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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di domenica 17 dicembre 2023
di Liana Milella
La Repubblica, 17 dicembre 2023 I detenuti sono più di 60.000 e ogni 5 giorni c’è un suicidio. Ma sono 48.000 i posti realmente disponibili nelle celle. Il tasso di affollamento è di oltre il 125%. “Il mese di dicembre - si apprende dall’Associazione Antigone - si è aperto con due notizie. La prima è che il numero delle persone detenute ha superato nuovamente la soglia dei 60.000. Era da prima della pandemia di Covid-19 che ciò non accadeva. Per la precisione, le persone in carcere sono 60.116, al netto dei circa 48.000 posti realmente disponibili. Il tasso di affollamento è di oltre il 125%.
di Liana Milella
La Repubblica, 17 dicembre 2023 I bambini con uno o tutti e due i genitori detenuti in carcere in Italia sono circa 100mila. Un numero enorme di piccoli che spesso viene anche tenuto segreto. Le organizzazioni che si occupano di questo fenomeno affermano spesso un principio semplice e centrale: quello secondo il quale questi bambini non hanno bisogno di essere trattati in modo speciale, ma solo di veder riconosciuta questa loro condizione e di essere tutelati.
L’Unità, 17 dicembre 2023 Nessuno tocchi Caino ha appena chiuso il suo decimo congresso. “Stato di diritto profanato dall’eterna lotta tra bene e male” si legge nella mozione approvata. Ecco il testo integrale.
di Diego Motta
Avvenire, 17 dicembre 2023 Quali spazi, e ostacoli, per la giustizia di comunità? Parla Domenico Arena, direttore dell’Esecuzione penale esterna del Piemonte per il Ministero della Giustizia. Nell’Italia del sovraffollamento carcerario, che vorrebbe costruire più istituti penitenziari al solo scopo di rinchiudere chi commette reati, un altro modo di fare giustizia è possibile.
di Claudio Caselli* e Marco Fabri**
Il Domani, 17 dicembre 2023 L’idea di usare i fondi per eliminare l’arretrato era ottima, ma non si sono risolte le criticità e ora gli obiettivi, soprattutto sul civile, sono impossibili da rispettare. L’idea di utilizzare i fondi del Pnrr per eliminare l’arretrato, vera zavorra che penalizza la giustizia italiana, e quindi ridurre drasticamente tempi e pendenze, era ottima. Vi sono però diverse criticità di cui occorre tenere conto per cercare di correggere, per quanto possibile, la rotta.
di Liana Milella
La Repubblica, 17 dicembre 2023 L’ex vice presidente, in podcast e interviste, contesta le decisioni su Regeni, Cappato e Ferri. Ma guarda un po’! In questa storia il punto esclamativo ci vuole proprio. Perché il giudice, ormai ex costituzionale, Nicolò Zanon, scelto da Napolitano per la Corte nel 2014, è stato il più severo sacerdote del segreto delle camere di consiglio. Pronto a protestare anche per la più minuscola divulgazione, del tipo, per decisioni sofferte, quanti colleghi si erano schierati per una tesi e quanti per l’altra. Un censore insistente.
di Marco Preve
La Repubblica, 17 dicembre 2023 Il procedimento era iniziato nel 1985 e i due cittadini coinvolti avevano ottenuto l’indennizzo previsto dalla legge Pinto. Le due toghe, con il rito abbreviato, hanno pagato il 50% di quanto chiesto dal pm. Due magistrati genovesi sono stati chiamati a risarcire lo Stato che, a causa della loro negligenza, dovette versare a due cittadini un indennizzo in quanto vittime di un processo che si trascinò irragionevolmente oltre i limiti fissati dalla legge Pinto del 2001, quella che stabilisce appunto i principi “di equa riparazione in caso di violazione del termine ragionevole del processo”. È un caso piuttosto raro quello trattato dal processo per danno erariale dalla Corte dei Conti della Liguria.
di Tiziana Roselli
Il Dubbio, 17 dicembre 2023 L’ordinanza del tribunale di Verona sulle nuove disposizioni introdotte con la riforma Cartabia: l’importo speso per la mediazione obbligatoria viola il principio della tutela giurisdizionale. Incredibile colpo di scena a Verona: un giudice ha emesso un’ordinanza contro le disposizioni deflattive riguardanti le Alternative Dispute Resolution (ADR) introdotte dalla Riforma Cartabia. Questa decisione si basa sull’assunto che i costi elevati violino i principi fondamentali europei in materia di giustizia effettiva.
di Angela Pederiva
Il Gazzettino, 17 dicembre 2023 Giusto da un anno il padovano Andrea Ostellari è Sottosegretario alla Giustizia con delega all’Amministrazione penitenziaria. Una realtà complessa anche in Veneto, che secondo i dati aggiornati a questa settimana, accoglie 2.582 dei 60.221 detenuti attualmente presenti in Italia, per la maggior parte uomini (2.466 a fronte di 116 donne) e per poco più della metà stranieri (1.325 a cospetto di 1.257 italiani), nel complesso 95 in più di dodici mesi fa e 635 in più della capienza regolamentare. “Nelle carceri voglio riportare di moda le regole e il rispetto verso gli altri”, dice l’esponente della Lega.
di Andrea Ossino
La Repubblica, 17 dicembre 2023
“Pestato e ucciso, aveva visto un rapporto sessuale in carcere”. “Hanno modificato le relazioni, hanno cambiato medico legale, lo hanno vestito con indumenti della Caritas e hanno fatto sparire quelli sporchi di sangue con le prove e le impronte”: ecco la nuova ricostruzione che potrebbe stravolgere il caso del detenuto romano, deceduto il 12 ottobre del 2022 nel penitenziario di Oristano. “Gli ha rotto l’osso del collo con una spranga e due colpi di manganello”.
di Massimo Massenzio
Corriere Torino, 17 dicembre 2023 “La situazione negli istituti penitenziari piemontesi è critica, ma continuare a evidenziare solo le difficoltà relative alla sicurezza non risolve il problema e fornisce una visione assolutamente parziale”. A una settimana dall’inizio delle vacanze natalizie, uno dei periodi più difficili per la popolazione del carcere, il garante Bruno Mellano lancia un appello: “Dobbiamo affrontare la delicata questione delle carceri con la necessaria serenità. È quello che serve in questo momento”.
di Francesco Mariucci
Corriere dell’Alto Adige, 17 dicembre 2023 Il centrosinistra in via Dante: “Struttura fatiscente”. Kompatscher: attendiamo risposte da Roma. Una delegazione di consiglieri regionali ha fatto visita al carcere di Bolzano, denunciando le carenze di un edificio che dovrebbe essere abbandonato in favore di un nuovo istituto: “Una struttura fatiscente, con un livello igienico tremendo” dicono i consiglieri. Per il nuovo carcere servono fondi statali, ma da Roma si muove poco, il progetto sembra dimenticato in un cassetto. “Il governo sta ancora facendo le sue valutazioni” fa sapere il presidente Arno Kompatscher.
di Silvia Bini
La Nazione, 17 dicembre 2023 Piacenti assume cinque detenuti. L’azienda pratese, una delle più note a livello internazionale, aderisce al progetto “Seconda Chance”. I 5 detenuti arrivano da Pianosa, Gorgona e Dogaia. “Non sono più gli stessi del passato: meritano questa possibilità”. L’arte come forma di riscatto. Arte come integrazione. Arte come opportunità. Sono innumerevoli le declinazioni per il progetto sociale che ha per protagonisti cinque detenuti che sono stati assunti dalla Piacenti Spa.
di Antonella Gasparini
Corriere del Veneto, 17 dicembre 2023 L’ultima persona l’hanno trovata morta nel parcheggio di un’azienda dismessa, vicino al sottopasso di via Giustizia a Mestre, giovedì. Verso le 19, non molto distante dalla stazione in via Trento, la polizia ferroviaria ha scoperto a salma di una quarantenne, il quarto senzatetto recuperato privo di vita in strada negli ultimi quindici giorni. Se non è un’emergenza, di sicuro fa pensare. Delle altre tre vittime, una sola non era nota ai servizi sociali del Comune: si tratta del giovane trovato il primo dicembre in via Filiasi, adagiato su una panchina e con segni di ecchimosi e ferite sul corpo che la procura sta approfondendo.
ilfriuliveneziagiulia.it, 17 dicembre 2023 Incontro pubblico, martedì 19 dicembre alle ore 17.30 al Circolo della Stampa di Trieste, promosso dall’associazione Conferenza per la Salute Mentale nel Mondo Franco Basaglia, dove dialogheranno Giovanna Del Giudice - presidente di Copersamm; Valeria Verdolini - ricercatrice presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca, Presidente di Antigone Lombardia e Luca Sterchele - dottorando in Scienze sociali presso l’Università degli Studi di Padova, membro dell’Associazione Antigone. L’Associazione politico-culturale a cui aderiscono prevalentemente magistrati, operatori penitenziari, studiosi, parlamentari, insegnanti e cittadini che a diverso titolo si interessano di giustizia penale.
di Roberta Polese
Corriere del Veneto, 17 dicembre 2023 Duro l’ex sindaco di Padova Zanonato, addolorati Casarini e Caccia. Sul ruolo del leader operaista la politica si è sempre divisa. Toni Negri è morto ieri alle cinque del mattino nella sua casa di Parigi, aveva 90 anni. A darne notizia è stata sua moglie Judith Revel. Era nato a Padova nel rione Palestro, poco lontano dal suo liceo, il classico Tito Livio. “Essere comunista per me voleva dire conoscere un futuro nel quale avremmo conquistato il potere di essere liberi, di lavorare meno, di volerci bene”. Il 17 agosto del 2023 Toni Negri aveva rilasciato una lunga intervista sul sito Euronomade. Era il suo testamento.
di Paolo Delgado
Il Dubbio, 17 dicembre 2023 Rivoluzionario di professione, docente, teorico marxista, Toni Negri era uno di quegli intellettuali militanti che si alzavano ogni mattina all’alba per intervenire ai cancelli delle fabbriche. Fino all’arresto nel 1979 che lo costrinse in prigione per anni. Maestro lo è stato di certo. Quello “cattivo”, il peggiore di tutti per alcuni, incluso il ministro della Cultura Sangiuliano che così è tornato a definirlo. Buono, anzi impareggiabile per la parte di più lucida e colta della sinistra radicale in Europa come negli Usa. Ma la statura di Antonio Negri, Toni per tutti e da sempre, scomparso a 90 anni senza aver mai perso un colpo quanto a energia e lucidità, quella non la mette in discussione nessuno.
di Gigi Riva*
Il Domani, 17 dicembre 2023 Il leader di Autonomia operaia è morto a Parigi all’età di 90 anni. Fu il più giovane docente universitario d’Italia. Gli esordi nell’azione cattolica, la violenza rivendicata come un diritto per gli sfruttati, il carcere, la fuga in Francia. E infine la critica feroce al neo-liberismo. Un marxista oltre Marx. Controverso, ma universalmente considerato un gigante del pensiero. Qualunque etichetta applicata a Toni Negri, morto ieri a Parigi all’età di 90 anni, è riduttiva, incapace di delineare un personaggio troppo poliedrico per essere incasellato in un’unica definizione.
di Luca Barbieri
Corriere del Veneto, 17 dicembre 2023 Il 10 maggio 2022, in una piccola aula di via del Santo, lì dove il 7 aprile del 1979 piombavano le camionette impegnate nella retata, una piccola folla di persone ascoltava Toni Negri in collegamento da Parigi. Non annunciato nel programma ufficiale dell’evento (ed è facile capire il perché), in quello che era stato il suo istituto di Scienze Politiche Negri commemorava, in occasione dell’uscita del libro “Guido Bianchini. Ritratto di un maestro dell’operaismo”, il suo amico “fratello maggiore, un vero rivoluzionario umanista”.
di Rossana Rossanda*
Il Manifesto, 17 dicembre 2023 Rossana Rossanda così descrisse le assoluzioni e il crollo, sostanziale, del processo 7 aprile. La Corte d’Appello di Roma ha demolito il castello accusatorio del 7 aprile attraverso il quale Stato, partiti e poteri si liberarono nel 1979 dell’Autonomia operaia. E mandarono un segnale minaccioso ai movimenti, inchiodati tra l’attacco delle organizzazioni armate da un lato e quello del partito comunista dall’altro. I grandi sostenitori del delirio del procuratore padovano Calogero, del primo pentito, ancorché assassino comune, Fioroni e delle leggi speciali sono stati infatti un drappello di magistrati, avvocati, giornalisti e dirigenti comunisti, con il codazzo ossequente dell’Unità e di Repubblica.
di Lanfranco Caminiti
Il Dubbio, 17 dicembre 2023 A Rebibbia facevo il barbiere. Nessuno voleva fare il barbiere - chi lo spesino, chi l’addetto ai pacchi delle famiglie. Mi feci avanti io - eccomi. Ebbi una rapida formazione professionale - chiamarono il barbiere di un braccio, non ricordo quale. E quello mi insegnò in un’oretta: metti il pettine così, solleva i capelli, taglia così. Beh lui non era Figaro, e neanche io lo sarei stato, ma qualcosa si poteva fare. Cocciuto e precisino come sono, pensai e ripensai. Pratica non ne potevo fare, perché le forbici (molto arrotondate) arrivavano con le guardie e solo il giorno dedicato al taglio.
AFFARI SOCIALI
di Rosaria Amato
La Repubblica, 17 dicembre 2023 Da Nord a Sud, da Milano a Palermo, chi ha perso o sa che perderà il reddito di cittadinanza chiede una cosa sola: poter lavorare. Un lavoro vero, pagato decentemente, in regola, perché molti degli ex percettori, soprattutto nel Mezzogiorno, si sono dovuti adattare anche al nero, e non avranno la pensione. Sui corsi di riqualificazione c’è molto scetticismo: “Fateli dentro le aziende che hanno bisogno di lavoratori”.
di Ferruccio De Bortoli
Corriere della Sera, 17 dicembre 2023 Mentre il legislatore non decide, e sono ormai passati quattro anni dalla pronuncia della Consulta sul caso Cappato, le Regioni sembrano muoversi in ordine sparso. Non è un argomento natalizio, ma se ci pensiamo bene può anche esserlo. Perché se il Natale è vita, proprio della vita, in tutti i suoi aspetti, dovremmo avere il coraggio di parlare. Anche di quella che si esaurisce nel dolore più atroce, insopportabile, inaccettabile. Nei giorni scorsi vi è stato, a Trieste, il suicidio assistito di Anna (nome di fantasia) autorizzato dalla Azienda sanitaria locale in seguito a una sentenza del Tribunale. La Corte Costituzionale ha depenalizzato il suicidio assistito solo in alcune precise circostanze.
di Guido Rampoldi
Il Domani, 17 dicembre 2023 Bambini israeliani rapiti durante un pogrom, poi imprigionati sottoterra e sottoterra morti. Bambini palestinesi sporchi di polvere e di sangue, disperati. Vittime di una guerra che ormai né Hamas né Netanyahu possono o vogliono davvero fermare. Mettete nel presepe un guerriero con la bandana verde e un tank con la stella di Davide: questo è il Natale della guerra ai bambini.
di Nello Scavo
Avvenire, 17 dicembre 2023 La politica aggressiva degli insediamenti dei coloni e ora lo stato di conflitto permanente rende sempre più difficile la vita ai palestinesi. Sulla strada per Nablus, dopo una breve sosta per curiosare intorno a una colonia israeliana in territorio palestinese, appena dopo uno stretto tornante, un blindato dell’esercito ci sbarra la strada, mentre un colono armato piomba dalla collina polverosa con il suo fuoristrada. È il colono, un civile armato, a dare gli ordini. “Se ti rivedo ti spezzo le gambe”, grugnisce contro la nostra guida, un arabo israeliano. “Due popoli e due Stati”, sembrava una promessa buona quando la Cisgiordania era solo Palestina e Israele era solo Israele.
La Repubblica, 17 dicembre 2023 Nazioni Unite: lo scoppio del conflitto a Khartoum ad aprile 2023 ha esasperato una crisi che in Darfur non è mai stata del tutto risolta. Nove milioni di persone hanno bisogno di assistenza umanitaria per sopravvivere e circa quattromila sono state prese di mira o uccise a causa della loro etnia. Il Darfur sta tornando agli anni bui, quelli dei combattimenti brutali e delle atrocità che provocarono, venti anni fa, la morte di trecentomila persone e lo sfollamento di milioni di altre.
di Fabio Tonacci
La Repubblica, 17 dicembre 2023 La donna rischia 16 anni di carcere ed è detenuta in condizioni disumane. Roberto Salis ha scritto alla premier Meloni (due volte), al Guardasigilli, al ministro degli Esteri, ai presidenti di Senato e Camera, per un intervento diplomatico a tutela dei diritti di sua figlia: nessuno ha risposto. “Non mi ha risposto nessuno, finora…”. Roberto Salis è un padre che sta perdendo fiducia nella politica e nelle istituzioni italiane.
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Mostra fotografica: "Ritratti in carcere", di Margherita Lazzati (Milano, fino al 7 gennaio 2024)
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