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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di mercoledì 18 gennaio 2023
CARCERI
Il Manifesto, 18 gennaio 2023 Il caso. Cospito rischia seriamente di morire, il tempo sta per scadere: è necessario revocare il regime del 41 bis, per fatti sopravvenuti e in via interlocutoria.
di Davide Varì
Il Dubbio, 18 gennaio 2023 Non si arresta lo sciopero della fame cominciato tre mesi fa dall’anarchico al carcere duro. Il legale, che oggi gli ha fatto visita: “Cospito continua a dimagrire oltrepassando il punto critico della sua protesta. Il ministero continua a serbare un incomprensibile silenzio sull’istanza di revoca inviata dalla difesa”.
Il Manifesto, 18 gennaio 2023 “Sul caso dell’anarchico Alfredo Cospito - ha detto il viceministro di Giustizia Francesco Paolo Sisto - la magistratura di sorveglianza saprà se e come intervenire. Ma attenzione a non scambiare una situazione giudiziaria, anche se drammatica, con un problema politico. Significherebbe trasferire su un quadrante improprio i problemi che invece vanno risolti dalla magistratura. Se ci sono i presupposti per intervenire sarà necessario farlo”.
di Davide Galliani*
Il Manifesto, 18 gennaio 2023 Nel nostro paese infuriano le questioni di fiducia mentre si affacciano le ghigliottine parlamentari. E si registra una qualche titubanza dei garanti - politici e giuridici - della Costituzione. Non è compito solo loro, ma per loro è missione costitutiva. Il Capo dello Stato non ha speso una parola sul protrarsi del ritardo parlamentare dopo i due rinvii della Consulta: 18 mesi di silenzio. Sempre il silenzio è stato riservato all’intervento del Governo con decreto legge.
di Federico Monga
La Stampa, 18 gennaio 2023 Il ministro dell’Interno: “Nessun accordo con il boss, c’è chi vuole inquinare il dibattito. Adesso abbiamo una straordinaria opportunità per fare luce su una stagione buia”.
di Donatella Stasio
La Stampa, 18 gennaio 2023 Tre anni dopo la sentenza della Consulta, su 1.280 ergastolani ostativi, solo 24 permessi. La mafia è un fenomeno umano e prima o poi finirà, diceva Giovanni Falcone. Ma non con un arresto, neanche dell’ultimo o penultimo boss latitante; a decretarne la fine sarà il tramonto della cultura che la mafia l’ha nutrita, cresciuta e l’ha resa capillare.
di Luigi Manconi
La Repubblica, 18 gennaio 2023 La Consulta dovrà valutare la legittimità della norma che vieta le relazioni personali tra reclusi e partner. Qualche giorno fa, un magistrato di sorveglianza di Spoleto ha rinviato alla Corte Costituzionale la richiesta di un detenuto del carcere umbro di Maiano di poter avere colloqui privati con i propri familiari e, in particolare, incontri intimi con la propria compagna. Così, la Consulta dovrà valutare la legittimità della norma che vieta le relazioni personali, incluse quelle sessuali, tra reclusi e partner.
di Giovanna Casadio
La Repubblica, 18 gennaio 2023 Montecitorio dà il via libera a una corsia preferenziale per far uscire dalla galera i figli delle madri detenute. Una corsia veloce per fare uscire dal carcere i figli delle madri detenute. La legge “mai più bimbi in carcere” - attesa da anni, arrivata quasi all’approvazione prima che cadesse il governo Draghi - è stata ripresa in mano. E oggi in aula a Montecitorio c’è stato il via libera all’accelerazione: entro quindici giorni sarà esaminata dalla commissione Giustizia della Camera.
di Mattia Feltri
La Stampa, 18 gennaio 2023 L’arresto di Matteo Messina Denaro è una buona notizia ma, per un vecchio sentimentale come me, ieri ne è arrivata una migliore. Nel giro di qualche mese lo slogan “Mai più bambini in carcere” smetterà di essere un jingle delle buone intenzioni perdute nei labirinti delle legislature, nelle ripicche fra partiti, nelle retromarce per non irritare l’elettorato più sanguinario.
padovaoggi.it, 18 gennaio 2023 Il sottosegretario alla Giustizia in questi giorni sta lavorando sulla situazione dei penitenziari dopo quello che è accaduto a Roma la scorsa settimana.
di Ilario Ammendolia
Il Dubbio, 18 gennaio 2023 Quando vennero chiusi i manicomi furono in molti a predire che saremmo stati travolti dai “pazzi” liberi di scorrazzare per le strade. E nei giorni precedenti o immediatamente successivi all’entrata in vigore della legge 180, molti giornali riportavano con grande evidenza episodi delittuosi commessi dagli ammalati di mente facendo così sponda a quelle forze politiche che per anni si erano battuti contro la chiusura dei manicomi.
di Eleonora Martini
Il Manifesto, 18 gennaio 2023 L’Ordine dei giornalisti: “Autoregolamentazione, non leggi”. Sul tema delle intercettazioni il governo tenta di rassicurare i magistrati antimafia, dopo che il procuratore capo di Palermo Maurizio de Lucia ha spiegato come l’ascolto delle telefonate sia stato “uno dei pilastri dell’inchiesta” che ha portato alla cattura di Matteo Messina Denaro. Il ministro di Giustizia Carlo Nordio, che solo poche settimane fa aveva asserito che “i mafiosi non parlano al telefono”...
di Tiziana Maiolo
Il Riformista, 18 gennaio 2023 Il ministro - lo ha ripetuto anche in queste ore - riconosce il valore delle intercettazioni nella lotta alla mafia. Ma è contro l’abuso e contro l’utilizzo da parte del circo mediatico. Nessun passo indietro.
di Conchita Sannnino
La Repubblica, 18 gennaio 2023 Il Forum a “Repubblica” del procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo all’indomani dell’arresto del super latitante Matteo Messina Denaro. Giovanni Melillo, come procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, pensa sia corretto dire che Cosa Nostra è sconfitta, dopo la cattura di Matteo Messina Denaro?
di Giuseppe Salvaggiulo
La Stampa, 18 gennaio 2023 Dopo una giornata convulsa, il Parlamento in seduta comune ha eletto nove dei dieci membri laici del Csm. Pasticci a ripetizione, manca il quorum un candidato di Fratelli d’Italia subentrato a un altro ritirato in corsa.
di Andrea Fabozzi
Il Manifesto, 18 gennaio 2023 Parlamento riunito in seduta comune. Dieci nomine spartite con il bilancino malgrado la novità delle auto candidature. Fratelli d’Italia indica quattro candidati ma ne sbaglia uno e manca l’elezione del candidato di riserva. Servirà un nuovo voto martedì prossimo. Il candidato del Pd Romboli il più votato.
di Federica Olivo
huffingtonpost.it, 18 gennaio 2023
Fdi: “Con il governo Meloni non verrà meno nessuna misura contro la criminalità”. Forza Italia spinge almeno per un ritocco, ma precisa: “Non riguarderà i reati di mafia”. E a Nordio tocca firmare il 41 bis per il boss malato.
di Fiorenza Sarzanini
Corriere della Sera, 18 gennaio 2023 Il ministro dell’Interno: “Mai pensato di limitare gli ascolti. Chi sospetta accordi sulla cattura è in malafede”.
di Claudio Cerasa
Il Foglio, 18 gennaio 2023 L’osceno storytelling multimediale, fatto di articoli di giornale, talk-show, in cui si mette in scena la repubblica della gogna. Così, tra verità indicibili e teoremi da bar sport, si manifesta l’antimafia della chiacchiera.
di Antonio Polito
Corriere della Sera, 18 gennaio 2023 Anche stavolta molti italiani si sono subito chiesti se non ci stanno mentendo sull’arresto del boss. Il dubbio sistematico è l’abito mentale dell’Occidente, da Cartesio in poi. È un metodo che ci induce a sottoporre al vaglio della ragione qualsiasi verità, fosse pure matematica, prima di accettarla come vera. Allo stesso modo, nelle società aperte lo scetticismo è il dovere deontologico della stampa libera; così come il potere di inchiesta e controllo è la funzione democratica del Parlamento, e in esso delle opposizioni.
di Errico Novi
Il Dubbio, 18 gennaio 2023 Nordio: nessuno stop alle intercettazioni per la mafia. Ma de Raho: siano libere pure per i reati di corruzione. È il day after delle polemiche o dei “sibili di rancore” come li definisce Carlo Nordio. Il ministro della Giustizia, a ventiquatrr’ore dall’arresto di Matteo Messina Denaro, evoca senza citarli attacchi come quello firmato da Marco Travaglio sul Fatto quotidiano di ieri, in cui si sostiene in pratica che la cattura del boss è avvenuta “malgrado il guardasigilli”, il quale avrebbe dichiarato “guerra alle intercettazioni”.
di Maurizio Crippa
Il Foglio, 18 gennaio 2023 Il cosiddetto “terzo livello” e la tifoseria dell’antimafia. Da Caselli alla Trattativa, come si sono formate le lunghe inchieste degli anni Novanta. Un periodo che ha lasciato solo macerie. Quelli che “non l’hanno preso, si è fatto prendere”; quelli che c’è per forza una nuova Trattativa (l’avevano detto da Giletti); quelli disturbati dal “tono trionfalistico”; quelli che “ma allora perché ci hanno messo trent’anni?”.
di Gianfranco Pasquino*
Il Domani, 18 gennaio 2023 Gli applausi dei cittadini di Palermo all’arresto del boss sono confortanti. Lo abbiamo sempre detto che parte dalla rassegnazione a fronte della criminalità organizzata di intimidire e ricattare, di punire, ma anche di premiare laddove lo Stato non mostri altrettanta forza e non crei opportunità. Su questo versante, la lotta contro la mafia continua e giustamente deve rivolgersi contro quelle frange di professionisti, avvocati, commercialisti, imprenditori e altre figure che hanno consentito ai mafiosi...
di Roberto Saviano
Corriere della Sera, 18 gennaio 2023 La gerarchia di Cosa Nostra è vecchia, come la società italiana. E gli interessi economici hanno permeato tutto. E dopo la cattura di Matteo Messina Denaro cosa succederà? In realtà non ha importanza rispondere a questa domanda perché tutto il peggio, il grave, l’irrimediabile sta già accadendo ed accade. Non sto spendendo toni apocalittici o esagerati, tutt’altro. Nel 2021 Banca d’Italia evidenziò che il giro di affari dei cartelli mafiosi valeva circa 38 miliardi di euro all’anno.
di Attilio Bolzoni
Il Domani, 18 gennaio 2023 Con la cattura del boss cade anche l’ultimo alibi. Sbagliato cantare vittoria con sicumera. Ora lo stato deve lanciare la sua sfida alla mafia “trasparente”, quella degli incensurati che sembra ancora intoccabile.
di Luca Prosperi
ansa.it, 18 gennaio 2023 È il carcere d’Italia con il più alto numero di detenuti al 41 bis, le Costarelle sono il centro del carcere duro. Il penitenziario dove è stato assegnato Matteo Messina Denaro a Preturo è di fatto in mezzo al nulla, è una isola detentiva lontano dal resto della città dell’Aquila. Ciò ha favorito la sua costruzione e destinazione sin da subito a carcere di massima sicurezza.
agrigentooggi.it, 18 gennaio 2023 È morto nella Casa circondariale di Cagliari, dove si trovava detenuto, Salvatore Montalto, 53 anni, ex consigliere comunale di Palma di Montechiaro, che stava scontando una condanna a 12 anni di reclusione. Ricoverato nel Centro clinico dell’Istituto si è spento durante la notte, presumibilmente per un arresto cardiaco. Lo rende noto Maria Grazia Caligaris, dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme” sottolineando “la difficoltà di garantire la salute in carcere per chi soffre di gravi patologie”.
di Monica Musso
Il Dubbio, 18 gennaio 2023 Un uomo si è impiccato in Sardegna dopo essere stato accusato di molestie su Facebook. A far scattare la caccia all’uomo il post di un padre, che ha pubblicato la foto della sua auto. La gogna social, con tanto di foto segnaletica dell’auto. E poi il suicidio, in campagna, dopo un messaggio di addio inviato alla madre. Ha tutto il sapore di una vera e propria “esecuzione mediatica” quella di un giovane 28enne di Guspini, nel sud della Sardegna, che lunedì pomeriggio si è impiccato...
di Francesco Mazzanti
Corriere di Bologna, 18 gennaio 2023 Circolare della giudice Manuela Mirandola per far fronte ai buchi in amministrazione. La presidente sarà costretta a rispondere al telefono ogni mercoledì. Al tribunale di sorveglianza di Bologna manca il personale amministrativo. Addirittura non c’è nessuno che risponda al telefono. Per questo motivo, da adesso in poi, chi voglia richiedere delle informazioni dovrà parlare direttamente con la presidente.
di Ilaria Sacchettoni
Corriere della Sera, 18 gennaio 2023 Il curriculum fitto di esperienza (fra cui 18 anni trascorsi a Libera l’organizzazione di Don Ciotti), impegno e ascolto non la soccorre: la garante capitolina Gabriella Stramaccioni, nominata dalla sindaca Virginia Raggi rischia di perdere l’incarico di vigilanza nelle carceri. La parola d’ordine dietro la quale il Pd romano marcerebbe compatto è “discontinuità”. Contro di lei la decisione del Pd appunto di affidarsi a Valentina Calderone assistente dell’ex senatore e politico di area Pd Luigi Manconi.
di Alberto Pierini
La Nazione, 18 gennaio 2023 Nessuno ha mai pensato a metterle a norma: la denuncia arriva da Beppe Fanfani, il garante dei detenuti. Le barelle non passano: circa 30 detenuti invece di 104. Il direttore: “Il cantiere sarà ancora lungo”.
di Giansandro Merli
Il Manifesto, 18 gennaio 2023 Ong, avvocati, docenti, un ex magistrato, un ammiraglio in congedo e la Cei contro il provvedimento che limita i soccorsi nel Mediterraneo. In corso le audizioni nelle commissioni parlamentari per i pareri tecnici.
di Riccardo Noury*
Il Domani, 18 gennaio 2023
La combinazione di alcune disposizioni del decreto legge 1/2023 e la nuova prassi di prevedere porti di sbarco molto distanti dal luogo di salvataggio pongono evidentemente in ulteriore rischio la tutela dei diritti delle persone soccorse in mare e di quelle impegnate nei salvataggi.
di Alessio Marchionna
Internazionale, 18 gennaio 2023 Joe Nathan James, Kenneth Eugene Smith e Alan Eugene Miller erano tre detenuti condannati a morte in Alabama di cui avevo già parlato nel novembre del 2022. Il primo è morto nella stanza delle esecuzioni del penitenziario di Atmore il 28 luglio al termine di una procedura durata più di tre ore, in cui gli operatori hanno eseguito vari tagli in un braccio prima di riuscire ad arrivare a una vena in cui iniettare i farmaci per l’iniezione letale.
di Alessandro Fioroni
Il Dubbio, 18 gennaio 2023 La leader dell’opposizione politica a Lukashenko è attualmente esiliata in Lituania. È accusata di alto tradimento e rischia una condanna a 15 anni di reclusione. Un processo farsa, così Svetlana Tikhanovskaya ha definito il procedimento in contumacia a suo carico iniziato ieri a Minsk, capitale della Bielorussia. La donna quarantenne si trova in esilio a Vilnius, in Lettonia, ed e di fatto la figura più rappresentativa dell’opposizione contro Alexandr Lukashenko...
dire.it, 18 gennaio 2023 A promulgare le nuove norme, dopo il via libera parlamentare è stato il presidente Muhammadu Buhari. Ma ancora oggi chi tenta il suicidio si fa almeno un anno di carcere.
DOCUMENTI
APPUNTAMENTI
Presentazione del libro "Le pene e il carcere", di Stefano Anastasia (Roma, 18 gennaio 2023)
La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv fino al 22 gennaio 2023
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notiziario è registrato al Registro Stampa del Tribunale di Padova (n° 1964 del
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