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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di domenica 3 dicembre 2023
di Francesco Munafò
giornalelavoce.it, 3 dicembre 2023 Ne ha parlato il Garante dei detenuti piemontese Bruno Mellano coi ragazzi del Fermi Galilei di Cirié. Due ore per capire come funzionano le carceri italiane. Quali sono i loro limiti, come vivono i detenuti una volta usciti, qual è il tasso di recidiva, cosa si può fare per migliorare la situazione. I ragazzi dell’Istituto Fermi-Galilei hanno trovato risposte a queste e altre domande lo scorso 29 novembre quando, a Cirié, hanno avuto occasione di incontrare il garante dei detenuti del Piemonte Bruno Mellano. Attenzione, però: Mellano non lavora solo con la popolazione carceraria.
di Angelo Senderi
L’Unità, 3 dicembre 2023 Quando tutto diventa pretesto per inventare nuovi reati. Ho come l’impressione che tutto sembra scorrere verso un’idea confusa di sicurezza sociale che, lungi dall’essere realmente perseguita attraverso strutturali riforme interdisciplinari, si riduce a realizzarsi fittiziamente attraverso sempre più nuove e creative norme di rilievo penalistico. Dopo aver assistito all’uso smodato della decretazione d’urgenza per l’introduzione di nuove, quanto inutili, fattispecie incriminatrici, è notizia di qualche giorno fa che il C.d.M. abbia approvato un nuovo disegno di legge che introduce nuove norme in materia di sicurezza pubblica.
di Vladimiro Zagrebelsky
La Stampa, 3 dicembre 2023 Nella esposizione del ministro Crosetto alla Camera ha assunto un peso centrale la parola “contromaggioritaria” usata nel corso di un convegno di magistrati per designare la funzione propria della magistratura. Non si tratta di termine occasionalmente inventato per chiamare la magistratura all’eversione e alla lotta contro il Governo, ma di una nozione acquisita da lungo tempo nei sistemi di democrazia costituzionale, dove è largamente accettata, anche se pone la cosiddetta countermajoritarian difficulty.
di Gian Domenico Caiazza*
Il Dubbio, 3 dicembre 2023 È sorprendente come la politica italiana si ostini ad immaginare ciclicamente implausibili complotti orditi dalla magistratura, e si rifiuti di cogliere e risolvere, invece, la vera patologia che da un trentennio affligge il nostro Paese. Immaginare riunioni carbonare di magistrati, o di correnti della magistratura, impegnate a pianificare assalti al governo inviso, serve solo a ridurre a caricatura un problema invece serissimo.
di Francesco Bechis
Il Messaggero, 3 dicembre 2023 Una “piccola parte” della magistratura “rema” contro il governo. La “stragrande maggioranza” no. Giorgia Meloni ne fa una questione di numeri. Da Dubai, tra un vertice e l’altro della Cop28, il summit mondiale sull’ambiente, la premier nega l’esistenza di uno scontro frontale tra maggioranza e toghe. E blinda il “suo” Andrea Delmastro, sottosegretario alla Giustizia rinviato a giudizio per rivelazione di segreto d’ufficio: “È il caso di aspettare una sentenza passata in giudicato per definirlo colpevole”.
Corriere della Sera, 3 dicembre 2023 L’associazione in una nota: gravi attacchi nei nostri confronti. Si infiamma lo scontro sulla giustizia. Dopo l’intervista del Corriere al ministro Crosetto e le polemiche che ne sono seguite, ora è il Consiglio nazionale di Magistratura democratica a intervenire nella questione. “Negli ultimi giorni Magistratura democratica è stata oggetto di gravi attacchi da parte di esponenti di primo piano del governo e dei media. È stata accusata di avere coltivato “scopi cospirativi” e di voler svolgere un ruolo di “opposizione giudiziaria”.
di Aldo Torchiaro
Il Riformista, 3 dicembre 2023 Il ministro in Aula riferisce fatti noti e contrattacca, la giustizia super partes è nell’interesse di tutti. Davide Faraone (Iv) rilancia: avanti con riforme di Nordio. “Il governo può essere messo a rischio da una forma di opposizione giudiziaria”: sulle parole del Ministro della Difesa, Guido Crosetto, sulle quali si è ricamato a lungo, il titolare del dicastero di via XX Settembre ha riferito in aula ieri.
di Andrea Reale*
Il Fatto Quotidiano, 3 dicembre 2023 È bello tornare a scuola, perché ci ricorda che non bisogna mai smettere di studiare e imparare, ma anche perché è un’esortazione a restare sempre umili (e l’umiltà è la virtù massima per un magistrato). Altrettanto eccitante è leggere le pagelle. Nel mio liceo esse erano precedute dalla pubblicazione dei “quadri” con i voti per ogni materia: indimenticabile l’ansia da prestazione che essi erano capaci di generare!
di Giulia Merlo
Il Domani, 3 dicembre 2023 Intervista al procuratore capo di Napoli, Nicola Gratteri, magistrato tra i più esperti nel contrasto alle mafie, che analizza l’evoluzione del fenomeno in Europa e commenta l’attuale situazione italiana, dove le grandi inchieste sembrano essere ferme: “Oggi ai magistrati è stata messa l’ossessione dei termini e c’è la paura di sbagliare, io invece credo che chi è ai vertici debba insegnare con l’esempio che le inchieste si possono ancora fare”
di Alexandro Maria Tirelli*
Il Messaggero, 3 dicembre 2023 La lotta alla criminalità è un principio irrinunciabile per ogni Stato di diritto e per il nostro Paese in particolare, che ha pagato in termini di vite umane un tributo pesantissimo alla follia stragista della mafia. Ma questo sacrosanto pilastro di civiltà non può diventare il refugium peccatorum di tutte le distorsioni e di tutti gli abusi del sistema giustizia.
reggionline.com, 3 dicembre 2023
Il Garante dell’Emilia-Romagna Roberto Cavalieri ha affrontato il tema della situazione lavorativa nelle carceri dell’Emilia-Romagna confrontandosi con rappresentanti dell’amministrazione penitenziaria, istituzioni, associazioni di volontariato e imprese. “Il lavoro è la chiave per il reinserimento sociale del detenuto: sia perché gli consente di acquisire competenze che potrà spendere una volta libero sia perché si rivela utile per contrastare le recidive”. Così Roberto Cavalieri, garante dei detenuti dell’Emilia-Romagna, è intervenuto a Reggio durante l’iniziativa sullo stato dell’arte delle carceri in Italia.
di Chiara Bazzanella
L’Arena, 3 dicembre 2023 “La Casa circondariale di Montorio rispetto a molti altri istituti penitenziari italiani strutturalmente è in buono stato, con celle di al massimo tre letti. Vi è però un’evidente carenza dal punto di vista del personale trattamentale”. Lo dichiara l’onorevole Paolo Ciani di Democrazia Solidale, che ieri mattina ha visitato la struttura carceraria veronese accompagnato dal consigliere comunale Lorenzo Didoné e altri esponenti di Demos.
unifi.it, 3 dicembre 2023 Incontro alla Casa circondariale “La Dogaia”. L’esperienza dello studio universitario in carcere è stata al centro di un incontro presso la Casa Circondariale di Prato La Dogaia, a conclusione della Conferenza nazionale dei Poli Universitari Penitenziari (Cnupp). Vi hanno preso parte il direttore de La Dogaia Vincenzo Tedeschi e la rettrice dell’Università di Firenze Alessandra Petrucci. Nell’incontro, dal titolo “Il dibattito “in” e “sul” carcere: i detenuti iscritti ai corsi di studio dell’Università di Firenze incontrano i delegati Cnupp e le istituzioni”, sono stati presentati i lavori del Polo Penitenziario toscano, con la partecipazione del delegato dell’Università di Pisa Andrea Borghini.
di Rossana Ruggiero
L’Osservatore Romano, 3 dicembre 2023 Quando si parla della malattia durante la detenzione, si pensa soprattutto a quella psichiatrica che imprigiona la mente, prima che il corpo. In carcere si ammala la mente e il corpo: si soffre e si muore anche di cancro, di leucemia, per patologie cardiache. Si ricevono cure e si affronta la malattia, ritenendola - in alcuni casi - quasi residuale rispetto al vissuto dietro e oltre le sbarre. Come un’ombra sulla propria vita, pesa terribilmente generando un aggravio di sofferenza. La richiesta di incontrare due malati del centro clinico è stata accolta dalla direzione del carcere di San Vittore e il primo detenuto che abbiamo incontrato è Massimo.
Corriere di Rieti, 3 dicembre 2023 La solidarietà non ha volto e forse quanto accaduto alla Casa circondariale di Rieti è l’esempio migliore per dimostrarlo. Qualche giorno fa all’interno del carcere di Rieti sono stati consegnati pacchi di generi alimentari per la raccolta del Banco Alimentare. Oltre un quintale di generi alimentari (pasta, olio, pelati, legumi, zucchero…) sono stati donati e poi distribuiti tra le associazioni che si occupano di assistenza ai più poveri.
di Francesco Rossi
sdnews.it, 3 dicembre 2023 Un lembo di Verbania sarà in Vaticano per Natale. È il presepe realizzato da alcuni detenuti della Casa Circondariale di Verbania, da volontari della Parrocchia di San Leonardo e da alcuni agenti della Scuola di Polizia Penitenziaria della città. Il presepe è stato scelto tra quelli che partecipano alla sesta edizione della mostra internazionale “100 Presepi in Vaticano”.
di Lisa Gino
rossetorri.it, 3 dicembre 2023 Cento persone nella sala polivalente della Casa Circondariale di Ivrea per assistere ad una emozionante lettura scenica. In città c’è un quartiere chiamato Casa Circondariale. Quel quartiere ha molti abitanti ma noi non li vediamo e spesso non li vogliamo vedere. Per fortuna (nostra e loro) ci sono persone che lavorano per metterci in comunicazione e per far sì che ogni tanto possa capitare di incontrarci e stare insieme.
di Sara Erriu
Corriere della Sera, 3 dicembre 2023 Arriva a Genova il 5 dicembre la “Biblioteca vivente”. “Le persone sono mondi che si incontrano”: migranti, ex detenuti, malati. Promuovere il rispetto, praticare la solidarietà, incoraggiare il riscatto sociale attraverso la condivisione e l’empatia. I libri di una biblioteca vivente (o umana) fanno proprio questo. Non si sfogliano, ma si interagisce con loro e ci si emoziona insieme.
di Francesca Sforza
La Stampa, 3 dicembre 2023 Nelle calpestatissime piattaforme in cui ciascuno ha un’opinione precisa del mondo, difficilmente si incontrerà Alessandro Piperno, che preferisce battere i sentieri poco praticati di altri argomenti, quelli che vanno poi a costruire i suoi libri: la colpa, la vergogna, la denigrazione di sé e della condizione umana. L’impressione è che il lavoro sia quello di arginare la baraonda delle chiacchiere e recuperare una forma di sapienza. Parola antica e altisonante che sicuramente non userebbe, ma che si affaccia, a tratti, nel corso di questa conversazione.
di Antonio Polito
Corriere della Sera, 3 dicembre 2023 Il rapporto del Censis, il declino del Paese e noi tra incubi e felicità. Siamo pessimisti perché le cose vanno male o le cose vanno male perché siamo pessimisti? Con inesorabile cadenza annuale, il Rapporto Censis ci ha messo un’altra volta di fronte al vero dilemma dell’Italia di oggi. Che, a ben guardare, non se la cava poi così male. Mai stata più sana, mai così occupata, mai più libera. Eppure, se chiedete agli italiani come va, riceverete in risposta un vero e proprio campionario di paure, timori, incubi.
AFFARI SOCIALI
di Gaia Manzini
L’Espresso, 3 dicembre 2023 Per disinteresse, apatia, depressione persino. La dispersione aumenta. E ora a lasciare sono anche studenti dei licei più prestigiosi, con famiglie benestanti alle spalle. Gli esperti confermano: il dialogo scuola-ragazzi è in crisi. Ludovico, 20 anni, viveva in una piccola città di provincia in mezzo alla pianura padana. Di quella città ricorda solo la nebbia e i ragazzi come lui che sentivano di non avere obiettivi; e allora molto meglio andarsene in giro per quattro giorni senza dare notizie, invece che entrare in classe tutte le mattine.
di Stefano Montesi
Il Manifesto, 3 dicembre 2023 “Quanto sta emergendo dalle indagini sulle condizioni di trattenimento di uomini migranti nel Centro di permanenza per i rimpatri di via Corelli a Milano è solo la punta di un iceberg. È il sistema di detenzione amministrativa a essere profondamente illegale. A questo si aggiungono violenze, carenza di servizi, trattenimento di persone vulnerabili in luoghi inadatti, frodi nella loro gestione”, afferma il segretario di Rifondazione Comunista Maurizio Acerbo. Che avanza una proposta a tutte le forze democratiche: costituire una commissione di inchiesta indipendente su queste strutture dove i migranti in condizione di irregolarità amministrativa, dunque senza aver commesso alcun reato, sono privati della libertà personale.
di Giampiero Rossi
Corriere della Sera, 3 dicembre 2023 Il presidente Riccardo Tromba: “Denunciamo da anni, finalmente è chiaro che le nostre non erano invenzioni né forzature”. “Finalmente è crollato il muro di gomma”. È passato poco più di un mese da quando il Naga, insieme alla rete “Mai più lager” ha presentato un dettagliato e tremendo dossier sulle condizioni all’interno del Cpr di via Corelli. In precedenza, nel febbraio di quest’anno, anche il Garante dei diritti delle persone private della libertà personale Francesco Maisto aveva redatto un rapporto allarmato e allarmante.
di Luigi Ferrarella
Corriere della Sera, 3 dicembre 2023 Le deposizioni in Procura di chi lavora nel centro di permanenza per rimpatri in vista dell’espulsione: “Mediatori culturali non ne ho mai visti, colloqui a gesti con lo psicologo o attraverso attraverso Google Traslator”. Chi, per definizione, viene portato nel Cpr-Centro permanenza per rimpatri di via Corelli in vista dell’espulsione? Ovviamente stranieri di ogni lingua del mondo, ma siccome “mediatori culturali non ne ho mai visti, con i nuovi giunti nel Cpr mi vedevo costretta come psicologa a fare i colloqui attraverso Google Traslator, che non è una pratica idonea” ...
di Giuseppe Sarcina
Corriere della Sera, 3 dicembre 2023 Per riportare la pace a Gaza è necessaria un’intesa tra Usa, Russia, Cina, Regno Unito e Francia. Il mondo arabo-musulmano sta già tentando una mediazione. Prima tappa: Pechino, poi Mosca, Londra e Parigi. A Gaza è ripresa la guerra e a Doha, in Qatar, si sono bruscamente interrotte le trattative per la liberazione degli altri 180 ostaggi rimasti nelle mani di Hamas. La tregua di sette giorni aveva ridato un certo slancio a movimenti sotto traccia della diplomazia. Ora c’è il rischio di dover ricominciare daccapo.
di Antonella Mariani
Avvenire, 3 dicembre 2023 L’attivista iraniana, le cui condizioni di salute sono sempre più precarie, non sarà presente alla cerimonia di Oslo il prossimo 10 dicembre. È la terza volta che avviene nella storia. Il 10 dicembre non sarà a Oslo, a ricevere il premio Nobel per la pace. Nella storia, era successo solo altre tre volte che il vincitore fosse impossibilitato perché in carcere. Dopo quella del tedesco Von Ossietzky (1935), della birmana Aung San Suu Kyi (1991) e del cinese Liu Xiaobo (2010), sarà la sedia vuota dell’iraniana Narges Mohammadi, anche lei in prigione come i suoi tre predecessori, a segnare la celebrazione.
di Alessandro De Pascale
Il Manifesto, 3 dicembre 2023 Parla il direttore di Peace, Democratization and Development. “Oltre 30mila persone. È questa la nostra stima sul numero di civili uccisi dalla giunta militare al potere dal colpo di Stato”, avvenuto in Myanmar il 1° febbraio 2021. Salai Van Biak Thang, direttore di Peace, Democratization and Development (PDD) presso la Chin Human Rights Organization (CHRO), durante il nostro incontro scandisce questo numero più volte.
di Chiara Sgreccia
L’Espresso, 3 dicembre 2023 Il Paese africano, distrutto da un conflitto che va avanti da 25 anni, è il posto peggiore in cui essere donna secondo le classifiche internazionali. Ma c’è anche chi dà una speranza, come spiega l’attivista per i diritti umani Christine Schuler Deschryver, direttrice del centro che aiuta le vittime di violenza.
DOCUMENTI
"Garantire il diritto alla affettività e alla intimità in carcere". Il testo dell'Appello
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La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione dal 4 al 10 dicembre 2023
Mostra fotografica: "Ritratti in carcere", di Margherita Lazzati (Milano, fino al 7 gennaio 2024)
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