Telefax 049.654233. Mail: redazione@ristretti.it Sito internet: www.ristretti.org |
Notiziario quotidiano dal carcere
--> Rassegne Tematiche <--
Edizione di venerdì 3 febbraio 2023
di Massimo Cacciari
La Stampa, 3 febbraio 2023 C’è da augurarsi che, comunque si concluda, il caso Cospito - che questo giornale ha sollevato tra i primi all’attenzione di tutta l’opinione pubblica - serva ad aprire, come la sua gravità imporrebbe, una seria discussione sullo stato del nostro diritto penale. Dai dibattiti parlamentari non sembra proprio emergere una simile, lodevole intenzione.
di Michele Marchesiello
micromega.net, 3 febbraio 2023 Esiste o meno nei confronti dell’anarchico Cospito, e dell’organizzazione criminale di riferimento (movimento anarchico) quella situazione di pericolo per la sicurezza e l’ordine pubblico che costituisce il presupposto per la sua sottoposizione al “carcere duro”?
di Nicola Mirenzi
huffingtonpost.it, 3 febbraio 2023 “Dico le stesse cose di Cospito e Riina sul 41 bis? Non saprei. Cosa dicono Cospito e Riina?”. Gasparri lo accusa di avere le stesse posizioni dell’anarchico e del boss. “Non credo loro pongano rilievi costituzionali. Io sì. E il 41 bis non è costituzionale. Lo Stato non si preoccupi di trattare con chi lo minaccia, ma di come tratta i carcerati”.
di Salvatore Curreri
Il Riformista, 3 febbraio 2023 Nella sentenza 349 del 1993, la Consulta ricorda che Costituzione punisce “ogni violenza fisica e morale” sui detenuti. Un regime carcerario speciale può essere ammesso: non così certe inutili crudeltà.
di Claudio Cerasa
Il Foglio, 3 febbraio 2023 “Il Pd non lo ha mai messo in discussione” dice anche oggi Serracchiani sul regime carcerario a cui è sottoposto Cospito. E la memoria va a Provenzano. La dannosa logica emergenziale (e prona all’antimafia chiodata) del Pds-Pd.
di Virginia Piccolillo
Corriere della Sera, 3 febbraio 2023 Il procuratore generale di Torino avrebbe espresso il suo parere al ministro della Giustizia Nordio. Cospito è in sciopero della fame da oltre 100 giorni; il suo avvocato ha detto che è pronto ad andare avanti anche di fronte a “conseguenze irreversibili”.
di Simona Musco
Il Dubbio, 3 febbraio 2023 Per il procuratore Melillo può andare in “alta sicurezza”. Ma il pg di Torino: resti al carcere duro. “Alfredo Cospito può restare al 41 bis oppure tornare al regime di alta sicurezza, con tutte le dovute cautele”. La Direzione nazionale antimafia restituisce la palla al ministro della Giustizia Carlo Nordio, lasciando aperto uno spiraglio sulla possibilità di revocare il carcere duro all’anarchico, in sciopero della fame da oltre 100 giorni.
di Eleonora Martini
Il Manifesto, 3 febbraio 2023 La premier precede Nordio. Il Pg di Torino chiude. Dall’Antimafia mezzo sì all’alta sicurezza. La Cassazione anticipa l’udienza sul 41 bis. Il legale: “È un momento tragico, agite ora”. La corte di Cassazione ha ulteriormente anticipato al 24 febbraio (dal 7 marzo) l’udienza per decidere sul ricorso contro il 41 bis, cui è sottoposto l’anarchico Alfredo Cospito dal 4 maggio scorso, presentato dal suo avvocato contro il rifiuto opposto dal Tribunale di Sorveglianza di Roma.
di Giovanni Tizian e Nello Trocchia
Il Domani, 3 febbraio 2023 La Direzione nazionale antimafia è favorevole a usare regimi carcerari diversi da quello contestato dall’anarchico in sciopero della fame, ma la procura generale di Torino si oppone. Nordio deve decidere.
di Giulia Merlo
Il Domani, 3 febbraio 2023 I parlamentari e i consiglieri regionali possono visitare le carceri e parlare con i detenuti anche al 41bis, alla presenza della Polizia penitenziaria. Poi hanno il diritto di riferirlo. Il presidente del tribunale di Sorveglianza di Firenze, Marcello Bortolato, ha detto che “la legge, infatti, non può impedire a soggetti liberi che hanno l’autorizzazione a incontrare il detenuto di riferire poi all’esterno ciò che viene detto durante la visita”.
di Massimiliano Smeriglio*
Il Manifesto, 3 febbraio 2023 Lettera dell’europarlamentare del Gruppo dell’Alleanza progressista di Socialisti e Democratici a Giorgia Meloni sul caso dell’anarchico detenuto in regime di 41bis.
di Valentina Stella
Il Dubbio, 3 febbraio 2023 Il costituzionalista Casonato e il presidente dei camici bianchi, Anelli: la “Dat” va rispettata. Due lettere scritte a penna: una il 12 novembre, l’altra il 17 gennaio. Alfredo Cospito le indirizza al suo avvocato Flavio Rossi Albertini dal carcere di Sassari. Ribadisce la propria volontà di rifiutare l’alimentazione forzata e qualsiasi altro trattamento sanitario finalizzato ad interrompere lo sciopero della fame.
di Valentina Stella
Il Dubbio, 3 febbraio 2023 “La Giunta Ucpi esprime apprezzamento, solidarietà e sostegno per la dura azione non violenta con la quale un detenuto in regime di 41 bis, il signor Alfredo Cospito, ha inteso denunziare con forza, a rischio della propria vita, l’incivile barbarie di quel regime detentivo”: inizia così il documento dei penalisti italiani. Ne parliamo con il loro presidente Gian Domenico Caiazza.
di Roberto Rampi
Il Riformista, 3 febbraio 2023 La discussione in corso, si fa per dire, sulla carcerazione “dura”, il cosiddetto 41 bis, l’ergastolo “ostativo”, le intercettazioni e la carcerazione preventiva, si sviluppa tutta sul filo dell’ipocrisia demagogica di una politica che ha rinunciato al ruolo di guida, di proposta, e di pedagogia di massa. Di reati associativi e associazione esterna poi nemmeno si fa più finta di discutere. Eppure, si tratta di un abominio se si ragiona in termini di democrazia liberale, dove la responsabilità non può che essere individuale...
di Roberto Cota
Il Riformista, 3 febbraio 2023 L’altro giorno alla Camera c’è stata l’ennesima bagarre sulla giustizia. Durante la discussione sul caso Cospito, il deputato Donzelli ha rivelato il contenuto di una conversazione captata in carcere tra Cospito ed esponenti della ‘ndrangheta e della camorra. Donzelli ha citato documenti reperiti presso il ministero della Giustizia e ha anche riferito di un incontro che Cospito ha avuto in carcere a Sassari con i parlamentari del Pd Serracchiani, Verini, Lai e Orlando che gli avevano fatto visita per sincerarsi...
di Lucio Luca
La Repubblica, 3 febbraio 2023 Mafiosi, trafficanti e assassini. Abbiamo incontrato i detenuti al 4-bis, quelli che non possono sperare in alcun beneficio di legge. Per capire, ora che di loro molto si parla, cosa significa essere sepolti vivi. La casa dei sepolti vivi è in un supercarcere di periferia. Ha un nome secco, gelido, AS1, la sigla che indica il livello massimo di sicurezza per gente che ha commesso crimini indicibili e merita di scontare condanne pesantissime.
di Valentina Stella
Il Dubbio, 3 febbraio 2023 Il legale di Ernesto Fazzalari, condannato per ‘ndrangheta e recluso a Parma: “Così lo Stato si fa Leviatano e impone una sofferenza eticamente e giuridicamente inaccettabile”. “La tutela della salute di ogni detenuto costituisce un’assoluta priorità”, questo è il pensiero del ministro della Giustizia Carlo Nordio. E così, in effetti, dovrebbe essere perché il diritto alla salute, che discende dal più generale diritto alla dignità, è un bene fondamentale per l’uomo, ancor prima di quello retributivo, teso ad infliggere una sofferenza...
di Claudio Sebastiani
ansa.it, 3 febbraio 2023 Una forma di protesta “autolesionista e abbastanza diffusa”, spiega Daniela De Robert, dell’ufficio del Garante dei detenuti, sottolineando che la quasi totalità degli scioperi durano “per un periodo limitato”. Nello stesso periodo dell’anno scorso, i detenuti in sciopero della fame erano uno in meno rispetto ad oggi, a conferma che si tratta di una modalità diffusa e ripetuta nel tempo, anche prima che la vicenda dell’anarchico in sciopero da 105 giorni finisse sulle prime pagine.
di Errico Novi
Il Dubbio, 3 febbraio 2023 Il ministro: la relazione del Dap sui colloqui tra Cospito e altri reclusi al 41bis poteva essere resa pubblica. Ma per giuristi e magistrati restano incertezze. Non erano atti segreti. E neppure la dicitura stampigliata sul fascicolo, “limitata divulgazione”, avrebbe dovuto dissuadere il deputato Giovanni Donzelli dal renderli pubblici. Sono le “conclusioni” riferite questa sera dal guardasigilli Carlo Nordio nel comunicato stampa che, almeno dal punto di vista del ministro, mette la parola fine al caso degli ultimi giorni...
di Giuliano Foschini e Fabio Tonacci
La Repubblica, 3 febbraio 2023 “A divulgazione limitata”. Il futuro del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro dipende dall’interpretazione che ministero e procura di Roma intenderanno dare alla dicitura apposta sulla nota che accompagnava le carte riguardanti la detenzione di Alfredo Cospito. Quelle che Delmastro, al contrario di quanto ha sostenuto con Repubblica (“gli ho solo sintetizzato alcuni fatti”) ha passato integralmente al deputato Giovanni Donzelli, coinquilino e collega di partito in Fratelli D’Italia...
di Grazia Longo
La Stampa, 3 febbraio 2023 Il Dipartimento Amministrazione Penitenziaria aveva raccomandato “il massimo riserbo”. La Procura di Roma è al lavoro: la violazione del segreto d’ufficio è punibile con la reclusione. Notizie riservate. Di più, riservatissime. Al punto da essere definite “non divulgabili e non cedibili a terzi, pur non essendo secretate”. In questo modo il Dap (Dipartimento amministrazione penitenziaria) aveva definito le conversazioni tra l’anarco-insurrezionalista Alfredo Cospito e i boss mafiosi, tutti al 41 bis nel carcere di Sassari.
di Giovanni Bianconi
Corriere della Sera, 3 febbraio 2023 Il detenuto sottoposto al 41 bis parla della diffusione dei dialoghi: “Mi hanno teso una trappola”. Il “41 bis” è e deve restare una misura preventiva per impedire altri reati, non afflittiva per rendere più pesante la detenzione. In quest’ottica bisogna valutare se sia opportuno mantenere questo provvedimento nei confronti di Alfredo Cospito, oppure farlo rientrare nel circuito - sempre differenziato, ma meno restrittivo - dell’Alta sicurezza di secondo livello.
di Roberto Saviano
Corriere della Sera, 3 febbraio 2023 I padrini in carcere cercano di usare l’anarchico come quando Riina paragonò se stesso a Enzo Tortora. Ciò che spaventa della vicenda Donzelli è la scarsa competenza, calata in un contesto quanto mai pericoloso. Donzelli riporta pubblicamente le informazioni dei Gom, che racconterebbero di rapporti tra Alfredo Cospito e membri della criminalità organizzata campana, calabrese e siciliana. In questi incontri, gli affiliati di potenti cosche criminali avrebbero incoraggiato Alfredo Cospito a proseguire la sua lotta contro il 41 bis.
di Andrea Fabozzi
Il Manifesto, 3 febbraio 2023 Intercettazioni. L’indagine della Commissione giustizia del Senato. In un angolo rimasto al riparo dalle furiose polemiche sulla giustizia, la seconda commissione del senato continua il suo lavoro di indagine sulle intercettazioni. Le audizioni stanno portando alla luce soprattutto due cose. La prima: l’ultima riforma - Orlando 2017, entrata in vigore nel 2020 con modifiche di Bonafede - funziona abbastanza bene. Il meccanismo dell’archivio informatico segreto sotto la responsabilità del procuratore e la distinzione...
di Chiara Manetti
lasvolta.it, 3 febbraio 2023 Diego Montrone, presidente della scuola di formazione Galdus, racconta del nuovo padiglione dedicato al reinserimento lavorativo: “Può dare indipendenza, dignità”. “Non ci piace chiamarlo “Sportello”: preferiamo immaginarlo come un servizio”.
di Ilenia Pistolesi
La Nazione, 3 febbraio 2023 La direttrice Maria Grazia Giampiccolo: “Qui interlocutori e compagni di viaggio attenti al nostro lavoro”. Nessuna vita è vuota a perdere. Il criminale riabilitato, dati alla mano, ha l’80% di probabilità di annientare la recidiva del reato. Anche nel più duro degli orizzonti, e nel più spietato inferno che la pena infligge. A Volterra la rivoluzione copernicana del castigo si trasla nel’encomio partorito all’inaugurazione dell’anno giudiziario a Firenze dove, scripta manent, i report sull’attività degli uffici...
LIBRI
recensione di Giorgio Tabani
ithacaeditoriale.it, 3 febbraio 2023 “Non fatemi vedere i vostri palazzi ma le vostre carceri, poiché è da esse che si misura il grado di civiltà di una Nazione” disse Voltaire. E, se aveva ragione, non potrà che far riflettere il libro scritto da Italo Tanoni, ripercorrendo i suoi cinque anni da Garante dei diritti dei detenuti per le Marche: lo ha presentato, insieme a Pietro Frenquellucci, presso la libreria Rinascita di Ascoli Piceno. “C’è un caso che umanamente pesa sulla mia coscienza, anche se feci tutto il possibile…
recensione di Roberto Dutto
laguida.it, 3 febbraio 2023 Il cammino per ritrovarsi dietro le sbarre del carcere: dalla rottura con la famiglia e con la scuola all’approdo al crimine, l’analisi interiore di un ragazzo diventato presto adulto. Nel libro di Ornella Giordano la vita irrompe e si impone con crudezza trasformando le pagine in testimonianza sentita e incalzante di un percorso verso l’abisso con ritorno cercato con fermezza. Scritto in prima persona, il libro dà voce a un giovane, verrebbe da dire uno dei tanti perché non ha nome.
ESTERI
di Simone Alliva
L’Espresso, 3 febbraio 2023 Zone d’ombra nelle carceri francesi. La morte sospetta di un giovane sotto custodia cautelare nella prigione di Grasse. Che viene trovato impiccato. Ma gli audio e le lettere in nostro possesso, che pubblichiamo, fanno emergere omissioni, segreti e silenzi.
di Cristina Piccino
Il Manifesto, 3 febbraio 2023 Il regista iraniano è detenuto dallo scorso 20 luglio, secondo i familiari il suo stato è critico. “Con amore per la mia terra e per il popolo dell’Iran”. Si chiude con queste parole la lunga dichiarazione con cui Jafar Panahi, pubblicata sul suo profilo IG dalla moglie, ha annunciato di avere iniziato lo sciopero della fame nella prigione di Evin dove è detenuto dallo scorso luglio. Il regista, che era già stato ripetutamente condannato per la sua vicinanza all’Onda verde, nel 2009, e per questo non poteva più uscire dal Paese...
CASO COSPITO
Appello. "Morire di pena", piattaforma per l’abolizione di ergastolo e 41bis
"Morire di pena". Risposte alle obiezioni più frequenti contro l’abolizione di ergastolo e 41bis
DOCUMENTI
Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia: percorso assembleare elettivo
APPUNTAMENTI
La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv dal 6 al 12 febbraio 2023
Presentazione del libro: "Le pene e il carcere", di Stefano Anastasìa (Ferrara, 7 marzo 2023)
Questo
notiziario è registrato al Registro Stampa del Tribunale di Padova (n° 1964 del
22 agosto 2005)
e al Registro Nazionale degli Operatori della Comunicazione (n° 12772 del 10
dicembre 2005).
Ha ottenuto il Marchio di Certificazione dell'Osservatorio A.B.C.O. dei Beni
Culturali