia, Piantedosi e Nordio, a dispetto dei propositi garantisti avanzati in particolare da quest’ultimo. I disegni di legge prevedono un inasprimento generalizzato delle pene.
di Giacomo Salvini
Il Fatto Quotidiano, 17 novembre 2023 Pene fino a 2 anni per i blocchi stradali, 6 per chi occupa case e le rivolte nei Cpr. Cella per le madri. Sfratti rapidi. Giorgia Meloni dice che “senza sicurezza non c’è libertà né crescita”. Il Consiglio dei ministri di ieri pomeriggio è servito al suo governo per rivendicare un’altra svolta securitaria. Più reati e pene più alte, soprattutto nei confronti dei deboli: un nuovo reato con pene fino a due anni per chi blocca le strade (rivolta sopratutto ai militanti ecologisti) e fino a sei anni per le rivolte nelle carceri e nei Centri per la permanenza e rimpatrio, quelli in cui il governo italiano vuole trattenere più a lungo i migranti.
di Liana Milella
La Repubblica, 17 novembre 2023 Il Guardasigilli insiste sulle pene sostitutive al carcere, ma poi cambia le regole e rende più difficile la richiesta al giudice. Il 30 novembre per la prima volta andrà al Csm in un plenum con Mattarella. Nordio non butta a mare la riforma penale della Guardasigilli Marta Cartabia, ma la ritocca qua e là. Giusto alla vigilia della discussione e del voto alla Camera che la prossima settimana cambierà le regole della prescrizione (via l’improcedibilità in Appello dell’ex ministra, si torna alla legge Andrea Orlando rivista dall’ex presidente della Consulta Giorgio Lattanzi) Nordio porta a Palazzo Chigi un decreto legislativo che suona come un messaggio tranquillizzante diretto all’Europa.
di Giuseppe Gargani
Il Dubbio, 17 novembre 2023 Le sentenze hanno stabilito che le indagini per una percentuale enorme erano fasulle perché i pubblici ministeri volevano scrivere a modo loro la storia d’Italia. Ogni italiano deve augurarsi che la sentenza della Cassazione sulla trattativa Stato-Mafia ponga fine alla lunga telenovela di mafiopoli e deve constatare con soddisfazione che da un po’ di tempo è finita anche la telenovela di Tangentopoli.
TERRITORIO
di Irene Famà
La Stampa, 17 novembre 2023 Parlano Monica e Carlo Gaffoglio, i genitori del 24enne suicida in cella. “Il carcere è sordo con le persone fragili”. Mamma Monica e papà Carlo riflettono su due parole: abbandono e accoglienza. Il loro dramma e la loro missione sono racchiusi tutti lì dopo che il figlio, Alessandro Gaffoglio, ventiquattro anni, è morto suicida in cella al Lorusso e Cutugno.
di Simona Lorenzetti
Corriere Torino, 17 novembre 2023 Il dolore dei genitori: lottiamo perché non capiti ad altri detenuti. La psichiatra del Lorusso e Cutugno indagata per omicidio colposo. “La storia di mio figlio è la storia di un abbandono. Era un ragazzo fragile che andava protetto e aiutato”. C’è amarezza nelle parole di Carlo Gaffoglio e Monica Fantini, i genitori di Alessandro: il 24enne che a Ferragosto dello scorso anno si è suicidato in carcere con una busta di nylon. Per la sua morte, la Procura di Torino ha indagato per omicidio colposo la psichiatra dell’istituto penitenziario Lorusso e Cutugno.
di Elisa Sola
La Repubblica, 17 novembre 2023 Michele Pepe, 48 anni, era stato condannato per camorra. Era obeso grave con problemi di cuore. È arrivato senza vita al Lorusso e Cutugno. Sotto processo chi diede il via libera alla “traduzione”. Una tirata unica, da Parma a Torino. Tre mezzi che sfrecciano senza sosta sull’autostrada. Due auto della polizia penitenziaria e al centro l’ambulanza che trasporta un detenuto in barella: Michele Pepe, 48 anni. Condannato per camorra, obeso grave con problemi di cuore. Doveva essere un servizio di “traduzione” ordinario, quello di Pepe. Invece il carcerato, partito dall’istituto penitenziario di Parma il 3 dicembre 2018, arriva morto al Lorusso e Cutugno di Torino.
viterbotoday.it, 17 novembre 2023 Morte del detenuto Hassan Sharaf, chiesta la condanna dell’ex direttore di Mammagialla e di due agenti della penitenziaria. Tutti e tre hanno scelto di essere giudicati con il rito abbreviato, che in caso di condanna prevede lo sconto di un terzo della pena.
di Davide Fiorani
rainews.it, 17 novembre 2023 Il 30 novembre prossimo il tribunale si pronuncerà sull’archiviazione del caso. Sono tornati a chiedere giustizia la madre, il padre e i familiari di Mimmo D’Innocenzo. Non si arrendono e dopo i presidi davanti al tribunale di Cassino, sono venuti a Roma per rivolgere il proprio appello direttamente al ministro della Giustizia. È davanti al dicastero di via Arenula che si sono trovati per un nuovo presidio, con uno striscione che dice: “Vogliamo un processo”. A coordinare le indagini sul caso è la sostituto procuratore Francesca Fresch che ha chiesto l’archiviazione. Il prossimo 30 il tribunale si pronuncerà sull’opposizione all’archiviazione avanzata dai familiari.
di Giulio De Santis
Corriere della Sera, 17 novembre 2023 Il pm ha chiesto l’archiviazione per 3 medici, fra cui il responsabile del reparto, indagato anche per sequestro di persona. Il giovane migrante era ricoverato perché affetto da schizofrenia psicoaffettiva. Due medicinali, dati senza alcuna prescrizione, avrebbero provocato la morte di Wissem Ben Abdel Latif, il 26enne tunisino deceduto il 28 novembre 2021 al San Camillo dove era ricoverato in Psichiatria.
di Barbara Morra
La Stampa, 17 novembre 2023 Due giorni di full immersion per avvocati, giudici e pubblici ministeri in tribunale, a Cuneo, per l’indicente probatorio sull’inchiesta delle presunte torture nel carcere del Cerialdo. Le udienze di mercoledì e ieri sono servite per ascoltare le versioni dei detenuti che hanno raccontato di essere stati picchiati, vessati e insultati ripetutamente dagli agenti di polizia penitenziaria. In particolare si tratta di quattro persone di origini pakistane presunte vittime di un blitz in cella nella notte tra il 20 e 21 giugno di quest’anno. Mercoledì le audizioni sono durate dalle 10 alle 19 e ieri un po’ meno ma sempre per un tempo considerevole.
di Ilaria Dioguardi
vita.it, 17 novembre 2023 Un incontro dedicato alla condizione dei detenuti transgender, che si è svolto a Roma, è stato l’occasione per riflettere sullo stato della detenzione in Italia. Tante le carenze e le difficoltà: assenze strutturali, mancanza di un dibattito pubblico serio, vuoto istituzionale sul post carcere. Secondo l’ultimo rapporto dell’associazione Antigone, che dalla fine degli anni Ottanta si occupa di diritti e garanzie nel sistema penale, sono soltanto sei dei 189 istituti penitenziari presenti nel nostro paese quelli che accolgono le 72 persone transgender attualmente detenute.
AFFARI SOCIALI
di Barbara Stefanelli
Corriere della Sera, 17 novembre 2023 I social network finiscono per fare da detonatore di malessere e intolleranza. Ricominciamo dalla cura delle parole. Una realtà odiante sta corrodendo le nostre democrazie. Online e offline. Abbiamo smesso di ascoltarci, anche di parlarci. Perché noi, ormai, gridiamo. E più le cose sono complesse, più semplifichiamo con un gesto: alziamo il volume. L’ebbrezza dei decibel ci mette al riparo dalla fatica delle obiezioni degli altri come dai vizi nel nostro stesso discorso. Ci protegge dal dolore che bussa al muro degli slogan, ci scherma dalla paura di non riuscire a intravedere che cosa verrà “dopo”.
di Chiara Saraceno
La Stampa, 17 novembre 2023 Di solitudine ci si può ammalare. Può diventare una malattia che riduce la voglia di vivere, la capacità di sperare, di avere fiducia in se stessi e negli altri ed allo stesso tempo aumenta i rischi di ammalarsi di malattie convenzionalmente definite come tali, ad esempio, tra gli adulti e anziani, Alzheimer, deficit cognitivi, malattie cardiache. Presenta rischi di mortalità simili a quelli associati al fumare 15 sigarette al giorno, all’essere obesi, al non fare attività fisica, all’inquinamento. Non si tratta di un fenomeno marginale e neppure limitato ai paesi sviluppati, dove i legami comunitari sono più deboli. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, la solitudine sta diventando un problema sanitario globale, che attraversa tutti i confini nazionali, di grado di sviluppo, di età.
di Franz Baraggino
Il Fatto Quotidiano, 17 novembre 2023 “Procedure accelerate? 85mila pratiche da smaltire e siamo pochi”. A scioperare ci sono anche i lavoratori del ministero dell’Interno che lavorano nelle commissioni di valutazione delle domande d’asilo dei migranti. Il governo continua a promettere esami accelerati e rimpatri veloci. Ma chi si è dato appuntamento il 17 novembre a Roma, dalle 11.00 di fronte alla Commissione nazionale per il diritto di asilo di via Santi Apostoli, ci mette poco a costringere Meloni e soci a un bagno di realtà, accordo con l’Albania compreso. Lo sciopero, che arriva dopo mesi di agitazione, è stato indetto da Fp Cgil (Funzione pubblica) proprio per le carenze nell’organico e i carichi di lavoro insostenibili a fronte dell’immenso arretrato.
di Massimo Nava
Corriere della Sera, 17 novembre 2023 Il Medio Oriente ha oscurato nei media lo scontro in Ucraina e quasi non si sente parlare dell’Armenia. In meno di due anni, tre guerre hanno risvegliato quasi contemporaneamente i fantasmi della Storia del Novecento, alimentando nelle popolazioni coinvolte la paura collettiva della sopraffazione, della pulizia etnica, del genocidio. Il conflitto in Medio Oriente ha oscurato nei media quello in Ucraina e quasi non si sente parlare dell’Armenia, ma queste tre guerre apparentemente lontane nella loro genesi hanno in comune la Storia di terre contese, di popoli calpestati, di identità negate e ingigantiscono la paura che questa Storia continui a ripetersi.
di Giovanni Legorano
Il Domani, 17 novembre 2023 Lo spettro dei crimini di guerra aleggia sul conflitto di Gaza dal suo inizio. I timori che la risposta israeliana potesse essere sproporzionata rispetto all’attacco subito dal Paese ebraico il 7 ottobre e potenzialmente in violazione del diritto internazionale sono emersi da subito. In questo contesto, la sicurezza degli ospedali di Gaza è diventato il tema più controverso. Da quando i bombardamenti della Striscia sono iniziati, decine di migliaia di civili hanno trovato rifugio negli ospedali, per poi scappare altrove quando le condizioni di sicurezza si aggravavano anche in quei luoghi. Al centro delle controversie negli ultimi giorni è l’ospedale Al Shifa, il più grande di Gaza.
Il Domani, 17 novembre 2023 L’accordo era già stato impugnato da diverse corti minori dopo le critiche da parte della società civile. Il governo britannico, in attesa del giudizio della corte suprema, ha comunque continuato il suo progetto di costruzione dei centri per migranti nel paese africano. La Corte suprema britannica dà ragione ai tribunali minori dichiarando illegale il piano di trasferimenti dei migranti in Ruanda varato dal governo conservatore. I cinque giudici della corte suprema hanno dichiarato che i richiedenti asilo sarebbero “a rischio reale di maltrattamenti” perché potrebbero essere rimandati nei loro paesi d’origine una volta arrivati in Ruanda. Un accordo che ha generato importanti critiche, così come la proposta di legge per contrastare l’immigrazione illegale varata da Sunak.
DOCUMENTI
Dl Caivano, pubblicata in Gazzetta Ufficiale la legge di conversione. Il testo coordinato
APPUNTAMENTI DI RISTRETTI
APPUNTAMENTI
Tavola rotonda: "Giustizia riparativa e mediazione penale" (Brescia, 17 novembre 2023)
La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione dal 20 al 26 novembre 2023
"Agorà penitenziaria 2023. XXIV Congresso nazionale SIMSPe" (Napoli, 21 e 22 novembre 2023)
Incontro-dibattito: "Giustizia riparativa. Una grande sfida culturale" (Bologna, 28 novembre 2023)
Terzo convegno di Giustizia Insieme: "100 anni di leggi sugli stupefacenti" (Roma, 1 dicembre 2023)
Mostra fotografica: "Ritratti in carcere", di Margherita Lazzati (Milano, fino al 7 gennaio 2024)
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