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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di lunedì 27 febbraio 2023
Ristretti Orizzonti, 27 febbraio 2023
Lettera aperta ai direttori penitenziari e, per conoscenza, al Capo DAP, dottor Giovanni Russo e al Direttore della Direzione Generale Detenuti e Trattamento, dottor Gianfranco De Gesu...
di Damiano Aliprandi
Il Dubbio, 27 febbraio 2023 Sono 728, 12 donne: oltre il doppio rispetto al periodo delle stragi. Alcuni sono in custodia cautelare. Nel 2022 35 sono usciti dalla misura, per fine pena o declassificazione. Sulla carta, il 41 bis è una misura detentiva che va applicata esclusivamente nei confronti dei detenuti che ricoprono figure apicali di organizzazioni mafiose o terroristiche.
di Alberto Cisterna
Il Dubbio, 27 febbraio 2023 Tutto quel di positivo costruito dalle stragi del 1992 in poi, rischia di finire sepolto di un colpo dall’incapacità di adattarsi ai tempi, dalla cecità nel non voler prendere atto che quella Cosa Nostra di allora non c’è più. “Una storia semplice”, avrebbe titolato il maestro siciliano. In fondo è così. Ci sono i cattivi e i cattivissimi. I peggiori e i pessimi. Ogni sistema carcerario punta a classificare i detenuti in base ai reati che hanno commesso e alla pericolosità che da questi delitti si sprigiona.
di Carmelo Musumeci
Il Dubbio, 27 febbraio 2023 A causa di una guerra fra bande rivali, per il predominio di attività illecite sul territorio versiliese, sono stato condannato all’ergastolo e nel 1992 sottoposto al carcere duro del 41 bis, deportato in Sardegna, nell’Isola dell’Asinara. Ero arrivato all’isola con l’elicottero. Appena sceso, mi presero in consegna le guardie. Mi scaraventarono in una gabbia allestita provvisoriamente al centro del campo sportivo, davanti alla famigerata sezione “Fornelli”.
di Annalisa Cretella
agi.it, 27 febbraio 2023 Il Sottosegretario: “Il 41 bis non crollerà con il governo Meloni, sarebbe un film di fantascienza”. “Credo che le condizioni di Matteo Messina Denaro siano peggiori di quelle di Cospito e non volute”. Così il sottosegretario alla giustizia Andrea Delmastro, commenta con l’AGI, al termine di una lunga visita nel carcere di Pavia, il caso dell’anarchico Andrea Cospito, detenuto al 41 bis, in sciopero della fame da oltre 4 mesi. Il medico che lo ha visitato ha parlato di condizioni gravissime.
di Grazia Zuffa
volerelaluna.it, 27 febbraio 2023 Il “caso Cospito” è oggetto di un quesito che il ministro della Giustizia ha posto al Comitato Nazionale di Bioetica. Questo concerne l’applicazione della l. 219/2017 nel caso di persone in detenzione. Come si sa, la legge n. 219/2017 regola, anche con disposizioni anticipate di trattamento DAT, la rinuncia della persona ai trattamenti sanitari, anche salvavita, ivi compresi nutrizione e idratazione artificiale (comma 5 della legge).
di Felice Manti
Il Giornale, 27 febbraio 2023 Con almeno un detenuto su dieci già in sciopero della fame il rischio del ricatto sanitario per emulare la protesta dell’anarchico Alfredo Cospito è altissimo. Il dato non è ufficiale, lo si fa a fine anno: al telefono il direttore del Dap Giovanni Russo declina l’invito a parlare del caso (“chiamate il ministero”, dice), a testimonianza che il cortocircuito che l’anarchico al 41bis è riuscito a innescare “giocando” con la politica rischia di mandare in blackout il disastrato pianeta carceri.
GIUSTIZIA
di Barbara Millucci
Corriere della Sera, 27 febbraio 2023 Domani entra ufficialmente in vigore la riforma della giustizia civile firmata da Marta Cartabia. L’emendamento del governo alla legge di Bilancio 2023 ne ha anticipato l’entrata in vigore al 28 febbraio, anziché al 30 giugno come inizialmente previsto. Un anticipo di quattro mesi che ha spiazzato avvocati ed addetti ai lavorii. Molti lamentano criticità in particolare sugli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie in materia di diritto del lavoro.
di Ernesto Menicucci
Il Messaggero, 27 febbraio 2023 La guerra, con la ricostruzione dell’Ucraina, e le riflessioni sulla Via della Seta con la Cina. Ma anche le questioni interne dal clima di violenza politica che torna ad affacciarsi nel Paese alle nomine nelle principali aziende partecipate (“la discontinuità non è un dogma”, dice), dalla siccità ai balneari. Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare è uno degli uomini più ascoltati (qualcuno dice più influente) del governo Meloni. E, a 360 gradi, non si sottrae su nessuno degli argomenti più caldi del momento.
di Maurizio Maggiani
La Stampa, 27 febbraio 2023 Mi vergogno di chi ha rubato il nome e ne ha fatto un’informale federazione di dediti alla delinquenza. Le armi devono essere intelligenza, conoscenza, perseveranza e coraggio, la battaglia è politica. “Eppur la nostra idea è solo idea d’amor”. Eh, sì, sono uno di quelli lì. Difficile oggi a dirlo, mai stato così difficile, ma eccomi qua, io sono un anarchico, un libertario, e se non bastasse, persino un mazziniano.
di Veronica Bencivenga
Il Riformista, 27 febbraio 2023 Si è svolta sabato mattina 25 febbraio, all’Istituto per gli studi filosofici di Napoli, la presentazione della campagna “Morire di pena. Per l’abolizione di ergastolo e 41bis”. Una iniziativa che doveva essere di lancio della piattaforma - parallela a un’altra svoltasi a Roma il 7 febbraio scorso e a quelle che si svolgeranno a breve a Torino e a Milano - ma che è diventata inevitabilmente, alla luce dei recentissimi accadimenti, un momento di riflessione rispetto allo scenario con cui la rete di attivisti e attiviste, giuristi, intellettuali...
di Lorena Lo Iacono e Alessia Muragli
Il Messaggero, 27 febbraio 2023 Polemiche sulla decisione degli studenti del liceo classico Mamiani: oggi l’assemblea. La preside: “Previsto il contraddittorio”. L’ira dei poliziotti: “Sono altri i personaggi dai quali prendere esempio e di cui parlare. Ai giovani va insegnato che chi sbaglia paga”.
lecceprima.it, 27 febbraio 2023 Onorificenza al merito della Repubblica italiana alla creatrice del progetto con il riconoscimento conferito direttamente dal Capo dello Stato. “Ringrazio il Presidente Mattarella per il riconoscimento che mi sarà conferito il giorno 24 di marzo, presso la sede del Quirinale. Dedico questo importante momento a mia madre Carmen per la sua tenacia e perseveranza”.
di Elisabetta Andreis Corriere della Sera, 27 febbraio 2023 Il progetto vede collaborare la Casa di reclusione di Opera, Assimpredil Ance e i sindacati. Si parte con la formazione di 600 detenuti che hanno già scontato un terzo della pena e sono in un percorso trattamentale avanzato.
di Mauro Pili
L’Unione Sarda, 27 febbraio 2023 Della “porcilaia”, le celle malfamate del carcere nuorese, ne aveva solo sentito parlare. Qualche volta c’era passato lì davanti. Ne percepiva muffa e buio, spranghe inamovibili e tanfo a sufficienza. Gli è bastato per pianificare una fuga senza precedenti dal carcere, una volta di massima sicurezza, di Badu ‘e Carros, periferia estrema della capitale della Barbagia. Il solo pensiero che da lì a poco i magistrati potessero spedirlo dritto al 41 bis, con tanto di isolamento nella latrina storica destinata ai più riottosi...
di Arturo Checchi
La Repubblica, 27 febbraio 2023 Ottobre 2022, carcere di Pisa. Tredici studenti dell’istituto superiore “Arturo Checchi” di Fucecchio (Fi), insieme al loro professore Tommaso Giani, si presentano alla portineria della casa circondariale. Sono di età diverse e di indirizzi diversi della stessa scuola (chi del liceo scientifico, chi del linguistico, chi del professionale), ma a partire da oggi, con la cadenza di due pomeriggi al mese, tutti e 13 comporranno il 50 per cento della “classe pirata” del Checchi. Una classe fuori ordinanza per il fatto di riunirsi dietro le...
ossolanews.it, 27 febbraio 2023 Leggeranno le riflessioni che hanno scritto con l’aiuto di due volontarie e del cappellano del carcere don Giovanni Antoniazzi. Dieci persone detenute nel carcere di Verbania hanno meditato sulla passione di Gesù rendendola attuale nelle loro esistenze. Saranno loro, il 5 marzo, lungo la via Crucis che sale al Sacro Monte Calvario, a leggere le riflessioni che hanno scritto con l’aiuto di due volontarie e del cappellano del carcere don Giovanni Antoniazzi.
AFFARI SOCIALI
di Enzo Risso
Il Domani, 27 febbraio 2023 L’80 per cento degli italiani è particolarmente sensibile e attento al tema della pace e il 17 per cento ha una posizione di disinteresse verso i conflitti. Tra i giovani under trenta anni troviamo la quota più alta di soggetti disinteressati ai conflitti e a quanto succede nelle altre parti del mondo (33 per cento). Il 42 per cento dell’opinione pubblica spinge per una politica e delle scelte nazionali e globali che favoriscano l’eliminazione completa e totale dei conflitti e delle guerre dalla mappa del globo.
di Rossana Caccavo e Silvio Messinetti
Il Manifesto, 27 febbraio 2023 Strage di migranti al largo delle coste crotonesi. Il bilancio provvisorio è di 43 morti e 80 superstiti, ma si cercano ancora i dispersi. Tra i superstiti tanti ragazzi, minorenni, ma non bambini. I più piccoli sono infatti morti annegati. Mimmo Lucano da Riace: “Una tragedia immane che mi riempie di tristezza. E non bisogna definirli clandestini. Si tratta di gente in fuga dai loro paesi in cerca di un futuro migliore”.
di Luigi Ciotti*
La Stampa, 27 febbraio 2023 Nessuno lascia di sua spontanea volontà gli affetti, la casa, affrontando viaggi rischiosi in mano a organizzazioni criminali e in balia degli eventi atmosferici. La tragedia avvenuta al largo delle coste calabresi ci dice che quella barca che dovrebbe farci sentire con-sorti, accomunati da una simile sorte, resta per ora una speranza: il mondo continua a essere diviso in transatlantici e zattere, benestanti e disperati, stanziali e migranti per forza. Sì, perché bisognerebbe smetterla di chiamarle migrazioni: sono deportazioni indotte!
di Andrea Malaguti
La Stampa, 27 febbraio 2023 Questo sì che era un bel carico residuale. Venti bambini, due gemelli, un neonato, almeno cento persone crepate in mare a poche bracciate dalle coste calabresi. Ma, appunto, gente da poco. Dunque, chissenefrega. Chissenefrega del terrore che avevano negli occhi quando onde alte come grattacieli hanno spezzato la loro barchetta di legno marcio e il gorgo della corrente li ha risucchiati nell’abisso mentre annaspavano, chiedevano aiuto, aggrappandosi con inutile disperazione agli ultimi istanti della loro brevissima vita.
di Elena Stancanelli
La Repubblica, 27 febbraio 2023 Possiamo fermare questi disperati che scappano dall’orrore? No, non possiamo. È solo un dispendio di denaro ed energie. Dobbiamo assolutamente uscire dall’irrazionale, dai “chiudiamo i porti”, dai “sono tutti terroristi”.
di Giansandro Merli
Il Dubbio, 27 febbraio 2023 Una strage di queste dimensioni in acque italiane non avveniva da anni. Cordoglio da Mattarella e dal Papa. Piantedosi e Meloni continuano a ripetere lo slogan “fermare le partenze”. Opposizioni all’attacco. Le Ong: adesso una missione di ricerca e soccorso europea.
di Vitalba Azzollini*
Il Domani, 27 febbraio 2023 In occasione del naufragio di decine di migranti dinanzi alle coste del crotonese, le autorità italiane hanno espresso messaggi di cordoglio, e non poteva essere diversamente. Ma c’è più di una nota stonata in quei messaggi. Le politiche sull’immigrazione del governo, infatti, formulate in spregio alle regole contenute in una serie di convenzioni internazionali, rappresentano la concreta manifestazione sul piano giuridico di un atteggiamento di noncuranza per la vita umana che non solo viola qualunque principio di diritto...
di Paolo Foschini
Corriere della Sera, 27 febbraio 2023 Don Giacomo Panizza, all’indomani dell’onorificenza consegnatagli da Mattarella per l’impegno di accoglienza sostenuto nella sua comunità in Calabria, sfoga la sua “rabbia” verso una “politica cieca ancor più che cattiva” per la strage dei migranti davanti alle coste del Crotonese.
di Luca Sofri
ilpost.it, 27 febbraio 2023 Iwao Hakamada ha atteso per decenni di essere ucciso e ora aspetta la revisione del processo, a 86 anni. L’Alta Corte di Tokyo, in Giappone, deciderà fra meno di un mese, il 13 marzo, se Iwao Hakamada merita una revisione del processo con cui è stato condannato a morte, la prima volta nel 1968 e definitivamente nel 1980, o se la sua condanna alla pena capitale debba essere considerata valida e quindi, in linea di principio, eseguibile. Hakamada è un uomo giapponese condannato per un quadruplo omicidio avvenuto nel 1966.
CASO COSPITO
Appello. "Morire di pena", piattaforma per l’abolizione di ergastolo e 41bis
DOCUMENTI
Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia: percorso assembleare elettivo
Articolo. "Dialogando con Questione Giustizia sulle REMS", di Pietro Pellegrini
APPUNTAMENTI
Presentazione libro: "Un'altra possibilità", di Andrea Maccari (Roma, 27 febbraio 2023)
La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione dal 27 febbraio al 5 marzo 2023
Seminario: "Secondo Costituzione. La pena del carcere" (Torino, 15 marzo 2023)
BANDI E CONCORSI
Questo
notiziario è registrato al Registro Stampa del Tribunale di Padova (n° 1964 del
22 agosto 2005)
e al Registro Nazionale degli Operatori della Comunicazione (n° 12772 del 10
dicembre 2005).
Ha ottenuto il Marchio di Certificazione dell'Osservatorio A.B.C.O. dei Beni
Culturali