Telefax 049.654233. Mail: redazione@ristretti.it Sito internet: www.ristretti.org |
Notiziario quotidiano dal carcere
--> Rassegne Tematiche <--
Edizione di martedì 5 dicembre 2023
di Carlo Valentini
Italia Oggi, 5 dicembre 2023 Di tanto in tanto l’eco mediatica si accorge dello stato indecoroso delle carceri, malate di sovraffollamento, di scarsa igiene, del personale di vigilanza sotto organico che limita gli spazi di attività dei reclusi. Di fronte a questa situazione andrebbe realizzato un piano di costruzione di carceri e di ristrutturazione e potenziamento di quelle esistenti. Ciò che è stato annunciato dai vari ministri della Giustizia che si sono avvicendati senza però mai aprire i cantieri. Essi hanno finito per optare per la scorciatoia di ridurre il numero dei detenuti attraverso la depenalizzazione dei reati.
di Angela Stella
L’Unità, 5 dicembre 2023 Oggi l’udienza sulla questione degli incontri intimi vietati dall’ordinamento penitenziario. E +Europa presenta una pdl per garantire il diritto all’affettività. Oggi la Corte Costituzionale discuterà sull’articolo 18 della legge numero 354 del 1975 (Nonne sull’ordinamento penitenziario), nella parte in cui non prevede che alla persona detenuta sia consentito, quando non ostino ragioni di sicurezza, svolgere colloqui intimi, anche a carattere sessuale, a tutela dell’affettività, senza il controllo a vista del personale di custodia.
di Valentina Stella
Il Dubbio, 5 dicembre 2023 Nelle prossime ore la decisione della Consulta. Un appello firmato, al momento, da 200 giuristi e una proposta di legge di cui è primo firmatario il segretario di +Europa, Riccardo Magi, per “garantire il diritto alle relazioni affettive intime” dei detenuti. “L’esercizio del diritto all’affettività e alla sessualità - si legge nella pdl presentata ieri alla Camera in una conferenza stampa - potrà essere effettuato da tutte le persone autorizzate ai colloqui senza distinzione tra familiari, conviventi e “terze persone”. A tale fine, “i detenuti e gli internati hanno diritto ad una visita al mese della durata minima di sei ore e massima di ventiquattro ore con le persone autorizzate ai colloqui.
di Federica Delogu
valigiablu.it, 5 dicembre 2023 Oggi la Corte costituzionale deciderà se negare il diritto alla sessualità in carcere sia in contrasto con la Costituzione italiana. Lo farà a partire dalla vicenda di un detenuto di Terni, in Umbria, che ha presentato un reclamo al giudice di sorveglianza di Spoleto perché, ha spiegato l’uomo, recluso dal 2019, l’impossibilità di avere momenti di intimità con la sua compagna influisce sul suo rapporto di coppia e, quindi, influirà sulla sua vita fuori dal carcere, una volta espiata la pena. Secondo il giudice Fabio Gianfilippi, che ha sollevato la questione di legittimità alla Corte, l’assenza di tutela del diritto alla sessualità intramuraria è in conflitto con la carta costituzionale e la Convenzione Europea dei diritti dell’Uomo (Cedu).
di Debora Serracchiani*
Il Dubbio, 5 dicembre 2023 Caro Direttore, nei giorni scorsi ho letto un contributo su questo giornale in cui si affermava che, sui temi penitenziari, la penserei esattamente come l’on. Delmastro Delle Vedove. Colgo l’occasione per chiarire che non è affatto così, né per me, né per il Partito democratico. Il nostro faro è stato sempre il fine rieducativo della pena, scolpito nell’articolo 27, comma 3, della Costituzione: al fondo di quella splendida norma vi è la consapevolezza che ciascuno, anche chi si è macchiato dei reati più gravi, ha diritto ad avere una nuova opportunità. E si ricollega a quella previsione (art. 3, comma 2, Cost.) secondo la quale la Repubblica deve rimuovere gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo umano di tutti i cittadini, anche dell’autore del reato.
di Tiziana Maiolo
Il Dubbio, 5 dicembre 2023 Ma esiste il “carcere degli innocenti”? No, colpevoli oltre ogni ragionevole dubbio. Due giorni fa Marco Travaglio, emulando uno dei suoi maestri in toga, Piercamillo Davigo, ha scritto che “si può essere assolti anche da colpevoli”. Perché, “in base alla convenzione chiamata giustizia, si può solo dire che non sono stati condannati”. Sta parlando del numero enorme di errori giudiziari e carcerazioni ingiuste che ogni anno costa allo Stato, che pure li risarcisce solo in minima parte, cifre che si aggirano sui quaranta milioni di euro. E all’esercito di persone, 547 nel 2022, che, essendo state vittime della “forza” dello Stato, hanno ricevuto una riparazione in denaro per un totale di 37 milioni e 300.000 euro.
di Ermes Antonucci
Il Foglio, 5 dicembre 2023 L’incredibile storia del pastore sardo condannato all’ergastolo per tre omicidi a causa di testimonianze influenzate dai poliziotti. L’avvocato Trogu racconta cosa ha portato all’apertura del processo di revisione e alla sua liberazione. Trentadue anni in carcere da innocente. Il prossimo 19 dicembre, salvo sorprese, gli italiani verranno a conoscenza del più grave errore giudiziario della storia del nostro paese. Protagonista, suo malgrado, è Beniamino Zuncheddu, ex allevatore di Burcei (Cagliari) di 58 anni, di cui 32 trascorsi in carcere a causa di una condanna definitiva all’ergastolo per la cosiddetta “strage del Sinnai”: un triplice omicidio avvenuto l’8 gennaio del 1991, quando sulle montagne di Sinnai furono uccisi tre pastori e una quarta persona rimase gravemente ferita.
ansa.it, 5 dicembre 2023 Il 72% degli italiani ritiene che la riforma della giustizia sia un tema prioritario, ma solo per il 20% è una priorità assoluta, mentre per il 52% è secondaria rispetto ad altri settori. È quanto emerso dal sondaggio realizzato dall’istituto di ricerca Quorum/YouTrend per Sky Tg24, diffuso oggi dal canale all news in base al quale l’urgenza di questa riforma è sentita maggiormente tra gli elettori della maggioranza: per uno su tre è la questione più prioritaria di tutte (33% tra gli elettori di Fratelli d’Italia, 27% tra gli altri elettori di centrodestra). Le opposizioni la ritengono invece un ambito di intervento meno prioritario: a definire la riforma della giustizia un tema poco o per nulla prioritario sono il 30% tra gli elettori del Pd e il 42% tra gli elettori del Movimento 5 Stelle.
di Ferdinando Adornato
Il Messaggero, 5 dicembre 2023 È disarmante dover ancora assistere alle solite, incancrenite baruffe di sempre tra magistratura e politica. Come se non avessimo imparato nulla dalla nostra stessa storia. Come se l’Italia volesse pervicacemente restare ferma agli anni Novanta. Eppure gli italiani, in tutti i sondaggi, chiedono di voltare pagina. E, di certo, se il nostro sistema non uscirà dal blocco politico e mentale che lo imprigiona, il suo futuro sarà sempre a rischio. Ma è possibile voltare pagina? Certo, ma a una condizione: che destra e sinistra compiano una sorta di “rivoluzione copernicana”.
di Dario Del Porto
La Repubblica, 5 dicembre 2023 Il magistrato: “Le pagelle per giudici e pm sono inutili. Per ridurre i vuoti di organico bisogna limitare i fuori ruolo utilizzando i magistrati in pensione. Condivido l’allarme delle Corti d’Appello sulla prescrizione”.
di Massimo Gramellini
Corriere della Sera, 5 dicembre 2023 Capisco, e l’abbiamo provata in tanti, la rabbia che pervade chiunque vede messo a repentaglio il proprio spazio vitale da ladri o rapinatori. Però, con buona pace di chi si indigna per i 17 anni inflitti al gioielliere cuneese Mario Roggero, un’umanità uscita dalle grotte della preistoria deve imporre un limite ai falli di reazione. Se insegui i rapinatori ad arma sguainata (peraltro illegalmente detenuta) mentre sono ormai usciti dalla tua gioielleria, non è legittima difesa. Se spari cinque colpi all’interno dell’auto in cui si sono rifugiati, non è legittima difesa.
di Andrea Fabozzi
Il Manifesto, 5 dicembre 2023 Non sempre la retorica cialtrona dei demagoghi in perenne campagna elettorale produce guasti politici. A volte fabbrica vere e proprie tragedie e sparge dolore. Prendete il caso di Mario Roggero, condannato ieri a 17 anni di carcere in primo grado per un doppio omicidio. Ha sparato e ucciso due rapinatori all’esterno della sua gioielleria, a Grinzane Cavour, inseguendoli e accanendosi su uno dei due dopo averlo ferito. Gli è andata anche bene: gli sono state riconosciute le attenuanti per la provocazione. Secondo Salvini invece non gli è andata bene per niente così ieri ha protestato a tutto social perché “a meritare il carcere dovrebbero essere i veri delinquenti”.
di Niccolò Zancan
La Stampa, 5 dicembre 2023 L’ex magistrato: “La condanna al gioielliere è corretta, la legittima difesa è un’altra cosa. Non mi confronto con Salvini sui temi del diritto, ma certe semplificazioni sono gravi”.
di Elisa Chiari
famigliacristiana.it, 5 dicembre 2023 La notizia che Cesare Battisti avrebbe chiesto l’accesso a un programma di giustizia riparativa porta alla ribalta della cronaca un istituto che la riforma Cartabia ha formalizzato. Cerchiamo di capire che cos’è, come nasce, a che cosa mira. Traduzione dall’inglese “restorative justice” la cosiddetta giustizia riparativa è un percorso parallelo ma non alternativo al processo penale che mira a “riparare” la frattura che il reato determina tra reo vittima e società. Il termine, in chiave moderna, risale agli anni Settanta del Novecento anche se ne sono esistite forme più antiche.
di Gabriele Moroni
Il Giorno, 5 dicembre 2023 Cesare Battisti, condannato all’ergastolo per 4 omicidi e altri reati commessi quando militava nei Pac, ha iniziato a lavorare all’iter - previsto dalla riforma Cartabia - per chiedere di essere ammesso alla mediazione penale, parte della giustizia riparativa per poter accedere ai benefici penitenziari e ai permessi premio. Ora il trasferimento dal carcere di Parma a quello di Massa (più vicino alla famiglia) ha interrotto l’iter che va ripresentato. I parenti delle vittime possono rifiutare.
di Andrea Gagliardi
Il Sole 24 Ore, 5 dicembre 2023 Processo è stato fissato il prossimo 20 febbraio davanti alla Corte d’Assise della Capitale. Nei confronti degli imputati, a seconda delle posizioni, le accuse sono di concorso in lesioni personali aggravate, omicidio aggravato e sequestro di persona aggravato.
di Damiano Aliprandi
Il Dubbio, 5 dicembre 2023 Che la borsa di Borsellino sia giunta nell’ufficio dell’allora questore Arnaldo La Barbera era già notorio. È già storia che a recuperarla in questura, a distanza di cinque mesi, sia stato Fausto Cardella della procura di Caltanissetta. Ma non è tuttora risolto che fine abbiano fatto i documenti e l’agenda rossa che Borsellino custodiva all’interno della sua valigetta. Così come non è ancora accertato se la prima destinazione della borsa fosse la questura o la procura di Palermo. I verbali di interrogatorio dei cinque poliziotti non chiariscono questo punto. Emerge solamente che la borsa è stata portata nell’auto del sovrintendente Francesco Maggi.
di Ludovico Collo*
Corriere della Sera, 5 dicembre 2023 Gentilissima Elisabetta Soglio, scrivo con penna, carta, busta e francobollo non per snobismo epistolare dal sapore vintage, ma perché è il mio unico mezzo di comunicazione: sono infatti forzatamente ospite delle patrie galere da quasi un anno e mezzo. Ho 57 anni, due figli, di 26 e 3o, che vivono a Milano. Esercito la professione di ragioniere commercialista e revisore legale da oltre 35 anni e - pur lavorando con imprese di tutta Italia - non ho mai abbandonato la mia Palermo. Da libero osservatore privilegiato di un mondo a me sconosciuto fino a ieri, mi rendo conto di quanto siano distanti le carceri dai pensieri dei cittadini liberi.
Il Mattino, 5 dicembre 2023 Il Garante per i diritti dei detenuti al seminario “Il viaggio della speranza e la rieducazione della pena” presso la Sala Pinacoteca di Aversa. Nel sistema penitenziari ad oggi sono ristrette 7.327 persone a fronte di una capienza regolamentare di 6.165 persone. “Sono tanti i detenuti per i quali si potrebbe evitare il carcere, se solo si incrementassero le misure alternative per chi ha pene inferiori ai 3 anni: in Campania sono 3.285 i ristretti che scontano una condanna da 0 a 3 anni, di cui 757 detenuti con condanna pena inflitta da 0 a 3 anni e 2.528 detenuti con residuo pena da 0 a 3 anni”.
di Elena Mancini
salto.bz, 5 dicembre 2023 Un’opportunità per i giovani autori di reato che aderiscono sempre più ai servizi. In Provincia non ci sono aumenti di casi e la recidiva rimane bassa. La giustizia riparativa è uno strumento efficace per ridurre la recidiva ed è particolarmente adatta ai minori. “L’Associazione La Strada - Der Weg ha cominciato vent’anni fa ad occuparsene, quando ancora era una pratica sperimentale nel nostro paese”, ha ricordato il vicepresidente dell’associazione Alessio Cuccurullo in una conferenza stampa che è stata occasione per tracciare un bilancio.
di Paola D’Amico
Corriere della Sera, 5 dicembre 2023 Alla Misericordia di Bronte (Ct), cittadina alle pendici dell’Etna nota per essere il maggiore centro mondiale di produzione del pistacchio, tutti ricordano con affetto Gaetano. È stato il primo di tanti che hanno svolto e svolgono presso l’organizzazione di volontariato il periodo di “messa alla prova” deciso da un giudice del Tribunale. “Quando dieci anni fa firmammo la convenzione con l’Ufficio esecuzione penale esterna (Uepe) il mio consiglio direttivo - spiega Armando Paparo, 68 anni, ex caposala di psichiatria e presidente della Misericordia - era molto preoccupato, non fu semplice far accettare il progetto.
La Nazione, 5 dicembre 2023 Un grande successo per il progetto “Lavoro in prova” di Un raggio di luce. Allenarsi a un nuovo inizio, facendo qualcosa che sia in grado di restituire dignità oltre che pura sopravvivenza economica: lavorare. È una seconda occasione quella offerta dal progetto “Lavoro in prova”, proposto dalla cooperativa sociale “In Cammino” e finanziato dalla Fondazione Caript a partire dal bando Socialmente 2022, dalla Caritas di Pistoia e dalla Fondazione “Un raggio di luce” che ha permesso a un gruppo di detenuti in misura alternativa e a giovani in carico al Tribunale dei minorenni di Firenze di riprendere in mano le proprie prospettive a partire da un impegno lavorativo per rimettere in moto aspirazioni, iniziative e relazioni utili al reinserimento in comunità.
garantedetenutilazio.it, 5 dicembre 2023 Il percorso formativo intende offrire l’opportunità di diventare un sostegno nella quotidianità per i detenuti particolarmente fragili o che presentino un disagio psichico. È in corso di svolgimento nella Casa circondariale di Civitavecchia il corso di formazione per detenuti, organizzato dalla Asl Roma 4, “Il detenuto peer supporter come coach alla quotidianità: sostegno alla fragilità e veicolo di evoluzione del clima relazionale nel sistema penitenziario”. Relatori sono gli operatori delle aree sanitaria, psicologico-psichiatrica, Serd, trattamentale e della sicurezza. I nove incontri formativi, iniziati il 22 novembre, si svolgono ogni mercoledì e si concluderanno il 31 gennaio 2024, e sono destinati ai detenuti del settore circondariale e del settore reclusione.
di Lorena Fantauzzi
corrierenazionale.net, 5 dicembre 2023 Detenuti costretti in cella senza acqua calda e senza riscaldamento. È quanto sta succedendo da almeno tre giorni nella struttura di Velletri. Lo rilevano diverse dichiarazioni raccolte dai parenti dei reclusi: “Mio marito sta scontando una pena per reati che ha commesso ma non deve stare al freddo. Che le istituzioni si sveglino dal letargo”, racconta una donna.
di Pierfrancesco Curzi
Il Resto del Carlino, 5 dicembre 2023 I cortometraggi che partecipano al noto festival sono stati proiettati a Montacuto e a Barcaglione. I cortometraggi di “Corto Dorico” entrano nelle carceri e l’iniziativa si conferma un successo. I detenuti si sono affezionati alla storia di Aseman, protagonista di uno dei sei corti (su una lista iniziale di film arrivati pari a 654) che sono stati selezionati per la finalissima del festival dei cortometraggi di sabato prossimo al Cinema Italia; la pellicola è stata realizzata da due registi, Gianluca Mangiasciutti che sabato sarà in sala per la serata finale, e il collega iraniano Ali Asgari, 41 anni, arrestato in passato e da qualche mese impossibilitato a lasciare il Paese e fare film fino a nuova disposizione.
rete55.it, 5 dicembre 2023 Alla Biblioteca Bruna Brambilla la mostra collettiva degli “artisti” della casa Circondariale. “Arte in Libertà” è il titolo della collettiva in apertura dal 6 al 20 dicembre alla Biblioteca “Bruna Brambilla”. In mostra le opere realizzate da alcuni detenuti che nel corso di un anno si sono avvicendati nella Casa Circondariale di Varese. L’esposizione si inserisce nell’ambito di un progetto di educazione alla bellezza coordinato da Ignazio Campagna con Anna Bernasconi e Carla Santandrea, direttrice del Carcere dei Miogni. Attraverso i lavori esposti, disegni e terrecotte, gli “artisti” hanno espresso ciascuno la propria sensibilità, le ambizioni, il desiderio di comunicazione e non da ultimo, quello di libertà.
di Errico Novi
Il Dubbio, 5 dicembre 2023 L’ultimo lavoro del giornalista sarà presentato alle 17.30 di domani al Maxxi di Roma. Un’impietosa scarnificazione della lotta fra pm consumata, manco a dirlo, a colpi di intercettazioni. È stata una notte sbagliata. Vischiosa. Dal potenziale tellurico notevole. Ma non si può ridurre tutto a quella notte. Fin dal titolo del suo ultimo libro, “La Gogna - Hotel Champagne, la notte della giustizia italiana”, Alessandro Barbano si interroga. Ci interroga. Ci chiede di verificare se davvero abbiamo compreso fino in fondo la portata dello scenario sul quale il “Sistema” di Luca Palamara pretende di aver squarciato il velo.
di Giuliana Sias
Il Domani, 5 dicembre 2023 La sofferenza psichica non è mai solo il problema di un singolo individuo: è sempre legata alla società intera. Per questo secondo Marco Rovelli, bisogna creare una cultura di condivisione anche dei percorsi personali. Lo scorso febbraio è arrivato nelle librerie un libro che parla di disagio psichico attraverso decine di testimonianze, sia di pazienti che di terapeuti. Si intitola “Soffro dunque siamo” e lo firma Marco Rovelli per Minumum Fax. Quando l’ho letto, l’ho trovato semplicemente interessante.
di Flora Barone
Corriere della Sera, 5 dicembre 2023 Barone ha fondato l’associazione Calabriameda da cui sono poi nate Ristorando, la mensa sociale, e lo Sportello Rosa per le donne. Martedì 5 dicembre Cosenza passa a Trento il testimone di “Capitale italiana del volontariato” C’è un mondo di persone, di ragazze e ragazzi, donne e uomini, giovani e anziani, che ogni giorno dedica una (buona) parte del proprio tempo agli altri. Cinque milioni calcola l’Istat - in realtà molti di più - di formichine instancabili in continuo movimento spesso invisibili, perché non chiedono palcoscenici (né hanno bisogno della pubblicità dei social) come ci fa bene intendere una di loro, Flora Barone, 60 anni compiuti, esperta in controllo di gestione, sposata con un figlio, nata e cresciuta a Cosenza.
di Ruggiero Corcella
Corriere della Sera, 5 dicembre 2023 Si tratta di connazionali che nel 2023 hanno dovuto chiedere aiuto a realtà assistenziali per ricevere gratuitamente medicinali: quasi l’11% in più rispetto al 2022. È il dato preoccupante dell’11° Rapporto Donare per curare di Banco Farmaceutico. Una fotografia ancora una volta inquietante: nell’anno in corso, 427.177 persone (7 residenti su 10) si sono trovate in condizioni di povertà sanitaria. Hanno dovuto, cioè, chiedere aiuto ad una delle 1.892 realtà assistenziali convenzionate con Banco Farmaceutico per ricevere gratuitamente farmaci e cure raccolti anche grazie all’annuale appuntamento della Giornata di raccolta del farmaco che nel 2024 si svolgerà dal 6 al 12 febbraio.
di Giansandro Merli
Il Manifesto, 5 dicembre 2023 Alle 16 il Cdm. Oggi il governo vara la legge di ratifica: coperture finanziarie e prime norme attuative. Ieri Piantedosi a Bruxelles per preparare il rush finale dei negoziati sul patto Ue
di Alessandra Ziniti
La Repubblica, 5 dicembre 2023 Due pezzi di Albania dichiarati territorio italiano, l’hotspot di Shengjin e il centro di trattenimento e Cpr di Gjader come se fossero ambasciate, una commissione per vagliare le richieste di asilo insediata in loco, il foro competente per la giurisdizione (quello di Roma) con giudici e migranti collegati in videoconferenza tutte le volte che sarà necessaria un’audizione, ad esempio in caso di ricorso. Nel tentativo di rendere praticabile l’applicazione del protocollo e di contenere gli oneri di spesa già enormi e stimati attorno ai 92 milioni solo per il primo anno, più i 16,5 da versare entro i primi tre mesi all’Albania e il deposito di 100 milioni come cauzione per spesa extra.
di Sara De Carli
vita.it, 5 dicembre 2023 A fine ottobre sono saliti a 23.798 i minori migranti soli presenti in Italia. Milano è la città che accoglie di più: 1.300. I posti nella rete di prima accoglienza sono solo 400, per il resto il Comune li colloca in comunità educative. Che però da tempo sono piene: il 20% dei Msna è già collocato fuori regione. Davvero pensiamo che bastino dei posti letto nel “piano freddo” (che pure ci sono)?
DOCUMENTI
"Garantire il diritto alla affettività e alla intimità in carcere". Il testo dell'Appello
Articolo. "Tortura, omicidi in divisa, repressione: parla Ilaria Cucchi", di Lorenza Pleuteri
APPUNTAMENTI
La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione fino al 10 dicembre 2023
Mostra fotografica: "Ritratti in carcere", di Margherita Lazzati (Milano, fino al 7 gennaio 2024)
CORSI E MASTER
Questo
notiziario è registrato al Registro Stampa del Tribunale di Padova (n° 1964 del
22 agosto 2005)
e al Registro Nazionale degli Operatori della Comunicazione (n° 12772 del 10
dicembre 2005).
Ha ottenuto il Marchio di Certificazione dell'Osservatorio A.B.C.O. dei Beni
Culturali