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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di venerdì 29 dicembre 2023
di Mauro Palma*
Il Manifesto, 29 dicembre 2023 Troppo spesso una terminologia escludente, tendente a confinare le vite difficili in un altrove che non interessa, ha coinvolto anche persone con un ruolo istituzionale. È la benda che copre gli occhi della figura femminile rappresentata nel quadro a far riconoscere a Joseph K. del “Processo” di Kafka la Giustizia nella sua immagine classica. Il signor K. è nello studio del pittore - un tal Titorelli - che ritrae i giudici e alle spalle di uno di essi è ritratta la Giustizia bendata quale metafora dell’oggettività e dell’indipendenza del suo esercizio. Ma qualcosa inquieta il personaggio perché la benda trasmette anche l’idea del suo essere cieca e, dunque, può indicare la casualità nel suo giudicare e l’assenza di quello sguardo acuto che occorrerebbe per discernere e dirimere i conflitti.
di Angela Stella*
L’Unità, 29 dicembre 2023 Superata quota 60mila detenuti, a fronte di 51mila posti. Il ministero li vuole chiusi in cella quasi tutti il giorno. Anastasia: “Fermatevi, torniamo alla Costituzione”. Sta per chiudersi il 2023 con un bilancio negativo per le nostre carceri: 60.116 detenuti a fronte di 51.272 posti regolamentari non tutti disponibili perché molte celle non sono agibili. Il problema è che le nostre carceri non si riempiono a causa delle nuove misure repressive del Governo Meloni, che ha puntato il dito contro i partecipanti dei rave party e contro i trafficanti di esseri umani, ma perché non si applicano le misure alternative istituite durante il Covid.
di Gian Domenico Caiazza
Il Riformista, 29 dicembre 2023 Abbiamo a ragion veduta dedicato lo scorso numero di PQM, il settimanale del Riformista sui temi della giustizia, alla ossessione carcero centrica di questo Governo, ed in particolare del trio Meloni-Salvini-Nordio. Lo abbiamo intitolato “In galeraaa!”, mutuando il tormentone paranoico di quel genio comico di Giorgio Bracardi, e ne abbiamo illustrato le assurdità: 15 reati nuovi, tra i più stravaganti ed inutili del già vastissimo catalogo, e sempre inseguendo la cronaca, i social e le invocazioni forcaiole delle tante trasmissioni populiste che infestano le TV.
di Susanna Marietti*
Il Fatto Quotidiano, 29 dicembre 2023 “In prigione, in prigione!”, cantava Edoardo Bennato nel suo concept album che attraverso la storia di Pinocchio si rivolgeva a tanti aspetti della società. Tutti quanti in prigione, “sì anche tu in prigione, e che ti serva da lezione!”. Si potrebbe riassumere con queste poche parole un anno e più di governo Meloni. Guardandoci indietro e tentando un bilancio dell’anno che va finendo, vediamo tanto impegno profuso, decreto legge dopo decreto legge, nell’introdurre nuove fattispecie di reato, nell’innalzare le pene, nell’aumentare gli strumenti del controllo. Affinché non resti fuori proprio nessuno: tutti quanti in prigione!
di Andrea Oleandri
Ristretti Orizzonti, 29 dicembre 2023 “Lanciamo oggi l’allarme sul sistema penitenziario italiano, prima che si arrivi a condizioni di detenzione inumane e degradanti generalizzate. La politica ponga il tema del carcere al centro della propria agenda e accetti di discuterlo senza preconcetti ideologici o visioni di parte”. A dirlo è Patrizio Gonnella, presidente di Antigone, nel presentare un breve report della situazione delle carceri italiane a fine 2023.
di Valter Vecellio*
Il Dubbio, 29 dicembre 2023 Lettera aperta al cardinale Zuppi per richiamare l’attenzione della politica sulle condizioni in cui versano i nostri penitenziari, dove soltanto nel 2022 si sono tolti la vita 84 detenuti. Eminenza, o come preferisci esser chiamato, Caro Matteo, ti chiedo qualche minuto di attenzione; in qualche occasione l’ho fatto privatamente, ora mi rivolgo a te pubblicamente: non più, non solo a “Matteo”, ma al Presidente della Conferenza Episcopale dei Vescovi italiani: a una personalità autorevole che fa dell’ascolto e del dialogo ragion d’essere e fare.
di Francesco Grignetti
La Stampa, 29 dicembre 2023 La magistrata di sorveglianza in Calabria: “Queste condizioni ledono i diritti. Il sovraffollamento è una sofferenza che incide anche sulla salute mentale”. I magistrati di sorveglianza sono tra i pochi a conoscere davvero quel che accade dietro le mura degli istituti di pena. Osservano preoccupati il sovraffollamento che aumenta, le tensioni crescenti, le promesse non mantenute, la normalità dell’abbandono. Cinzia Barillà, già presidente di Magistratura democratica, è magistrato di sorveglianza a Reggio Calabria. “Relegare il problema del sovraffollamento al computo quantitativo - dice - è un errore gravissimo. Il problema è che i numeri soffocano la speranza”.
di Francesco “Kento” Carlo
ilpost.it, 29 dicembre 2023 “Se dovessi dirvi qual è il periodo dell’anno più brutto per i ragazzi rinchiusi, sarei incerto tra Natale e agosto, e difatti sono quelli i periodi in cui sembra si verifichino più incidenti, rivolte, evasioni. Ad agosto la cosa che manca di più è il divertimento, il mare, le ragazze. In questi giorni di fine dicembre è diverso, ovviamente. Ti manca la famiglia, ti manca casa. È per questo che, quando ho concluso il poetry slam di oggi, non mi sono azzardato a dire buon Natale”.
di Eleonora Martini
Il Manifesto, 29 dicembre 2023 Una sentenza del Tribunale di Milano, sezione Lavoro, impone all’Inps il pagamento. Il giudice inoltre apre la strada al riconoscimento della Naspi per i reclusi turnisti. Anche i detenuti che lavorano in carcere alle dipendenze dell’Amministrazione penitenziaria al momento della loro liberazione hanno diritto all’indennità di disoccupazione. Lo ha stabilito un’importante sentenza del Tribunale di Milano, sezione Lavoro, pubblicata il 12 dicembre scorso. Il giudice Riccardo Atanasio che l’ha firmata ha accolto il ricorso giudiziario promosso dall’avvocata Silvia Gariboldi e da Inca Milano, e ha respinto le eccezioni sollevate dall’Inps condannando l’Istituto nazionale della previdenza sociale anche al pagamento delle spese legali.
di Alessandro Parrotta
Il Dubbio, 29 dicembre 2023 Potere legislativo, esecutivo e giudiziario: questa la classica separazione dei poteri, di montesquiana memoria, caposaldo e baluardo di ogni democrazia moderna e stato di diritto. Ciascuno di questi poteri può, e anzi deve, comunicare nei confronti dell’altro, nei modi, casi e nelle forme previste dall’ordinamento, ma non può influenzare direttamente o indirettamente - e travalicare i limiti che la Costituzione e i supremi principi costituzionali attribuiscono a ciascuno dei tre, pena la cd. confusione dei poteri. Non è un caso che lo stesso ordinamento conosca la possibilità di rivolgersi - con ricorso diretto alla Corte Costituzionale per risolvere, per l’appunto, il conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato.
di Valentina Stella
Il Dubbio, 29 dicembre 2023 L’Ocf sull’emendamento Costa: “È paradossale sostenere che garantirebbe il controllo democratico sui provvedimenti restrittivi”. “Il divieto di pubblicazione del testo, integrale o per estratto, delle ordinanze di custodia cautelare, introdotto con l’emendamento “Costa” alla Legge di delegazione, non soltanto costituisce norma di civiltà volta a impedire che l’ipotesi accusatoria - fondata su elementi di prova, spesso intercettazioni, selezionati in assenza di contraddittorio con la difesa - sia data in pasto all’opinione pubblica come se fosse una verità accertata, ma pone fine alla sistematica elusione delle disposizioni del Dlgs n° 188/2021 e rappresenta un ulteriore passo verso l’integrale recepimento, con aberrante ritardo di oltre sette anni, della direttiva UE 2016/343 ...
di Giovanni Maria Jacobazzi
Il Dubbio, 29 dicembre 2023 Contro il divieto di pubblicare le ordinanze di custodia cautelare c’è chi invoca l’obiezione di coscienza. “A me sembra una polemica inutile”, dice il magistrato Alberto Liguori. “A me pare che si stia facendo su questa vicenda una polemica inutile”, afferma Alberto Liguori, procuratore di Terni ed ex componente del Consiglio superiore della magistratura, commentando col Dubbio le dichiarazioni dei suoi colleghi, ad iniziare da quelle del procuratore della vicina Perugia Raffaele Cantone, favorevoli a una sorta di “obiezione di coscienza” sulla norma voluta da Enrico Costa.
di Valentina Stella
Il Dubbio, 29 dicembre 2023 Fratelli d’Italia, Pd, 5Stelle e AVS uniti per cambiare la Carta su impulso del meloniano Alberto Balboni. Amodio: “Legge-manifesto finalizzata a ridimensionare il garantismo”. “La legge garantisce i diritti e le facoltà delle vittime del reato”: è questo l’obiettivo di modifica dell’articolo 111 della Costituzione di cui si sta discutendo in Senato nelle commissioni Affari Costituzionali e Giustizia, soprattutto su impulso del meloniano Alberto Balboni. Come ci spiega la senatrice di Fratelli d’Italia, Susanna Donatella Campione, “si tratta di un testo unificato di quattro disegni di legge presentati da quasi tutte le forze politiche” (Iannone di Fd’I, Marton del M5S, Parrini del Pd, De Cristofaro di AvS, ndr).
di Franco Corleone
L’Espresso, 29 dicembre 2023 L’uccisione di Giulia Cecchettin da parte dell’ex danzato ha provocato una emozione assai forte e ha spinto tante donne a scendere in piazza con una determinazione e una durezza inconsuete. Soggetti senza paura che gridano di voler bruciare tutto. Bene ha fatto Emma Bonino a coinvolgere nella iniziativa “Ora tocca a noi” i sindaci, perché la città può essere luogo di sviluppo di libertà nella coesione o di disgregazione del legame sociale.
di Giansandro Merli
Il Manifesto, 29 dicembre 2023 Per sette volte avevano detto di No. Ma un audio accusa: il detenuto è stato ucciso. Cambia il capo di imputazione provvisorio: da omicidio colposo a volontario. Ci sono voluti quattordici mesi e mezzo dalla morte di Stefano Dal Corso, ma alla fine la battaglia per la verità della sorella Marisa e dell’avvocata Armida Decina ha ottenuto un primo risultato: sul corpo del 43enne deceduto il 12 ottobre 2022 nel carcere di Oristano verrà effettuata l’autopsia.
di Vinicio Marchetti
avellinotoday.it, 29 dicembre 2023 Alla Vigilia di Natale, un’ombra di tristezza ha oscurato il carcere di Bellizzi ad Avellino, dove un giovane detenuto, un 31enne di Salerno, è stato trovato senza vita. Gli agenti penitenziari, prontamente allertati dai detenuti, hanno immediatamente messo in atto le procedure necessarie, ma non c’è stato nulla da fare. La notizia della morte è giunta a poche ore dal Santo Natale, aggiungendo un peso emotivo ulteriore a un periodo già delicato per chi è privato della libertà.
di Rita Bernardini*
L’Unità, 29 dicembre 2023 Un senso di vergogna è sovente quello che provo quando entro in carcere per visitare la comunità penitenziaria. È accaduto nuovamente quando alla Vigilia di Natale sono entrata a Rebibbia, nell’istituto penitenziario femminile più grande d’Europa, dove operano professionalità di altissimo spessore che ogni giorno devono confrontarsi con problemi irrisolvibili stante l’attuale legislazione o le regole assurde, impossibili da rispettare, di un sistema malato e fallimentare.
di Laura Tedesco
Corriere di Verona, 29 dicembre 2023 L’impegno per i detenuti: relatore a un convegno a Verona a gennaio. “Chi ha sbagliato, chi ha commesso reati, è giusto che paghi in carcere, ma deve pagare con dignità...”. Lo ha detto Pietro Maso, il veronese di 52 anni che ne ha scontati 22 in carcere, più altri 5 in semilibertà, per aver assassinato il 17 marzo del 1991 a Montecchia di Crosara il padre e la madre con la complicità di tre amici giovanissimi. Lo hanno fatto per denaro, per l’eredità: uno dei delitti più atroci della storia moderna.
di Ilaria Dioguardi
vita.it, 29 dicembre 2023 Ha aperto a Genova un locale di riparazione biciclette ispirato ai principi di sostenibilità sociale, economica e ambientale, proseguimento naturale del lavoro di formazione svolto dai detenuti all’interno del carcere di Marassi. Si chiama “Nuovi Cicli” ed è un nuovo progetto con radici a Genova e Milano. È la fase due della missione di Nuovi Cicli onlus, che dal 2017 persegue finalità benefiche di pubblica utilità e collabora a stretto contatto con specialisti del settore.
di Antonio Maria Mira
Avvenire, 29 dicembre 2023 Chi è in attesa di rimpatrio vive “in un luogo sconvolgente”, tra fughe, rivolte e suicidi. La sindaca Tomasinsig: “Situazione ai limiti, chiedo al Viminale di chiudere le strutture” Cpr, Centro di permanenza e rimpatrio per i migranti: a Gradisca c’e n’è uno, ma c’è anche un Cara, Centro di accoglienza per richiedenti asilo. In tutto quasi 800 migranti, più o meno “chiusi”.
AFFARI SOCIALI
di Massimo De Carolis
Il Manifesto, 29 dicembre 2023 Dizionario di fine anno. A generare la paralisi non è un deficit di impegno collettivo ma un problema politico profondo, che va affrontato per avere qualche speranza di superare l’impasse. Per quanto sia cresciuto come alternativa critica al progetto di globalizzazione neoliberale, infatti, il movimento contro le guerre non ha potuto fare a meno di condividerne alcuni presupposti, e dunque anche la sua crisi.
di Velania A. Mesay
Il Manifesto, 29 dicembre 2023 Dizionario di fine anno. Quando Didier Fassin e Richard Rechtman, antropologo e sociologo il primo e psichiatra il secondo, iniziarono le loro ricerche sulla condizione di “vittima” correva l’anno 2000. A dare un impulso al loro studio fu l’attentato alle torri gemelle che cambiò in forma radicale il significato comune a cui tutti noi alludiamo quando parliamo di vittime
di Emma Catherine Gainsforth
Il Manifesto, 29 dicembre 2023 Dizionario di fine anno. La distanza che separa la solidarietà della cura dalla coesione sociale, in Italia tutelata dall’articolo 3, è manifesta se pensiamo al fatto che la giustizia redistributiva la si attua non con un generico volontarismo solidale ma tassando i ricchi. “Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie, dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via”, cantava Battiato nel ‘97, con un brano, La cura, che avrebbe scalato le classifiche diventando una delle canzoni d’amore più note di sempre.
ESTERI
di Francesca Mannocchi
La Stampa, 29 dicembre 2023 I raid battenti dello Stato ebraico spingono la popolazione a scappare da una città all’altra. Ahmed era un bambino di nove anni. È arrivato nell’ospedale di al-Aqsa a Deir Al-Balah - dove sono stati portati molti dei feriti degli attacchi aerei israeliani - 4 giorni fa. È morto lì dopo essere arrivato da un’area che avrebbe dovuto essere sicura, dopo l’ordine di evacuazione israeliano. Lo ha testimoniato Gemma Connell, a capo della squadra umanitaria delle Nazioni Unite a Gaza, che è nella Striscia da settimane.
di Umberto De Giovannageli
L’Unità, 29 dicembre 2023 Accade allo Yarmouk Stadium di Gaza city. L’Unicef: “Nel 2023 record di bambini uccisi in Cisgiordania”. Gaza come Santiago. Cnn: “Un video mostra uomini e bambini palestinesi detenuti nudi in uno stadio” Uomini ma anche donne e almeno due bambini sarebbero stati detenuti e spogliati dalle Forze di difesa israeliane (Idf) in uno stadio nel nord di Gaza. Sono le immagini mostrate in un video dalla Striscia commentato dalla Cnn.
di Massimo Basile
La Repubblica, 29 dicembre 2023 Ora arrivano non solo dal Sudamerica, ma anche da Africa e Asia. L’amministrazione Biden ha però confermato le restrizioni imposte da Trump. E la polizia del Texas potrà arrestare chi entra illegalmente. Scappano dalla guerra in Sudan e arrivano al confine tra Messico e Stati Uniti dopo aver evitato l’abbraccio mortale delle gang del Centramerica e dei cartelli della droga messicani. Quando attraversano il confine, camminando per ore nel deserto, a volte a piedi nudi, hanno due certezze: la fame e il freddo. Nient’altro. L’emergenza migranti ha raggiunto livelli record: ci sono fino a diecimila arresti al giorno ...
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Ristretti Orizzonti Marassi, numero 7 dicembre 2023: "La reclusione non è esclusione"
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