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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di domenica 26 febbraio 2023
Ristretti Orizzonti, 26 febbraio 2023
Lettera aperta ai direttori penitenziari e, per conoscenza, al Capo DAP, dottor Giovanni Russo e al Direttore della Direzione Generale Detenuti e Trattamento, dottor Gianfranco De Gesu...
di Patrizio Gonnella*
Il Manifesto, 26 febbraio 2023 La Cassazione ributta la palla nel campo della sfera politica. Molto di ciò che potrebbe (o non) accadere di tragico è nelle mani e nella coscienza del Guardasigilli. La decisione della Cassazione su Alfredo Cospito ributta la palla nel campo della sfera politica, dove sin dall’inizio essa vagava. Molto di quello che potrebbe accadere (o non accadere) di tragico nei prossimi giorni è nelle mani e nella coscienza del ministro della Giustizia Carlo Nordio. Potrà sempre in autotutela decidere di revocare il regime...
di Giuseppe Salvaggiulo
La Stampa, 26 febbraio 2023 Sebastiano Ardita, pm antimafia per anni al Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria: “Dovremmo smetterla con questo dibattito da strada sul 41 bis, rimettendo le cose in ordine, distinguendo compiti e responsabilità tra politica e magistratura, e ragionando sulle conseguenze sistemiche delle scelte su singole vicende come il caso Cospito”.
di Carlo Bonini
La Repubblica, 26 febbraio 2023 Dopo la sentenza della Cassazione, Alfredo Cospito ha deciso di continuare lo sciopero della fame. E gli anarchici minacciano di colpire duro. Lo Stato potrebbe essere superiore e trovare una soluzione.
di Liana Milella
La Repubblica, 26 febbraio 2023 “Il caso Cospito scuote le coscienze di chi, come me, crede nella sacralità della vita”. E ancora: “Lo Stato faccia il possibile per evitare una drammatica conclusione”. Gli attentati anarchici? “Sono un danno per Cospito e lo fanno apparire come un capo”. Parole dell’ex presidente della Consulta Giancarlo Coraggio.
di Eleonora Martini
Il Manifesto, 26 febbraio 2023 L’avvocato dell’anarchico pensa ad un differimento della pena per motivi di salute. La Cassazione però la rifiuta ad un mafioso 88enne che ha rifiutato le cure.
di Fabrizio Geremicca
Corriere del Mezzogiorno, 26 febbraio 2023 Avvocati e intellettuali a Palazzo Serra di Cassano, incontro sul carcere duro. L’incontro si è tenuto all’indomani della notizia che la Cassazione ha respinto la richiesta di Alfredo Cospito di revoca del 41 bis, il regime del carcere duro contro il quale l’anarchico è in sciopero della fame da quasi quattro mesi. Ieri mattina a Palazzo Serra di Cassano, dunque, si respirava delusione tra i partecipanti alla tappa napoletana della campagna per l’abolizione del 41 bis e dell’ergastolo promossa da “Morire di Pena”.
di Iuri Maria Prado
Libero, 26 febbraio 2023 Su questa faccenda di Cospito, e in generale sul regime carcerario del 41 bis, i destri almeno sono stati netti: quell’anarchico doveva rimanerci, punto e basta; terroristi e mafiosi devono stare in cella ventidue ore al giorno, con due ore d’aria, fine; devono vedere i familiari una volta al mese, chiuso il discorso; possono leggere e ascoltare musica se la cosa garba all’amministrazione penitenziaria, e se no buonanotte.
di Valeria Pacelli
Il Fatto Quotidiano, 26 febbraio 2023 La Consulta dovrà decidere se la durata della misura di sicurezza (5 anni) può essere ridotta. A giorni arriva la decisione. C’è un caso del quale si sta discutendo alla Corte costituzionale e che potrebbe condizionare le sorti di molti ergastolani. Di certo di quelli condannati prima della strage di Capaci, ma potrebbe riguardare anche altri detenuti. La questione ora al vaglio dei giudici infatti riguarda la legittimità costituzionale sollevata dal Tribunale di sorveglianza di Firenze sull’istituto della libertà vigilata applicata...
di Ilaria Sacchettoni
Corriere della Sera, 26 febbraio 2023 Di origini siciliane sconta condanne per furti aggravati e stupefacenti. L’uomo è divenuto un simbolo di giustizia, di un carcere alleggerito dalle afflizioni supplementari che somigliano tanto alla crudeltà gratuita. La storia di F.F., 42 anni, detenuto per una sfilza di furti aggravati, sordomuto dalla nascita e oggi scarcerato perché possa ritrovare il contatto con i suoi simili, comincia a Rebibbia qualche anno fa. Figlio di una famiglia siciliana che lo avvia all’attività criminale, racconta (tramite il linguaggio dei segni)...
di Valentina Raffa
Il Giornale, 26 febbraio 2023 Benedetto Spera si è rivolto alla Cassazione. Che però ha detto no. Nuovi Alfredo Cospito crescono. Ed ecco che Benedetto Spera, lo storico boss di Belmonte Mezzagno (Palermo), fedelissimo di Bernardo Provenzano, per “gravi motivi di salute” voleva la revoca del 41 bis che sta scontando nel carcere di Opera, a Milano, per essere uno dei responsabili della stagione stragista palermitana del ‘92. “Non accetta cure salvavita” è la motivazione a monte dell’istanza dell’avvocato. Ma per la Corte di Cassazione deve continuare...
di Nicola Graziano
L’Espresso, 26 febbraio 2023 L’organo di autogoverno delle toghe è chiamato a risolvere molte situazioni critiche che si trascinano da tempo. Dalle relazioni con la politica fino alla separazione delle carriere, dovrà dire la sua e muoversi per una maggiore efficienza del sistema giustizia.
di Grazia Longo
La Stampa, 26 febbraio 2023 Volantino degli anarchici a Roma: “Se muore, intimidazione a mano armata”. Sale la tensione sul rischio attentati da parte degli anarco-insurrezionalisti. Dopo la sentenza della Cassazione, venerdì sera, che ha stabilito di mantenere l’anarchico Alfredo Cospito al 41 bis, cresce l’allarme sull’escalation di violenza nei confronti di rappresentanti dello Stato e dell’Economia. Il timore è che nei prossimi giorni si possa assistere a un salto di qualità delle rivendicazioni, con il passaggio da episodi incendiari contro automobili...
di Carmine Di Niro
Il Riformista, 26 febbraio 2023 A quasi mezzo secolo dai tragici fatti di cascina Spiotta, nell’Alessandrino, dove nel 1975 morirono in uno scontro a fuoco Mara Cagol, e un appuntato dei carabinieri, Giovanni D’Alfonso, il nome di Renato Curcio, uno dei fondatori delle Brigate Rosse e marito della stessa Cagol, è stato inserito nel registro degli indagati dalla procura di Torino.
TERRITORIO
di Emilio Orlando
leggo.it, 26 febbraio 2023 Sono tanti gli elementi che lasciano pensare che la morte in carcere di Stefano Dal Corso sia avvolta dal mistero e che le vada approfondita. Ne sono convinti il medico legale Cristina Cattaneo, il consulente forense che ha risolto enigmi legati ai delitti più conosciuti in Italia, l’avvocato Armida Decina, legale della vittima e la mamma del trentaduenne, che il 12 ottobre scorso è stato trovato cadavere nella sua cella a Massama.
di Giuliano Foschini
La Repubblica, 26 febbraio 2023 Di Marco Raduano detto Pallone, capomafia del Gargano, pericoloso e ai più sconosciuto come la sua organizzazione criminale, le inchieste giudiziarie, le sentenze di condanna, raccontano molto ma non tutto: giovane sanguinario, intelligente imprenditore pronto sempre a stupire, come quando i poliziotti trovarono un suo arsenale e un boa constrictor a proteggerlo. Ma, come per tutti, per sapere ogni cosa bisogna andare non negli archivi giudiziari. Ma da sua madre che, in una vecchia registrazione...
di Marco Benvenuti
La Stampa, 26 febbraio 2023 Detenuti impegnati in progetti e azioni di recupero del patrimonio ambientale e del decoro urbano, oltre che nella manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici comunali e degli alloggi dell’Atc destinati alle persone bisognose.
di Paola Cacace
Corriere del Mezzogiorno, 26 febbraio 2023 Per l’impegno nella valorizzazione del lavoro delle detenute all’interno del carcere, offrendo loro un’opportunità di riscatto dopo la detenzione. Chi produce caffè in carcere e chi crea progetti di solidarietà circolare tra i 30 eroi civili a cui il presidente Sergio Mattarella ha conferito le onorificenze al Merito della Repubblica Italiana. Una di questa è la napoletana, Imma Carpiniello, 49 anni e fondatrice e presidente della cooperativa sociale “Lazzarelle”, realtà che produce caffè, rigorosamente...
di Pasquale Raicaldo
La Repubblica, 26 febbraio 2023 Il caffè come strumento di rieducazione. Per strappare le donne detenute alla criminalità. E favorire la rieducazione. C’è il volto di Imma Carpiniello, amministratrice della cooperativa sociale “Lazzarelle”, tra i nuovi cavalieri dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, scelti dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
di Marco De Vidi
L’Espresso, 26 febbraio 2023 Nella prigione della Giudecca le detenute incontrano e interrogano scrittrici e scrittori. E mentre si appassionano ai libri suggeriti, condividono pensieri, emozioni, vita.
di Donatella Stasio
La Stampa, 26 febbraio 2023 “Mare fuori”, la serie tv sul carcere minorile, ha saputo raccontare i detenuti invisibili a milioni di persone. Esplorare il mondo della marginalità sociale è necessario e coraggioso, crea una breccia nelle coscienze.
AFFARI SOCIALI
di Gian Carlo Caselli
La Stampa, 26 febbraio 2023 Il ministro Giuseppe Valditara è uomo preciso. Se sbaglia si corregge. Gli è capitato, parlando di scuola con dei ragazzi, di dire che “l’umiliazione è un fattore fondamentale nella crescita e nella costruzione della personalità”.
di Riccardo Chiari
Il Manifesto, 26 febbraio 2023 Mobilitazione dei sindacati confederali di scuola, università e ricerca, con l’adesione della Fp Cgil, dopo un appello delle Rsu delle scuole fiorentine. Sempre più ampio il sostegno alla preside Savino, che ha denunciato alla polizia il blitz notturno del Blocco Studentesco al liceo scientifico Leonardo da Vinci.
di Giansandro Merli
Il Manifesto, 26 febbraio 2023 Il giudice per l’udienza preliminare di Trapani ha detto No alla costituzione di parte civile di Palazzo Chigi nel procedimento che vede coinvolte Medici senza frontiere, Save the children e Iuventa. L’avvocatura dello Stato lo aveva chiesto sia nei confronti degli imputati che degli enti (Ong e società proprietarie delle navi). Escluso in entrambi i casi. Nel procedimento 21 persone sono accusate di associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
di Matteo Garavoglia
Il Manifesto, 26 febbraio 2023 Il presidente tunisino evoca un “piano criminale per trasformare la Tunisia in un paese africano e non un membro del mondo arabo e islamico: è il momento di mettere fine a tutto questo”. Violenze in aumento. Ieri la risposta della piazza nella capitale: “Nessuna paura”.
CASO COSPITO
Appello. "Morire di pena", piattaforma per l’abolizione di ergastolo e 41bis
DOCUMENTI
Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia: percorso assembleare elettivo
APPUNTAMENTI
Presentazione libro: "Un'altra possibilità", di Andrea Maccari (Roma, 27 febbraio 2023)
La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione dal 27 febbraio al 5 marzo 2023
Seminario: "Secondo Costituzione. La pena del carcere" (Torino, 15 marzo 2023)
BANDI E CONCORSI
Questo
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