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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di mercoledì 27 dicembre 2023
a cura di Ornella Favero*
Il Riformista, 27 dicembre 2023 Nel nuovo pacchetto sicurezza è previsto che, se tre persone detenute che condividono la stessa cella si rifiutano di obbedire all’ordine di un agente, con modalità nonviolente (gli strumenti per punire le modalità violente già ci sono), scatterà la denuncia per rivolta e si potrà arrivare a una condanna fino a 8 anni di carcere senza accesso ai benefici penitenziari. Introducendo il reato di “rivolta in istituto penitenziario”, invece di affrontare con strumenti efficaci la sofferenza, ma anche la rabbia che cresce nelle carceri, per condizioni detentive pesantemente illegali, si rischia di gettare benzina sul fuoco, e di togliere alle persone detenute anche quei margini di dignità e autonomia già oggi ridottissimi.
di Alberto de Sanctis*
Il Riformista, 27 dicembre 2023 Con il disegno di legge in materia di sicurezza pubblica la rivolta in carcere diventa reato. Già ci sarebbe da interrogarsi sulla necessità di introdurre un reato specifico per un fenomeno, quello delle sommosse violente in carcere, che potenzialmente si manifesta con la commissione di un’ampia serie di reati (tra gli altri: danneggiamenti, lesioni, evasioni). C’era forse un vuoto legislativo che doveva essere colmato per impedire ai detenuti di devastare gli istituti penitenziari? La risposta alla domanda, posta evidentemente in modo retorico, è scontata. Per l’ennesima volta il diritto penale simbolico prevale sulla ragionevolezza.
di Luigi Manconi e Marica Fantauzzi
La Repubblica, 27 dicembre 2023 L’accertamento della verità, ossia delle circostanze che hanno portato alla morte di un uomo sotto custodia dello Stato, dei suoi apparati e dei suoi uomini, dovrebbe essere una priorità. “Domanda di giustizia” è un’espressione che verrà pronunciata ripetutamente nel corso delle prossime cerimonie di apertura dell’anno giudiziario. E indica un insieme di aspettative e richieste, provvedimenti e misure, servizi e attività che rappresentano la sostanza viva di ciò che i cittadini chiedono alle istituzioni del diritto e ai tribunali.
GIUSTIZIA
di Liana Milella
La Repubblica, 27 dicembre 2023 In Senato si accende lo scontro sulla richiesta di cambiare l’articolo 111 della Carta su iniziativa del meloniano Balboni che trova a sorpresa il sostegno del 5S Scarpinato. Il Pd frena, contrari FI e Iv. Tutelare le vittime del reato, e metterlo in Costituzione. Una sola riga, ma comunque già divisiva. Con la maggioranza e l’opposizione che si frantumano. Succede, al Senato, sulla modifica costituzionale che propone il meloniano Alberto Balboni. Che recita così: “La Repubblica tutela le vittime di reato e le persone danneggiate dal reato”.
di Alessandro Parrotta
Il Dubbio, 27 dicembre 2023 Le pressioni delle toghe per arginare la riforma pensata dal ministro Nordio. La Giustizia va in ferie? In prossimità dell’imminente pausa per le festività natalizie e l’avvento del nuovo anno si avvicinano - anche per le attività parlamentari - le scadenze di fine anno. Tra queste, merita un’attenzione particolare la (sia concesso) “controriforma” Nordio la quale, tuttavia, come condivisibilmente scritto su questo giornale, se non paralizzata sembra essere stata posta nel congelatore.
di Valentina Stella
Il Dubbio, 27 dicembre 2023 Continua il dibattito sull’emendamento del responsabile giustizia di Azione, Enrico Costa, che mira a vietare la pubblicazione dell’ordinanza di custodia cautelare. Domani la Federazione nazionale della Stampa non parteciperà alla conferenza stampa di fine anno della premier. Ne parliamo con il dottor Eugenio Albamonte, già Presidente dell’Anm ed ex Segretario di AreaDg.
di Ilaria Proietti
Il Fatto Quotidiano, 27 dicembre 2023 “Continuando così non si fa altro che galoppare verso la dittatura. Se fossi il presidente della Repubblica non firmerei questa legge”. L’ex vicepresidente della Corte costituzionale, Paolo Maddalena, non ha dubbi: il divieto di pubblicare il testo delle ordinanze delle misure cautelari (quelle con cui i giudici delle indagini preliminari dispongono carcere, domiciliari o altre misure cautelari nei confronti degli indagati) fino all’udienza preliminare è “una norma deviante e incostituzionale, figlia di una deriva pericolosissima”.
di Samuele Ciambriello*
Il Mattino, 27 dicembre 2023 Il carcere è complesso, è rimosso. Sappiamo tutti che questo periodo di feste natalizie e inizio anno nuovo è quello più critico, insieme a quello delle vacanze estive. Gli agenti già carenti diminuiscono, le scuole sono chiuse, così come molte attività. Mi auguro che ci siano più telefonate e videochiamate, che le celle restino aperte per più ore, in particolare il 24 il 31 dicembre.
di don Carlo Cinciabella
diocesimazara.eu, 27 dicembre 2023 Parlare di giustizia da cappellano delle carceri è una questione di particolare delicatezza, a causa di quell’imbarazzante senso d’impotenza che tradisce la sua costitutiva incapacità di mediare il “grido” del carcerato. Il detenuto piuttosto ricerca la restituzione a sé stesso, la piena reintegrazione della dignità umana smarrita, nonostante gli errori che abbia commesso.
di Salvatore Cannata
L’Identità, 27 dicembre 2023 In Sicilia è allarme carceri. Un’altra rissa, l’ennesima, nel carcere Ucciardone di Palermo. È successo la vigilia di Natale e ci sono di nuovo agenti contusi. Un’altra, la pre-vigilia. Un quadro desolante. Anche nel 2023 risse, aggressioni ad agenti di polizia penitenziaria nelle carceri siciliane. Palermo e Catania. Ma anche Noto, Trapani, Messina, Termini Imerese, Siracusa, Caltanissetta.
di Salvatore Cannata
L’Identità, 27 dicembre 2023 Anche in Sicilia i detenuti soffrono e la situazione è spesso “complicata”, anche se questa parola ormai non rende l’idea della reale situazione all’interno delle carceri. Un “piccolo mondo” avvolto dall’indifferenza. Sentito da L’ldentità Gaetano Agliozzo, segretario Fp Cgil Sicilia, spiega che attualmente nelle 23 carceri siciliane si contano oltre seimila detenuti molti dei quali psichiatrici e senza assistenza sanitaria adeguata perché le Rems, ovvero e le Residenze per l’Esecuzione delle misure di Sicurezza che hanno sostituito gli Ospedali psichiatrici, sono solamente due in Sicilia: una a Caltagirone e l’altra nel Messinese.
di Simona Lorenzetti
Corriere di Torino, 27 dicembre 2023 Violenze in carcere a Torino, il Gup: “L’ex direttore Minervini non denunciò per mantenere gli equilibri con gli agenti”. Il dirigente segnalò i presunti abusi quando le “indagini erano iniziate”. Un poliziotto condannato per abuso di potere e non per torture: “Non emerge una forma di sadica soddisfazione”.
di Gaetano Scariolo
blogsicilia.it, 27 dicembre 2023 Sono precarie le condizioni delle carceri nel siracusano così come è precaria l’assistenza psicologica e sanitaria per i detenuti. Lo afferma il senatore del Pd, Antonio Nicita, che, nelle ore scorse, ha visitato le strutture di Siracusa, Augusta e Noto, insieme ai consiglieri comunali del Partito democratico. “Abbiamo verificato la sussistenza - spiega Nicita - di criticità infrastrutturali (bagni e docce) ad Augusta, il comune tema della insufficienza del personale effettivamente disponibile (Augusta e Siracusa), il comune tema dell’insufficiente copertura di personale sanitario e infermieristico (Augusta, Siracusa e Noto), all’urgenza della copertura di assistenza psicologica (Augusta e Siracusa)”.
di Marco Procopio
rainews.it, 27 dicembre 2023 È l’unico penitenziario del Piemonte a custodia attenuata, in cui i detenuti possono muoversi liberamente. Non c’è sovraffollamento e negli anni sono stati avviati tanti progetti di reinserimento lavorativo. Babbo Natale con gli occhiali da sole e una renna in ferro battuto fanno capolino dal cancello. Superati i controlli, scopriamo che a realizzarli sono stati i detenuti del corso di saldo-carpenteria.
di Gennaro Grimolizzi
Il Dubbio, 27 dicembre 2023 L’Ordine degli avvocati curerà un percorso formativo in sei moduli per promuovere la cultura dei diritti e l’educazione alla democrazia tra gli studenti di medie e superiori. L’Ordine degli avvocati di Bologna, presieduto dal professor Flavio Peccenini, ha avviato un progetto con il quale intende valorizzare nelle scuole del capoluogo emiliano, in collaborazione con l’Ufficio scolastico bolognese, l’educazione alla convivenza civile e alla legalità. L’offerta formativa riguarda le scuole secondarie di primo grado e le scuole secondarie superiori. Sono previsti interventi frontali, discussioni guidate e lavori di gruppo.
chiesadimilano.it, 27 dicembre 2023 Con i testi dei detenuti e le immagini di Margherita Lazzati, è il frutto del Laboratorio di lettura e scrittura creativa condotto da Silvana Ceruti e Alberto Figliolia, e con il suo ricavato contribuisce a sostenerlo. Nel 30° anniversario del Laboratorio di lettura e scrittura creativa, condotto nel carcere di Opera da Silvana Ceruti e Alberto Figliolia, esce il nuovo calendario poetico 2024 (edito da La vita felice, 10 euro) con il contributo di riflessioni e poesie di alcuni detenuti della Casa di reclusione.
Ristretti Orizzonti, 27 dicembre 2023 Giovedì 28 dicembre va in scena "La Profezia", uno spettacolo realizzato con la compagnia gli “ir-ritatiò in Catarsi”, attori detenuti nella Casa Circondariale Bicocca di Catania. L'evento è la tappa finale del laboratorio teatrale avviato nel mese di giugno 2023 e svolto dalla regista Ivana Parisi dell'associazione La Poltrona Rossa con Rosanna Fiume, docente della scuola CPIA 1 della Casa Circondariale Bicocca.
di Andrea Pugiotto
L’Unità, 27 dicembre 2023 A dispetto dei suoi vastissimi poteri, è sconosciuta ai più. Nessuno in Italia marcerebbe in sua difesa, come accaduto per mesi in Israele. Il libro di Giuliano Amato e Donatella Stasio, “Storie di diritti e di democrazia. La Corte costituzionale nella società” (Feltrinelli, 2023) narra quanto fatto per uscire da questo vicolo cieco.
AFFARI SOCIALI
di Marco Croatti*
Il Resto del Carlino, 27 dicembre 2023 Contro la creazione di nuovi Centri di Permanenza per il Rimpatrio (CPR) in ogni regione italiana, siamo contrari: luoghi degradanti che tolgono dignità e violano i diritti umani. Soluzioni adeguate per affrontare l’emergenza immigrazione sono necessarie. Siamo fermamente contrari alla creazione di nuovi Centri di permanenza per il rimpatrio (Cpr) e al progetto del governo Meloni che punta a costruire almeno un Cpr in ogni regione italiana.
di Piero Sansonetti e Angela Nocioni
L’Unità, 27 dicembre 2023 Perché Roma ha avviato i soccorsi con ore di ritardo? Perché dice di averlo fatto “per conto dei libici”? Perché non ha detto che la nave Asso 30 era lì Per la strage avvenuta nel Mediterraneo tra il 14 e il 15 dicembre sono sempre più chiare le responsabilità delle autorità italiane. Primo, per essere intervenute in ritardo, provocando la morte di almeno 61 persone, tra le quali alcuni bambini. Secondo, per avere permesso, anzi favorito, il trasferimento - cioè la deportazione - in Libia dei 25 superstiti. Dei quali non sappiamo più nulla.
di Marco Perduca
Il Manifesto, 27 dicembre 2023 Che il traffico illegale di sostanze stupefacenti fosse un fenomeno trans-nazionale era noto ma grazie a recenti studi e analisi sono emerse diramazioni in zone che negli anni scorsi non erano prese in considerazione con la dovuta attenzione. Le Nazioni unite e alcuni istituti di ricerca indipendenti hanno iniziato a dedicare particolare attenzione alle “nuove” vie dei traffici illeciti di molecole vecchie e nuove. Un rapporto dell’Ufficio delle Nazioni unite contro la droga e il crimine (Unodc) afferma per esempio che la Nigeria è in cima alla lista delle regioni del contrabbando di cocaina in Africa.
Il Dubbio, 27 dicembre 2023 Il cambiamento è possibile: ecco il rapporto di Amnesty International sull’anno che finisce. Anche se i diritti umani sono gravemente compromessi in molti stati del mondo, attivisti e sostenitori di Amnesty International hanno dimostrato che il cambiamento è sempre possibile. Ecco una selezione delle migliori buone notizie sui diritti umani del 2023, scelte una per mese su un totale di oltre 280.
di Sebastiano Maffettone
Corriere della Sera, 27 dicembre 2023 Questo acceca chi vede messa a rischio la propria identità e è così incapace di vedere il dolore altrui, come nel caso Israele-Palestina. “La guerra è un inferno” (war is hell), la frase attribuita al generale William T. Sherman durante la guerra civile americana, vale in realtà per tutte le guerre. Che sempre portano con sé morte, distruzione, miserie, lutti, disperazione. Ciò ammesso, va anche detto che raramente siamo stati esposti a tutto ciò come negli ultimi giorni sul fronte Israele-Palestina.
di Daniele Zaccaria
Il Dubbio, 27 dicembre 2023 Durissima offensiva militare nella Striscia, colpito il campo profughi di Maghazi e la sede della Mezzaluna rossa. Iran e Hezbollah promettono vendetta. Un Natale di bombardamenti sulla Striscia di Gaza dove l’offensiva israeliana è ripresa con tutta la sua intensità e le comunicazioni (internet e rete telefonica) sono di nuovo interrotte. L’epicentro delle operazioni è nella città di Khan Younis, la seconda più popolosa dell’esclave palestinese teatro di feroci combattimenti e dove è stata colpita la sede della mezzaluna rossa in un raid aereo.
di Anna Lombardi
La Repubblica, 27 dicembre 2023 L’esercito israeliano ha preso nella sua abitazione l’ex deputata più volte detenuta: “Sono arrivati alle 5 del mattino, hanno sfondato la porta”. Khalida Jarrar è di nuovo in carcere. Ex deputata palestinese, 60 anni, storica attivista dei diritti delle donne - soprattutto quelle detenute - dirigente del Fronte popolare per la liberazione della Palestina e membro del Consiglio Legislativo Palestinese, è stata prelevata in casa sua a Ramallah, Cisgiordania, dall’esercito israeliano. Secondo quanto confermato anche da suo marito Ghassan all’emittente araba Al Jazeera: “Hanno sfondato la porta alle cinque del mattino”.
La Repubblica, 27 dicembre 2023 L’allarme di Amnesty International. Nel Paese è in corso un’ondata di esecuzioni: ce ne sono state almeno 115 solo a novembre. Il detenuto è in carcere dal 2016. In Iran è in corso una spaventosa ondata di esecuzioni: ce ne sono state almeno 115 solo nel mese di novembre. Ora - denuncia Amnesty International - Ahmadreza Djalali, lo scienziato di nazionalità svedese e iraniana sottoposto a detenzione arbitraria in Iran dal 2016, rischia fortemente di essere messo a morte per rappresaglia.
di Gennaro Grimolizzi
Il Dubbio, 27 dicembre 2023 Il messaggio del dissidente russo dopo tre settimane di silenzio: è stato trasferito in una colonia penale nel circolo polare artico. Alexei Navalny è vivo. Il più importante e temuto oppositore di Putin è stato trasferito nella colonia penale speciale “Polar Wolf”, nel villaggio di Kharp, a circa sessanta chilometri dal circolo polare artico. La notizia è stata diffusa il giorno di Natale dallo staff di Navalny.
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"Ristretti Orizzonti Parma". Inserto del settimanale "Vita Nuova" del 24 dicembre 2023
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Mostra fotografica: "Ritratti in carcere", di Margherita Lazzati (Milano, fino al 7 gennaio 2024)
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