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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di domenica 4 giugno 2023
Ristretti Orizzonti, 4 giugno 2023 L’anima del progetto che mette in dialogo le scuole e il carcere mira a prevenire episodi come quello di Abbiategrasso, dove uno studente, armi in pugno, si è scagliato contro la professoressa che era lì per lui. Era lì per lui. Per prepararlo ad affrontare il futuro, per trasmettergli conoscenze che lo avrebbero aiutato a superare le insidie che la vita ti presenta quando il periodo della spensieratezza lascia spazio al mondo degli adulti.
di Andrea Pugiotto
L’Unità, 4 giugno 2023 L’esortazione di Piero Calamandrei (1949) vale ancora oggi. Ho varcato la soglia di molti penitenziari: per congressi, iniziative, esami universitari. Ma non ero mai realmente entrato in un carcere, nelle sezioni, nelle celle. Un’esperienza che, da giurista, mi ha messo a dura prova.
di Angela Stella
L’Unità, 4 giugno 2023 Intervista a Giovanni Fiandaca: “Nordio ha un vasto programma, ma l’opposizione può venire pure dalla sua stessa maggioranza. Le sentenze possono criticarle tutti: politici e comuni cittadini”. Il professor Giovanni Fiandaca, emerito di diritto penale all’Università di Palermo e già Garante dei diritti dei detenuti siciliani, sul piano delle riforme della giustizia non esprime molto ottimismo: tra correnti giustizialiste all’interno della stessa maggioranza e l’opposizione dei magistrati sarà difficile portare avanti le riforme previste...
di Marco Fagiolo
L’Osservatore Romano, 4 giugno 2023 “Il carcere”: davanti a un titolo del genere i più cambierebbero immediatamente pagina, passando a qualcos’altro di più “interessante”. D’altra parte, come dargli torto? I media, di solito, fanno vedere il carcere come il luogo dove vengono reclusi i boss, coloro che hanno commesso gravissimi reati, magari qualche politico, oppure il luogo dove, quando succedono delle rivolte, i poveri agenti - sempre sotto organico - finiscono in infermeria. Lo descrivono come il luogo dove ci sono dei tornelli, dove la gente entra e esce ...
di Diego Mazzola
L’Unità, 4 giugno 2023 Un poco alla volta, come quelle poche stelle che si vedono sbucare da un cielo nero in tempesta, si fa strada l’ipotesi abolizionista del sistema penale e con esso del modello retributivo/punitivo. Che sia la fine della vendetta di Stato intesa come Giustizia?
di Tommaso Marvasi
La Discussione, 4 giugno 2023 L’efferato omicidio confessato da Alessandro Impagnatiello ha tutti i requisiti necessari per misurare il livello di civiltà giuridica della nostra società. Impagnatiello ha confessato di avere ucciso la sua compagna, Giulia Tramontano, di lui incinta di sette mesi.
di Francesco Boezi
Il Giornale, 4 giugno 2023 Le misure concordate dai ministri Roccella, Piantedosi e Nordio. Allo studio modifiche su distanza minima, sex offender e stalker. La normativa sui femminicidi e sulle violenze subite dalle donne sarà irrobustita. Il governo e le Camere sono pronte. I casi di cronaca, compreso l’omicidio di Giulia Tramontano, possono aver fornito qualche consapevolezza in più al legislatore. Ma il provvedimento era già previsto da tempo.
di Beppe Severgnini
Corriere della Sera, 4 giugno 2023 C’è un limite oltre il quale non si può andare (per pudore, per decenza, per uno scampolo residuo di umanità). Se così non fosse, vedremmo, leggeremmo e ascolteremmo di peggio, credetemi. Propongo un esame di coscienza, iniziando da me stesso. La vicenda di Giulia, incinta al settimo mese, uccisa dal fidanzato a Senago. Quanto leggiamo per informarci, per capire, per evitare che queste cose accadano ancora? E quando scatta la morbosità?
di Tiziana Maiolo
L’Unità, 4 giugno 2023 No, la gogna non si fa. Non c’è bisogno di ricordare Enzo Tortora, perché il paragone sarebbe offensivo nei confronti di chi è diventato suo malgrado il simbolo dell’ingiustizia italiana. Ma quello che è stato inflitto l’altra sera a Alessandro Impagnatiello, assassino e reo confesso, ricorda troppo l’arresto di Massimo Bossetti, che si è sempre dichiarato innocente, e che fu braccato come un animaletto impaurito ed esibito come trofeo di caccia dalle forze dell’ordine.
di Donatella Stasio
Il Secolo XIX, 4 giugno 2023 Il procuratore antimafia Giovanni Melillo: “Su fondi Ue e sull’abuso di ufficio servono strumenti non paralizzanti ma efficaci. Se si indeboliscono le verifiche preventive si drammatizza l’impatto successivo della giustizia penale”.
di Salvo Palazzolo
La Repubblica, 4 giugno 2023 Un detenuto gelese si proclamava innocente, un russo condannato all’ergastolo chiedeva di tornare nel suo paese. I pm di Siracusa stanno ricostruendo cosa è avvenuto in carcere e quali notizie non sono state fornite in tempo ai vertici del Dap. A Trapani, un giovane tenta di impiccarsi, salvato dagli agenti penitenziari.
di Francesco Patanè
La Repubblica, 4 giugno 2023 L’ex capo del Dap stigmatizza l’assenza di comunicazioni. “Già dopo quindici giorni tutti vanno informati se un detenuto rifiuta di alimentarsi, a cominciare dal provveditore della Sicilia”. “Il diritto alla salute dei detenuti nelle carceri siciliane è molto limitato. Le patologie psichiatriche e i disturbi psicologici non vengono curati come la costituzione impone”. Ad un mese dal suo insediamento il garante siciliano per la tutela dei diritti dei detenuti Santi Consolo ha già messo in fila le priorità del suo mandato. A cominciare da Augusta.
varesenews.it, 4 giugno 2023 Il contribuente ha la residenza nel penitenziario di Bollate, per questo motivo il Comune ha dovuto applicare l’aliquota sulla seconda casa. Il sindaco: “Questa legge è blindata, non avevamo altre soluzioni”. “Dura lex sed lex” recita una massima latina medievale.
di Riccardo Celli
ledicoladelsud.it, 4 giugno 2023 Quando si immagina il carcere ed i suoi detenuti si immaginano persone dure e scontrose, il cui unico interesse è delinquere. Eppure da qualche anno a questa parte, a Brindisi, parlando di detenuti si parla anche di abili danzatori, che cercano attraverso l’arte il riscatto, prima personale e poi sociale.
di Maria Concetta Tringali
Il Sole 24 Ore, 4 giugno 2023 Si intitola “Magistrate, finalmente” l’ultimo libro di Eliana Di Caro edito da Il Mulino. Il volume della giornalista del Sole 24 Ore, autrice meno di due anni fa di “Le madri della Costituzione”, ha il pregio di risultare - ancora una volta - un luogo dove trattenere memoria.
Il Fatto Quotidiano, 4 giugno 2023 Pubblichiamo un estratto del libro “Tutte le cose che ho perso. Storie di donne dietro le sbarre”, di Katya Maugeri edito da Villaggio Maori Edizioni.
di Lucio Luca
La Repubblica, 4 giugno 2023 La vedova di Vito Schifani, l’agente di scorta morto nella strage di Capaci, racconta la sua storia e le sue speranze in un libro edito da Rizzoli. Vito Schifani e Rosaria Costa erano due “ragazzini” nel 1992. Lui, poliziotto delle scorte, appassionato di atletica leggera, aveva 27 anni. Lei, che di anni ne aveva appena 22, si divideva tra il bambino piccolo Antonino Emanuele e l’ansia di aspettare a casa un marito che faceva un lavoro pericoloso. Estremamente pericoloso da quando, soprattutto, era stato assegnato ...
di Elena Comelli
Corriere della Sera, 4 giugno 2023 La crisi post-Covid di Generazione Z e Millennials. Si licenziano per coscienza e per il clima. Lo studio su lavoratori inglesi e americani: uno su tre ha lasciato per conflitti etici. Il lavoro nobilita, ma solo se è coerente con i nostri valori. In caso contrario, meglio licenziarsi. Così, dopo il fenomeno delle “grandi dimissioni” e delle “dimissioni silenziose”, innescate dalla pandemia, il 2023 è stato definito l’anno delle “dimissioni di coscienza” (conscious quitting) o addirittura delle dimissioni a favore del clima ...
di Francesco Rigatelli
La Stampa, 4 giugno 2023 Il sociologo: “Si va avanti per inerzia, c’è timore del futuro e non si fanno figli la gente non vuole l’autoritarismo, se Meloni ci provasse per lei finirebbe male”. Giuseppe De Rita è uno dei maggiori sociologi italiani. Nel 1964 è stato tra i fondatori del Censis, di cui è diventato consigliere delegato nel 1974 e del quale è presidente dal 2007. È stato inoltre presidente del Cnel dal 1989 al 2000
di Elena Stancanelli
La Stampa, 4 giugno 2023 La dipendenza dell’adolescente è diversa da quella dell’adulto. Bisogna lavorare sul disagio prima che si trasformi in disturbo. “Su mille ragazzi, 350 fumano abitualmente cannabis, ma più dell’80% lo fa per un senso di necessità, come fosse una cura, perché sono fortemente traumatizzati (spesso per separazioni violente tra i loro genitori) soffrono di disturbi di ansia, fobia sociale. Il pusher è il loro medico. Quando incontrano me, mi trattano allo stesso modo: anche io sono un pusher, sono un pusher di terapia. Mi farà stare ...
di Luca Attanasio
Il Domani, 4 giugno 2023 La teoria del graduale depotenziamento delle tensioni, nata negli anni Sessanta, secondo alcuni ha aiutato a mettere fine alla Guerra Fredda. Oggi, soprattutto dopo l’invasione dell’Ucraina, appare superata e si assiste a un’impennata della spesa militare in occidente e a livello globale. Resta da capire però se spostare tutte queste risorse sulla Difesa sia davvero la strada che ci protegge o se, come dicono i pacifisti, porti solo al guadagno per pochi e all’aumento delle tensioni internazionali.
di Leonardo Martinelli
La Repubblica, 4 giugno 2023 Centinaia di subsahariani passano la frontiera ogni giorno per raggiungere Kasserine, una delle città tunisine più povere, nella speranza di poter raggiungere da lì il porto di Sfax e imbarcarsi per Lampedusa. Stringe le scarpe fra le mani, per non consumarle troppo. “Le devo risparmiare”, dice Russell, 22 anni. Viene dal Camerun e cammina, ciabatte di gomma ai piedi, sui binari di un treno che non corre più da decenni. Quella ferrovia, ormai piena di spazzatura, è la discarica di tutti: attraversa Kasserine, città ...
di Danilo Ceccarelli
La Stampa, 4 giugno 2023 L’obiettivo è liberare le strade in vista delle Olimpiadi nell’estate 2024. “Qui c’è l’uscita, l’entrata è più giù!”. Anche questo sabato, Hamid si sgola per far scorrere la fila che si è formata davanti al centro dove si distribuiscono pasti caldi a chi ne ha più bisogno. Un piccolo prefabbricato situato nel quartiere de La Villette, a Nord di Parigi. A due passi dal périphérique, l’anello autostradale che abbraccia la città, centinaia di persone in difficoltà attendono pazientemente il loro turno per entrare. Clochard, migranti e gente di ...
di Andrea Cegna
Il Manifesto, 4 giugno 2023 Nel mirino c’è il controllo del territorio dello stato della rivoluzione zapatista. E il governo (locale e nazionale) resta a guardare. La violenza in Chiapas porta lo stato della rivolta zapatista ai livelli preoccupanti del nord del Messico. Pochi giorni fa il collettivo di appoggio all’Ezln, Llegó la Hora, ha denunciato che “il compagno zapatista Jorge López Santiz è in bilico tra la vita e la morte a causa di un attacco paramilitare dell’Organización Regional de Cafeticultores de Ocosingo (Orcao)”, la stessa organizzazione che ...
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La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione dal 5 all'11 giugno 2023
Seminario: "La Giustizia Riparativa incontra l'inclusione sociale" (Brescia, 6 giugno 2023)
Seminario: "Abitare il carcere femminile. Spazi, sicurezza, diritti" (Torino, 7 giugno 2023)
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