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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di giovedì 30 marzo 2023
di Damiano Aliprandi
Il Dubbio, 30 marzo 2023bCosmin Tebuie, 26 anni, di origine romena ma residente a Latina. Lo hanno trovato senza vita domenica mattina scorsa alle 8, pensavano che stesse ancora dormendo e invece era morto. Il giovane stava scontando una condanna per una rapina e un incendio, i fatti erano avvenuti a Borgo Grappa nel 2021. Il ragazzo che a quanto pare godeva di buona salute, sarebbe morto nel sonno e sul corpo non sono stati trovati segni di violenza. Poche ore prima aveva parlato al telefono con i familiari e aveva detto che stava bene.
di Sarah Grieco
Il Manifesto, 30 marzo 2023 Sono trascorsi oltre dieci anni da quando i giudici della Corte costituzionale furono chiamati ad affrontare il tema del diritto per i detenuti di svolgere colloqui riservati, su sollecitazione del Tribunale di sorveglianza di Firenze. La Consulta, con la sentenza n. 301 del 2012, aveva riconosciuto il tema come “una esigenza reale e fortemente avvertita…che merita ogni attenzione da parte del legislatore”. Una pronuncia conclusasi con un’inammissibilità per mancata indicazione della rilevanza della questione nell’ambito del procedimento, da un lato; per il pericolo che un intervento puramente demolitivo non fosse in grado di garantire il diritto in oggetto, dall’altro.
di Errico Novi
Il Dubbio, 30 marzo 2023 Il ministro vede Caiazza e indica il cronoprogramma: entro giugno uno o più ddl su prescrizione, abuso d’ufficio, intercettazioni e altre riforme liberali. In arrivo pure i correttivi al testo Cartabia chiesti dall’avvocatura. Ma Santalucia attacca: “Noi toghe escluse dal tavolo tecnico”.
di Ermes Antonucci
Il Foglio, 30 marzo 2023 Il Guardasigilli esclude i rappresentanti del sindacato delle toghe dal tavolo tecnico sul processo penale. E ai penalisti promette: “Entro giugno le riforme su prescrizione, abuso d’ufficio e intercettazioni”. Il Guardasigilli, Carlo Nordio, porge la mano agli avvocati penalisti sulle riforme della giustizia, ma snobba l’Associazione nazionale magistrati, con uno strappo destinato a generare polemiche.
di Andrea Fabozzi
Il Manifesto, 30 marzo 2023 Nuovo impegno del ministro della giustizia con gli avvocati penalisti. Niente testi ma un “cronoprogramma”. E insedia un altro tavolo per la revisione del processo penale, escludendo i rappresentanti dell’Associazione magistrati. Che protesta.
di Glauco Giostra
Il Domani, 30 marzo 2023 Abbiamo impiegato più di trent’anni per introdurre nel nostro sistema il reato di tortura in attuazione della Convenzione contro la tortura ed altre pene o trattamenti crudeli, inumani o degradanti, adottata il 10 dicembre 1984 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, e già se ne propone la soppressione.
di Errico Novi
Il Dubbio, 30 marzo 2023 Il guardasigilli sulle proposte di legge targata Fratelli d’Italia: “Vi è soltanto un aspetto tecnico che deve essere rimodulato”. “Posso dire senza se e senza ma che il governo non ha nessuna intenzione di abrogare il reato di tortura”. Parola del ministro della Giustizia Carlo Nordio, che risponde così a una interrogazione sulle modifiche normative relative ai reati di tortura e di istigazione alla tortura.
di Giulia Merlo
Il Domani, 30 marzo 2023 Il ministro ha detto che “il governo non ha intenzione di abrogare il reato”, apparentemente contraddicendo l’iniziativa del partito che lo ha eletto. Ha aggiunto che però andranno fatte correzioni tecniche: renderlo a dolo specifico e separarlo da quello di “trattamenti inumani”. Gli stessi argomenti usati da FdI nella sua proposta di abrogazione
di Leo Beneduci*
Il Fatto Quotidiano, 30 marzo 2023 Dalla tortura alla gogna mediatica. Può essere vero, come descritto nella relazione illustrativa della proposta di legge per l’abolizione, che le fattispecie introdotte dal Legislatore nel luglio 2017 mediante gli artt. 613 bis e 613 ter del codice penale e recanti nel titolo, rispettivamente, “Tortura” e “Istigazione del pubblico ufficiale a commettere torture” presentino caratteri di contraddittorietà e di genericità, ad esempio, rispetto alla Convenzione contro la tortura ed altre pene e trattamenti crudeli, inumani e degradanti ...
di Tiziana Maiolo
Il Riformista, 30 marzo 2023 No francese all’estradizione e le polemiche italiane. Non è garantismo. Non è dottrina Mitterrand. È il rispetto delle leggi quello che ha indotto i giudici francesi a respingere la richiesta di estradizione del governo italiano nei confronti di dieci persone condannate molti anni fa per gravi fatti di sangue e di terrorismo.
di Concetto Vecchio
La Repubblica, 30 marzo 2023 Già esponente dei Pac, ha passato 12 anni in prigione. E a di quelli riparati in Francia dice: "Non mi sento di condannarli". Ma anche: "Capisco le vittime che cercano vendetta, eppure la strada è il dialogo". E sul carcere: "Meglio pene alternative come i servizi sociali".
GIURISPRUDENZA
di Paola Rossi
Il Sole 24 Ore, 30 marzo 2023 L’estinzione della pena principale, attraverso la misura alternativa, si estende infatti anche a tutti gli effetti penali della condanna. L’esito positivo dell’affidamento in prova cancella non solo la pena principale, ma anche quelle accessorie. Non commette quindi il reato di inosservanza delle pene accessorie previsto dall’articolo 389 del Codice penale chi non rispetta la prescrizione impostagli dopo che ha scontato la pena principale attraverso una misura alternativa conclusasi positivamente.
di Giansandro Merli
Il Manifesto, 30 marzo 2023 Sulla vicenda del 42enne romano deceduto lo scorso 12 ottobre a Oristano restano troppi punti oscuri. La richiesta: “Fate l’autopsia”. C’è qualcosa che non torna nella morte di Stefano Dal Corso. Ne è convinta la famiglia del detenuto scomparso nel carcere di Oristano il 12 ottobre scorso. Per le autorità si è trattato di un suicidio, ma restano diversi punti controversi. Per dissiparli basterebbe un’autopsia, finora però è stata negata. “Appena ho visto che non era stata fatta ho presentato istanza.
di Silvia Pinti
La Repubblica, 30 marzo 2023 Il quarantaduenne romano è deceduto al carcere di Oristano il 12 ottobre del 2022. La sorella Marisa ha avviato una raccolta fondi per effettuare l’autopsia: “Non si è suicidato”. I lividi sul braccio destro, il lenzuolo intonso e il letto rifatto. Le immagini fornite a Repubblica dai familiari di Stefano Dal Corso evidenziano i tanti punti oscuri sulla morte del 42enne originario del Tufello scomparso nel carcere Casa Massima di Oristano il 12 ottobre del 2022.
di Manuela D’Alessandro
agi.it, 30 marzo 2023 La vita di frontiera di Giacinto Siciliano che abita in una casa sopra alle celle: i 250 ragazzi sotto i 25 anni, il telefono sempre acceso con la paura dei suicidi, gli incontri con detenuti “che ti chiedi perché sono qui” ma anche la speranza che ogni mattina lo motiva a provare a costruire un futuro per chi è dentro.
di Andrea Bucci La Stampa, 30 marzo 2023 Il tribunale del Riesame ha annullato le otto misure interdittive applicate dal gip lo scorso dicembre: i giudici non negano la violenza, ma “mancano i riscontri specifici”. Erano stati sospesi per le presunte botte e torture ai detenuti nel carcere di Ivrea. Da ieri gli agenti di polizia penitenziaria potranno tornare in servizio. Restano indagati, ma il tribunale del Riesame ha annullato la misura interdittiva applicata a dicembre dalla gip del tribunale di Ivrea Ombretta Vanini nei confronti di otto agenti.
firenzetoday.it, 30 marzo 2023 “Per un carcere non più ghetto ma luogo di inclusione”. Nel Giardino degli Inconti giornata di dibattito aperta ai cittadini, la direttrice: “Basta marginalizzare, sovvertire l’approccio culturale al carcere” Ricostruire le periferie nel segno dell’inclusione, partendo dagli ultimi, dai detenuti, nel segno di una rigenerazione urbana che ridisegni i confini della città. E’ l’ambizioso sogno del progetto “I Care, carcere in città”, presentato ieri a Palazzo Vecchio per creare uno spazio di dialogo sulla casa circondariale di Sollicciano ...
di Giuseppe Currà
ilvibonese.it, 30 marzo 2023 Ha prodotto i primi frutti la recente adesione dell’Istituto detentivo a custodia attenuata “Luigi Daga” di Laureana di Borrello, al programma nazionale portato avanti in Calabria dal presidio “Nati per la musica”, sorto a Mileto su input del Cantiere musicale internazionale. Obiettivo dichiarato del progetto, promosso dalla scuola di alta formazione in sinergia con decine di realtà territoriali, è di incentivare l’esperienza musicale in famiglia come strumento di relazione, già a partire dalla gravidanza.
di Anna Campaniello e Andrea Galli
Corriere della Sera, 30 marzo 2023 Hizbullah K., corporatura media, 15 anni: sparito e denuncia di scomparsa. Zakaria H., occhi neri, capelli scuri, 16 anni da compiere a novembre: sparito e denuncia di scomparsa. Moumen A., altezza 170 centimetri, corporatura media, 17 anni; a ottobre se n’era andato dalla parrocchia di San Martino, a Como, lo avevano trovato alla frontiera e riaccompagnato in parrocchia: ma di nuovo, sparito e denuncia di scomparsa.
di Vittorio Alessandro*
La Stampa, 30 marzo 2023 Non stupisce che il centralino della Guardia costiera sia sovraffollato in un momento drammatico di traversate dalla Tunisia (6.500 persone giunte a Lampedusa in soli tre giorni). È singolare piuttosto che, in questa emergenza, la centrale operativa di Roma abbia avvertito il bisogno di denunciare pubblicamente l’eccesso di chiamate che avrebbe “sovraccaricato i sistemi di comunicazione, sovrapponendosi e duplicando le segnalazioni”. Trattandosi di invocazioni provenienti da unità Ong che operano nel canale di Sicilia ...
di Maria Cristina Origlia
Il Sole 24 Ore, 30 marzo 2023 La testimonianza che segue è stata raccolta assieme alla videomaker di origine bielorussa Tatsiana Khamliuk. Non possiamo dire i loro i nomi, nè possiamo sapere da dove ci rispondono esattamente. Ne va della sicurezza dei loro familiari rimasti in Bielorussia. Di certo, possiamo dire che in esilio, sparpagliati tra Lituania, Polonia e Georgia, continuano a lavorare senza sosta. Sono gli attivisti di Viasna Human Rights Centre, organizzazione nata in Bielorussia nel 1996 per offrire assistenza finanziaria e legale ai prigionieri ...
di Loredana Lipperini
La Stampa, 30 marzo 2023 L’orrore in un centro di detenzione a Ciudad Juárez le guardie hanno lasciato morire 38 reclusi intrappolati. Gridavano “aprite” ma loro si sono girati e sono fuggiti. “Faceva caldo, la notte che bruciammo Chrome”. Ma no, ma qui la citazione letteraria che scivola dalla punta delle dita sulla tastiera è poca cosa, è solo il fievole, inutile, riflesso della realtà. E poi allora, il 1982, quando William Gibson raccontò in quella storia cyberpunk delle falene sbattevano fino a morire contro le luci al neon, non pensava che avremmo potuto ...
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Articolo. "La delittuosità maschile nella Criminologia contemporanea", di Andrea Baiguera Altieri
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