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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di venerdì 20 gennaio 2023
di Damiano Aliprandi
Il Dubbio, 20 gennaio 2023 Con la cattura di Matteo Messina Denaro, c’è l’inevitabile reazione - dettata dall’onda emotiva - che rafforza la necessità del 41 bis, sorvolando sulle sue storture sia nell’applicazione che nell’esecuzione visto le innumerevoli misure afflittive (alcune già tolte dalle sentenze della cassazione e della Consulta) che esulano dal suo scopo originario. E si rischia di oscurare la vicenda dell’anarchico Alfredo Cospito che da tre mesi è in sciopero della fame.
di Frank Cimini
Il Riformista, 20 gennaio 2023 “Alfredo Cospito è sull’orlo del precipizio. Ha consumato ormai tutto il grasso, la situazione potrebbe precipitare da un momento all’altro. L’ho sconsigliato di camminare durante l’ora d’aria perché il quadro potrebbe ulteriormente aggravarsi consumando altre energie”.
di Silvia Mancinelli
Adnkronos, 20 gennaio 2023 Alfredo Cospito, detenuto al carcere di Bancali, ha descritto così al suo avvocato Flavio Albertini Rossi la sua vita al 41bis. “C’è una finestra nella cella di due metri e mezzo per tre metri e mezzo - racconta il suo legale all’Adnkronos - una finestra schermata dal plexiglass che non si apre quasi mai e che si affaccia, al di là delle sbarre, su un cubicolo interno circondato da muri di cemento alti metri e metri, schiacciati da una rete metallica a chiudere il quadrato di cielo.
di Susanna Marietti*
Il Fatto Quotidiano, 20 gennaio 2023 Se lo Stato lascerà morire Alfredo Cospito - in sciopero della fame nel carcere di Sassari dallo scorso 20 ottobre per protestare contro il regime speciale detentivo ex articolo 41-bis dell’ordinamento penitenziario a cui è sottoposto dallo scorso maggio - avrà perso su ogni piano. Lo sciopero della fame, che affonda le proprie radici nella storia della nonviolenza, è un’azione di protesta che mette a rischio il corpo di chi la compie.
di Francesco Grignetti
La Stampa, 20 gennaio 2023 Serve a spezzare i contatti dei boss con l’esterno, ma anche a piegarli per spingerli a collaborare. Condizioni pesanti che limitano i rapporti con la famiglia. Più volte la commissione europea dei diritti umani è stata chiamata a pronunciarsi sulla norma.
di Giulia Merlo
Il Domani, 20 gennaio 2023 Anche la premier Meloni ha fatto confusione, scambiando il regime ostativo con il carcere duro, quando ha dichiarato che “è stato il primo provvedimento del governo”. Il 41bis è un regime di detenzione che isola il detenuto per interrompere legami con la criminalità. Stanno scontando così la pena anche la Br Lioce e l’anarchico Cospito. In Italia ci sono 749 detenuti al 41 bis, di cui 13 donne. Solo 12 istituti carcerari hanno la sezione dedicata a questo regime per gli uomini, mentre ne esiste solo una per le donne.
di Maria Elena Viggiano
Corriere della Sera, 20 gennaio 2023 Sono i cosiddetti “ristretti”: oggi 1.246 rispetto ai 796 del 2018. Aderiscono solo 75 istituti su 190 e mancano gli spazi per studiare. Il progetto della Statale di Milano: “Così abbattiamo la recidiva”.
GIUSTIZIA
di Francesco Machina Grifeo
Il Sole 24 Ore, 20 gennaio 2023 Camere penali: la speculazione politica di stampo giustizialista e populista ha come obiettivo quello di impedire il programma di riforme liberali. I penalisti italiani plaudono alla ennesima presa di posizione del ministro della Giustizia Nordio contro l’abuso delle intercettazioni telefoniche. Un tema da sempre al centro del dibattito politico ma reso ancora più attuale dal recente arresto del super latitante Matteo Messina Denaro anche grazie all’utilizzo di captazioni telefoniche.
di Conchita Sannino
La Repubblica, 20 gennaio 2023 Anche in Parlamento la destra si divide sulle dichiarazioni del ministro: “Un errore inimicarci proprio adesso il fronte dell’antimafia”. Contenere la “bomba” Nordio. “Com’è possibile aver fatto questo capolavoro, cioè inimicarsi il fronte antimafia nella settimana in cui la giustizia in Italia scrive una pagina storica?”, si sfoga un senatore FdI. Ovattare le provocazioni del Guardasigilli con l’elmetto.
di Andrea Fabozzi
Il Manifesto, 20 gennaio 2023 Per il ministro vanno bene quelle dei servizi e quelle senza controllo del giudice, non le ordinarie. Nel suo discorso di ieri alla camera è tornato alla carica. Abbiamo sentito i pareri del professore ex consigliere di Cartabia, Gian Luigi Gatta e del magistrato di Md Stefano Celli.
di Federica Olivo
huffingtonpost.it, 20 gennaio 2023 Mentre si discute dell’ipotesi di una stretta per le procure, con la manovra finanziaria è passato sotto silenzio un emendamento che esclude le operazioni del Sisde dall’area del comparto giustizia. Cdm approva le modifiche alla riforma Cartabia.
di Claudio Cerasa
Il Foglio, 20 gennaio 2023 Oggi le intercettazioni sono consentite per cercare prove di qualsiasi reato punito con il massimo di 5 anni, cioè quasi tutti, il che ha portato a una espansione incredibile degli ascolti. Per il 5 stelle Scarpinato intervenire sulle intercettazioni sarebbe “una restaurazione dell’assetto precostituzionale”. È vero il contrario: è il loro l’uso indiscriminato che contrasta con il principio fondamentale della libertà della persona.
di Pier Luigi del Viscovo
Il Giornale, 20 gennaio 2023 Ridurre il tema delle intercettazioni a uno scontro tra manettari e simpatizzanti dei delinquenti è la mortificazione della civiltà sociale e giuridica. La gogna sulla pubblica piazza non è l’atto finale della giustizia, ma solo l’appagamento della peggiore anima popolare.
di Liana Milella
La Repubblica, 20 gennaio 2023 Intervista alla presidente leghista della Commissione giustizia del Senato: “Sono contro il blackout informativo, ma la divulgazione di conversazioni private e penalmente irrilevanti, o di frasi decontestualizzate, è un’altra cosa”.
di Liana Milella
La Repubblica, 20 gennaio 2023 Il Guardasigilli a Montecitorio tiene il punto sulle intercettazioni: “Solo per mafia, terrorismo e reati satellite”. Il Terzo polo apprezza. Polemiche da Pd e 5S : “Crociata che indebolisce la lotta ai clan”. Via libera in cdm alle modifiche sulla Cartabia.
di Antonio Bravetti
La Stampa, 20 gennaio 2023 Il ministro della Giustizia va anche all’attacco dell’Antimafia. Carlo Nordio insiste: sulle intercettazioni il governo “interverrà radicalmente”. Dopo il passaggio di mercoledì in Senato, il Guardasigilli si presenta alla Camera per ribadire, precisare, ribattere e attaccare, “perché non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire”. Prende gli applausi della maggioranza, si attira le critiche dell’opposizione, incassa l’apertura di credito del Terzo Polo.
di Giuseppe Salvaggiulo
La Stampa, 20 gennaio 2023 Il procuratore di Trapani: “Davvero ha detto così? Mi pare che il dibattito stia scivolando su luoghi comuni, fino a trattare l’Italia come la Danimarca, e noi pubblici ministeri come una specie di associazione a delinquere”. Dopo una vita da pm antimafia a Palermo e Caltanissetta, Gabriele Paci da un anno e mezzo è procuratore di Trapani, il feudo di Messina Denaro.
La Repubblica, 20 gennaio 2023 Il Consiglio dei ministri corregge la norma sulla necessità della querela. La decisione dopo la scarcerazione di tre boss accusati di lesioni. Procedibilità d’ufficio per tutti i reati nei casi in cui ricorre l’aggravante mafiosa o di terrorismo. E possibilità in tutti gli altri casi di procedere all’arresto in flagranza, anche senza la querela delle vittime del reato, purché questa sia acquisita entro 48 ore. Dopo l’allarme della magistratura sul rischio di scarcerazioni e impunità per una serie di reati divenuti o che erano già perseguibili a querela.
di Errico Novi
Il Dubbio, 20 gennaio 2023 Parla Raffaele Cantone, procuratore di Perugia: “Se vogliamo scongiurare il rischio che la politica arrivi a cancellare l’obbligatorietà dell’azione penale, dobbiamo renderla sostenibile”.
di Giovanni Maria Jacobazzi
Il Dubbio, 20 gennaio 2023 Paolo Reale, Osservatorio nazionale di informatica forense: “È uno strumento di invasività unica”. Il captatore informatico, più comunemente chiamato “trojan”, è attualmente in grado di fare “qualsiasi cosa” una volta installato su uno smartphone o su un comune device come l’ipad o la smart Tv. È quanto sta emergendo in questi giorni durante le audizioni dei tecnici informatici nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulle intercettazioni telefoniche in corso presso la Commissione giustizia del Senato.
di Michele Brambilla
huffingtonpost.it, 20 gennaio 2023 Da cinque giorni l’Italia segue le notizie sul boss fra aspettative mirabolanti, retroscena inverosimili, dettagli clamorosi. La realtà non basta, serve il grande intrattenimento.
di Luigi Ferrarella
Corriere della Sera, 20 gennaio 2023 Applicata la “legge Cartabia”: la 50enne che perseguitava l’ex compagno potrà scontare 1 anno e 8 mesi con la detenzione domiciliare. Potrà uscire solo per psicologo, lavoro e visite alla madre.
di Paolo Delgado
Il Dubbio, 20 gennaio 2023 L’ex capo della mala milanese è dietro le sbarre dal 1977: oggi è un innocuo signore di 72 anni. Ma per i magistrati non ha diritto alla semilibertà. Ora arriva anche l’isolamento.
di Luigi Ferrarella
Corriere della Sera, 20 gennaio 2023 Respinta la richiesta della questura. Il 20enne esponente di Ultima Generazione ha partecipato a vari blitz ambientalisti, tra cui quello alla Scala. Lui: “Chi si attiva per fare valere i diritti non è una persona da mettere sotto controllo”.
di Valentina Reggiani
Il Resto del Carlino, 20 gennaio 2023 A novembre dello scorso anno i giudici della corte d’Appello avevano ridotto la pena da 16 a 14 anni di carcere. L’accusa, per Mourad Chail, marocchino di 32 anni, era quella di omicidio volontario. Il giovane straniero, custode e lavapiatti alla trattoria Barchetta di Campogalliano, era infatti accusato di aver ucciso a coltellate il tunisino 36enne Mohamed Salah a seguito di una lite scoppiata in un bar del paese.
di Adelia Pantano
La Stampa, 20 gennaio 2023 Durante la visita con la Commissione consiliare, la direttrice del carcere di San Michele: “Qui è diventato difficile fare tutto e per tutti è sofferenza. Si lavora sempre di più con fatica nelle carceri di Alessandria. Un concetto che ripete da sempre anche la direttrice, Elena Lombardi Vallauri. Una questione su tutte, quella del personale della polizia penitenziaria con una carenza che è sempre più pressante.
di Zita Dazzi
La Repubblica, 20 gennaio 2023 Solo giovani medici specializzandi, alle prime armi nelle carceri milanesi. E pochissimi infermieri a gestire centinaia di detenuti che hanno bisogno di fare terapie, di essere curati per il disagio psicologico, per le dipendenze, per i gesti di autolesionismo. La situazione è difficile in tutte le case di reclusione della provincia, ma è Opera, carcere enorme di massima sicurezza, che viene descritto come il caso più eclatante, con 31 infermieri rimasti su 56 che erano previsti.
nove.firenze.it, 20 gennaio 2023 I Consiglieri hanno ascoltato le richieste dei reclusi. Dardano: “Disagio e sofferenza”. “Una vera e propria Commissione consiliare all’interno del Carcere di Sollicciano per affrontare le questioni legate ai problemi dei detenuti ma anche per ascoltarli in prima persona”, spiega la presidente della commissione Politiche sociali e della salute Mimma Dardano dopo la seduta di ieri che si è svolta a Sollicciano.
ansa.it, 20 gennaio 2023 Gli uomini del nucleo di polizia valutaria della Guardia di Finanza hanno effettuato una serie di controllo nel carcere di Rebibbia nell’ambito dell’indagine dei pm di Roma sulle pubbliche forniture per vitto e sopravvitto all’interno dell’istituto penitenziario. L’attività della Gdf ha riguardato la qualità del cibo servito nelle mense: acquisiti una serie di documenti che ora finiranno all’attenzione dei magistrati.
padovaoggi.it, 20 gennaio 2023 Dall’inizio dell’anno sono fioccati i provvedimenti a carico di cittadini che non hanno i necessari requisiti per rimanere in Italia. Il lavoro di prevenzione a tutela della sicurezza pubblica proseguirà senza sosta. Lavoro super per la Questura di Padova in questo primo scorcio di 2023. A seguito dei servizi di prevenzione e repressione dei reati posti in essere dagli uffici della Questura di Padova, considerevole è stata l’attività svolta dall’ufficio Immigrazione.
La Città di Salerno, 20 gennaio 2023 I detenuti di Fuorni “studiano” da imprenditori. E pianificano la loro vita al di fuori dal carcere, cimentandosi attraverso l’affiancamento e la verifica di fattibilità tecnica, economica, logistica e di mercato di nuove attività concepite ricadenti nei settori della raccolta e lavorazione dei metalli, del noleggio auto, della movimentazione terra, di degustazione prodotti mediterranei, di lavorazioni meccaniche e artigianali.
di Rossella Grasso
Il Riformista, 20 gennaio 2023 Il lavoro in carcere è fondamentale per i detenuti, sia per affrontare il presente, sia per prepararsi al futuro magari imparando un mestiere che possa cambiare la vita. Ne è convinta anche Emanuela Belcuore, garante dei detenuti della provincia di Caserta che il 20 gennaio festeggerà il suo compleanno. Per l’occasione ha chiesto alle detenute dell’alta sicurezza del carcere di Santa Maria Capua Vetere di cucire per lei dei piccoli “regalini” da donare agli invitati alla sua festa.
ansa.it, 20 gennaio 2023 Il romanzo con al centro l’ergastolo ostativo. “L’errore più grande che si possa fare è credere che l’uomo che sbaglia è e sarà sempre il suo reato”. Lo ha detto l’autore di “Dove non batte il sole”, Carmelo Sardo, il romanzo presentato nel teatro del carcere di Rebibbia, a Roma.
Corriere del Mezzogiorno, 20 gennaio 2023 Un esperimento che nasce dalla collaborazione tra il centro penitenziario e la Federico II. Proiettare per i detenuti un film nel quale si racconta come possano crollare le divisioni e le barriere che si generano all’intenso del mondo carcerario: è l’esperimento che si farà oggi alle 14.30 nel centro penitenziario “Mandato” di Secondigliano, dove i reclusi potranno vedere il film di Leonardo Di Costanzo “Ariaferma”. Si tratta di un incontro organizzato dal Polo universitario penitenziario dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”.
di Simonetta Fiori
La Repubblica, 20 gennaio 2023 Giuliano Amato firma l’introduzione alla nuova edizione dello storico saggio di Louis Henkin e da ex presidente della Corte Costituzionale spiega dove c’è ancora da lavorare. Ci sono diversi motivi per parlare di diritti umani con Giuliano Amato, uscito recentemente dal Palazzo della Consulta e ora di nuovo nella sede cinquecentesca della Treccani (che lo ospita come presidente onorario), non distante da piazza del Quirinale.
di Elvira Serra
Corriere della Sera, 20 gennaio 2023 Hanno sedici anni di differenza e alcuni tratti in comune. Anzitutto gli occhi celesti, bellissimi. Poi un luogo del cuore: il Gianicolo. Una famiglia che per entrambe non ha nulla a che fare con il cinema. E quella personale determinazione che le ha portate a credere in sé stesse, quando ancora non ci credeva nessun altro, e a pagarsi da sole i primi corsi di recitazione. Una, la più grande, per alimentare il fuoco sacro ha fatto la barista; l’altra, la cameriera in un ristorante.
di Maria Elena Barnabi
Gente, 20 gennaio 2023 “Grazie alla musica possono esprimere le loro emozioni”, dice il fondatore dell’Associazione 232. Dal progetto con il carcere minorile Beccaria è nato un cd.
AFFARI SOCIALI
di Maurizio Ferrera
Corriere della Sera, 20 gennaio 2023 Su 364 mila beneficiari tra i 18 e i 29 anni, 11 mila possiedono unicamente la licenza elementare o addirittura nessun titolo e altri 129 mila soltanto il titolo di licenza media: cifre impressionanti, visto che parliamo di giovani.
di Simonetta Sciandivasci
La Stampa, 20 gennaio 2023 La giornalista Selvaggia Lucarelli: “Gli adulti sono dipendenti dai follower, non i ragazzi. Senza piattaforme saremo lo stesso scemi, ma con più tempo libero”.
di Claudio Cerasa
Il Foglio, 20 gennaio 2023 La visita di Tajani e Piantedosi a Tunisi ricalca sempre lo stesso copione. E dare altri fondi non servirà. Costo totale del fallimento solo per il governo italiano: 47 milioni dal 2014 a oggi per il controllo dei confini.
di Eleonora Martini
Il Manifesto, 20 gennaio 2023 “Al freddo, senza potersi lavare e con la luce accesa. Ha visto la figlioletta solo due volte”. Nelle mani dello Stato belga, Eva Kaili, l’ex vicepresidente del Parlamento europeo arrestata in flagranza per corruzione nell’ambito della maxi inchiesta “Qatargate”, sarebbe stata sottoposta a trattamenti inumani e degradanti. Anzi, secondo i sui legali si sarebbe trattato di vera e propria “tortura”.
di Jacopo Storni
Corriere della Sera, 20 gennaio 2023 L’appello al Corriere della fidanzata Sonia: “Ha problemi di salute, aiutateci. Deve essere scarcerata”. Il portavoce di Amnesty International Italia Riccardo Noury: “Rischia fino a dieci anni di carcere”.
di Vittorio Mezzi
Il Fatto Quotidiano, 20 gennaio 2023 Il Parlamento europeo “esorta le autorità marocchine a rispettare la libertà dei media e a garantire processi equi ai giornalisti imprigionati”. Con una risoluzione approvata a larga maggioranza (356 voti a favore, 32 contrari e 42 astenuti) durante la seduta del 19 gennaio, l’Eurocamera condanna, per la prima volta dal 1994, la condotta assunta dalle autorità di Rabat nei confronti di giornalisti e attivisti politici in aperta violazione dei diritti fondamentali e dell’accordo di associazione Ue-Marocco.
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Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia: percorso assembleare elettivo
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