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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di sabato 4 febbraio 2023
CARCERI
di Mattia Feltri
La Stampa, 4 febbraio 2023 Peccato, nemmeno stavolta si riuscirà discutere di 41 bis, del carcere duro, legge di dubbia costituzionalità, dico io, e magari mi sbaglio. Ma le democrazie, quando si sentono minacciate, possono rinunciare temporaneamente alla Costituzione, e il 41 bis nacque per “casi eccezionali” e “gravi situazioni di emergenza”, e trovò ampia applicazione dopo il massacro di Falcone e Borsellino e le bombe della mafia.
di Gian Domenico Caiazza*
Il Riformista, 4 febbraio 2023 Vietata la musica. Vietato leggere. Vietato dare una carezza ai familiari, da incontrare dietro un vetro per un’ora al mese. Tutti ne parlano, ma nessuno spiega cos’è. E cosa c’entra con la “sicurezza”.
di Elisabetta Zamparutti
Il Riformista, 4 febbraio 2023 Chiamato così in onore del leader sudafricano che ha trascorso in carcere 27 anni della propria vita, sancisce. Oltre i 15 giorni l’isolamento è da considerare una punizione disumana: in Italia c’è chi lo subisce ininterrottamente da 30 anni.
di Alfonso Bianchi
europa.today.it, 4 febbraio 2023 In diversi Paesi dell’Unione esistono regimi carcerari speciali per i detenuti ritenuti più pericolosi, principalmente rivolti ai terroristi, ma il nostro resta il più rigido e quello da cui è più difficile uscire. Il caso di Alfredo Cospito, l’anarchico mandato al 41 bis, ha riacceso il dibattito in Italia sull’opportunità di questa forma estrema di detenzione che per molti è equiparabile alla tortura. Isolare una persona quasi completamente dagli altri detenuti e privarla della socialità...
di Gian Carlo Caselli
Corriere della Sera, 4 febbraio 2023 Se l’idea fosse condivisa si dovrebbe aggiornare la normativa. E l’eventuale revoca per Cospito non suonerebbe come provvedimento ad personam. Il caso Cospito è come un prisma a più facce. C’è innanzitutto l’aspetto personale, legato al rischio per la salute e la vita del singolo soggetto (valori, non occorre dirlo, da tutelare al massimo possibile). Poi c’è l’effetto catalizzatore, ossia la capacità di portare l’attenzione dell’opinione pubblica su temi di carattere generale, come la situazione carceraria e il 41 bis.
di Mario Di Vito
Il Manifesto, 4 febbraio 2023 Visita della senatrice Ilaria Cucchi al detenuto nel carcere milanese L’anarchico scrive al Dap: anche se incosciente niente nutrizione. Alfredo Cospito non ha alcuna intenzione di interrompere il suo sciopero della fame che va avanti da 107 giorni.
di Valentina Stella
Il Dubbio, 4 febbraio 2023 Il Dap ha ricevuto e protocollato le dat firmate dall’anarchico in sciopero della fame? Ricevere una risposta significa avere la certezza che le volontà di Cospito vengano rispettate qualora non fosse più in grado di esprimersi.
di Federica Olivo
huffingtonpost.it, 4 febbraio 2023 Meloni la racconta a metà, per cui la raccontiamo per intero noi: prima di essere graziato da Cossiga, fu ripetutamente condannato per renitenza alla leva. E così una legge senza senso venne dichiarata incostituzionale. “Nel 1991 lo Stato lo ha graziato ed è andato a sparare a della gente”, ha detto ieri la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, parlando di Alfredo Cospito, l’anarchico in sciopero della fame da 106 giorni, contro il 41 bis.
di Errico Novi
Il Dubbio, 4 febbraio 2023 Appello della premier ai partiti. Balboni (FdI): il recluso colga segnali come l’anticipo dell’udienza in Cassazione. Con i sottosegretari alla Giustizia Andrea Delmastro e Andrea Ostellari messi sotto scorta. Ma anche con una prospettiva dalle conseguenze incalcolabili: la morte di Cospito al 41 bis. E il punto, chiaro a Palazzo Chigi come a via Arenula, è innanzitutto uno: c’è margine politico per sottrarre l’anarchico al “carcere duro”?
di Ilario Lombardo
La Stampa, 4 febbraio 2023 La premier potrebbe convocare il grande accusato o scegliere di revocargli le deleghe. Sul caso anche l’attenzione del Colle. La risposta in differita, a questo punto, dovrebbe arrivare oggi. E si intuisce che per l’occasione Giorgia Meloni potrebbe tirar fuori la sua agendina e dire in video cosa pensa del caso Delmastro-Donzelli.
di Michele Serra
La Repubblica, 4 febbraio 2023 Come si fa a spiegare a uno come Andrea Delmastro concetti come “diritti dei detenuti”, “doveri dello Stato” e - addirittura - “Costituzione”? E come è possibile fargli capire che se un parlamentare, in carcere, incontra un mafioso al 41 bis, non si tratta di un “inchino alla mafia”, ma dell’accertamento delle condizioni di una persona detenuta, prerogativa concessa a tutti i parlamentari (ne fece ampio uso il Salvini per portare solidarietà, in carcere, a svariati sparatori di ladri?)
di Emanuele Lauria
La Repubblica, 4 febbraio 2023 I Dem annunciano querele, chiedono dimissioni del sottosegretario e chiamano in causa la premier. Ma lei rinvia a oggi le risposte e rilancia: “Il livello è più alto, uniti contro la minaccia anarchica”. Ne parlerò volentieri domani”. È a Berlino che Giorgia Meloni butta l’ultimo pallone in tribuna, si produce nell’estremo tentativo di fuga dal caso Donzelli-Delmastro, al tramonto di una giornata di tensione fuori e dentro i Palazzi.
di Andrea Ossino
La Repubblica, 4 febbraio 2023 A breve inoltre potrebbero essere ascoltati diversi dipendenti del Dap e del Gom, il Gruppo operativo mobile della polizia penitenziaria. Non solo persone che potrebbero essere informate sui fatti, ma anche funzionari in grado di chiarire le procedure.
di Claudio Cerasa
Il Foglio, 4 febbraio 2023 Sputtanamenti legittimati e segreti violati. In Italia il garantismo funziona bene solo quando riguarda le casacche dei partiti amati. Benvenuti su Forc News. La feroce ondata di indignazione che ha accompagnato l’evolversi del caso Cospito è stata costellata da una serie di incredibili ipocrisie che, a uno sguardo attento, potrebbero offrire qualche gustoso elemento di riflessione.
di Giovanni Doria e Felice Maurizio D’Ettore
L’Opinione, 4 febbraio 2023 I fatti venuti all’evidenza della cronaca politica in questi ultimi giorni richiedono una pacata, puntuale riflessione giuridica, senza la quale il pericolo di assumere posizioni errate rischia di crescere in modo esponenziale. L’articolo 41 bis del nostro ordinamento penitenziario (legge 26 luglio 1975, numero 354), nell’attuale versione vigente dal 30 dicembre 2022, prevede che quando ricorrano gravi motivi di ordine e di sicurezza pubblica, anche a richiesta del ministro dell’Interno, il ministro della Giustizia...
di Carlo Bertini
La Stampa, 4 febbraio 2023 L’ex presidente della commissione Antimafia contro “lo spregio delle istituzioni e l’incultura parlamentare”. “Questa volta, senza se e senza ma, difendo il Pd e apprezzo la solidarietà dei 5stelle verso i dem e spero che le opposizioni non si fermino. Come si permette questa destra di usare strumenti intimidatori? Non vorrei che dietro vi fosse altro...”.
di Massimo Pisa
La Repubblica, 4 febbraio 2023 Corteo non autorizzato nel capoluogo lombardo, bombe carta a Napoli, proteste davanti al carcere a Bologna. Occupata La Sapienza a Roma. Occhi puntati sui prossimi eventi previsti. Un corteo improvvisato intorno alla Stazione Centrale milanese, in duecento dietro a due striscioni neri ad invocare l’abolizione del 41 bis.
di Errico Novi
Il Dubbio, 4 febbraio 2023 Una mobilitazione universitaria per il garantismo non ha precedenti. E ci sarebbe da dire sulla capacità di Cospito di creare consenso attorno alla disumanità del carcere duro. Come spiegarselo? Con uno sdoganamento della stessa matrice di quello che ha portato all’occupazione della Sapienza.
di Paolo Di Paolo
La Repubblica, 4 febbraio 2023 Più di uno vuole prendere le distanze dall’uomo divenuto un simbolo. “Ma sta morendo in carcere, è inammissibile”. Tre o quattro studenti, tolte le scarpe, lavorano con cura al grande striscione: “Al fianco di Alfredo”. Quello che dice “Lettere occupata” sventola da giovedì sera contro la facciata della facoltà, smosso da un vento che a metà pomeriggio - mentre sulla scalinata arriva l’ombra - fa quasi battere i denti dal freddo.
di Aldo Torchiaro
Il Riformista, 4 febbraio 2023 La docente di Filosofia teoretica de La Sapienza: “I ragazzi combattono contro un regime che è tortura, non si può murare viva una persona. Ma questo governo specula sugli anarchici. Perché il Pd non alza la voce?”. “Sto con i miei studenti”. Donatella Di Cesare, titolare della cattedra di filosofia teoretica a La Sapienza, plaude all’occupazione di Lettere a La Sapienza di Roma e affida al Riformista un appello alle opposizioni, perché tornino a far sentire la loro voce contro l’anacronismo odioso del 41bis.
di Roberto Maggioni
Il Manifesto, 4 febbraio 2023 Attesi anarchici anche da fuori Lombardia: Torino, Genova, Rovereto. Un’ora di presidio fuori dalla stazione Centrale di Milano, un’ora in corteo nelle vie vicine. 300 persone in tutto, perlopiù giovani dell’area anarchica milanese insieme a una parte di quella rete allargata di solidali con la lotta di Alfredo Cospito contro il 41 bis che si era vista anche nelle scorse mobilitazioni milanesi.
di Stefano Cappellini
La Repubblica, 4 febbraio 2023 La differenza tra una battaglia per lo Stato di diritto e una pericolosa e ambigua campagna che dipinge l’anarchico come un prigioniero politico. Nel dibattito su Cospito c’è una prima fondamentale discriminante: quelli che lo chiamano Cospito e quelli che lo chiamano Alfredo. I primi sono interessati a dirimere la questione se sia o no giusta l’applicazione del regime carcerario 41 bis rispetto alla sua personale vicenda giudiziaria e se sia o no doveroso che lo Stato impedisca la morte di un detenuto in prolungato sciopero...
di Giuliano Foschini e Fabio Tonacci
La Repubblica, 4 febbraio 2023 Si è arrivati al punto dove non si doveva arrivare: un fine settimana di tensione in nome di Alfredo Cospito. Col timore che in decine di piazze d’Italia, da Milano a Palermo, ogni alito di vento possa trasformarsi in tempesta. Anche perché non si sa neanche con precisione chi ci sarà a riempirle, quelle piazze: oltre ad anarchici, antagonisti e studenti, pare che parteciperanno anche i movimenti di estrema destra che hanno cavalcato le proteste dei No Vax e No Pass.
TERRITORIO
di Luisa Morbiato
Il Gazzettino, 4 febbraio 2023 Il sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari, ieri mattina, 3 febbraio, ha fatto visita alla Casa di reclusione Due Palazzi. È arrivato con la scorta. Un provvedimento assunto per proteggere la sua incolumità, dopo le minacce ricevute dagli anarco insurrezionalisti. Il loro leader è Alfredo Cospito, l’anarchico pescarese rinchiuso nel penitenziario di Sassari da dove sta attuando lo sciopero della fame contro il 41 bis, il carcere duro.
di Gianni Vigoroso
ottopagine.it, 4 febbraio 2023 Occorre mettere fine a condizioni inaccettabili per bambini e bambine figli di detenuti. Oggi nell’Istituto a custodia attenuata per detenute madri a Lauro, nell’Avellinese, dove attualmente sono ristrette 10 detenute e 11 bambini, il Garante Campano dei detenuti Samuele Ciambriello, accompagnato dal suo staff, dalla direttrice del carcere Concetta Felaco, ha promosso una giornata particolare.
di Marina Lomunno
Avvenire, 4 febbraio 2023 Al riformatorio “La Generala”, oggi l’istituto penale minorile (Ipm) “Ferrante Aporti”, don Giovanni Bosco inventò il suo sistema preventivo e gli oratori visitando, su invito del suo padre spirituale don Giuseppe Cafasso, i ragazzi “discoli e pericolanti” della Torino dell’Ottocento.
di Silvia Morosi
Corriere della Sera, 4 febbraio 2023 La Polizia penitenziaria di Opera ha dato vita a una band (in uniforme) di musica leggera. Concerti benefici per malati, anziani e in generale per chi vive momenti di sofferenza. Compagni di lavoro e anche di passione: per il canto. A fine 2017 è nata l’idea di mettere a frutto il talento e la preparazione di alcuni membri della Polizia penitenziaria del carcere di Opera per dare vita a una band musicale. In occasione di una delle tante iniziative promosse per Natale, destinate al personale e alle famiglie...
di Eugenio Arcidiacono
Famiglia Cristiana, 4 febbraio 2023
Esce il 9 febbraio “Don Roberto Malgesini. Non c’è pace senza perdono” (San Paolo), il libro dell’ex detenuto Zef Karaci in cui racconta come gli incontri con il sacerdote ucciso a Como nel 2021 gli abbiano cambiato la vita.
AFFARI SOCIALI
di Adriana Pollice
Il Manifesto, 4 febbraio 2023 La tragedia nel Canale di Sicilia. La Guardia costiera ne salva 42 in zona Sar maltese: in viaggio da sabato senza viveri. Il dramma della donna che, morendo, ha lasciato scivolare in mare il suo neonato. L’ong tedesca Sea eye ne intercetta 109 ma per due migranti è tardi. Il Viminale prima li indirizza a Pesaro e poi a Napoli.
di Karima Moual
La Stampa, 4 febbraio 2023 Sono morti di fame e di freddo, mentre nel buio abissale della notte speravano di trovare la salvezza, pregando in direzione di qualche lontanissima stella. Soli davanti all’immensità del mare, davanti a un’Europa avida e distante che sulla tragedia che continua a segnare i suoi confini continua a tenere spente le luci della speranza.
La Stampa, 4 febbraio 2023 “Parlano di collaborazione, ma tornano sempre a mani vuote”. “Sette anni. Chissà cos’hanno tutti da nascondere per ostacolare la verità con tanta oltraggiosa determinazione. Abbiamo i nomi, abbiamo i volti di quattro tra i molti artefici di ‘tutto il male del mondo’. Ci manca la loro elezione di domicilio per celebrare finalmente un processo in Italia”.
di Fabiana Magrì
La Stampa, 4 febbraio 2023 Scarcerato su cauzione dopo oltre 200 giorni di cella, era condannato a sei anni. Jafar Panahi sorride emozionato, stretto nell’abbraccio dei suoi cari all’uscita dal carcere di Evin a Teheran, nella foto twittata dal quotidiano riformista Sharagh. Quarantotto ore dopo aver iniziato uno sciopero della fame per protestare contro la sua condanna a sei anni, dopo oltre 200 giorni in cella, il regista iraniano è stato rilasciato e appare in buona salute. Non ci sono stati commenti immediati da parte della magistratura...
CASO COSPITO
Appello. "Morire di pena", piattaforma per l’abolizione di ergastolo e 41bis
DOCUMENTI
Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia: percorso assembleare elettivo
APPUNTAMENTI
La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv dal 6 al 12 febbraio 2023
Presentazione del libro: "Le pene e il carcere", di Stefano Anastasìa (Ferrara, 7 febbraio 2023)
Incontro-dibattito: "Costruire relazioni di cura con le persone migranti" (Trento, 8 febbraio 2023)
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