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Notiziario quotidiano dal carcere

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Edizione di sabato 23 dicembre 2023

di Damiano Aliprandi

Il Dubbio, 23 dicembre 2023 Dall’inizio dell’anno 67 persone si sono tolte la vita. E in prossimità delle feste, quando la vita in cella diventa ancora più insopportabile, il bilancio si fa sempre più drammatico. Nonostante l’impegno delle associazioni dei volontari, il 25 e il 26 dicembre i reclusi resteranno in gran parte soli, senza visite, senza posta, senza telefonate. Il Natale è una festa da passare con i propri cari, ma per le persone detenute è un Natale “senza”. Senza i figli, senza i genitori, senza fratelli e sorelle. E quei figli, quei genitori, quei fratelli e sorelle hanno sempre un posto vuoto a tavola.

 

a cura di Ornella Favero*

Il Riformista, 23 dicembre 2023 Nel nuovo pacchetto sicurezza è previsto che, se tre persone detenute che condividono la stessa cella si rifiutano di obbedire all’ordine di un agente, con modalità nonviolente (gli strumenti per punire le modalità violente già ci sono), scatterà la denuncia per rivolta e si potrà arrivare a una condanna fino a 8 anni di carcere senza accesso ai benefici penitenziari. Introducendo il reato di “rivolta in istituto penitenziario”, invece di affrontare con strumenti efficaci la sofferenza, ma anche la rabbia che cresce nelle carceri, per condizioni detentive pesantemente illegali, si rischia di gettare benzina sul fuoco, e di togliere alle persone detenute anche quei margini di dignità e autonomia già oggi ridottissimi.

 

di Morena Pinto

triesteallnews.it, 23 dicembre 2023 Qual è lo stato di salute prevalente nelle carceri italiane? La salute mentale di detenute e detenuti è una tra le questioni centrali per Antigone, associazione impegnata sul territorio italiano per la tutela dei diritti delle persone recluse negli istituti penitenziari. Ed è proprio da qui che parte l’incontro “La prigione come luogo di cura? La salute mentale nelle carceri italiane” organizzato da ConF. Basaglia per “Cambiare dentro/Costruire fuori”: progetto nato nella Casa Circondariale di Trieste rivolto anche alla cittadinanza per un confronto critico e collettivo sull’istituzione carcere.

 

di Liana Milella

La Repubblica, 23 dicembre 2023 I detenuti aumentano di 400 al mese e saranno 65mila a fine anno. Nel 2013 la Cedu accusò l’Italia di disumanità quando erano 67mila. E nel frattempo si avvicina il cambio della guardia. Una foto può dire tutto. E quella del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, mentre consegna al Garante delle persone private della libertà Mauro Palma l’onorificenza da “grande ufficiale” dice tutto.

 

di Andrea Marini

Il Sole 24 Ore, 23 dicembre 2023 Nel quadro di riferimento dell’accordo interistituzionale con il Ministero della Giustizia, il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro sta attivando una rete di collaborazioni sul tema del lavoro, formazione e studio in carcere come strumento di reinserimento sociale e di riduzione della recidiva.

 

Il Dubbio, 23 dicembre 2023 Anche quest’anno Nessuno tocchi Caino non farà mancare la sua presenza ai detenuti anche durante le feste natalizie. Domenica 24 dicembre Rita Bernardini (Presidente di NtC), Roberto Giachetti e Maria Elena Boschi deputati di Italia Viva, e una delegazione di avvocati tutta al femminile formata da Maria Brucale, Armida Decina, Giada Vastano, Teresa Serra, faranno visita alle 10 al carcere di Rebibbia Femminile.

 

di Eriberto Rosso*

Il Riformista, 23 dicembre 2023 Nuove ostatività e 4-bis, rave illegali, nuove pene per traffico di migranti e reati di violenza di genere: la spinta securitaria ha di nuovo preso il sopravvento con il disegno di legge in materia di sicurezza, approvato lo scorso 16 novembre. Concesso qualche respiro alla componente liberale, con i disegni di legge sull’abuso di ufficio, piccoli maquillage sulle intercettazioni (ma non si sa il dibattito che fine abbia fatto) e poco altro, la spinta securitaria ha di nuovo preso il sopravvento con il disegno di legge in materia di sicurezza, approvato lo scorso 16 novembre.

 

di Alberto de Sanctis*

Il Riformista, 23 dicembre 2023 Disegno di legge in materia di sicurezza pubblica: il nuovo art. 415 bis c.p. criminalizza la resistenza passiva organizzata da almeno tre detenuti con un comportamento non violento di disobbedienza civile. Già ci sarebbe da interrogarsi sulla necessità di introdurre un reato specifico per un fenomeno, quello delle sommosse violente in carcere, che potenzialmente si manifesta con la commissione di un’ampia serie di reati (tra gli altri: danneggiamenti, lesioni, evasioni). C’era forse un vuoto legislativo che doveva essere colmato per impedire ai detenuti di devastare gli istituti penitenziari? La risposta alla domanda, posta evidentemente in modo retorico, è scontata. Per l’ennesima volta il diritto penale simbolico prevale sulla ragionevolezza.

 

di Glauco Giostra

Il Domani, 23 dicembre 2023 L’intento di tutelare la presunzione di innocenza è meritorio, ma lo strumento giuridicamente inapplicabile. Inquieta la tendenza a coprire con il garantismo insistenti proposte di segreto. Meritorio e condivisibile l’obbiettivo che dichiarano di voler perseguire i promotori del recentissimo, discusso emendamento che modifica “l’articolo 114 c.p.p. prevedendo il divieto di pubblicazione integrale o per estratto del testo dell’ordinanza di custodia cautelare finché non siano concluse le indagini preliminari ovvero sino al termine dell’udienza preliminare”. Giuridicamente, realisticamente e democraticamente impraticabile è lo strumento scelto per perseguirlo.

 

di Davide Varì

Il Dubbio, 23 dicembre 2023 Il viceministro della Giustizia parla dell’emendamento Costa e della riforma della prescrizione, che slitta a gennaio. “Il Terzo Polo? La maggioranza non cambia”. Prescrizione e legge-bavaglio “non sono riforme berlusconiane”: questa può anzi essere la “legislatura della riconciliazione” tra toghe e politica. Lo sostiene in una intervista alla Stampa il viceministro alla Giustizia Francesco Paolo Sisto di Forza Italia. Che però dopo il voto all’emendamento di Enrico Costa non apre le porte al Terzo polo: “La maggioranza resta quella uscita dal voto”.

di Tiziana Maiolo

Il Dubbio, 23 dicembre 2023 Il giornalista ha il dovere di informare, senza farsi complice delle toghe. Ma anche senza avere la pretesa di un “controllo democratico sul processo”. Forse è arrivato il momento di sostituire il termine “garantismo” con quello di “legalità”, cioè il rispetto della norma e delle regole, a garanzia dei diritti dei cittadini. Quel criterio per cui i processi li fanno il giudice, il pm e l’avvocato e non la pubblica opinione o i tribunali del popolo. E il giornalista ha il dovere di informare, possibilmente con distacco, senza farsi complice delle toghe, come invece sempre accade.

 

di Francesco Petrelli

Il Dubbio, 23 dicembre 2023 Caro Alessandro Barbano, come sai gli atti che appartengono alla fase delle indagini non sono di regola pubblicabili, anche oltre la chiusura della fase delle indagini preliminari. Non lo sono per più ragioni, che vanno dalla tutela degli esiti delle investigazioni, alla tutela della verginità cognitiva del futuro giudice del dibattimento, che quegli atti di indagine non potrà e non dovrà conoscere. Si tratta di un sistema introdotto dal legislatore del codice accusatorio dell’88, che è sicuramente un codice di impronta democratica e non autoritario.

 

di Ermes Antonucci

Il Foglio, 23 dicembre 2023 Nei prossimi giorni la Corte costituzionale, nell’indifferenza abbastanza generale, pronuncerà la sua sentenza su una vicenda fondamentale per la tutela dell’indipendenza del Parlamento dallo strapotere della magistratura, e dunque sul corretto funzionamento della nostra democrazia. Il caso è quello, già raccontato su queste pagine, che vede protagonista Stefano Esposito, ex senatore del Pd dal 2013 al 2018. Per tre anni, gli ultimi del suo mandato da senatore, Esposito è stato intercettato indirettamente circa 500 volte dalla procura di Torino, senza alcuna autorizzazione del Parlamento come invece richiederebbe la Costituzione (articolo 68).

 

di Alfio Sciacca

Corriere della Sera, 23 dicembre 2023 Antonella Zarri: “In una chiara visione patriarcale le colpe sono solo della madre. Ma il vero obiettivo è smontare l’altra indagine sul centro di salute mentale e i poliziotti”. “Dopo un processo non sano non mi aspettavo altro che motivazioni costruite attorno a un teorema pregiudiziale. È un giudizio morale sulla mia persona, ma è anche un chiaro tentativo di isolarmi. Forse perché sono la più attiva nel denunciare e tenere viva la memoria”.

 

di Patrizia Maciocchi

Il Sole 24 Ore, 23 dicembre 2023 L’assenza di un mittente è indizio di pericolosità e giustifica la mancata consegna al destinatario, ma il giudice deve comunque valutare il contenuto dello scritto. L’assenza di un mittente nella posta indirizzata al detenuto al 41-bis è indizio di pericolosità, e va trattenuta. È, infatti, evidente lo scopo di nascondere agli organi di vigilanza l’identità di chi la spedisce. Per queste ragioni le missive possono essere “fermate”, una precauzione che tuttavia non esonera il giudice dal valutare l’effettiva pericolosità dello scritto in base al contenuto, al contesto comunicativo, al profilo del destinatario e alle modalità di trasmissione.

 

di Marco Ferri

Il Fatto Quotidiano, 23 dicembre 2023 “Quando fai del bene, la notte dormi più felice; e se poi trasmetti questa tua volontà a un gruppo di persone, magari queste lavorano meglio, col sorriso e tutti siamo più contenti”. Non si tratta di una frase tratta dal copione de La vita è meravigliosa di Frank Capra, ma il pensiero di Giammarco Piacenti, presidente dell’omonima società per azioni con sede a Prato, in Toscana, che porta il cognome suo e della sua famiglia che da 150 anni si occupa di restauro di beni culturali, tra cui la Chiesa della Natività di Betlemme, la Reggia di Caserta, gli Uffizi di Firenze e tanti altri luoghi in Italia e mezzo mondo.

 

di Stefano Anastasìa

garantedetenutilazio.it, 23 dicembre 2023 Quasi falsa è la notizia che ieri ha dato l’Ansa e che oggi Avvenire ha riportato, la notizia di un nuovo suicidio a Regina Coeli. È falso che fosse avvenuto ieri, ma il fatto era vero: era la inconsapevole ripetizione di un caso effettivamente accaduto nel mese di marzo, come quasi sempre nella settima sezione dello storico istituto romano.

 

di Claudio Raffaelli

comune.torino.it, 23 dicembre 2023 Il disagio psicologico causato dal carcere, se non adeguatamente trattato, rischia di vanificare il reinserimento sociale a fine pena. La situazione delle carceri italiane, spesso con problemi strutturali e di sovraffollamento, rischia di vanificare la funzione educativa e sociale della pena, sancita dalla Costituzione, riducendola al solo aspetto punitivo e rendendo ancora più difficile il reinserimento delle persone dopo l’espiazione della pena. Un adeguato supporto psicologico, all’arrivo nel penitenziario e durante il periodo di carcerazione, è uno degli aspetti fondamentali ai quali le istituzioni devono provvedere, sia per il rispetto del benessere e dignità delle persone detenute e del personale carcerario, sia per ottenere un pieno recupero delle stesse a una nuova vita al di fuori della prigione.

 

di Rosita Rijtano

lavialibera.it, 23 dicembre 2023 Non voleva “alterare i rapporti di equilibrio con la polizia penitenziaria”. Ecco perché, anche se era a conoscenza di una situazione “grave e critica” in uno dei padiglioni dell’istituto penitenziario, “ha di fatto preferito non interessare l’autorità giudiziaria, omettendo di denunciare quanto via via a sua conoscenza”. Una scelta “consapevole” e dettata dal “timore” di dover dare conto di un’azione “dovuta ma impopolare”, cioè denunciare.

 

di Elisa Sola

La Repubblica, 23 dicembre 2023 Il presidente della Camera penale di Piemonte e Valle d’Aosta Roberto Capra: “Un traguardo raggiunto in Italia con molto ritardo rispetto ad altri Paesi. Ci sono disegni di legge per abrogarlo, ma sarebbe un errore”. “Tra personale sotto organico, carenza di cure mediche, assenza di educatori, la situazione delle carceri piemontesi è critica. Questo crea terreno fertile per tensioni e contrasti tra detenuti e operatori”.

Il Roma, 23 dicembre 2023 Presentato all’Istituto penale per i minorenni di Nisida il progetto del Comune di Napoli, Giffoni Experience e Giffoni Innovation Hub, “La voce dei giovani: Nisida”. Un progetto di formazione al linguaggio cinematografico e alla scrittura creativa che coinvolge i ragazzi dell’Istituto, con l’obiettivo di produrre e distribuire uno Short Movie per raccontare Napoli attraverso le loro storie.

 

di Marina Lomunno

Avvenire, 23 dicembre 2023 “Nasce anche in questo carcere il Dio scartato”. “Ragazzi, diffidate di chi parla di voi ma non parla con voi. Diffidate dei seduttori, affidatevi agli educatori che vi vogliono bene e sono con voi per costruire il vostro futuro dopo la detenzione. Approfittate di questo tempo per rientrare in voi stessi, per prendere coscienza delle vostre responsabilità: fatevi aiutare dalla direzione, dagli psicologi, gli educatori, i volontari e gli agenti che sono qui per voi. La vostra libertà non è in vendita, non lasciatevi tentare dalla società spacciatrice di illusioni”.

 

ilticino.it, 23 dicembre 2023 È Natale anche per coloro che vivono all’interno del carcere di Pavia. L’area Trattamentale di Torre del Gallo insieme alla direttrice Stefania Mussio e agli educatori, hanno organizzato alcuni eventi significativi ed importanti per condividere le feste: sabato 23 dicembre ci sarà il pranzo rivolto alle famiglie delle persone detenute nel teatro della casa circondariale, in collaborazione con Sant’Egidio Pavia. Il momento riunirà le famiglie in un vero pranzo di Natale offerto da due ristoratori del territorio (Cumino Drinkeria di Pavia e La Locanda della Contea di Torre d’Isola).

 

di Federico Besio

Il Resto del Carlino, 23 dicembre 2023 Grande partecipazione di pubblico nella Casa circondariale per assistere al tradizionale show pre natalizio del Teatro Nucleo. Martedì 19 e mercoledì 20 dicembre c’è stato, presso il carcere di Ferrara, lo spettacolo “Fegato”, ispirato al mito di Prometeo, prodotto dal Teatro Nucleo e dal Coordinamento Regionale Teatro in Carcere Emilia Romagna. Lo spettacolo è stato diretto dal regista Marco Luciano, con ben undici attori detenuti di varie nazionalità che hanno dato vita allo show. Con Luciano hanno collaborato Andrea Zerbini, Veronica Ragusa e Giovanni Simiele.

 

di Raffaella Tallarico

gnewsonline.it, 23 dicembre 2023 Il teatro è “una delle possibili leve per accompagnare i detenuti nel loro percorso di cambiamento e nella prospettiva del reinserimento nella società da liberi”. Lo sottolinea il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, nel suo messaggio in occasione del debutto della compagnia di detenuti-attori di Rebibbia al teatro Argentina con lo spettacolo “Dalla città dolente”. In scena, alcuni canti della Divina Commedia. Una prima speciale, a 20 anni dalla nascita della compagnia Teatro libero di Rebibbia all’interno del penitenziario: “un traguardo” che, commenta il Guardasigilli “per me è motivo di orgoglio”.

 

redattoresociale.it, 23 dicembre 2023 Le selezioni dei giocatori sono quasi ultimate e presto ci sarà la rosa dei 14 detenuti giocatori. È il progetto The Cagers che oggi ha effettuato l’ultima giornata di selezione presso il carcere di Trieste. Presto anche un docu-film. Il lungo viaggio dello staff tecnico per le selezioni del progetto The Cagers in giro per l’Italia sta per concludersi. Nei giorni scorsi i coach Stefano Attruia, Federica Zudetich e Donato Avenia sono stati protagonisti di una giornata di riprese a Roma, con il Colosseo a fare da sfondo, nella emozionante cornice del playground di Colle Oppio messo a disposizione da Sport e Salute.

 

di Francesca Borgonovi* e Laura Palmerio**

Corriere della Sera, 23 dicembre 2023 I risultati choc dello studio della IEA International Civic and Citizenship Study (ICCS): i ragazzi di terza media “tiepidi” su parità di opportunità e stipendio uomo-donna. E uno su 5 pensa che gli uomini siano più qualificati delle donne come leader politici. In Italia ogni anno sono centinaia le vittime di femminicidio. La violenza contro le donne è, tuttavia, la manifestazione estrema di una mancanza di parità che purtroppo persiste tra uomini e donne nella nostra società. Il femminicidio di Giulia Cecchettin ha toccato profondamente la società italiana e anche il mondo della scuola e ha posto al centro dell’attenzione il ruolo che la comunità educativa deve svolgere per raggiungere l’Obiettivo 5 di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, che mira a raggiungere la parità di genere entro il 2030.

 

di Mario Giro

Il Domani, 23 dicembre 2023 Dagli studi subalterni alla guerra tra vittimismi il passo è breve: anche la fluidità gender si adatta a tale lotta e ciò che doveva sfidare il populismo alla fine lo aiuta. La sinistra occidentale rischia di rimanere intrappolata dalla frattura razziale. Doveva essere la nuova forma ideologica della sinistra globale: l’arma per sconfiggere il sovranismo e i populismi vari della destra ma anche per reagire al moderatismo stinto dei centrosinistra blairiani o socialdemocratici. Alla fine invece l’ideologia woke o neo-antirazzista sta finendo per dar ragione ai suoi nemici, diventando un boomerang anche per chi la abbraccia.

 

di Giuliano Santoro

Il Manifesto, 23 dicembre 2023 Dopo settimane di mobilitazione le scuole romane manifestano in centro: volevano consegnare una lettera-documento con le loro richieste al governo. Volevano consegnare una “Lettera delle scuole occupate alle più alte cariche del nostro paese”, gli studenti dei collettivi di diverse scuole superiori romane che sono stati attaccati dalla polizia in assetto antisommossa tra il Pantheon e Montecitorio. In quella lettere, ci sono alcune delle rivendicazioni che hanno elaborato nel corso delle scorse settimane di occupazione e mobilitazione ...

 

di Federica Rossi

Il Manifesto, 23 dicembre 2023 Al via la campagna “Capitani Coraggiosi”. La vicenda del giovane senegalese alla proiezione del film “Io capitano”. Cosa accade al protagonista di Io capitano, Seydou, una volta terminata la sua traversata dal Senegal verso le coste europee? “Tutto quello che succede dopo, da lì parte davvero il film” dice Alaji Diouf, 33 anni, anche lui originario del Senegal, dopo la proiezione organizzata dall’associazione Baobab Experience insieme al regista Matteo Garrone a Roma.

 

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DOCUMENTI

Podcast di Milano Invisibile: "Uccidere la Bestia. Il Carcere e le sue Alternative"

Radio Carcere, di Riccardo Arena. Puntata del 21 dicembre 2023: "Il Natale in carcere raccontato da tre detenuti"

"Prospettiva Esse". Periodico delle persone detenute nella Casa Circondariale di Rovigo. N. 3 - 4 Autunno - Inverno 2023

Articolo. "L’accanimento dell’istituzione carceraria sul corpo di Marco Leandro Bondavalli", di Luna Casarotti (Yairaiha ETS)

Articolo. Recensione di Marcello Pesarini al libro "Narcocapitalismo", di Laurent de Sutter  (Edizioni Ombre corte)

APPUNTAMENTI

La Newsletter di Liberi dentro – Eduradio & Tv. Programmazione dal 25 al 31 dicembre 2023

"Carcere in Piemonte: criticità vecchie e nuove". Presentazione del VIII Dossier delle criticità strutturali e logistiche delle carceri piemontesi (Torino, 29 dicembre 2023)

Mostra fotografica: "Ritratti in carcere", di Margherita Lazzati (Milano, fino al 7 gennaio 2024)

"5° Convegno Nazionale dei Cappellani e degli Operatori della Pastorale penitenziaria" (Assisi-PG, dal 24 al 27 aprile 2024)

CORSI FORMAZIONE

Master di II livello in "Diritto penitenziario e Costituzione" dell'Università degli Studi Roma Tre (Domande di ammissione fino al 19 gennaio 2024)

Winter School Università Insubria: "Victims' rights in the light of the Council of Europe Recommendation CM/Rec 2023(2)" (Como, 29 gennaio - 2 febbraio 2024)

Percorso formativo di Verso Itaca APS: "La scrittura che ripara" (7 incontri online e incontro finale in presenza a Milano, dal 15 febbraio al 20 aprile 2024)

BANDI E CONCORSI

Concorso letterario "Adotta l’orso. Per uscire dall’Isolamento o dall'Auto-reclusione" (Scadenza 15 marzo 2023)

 

 

 

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