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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di sabato 11 novembre 2023
CARCERI
Giornata nazionale di studi. Narrazioni “altre”: le narrazioni del male che fanno bene alla società. Anche in carcere parliamo di Europa: "Io Ero il Milanese" e i venticinque anni di Ristretti Orizzonti (Casa di reclusione di Padova, 27 novembre 2023, ore 9-14). Le narrazioni che sono al centro delle attività della redazione di Ristretti Orizzonti sono “altre” perché affrontano per lo più storie che nessuno vorrebbe conoscere, che non trovano facilmente ascolto, e che spesso sono ritenute non degne di essere raccontate. La sfida è proprio di narrare l’inenarrabile, e di usare anche strumenti narrativi diversi (il rap, il podcast…) per farlo. Modulo per l'iscrizione: http://www.ristretti.it/commenti/2023/ottobre/giornata_novembre/iscrizione.htm
di Patrizio Gonnella*
Il Manifesto, 11 novembre 2023 “Chiudere, chiudere, chiudere”. È oggi il mantra che si sente ripetere dalle parti del ministero della Giustizia, come se nulla fosse accaduto in passato. I detenuti hanno raggiunto la quota di 60 mila. Più o meno 10 mila in più rispetto alla capienza regolamentare. Numeri che non si vedevano da tantissimo tempo. Era il 2013 quando l’Italia fu condannata per trattamento inumano e degradante a Strasburgo, da parte della Corte Europea dei diritti umani, nella famosa sentenza Torreggiani. I giudici affermarono perentoriamente che il sovraffollamento rendeva intollerabili le condizioni di detenzione nel nostro Paese.
di Marcello Pesarini*
Ristretti Orizzonti, 11 novembre 2023 All’interno della Finanziaria “Prometti e non mantieni” dell’esecutivo Meloni, il Ministero delle Infrastrutture di Salvini sostiene di avere a disposizione 166 milioni di euro per la ristrutturazione di alcune strutture penitenziarie. Alcuni di essi aumenteranno la capienza, altri rabberceranno o ammoderneranno.
ansa.it, 11 novembre 2023 Anastasia: “Teniamo in carcere persone che non dovrebbero starci. In Italia la situazione è molto grave e delicata e deriva dal fatto che la chiusura sacrosanta degli ospedali psichiatrici giudiziari non ha avuto come conseguenza una attrezzatura dei servizi di salute mentale in carcere e, soprattutto, un rafforzamento di quelli sul territorio”. Lo ha detto Stefano Anastasia, portavoce della Conferenza nazionale dei Garanti territoriali, descrivendo la “grave situazione in Italia” di chi è in carcere con problemi psichiatrici o psicologici.
di Sara Cariglia
Il Giornale, 11 novembre 2023 Le denunce degli ex detenuti. L’allarme di avvocati e medici. “In prigione ho assistito a scene che mai avrei pensato di vedere in vita mia. Ho visto donne accumulare, passarsi e polverizzare psicofarmaci, per poi pipparseli. I nuovi manicomi sono le carceri d’Italia, fucine di malati di mente e tossicodipendenti, sedati e blindati col Valium”. Le parole dell’ex detenuta Micaela Tosato suonano come un antifurto in piena notte. Aprono una breccia, l’ennesima, nella cortina di ferro delle mezze verità che si nascondono dietro alle sbarre.
di Piero de Cindio
L’Unità, 11 novembre 2023 La ricerca del professore Mario Caterini, Direttore dell’Istituto di studi penalistici “Alimena” dell’Unical, e di Morena Gallo, dottoranda in Diritto penale sempre dell’Università della Calabria. “Gli anziani e il carcere in Italia: una proposta per superare le discriminazioni”. È questa la traduzione italiana dell’articolo, pubblicato in Serbia nel volume “Elderly people and discrimination: prevention and reaction” dell’Istituto di ricerca di Criminologia e Sociologia di Belgrado, a firma del professore Mario Caterini, Direttore dell’Istituto di studi penalistici ‘Alimena” dell’Unical, e di Morena Gallo, dottoranda in Diritto penale sempre dell’Università della Calabria.
ansa.it, 11 novembre 2023 È Luca Michelangeli, della casa circondariale di Teramo, il primo classificato della sezione C, poesia riservata ai detenuti delle carceri italiane, del XXII Premio Letterario Internazionale “L’Aquila” Bper Banca, intitolato a Laudomia Bonanni. La premiazione si è svolta ieri, nel teatro del carcere “Le Costarelle” di Preturo all’Aquila, alla presenza di studenti e detenuti. Secondo classificato è Roberto Bertazzoni della casa circondariale “Lorusso e Cutugno” di Torino, terzo Pierfrancesco De Palo della casa circondariale di Massa Marittima.
GIUSTIZIA
di Gian Domenico Caiazza*
Il Riformista, 11 novembre 2023 Onore ai giudici del Tribunale del Riesame di Venezia, che hanno saputo prendere atto di dover annullare una ordinanza cautelare a carico di ben 12 presunti associati per delinquere di una cosca nigeriana, scarcerandoli. Hanno “dovuto” annullare, perché l’ordinanza del GIP risultava palesemente un’opera di “copia e incolla” della richiesta del Pubblico Ministero, refusi compresi; il che, a mente dell’art. 292 del codice di rito, ne determina la sacrosanta nullità.
di Tiziana Maiolo
Il Dubbio, 11 novembre 2023 “Proprio come magistrato, mi rendo conto che devo a tutti delle scuse”. Andrea Padalino oggi è giudice civile a Vercelli, ma ha un passato nel settore penale, che lo ha portato anche al ruolo di gip a Milano negli anni di Mani Pulite. Ha sessantun anni e vede la sua carriera di giudice scivolare lentamente verso la pensione. È vittima e giudice nello stesso tempo. Non è mai stato “carnefice”, ma ha dovuto subire lo scotto dell’ingiustizia, come se avesse dovuto pagare per tutti. Così ha capito, e oggi chiede scusa, cosa che nessun magistrato ha osato mai fare.
di Elvira Serra
Corriere della Sera, 11 novembre 2023 Il procuratore di Napoli: “I giovani mafiosi reclutano sui social”. La famiglia: “Sono stato fortunato ad avere mia moglie: oggi i miei due figli hanno capito dove sono stato e cosa ho fatto”. Il confronto: “Un corriere della droga prende 1.500 euro a viaggio, un idraulico li guadagna in una settimana”. Mercoledì a Napoli, al convegno di Intesa Sanpaolo su etica, legalità ed economia, il nuovo procuratore Nicola Gratteri ha detto che ai ragazzi bisogna parlare di soldi, solo così ti ascoltano.
di Mauro Zola
La Stampa, 11 novembre 2023 Ci sono rabbia e sconcerto nelle parole di Tiziana Suman, la madre di Erika Preti, alla notizia che Dimitri Fricano, l’assassino della figlia, è stato trasferito agli arresti domiciliari per motivi di salute. Questo anche per il modo in cui la notizia è arrivata, all’improvviso. “Ero al lavoro, con il telefono spento e non ho saputo nulla fin quando non sono rientrata a casa”. Ad annunciargliela un messaggio whatsapp da La Stampa. Prima risponde con un altro messaggio: “Sono rimasta senza parole e non riesco a esprimere il mio disgusto e il mio senso di ingiustizia”. Poi chiama, un po’ per saperne di più oltre che probabilmente per sfogarsi. “All’inizio non capivo, mi sembrava impossibile che avessero preso un simile decisione senza dirci niente, mi sembra una cosa assurda”.
di Damiano Aliprandi
Il Dubbio, 11 novembre 2023 Per i giudici di Strasburgo è stato l’articolo della Convenzione sulla tortura e il trattamento inumano riservato a Francesco Riela. Una sentenza importante nel dibattito sulla responsabilità dello Stato nel garantire il diritto alla salute dietro le sbarre. La Corte Europea di Strasburgo (CEDU) ha condannato l’Italia per aver violato l’articolo 3 della Convenzione, relativo alla tortura e trattamento disumano o degradante inflitto all’ergastolano Francesco Riela. Il ricorso, presentato dagli avvocati Pino Di Credico e Roberto Ghini, è stato accolto dopo una lunga disputa legale con il governo italiano.
di Damiano Aliprandi
Il Dubbio, 11 novembre 2023 Le motivazioni della sentenza con cui la Cassazione ha confermato l’assoluzione di Mori, De Donno e Dell’Utri: un processo non può diventare una lezione di storia, scrivono i giudici. “Fermo restando il riconoscimento per l’impegno profuso nell’attività istruttoria di merito, deve, tuttavia, rivelarsi che la sentenza impugnata, e ancor più marcatamente quella di primo grado, hanno, invero, optato per un modello di ricostruzione del fatto penalmente rilevante condotto secondo un approccio metodologico di stampo storiografico”. Una leggera stoccata al processo “trattativa” da parte dei giudici della Cassazione, che hanno confermato, ma per “non aver commesso il fatto”, l’assoluzione degli ex Ros Mario Mori e Giuseppe De Donno.
di Giovanni Negri
Il Sole 24 Ore, 11 novembre 2023 “La Corte di assise di appello” ha “invertito i poli del ragionamento indiziario” in quanto “l’esclusione di possibili ipotesi alternative non può supplire alla carenza di certezza dell’indizio”, inoltre la Corte di assise di appello di Palermo “non ha osservato il canone dell’oltre ogni ragionevole dubbio quale metodo di accertamento del fatto”. Con queste motivazioni - si legge nel verdetto 45506 della Cassazione depositato oggi - gli ‘ermellini’ hanno confermato l’assoluzione nel processo sulla presunta trattativa Stato-Mafia degli ex ufficiali del Ros Mori, Subranni e De Donno e per l’ex parlamentare Dell’Utri.
telenuovo.it, 11 novembre 2023 È morto giovedì in ospedale il detenuto afgano che aveva tentato di impiccarsi nel carcere di Montorio. L’uomo era stato salvato in extremis il giorno prima dagli agenti della Polizia Penitenziaria ma le ferite cerebrali riportate dal detenuto si sono rivelate troppo gravi. “Succede di nuovo e succede ancora nel carcere di Montorio. Un altro suicidio come quello di Cristian Mizzon, solo pochi mesi fa. La vittima è una persona di nazionalità afghana (con cittadinanza austriaca ottenuta in qualità di rifugiato politico), da qualche anno recluso a Venezia e, da pochi giorni, trasferito a Verona. Questi continui suicidi in carcere sono inaccettabili” scrive in una nota il Direttivo di Sbarre di Zucchero.
di Salvatore Montillo
giornaledibrescia.it, 11 novembre 2023 “Sull’ampliamento del carcere di Verziano ho molti dubbi. Occupando, con i nuovi edifici, le aree oggi destinate alle attività ludiche e di recupero, ai laboratori e alla formazione dei detenuti, il rischio è che in poco tempo diventi come Canton Mombello”. Il copyright è di Monica Cali, presidente del Tribunale di Sorveglianza di Brescia da appena un anno, durante il quale ha potuto sperimentare in prima persona “lo stato di assoluto degrado di Canton Mombello, sovraffollato, in condizioni igieniche deprecabili, dove in una cella vengono stipati fino a diciotto detenuti”.
di Luisa Prodi*
Ristretti Orizzonti, 11 novembre 2023 “La riconciliazione e la giustizia possono camminare insieme “: questo, in sintesi, il messaggio che Claudia Francardi e Irene Sisi hanno voluto trasmettere ai quattrocento studenti del Liceo Dini che nella mattina di venerdì 10 novembre hanno gremito il salone storico della Stazione Leopolda in occasione dell’incontro iniziale del progetto “Fuori dall’ombra. La via della giustizia riparativa”. L’incontro di è aperto con una relazione di Alessandro Remorini, del Centro di Giustizia Riparativa di Pisa, che ha spiegato il senso di una giustizia orientata alla ricomposizione sociale. Daniela Conviti, dell’associazione di volontariato penitenziario Controluce, ha poi illustrato alcuni esempi di percorsi di giustizia riparativa.
di Alessia Guerrieri
Avvenire, 11 novembre 2023 Il pastificio, che a regime coinvolgerà 20 minorenni detenuti o con misure alternativa, è realizzato dalla cooperativa Gustolibero e sostenuto da Cei e Caritas Italiana. Baturi: l’uomo può cambiare. Rimettere insieme i pezzi di una barca senza timoniere che si infrange sugli scogli è un percorso lungo e difficile. Come fare una buona pasta, per cui ci vuole pazienza, amore, attenzione, dedizione. I ragazzi spiegano il processo di produzione che dalla semola fa arrivare sul nastro trasportatore penne, paccheri, fusilli. Lo hanno imparato col tempo e con l’aiuto di chi in queste settimane li ha istruiti nel nuovo pastificio Futuro, nato tra le mura del carcere minorile romano di Casal del Marmo.
di Luciana Cimino
Il Manifesto, 11 novembre 2023 Una corsa per i tanti Stefano Cucchi che ancora reclamano giustizia. “Umanità in marcia”, la staffetta dei diritti in memoria del ragazzo ucciso il 22 ottobre 2009 mentre era in custodia cautelare, partirà domani per la prima volta da Tor Bella Monaca, alla periferia est di Roma. Il memorial percorrerà le strade di Roma fino ad arrivare alla targa in suo nome al Parco degli Acquedotti, dove si terrà l’assemblea pubblica con le associazioni e le realtà sociali che hanno sostenuto la battaglia per la verità e la giustizia della sorella Ilaria, della famiglia e dell’avvocato Fabio Anselmo. L’evento, in programma lo scorso 20 ottobre, era stato poi rinviato a causa dell’allerta meteo.
di Marinella Correggia
Il Manifesto, 11 novembre 2023 Il rapporto Food Outlook 2023 presenta le stime sulla produzione di cereali, latte e carne. Con previsioni negative sull’import-export. Fotografia dei mercati alimentari globali, il rapporto biennale Food Outlook 2023 appena pubblicato dalla Fao (Organizzazione delle Nazioni unite per l’alimentazione e l’agricoltura) offre le ultime stime su produzione, commercio e utilizzo di cereali, semi oleosi e altri grassi, carne, pesce, latte. Quanto alla produzione, “le ultime stime per la maggior parte degli alimenti di base sono favorevoli, ma eventi climatici estremi, crescenti tensioni geopolitiche e improvvisi cambiamenti politici comportano rischi e potrebbero potenzialmente alterare i delicati equilibri fra domanda e offerta”.
di Adriana Pollice
Il Manifesto, 11 novembre 2023 Un video su X mostra dei volantini strappati di bimbi israeliani rapiti, Noury: “Operazione strumentale e intimidatoria contro i nostri dialogatori”. Napoli, Port’Alba: tre attivisti al banchetto di Amnesty International sono finiti nel tritacarne mediatico. Un video postato su X da un utente (che si definisce chairman del Jewish Economic Forum) bolla loro e l’intera organizzazione come pagliacci antisemiti: “C’è qualcosa di più antisemita che strappare le immagini dei bambini israeliani rapiti?”. Nel pomeriggio è intervenuto Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia: “Un video accusa nostri dialogatori di aver strappato alcuni volantini ritraenti immagini di bambini israeliani rapiti.
di Paolo Conti
Corriere della Sera, 11 novembre 2023 Lo studioso: “Parlando in termini di inconscio collettivo, in questo contesto tornano antichi sospetti, addirittura con sfumature paranoiche, nei confronti dell’ipotetico strapotere degli ebrei”. “I nostri adolescenti hanno un atteggiamento di opposizione verso quella parte del mondo che per loro è più potente e più dominante. Cioè l’Occidente. E questa loro posizione è più forte dell’ideologia stessa, cioè degli schieramenti politici internazionali. In Israele ragazze e ragazzi vedono uno Stato strutturato, ben armato, sostenuto dagli Stati Uniti, tecnologicamente avanzato, che appartiene a quella parte di mondo che loro vogliono combattere.
di Francesco Verderami
Corriere della Sera, 11 novembre 2023 La premier Meloni e il confronto con von der Leyen. Ecco chi era a conoscenza dell’intesa con il premier albanese Rama. La decisione di Giorgia Meloni di annunciare l’intesa con l’Albania sui migranti non ha colto di sorpresa i ministri del governo. Ma il Colle. Questa operazione con Tirana va avanti dalla scorsa primavera, da quando la premier italiana iniziò a discuterne con il primo ministro albanese Edi Rama. Da quel momento al piano - ideato e gestito direttamente da Palazzo Chigi - presero a collaborare in gran riserbo alcuni membri dell’esecutivo.
di Alessandro De Angelis
La Stampa, 11 novembre 2023 In tutta l’Europa si assiste a un inasprimento nell’approccio sull’immigrazione, cui non sono estranee neanche le forze sinistra radicale. Rapido viaggio nell’Europa progressista. In Germania il cancelliere Scholtz, socialdemocratico, sotto pressione per l’avanzata di Afd, ha faticosamente siglato un accordo con i governatori regionali che ha parecchie assonanze col “modello albanese” di Giorgia Meloni. Si prevede, questo il punto più delicato, che l’esame del diritto di asilo possa avvenire anche nei paesi di transito e nei paesi terzi. In Spagna, come noto, il socialista Sanchez non è affatto tenero coi migranti (a Ceuta e Melilla, in passato c’è scappata pure qualche pallottola).
di Valerio Fioravanti*
L’Unità, 11 novembre 2023 Finalmente qualcuno sospetta che 200.000 ergastolani in un solo Paese siano troppi. L’Organizzazione delle Nazioni Unite, lo sappiamo, ha poteri molto limitati, e per questo motivo ha tanti detrattori che la definiscono “inutile”. Sulle grandi cose, le guerre, le invasioni, i disastri naturali sì, l’Onu in tempi brevi non riesce quasi mai a fare cose risolutive. Però è una tribuna importante, e lo è ancor di più quando si tratta di cause che i mass media ritengono “minori”, di poco interesse, o che comunque riguardano posti troppo lontani, o persone di poco rilievo. Pochi giorni fa, nella sede di Ginevra, ha concluso la sua 139.ma sessione quadrimestrale il Consiglio dei Diritti Umani, che si è occupato anche degli Stati Uniti.
di Pasquale Porciello
Il Manifesto, 11 novembre 2023 I bambini giocano e le loro voci riempiono le aule in uno dei cortili del complesso che ospita la Scuola d’Arte e l’Università libanese di Tiro. È una giornata di sole, fa caldo, a qualche centinaia di metri il mare è immobile e la luce entra dalle grandi finestre illuminando i teloni di plastica del Unhcr, le pile di materassi, i panni stesi ad asciugare e le poche cose che frettolosamente le famiglie scappate dal confine con Israele e ospitate in una delle tante strutture allestite per l’emergenza sono riuscite a portarsi dietro. Da un lato le lezioni, dall’altro gli sfollati.
di Simona Musco
Il Dubbio, 11 novembre 2023 Libera la metà delle donne arrestate al funerale di Armita Garavand assieme all’avvocata per i diritti umani, alla quale non viene concesso il pagamento della cauzione. Continuano gli abusi del regime iraniano su Nasrin Sotoudeh, l’avvocata per i diritti umani in prigione dal 29 ottobre per aver partecipato, senza velo, al funerale di Armita Garavand, la 16enne pestata a morte dalla polizia morale. Sotoudeh era stata arrestata assieme ad altre donne e altri uomini presenti al funerale, ma mentre più della metà delle donne arrestate sono state rilasciate su cauzione - pari a 500 milioni di toman, circa 11mila euro - le autorità si rifiutano di concedere la liberazione all’avvocata, che da sempre rappresenta una spina nel fianco della Repubblica islamica.
di Annabel Hennessy*
La Repubblica, 11 novembre 2023 Attualmente ci sono 124 persone detenute da più di cinque anni. Dal 1992 le autorità di Camberra adottano una politica di detenzione obbligatoria dei migranti. In una decisione storica di due giorni fa - si legge in un articolo, rilanciato da Human Rights Watch firmato da Annabel Hennessy, giornalista investigativa per The West Australian e The Sunday Times - l’Alta Corte australiana ha stabilito che la detenzione a tempo indeterminato degli immigrati è illegale. La decisione ribalta una sentenza del 2004 che stabiliva che i non cittadini senza visto potevano essere detenuti a tempo indeterminato, a condizione che il governo intendesse rimuoverli non appena “ragionevolmente possibile”.
DOCUMENTI
Articolo. "La tutela dei detenuti lavoratori: normativa e questioni aperte", di Chiara Ottaviano
Articolo. "Sette morti da spiegare – indagati vigili, carabinieri e metronotte", di Lorenza Pleuteri
APPUNTAMENTI
Iniziative per celebrare il Centenario di Sesta Opera San Fedele (Milano, 11 e 15 novembre 2023)
La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione dal 13 al 19 novembre 2023
"Agorà penitenziaria 2023. XXIV Congresso nazionale SIMSPe" (Napoli, 21 e 22 novembre 2023)
Terzo convegno di Giustizia Insieme: "100 anni di leggi sugli stupefacenti" (Roma, 1 dicembre 2023)
Mostra fotografica: "Ritratti in carcere", di Margherita Lazzati (Milano, fino al 7 gennaio 2024)
CORSI E MASTER
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