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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di lunedì 10 luglio 2023
GIUSTIZIA
di Paolo Mieli
Corriere della Sera, 10 luglio 2023 Il tempo degli annunci è finito. È ora che la riforma complessiva della giustizia italiana prenda le sembianze di un testo meditato da discutere in Parlamento. Ci risiamo. Trent’anni (e passa) dall’inizio di Tangentopoli e si è tornati in un battibaleno all’arroventata tenzone tra Politica e Giustizia. Si sa come comincia e si sa anche come va a finire (quantomeno come è andata a finire fino ad oggi): con la Politica fatta a brandelli.
di Monica Guerzoni
Corriere della Sera, 10 luglio 2023 “Né attacco, né resa”: così la presidente del consiglio vuole chiarire la linea del governo. La mediazione del sottosegretario Mantovano: “Questo scontro non conviene a nessuno”. Rompere l’assedio. E anche il silenzio. Contribuire a far calare i toni, perché i rapporti tra politica e giustizia tornino quelli che erano prima dello scontro sulle inchieste che vedono al centro la ministra Daniela Santanchè e il sottosegretario Andrea Delmastro. Giorgia Meloni non è convinta di poter ottenere qualche vantaggio per il governo ...
di Monica Guerzoni
Corriere della Sera, 10 luglio 2023 Il tentativo di mediazione del sottosegretario Mantovano. Meloni sarebbe pronta a sostenere la ministra Santanchè anche in caso di rinvio a giudizio. Tutti a Palazzo Chigi, a cominciare da Giorgia Meloni, avevano messo in conto una reazione (anche aspra) dei magistrati. Ma quando la botta è arrivata, la presidenza del Consiglio ha lasciato trapelare la “sorpresa” per le sferzate che il presidente dell’Anm Santalucia ha indirizzato alla maggioranza.
di Enrico Costa*
Il Foglio, 10 luglio 2023 Palazzo Chigi confonde l’interferenza (strampalata) della magistratura nell’iter delle leggi, con il complotto (inesistente) degli uffici giudiziari nei confronti di ministri e sottosegretari. Il ministero della Giustizia non fa che amplificare la confusione. Il governo, sulla giustizia è in confusione. Nel senso che confonde l’interferenza (strampalata) della magistratura nell’iter delle leggi, con il complotto (inesistente) degli uffici giudiziari nei confronti di ministri e sottosegretari.
di Virginia Piccolillo
Corriere della Sera, 10 luglio 2023 Presidente Luciano Violante, lei è stato prima nella magistratura e poi nella politica. Chi ha ragione nell’ennesimo scontro?
di Liana Milella
La Repubblica, 10 luglio 2023 Intervista al deputato di Azione: “Meloni agita la separazione delle carriere come una spada contro l’Anm”.
di Gaia Tortora
La Stampa, 10 luglio 2023 La premessa per queste mie righe è importante: la ministra Roccella non voleva ingenerare questa polemica sull’accostamento del giorno al caso Tortora. Ne sono certa, come sono certa della sua storia radicale e del discorso sul garantismo che voleva fare. Ma le storie sono diverse, e lungi da me dire una sola parola su indagini in corso che non conosco.
di Valentina Maglione
Il Sole 24 Ore, 10 luglio 2023 Pubblicati i decreti sui professionisti: serve una formazione di 680 ore, il doppio di quanto indicato dalla riforma. Incompatibilità per gli avvocati del distretto. Stop ai mediatori civili e familiari. Si prepara l’elenco dei mediatori esperti in giustizia riparativa, i professionisti chiamati a condurre i programmi che coinvolgono vittima e reo per risolverete questioni derivanti dal reato. Ma chi intende iscriversi all’elenco dovrà superare una formazione più lunga e fare i conti con più “paletti” rispetto a quelli che indicava la riforma penale ...
di Niccolò Nisivoccia
Il Sole 24 Ore, 10 luglio 2023 Per portare avanti la riforma sulla giustizia riparativa sono arrivati i due decreti attuativi sulla formazione dei professionisti e sul loro elenco. Non tutti i tasselli del mosaico sono a posto ma l’auspicio è che non sia destinata a rimanere solo un’intenzione, questa legge.
di Giovanbattista Tona
Il Sole 24 Ore, 10 luglio 2023 Se il processo è approdato in Cassazione l’imputato non può chiedere la messa alla prova nemmeno quando, per il reato di cui deve rispondere, l’entrata in vigore della riforma Cartabia della giustizia penale rende ammissibile il beneficio che fino al 30 dicembre 2022 era precluso. Con la sentenza 23954 del 5 giugno scorso la Terza sezione della Cassazione chiude le porte a ogni ipotesi di retroattività delle modifiche della disciplina della messa alla prova introdotte con il decreto legislativo 150 del 2022, più favorevoli ...
di Carlotta Rocci
La Repubblica, 10 luglio 2023 Ancora un incendio nel carcere Lorusso e Cutugno di Torino. Il rogo è divampato ieri sera al Sestante, il reparto psichiatrico delle Vallette, finito al centro di un’inchiesta della procura, chiuso nel 2021 e poi riaperto dopo un’importante lavoro di ristrutturazione interna, ma in gran parte già danneggiato e non agibile.
Il Resto del Carlino, 10 luglio 2023 Il sovraffollamento e le carenze strutturali decennali della Dozza rischiano di far esplodere il disagio in violenza, secondo il sindacalista D’Amore. La politica deve affrontare la questione carceri per evitare un fallimento dello stato sociale.
AFFARI SOCIALI
di Massimo Cacciari
La Stampa, 10 luglio 2023 La storia si ripete identica e i suoi diversi protagonisti ne ignorano o fingono di ignorarne il senso. Una politica debole, forme di governo che si fondano su coalizioni posticce, prive di ogni contenuto strategico, producono per necessità l’effetto che funzioni tecnico-amministrative dello Stato assumano, anche al di là delle loro intenzioni, immagini e ruoli tendenti a supplirne le deficienze.
di Mons. Vincenzo Paglia
Corriere della Sera, 10 luglio 2023 La strage di Milano nella “Casa dei coniugi” ci colpisce e ci interroga, non solo e non tanto per le dinamiche e le circostanze che hanno accompagnato e favorito l’incendio, che di questo se ne occuperà l’autorità competente. Certo, un impianto antincendio che non funziona, come pare sia il caso, in una struttura che ospitava circa 180 persone, di cui molte con gravi difficoltà motorie, e un turno notturno con soli 5 operatori per questo gran numero di pazienti, non sono fatti di poco conto, ma, ripeto, sarà il ...
di Chiara Lalli
Il Foglio, 10 luglio 2023 I giudici hanno accolto la richiesta di una donna di verificare se ha le condizioni previste dalla sentenza 242 della Corte costituzionale per chiedere di scegliere quando può terminare la sua vita. L’azienda sanitaria dovrà verificarlo entro 30 giorni.
di Gabriele Segre
Il Domani, 10 luglio 2023 I confini dell’Europa oggi sono quelli segnati da chi cerca di farvi parte: i campi profughi alle sue frontiere, i barconi affondati nel Mediterraneo, perfino le banlieue francesi. Nuove frontiere che servono a definire la distanza tra “noi” e “loro”. Di fronte a queste scelte, i governi dell’Ue si dimostrano incapaci di decidere, diventando il ritratto di un’Europa in agonia. Chiederci cosa vogliamo che diventi l’Europa ci restituirebbe la capacità di lottare per uno scopo. Il primo “agone” è proprio la scelta tra l’Europa della “Polis" ...
di Francesca Mannocchi
La Stampa, 10 luglio 2023 Sono loro i più esposti alla povertà e all’isolamento ma hanno deciso di restare per rispetto ai loro ricordi. Sedute su una panchina di fronte a un magazzino distrutto di Ozerne, oblast di Donetsk, Lidya e Oksana cercano l’ombra al sole di mezzogiorno. Lidya ha 76 anni, Oksana 72. Sono due tra le pochissime anime rimaste ad abitare la distesa di campi di grano interrotta da una bottega, ormai chiusa, un parco giochi abbandonato e un edificio che prima della guerra fungeva da succursale della municipalità e che oggi serve a ...
La Repubblica, 10 luglio 2023 Nei video sui social si assiste a scene di “giustizia popolare” da parte di minorenni indottrinati che fanno chiedere “perdono” agli africani immigrati. Più di 500 migranti subsahariani sono stati arrestati a Sfax e portati al confine libico o algerino, dopo che la gendarmeria aveva effettuato raid nei quartieri popolati da persone provenienti da diversi Paesi africani. Lo riferisce Human Rights Watch (HRW). A dare man forte alla polizia tunisina ci sono stati gruppi di giovani armati di bastoni e pietre che hanno minacciato gli immigrati ...
di Riccardo Noury*
Corriere della Sera, 10 luglio 2023 “Protezione” e “genocidio” sono due parole che non dovrebbero mai stare insieme. Ma è successo, nel cuore dell’Europa, intorno a 30 anni fa. Il 16 aprile 1993 la città bosniaca di Srebrenica venne dichiarata “zona protetta” dalla risoluzione 819 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Dall’11 luglio 1995 subì il genocidio più veloce della storia.
di Emanuela Minucci
La Stampa, 10 luglio 2023 Il carcere è un’organizzazione da smantellare, perché non più salvabile né aggiustabile. Lo propone la scrittrice, avvocata e attivista Derecka Purnell nel suo libro “Come sono diventata abolizionista” (Fandango).
DOCUMENTI
Articolo. "A proposito di carcere, uso della forza e tortura", di Giovanni Maria Pavarin
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