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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di venerdì 17 febbraio 2023
Ristretti Orizzonti, 17 febbraio 2023
Lettera aperta ai direttori penitenziari e, per conoscenza, al Capo DAP, dottor Giovanni Russo e al Direttore della Direzione Generale Detenuti e Trattamento, dottor Gianfranco De Gesu...
di Giovanni Negri
Il Sole 24 Ore, 17 febbraio 2023 Sulla nota vicenda relativa al “caso Cospito”, in sciopero della fame da mesi per protestare contro il regime del 41 bis Op cui è sottoposto, in vista dell’udienza, prevista il 24 febbraio innanzi la Sezione prima penale della Corte di Cassazione, la Procura Generale presso la Corte di cassazione ha depositato la requisitoria scritta.
ansa.it, 17 febbraio 2023 Nel question time al Senato il ministro della Giustizia ha spiegato come è stata gestita l’ora d’aria dell’anarchico detenuto. “Ogni detenuto deve potere accedere all’attività trattamentale, che è fondamentale per il necessario tentativo di risocializzazione richiesto dall’art. 27 della Costituzione: il potere passare del tempo in socialità, altro non è che attività trattamentale, comprimibile negli stretti ed indispensabili limiti di cui ho riferito, ma non certamente azzerabile”.
di Vanessa Ricciardi
Il Domani, 17 febbraio 2023 Non si possono mettere insieme detenuti della stessa tipologia criminale, così hanno dovuto rifare i gruppi ha detto al Senato. La comunicazione alla direzione nazionale antimafia, ha aggiunto, è stata fatta dopo. Prima della “massima fermezza” propagandata dal governo, per De Cristofaro “quanto avvenuto è quantomeno una grave sottovalutazione dell’intera questione, se non un vero e proprio errore”. Il ministro rigetta anche il parere della Direzione nazionale antimafia, che riteneva si potesse tornare...
di Luca Sofri
ilpost.it, 17 febbraio 2023 Continuare lo sciopero della fame anche fino alla morte è un suo diritto, secondo gli esperti: il governo si sta interrogando su come comportarsi. Alfredo Cospito, il detenuto anarchico che protesta contro il regime carcerario 41-bis, è al 120esimo giorno di sciopero della fame.
di Alberto Cisterna
Il Riformista, 17 febbraio 2023 Nel respingere l’istanza di revoca del 41 bis, il ministro Nordio scrive che Cospito sta utilizzando il suo corpo come una pistola. Vero. Ma è stato proprio il Cristo, immolandosi sulla croce, a insegnarcelo. Senza l’uso del corpo non ci sarebbe la fede. E neppure l’uomo.
di Stefania Ascari*
Il Fatto Quotidiano, 17 febbraio 2023 Attraverso il caso Cospito è accaduto ciò che temevo: si è cominciato “di nuovo” a parlare apertamente e confusamente anche dell’abolizione del regime speciale del 41 bis. Ricordo allora il curriculum di Alfredo Cospito per cui si sta mettendo in discussione l’istituto: militante anarchico insurrezionalista che ha gambizzato un dirigente della Ansaldo Nucleare e ha messo una bomba alla caserma di Fossano a Cuneo per fare una strage di carabinieri, fallita soltanto per fortuna.
di Laura Cesaretti
Il Giornale, 17 febbraio 2023 La senatrice del Terzo polo: “È uno strumento fondamentale e sul caso dell’anarchico la parola spetta solo al ministro e ai giudici”. “Ho trovato profondamente sbagliato che alcuni dem, fra cui l’ex ministro della Giustizia Orlando, abbiano messo in dubbio il 41 bis per l’anarchico Cospito dopo averlo visitato in carcere, pur difendendo il sacrosanto diritto di ogni parlamentare di visitare qualunque detenuto”. Lella Paita, capogruppo renziana del Terzo Polo in Senato, non fa sconti né a sinistra né a destra, sulla gestione del caso Cospito.
di Valentina Stella
Il Dubbio, 17 febbraio 2023 Il sottosegretario sarà sentito domani dai pm di Roma. Nordio in Senato: “Il parere della procura generale della Cassazione non poteva essere inviato al ministero”.
di Liana Milella
La Repubblica, 17 febbraio 2023 Da Guardasigilli è stato costretto prima a subire la presenza di Delmastro, poi a difenderlo. Non si sa se gli ritirerà almeno le deleghe. Da pm Carlo Nordio avrebbe indagato Delmastro. Da Guardasigilli è stato costretto prima a subirne la presenza (“L’hanno commissariato” era la vulgata), e poi a difenderlo. Se Nordio l’abbia fatto per intima scelta, o per costrizione, è la sua conversione politica a spiegarlo. Nuovo mestiere, nuovi obblighi, nuova obbedienza.
di Salvatore Merlo
Il Foglio, 17 febbraio 2023 Conduceva battaglie contro la diffusione illecita delle intercettazioni, criticava le fughe di notizie dalle procure, sosteneva anche le virtù della chiarezza e della semplicità espressiva. Dov’è finito tutto questo?
di Emiliano Fittipaldi
Il Domani, 17 febbraio 2023 Al netto dell’esito giudiziario della vicenda, è un fatto che Delmastro abbia svelato nella buvette del parlamento conversazioni riservatissime a un suo compagno di partito, che poi le ha usate come manganello politico contro il Pd. Un’azione che non ha precedenti nella storia della Repubblica. Delmastro non si era dimesso quando doveva. Lo faccia ora. Non per l’avviso di garanzia, ma per il rispetto che un politico deve alle istituzioni che rappresenta.
di Federica Olivo
huffingtonpost.it, 17 febbraio 2023 L’attenzione è alta. Più alta dei giorni scorsi, perché le lettere inviate a firma della Federazione anarchica informale ad alcune aziende, con minacce specifiche nei confronti di un manager, “destano preoccupazione”. Al momento, però, si affida il caso alla magistratura, si attende di capire l’autenticità dei volantini anarchici che inneggiano ad Alfredo Cospito, minacciano di uccidere un manager “davanti alla sua famiglia” e riportano come mittente il nome della compagna dell’anarchico in sciopero della fame contro il 41 bis.
di Attilio Bolzoni
Il Domani, 17 febbraio 2023 Il dibattito aperto dallo storico Enzo Ciconte sul Domani (“La destra non ha titolo per parlare di antimafia”) dopo le deliranti accuse lanciate da Fratelli d’Italia sull’“inchino” che avrebbe fatto il Pd sul 41 bis all’anarchico Cospito, trascina in una materia scivolosa dove non bisogna confondere il passato con il presente.
di Damiano Aliprandi
Il Dubbio, 17 febbraio 2023 Una delegazione di Magistratura Democratica, Camera penale di Napoli e Antigone ha visitato il carcere napoletano. Topi, muffa, umidità. Questo è stato il primo impatto alla visita del carcere di Poggioreale effettuata da una delegazione di componenti di Magistratura democratica, della Camera penale di Napoli e dell’associazione Antigone. Dalla visita dello scorso 4 febbraio è emerso un quadro deprimente sotto ogni punto di vista.
di Egidio Morici
tp24.it, 17 febbraio 2023 Durante il periodo più duro della pandemia, al carcere Pagliarelli di Palermo erano state sospese le visite. A causa dell’emergenza Covid, in alternativa, era stata concessa la possibilità di una telefonata al giorno per parlare con familiari e avvocati. Finita l’emergenza, la struttura carceraria, già dal 16 dicembre scorso, aveva comunicato il ritorno alla normalità, ovvero la ripresa delle visite in presenza ed un colloquio telefonico a settimana.
di Ludovica Iacovacci
tag24.it, 17 febbraio 2023 La preside dell’istituto Falcone di Palermo Daniela Lo Verde è intervenuta ai microfoni di Radio Cusano Campus per parlare di rieducazione dei detenuti. Il tema della rieducazione dei detenuti è una materia difficile. La rieducazione è un argomento particolarmente importante e delicato perché l’obiettivo è non far ricadere i detenuti negli stessi errori e convertirli in persone nuove. Quanto i titoli di studio favoriscono il riscatto sociale? Ne ha parlato ai microfoni di Radio Cusano Campus la preside dell’istituto Falcone di Palermo Daniela Lo Verde.
di Umberto Zanichelli
Il Giorno, 17 febbraio 2023 I mali cronici che affliggono le case circondariali sono la carenza d’organico della Penitenziaria e il sovrannumero di detenuti, mentre problemi gravi riguardano anche il fronte sanitario. Una carenza di personale che si fa sempre più sentire. Nella casa di detenzione della frazione Piccolini di Vigevano sono attualmente in servizio 201 agenti della Polizia penitenziaria anche se la pianta organica ne prevede 40 in più. Una difficoltà comune alla stragrande maggioranza degli istituti di pena che costringe il personale...
di Giuseppe Cantatore
coratolive.it, 17 febbraio 2023 “Siamo ex detenuti o persone con altre restrizioni, non abbiamo possibilità di lavorare e il Comune non ci aiuta”. Da questa mattina alle 10 ai piedi del Palazzo di città, un gruppo di ex detenuti ha dato vita a un presidio di protesta per chiedere all’amministrazione la possibilità di lavorare. Ai piedi del Comune è stato anche posto uno striscione sui si legge “Riprendiamo il diritto del lavoro”.
Ristretti Orizzonti, 17 febbraio 2023 La denuncia de “L’Altro diritto” che critica il protocollo tra Comune di Firenze, Dipartimento per l’amministrazione penitenziaria e gli Istituti penitenziari fiorentini per impiegare, senza retribuzione, persone ristrette nella libertà in programmi di manutenzione del verde fiorentino.
di Gennaro Grimolizzi
Il Dubbio, 17 febbraio 2023 L’ingiusta detenzione del medico Rizzo diventa un libro, dal titolo “25 giorni”: “I detenuti come animali in gabbia dimenticati dal mondo e dallo Stato”. In carcere si diventa un numero. Antonino Rizzo nei venticinque giorni di custodia cautelare è stato la matricola numero 60731. Il medico catanese racconta la sua esperienza dietro le sbarre nel libro “25 giorni”, dopo essere stato coinvolto in una inchiesta con al centro presunte truffe e falsi certificati per fare ottenere pensione di invalidità, accompagnamento...
di Alessandro Gargiulo e Manuela Palombi
Il Riformista, 17 febbraio 2023 La sua tesi di laurea con lode in sociologia è diventata un libro: “Lo studio negli istituti penitenziari: Education and Imprisonment”, collana Carcere e Società. Pierdonato Zito è nato a Montescaglioso, è stato condannato all’ergastolo ed è rimasto in carcere ininterrottamente per 25 anni, di cui 8 al 41 bis.
di Sergio D’Elia
Il Riformista, 17 febbraio 2023 La ricerca sui condannati a morte condotta da docenti dell’Università di Oxford prova che la terribilità e certezza della pena non sono un deterrente. Si fosse parlato di ergastolo e 41bis i risultati non sarebbero stati diversi.
AFFARI SOCIALI
di Laura Vincenti
Corriere della Sera, 17 febbraio 2023 Le storie dei senzatetto finiti in strada tra progetti falliti e traumi. L’aiuto dei volontari Arca. “La cosa più difficile del vivere in strada? Il freddo” racconta Salvatore che dorme sotto i portici di via Verri, tra le vetrine spente delle boutique di lusso. Ma per fortuna l’inverno sembra superato e le temperature non dovrebbero più scendere sotto lo zero come le scorse notti. “Il centro città è più sicuro, c’è tanto passaggio. Qui si è riparati dalla pioggia, dalla neve...
di Giansandro Merli
Il Manifesto, 17 febbraio 2023 Mediterraneo. Per la conversione in legge del “decreto Piantedosi” manca il passaggio al Senato. L’Alto commissario delle Nazioni Unite Türk accusa: “punirebbe sia i migranti che chi cerca di aiutarli”. Intanto il procuratore di Trieste punta il dito contro il reato di clandestinità: “una zavorra per gli uffici giudiziari”.
di Gianluca Di Feo
La Repubblica, 17 febbraio 2023 In Ucraina sono tornati cannoni, tank e fanti. Contro la sindrome da “caserme vuote” riecco la voglia di naja. Non bastano la tecnologia, né la qualità: i conflitti totali sono questione di numeri. E la ricomparsa della guerra in Europa sta animando dibattiti che sembravano cancellati dalla Storia e relegati nel libro dei ricordi: dopo la riscoperta dei carri armati e dei cannoni, ecco la discussione sul servizio militare obbligatorio. La naja, incubo per generazioni di ventenni spediti con il fucile in mano a vigilare sulla...
di Barbara Stefanelli
Corriere della Sera, 17 febbraio 2023 Non è tutto così indistinto e lontano: ci sono cose che possiamo fare anche se non siamo volontari o missionari. Due terremoti insieme, otto scosse devastanti. Migliaia di morti, forse saranno ventimila alla fine. Ventitré milioni di persone coinvolte, mani che hanno scavato nude per seguire fino all’ultima traccia di vita. Un’energia totale liberata dal sisma pari a 660 atomiche. Famiglie disperse nel vuoto, senza casa, senza niente se non il pieno di rabbia per l’ingiustizia che si è accumulata...
La Repubblica, 17 febbraio 2023 Lo afferma l’Organizzazione internazionale per le migrazioni delle Nazioni Unite. Il cambiamento climatico è un motore sempre più potente che produce l’aumento delle migrazioni. Il numero di donne e bambini che migrano dal Corno d’Africa verso i paesi del Golfo attraverso lo Yemen aumenta di giorno in giorno ed è motivo di preoccupazione - si apprende dal sito di Al-jazeera - secondo il capo dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM), l’agenzia ONU dedicata ai flussi migratori di tutto il mondo.
La Stampa, 17 febbraio 2023 La madre: “Lo avevano chiuso nella cella frigorifera”. La donna ha denunciato il caso a un tribunale federale. La vittima, aveva una temperatura corporea interna di soli 22 gradi. A confermare i maltrattamenti, un video fornito da una dipendente poi licenziata.
CASO COSPITO
Cospito, la requisitoria della Procura Generale della Corte di Cassazione
Articolo: "Nordio. Etica e diritti", di Grazia Zuffa
Articolo: "Il carcere è sempre politico", di Valeria Verdolini
Appello. "Morire di pena", piattaforma per l’abolizione di ergastolo e 41bis
DOCUMENTI
Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia: percorso assembleare elettivo
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