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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di domenica 9 aprile 2023
di Franco Corleone
L’Espresso, 9 aprile 2023 Il carcere si manifesta sempre più come il luogo di contraddizioni e di finzioni. Dallo specchio della composizione sociale della popolazione detenuta - tolti i 740 soggetti richiusi nelle sezioni speciali del 41bis e i diecimila ristretti nell’Alta sicurezza - si riflette un’umanità dolente costituita da consumatori e piccoli spacciatori di sostanze stupefacenti vietate: stranieri, poveri, “borseggiatrici rom”, come è stato detto a sprezzo di razzismo, tossicodipendenti, secondo una definizione approssimativa.
di Fosca Bincher
open.online, 9 aprile 2023 Anche se la richiesta veniva dal suo partito - Fratelli d’Italia - il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha detto un perentorio no: non verrà applicata nelle carceri italiane rigorosamente la legge anti-fumo. Perché la sola libertà che hanno i detenuti è quella di fumarsi una sigaretta in cella, anche se nei pressi ci sono agenti della Polizia penitenziaria cui potrebbe dare fastidio.
blogsicilia.it, 9 aprile 2023 Un detenuto di 56 anni si è tolto la vita nel carcere Pagliarelli di Palermo. Filippo Giovanni Corrao è stato trovato impiccato. Sono intervenuti gli agenti della polizia penitenziaria e i sanitari dell’istituto di pena che hanno cercato di fare di tutto per salvarlo. Al loro arrivo sanitari del 118 hanno constatato il decesso. Gli agenti della polizia penitenziaria e la direzione del carcere stanno cerando di ricostruire quanto successo.
L’Unione Sarda, 9 aprile 2023 La Garante regionale dei detenuti: “Chiederò un tavolo di confronto con sindacati e personale della struttura”. Sul caso del suicidio di Angelo Frigeri, trovato morto nella sua cella all’istituto penitenziario di Uta, interviene Irene Testa, Garante regionale delle persone sottoposte a privazione della libertà personale: “Persone con grandi disagi non possono essere gestite in carcere. Occorrono altre strutture. Chiederò un tavolo di confronto con sindacati e personale del carcere di Uta”.
comune.modena.it, 9 aprile 2023 Domande fino al lunedì 8 maggio. La figura, a garanzia delle persone private della libertà personale, sarà eletta dal Consiglio comunale. Si è aperta la fase di raccolta delle candidature per la nomina a Garante dei diritti delle persone private della libertà personale del Comune di Modena. La figura, che opererà per i diritti dei detenuti e in genere per chi è privato o limitato nella libertà personale, è stata istituita, con voto unanime, dal Consiglio comunale che ha anche approvato il Regolamento con requisiti, funzioni ...
di Giovanni Melillo*
Il Fatto Quotidiano, 9 aprile 2023 A Napoli, la questione minorile è esacerbata, incredibilmente aggravata, da una speciale condizione di frammentazione del tessuto sociale e di debolezza delle politiche pubbliche di inclusione e integrazione sociale.
di Francesca Barra
L’Espresso, 9 aprile 2023 Elvira Quagliarella è arrivata nel quartiere napoletano quando era abbandonato alla camorra. Ha portato la cultura, cercando di dare le stesse opportunità educative a tutti. Perché in mezzo al brutto esiste il bello, anche se non fa notizia. “Amo Scampia e la sento come la mia terra. La amo incondizionatamente, nonostante le sue molteplici contraddizioni”.
di Giuseppina Manin
Corriere della Sera, 9 aprile 2023 Il progetto ideato dalle Dimore del Quartetto in collaborazione con Cisproject e con il sostegno di Itsright. L’obiettivo è coinvolgere un gruppo di detenuti del carcere di Opera in un programma che coniuga parola e musica. In carcere Raffaele ci è nato. La madre, che a Forcella campava di contrabbando, per non essere arrestata, come Filumena Marturano, era sempre incinta.
Giornale di Sicilia, 9 aprile 2023 Nel carcere di Sciacca è stata realizzata una sala colloqui con, sui muri, la riproduzione della piazza del paese e coloratissimi personaggi Disney. L’obiettivo è quello di mettere a disposizione dei bambini, che con il resto delle famiglie vanno a trovare i papà detenuti, un ambiente il meno traumatico possibile.
di Aldo Grasso
Corriere della Sera, 9 aprile 2023 La serie diretta da Julian Jarrold e Elisa Amoruso tratta un tema difficile e spinoso come quello delle collaboratrici di giustizia con una scrittura molto coscienziosa. Per capire il senso delle polemiche suscitate dalla messa in onda di “The Good Mothers” bisogna partire da una constatazione: la serie diretta da Julian Jarrold e Elisa Amoruso è un ottimo lavoro.
di Francesco Saraceno*
Il Domani, 9 aprile 2023 Il Fondo Monetario internazionale nel suo rapporto sulle finanze pubbliche sottolinea ancora una volta l’impatto redistributivo di inflazione e politiche monetarie restrittive, raccomandando trasferimenti mirati per proteggere i più vulnerabili. Se la politica monetaria è una mazza la politica di bilancio è un fioretto, che può contare su una pluralità di strumenti e può calibrare meglio le misure controllandone gli effetti a breve e a lungo termine. Anche la BCE oggi si preoccupa più della spirale prezzi-profitti che di quella prezzi-salari ...
di Chiara Sgreccia
L’Espresso, 9 aprile 2023 Frequentava la facoltà di medicina, era fuoricorso. Il 6 aprile a Chieti un ragazzo di 29 anni si è suicidato. “Non possiamo più restare fermi davanti a tutto questo. Non si può morire di università”. È successo di nuovo: un altro studente universitario si è tolto la vita. Anche perché si è sentito inadeguato rispetto al percorso di formazione che aveva intrapreso. Aveva 29 anni, studiava medicina all’Università degli Studi G. D’annunzio, viveva a Chieti, in un’abitazione che condivideva con la sorella più grande, non lontana dalla facoltà.
di Roberto Ciccarelli
Il Manifesto, 9 aprile 2023 Parla Alessandra De Fazio, studentessa di medicina e presidente del Consiglio degli studenti dell’università di Ferrara, che ha denunciato gli effetti drammatici del sistema neoliberale dell’istruzione davanti al presidente della Repubblica Mattarella: “Il diritto allo studio va veramente finanziato. E va creato un reddito di formazione che possa permettere a tutti di studiare e vivere. L’università dovrebbe virare da un sistema classista a uno accessibile, gratuito e garantito. Alle componenti studentesche consapevoli ...
di Dijana Pavlovic*
Il Riformista, 9 aprile 2023 L’8 aprile è una data fondamentale per il popolo romanì. Dopo la fine della seconda guerra mondiale e lo sterminio di rom e sinti da parte dei nazifascisti nacque in Europa un movimento che nel 1971 promosse il primo congresso mondiale, nel quale intellettuali e attivisti rom hanno definito le basi della nostra autodefinizione: non siamo zingari, siamo Rom, cioè uomini, un popolo con una bandiera e un inno. Da quel congresso nacque la Romani Union, riconosciuta nel 1979 dall’Onu. Da allora si celebra la Giornata ...
di Alessandro Di Matteo
La Stampa, 9 aprile 2023 Il Pd prepara una proposta. Zan: “La destra contro le famiglie arcobaleno. Sì alle adozioni e al riconoscimento dei figli”. Lepri: “Non si risolve così”. È stata una delle prime iniziative di Elly Schlein da segretaria e a breve diventerà una proposta di legge vera e propria: il Pd va avanti con la battaglia sui diritti per le famiglie arcobaleno, impegno preso dalla leader dem alla manifestazione di Milano a marzo.
di Daniele Mastrogiacomo
L’Espresso, 9 aprile 2023 “I diritti nel mondo sono sotto attacco”, ci dice Riccardo Noury, portavoce italiano di Amnesty International, di cui fa parte dal 1980. Un osservatore attento e puntuale su una tendenza che mette a rischio i valori fondamentali della democrazia.
di Stefano Stefanini
La Stampa, 9 aprile 2023 Israele affronta la tempesta perfetta. Largamente autoinflitta. Il governo di estrema intolleranza, che Benjamin Netanyahu ha messo insieme per tornare al potere, ne ha creato le condizioni. Questa la differenza rispetto al passato. I nemici di Israele, che non mancano, ne approfittano. Per esistere e prosperare, lo Stato di Israele ha imparato a convivere col rischio.
di Marta Serafini
Corriere della Sera, 9 aprile 2023 In segno di solidarietà per l’ennesima discriminazione si fermano anche gli uomini. Resteranno a casa in segno di solidarietà. Gli uomini afghani che lavorano per le Nazioni Unite a Kabul si asterranno dal lavoro per mostrare il loro sostegno alle colleghe dopo che i talebani hanno proibito alle donne afghane di lavorare per l’organizzazione.
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