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Notiziario quotidiano dal carcere

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Edizione di sabato 11 febbraio 2023

Ristretti Orizzonti, 11 febbraio 2023

Lettera aperta ai direttori penitenziari e, per conoscenza, al Capo DAP, dottor Giovanni Russo e al Direttore della Direzione Generale Detenuti e Trattamento, dottor Gianfranco De Gesu...

 

di Giovanni Bianconi

Corriere della Sera, 11 febbraio 2023 A maggio scorso Alfredo Cospito fu sottoposto al “41 bis” perché dalla prigione in cui era rinchiuso “istigava” gli anarco-insurrezionalisti in libertà a compiere nuovi attentati. Il “carcere duro” gli ha precluso questa possibilità, ma ora è lo sciopero della fame contro quel regime detentivo (portato avanti da oltre no giorni) a fomentare i suoi compagni.

 

di Eleonora Martini

Il Manifesto, 11 febbraio 2023 Per il ministro, il digiuno dell’anarchico non è nonviolento. E scrive al Comitato di Bioetica. L’avvocato Rossi: “Smetterà lo sciopero della fame solo se gli revocano il 41 bis”. L’”articolato provvedimento” con il quale il ministro Nordio giovedì ha rigettato la richiesta di revoca anticipata del 41 bis per l’anarchico Alfredo Cospito - documento reso noto ieri dall’avvocato difensore Flavio Rossi Albertini, in conferenza stampa alla Camera con il professor Luigi Manconi - rischia di trasformarsi in una toppa peggiore del buco...

 

di Antonella Mascali

Il Fatto Quotidiano, 11 febbraio 2023 Se le condizioni precipiteranno il detenuto sarà sottoposto ad alimentazione forzata in ospedale: “Non si può far morire un uomo”. Il giorno dopo la conferma del 41-bis all’anarchico Alfredo Cospito da parte del ministro Carlo Nordio, l’avvocato Flavio Rossi Albertini si dice sicuro del peggio: “Ma è possibile che nel 2023 un anarchico in sciopero della fame possa morire in carcere? Io do quasi per scontato questo esito”, ha detto il legale, ricordando che in quasi quattro mesi “è dimagrito di 47 kg”.

 

di Viola Giannoli e Liana Milella

La Repubblica, 11 febbraio 2023 Gli appelli dell’anarchico, scrive il ministro, “al di là dell’assenza di un suo specifico mandato per ogni singola vicenda violenta e intimidatoria, non solo non vengono ignorati ma si sono trasformati in un’onda d’urto propagatasi sul territorio nazionale e all’estero”.

 

di Francesco Grignetti

La Stampa, 11 febbraio 2023 La denuncia dell’anarchico in sciopero della fame. Il suo avvocato: “Morirà”. Alfredo Cospito, a differenza del suo avvocato, non si era illuso. Pensava che gli avrebbero confermato il carcere duro e così è stato. Perciò ha accolto la notizia con aplomb britannico. “Grazie, me l’aspettavo”.

 

di Frank Cimini

Il Riformista, 11 febbraio 2023 Il ministro Carlo Nordio con un provvedimento articolato ha rigettato la richiesta di revoca dell’articolo 41bis presentata dall’avvocato difensore Flavio Rossi Albertini. Resta la speranza del ricorso in Cassazione contro la decisione del Tribunale di Sorveglianza.

 

di Damiano Aliprandi

Il Dubbio, 11 febbraio 2023 Nella vicenda di Alfredo Cospito si intrecciano almeno tre questioni distinte: la tutela della sua vita e della sua salute, la legittimità del provvedimento di applicazione del regime di 41bis e della sua perdurante attualità e la questione dello stesso regime del 41bis. Tutte questioni che meritano risposte adeguate nel merito e nei tempi, sulle quali la Conferenza dei Garanti delle persone detenute, nominati dalle regioni, dalle province e dai comuni, prende posizione in un documento ad hoc.

 

di Ezio Menzione

Il Dubbio, 11 febbraio 2023 Il caso Cospito non ha nulla a che fare col caso Ebru Timtik, si sente dire. Lui protesta contro un regime carcerario inumano, lei protestava contro un processo al di fuori di ogni legalità; lui ha accettato il processo, ma chiede modalità diverse di carcerazione, lei chiedeva che il processo farsa che l’aveva condannata venisse annullato; l’unico punto di contatto sarebbe lo sciopero della fame, con tutte le sue conseguenze, prevedibili per Cospito, già tragicamente consumate per Ebru.

 

di Giulia Merlo

Il Domani, 11 febbraio 2023 Nelle motivazioni del ministero, si legge che l’anarchico ha usato “il corpo come arma” e che la sua protesta ha provocato gli attacchi dei giorni scorsi. Per questo deve rimanere al carcere duro. Seguendo questo argomento, però, l’unico modo per far sì che Cospito interrompa ogni istigazione delle azioni violente all’esterno sarebbe appunto quello di revocargli il regime speciale. L’altra opzione, confermandogli il 41 bis, è quella che lui muoia.

 

di Iuri Maria Prado

Il Riformista, 11 febbraio 2023 Diremmo forse che se il regime iraniano smettesse di torturare i dimostranti avrebbe perduto autorevolezza e credibilità? Che cosa vuol dire “non cedere al ricatto?” Niente. È solo populismo. Ma quando un autocrate, esposto alla pressione di una protesta, o anche solo alla sorveglianza dell’opinione pubblica che ne denuncia i soprusi, decide di porre fine all’andazzo della sua prepotenza e la smette di perseverare nel proprio arbitrio, noi che cosa facciamo?

di Giovanni Tizian e Nello Trocchia

Il Domani, 11 febbraio 2023 C’è molta amarezza negli uffici di via Giulia, la sede della procura nazionale antimafia e antiterrorismo, l’ufficio guidato da Giovanni Melillo. Amarezza e disorientamento per la decisione del ministro della giustizia Carlo Nordio di prorogare il 41 bis all’anarchico Alfredo CospitoAlfredo Cospito, in sciopero della fame da oltre cento giorni per protestare contro il regime di carcere duro cui è sottoposto da maggio 2022.

 

di Massimo Donini

Il Riformista, 11 febbraio 2023 Le forze politiche si sono rissosamente divise sul tema incostituzionale: “Ma da che parte stai?”. Noi non dobbiamo stare da nessuna parte che non sia quella del diritto, di un diritto umano e non violento. Lo Stato non deve avere paura di mostrarsi umano, nel rispetto dell’articolo 27 della Costituzione, senza per questo essere fesso. Del carcere duro va modificata una larga parte inutile e vessatoria. Ma pare che in Italia le leggi emergenziali non si possano toccare, a meno che non ci scappi il morto.

 

di Iuri Maria Prado

Il Riformista, 11 febbraio 2023 “Il suo sciopero della fame è violento”. Quando abbiamo letto le motivazioni sulla base delle quali il ministro Nordio ha deciso di rigettare la richiesta di revoca del carcere duro ad Alfredo Cospito, abbiamo pensato ad un refuso. Cioè a un errore di stampa.

 

di Piercamillo Davigo

Il Fatto Quotidiano, 11 febbraio 2023 La Corte costituzionale ha ritenuto legittimo il 41-bis sia per le limitazioni necessarie a impedire i contatti con il contesto criminale sia per il divieto di ricevere dall’esterno libri e riviste. Nella vicenda relativa ad Alfredo Cospito, detenuto che afferma di effettuare lo sciopero della fame (da oltre 100 giorni) per l’abolizione del regime penitenziario di cui all’art. 41-bis dell’Ordinamento penitenziario (legge 26 luglio 1975, n. 354), si sentono opinioni che non sembrano basate sulla conoscenza dei fatti e della norma.

 

di Annalisa Cuzzocrea

La Stampa, 11 febbraio 2023 L’ex presidente della Consulta: “L’Italia è forcaiola con l’anarchico che arriva a suicidarsi pur di colpevolizzare il nostro sistema”. “Il carcere duro nella visione di qualcuno deve fare spavento, tanto più efficace quanto più crudele. Ma questa idea è quanto di più lontano ci sia dalla nostra Costituzione”. “Lo Stato può ritenersi innocente, nel caso un uomo sotto la sua custodia si lasci morire, solo a una condizione: quella di avere la coscienza a posto”.

 

di Francesco Curridori

Il Giornale, 11 febbraio 2023 “Il 41-bis è uno strumento essenziale”. L’ex presidente della Camera, Luciano Violante, non si pronuncia sul caso specifico che riguarda il terrorista Alfredo Cospito, ma difende il regime di “carcere duro” introdotto dal nostro ordinamento nel 1992. Violante, che prima di entrare in politica è stato un illustre magistrato, ci tiene a precisare che “i diritti umani vanno garantiti”.

 

di Laura Liberto*

huffingtonpost.it, 11 febbraio 2023 Le soluzioni normative proposte disegnano un sistema articolato sulle case famiglia protette come soluzione principale, sia in fase cautelare che di esecuzione della pena, lasciando in piedi il ricorso alla custodia o detenzione in istituto a custodia attenuata soltanto in via residuale, per i casi più gravi.

 

di Francesco Machina Grifeo

Il Sole 24 Ore, 11 febbraio 2023 Pinelli (Csm): “Poniamo al centro del dibattito sulla stagione delle riforme del diritto penale liberale del prossimo futuro il tema, grande e urgente, della tutela della reputazione individuale”. “Il programma che ho enunciato alle Camere e che coincide in gran parte con le vostre proposte è già in fase di elaborazione. Non sono in grado di anticipare nel merito i disegni di legge, perchè sarebbe irriverente, ma quanto esposto sarà oggetto delle nostre prossime iniziative”.

 

di Errico Novi

Il Dubbio, 11 febbraio 2023 La presidente del Cnf Masi: “Sulle riforme è necessaria una task force fra avvocati e giudici”. Pinelli, vicepresidente Csm: “La toga è simbolo della loro pari dignità”.

 

di Cesare Giuzzi

Corriere della Sera, 11 febbraio 2023 La protesta è stata riaccesa dal no del ministro Nordio alla revoca del carcere duro per Alfredo Cospito: elusa una presenza massiccia delle frange estremiste.

di Luca Lunedì

Corriere Fiorentino, 11 febbraio 2023 Il sopralluogo della senatrice Cucchi, che attacca: “Non ci sono telecamere, gravissimo”. “È brutto vedere persone costrette a vivere in condizioni che definire disumane non rende bene l’idea”. Va dritta al punto Ilaria Cucchi al termine della sua visita nel carcere Don Bosco di Pisa.

 

di Luigi Longo

Il Riformista, 11 febbraio 2023 “La tutela della salute di ogni detenuto costituisce un’assoluta priorità”, questo è il pensiero del Ministro della Giustizia Carlo Nordio. E così, in effetti, dovrebbe essere perché il diritto alla salute, che discende dal più generale diritto alla dignità, è un bene fondamentale per l’uomo, ancor prima di quello retributivo, teso a infliggere una sofferenza al reo quale compenso per il male commesso. Diritto, quello alla salute, che - come sostenuto da G. Silvestri - “non si acquisisce per meriti né si perde per demeriti”.

 

di Francesca Sabella

Il Riformista, 11 febbraio 2023 Giustizia ritardata è giustizia negata, diceva Montesquieu. E lo si sa bene che quella italiana è una giustizia lumaca, una lumaca che però ferisce a morte i cittadini che incontra lungo il suo cammino. Ed è successo ancora, se di giustizia in questo caso si può parlare.

 

di Simona Brandolini

Corriere del Mezzogiorno, 11 febbraio 2023 Lucia Montanino ha incontrato a Nisida il giovane che uccise il marito Gaetano e da anni lo segue nel suo percorso di riscatto: “Aveva solo 17 anni e aspettava un bambino. La prima volta che mi vide collassò dal dolore. Oggi lavora”.

 

di Valerio Papadia

fanpage.it, 11 febbraio 2023 La serie Rai si conferma di fondamentale importanza nel convogliare l’attenzione dell’opinione pubblica sugli istituti penitenziari minorili e sulla condizione degli adolescenti, grazie a una narrazione non scontata nella quale tutti, a Napoli, a Roma o a Milano, possono riconoscersi.

 

di Arianna Di Genova

Il Manifesto, 11 febbraio 2023 “Non esisto”, l’ultimo romanzo di Alberto Schiavone, pubblicato da Clichy. Fa male la luce quando è abbacinante. Soprattutto quando investe la strada con la sua propensione metafisica e Maria, varcato il cancello, si ritrova in un desertificato “fuori”, soleggiato e afoso. Lei è sola, con quella libertà appena riconquistata che non dà gioia ma soffoca perché è rarefatta, senza confini né luoghi. È un vuoto, uno stordimento fisico e mentale.

 

di Enzo Risso

Il Domani, 11 febbraio 2023 La maggioranza degli italiani vuole più ordine e disciplina. E non empatizza con chi viola le regole. Anzi, potendo, preferisce farsi giustizia per conto proprio. Il caso di Alfredo Cospito, anarchico detenuto al 41 bis, se da un lato polarizza il dibattito politico favorendo uno scontro muro contro muro, dall’altro deve fare i conti con i sentimenti contrastanti di un paese dove non mancano certo posizioni giustizialiste.

 

di Linda Laura Sabbadini

La Repubblica, 11 febbraio 2023 Siamo la terza economia in Europa, ma la nostra popolazione ha basse competenze nella digitalizzazione. E si rischia di aumentare le diseguaglianze. La digitalizzazione avanza nel Paese. È una priorità del Pnrr. In 10 anni gli utenti di internet sono passati da 29 a 44 milioni. Le differenze di genere nella popolazione fino a 60 anni si sono azzerate.

 

di Marco Bresolin

La Stampa, 11 febbraio 2023 L’Italia accetta di riprendere i rifugiati fuggiti a Nord in cambio di un vago accenno alle navi delle Ong. “Io ho bisogno del tuo sostegno per far inserire nelle conclusioni un riferimento alla necessità di regolamentare l’attività di ricerca e salvataggio delle Ong”. “Ok, io però voglio che l’Italia dia il via libera a un passaggio che chiede di rispettare le regole di Dublino sulla registrazione dei migranti e sul loro ritorno nei Paesi di primo ingresso”.

 

di Claudio Tito

La Repubblica, 11 febbraio 2023 La premier è riuscita a mediare con l’Olanda e ha detto sì alla costruzione dei muri in cambio di risposte europee: mancano però tempi certi e fondi. “Sulle migrazioni siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti al vertice. La giornata di ieri stabilisce un principio: si cambia approccio”. Giorgia Meloni ieri cantava vittoria. In particolare per come il Consiglio europeo aveva affrontato la questione migratoria. E puntava l’accento su due aspetti: il riconoscimento che l’emergenza è “un problema europeo e richiede una risposta...

 

La Repubblica, 11 febbraio 2023 Uno studio dell’Organizzazione Internazionale delle Migrazioni (IOM) in collaborazione con il Bureau of Population, Refugees and Migration del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti. L’uso della messaggistica istantanea.

 

di Marco Perduca

Il Riformista, 11 febbraio 2023 Esploso come scandalo di annacquamento di documenti del Parlamento europeo relativi a violazioni di diritti umani, il Qatargate sta mettendo a nudo gravi violazioni dello Stato di Diritto in Belgio. Ma in pochi lo denunciano. Malgrado il ferreo segreto istruttorio belga si ha notizia sulla pessima qualità della detenzione dei coinvolti, della custodia cautelare in carcere e dell’applicazione della normativa sui collaboratori della giustizia ricalcata sulle leggi antimafia italiane.

 

di Giuseppe Sedia

Il Manifesto, 11 febbraio 2023 Scriveva per il principale giornale di opposizione Polacco. Il regime di Likashenko lo condanna per “istigazione all’odio e propaganza nazista”. Otto anni di carcere duro per il reporter bielorusso Andrzej Poczobut che potrebbero significare 96 mesi in campi di lavoro forzato sotto il regime di Lukashenko.

 

di Antonella Sinopoli*

La Repubblica, 11 febbraio 2023 Uno studio dell’Undp, il Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo, riportato da Nigrizia, individua difficoltà economiche e impossibilità di inserimento in contesti lavorativi come cause che spingono i giovani ad unirsi ai gruppi jihadisti armati.

CASO COSPITO

Alfredo Cospito e il 41bis, la posizione della Conferenza dei Garanti territoriali delle persone private della libertà

Rassegna stampa. Sciopero della fame di Alfredo Cospito: articoli dai principali quotidiani, 11 febbraio 2023

Appello. "Morire di pena", piattaforma per l’abolizione di ergastolo e 41bis

DOCUMENTI

Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia: percorso assembleare elettivo

Scheda libro "Cattivi per sempre? Voci dalle carceri: viaggio nei circuiti di Alta Sicurezza", di Ornella Favero, Ediz. Gruppo Abele

A.S.G.I. -Associazione Studi Giuridici sull'Immigrazione: "Guida per la persona straniera privata della libertà personale"

Articolo. "Progetto IV Piano: percorrendo strade ALTERNATIVE. Dalla Casa Circondariale di Poggioreale un modello di intervento per le persone tossicodipendenti in condizione di reclusione"

APPUNTAMENTI

La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione dal 13 al 19 febbraio 2023

Convegno: "La legge n. 110/2017 sulla tortura. Il percorso di un "nuovo" reato" (Firenze e online, 27 febbraio 2023)

Incontro-dibattito: "Punire basta? La Giustizia Riparativa" (Udine, 16 febbraio 2023)

Presentazione del libro: "Le pene e il carcere", di Stefano Anastasìa (Roma, Senato della Repubblica, 16 febbraio 2023)

Convegno: "Semi di giustizia. Sistema sanzionatorio penale e giustizia riparativa nella riforma Cartabia" (Milano, 20 febbraio 2023)

Convegno: "La dipendenza patologica da sostanze, tra misure restrittive e strategie di recupero" (Roma, 23 febbraio 2023)

Università di Firenze. Corso di perfezionamento in "Giustizia riparativa" (Firenze, fino al 3 marzo 2023)

Incontro-conferenza: "La rivoluzione è donna. Tre storie per narrare le sbarre fuori e quelle di dentro" (Verona, 8 marzo 2023)

Camera Penale Veneziana. VII Corso formazione Marcoleone Bondi "Difesa penale ed esecuzione: una visione prospettica" (Varie sedi, 10 marzo - 23 giugno 2023)

"Giustizia riparativa: scenari, strumenti, percorsi per la formazione". Conferenza finale del progetto "Mediarej: training in mediation and restorative justice" (Trieste, 17 marzo 2023)

Associazione Pantagruel: "Corso di formazione e aggiornamento per volontari in carcere" (Firenze, fino al 3 aprile 2023)

Corso di alta formazione Università Bicocca: "Profili teorici e pratici dell'esecuzione delle pene e delle misure di sicurezza" (Milano, fino al 28 aprile 2023)

Università di Padova. Percorso formativo gratuito: "ISBC – Inclusione Sociale e Benessere delle Comunità" (Padova, fino a maggio 2023)

A.S.G.I. e Ordine Avvocati Padova: "Corso annuale di formazione in Diritto degli stranieri - IV Edizione (Online, fino al 15 dicembre 2023)

BANDI E CONCORSI

Servizio Civile Universale 2023/2024. Bando di selezione del CSV di Padova e Rovigo (scadenza prorogata al 20 febbraio 2023)

Bando di selezione Servizio Civile Universale. Programma di intervento "Comunità di giustizia" di UIEPE Venezia (scadenza prorogata al febbraio 2023)

Ministro per lo Sport e i Giovani. Avviso pubblico: "Sport di tutti - carceri. Piano nazionale integrato per lo sport in carcere" (Scadenza 24 marzo 2023)

 

 

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