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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di mercoledì 20 dicembre 2023
di Valentina Stella
Il Dubbio, 20 dicembre 2023 Online la petizione promossa da Devis Dori (Avs) contro il provvedimento che elimina l’obbligo di differimento della pena per le donne incinte o con figli minori di un anno. “Chiediamo al Governo italiano e alla maggioranza parlamentare di non modificare gli articoli 146 e 147 del codice penale, mantenendo obbligatorio il differimento dell’esecuzione della pena nei confronti della donna incinta o della madre di infante di età inferiore ad un anno”. Questo è l’appello lanciato al Governo e alla maggioranza parlamentare insieme a Debora Serracchiani (Pd), Valentina D’Orso (M5S), Riccardo Magi (Più Europa), Roberto Giachetti (IV), Enrico Costa (Azione), e firmato da personalità del mondo dello spettacolo e della cultura ...
di Daniele Flavi
frosinonetoday.it, 20 dicembre 2023 Il diritto dei detenuti di intrattenere rapporti sessuali con il proprio partner è divenuto oggetto di discussione giuridica e la Corte Costituzionale è in procinto di emettere una sentenza dopo che, il 5 dicembre scorso, si è discusso nel corso di un’udienza, sulla questione del “diritto all’affettività dei detenuti in carcere”. Un verdetto che potrebbe fare Giurisprudenza e che scaturisce dalla caparbietà di Daniela Palma e Alessio Mazzocchi, una coppia di avvocati di Colleferro. La decisione degli Ermellini, attesa nelle prossime ore, sarebbe una sentenza storica.
Ristretti Orizzonti, 20 dicembre 2023 Il Partito Radicale condivide e sostiene le richieste del nuovo coordinatore della Fsi-Usae Enrico Sbriglia che ha deciso di portare sul tavolo della politica le proibitive condizioni di lavoro nelle quali si ritrova la categoria dei direttori degli istituti penitenziari.
di Errico Novi
Il Dubbio, 20 dicembre 2023 Ok di Nordio all’emendamento di Azione, domani il voto a Montecitorio. È la vittoria dei garantisti contro la dittatura della gogna. Chissà se sarà compresa, e se dall’opposizione, 5 Stelle in testa, oggi a Montecitorio parleranno di bavaglio alla stampa, come sempre in questi casi. Di certo c’è che stamattina, nell’aula della Camera, la maggioranza dovrebbe dare via libera all’emendamento Costa sul divieto di pubblicare le ordinanze cautelari. “Un grande passo avanti a tutela della presunzione d’innocenza”, lo definisce il deputato e responsabile Giustizia di Azione. Ed è vero. Perché è dai tempi della riforma Orlando sulle intercettazioni, un decreto legislativo di fine 2017, che è possibile riportare integralmente sui giornali le ordinanze dei gip.
di Mario Di Vito
Il Manifesto, 20 dicembre 2023 Accordo sull’emendamento dell’azionista Costa. Le opposizioni: “Una legge bavaglio”. L’eroe di giornata, per il governo, è il deputato leghista Stefano Candiani. È stato lui infatti, ieri pomeriggio, a trovare la formula magica che ha convinto Enrico Costa (Azione) a cedere alle modifiche al suo emendamento sulla pubblicazione delle ordinanze di custodia cautelare. La vicenda ha tolto il sonno alla destra per qualche giorno, e solo in extremis si è evitato l’imbarazzo di una spaccatura sulla giustizia nell’aula della Camera.
di Claudio Cerasa
Il Foglio, 20 dicembre 2023 Le riforme “che faremo tutte”, le promesse per il 2024, la separazione delle carriere, la stretta sulle intercettazioni e una certezza: “Quando un pm si espone non è più terzo ed esercita pressioni”. La separazione delle carriere? C’è. Le intercettazioni? Anche. Il riequilibrio tra poteri? Pure. Le pagelle? Eccole. E sul ruolo futuro dei magistrati? Partiamo da qui. Dice Carlo Nordio, ministro della Giustizia, che parlare di opposizione giudiziaria in Italia non è affatto un’eresia ma è un dato di realtà. “È un fatto”, dice il ministro. Carlo Nordio lo dice, conversando con il Foglio, pochi minuti dopo aver scortato, si fa per dire, il suo collega Guido Crosetto alla Camera.
di Valentina Stella
Il Dubbio, 20 dicembre 2023 Il ministro va in Aula ed evita lo scontro diretto con la magistratura, ma denuncia alcune “tendenze”. Le opposizioni attaccano, e Stefano Musolino (Md) lo invita a un confronto pubblico. Il Ministro della Difesa Guido Crosetto è tornato in Aula alla Camera per una informativa urgente in merito alle sue dichiarazioni a proposito dell’esistenza di correnti della magistratura che spingerebbero per assumere un ruolo di opposizione giudiziaria al governo e alla maggioranza.
di Mario Di Vito
Il Manifesto, 20 dicembre 2023 Il ministro della Difesa alla Camera, ancora sulla sua famigerata intervista al Corriere della Sera. Spiegazioni, a modo loro, ma nessuna marcia indietro di Guido Crosetto sulla sua ormai celebre intervista rilasciat al Corriere diverse settimane fa in cui attaccava la magistratura, sostenendo l’esistenza di non meglio precisate congiure ai danni del governo.
di Elisa Sola
La Repubblica, 20 dicembre 2023 Quattro carceri sotto inchiesta con oltre 120 poliziotti indagati. Vertici della polizia penitenziaria coinvolti nelle accuse e mai trasferiti lontano dal Piemonte. Il rischio, avvertito dagli inquirenti, che le indagini, tutt’ora aperte, a carico di 90 agenti in servizio in tre carceri piemontesi (Biella, Ivrea e Cuneo), possano non essere protette dalla più totale riservatezza. Anche a causa di alcuni legami, che resterebbero saldi, tra i vertici degli istituti penitenziari al centro degli accertamenti e i piani alti del Dap, il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria.
tusciaweb.eu, 20 dicembre 2023 Omicidio a Mammagialla, dove un giovane detenuto è stato strangolato dal compagno di cella. La tragedia si è consumata ieri sera, martedì 19 dicembre, intorno alle 22, e la dinamica è ancora tutta da accertare. Sono in corso le indagini delle forze dell’ordine, con il contributo degli agenti di polizia penitenziaria. Stando a quanto ricostruito, tutto sarebbe nato da una lite sfociata poi in una aggressione.
di Ilaria Sacchettoni
Corriere della Sera, 20 dicembre 2023 L’esame sul corpo del quarantaduenne condannato per una vicenda di droga e trovato impiccato in cella, viene sollecitato da più parti e prima di tutti dalla sorella di Dal Corso, Marisa. Irene Testa, garante dei detenuti della Sardegna, si batte per un carcere trasparente e dunque ha nel cuore la vicenda di Stefano Dal Corso, il detenuto romano morto nel carcere di Oristano a ottobre 2022 per un suicidio che, giorno dopo giorno, appare più che sospetto. “Il 20 ottobre scorso, per chiarire ogni dubbio, ho presentato ai magistrati della Procura di Oristano una richiesta di autopsia” fa sapere la garante.
di Costantino Cossu
Il Manifesto, 20 dicembre 2023 Il 20 ottobre Irene Testa ha sollecitato la Procura, “ma dalle autorità giudiziarie non è arrivata alcuna risposta”. Anche l’avvocata della famiglia del detenuto morto a Massama, per otto volte ha richiesto che l’esame venisse eseguito: richiesta negata. Inutilmente Irene Testa, garante in Sardegna delle persone private della libertà personale, chiede che sia effettuata l’autopsia sul cadavere di Stefano Dal Corso, il 42enne trovato morto nella sua cella nel carcere di Massama, a Oristano, il 12 ottobre 2022. Dopo che, la settimana scorsa, la famiglia del detenuto ha rivelato di essere stata contattata da un testimone che avrebbe fornito le prove che Dal Corso non si è suicidato, come sempre è stato detto da polizia e giudici, ma è stato ucciso, Testa si è immediatamente attivata.
di Paolo Doni
L’Eco di Bergamo, 20 dicembre 2023 La lettera di un gruppo di detenuti del carcere di Bergamo per chiedere, almeno nei giorni di festa, la riapertura delle celle nelle sezioni, accende un faro sulla preoccupante situazione di sovraffollamento di via Gleno (al 30 novembre 556 detenuti, 319 la capienza regolamentare) e, più in generale, dell’intero sistema penitenziario italiano. Per capire che cosa stia succedendo occorre fare qualche passo indietro. Dieci anni fa - ministro della Giustizia era Annamaria Cancellieri, già prefetto a Bergamo - la Corte europea dei Diritti dell’uomo condannò l’Italia per il trattamento disumano dei detenuti. Era la celebre sentenza Torreggiani, che stabilì che i metri quadrati a disposizione per ciascun detenuto erano ben al di sotto della soglia tollerabile.
di Marina Lomunno
Avvenire, 20 dicembre 2023 Visita alla Casa circondariale Lorusso e Cutugno: “Mi state a cuore, ho grande fiducia in voi”: l’arcivescovo ha incontrato un gruppo di giovani carcerati. “La maggior parte delle persone credono che la galera sia il baratro della propria vita e che in un modo o nell’altro ci si ritorni ma è realmente così? Perché non vederla da un punto di vista più positivo? Giustamente vi domandate cosa ci sia di positivo nello stare chiusi in tre metri quadri di cella ma io lo so! Sono quasi due anni che mi trovo qui e mi sono reso conto di tre cose fondamentali: la prima è la mia crescita mentale e sui miei principi, la seconda la mia capacità innata di sognare.
catanzaroinforma.it, 20 dicembre 2023 Presentato il progetto messo in campo dalla Camera penale di Catanzaro insieme all’Osservatorio carcere ed esecuzione penale, con il sostegno di alcuni imprenditori locali. Tutta la bontà nel panettone che non sta solo nel gusto di assaporarlo, ma in una dolcezza del tutto speciale e difficile da descrivere che è quella che arriva dalla consapevolezza di “fare del bene”. Una bontà che si “impasta” nel laboratorio di pasticceria in carcere per offrire un’opportunità di lavoro ai detenuti dando il massimo valore alla funzione rieducativa della pena.
di Marco Ferrando
Avvenire, 20 dicembre 2023 Il libro Beppe Giunti e Marina Lomunno: la scuola e la legalità. Spesso poche parole valgono più di lunghi discorsi. Soprattutto se arrivano da chi ha imparato a sceglierle e misurarle, su di sé e sulla propria vita. Come quelle di chi prima ha sbagliato e poi ha deciso di regalarsi un’altra occasione, al centro di “E-mail a una professoressa: come la scuola può battere le mafie” (Effatà, 80 pagine, 10 euro), libro curato da Beppe Giunti e Marina Lomunno - firma ben nota ai lettori di “Avvenire” - che raccoglie le voci di alcuni pentiti e le loro storie di conversione grazie all’incontro con la scuola e con bravi maestri.
di Francesca Barra
L’Espresso, 20 dicembre 2023 Davide Mesfun è detenuto, ma vicino alla liberazione. In cella si è dedicato alla cucina e al palco. Per rimanere connesso con il mondo esterno e per costruirsi una nuova vita. “Coltivare queste passioni mi ha salvato”. “La mia libertà ha finalmente una data precisa. Per me coinciderà, dopo vent’anni di detenzione, con il riacquisire la normalità e magari formare una famiglia”. A parlare è Davide Mesfun, di origini napoletane. L’ho conosciuto in regime di semilibertà, mentre cucinava per me e per i ragazzi dell’Associazione Kayros di don Claudio Burgio a Milano. È imponente quando si avvicina e in naturale apertura con gli estranei: ha voglia di condividere, ha fame di vita, di cinema, di arte.
AFFARI SOCIALI
di Ernesto Galli della Loggia
Corriere della Sera, 20 dicembre 2023 I ministri che vengono dalla politica (e intendono restarci, cioè quasi tutti) non amano mostrare le condizioni effettive in cui versa la propria amministrazione: le sue incapacità, i suoi difetti, i limiti della sua azione e del suo personale. Di tutto il settore pubblico italiano e di tutta la nostra organizzazione sociale Istruzione e Giustizia sono per ammissione unanime i due ambiti che versano in una situazione più critica. Quelli i cui risultati in termini di efficienza, di qualità delle prestazioni e di apprezzamento da parte dei cittadini fanno segnare da anni gli indici più bassi, costituendo una pesante ipoteca sull’avvenire dell’intero Paese.
di Don Gino Rigoldi
Corriere della Sera, 20 dicembre 2023 Ho incontrato molti ragazzi che hanno commesso reati gravi. Bene le proposte che vanno nella direzione della formazione. Meno utili mi sembrano gli appelli per aggravare le pene. Dopo 50 anni di carcere posso dire di aver incontrato molti ragazzi che, come Filippo, hanno commesso reati altrettanto gravi. Non tocca a me giudicare (ci pensano i giudici), a me, a tutti noi, spetta il compito di conoscere la storia che c’è dietro, perché c’è sempre un motivo dietro a un comportamento. Io non ho mai incontrato i così detti “raptus” scollegati dalla storia di una vita. Però ho incontrato molti adulti increduli per un gesto compiuto da un figlio o da una figlia, giudicato improvviso e inspiegabile. Ci si chiede “come è possibile?”, convinti di aver fatto ogni cosa perché tutto andasse sempre per il meglio.
di Giovanni De Plato
Corriere di Bologna, 20 dicembre 2023 Sono passati 75 anni dal dieci dicembre 1948, quando l’Organizzazione delle Nazioni Unite ha dichiarato di celebrare in quel giorno e ogni anno la Giornata internazionale dei diritti umani. Sono passati venti anni da quando il diciotto dicembre si celebra la Giornata dei “Diritti dei lavoratori migranti e delle loro famiglie”. Gli uni e gli altri diritti sono stati sanciti come inalienabili invitando i governi, sottoscrittori delle Convenzioni internazionali, a garantire e realizzare le prescrizioni approvate. Le finalità dell’ONU sono di promuovere nel mondo la giustizia e di combattere ogni forma di violazione delle libertà personali.
di David Carretta
Il Foglio, 20 dicembre 2023
“Assicurerà che ci sia una risposta europea efficace a questa sfida europea”, ha detto Ursula von der Leyen. I cinque regolamenti introducono poca solidarietà e molta responsabilità per i paesi di primo ingresso. Cosa prevede il Patto. La presidenza spagnola del Consiglio dell’Ue e i negoziatori del Parlamento europeo hanno trovato un accordo “storico” sul nuovo Patto su migrazione e asilo, salvando uno dei principali pacchetti legislativi della Commissione di Ursula von der Leyen prima della fine della legislatura. “Questo Patto su migrazione e asilo assicurerà che ci sia una risposta europea efficace a questa sfida europea”, ha detto la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen: “Gli europei decideranno chi entra nell’Ue e chi può stare, non i trafficanti”.
di Chiara Cruciati
Il Manifesto, 20 dicembre 2023 Israele/Palestina. Le agenzie delle Nazioni unite “furiose” mentre gli Usa facevano rinviare la risoluzione sulla tregua. “I medici camminano sui corpi”. L’esercito israeliano occupa il campo di Jabaliya. Gallant: “Espanderemo le operazioni di terra”. Nella Striscia ieri non si smetteva di morire, mentre il Consiglio di Sicurezza dell’Onu continuava a rinviare il voto sulla risoluzione annacquata dalle pressioni Usa: nessun cessate il fuoco, ma “misure urgenti per una sospensione delle ostilità” (e non ancora votate al momento di andare in stampa).
Il Dubbio, 20 dicembre 2023 “Vittima per anni dell’apartheid di genere, dei matrimoni precoci e della violenza domestica, Samira oggi è stata vittima della macchina omicida di un regime incompetente e corrotto” scrive l’Ong Iran Human Rights. Samira Sabzian, l’ex sposa bambina in carcere in Iran da anni e condannata alla pena capitale per avere ucciso suo marito, è stata impiccata questa mattina in Iran. Lo riferisce l’ong Iran Human Rights.
di Paolo Lepri
Corriere della Sera, 20 dicembre 2023 Gaza può servire al presidente proprio per far dimenticare alla popolazione la catastrofica situazione in cui versa un Paese che gli analisti si sono domandati a lungo se non fosse “troppo grande per fallire” o “troppo difficile da salvare”. Saranno anni difficili quelli che Abdel Fattah al Sisi, eletto per la terza volta presidente dell’Egitto dopo il colpo di stato del 2013, trascorrerà tra i tappeti del Palazzo di Heliopolis sperando di trasferirsi, prima o poi, in quella nuova capitale che ha deciso di fare nascere a cinquanta chilometri dal Cairo. Spendendo 60 miliardi di dollari in un Paese dove il 30 per cento degli abitanti vive al di sotto della soglia di povertà.
di Valentina Giulia Milani*
La Repubblica, 20 dicembre 2023 È l’allarme lanciato dalla Ong Bill Clinton Foundation for Peace, che denuncia le condizioni disumane di detenzione. Dall’inizio di dicembre una quindicina di altri decessi. Più di 500 detenuti del carcere centrale di Makala, il più grande della Repubblica Democratica del Congo (Rdc), situato nella capitale Kinshasa, sono morti in 11 mesi a causa delle cattive condizioni di detenzione. È l’allarme lanciato dalla Ong Bill Clinton Foundation for Peace, che denuncia il sovraffollamento trascurato dalle autorità. La Fondazione stima in 505 il numero di morti tra gennaio e fine novembre. Dall’inizio di dicembre si sono aggiunti una quindicina di decessi.
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Intervista di Telearena ad Arrigo Cavallina, autore del libro "Di sasso in sasso" (Echos Edizioni)
"Nel nome dell'altro", intervista ad Adolfo Ceretti, di Paola Berganni, per il mensile "Tracce"
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Mostra fotografica: "Ritratti in carcere", di Margherita Lazzati (Milano, fino al 7 gennaio 2024)
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22 agosto 2005)
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