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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di lunedì 18 dicembre 2023
di Felice Manti
Il Giornale, 18 dicembre 2023 Chiesta un’azione a tutela dei magistrati di Brescia attaccati dall’ex pm: “Un intervento inopportuno”. C’è un derby che scuote la magistratura italiana dalle fondamenta, con esiti imprevedibili. Partiamo da Piercamillo Davigo e dal suo show a senso unico da Fedez al Muschio Selvaggio. Tra le macabre contumelie sparate contro Bettino Craxi, Silvio Berlusconi e i suicidi di Tangentopoli (“Mi è spiaciuto perdere delle fonti di informazioni”) Davigo ha anche sparato a palle incatenate contro la Procura di Brescia: “Lì le cose non sempre le capiscono, per questo mi hanno condannato” in primo grado per rivelazione di segreto d’ufficio nel caso Eni-Amara-Loggia Ungheria, è stato l’affondo dell’ex magistrato.
di Paolo Pandolfini
Il Riformista, 18 dicembre 2023 Quando si affronta il tema delle correnti della magistratura scattano inevitabilmente i “distinguo”: dipende sempre da chi parla. L’ultimo in ordine di tempo ad essere rimasto travolto dalle polemiche è stato, come si ricorderà, il ministro della Difesa Guido Crosetto. Il fondatore, insieme alla premier, di Fratelli d’Italia, alla fine del mese scorso in una intervista al Corriere della Sera, a proposito di rapporti fra magistrati e politici, aveva raccontato di aver saputo di riunioni di una corrente non meglio specificata della magistratura in cui si sarebbe parlato di come fare a “fermare la deriva antidemocratica a cui ci porta la Meloni”.
di Giacomo Salvini
Il Fatto Quotidiano, 18 dicembre 2023 Al voto (a scrutinio segreto) l’emendamento Costa per vietare la pubblicazione delle ordinanze. Governo diviso: ok di Fi e Lega, FdI contraria. Una trappola parlamentare studiata dal deputato di Azione Enrico Costa per porre fine alla pubblicazione di atti d’indagine sui media. Domani la destra che sostiene il governo Meloni è intenzionata a votare a scrutinio segreto un emendamento alla legge di delegazione europea che imporrebbe di vietare la pubblicazione dell’ordinanza di custodia cautelare durante le indagini. Resta la contrarietà di Fratelli d’Italia che però è isolata: con lo scrutinio segreto l’emendamento ha ottime possibilità di passare.
TERRITORIO
di Micaela Zucconi
iodonna.it, 18 dicembre 2023 Punta sul reinserimento dei detenuti, con scuola e corsi di formazione che offrono nuove opportunità di lavoro. Il suo relax? Libri, musica e “Un posto al sole” in tv. Lucia Castellano, classe 1964, laureata in Giurisprudenza a Napoli, è Provveditrice dell’amministrazione penitenziaria della Campania dall’agosto 2022, dopo essere stata Direttrice generale per l’Esecuzione Penale Esterna e di messa in prova presso il Ministero della Giustizia, a Roma. Tra i numerosi incarichi in diverse città, è stata Direttrice del Carcere di Bollate a Milano, consigliera regionale della Lombardia e assessora a Casa, Demanio e Lavori Pubblici del Comune di Milano. Vive a Napoli con il suo compagno, ma quando può scappa nel capoluogo lombardo, che le è rimasto nel cuore.
di Giuseppe Legato
La Stampa, 18 dicembre 2023 “La condotta di alcuni agenti non è trattamento inumano”. Gli agenti non dovevano essere sospesi, ma restano indagati. Per la Cassazione nella Casa circondariale di Ivrea otto agenti di Polizia penitenziaria non commisero alcun reato di tortura nei confronti di due detenuti. Lo scrivono i giudici della Suprema Corte che hanno escluso la sussistenza del reato: “La condotta assunta dagli agenti, nei termini in cui è stata accertata, alla luce della necessaria contestualizzazione dell’atto, non potrebbe essere qualificata in termini di trattamento inumano o degradante, in quanto finalizzata al necessario e doveroso contenimento del detenuto”.
di Ilaria Cucchi*
La Stampa, 18 dicembre 2023 “Chiunque, con violenze o minacce gravi, ovvero agendo con crudeltà”, cagiona acute sofferenze fisiche o un verificabile trauma psichico a una persona privata della libertà personale o affidata alla sua custodia, potestà, vigilanza, controllo, cura o assistenza, ovvero che si trovi in condizioni di minorata difesa, è punito con la pena della reclusione da quattro a dieci anni se il fatto è commesso mediante più condotte ovvero se comporta un trattamento inumano e degradante per la dignità della persona”. Questo è per il nostro ordinamento il reato di Tortura. Una norma che non ci piacque ma che comunque poteva già rappresentare qualcosa rispetto ai numerosissimi richiami inflitti da Cedu ed Onu al nostro paese per il quarantennale rifiuto di dotarsi di una norma di civiltà e democrazia.
di Giuseppe Legato
La Stampa, 18 dicembre 2023 Il giudice: “Emerge un’inaudita disumanità”. Sospesi il direttore e il comandante, interdetti 8 agenti della penitenziaria. I medici del carcere non riferivano mai come i detenuti si procuravano quelle ferite. “Poco dopo essere entrato in carcere avevo tentato il suicidio legando un lenzuolo prima alle sbarre e poi al collo. I primi agenti accorsi mi dissero: “Questo infame non si sa fare la galera”. Mi portarono allora in una stanza tutta a vetri in cui non c’era né un letto né un materasso.
di Enrico Carta
La Nuova Sardegna, 18 dicembre 2023 Dopo sette richieste di autopsia respinte, arriva la testimonianza che potrebbe far riaprire il caso sulla morte di Stefano Dal Corso. Trovarsi nel luogo sbagliato nel momento sbagliato. Sentire o addirittura vedere qualcosa che non si poteva né vedere né sentire. Stefano Dal Corso sarebbe morto perché avrebbe assistito a un rapporto sessuale tra due agenti all’interno del carcere di Massama. E quel suo involontario non farsi gli affari propri, assieme all’intervento in favore di un altro detenuto che aveva bisogno di assistenza, gli sarebbe costato la vita. Forse per soffocamento, forse per le botte con un bastone e un manganello che gli avrebbero spezzato il collo.
di Davide Cavalleri
La Stampa, 18 dicembre 2023 La sorella non ha mai creduto all’ipotesi del suicidio e ha fatto riaprire le indagini. Ora le parole di un testimone che si definisce “Ufficiale esterno della Polizia penitenziaria” potrebbero dare una svolta al caso. “Le urla di dolore di Stefano si sentivano per tutta la sezione dove era recluso. Mio fratello, la sera prima del 12 ottobre 2022, quando venne trovato morto in cella, subì un pestaggio da parte delle guardie”. Parole dure, pesanti, quelle di Marisa Dal Corso, sorella di Stefano, trovato morto nel carcere di Massama ad Oristano, durante la conferenza stampa alla Camera dei deputati assieme al parlamentare di Italia Viva Roberto Giachetti, che ha presentato sul caso un’interrogazione al ministro della Giustizia Carlo Nordio.
di Roberta Grassi
Quotidiano di Puglia, 18 dicembre 2023 “Mio marito rischia di morire in carcere”. A scrivere è la moglie di un 44enne salentino, (le cui generalità non si rendono note per ragioni di tutela della privacy), detenuto nella Casa circondariale di Salerno in custodia cautelare per reati di mafia. L’oggetto della segnalazione è un problema di salute a cui consegue la richiesta di un trattamento sanitario adeguato. Ovunque, viene specificato anche per fugare ogni sospetto, anche in un’altra struttura penitenziaria.
salto.bz, 18 dicembre 2023 Consiglieri e consigliere in visita al carcere. “A breve sono annunciati lavori di risanamento. Se la nuova struttura slitta ancora siano fatti seriamente”. La visita agli istituti di detenzione è un diritto dei consiglieri e delle consigliere provinciali e regionali, in ogni momento. Per questo, in questi giorni, una delegazione è stata nel carcere di Bolzano. Erano presenti Brigitte Foppa, Madeleine Rohrer, Zeno Oberkofler (Verdi), Sandro Repetto (PD), Francesco Valduga (Campobase) e Paola Demagri (Movimento Casa Autonomia), accompagnati dall’avvocato Fabio Valcanover.
ansa.it, 18 dicembre 2023 Entra nel vivo il primo accordo attuativo del protocollo d’intesa “Mi riscatto per il futuro”, firmato nel luglio 2022 tra Ministero della giustizia e Ferrovie dello Stato italiane, che prevede percorsi volti a favorire il reinserimento sociale dei detenuti. Sono al momento cinque, informa gNews, quotidiano online del dicastero, i detenuti assunti, con contratti a tempo determinato di sei mesi, da Rete Ferroviaria Italiana &ndash Rfi e Trenitalia, rispettivamente capofila dei Poli infrastrutture e passeggeri del Gruppo FS italiane. Provenienti tutti dalla casa di reclusione di Milano Opera, sono stati selezionati con la supervisione della magistratura di sorveglianza e individuati insieme a rappresentanti delle risorse umane delle società del Gruppo FS.
ansa.it, 18 dicembre 2023 Cinque detenuti di tre diverse carceri toscane lavoreranno nel settore dei restauri di beni culturali. Sono stati infatti assunti dalla stessa azienda specializzata di Prato, la Piacenti Spa, che ha condotto, tra gli altri, il restauro della Chiesa della Natività a Betlemme. I nuovi assunti sono due detenuti dell’isola-carcere di Pianosa (Livorno), dove Piacenti sta conducendo ricerche archeologiche ed interventi nell’area in cui sorgevano le Terme di Agrippa.
catanzaroinforma.it, 18 dicembre 2023 Formazione professionale e assunzione dei detenuti. La Camera Penale di Catanzaro “Alfredo Cantàfora” ha deciso di sostenere il progetto avviato dalla società cooperativa “Mani in Libertà”, con la partnership della Direzione della Casa Circondariale di Catanzaro, del locale Ufficio Esecuzione Penale Esterna, di Promidea e delle associazioni Liberamente ed Amici con il cuore che hanno aderito ad un bando indetto da Fondazione con il Sud, teso alla formazione professionale e all’assunzione dei detenuti.
ildispaccio.it, 18 dicembre 2023 Nei giorni scorso si è tenuto il seminario giuridico ai fini della formazione per avvocati e dottori commercialisti, promosso dal garante comunale dei detenuti avv. Federico Ferraro, congiuntamente agli Ordini professionali di categoria forense e contabile, per il tramite dei rispettivi presidenti: avv. Caterina Marano e dott. Giuseppe Irrera.
triesteallnews.it, 18 dicembre 2023 “Sta diventando un carcere di matti”. A dircelo, appena varcata la soglia della Atsm (Articolazione per la tutela della salute mentale) è un ispettore di polizia penitenziaria con tanti anni di servizio alle spalle. Con parole diverse, ma dallo stesso significato, ce lo hanno ripetuto in tanti in questi mesi, nelle molte visite fatte da Antigone nelle carceri del Paese. Poco cambia se si tratti di un grande carcere metropolitano o di una piccola struttura in provincia. In Sicilia o in Trentino. La percezione diffusa tra gli operatori è che le patologie psichiche tra la popolazione detenuta siano in continuo ed esponenziale aumento e che gli strumenti e le risorse a disposizione per trattarla siano sempre più scarse e inadeguate.
di Rachele Tirelli
cityrumors.it, 18 dicembre 2023 Ecco il programma “Lo sport ti rimette al mondo”. Presentato ad Ascoli Piceno e molto sentito dai detenuti della città. Il Ministro dello Sport e dei Giovani, Andre Abodi, insieme al Dipartimento per lo Sport e Sport Salute SpA, ha vinto il bando “Sport di tutti - Carceri”.
CULTURA
Il Fatto Quotidiano, 18 dicembre 2023 Il podcast di Sara Tirrito sul doppio infanticidio di Rebibbia e sulle tutele che l’Italia ancora non dà ai minori. A volte la cronaca cambia il modo in cui si formano le leggi, l’opinione pubblica, le idee. Di un episodio spartiacque nel dibattito sulle detenute madri con figli al seguito parla “Figli del carcere”, un podcast Audible, scritto dalla giornalista Sara Tirrito e realizzato in collaborazione con Storielibere.fm e disponibile dal 18 dicembre (solo su Audible).
AFFARI SOCIALI
di Maria Novella De Luca
La Repubblica, 18 dicembre 2023 Si chiama “Rapporto sullo stato dei diritti in Italia” ma a leggerlo nel dettaglio sembra più la cronaca di un assedio. Migrazioni, libertà di espressione, sanità, ambiente, povertà, parità di genere, famiglie omogenitoriali, persone Lgbtq+, disabilità, carceri: non c’è angolo di libertà individuale o collettiva che tra il 2022 e il 2023 non sia arretrato. È una preziosa raccolta di dati e analisi il “Rapporto sullo stato dei diritti” che ogni anno l’associazione “A Buon Diritto”, fondata da Luigi Manconi, elabora grazie al sostegno dell’Otto per mille della chiesa Valdese e che sarà presentato stamattina alla Camera.
di Flavia Amabile
La Stampa, 18 dicembre 2023 Dopo Milano esplode la rivolta dei migranti a Gorizia. A fuoco materassi e coperte: “Qui è peggio di uno zoo”. Ancora una protesta è scoppiata sabato sera nel Centro di permanenza per i rimpatri di Gradisca di Isonzo, a Gorizia. Alcuni degli stranieri presenti nella struttura hanno appiccato sei incendi a materassi, coperte ed effetti personali e hanno lanciato oggetti contro il personale di vigilanza. La segnalazione arriva dagli attivisti del gruppo “Mai più lager. No ai Cpr”.
di Luca Rondi e Lorenzo Figoni
altreconomia.it, 18 dicembre 2023 La Procura di Milano ha chiesto il sequestro preventivo d’urgenza della struttura per il concreto rischio che i gravissimi reati ipotizzati continuino. L’ha fatto anche perché l’attuale gestore si era visto prolungare di un altro anno l’incarico dalla prefettura. Alle violazioni dei diritti umani si affianca l’opacità dell’impianto amministrativo. “Era un vero e proprio lager, neanche i cani sono trattati così nei canili: gli psicofarmaci vengono dati come fossero caramelle, in alti dosaggi, con uno smodato uso di Rivotril.
di Mario Giro*
Il Domani, 18 dicembre 2023 Forse pensiamo che il cattivismo ci convenga. Ma non è vero: ci rendiamo soltanto più odiosi. Oltre 60 affogati al largo della Libia ma non è stato possibile salvarli a causa delle nuove regole che ci siamo dati: la Ocean Viking che era nei pressi ma è stata costretta ad allontanarsi per andare a sbarcare la ventina di salvati di un’altra imbarcazione a… Livorno. Si tratta di un’inutile cattiveria che sconteremo. Sì, perché certe cose si vengono a sapere, corrono sui social e rilanciano l’immagine del nostro paese. Già è noto che i nostri centri sono terribili, che il trattamento in Italia non è lontanamente comparabile a quello di altri paesi.
di Cecilia Ferrara e Angela Gennaro*
Il Domani, 18 dicembre 2023 Le nuove norme colpiscono i più deboli. Ragazzi e ragazze spesso vittime anche di tratta. I casi di adolescenti costrette a prostituirsi a 14 anni, incriminate per complicità con l’organizzazione e messe nel carcere degli adutli.
di Marina Viola
wired.it, 18 dicembre 2023 La pena capitale esiste ancora in ventisette stati ed è appoggiata dal 47% della popolazione. Si chiama Kenneth Smith e ha cinquantotto anni uno dei 2.394 detenuti in attesa della pena di morte negli Stati Uniti. Venne condannato in Alabama nel 1988 per l’assassinio della signora Dorlene Sennett. Suo marito, che era un pastore protestante, pagò Smith per ammazzarla. Benché gli venne dato l’ergastolo, il giudice cambiò la sentenza trasformandola in pena di morte. Il novembre scorso, il signor Smith passò ore legato sul tavolo dell’esecuzione mentre i boia cercavano di inserire l’ago con il liquido letale, ma malgrado diversi tentativi in molte parti del corpo, non riuscirono a trovare le vene giuste.
di Giuseppe Bizzarri
Il Fatto Quotidiano, 18 dicembre 2023 Lula lancia il progetto “Strade visibili”. Finire a vivere sul marciapiede è il terrore dei brasiliani. Sono molti a vedersi implorare almeno cibo, poiché le monete per l’elemosina sono quasi scomparse dalle tasche “digitalizzate” dei passanti indebitati che schivano l’invisibile Povo da rua, il popolo della strada. Da lunedì i senza fissa dimora brasiliani, però, sono più percepibili anche a Brasilia, dove il presidente Inácio Lula da Silva ha annunciato “Strade visibili”, il piano d’aiuti che prevede un investimento iniziale di 982 milioni di reais per iniziative volte a ridurre l’inquietante numero di persone che vive oggi nelle strade del Brasile.
di Anna Zafesova
La Stampa, 18 dicembre 2023 Da 12 giorni si sono perse le tracce del dissidente russo, il rischio è che sia stato “suicidato” dallo Stato in carcere. Sono dodici giorni che non si ha traccia del detenuto più celebre della Russia. Alexey Navalny è sparito nelle viscere del sistema penitenziario russo, generando le voci più inquietanti sulla sua sorte. Quel che resta della sua organizzazione - prevalentemente in esilio in Europa - ha cercato di lanciare una campagna per costringere il governo russo a rispondere alla domanda #whereisnavalny, dov’è Navalny, ma per ovvi motivi la mobilitazione si è svolta soprattutto all’estero.
di Guido Santevecchi
Corriere della Sera, 18 dicembre 2023 Lunedì alla sbarra, rischia l’ergastolo per violazione della sicurezza cinese. Taglia su cinque giovani fuggiti all’estero. Ha compiuto in carcere 76 anni l’8 dicembre Jimmy Lai, l’editore democratico di Hong Kong arrestato nel 2020 per aver sostenuto il movimento di opposizione con il suo giornale Apple Daily e per aver partecipato ai grandi cortei popolari del 2019. Lunedì tornerà alla sbarra, questa volta accusato di aver violato la Legge di sicurezza nazionale cinese: un’imputazione che prevede l’ergastolo in caso di condanna.
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