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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di martedì 10 gennaio 2023
CARCERI
Il Manifesto, 10 gennaio 2023 Il caso. Cospito rischia seriamente di morire, il tempo sta per scadere: è necessario revocare il regime del 41 bis, per fatti sopravvenuti e in via interlocutoria.
di Valentina Stella
Il Dubbio, 10 gennaio 2023 Tra i firmatari Massimo Cacciari, Gian Domenico Caiazza, don Luigi Ciotti, Gherardo Colombo, Elvio Fassone, Luigi Ferrajoli, Giovanni Maria Flick, Tommaso Montanari, Moni Ovadia, Livio Pepino, Nello Rossi.
di Giulia Merlo
Il Domani, 10 gennaio 2023 L’anarchico Alfredo Cospito, detenuto nel carcere di Sassari in regime di carcere duro dove sta scontando una pena certa non ancora determinata in via definitiva, è in sciopero della fame da 83 giorni per protestare contro il regime ostativo e il 41 bis. Ha perso 35 chili e, come ha dichiarato nell’ultima udienza davanti al Tribunale di sorveglianza di Roma, si considera “condannato in un limbo senza fine, in attesa della fine dei miei giorni” e non intende sospendere lo sciopero.
di Damiano Aliprandi
Il Dubbio, 10 gennaio 2023 L’allora guardasigilli Angelino Alfano ha abrogato la norma che dava questa facoltà. La misura, nata per evitare che un boss invii pizzini al suo gruppo criminale, non si attaglia all’attività palese e non occulta dell’anarchico.
di Alberto Cisterna
Il Dubbio, 10 gennaio 2023 Sul caso Cospito si sta scrivendo tanto e la mobilitazione di intellettuali e dei ceti meglio strutturati della pubblica opinione è possente. Tuttavia, il crollo visibile dell’egemonia culturale esercitata per decenni dalla sinistra italiana, e dai circoli radical dell’intellighenzia a lei vicina, rischia di veder assestato un altro duro colpo da una sorta di latente irritazione che pervade strati non marginali della pubblica opinione nazionale a sentire discutere della sorte dell’anarchico.
di Raphael Zanotti
La Stampa, 10 gennaio 2023 Isolamento dagli altri detenuti, nessun giornale o rivista, ora d’aria limitata e solo un colloquio al mese con i familiari: storia di una norma nata per sedare le rivolte in carcere e ora applicata per tutt’altri motivi. Dal 19 ottobre scorso l’anarchico Alfredo Cospito è in sciopero della fame per protestare contro il regime del 41-bis che gli viene applicato. Ma cosa prevede esattamente questo regime carcerario?
di Sandro Bonvissuto
La Repubblica, 10 gennaio 2023 L’autore di “Dentro” (Einaudi): “Ecco le questioni che attendono una risposta, e ad aspettare è un ente solo che, però, è anche un mondo intero: il penitenziario”.
di
Matteo Favero
huffingtonpost.it, 10 gennaio 2023 Formazione culturale, sostegno psicologico,
riduzione delle pene per i reati meno gravi e un principio valido per tutti:
chi non è pericoloso venga inserito in un percorso obbligatorio di
reinserimento sociale e professionale grazie anche all’istituto della
giustizia riparativa.
di Andrea Priante
Corriere Veneto, 10 gennaio 2023 Il presidente della Corte d’Appello di Venezia Carlo Citterio difende la riforma: “Uffici subissati di cause in cui neppure la parte lesa ha più interesse alla sentenza”. “Una persona non deve restare sotto processo per tutta la vita. È inaccettabile. Questa riforma, una volta a regime, ridurrà i tempi della Giustizia, e garantirà sia i diritti degli imputati che quelli delle parti offese”.
di Giusi Fasano
Corriere della Sera, 10 gennaio 2023 Cartabia, i primi casi e le incognite. Sui processi effetti valutabili fra 3 mesi Su una cosa sono tutti d’accordo: bisognerà aspettare il 30 marzo. Può darsi che quel giorno, come dicono i detrattori, migliaia di procedimenti penali in corso diventino improvvisamente carta straccia per effetto della riforma della giustizia penale che porta il nome dell’ex ministra Marta Cartabia.
di Valeria Pacelli
Il Fatto Quotidiano, 10 gennaio 2023 Non solo una parte della magistratura. A sollevare critiche alla riforma Cartabia ora ci sono anche alcuni sindacati dei carabinieri, che hanno raccolto le lamentale delle questure, soprattutto quelle delle piccole città, che si ritrovano a dover applicare una disciplina da poco entrata in vigore, senza gli strumenti necessari.
di Liana Milella
La Repubblica, 10 gennaio 2023 Si vota alla Camera da martedì 17, trattativa in alto mare ma FdI frena sull’ipotesi di prendersi tutti i dieci laici perché sarebbe uno sgarbo istituzionale a Mattarella. Sul sito della Camera gli autocandidati.
di Valentina Stella
Il Dubbio, 10 gennaio 2023 Manovre in corso per Palazzo dei Marescialli, il terzo polo punta su un profilo “garantista” e non “divisivo”. E il 17 gennaio si vota per i 10 membri laici. A pochi giorni dall’elezione dei membri laici del Consiglio Superiore della Magistratura impazza il toto-nomi, soprattutto quello riguardante la vice presidenza di Palazzo dei Marescialli. Un puro esercizio di divertissement visto che i nomi, quelli sicuri, spunteranno all’ultimo momento.
di Giulia Merlo
Il Domani, 10 gennaio 2023 Ad ogni vittima o scontro particolarmente cruento, un nuovo decreto per inasprire o introdurre nuove norme: così si è formata la legislazione italiana contro la violenza da tifo e negli stadi. Ad oggi, però, il problema del tifo violento non è ancora stato risolto, né negli stadi né fuori, come dimostra l’ora di follia che ha bloccato l’autostrada A1 nel pomeriggio di domenica 8 gennaio.
di Christian Cabello
interris.it, 10 gennaio 2023 Intervista ad Angelo Santoro, presidente della cooperativa sociale “Semi di Vita” che, in Puglia, opera nell’ambito della giustizia riparativa minorile. Nel corso degli ultimi anni sul piano internazionale e dell’Unione Europea si è incentivato molto l’introduzione in ambito penale della giustizia riparativa. Nel dettaglio, l’ambito minorile è stato interessato da questo nuovo paradigma di giustizia, come è stato definito nel Tavolo 13 degli Stati Generali dell’Esecuzione penale nel 2016.
di Salvo Palazzolo
La Repubblica, 10 gennaio 2023 Repubblica Palermo ha svolto la riunione di redazione nel penitenziario di Pagliarelli, raccogliendo le istanze dei detenuti: più contatti con le famiglie, accesso all’informazione e lavoro per il “dopo”.
di Marta Occhipinti
La Repubblica, 10 gennaio 2023 Intervista a Maria Luisa Malato: “È necessario per tutti che la comunità esterna conosca le dinamiche e quello che si svolge all’interno del contesto penitenziario”. Sale e scende tra i piani dell’istituto penitenziario che dirige da due anni, firmando documenti urgenti. Nella più grande casa circondariale palermitana, con una popolazione di oltre 1.200 detenuti, la quotidianità è frenetica. E Maria Luisa Malato gli tiene testa ogni giorno.
Il Mattino, 10 gennaio 2023 Nella lista dei testimoni presentata dall’avvocato Michele Passione anche gli ex Guardasigilli Marta Cartabia e Alfonso Bonafede. Ci sono anche l’ex premier Mario Draghi e gli ex ministri della Giustizia Marta Cartabia e Alfonso Bonafede tra i possibili testimoni del processo per i pestaggi al carcere di Santa Maria Capua Vetere avvenuti il 6 aprile 2020. Nel processo sono imputati in 105 tra poliziotti penitenziari, medici e funzionari del Dap, il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria. Le parti civili sono 126, di cui 117 detenuti.
La Repubblica, 10 gennaio 2023 Docente universitaria, è stata eletta a scrutinio segreto in Consiglio comunale. Valenti ha avuto il maggior numero di voti (21 voti su 33) al termine del voto a scrutinio segreto in Consiglio comunale. Ettore Manno 6 voti, Raffaele Crispo 5 e una scheda bianca.
Libertà, 10 gennaio 2023 Nei giorni scorsi, con apposito provvedimento del sindaco Katia Tarasconi, è stato nominato il Garante dei diritti delle persone private della libertà personale: si tratta di Maria Rosa Ponginebbi, coordinatore infermieristico, counselor nonché tutor didattico e docente presso il Corso di Laurea in Infermieristica dell’Università di Parma (sede di Piacenza).
nuovosud.it, 10 gennaio 2023 Protesta dei detenuti del carcere di Noto per la mancanza di acqua calda. Per il Sappe, un sindacato di polizia penitenziaria, la situazione rischia di degenerare se il problema non sarà risolto anche per via dei precedenti nella stessa struttura dove, nel luglio scorso, si è verificata una brutale aggressione ai danni di 4 agenti costretti a fare ricorso alle cure dei medici dell’ospedale di Avola. I detenuti, che hanno prima esposto il problema al servizio di turno della Polizia penitenziaria, hanno battuto i piatti in ferro contro le sbarre.
di Andrea Cauti
agi.it, 10 gennaio 2023 Il teatro come strumento di riscoperta dell’umanità. Questo il senso profondo del nuovo film di Riccardo Milani, che vede un gruppo di carcerati mettere in scena Beckett.
di Dario E. Viganò
L’Osservatore Romano, 10 gennaio 2023 A colloquio con Antonio Albanese, protagonista di “Grazie ragazzi” al cinema dal 12 gennaio. “Tutti sbagliamo nella vita, ma l’importante è non rimanere sbagliati”. Lo ha detto Papa Francesco nell’ottobre del 2021 incontrando un gruppo di detenuti ed ex detenuti di Comunità di don Oreste Benzi, intitolate a Papa Giovanni xxiiii. In quell’occasione Francesco ricordava che occorre “sempre camminare”, e se si fa fatica a farlo da soli è bene chiedere la mano di qualcuno.
di Lucio Pellegrini
Il Domani, 10 gennaio 2023 Da ieri sera, in onda su Rai 1, le quattro puntate della serie tv che racconta la vita di Carlo Alberto Dalla Chiesa Dieci anni di guerra combattuta da ragazzi: ventenni i brigatisti, ventenni i carabinieri guidati dal generale.
di Vittorio Pelligra
Il Sole 24 Ore, 10 gennaio 2023 Un percorso, in più puntate, di esplorazione dei termini, dei concetti e dei paradigmi implicati nella discussione che negli ultimi secoli si è articolata intorno al tema della giustizia.
di Anais Ginori
La Repubblica, 10 gennaio 2023 L’economista francese spiega perché non avere statistiche sul fenomeno non ci permette né di conoscerne l’evoluzione, né di combatterlo. E di reagire alle diseguaglianze economiche che produce. Il razzismo non è un’opinione ma una realtà. Dobbiamo essere in grado di misurarlo per poter ragionare insieme su soluzioni”. Thomas Piketty torna con un piccolo libro di rovente attualità.
AFFARI SOCIALI
di Annalisa Cuzzocrea
La Stampa, 10 gennaio 2023 Non è forse un bivio immediato, ma è un bivio. Che a Giorgia Meloni è stato posto davanti prima dal leader del Ppe Manfred Weber e poi, ieri, dalla presidente della commissione europea Ursula von der Leyen. Con chi vuole stare davvero in Europa la presidente del Consiglio di uno dei Paesi fondatori dell’Ue? Da chi pensa di poter ricevere più aiuto? Dal blocco di Visegrad che ha perso - si stanno autoincenerendo - i suoi punti di riferimento mondiali: Putin, Trump, Bolsonaro, o dal blocco dei popolari il cui aiuto...
di Francesca Mannocchi
La Stampa, 10 gennaio 2023 Walida, Malek, Yessine e gli altri giovani figli della Tunisia annegati sognando l’Europa: nel cimitero degli ignoti i cadaveri restituiti dal mare. Nel 2011, ai tempi della rivoluzione, Walid Zreidat aveva cinque anni, suo padre Salem ne aveva venti di più, è sceso in piazza insieme a migliaia di giovani come lui chiedendo al suo Paese il cambiamento che una generazione intera aspettava da tempo: via Ben Ali, avanti il prossimo, cioè la democrazia.
di Daniele Zaccaria
Il Dubbio, 10 gennaio 2023 Saccheggi, distruzioni e selfie: i seguaci di Bolsonaro e Trump incarnano la crisi di un sistema fragile che può finire in balia del complottismo populista. Come un’orda selvaggia e con violenza inaudita hanno invaso e saccheggiato, distrutto e sventrato, colpendo i simboli della democrazia brasiliana, le cupole di cemento del Congresso, il cubo di vetro del Tribunale supremo federale e il rettangolo di marmo del Planalto, il palazzo dove lavora il presidente...
di Claudio Cerasa
Il Foglio, 10 gennaio 2023 Anche le rivoluzioni antidemocratiche si possono esportare. Le condanne a metà di Meloni e Salvini sull’aggressione alle istituzioni brasiliane mostrano la radice più tossica del sovranismo. Ha scritto ieri con saggezza Anne Applebaum sull’Atlantic che i sostenitori di Jair Bolsonaro, che domenica sera hanno preso d’assalto il Congresso brasiliano, il palazzo presidenziale e la Corte suprema, hanno dimostrato che le rivoluzioni in grado di diventare contagiose non sono...
di Omer Abdullah
focusonafrica.info, 10 gennaio 2023 Una grande manifestazione di solidarietà con i rifugiati in Libia è stata organizzata, in contemporane a quella prevista a Tipoli, in vari paesi europei.
di Francesca Luci
Il Manifesto, 10 gennaio 2023 Due giovani a rischio esecuzione: arrivano le famiglie e tanti iraniani. Il racconto di uno di loro, Rashid: “Sono intervenuti i poliziotti e sono scappato: con i miei precedenti nelle manifestazioni, se mi prendono, la prossima volta sarò al posto loro”.
di Kostas Moschochoritis*
Corriere della Sera, 10 gennaio 2023 Con Intersos presente nelle aree rurali delle province di Kabul, Zabul e Kandahar operano 340 donne. La loro presenza è fondamentale. Ora il governo vuole vietare loro di lavorare con le ong. Ad aver bisogno di aiuto umanitario sono 28,3 milioni di persone.
di Giuseppe Agliastro
La Stampa, 10 gennaio 2023 L’avversario numero uno di Putin è stato arrestato due anni fa, non appena ha rimesso piede a Mosca da Berlino, dove era stato curato per un avvelenamento che aveva fatto temere per la sua vita. “E così i miei piani di un fantastico Capodanno sono stati rovinati”. Alexey Navalny scherza, descrive con ironia la sua vita da carcerato. Ma le storie che affida al web tramite i suoi avvocati raccontano di ripetuti soprusi nei suoi confronti, di una repressione politica che pare continuare a prenderlo di mira anche dietro le sbarre.
DOCUMENTI
Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia: percorso assembleare elettivo
APPUNTAMENTI
Seminario Camera Penale della Romagna: "La Giustizia Riparativa" (Forlì, 13 gennaio 2023)
Incontro-dibattito con Beppe Battaglia: "Parliamo di carcere e libertà" (Pisa, 14 gennaio 2023)
Questo
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