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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di venerdì 14 luglio 2023
di Donatella Stasio
La Stampa, 14 luglio 2023 Nel saggio “Verità e politica”, Hannah Arendt scrive che la sincerità non è annoverata tra le virtù politiche mentre “le menzogne sono sempre state considerate dei necessari e legittimi strumenti non solo del mestiere del politico ma anche dello statista”. Fortunatamente i fatti hanno una loro ostinatezza e talvolta si impongono anche attraverso gesti.
di Daniela Preziosi
Il Domani, 14 luglio 2023 Un’ora di incontro tra il presidente della Repubblica e la premier, dopo il Consiglio supremo di difesa. Si è parlato delle questioni internazionali e del conflitto. Ma anche dello scontro con la magistratura. La comunicazione di palazzo è blindata. Ma Mattarella spera in toni più concilianti da parte del governo. Firmerà la riforma e la manderà all’esame del parlamento. Del resto il testo cambierà, come annuncia Nordio. Attenzione alle critiche che vengono dall’Europa: potrebbero impattare sul Pnrr.
di Andrea Colombo
Il Manifesto, 14 luglio 2023 Colloquio “ad ampio raggio” dopo il vertice Nato a Vilnius, il capo dello Stato è preoccupato per lo scontro tra il governo e le toghe. Nella riunione del Consiglio supremo di difesa, sul Colle, l’argomento è l’esito del vertice Nato a Vilnius. Quando i due più autorevoli partecipanti, i presidenti della Repubblica e del Consiglio, si appartano per un colloquio “costruttivo e ad ampio raggio”, come filtra dal Quirinale. Sul tavolo finisce però giocoforza anche la giustizia. Non solo e forse neppure come argomento principale: il 27 luglio ...
di Mario Di Vito
Il Manifesto, 14 luglio 2023 Retromarcia di Mantovano dopo le accuse di Maria Falcone. Insorge anche il fratello di Borsellino. Libera: va difeso da attacchi strumentali e interessati. La riforma della giustizia del governo Meloni si arricchisce ogni giorno di nuove suggestioni. Prima si parla di intercettazioni, poi di avvisi di garanzia, dopo ancora di imputazione coatta.
di Paolo Pandolfini
Il Riformista, 14 luglio 2023 Dopo otto mesi la riforma di Nordio è nella palude degli emendamenti. “Siamo disponibili a collaborare”. È questo, in estrema sintesi, il messaggio lanciato ieri dai vertici dell’Associazione nazionale magistrati a Giorgia Meloni. Con due distinte interviste, la prima sulla Stampa e la seconda sul Corriere, il presidente dell’Anm Giuseppe Santalucia ed il segretario nazionale Salvatore Casciaro, hanno voluto tendere la mano alla premier, dichiarandosi pronti per discutere un programma condiviso di riforme in materia di giustizia.
di Claudia Fusani
Il Riformista, 14 luglio 2023 Palazzo Chigi raffredda le tensioni sulla riforma della giustizia. Il Quirinale non nasconde l’irritazione per le scivolate di La Russa e per l’atipica nota stampa bollinata dal governo. L’ultimo getto d’acqua gelata l’ha dovuto lanciare ieri pomeriggio. Mentre tornava in un ufficio a palazzo Chigi dalla pausa pranzo ha trovato i giornalisti sotto al portone ed ha acceso l’idrante direttamente sulla scrivania del ministro della Giustizia, il suo collega Carlo Nordio. Rivedere il reato di concorso esterno in associazione mafiosa?
di Virginia Piccolillo
Corriere della Sera, 14 luglio 2023 Il ministro della Giustizia: “Avanti con la separazione delle carriere, esiste in tutto il mondo”. Sul caso Delmastro: “L’imputazione coatta la critico da 25 anni: è un residuo del vecchio codice”.
di Giovanni Bianconi
Corriere della Sera, 14 luglio 2023 Ipotesi decreto per correggere una sentenza della Cassazione che mette a rischio i processi. Il governo non intende seguire il ministro della Giustizia nella sua “fuga in avanti” sulla “rimodulazione” del concorso esterno in associazione mafiosa. “C’è una giurisprudenza consolidata, non riaprirei altri discorsi”, taglia corto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, uno dei due magistrati (insieme a Nordio) arruolati nell’esecutivo Meloni. Piuttosto, lascia intendere che ci sarà un intervento che va ...
di Armando Spataro
La Repubblica, 14 luglio 2023 Il ministro vuole rimodulare il concorso esterno in associazione mafioso. Ma quel reato ha una genesi e una storia molto precise oltre a una solida giurisprudenza. È ormai un rito quello di aprire i giornali ogni mattina ed andare subito alla ricerca delle novità che il ministro Nordio ha in mente per riformare la giustizia.
di Gennaro Grimolizzi
Il Dubbio, 14 luglio 2023 L’appello del giurista Vincenzo Maiello: “La politica trovi coraggio e metta mano a una “norma” fumosa e cervellotica”. Ogni giorno che passa la giustizia offre nuove tracce su cui discutere. Tra queste la possibilità, paventata mercoledì scorso dal guardasigilli Carlo Nordio, di modificare il concorso esterno in associazione mafiosa. È giunta l’ora, secondo il professor Vincenzo Maiello, nell’Università di Napoli “Federico II”, che il legislatore se ne occupi seriamente.
di Valentina Stella
Il Dubbio, 14 luglio 2023
L’ex ministro e leader della DC venne arrestato nel 1992 e si fece nove mesi di carcere e tredici di arresti domiciliari, nel 2001 la prima assoluzione “perché il fatto non sussiste”, confermata nel 2010 dalla Cassazione dopo due appelli. Sono molti i casi noti e meno noti di persone accusate di concorso esterno in associazione mafiosa e poi assolte. Una delle vicende più conosciute è quella che riguarda l’ex ministro e leader della Democrazia Cristiana, Calogero Mannino. Nel 1992 viene arrestato con l’accusa appunto di concorso esterno.
di Elena Stancanelli
La Stampa, 14 luglio 2023 Quando una donna denuncia uno stupro ci occupiamo subito di come era vestita. L’obiettivo è quello di derubricare l’accaduto da reato a simpatica marachella. Può il carattere della vittima diventare una circostanza attenuante in un omicidio? Ovviamente no. Nessun Tribunale oserebbe affermare che uccidere un bambino insonne e isterico sia meno grave che ucciderne uno placido e sorridente, o che sia un po’ più legittimo accoppare un genitore insopportabile o un capo ufficio senza cuore. L’unica circostanza attenuante ...
brindisireport.it, 14 luglio 2023 Il provvedimento della Corte d’Appello di Bari riguarda un cittadino albanese, accusato di narcotraffico. Le condizioni carcerarie in quel Paese non sono conformi ai trattati internazionali in materia di diritti fondamentali dell’uomo.
Gazzetta di Parma, 14 luglio 2023 Inutile l’estremo tentativo del compagno di cella di salvargli la vita. Un detenuto parmigiano di 42 anni è morto, mercoledì pomeriggio, dopo aver inalato gas. La procura ha aperto un fascicolo.
di Gianni Giacomino
La Stampa, 14 luglio 2023 Aveva 43 anni, il suo avvocato aveva chiesto giusto ieri un incontro per capire se il suo assistito poteva essere trasferito. Angelo Libero, 43 anni, sarebbe uscito dal carcere a ottobre. Era rinchiuso nella XI sezione padiglione B del “Lorusso e Cutugno” dopo che, un mese fa, era stato dimesso dalla sezione psichiatrica. Ma ieri alle 13,40 Libero ha deciso che non valeva più la pena di vivere. Ha assicurato un laccio all’angolo superiore del letto a castello e si è lasciato andare. Il personale di polizia, insieme ai medici e agli ...
di Stefano Lo Russo*
Corriere di Torino, 14 luglio 2023 I dati presentati dal Prefetto consentono un po’ di ottimismo. E non soltanto per i numeri. Il calo dei reati è una cosa positiva, ma sono contento anche perché mi sembra che la questione sicurezza assuma una dimensione più largamente condivisa anche nell’approccio culturale. E anche la politica, per lo meno quella parte che ha davvero interesse al bene comune, inizi a trattarla in modo più adeguato evitando semplificazioni e banalizzazioni a fini elettorali, ma impostando azioni in modo sinergico e integrato.
di Filippo Fiorini
La Stampa, 14 luglio 2023 I fatti risalgono allo scorso 3 aprile e si svolgono nella casa circondariale di Reggio. Obbligo di firma e sospensione dai pubblici uffici per 10 agenti della polizia penitenziaria di Reggio Emilia. Lo ha chiesto la procura della città emiliana e ha ottenuto l’ok dal giudice, accusandoli dei reati di tortura, lesioni e falso ideologico, ai danni di un detenuto tunisino di 40 anni.
di Stella Bonfrisco
Il Resto del Carlino, 14 luglio 2023 Roberto Cavalieri, Garante regionale dei detenuti, ieri ha incontrato nella casa circondariale di Parma la vittima del pestaggio avvenuto il 3 aprile scorso nel carcere di Reggio Emilia, da parte dei quattordici agenti di polizia penitenziaria sospesi con l’accusa di tortura e lesioni. Il detenuto di origine tunisina, dopo l’aggressione è stato trasferito a Parma e dopo un periodo d’isolamento è ora in sezione.
di Damiano Aliprandi
Il Dubbio, 14 luglio 2023 Pessime condizioni igienico sanitarie, docce in comune non funzionanti a causa degli scarichi sempre bloccati, scarafaggi, sovraffollamento. Nel corridoio viene raccolta la spazzatura di tutti i detenuti della sezione: il contenitore è sempre pieno e dallo stesso proviene un forte odore, motivo per il quale non è possibile sostare nel corridoio e i detenuti passano molto tempo all’interno delle celle. Ed ora che il caldo si fa sentire, la questione diventa sempre più drammatica. Parliamo della condizione della prima sezione del carcere ...
alanews.it, 14 luglio 2023 Il Garante campano dei detenuti: “Due giornate di confronto per accendere i riflettori. Queste due giornate di confronto tra gli 81 garanti dei detenuti vogliono accendere i riflettori sul carcere. In questo momento in Italia ci sono 57.230 detenuti. Saranno due giornate di lavoro importanti per noi anche per verificare i temi di diritto alla salute, il tema della salute mentale, il diritto al lavoro, il diritto all’istruzione, all’affettività e anche all’habitat. Il nostro è un ruolo di garanzia, dobbiamo verificare che accanto alla certezza della ...
redattoresociale.it, 14 luglio 2023 Nato a Milano nel 2007 è diventato un modello adottato in diverse regioni. Il progetto è sostenuto da Enel Cuore e sarà a disposizione dei circa 100 minorenni che entrano ogni anno nel penitenziario lucano per incontrare il proprio papà. L’inaugurazione avverrà il 20 luglio.
notiziediprato.it, 14 luglio 2023 Si parte stasera da Cafaggio per raccontare il lavoro artistico che il collettivo artistico diretto dalla regista Livia Gionfrida porta avanti nella Casa Circondariale “La Dogaia”. Un ciclo di incontri nei circoli Arci di Prato per raccontare il lavoro artistico che il collettivo artistico Metropopolare diretto dalla regista Livia Gionfrida porta avanti nella Casa Circondariale “La Dogaia” di Prato da 15 anni. Parte stasera, giovedì 13 luglio, dalla Casa del Popolo di Cafaggio (ore 21) la serie di incontri estivi organizzati dalla compagnia ...
di Massimiliano Smeriglio e Pietro Bartolo*
Il Manifesto, 14 luglio 2023 Al Parlamento europeo c’è chi ha votato no. Per fare la pace servono diplomazie e negoziatori. Abbiamo votato ancora una volta no al Regolamento Asap sul sostegno alla produzione di munizioni perché continuiamo a pensare che sia sbagliato investire solo in armi e arsenali lasciati peraltro nelle mani dei singoli Stati nazionali senza far fare un passo in avanti alla politica e alla difesa comune europea. Armi costruite con i soldi del Pnrr togliendo risorse a servizi sociali e opere pubbliche. Il gruppo socialista ha fatto un gran ...
di Renzo Guolo*
Il Domani, 14 luglio 2023 Nelle banlieue il percorso verso la marginalità di alcune fasce giovanili di origine maghrebina e subsahariana è scandito da precise tappe. Anche le donne, spesso rimaste da sole in Francia a causa della rottura con il partner o per il frequente pendolarismo di ritorno del marito, vedono ridimensionato il loro ruolo. Nel tempo la “questione banlieue” è divenuta oggetto di un acceso confronto politico, tale da indurre a una nuova classificazione di aree urbane ritenute particolarmente problematiche.
di Domenico Quirico
La Stampa, 14 luglio 2023 Il presidente si è fatto rais con tecnica populista, nel Paese imperversano violenza e povertà. In questo imbrogliato scorcio della vita italiana ed europea, per le peggioranti contingenze mediterranee, da Roma si indicano alle urgenti premure finanziarie dell’Unione e del Fondo monetario le sorti traballanti della Tunisia. Paese grondante di scontento ma soprattutto di debiti; dovuti, ma questo è lasciato ai delicati e allusivi segni del linguaggio diplomatico del dire senza dire, a corrotte e asinine politiche di coloro che ...
di Sami Ben Gharbia*
La Stampa, 14 luglio 2023 Sebbene questi video tolgano il fiato, si prevedeva che ci sarebbe stata violenza contro i migranti sub-sahariani in Tunisia, esacerbata dal discorso razzista e populista del Presidente tunisino Kais Saied. Le dichiarazioni offensive del Presidente hanno causato paura tra i migranti e i tunisini neri, che ha provocato una reazione violenta contro i migranti in tutta la nazione. Resoconti e testimonianze rivelano una serie di abusi, tra cui violenze fisiche, uccisioni, detenzioni arbitrarie, sfratti, sfruttamento, discriminazione ...
di Alessandro Fioroni
Il Dubbio, 14 luglio 2023 In fuga dai talebani a migliaia detenuti al confine con il Messico. E così il sogno americano si è presto trasformato in un incubo. Fuggiti da un paese lasciato precipitosamente in mano ai talebani dalla coalizione occidentale, Usa in primis, molti afghani tentano di raggiungere proprio gli Stati Uniti. Scappano perché le condizioni economiche dell’Afghanistan stanno peggiorando giorno dopo giorno, ma soprattutto perché in migliaia hanno lavorato con gli americani durante l’occupazione.
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