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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di giovedì 2 febbraio 2023
di Simona Musco
Il Dubbio, 2 febbraio 2023 Il ministro rinvia la decisione in attesa del parere del Pg di Torino. “Non cediamo alle pressioni”. “Se noi dovessimo solo dare l’impressione di cedere a una qualsiasi forma di pressione esterna, le fondamenta dello Stato di diritto e della nostra stessa democrazia scricchiolerebbero”.
di Andrea Fabozzi
Il Manifesto, 2 febbraio 2023 Non importa quante volte gonfi il petto e proclami che “lo Stato non cede ai ricatti” e che “il governo non arretra di un centimetro”, la destra ha un’idea molto misera della Repubblica che si trova disgraziatamente a governare se è convinta che lasciar morire uno sciagurato in carcere sia l’unico modo per “non far scricchiolare le fondamenta della democrazia”. Solo questo ha detto ieri in Parlamento, nella inutilmente attesa informativa sul caso Cospito, il ministro Nordio.
di Patrizio Gonnella*
Il Manifesto, 2 febbraio 2023 In primo luogo va ricordato che il codice penale in vigore, compreso il reato di cui all’articolo 285, è intriso di cultura politica illiberale. Per il delitto di strage, devastazione e saccheggio, nella sua originaria versione, era prevista addirittura la pena di morte. Cospito, anche a causa degli irrigidimenti previsti per i recidivi all’interno dell’orribile legge Cirielli del 2005, dovrebbe scontare la pena dell’ergastolo, pur non avendo ammazzato nessuno.
di Claudio Cerasa
Il Foglio, 2 febbraio 2023 Cospito, la fermezza, il diritto. Bene l’intervento del ministro sul 41-bis che non si tocca, ma una politica con la testa sulle spalle dovrebbe ricordare che difendere le garanzie per tutti, anche per i criminali, è un dovere non trattabile dello Stato.
di Eleonora Martini
Il Manifesto, 2 febbraio 2023 Acquisito il parere dell’antimafia, si aspetta il Pg. Che aveva già chiesto la verifica. L’anarchico “è pronto ad interrompere lo sciopero della fame se dovessero sospendergli il 41 bis”. Appello al ministro di Amnesty International, Antigone e A buon diritto.
di Luigi Manconi
La Repubblica, 2 febbraio 2023 L’anarchico è al giorno numero 106 di sciopero della fame contro il 41 bis. E ha perso 45 chili e 600 grammi di peso. La Cassazione deciderà però sulla revoca di questa misura tra più di un mese. Ecco i quattro punti fermi del caso che divide l’Italia.
di Alessandra Algostino
Il Manifesto, 2 febbraio 2023 La Carta costituzionale pone al centro la persona, la sua dignità, i suoi diritti. Elemento primo della dignità è il divieto di tortura e di trattamenti inumani e degradanti. La dignità della persona, intesa come suo “pieno sviluppo” (art. 3, c. 2, Cost.) e come pari dignità sociale (art. 3, c. 1, Cost.), è un principio imprescindibile e inviolabile: sempre e ovunque.
di Marco Gervasoni
Il Giornale, 2 febbraio 2023 Alla domanda se sia giusto, per un parlamentare, visitare in carcere un terrorista, la risposta l’ha già data il Guardasigilli Nordio: le missioni nei penitenziari sono non solo un diritto, ma addirittura un dovere, degli eletti. La visita del parlamentare non è infatti, assimilabile a quella dell’avvocato difensore o del sacerdote: questi vanno a incontrare il loro assistito o un’anima di peccatore che, come tale, può redimersi. Il parlamentare visita invece colui che lo Stato trattiene in prigionia, per tutelare se stesso e la collettività...
di Marco Belpoliti
La Repubblica, 2 febbraio 2023 Perché la scelta del digiuno a oltranza in carcere è una sfida al sistema penale che va oltre le idee della destra e della sinistra. Nella prima pagina di “Sorvegliare e punire” Michel Foucault racconta lo squartamento mediante cavalli da tiro di Damiens, un parricida, nel marzo del 1757. L’epoca dei Lumi è già iniziata ma nella città di Parigi il condannato a morte, dopo aver fatto pubblica confessione, viene smembrato sulla piazza.
di Manuela D’Alessandro
agi.it, 2 febbraio 2023 Parla il giudice Fabio Gianfilippi che ha sollevato questioni di legittimità costituzionale sul diritto dei detenuti in regime di 41 bis a cucinare, a vedere i figli senza vetri, ad andare in bagno senza essere spiati da una telecamera...
di Gennaro Grimolizzi
Il Dubbio, 2 febbraio 2023 Pecorella: “Così si annientano le persone. È un atto di disumanità che la nostra Costituzione non prevede”. Sul caso Cospito stiamo assistendo ad una disputa virulenta, con uno scambio di accuse reciproche tra i partiti. L’avvocato Gaetano Pecorella, penalista con oltre cinquant’anni di esperienza al servizio del diritto di difesa, commenta sconsolato quanto sta accadendo negli ultimi giorni.
Il Sole 24 Ore, 2 febbraio 2023 L’Ucpi contro le “regole odiose, violente, non di rado irragionevolmente sadiche” e per la scelta “non violenta”. Mentre divampa la polemica sulle dichiarazioni rese ieri in aula del deputo di Fdi Donzelli che dopo aver provocatoriamente chiesto al Pd da che parte stava ha citato delle recentissime intercettazioni ambientali in carcere ottenute dal compagno di partito e Viceministro della Giustizia Del Mastro, la Giunta dell’Unione delle Camere penali italiane esprime apprezzamento, solidarietà e sostegno per la dura azione...
di Giacomo Papi
Il Foglio, 2 febbraio 2023 La funzione di questo regime carcerario è impedire ai capi di avere complici e soldati. Per questo, tra i criteri per giudicarlo, l’efficacia va tenuta in considerazione quasi quanto l’umanità. E la vicenda di Cospito solleva molti dubbi sul fatto che sia utile a raggiungere lo scopo.
di Valentina Stella
Il Dubbio, 2 febbraio 2023 È morto in ospedale, dove era stato ricoverato ormai in fin di vita. Lunedì all’ospedale San Paolo di Milano è morto Giuseppe Gallico, ritenuto il boss ai vertici dell’omonima cosca di ‘ndrangheta di Palmi. Non rispondeva più ai trattamenti medici. Aveva 66 anni, di cui 34 trascorsi in carcere, compresi 22 al 41 bis. Lo scorso giugno gli avvocati - Guido Contestabile e Antonio Cristallo - avevano chiesto il differimento della pena per la gravità delle sue condizioni di salute...
di Giacomo Puletti
Il Dubbio, 2 febbraio 2023 La lettera di Carmelo Gallico dopo la morte del fratello Giuseppe. “La morte gli ha restituito la libertà e la dignità che il cinismo umano della gente per bene gli ha negato fino al suo ultimo agonizzante respiro”, scrive il fratello del boss della ‘Ndrangheta morto lunedì a Milano.
GIUSTIZIA
di Mattia Feltri
La Stampa, 2 febbraio 2023 Io non lo prenderei sottogamba, perché sentite qui che complottone. Allora, il deputato meloniano Giovanni Donzelli va in Parlamento e denuncia una saldatura fra anarchici e mafiosi per abolire il 41 bis, cioè il carcere duro. Svela che l’anarchico Cospito nell’ora d’aria parlava coi boss, che approvano la sua battaglia contro il 41 bis.
di Antonio Bravetti
La Stampa, 2 febbraio 2023 Il ministro della Giustizia alle Camere: “Non ce ne laviamo le mani ma c’è un’indagine aperta”. Dopo l’informativa, Pd, sinistra, Verdi e Cinquestelle lasciano l’Aula per protesta. Zero scuse. Niente dimissioni. Nessuna tregua. Non rientra, anzi si intensifica lo scontro tra Fratelli d’Italia e Pd sul caso di Alfredo Cospito. L’informativa del ministro della Giustizia Carlo Nordio non convince nessuno tra i banchi della minoranza.
di Giulia Merlo
Il Domani, 2 febbraio 2023 Il ministro ha detto che “in linea di principio tutti gli atti riferibili ai detenuti in regime di 41 bis sono per loro per loro natura sensibili”, smentendo quindi di fatto Delmastro che sosteneva fossero divulgabili. Poi dice che è necessario tener conto dell’indagine aperta dalla procura di Roma, ma “Non ci pareremo dietro la magistratura”. Il silenzio di Meloni è stato registrato da tutti. Un silenzio, il suo, che difende i suoi due fedelissimi ma sposta politicamente la responsabilità dell’iniziativa su palazzo Chigi.
di Vanessa Ricciardi
Il Foglio, 2 febbraio 2023 Le reazioni sono scomposte. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha telefonato in tv per ribadire la fermezza sul caso Alfredo Cospito e il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove ha detto al Foglio che pensa di cambiare casa.
di Concita De Gregorio
La Stampa, 2 febbraio 2023 L’ascesa del braccio destro di Meloni: lo mandano in tv con risposte già scritte perché “funziona”, ma gestire un governo non è l’occasione per fare numeri a effetto tirando fuori carte riservate.
di Piero Sansonetti
Il Riformista, 2 febbraio 2023 La polemica sulle scemenze dette l’altro giorno alla Camera dal deputato di FdI Giovanni Donzelli (che ha accusato il Pd di essere dalla parte della mafia e dei terroristi) ha del tutto oscurato il tema di fondo sul quale sarebbe stato giusto discutere: il carcere duro, la sua inumanità, la sua inutilità, il contrasto aperto ed evidentissimo con la Costituzione. E poi la questione specifica: la sospensione del 41 bis per Alfredo Cospito in modo da evitare la sua morte.
di Iuri Maria Prado
Il Riformista, 2 febbraio 2023 Manconi spiega che le garanzie non si commisurano al tipo di reato commesso dal detenuto. Ma lo ricordano in pochi. Ho scritto più volte, e anche qui sul Riformista, che nei confronti del “mafioso” vige un trattamento discriminatorio che non ha pari presso nessun’altra categoria delinquenziale. E se devo mettere i piedi nel piatto dico che l’oscena vicenda di Alfredo Cospito rappresenta una riprova esemplare di quella verità.
di Gianfranco Pellegrino
Il Domani, 2 febbraio 2023 La logica del regime carcerario 41 bis è bloccare i messaggi, o meglio gli ordini, che possono partire dai carcerati. È ovvio che prevenire altri crimini è diritto della società e, insieme alla rieducazione, la prevenzione sta a fondamento della pena.
di Stefano Folli
La Repubblica, 2 febbraio 2023 Si possono attendere tutte le inchieste del mondo, ma sul piano politico è già chiaro chi ha sbagliato e perché. Comunque la si pensi sul caso Cospito-Donzelli-Delmastro, è probabile che la vera vittima di questa confusa vicenda sia la riforma della giustizia. Concepita dal ministro Nordio, sia pure fra errori e incongruenze, in chiave liberale e garantista, il testo non ha ancora visto la luce ma sembra già un veliero disalberato e avviato al bacino di carenaggio.
di Federica Olivo
huffingtonpost.it, 2 febbraio 2023 Dopo una mattinata di nervosismi, Meloni blinda tutto. Il ministro va in Parlamento e (per ora) salva il sottosegretario che ha passato a Donzelli le conversazioni di Cospito coi boss. Prova a liquidare la questione Delmastro-Donzelli con una manciata di parole, giustificandosi con il fatto che i tempi non sono maturi per dare una risposta definitiva. Che al ministero è in corso un approfondimento e che anche la procura di Roma ha aperto un’inchiesta. Ma, così facendo, Carlo Nordio ottiene l’effetto contrario.
di Giuliano Foschini e Fabio Tonacci
La Repubblica, 2 febbraio 2023 In tre penitenziari di massima sicurezza sono stati ascoltati dei boss camorristi discutere su come alimentare la protesta contro il 41 bis. L’allerta dell’intelligence: “Rischio saldatura con gli anarco-insurrezionalisti”.
di Giovanni Fiandaca Il Foglio, 2 febbraio 2023 Le spericolate teorie diffuse sull’arresto di Messina Denaro rischiano di favorire una grave delegittimazione del lavoro dei pubblici ministeri palermitani e delle forze dell’ordine. Finendo per pregiudicare o intralciare il corso delle indagini.
di Ermes Antonucci
Il Foglio, 2 febbraio 2023 La corte d’appello di Torino ha assolto l’ex calciatore dall’accusa di traffico di droga. A causa dell’inchiesta, Padovano ha trascorso tre mesi in carcere e nove ai domiciliari, mentre suo padre è morto. Al Foglio racconta il suo calvario: “Scrissero che avevo ceduto droga a Vialli. Ma vi rendete conto?”
di Giampaolo Cassitta
La Nuova Sardegna, 2 febbraio 2023 C’è sempre stata una certa diffidenza intorno alla figura del garante per i detenuti. Da una parte i magistrati di sorveglianza perché rivendicavano il loro compito istituzionale di vigilanza sull’organizzazione degli istituti penitenziari e dall’altra gli addetti ai lavori che intravvedevano in questa figura una sorta di ulteriore controllo al difficile lavoro da svolgere con i detenuti. Dal 2013, anno di costituzione della figura del garante nazionale dei detenuti, le strade si sono lentamente incrociate...
ansa.it, 2 febbraio 2023 Per evitare “spettacolarizzazione” processo. No all’ammissione come testimoni al processo per i pestaggi dei detenuti al carcere di Santa Maria Capua Vetere dell’ex premier Draghi e degli ex Guardasigilli Cartabia e Bonafede. Lo ha stabilito con ordinanza la Corte d’Assise del tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), che ha motivato la decisione con la necessità di “evitare una contaminazione di natura politica del processo con una sua indebita spettacolarizzazione”.
di Marianna Aprile
Oggi, 2 febbraio 2023 Don Antonio Coluccia offre ai ragazzi di strada di San Basilio un’alternativa al crimine. Per questo è minacciato. E ora la scorta gli è stata rafforzata. È dal 2014 che Don Antonio Coluccia, fondatore dell’Opera Don Giustino, si occupa di San Basilio, con ronde notturne antidroga (armato di megafono attraverso il quale diffonde il suo messaggio di legalità): “All’inizio andavo lì, pescavo i ragazzi per strapparli allo spaccio e alla malavita organizzata calabrese, romana e albanese che controlla il territorio e si è sostituita allo Stato.
di Roberto Monteforte
strisciarossa.it, 2 febbraio 2023 A volte si cambia nella vita. Dopo oltre trentacinque anni passati a l’Unità, gli ultimi tra Vaticano e impegno sindacale e dal 2015 la pensione ora mi ritrovo a Rebibbia, volontario alla Casa di reclusione di Rebibbia. Un paio di volte a settimana - ma quando serve anche più spesso - varco i cancelli del carcere per raggiungere la terza sezione e raggiungere la redazione di “Non Tutti Sanno”, il notiziario sulla vita del carcere realizzato con i detenuti del “penale” tutti con sentenza definitiva e con pene medio-lunghe da scontare.
quibrescia.it, 2 febbraio 2023 A partire da giovedì 9 marzo sarà possibile partecipare a uno dei cinque incontri che si terranno nella biblioteca della Casa circondariale Nerio Fischione dalle 14 alle 16. Basta prenotarsi. Nell’ambito del progetto “Carcere per i diritti umani”, laboratorio di idee attivo ormai da più di sei anni negli istituti di pena bresciani, è nato fra i detenuti il desiderio di impegnarsi nella narrazione delle vicende che portano al carcere e delle conseguenze che tali scelte negative determinano...
di Stefano Luppi
Il Resto del Carlino, 2 febbraio 2023 I teatri modenesi ieri si sono idealmente, attraverso i responsabili, riuniti in municipio a Modena per firmare una intesa che dà sempre più ‘sostanza’ alle attività teatrali nel carcere di Sant’Anna e nella casa di reclusione di Castelfranco. Inutile ricordare i benefici sociali, legati al reinserimento nella società degli ex detenuti, che ha questa operazione legata alla professionalizzazione delle persone in ambito culturale.
di Bruno Ferraro*
Libero, 2 febbraio 2023 Le “prodezze” delle baby gang si sono moltiplicate negli ultimi tempi e quello che era un fenomeno isolato, caratteristico di qualche zona periferica, si va estendendo a macchia d’olio: a scuola, con alunni delle elementari in possesso di coltelli di ceramica “per uccidere la maestra”; in strada, con minori che torturano un disabile o tentano un assalto alla polizia; come stile e abitudini di vita, con minori dediti a moleste sessuali o consumatori abituali di superalcoolici.
di Marco Bresolin
La Stampa, 2 febbraio 2023 La lettera della commissaria Dunja Mijatovic: “Ostacola le operazioni di ricerca”. “Il decreto e la prassi di assegnare porti lontani per lo sbarco delle persone soccorse in mare rischiano di privare le persone in difficoltà dell’assistenza salva-vita delle Ong sulla rotta migratoria più mortale del Mediterraneo”. Con queste motivazioni la commissaria per i diritti umani del Consiglio d’Europa, Dunja Mijatovic, ha scritto una lettera al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi chiedendogli di ritirare il decreto anti-Ong...
di Leonardo Fiorentini
Il Manifesto, 2 febbraio 2023 “50 milioni di tonnellate di cocaina sequestrate dalla sola Guardia di Finanza”. Partiamo da qui, dal lapsus del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi l’altra settimana a Piazza Pulita. 50 tonnellate - comunque troppe - evidentemente gli sembravano poche, e così fra nervosismo da studio televisivo e coda di paglia, ha annunciato una quantità abnorme di sequestri di cocaina, pari a 1700 volte le confische annuali di coca nel pianeta.
di Enzo Scandurra
Il Manifesto, 2 febbraio 2023 Fermiamola questa guerra, dimostriamo di essere ancora umani o perderemo per sempre la nostra innocenza schierandoci a favore di un martirio che per alcuni può essere anche affascinate, almeno finché a massacrarsi sono altri e lontani da noi.
di Marina Catucci
Il Manifesto, 2 febbraio 2023 In California a morire è stato un 36enne sulla sedia a rotelle e con le gambe amputate, Anthony Lowe. La famiglia chiede giustizia. Alla commemorazione per Tyre si chiede ancora una riforma delle forze di sicurezza.
La Repubblica, 2 febbraio 2023 La denuncia di Amnesty International. Una misura utilizzata in modi che violano i diritti di coloro che sono in attesa di giudizio. Alcuni sospetti tenuti in segregazione totale per due mesi, in violazione di fondamentali diritti umani.
CASO COSPITO
Appello. "Morire di pena", piattaforma per l’abolizione di ergastolo e 41bis
"Morire di pena". Risposte alle obiezioni più frequenti contro l’abolizione di ergastolo e 41bis
DOCUMENTI
Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia: percorso assembleare elettivo
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