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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di venerdì 11 agosto 2023
di Andrea Oleandri
antigone.it, 11 agosto 2023 Il sovraffollamento continua ad essere una delle principali problematiche del sistema penitenziario italiano, con un tasso che viaggia attorno al 121%, con 10.000 persone detenute in più rispetto ai posti effettivamente disponibili (e un numero di presenze in costante crescita).
di Eleonora Martini
Il Manifesto, 11 agosto 2023 La procedura per la nomina dei tre nuovi membri del collegio del Garante nazionale delle persone private di libertà voluti dal governo Meloni al posto di Mauro Palma, Daniela De Robert e Emilia Rossi, con l’obiettivo di depotenziare l’Autorità, si è fermata ancor prima di iniziare. Il terzetto proposto a luglio dal ministro Nordio - i docenti universitari Felice M. D’Ettore (presidente) e Mario Serio, e Carmine A. Esposito - non è infatti mai approdato in Cdm.
di Claudia Osmetti
Libero, 11 agosto 2023 Per il sottosegretario Delmastro “le cure non sono compromesse”. Colosimo (Antimafia): nessuna revoca. Premesso che la differenza tra lo Stato e la mafia è proprio che lo Stato fa giustizia e non vendetta (per cui tutela il diritto alla salute di tutti, compresi i criminali ex latitanti, ex padrini, assassini e stragisti), torna il dibattito sul 41 bis.
di Damiano Aliprandi
Il Dubbio, 11 agosto 2023 Nel cuore del super carcere sardo di Bancali, risuona una voce di sfida che spezza il silenzio dell’isolamento: quella di Domenico Porcelli, detenuto al 41 bis, che combatte con un’arma estrema, lo sciopero della fame, per far risuonare la sua disperata richiesta di ascolto. Irene Testa, Garante regionale delle persone private della libertà personale della Sardegna e tesoriera nazionale del Partito Radicale, lo ha nuovamente visitato, gettando luce su una situazione che altrimenti rimarrebbe relegata nei sotterranei del regime speciale.
di Damiano Aliprandi
Il Dubbio, 11 agosto 2023 È l’ex ergastolano ostativo e scrittore Carmelo Musumeci, noto per le sue battaglie per i diritti dei detenuti e per essere l’esempio vivente di come una persona può cambiare. Oltre al danno, la beffa. Per lunghi periodi di detenzione gli è stato riconosciuto il trattamento disumano e degradante, compresi quelli riguardanti la reclusione presso il famigerato carcere dell’Asinara. Finito di scontare la pena, gli è arrivata la cartella esattoriale dove si ritrova costretto a pagare il mantenimento anche per quei periodi di tortura ricevuta.
di Patrizio Gonnella e Susanna Marietti
Il Manifesto, 11 agosto 2023 Meriterebbero di entrare in un tour di turismo sociale, le isolate fattorie di Is Arenas, Isili e Mamone dove lavorano più di 300 detenuti. Tra benefici e solitudine: un modello penitenziario che ha bisogno di futuro. “Purtroppo, nella condizione in cui devo vivere, i capricci nascono da soli: è incredibile come gli uomini costretti da forze esterne a vivere in modi eccezionali e artificiali sviluppino con particolare alacrità tutti i lati negativi del loro carattere” (Antonio Gramsci in Lettere dal carcere).
GIUSTIZIA
di Giovanni Verde
Corriere del Mezzogiorno, 11 agosto 2023 Gli elettori hanno condiviso l’idea che l’esercizio dell’azione penale oggi crea problemi. La soluzione tecnica di questi problemi, tuttavia, comporta scelte, che restano affidate alla responsabilità degli eletti, i quali non si possono fare scudo di una presunta ed inesistente volontà degli elettori. In tema di giustizia ciò è tanto più vero, in quanto le scelte non devono essere imposte, ma condivise, perché la giustizia è “un bene comune”.
di Simona Musco
Il Dubbio, 11 agosto 2023 Per il penalista, il decreto intercettazioni è “un massacro delle garanzie” ed un provvedimento “incostituzionale”. “Nordio decida: o dimostra chi è o vada via”. Nordio? “Un ministro di copertura”. Il decreto sulle intercettazioni? “Un massacro delle garanzie, incostituzionale”. Per Gaetano Pecorella, penalista e già presidente della Commissione Giustizia alla Camera, non ci sono dubbi: non esiste alcuna possibilità che questo governo realizzi quello che, almeno a parola, era il programma garantista del Guardasigilli sulla giustizia.
di Antonio Ciccia Messina
Italia Oggi, 11 agosto 2023 Si applica subito l’estensione dello scivolo delle intercettazioni penali: per eco-reati, sequestri di persona estorsivi, reati di terrorismo e di mafia possono essere usate, anche nei procedimenti pendenti, se gli indizi sono sufficienti (non per forza gravi) e se semplicemente necessarie (senza essere doverosamente indispensabili).
di Paolo Pandolfini
Il Riformista, 11 agosto 2023 Con il nuovo Decreto Legge basteranno i “sufficienti indizi” per autorizzare gli ascolti, destinati a crescere in maniera esponenziale anche per ambito di applicazione. La tanto attesa stretta sulle intercettazioni telefoniche, “una barbarie che ci costa 200milioni di euro l’anno per raggiungere risultati minimi” è durata giusto il tempo di un paio di interviste: quando si è trattato di passare dalle parole ai fatti, il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha dato invece il via libera ad un provvedimento che è l’esatto contrario.
di Gian Domenico Caiazza
Il Riformista, 11 agosto 2023 Il Governo Meloni ha dunque varato, per di più con decretazione di urgenza, la più sostanziosa e micidiale estensione del potere di intercettazione delle conversazioni tra privati della storia repubblicana. Il regime già eccezionale delle intercettazioni quando si è in presenza di associazioni mafiose, viene ora esteso anche a reati comuni che il PM ritenga commessi “con modalità mafiose”. Insomma, mentre per poter fare uso di quei poteri davvero eccezionali di ascolto era almeno necessario che vi fossero indizi del reato ...
di Paolo Pandolfini
Il Riformista, 11 agosto 2023 Nel caso si tratti di magistrati, la domanda viene accolta in ben sette casi su dieci, succede l’opposto se il denunciante non indossa la toga. Da tempo ormai le decisioni giudiziarie in tema di diffamazione stanno creano grande disorientamento.
di Claudio Cerasa
Il Foglio, 11 agosto 2023 L’altra notte la casa di Begalli, l’uomo che ha investito e ucciso Chris Obeng Abon, è stata presa d’assalto da una trentina di ragazzi, incappucciati. Al grido di “assassino, devi morire, ti ammazziamo”, hanno tentato un linciaggio in piena regola.
di Frank Cimini
L’Unità, 11 agosto 2023 Per Alfredo Cospito non basta la tortura del 41bis fino al divieto di tenere in cella le foto dei genitori defunti. Cospito continua ad essere processato un po’ ovunque. Per stare agli ultimi giorni tra Perugia, Genova, Firenze e Carrara con misure cautelari destinate a chi lo ha sostenuto perché come scrive il giudice delle indagini preliminari del capoluogo ligure inneggiare a Cospito è un reato. Il circolo culturale anarchico “Gogliardo Fiaschi” di Carrara in un comunicato parla di una decina di misure che la procura di Genova ...
di Giuliana Ubbiali
Corriere della Sera, 11 agosto 2023 Il giovane parricida di Cavernago si è tolto la vita impiccandosi in bagno con la felpa. Aveva già manifestato i suoi propositi, ieri mattina era stato in Psichiatria. La Garante dei detenuti: “In via Gleno situazione pesante”. Voleva morire, Federico Gaibotti, 30 anni segnati dalla droga. E lo ha fatto, ieri pomeriggio in carcere, senza che nessuno se ne accorgesse in tempo e lo fermasse. Lo aveva detto alla vicina di casa del padre Umberto, in via Verdi a Cavernago, venerdì. Al padre stesso, prima di ucciderlo a coltellate ...
sappe.it, 11 agosto 2023 Una detenuta di origine nigeriane, 43 anni, si è lasciata di morire di fame nel carcere di Torino dove era detenuta. A nulla sono servite le sollecitazioni ad alimentarsi da parte dei medici e del personale di Polizia Penitenziaria. A dare la notizia è il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe, per voce del Segretario regionale del Piemonte Vicente Santilli.
di Marina Pupella
Avvenire, 11 agosto 2023 L’impegno del presidente del Tribunale dei minori: “Tanti detenuti mi scrivono e sognano un domani diverso per le loro famiglie”. I frutti del progetto “Liberi di scegliere”. Viaggio nella città dopo l’allarme sui baby-criminali. Il racconto del giudice Di Bella, che cerca di allontanare gli adolescenti dalla seduzione delle mafie. La procura etnea e Libera: percorsi per le mogli dei capiclan.
di Luca Andreazza
ildolomiti.it, 11 agosto 2023 L’esperto: “Rischiano di uscire ed essere peggio di prima”. Fra i detenuti sono molti quelli che si sottopongono a cure ansiolitiche e psichiatriche. Le Rems hanno pochi posti, Angelo Parolari presidente di “Voce Amica” spiega che l’assenza strutture adatte e personale adeguato rischiano di rendere nulla la funzione rieducativa e riabilitativa del carcere: “Alla fine rischiano di uscire dalla struttura incattiviti e vere e proprie bombe ad orologeria”. Preoccupazione anche da parte della Polizia penitenziaria, Mazzarrese: “Difficile gestire ...
Il Resto del Carlino, 11 agosto 2023 I soccorsi erano arrivati subito, ma la lettiga con l’uomo non riusciva a passare tra i cancelli. Per ‘liberarlo’ sono dovuti intervenire i vigili del fuoco con una barella speciale: lo hanno caricato a spalla. Tre ore, dalla chiamata al 118 all’arrivo in ospedale. Che un carcere abbia barriere è fisiologico. Ma che queste impediscano o ritardino in maniera pesante il soccorso ai detenuti, è un problema che va preso in mano e risolto.
di Carlotta Rocci
La Repubblica, 11 agosto 2023 “Ho dovuto scegliere se avere paura di morire di fame o di morire soffocato”. Sono le parole di un detenuto di 64 anni, che sta scontando la pena inflittagli dal tribunale di Milano, nel carcere di Torino dove è stato trasferito per i suoi problemi di salute dal carcere di Alessandria. “La mia pena è un calvario” racconta nelle venti pagine memoria affidate al suo legale e inviate alla procura di Torino, all’Ordine dei medici e al ministero di Grazia e Giustizia denunciando i medici del carcere.
di Marco Carta e Andrea Ossino
La Repubblica, 11 agosto 2023
Oltre la procura si muovono Corte dei conti, Consiglio di Stato, Anac e Authority. La procura di Roma, la Corte dei Conti, l’ex garante dei detenuti di Roma e quello nazionale. L’Autorità garante della concorrenza e del mercato, ma anche il Consiglio di Stato, il Tar dell’Emilia Romagna e l’Anac.
di Emanuela Tommasi
Gazzetta del Mezzogiorno, 11 agosto 2023 La professoressa Cucci: “Hanno espresso quei sentimenti che difficilmente avrebbero manifestato”. Detenute di alta sicurezza aprono il cuore alla poesia e conquistano due premi nazionali. Il 23 agosto prossimo, alle 19, nella Biblioteca provinciale Bernardini, a Lecce, si concluderà la seconda edizione del Concorso “Pluriverso femminile” - aperto a tutte le donne senza limiti di età ha l’obiettivo di diffondere la poesia in tutti gli strati sociali al fine di fare emergere sentimenti ed emozioni troppo spesso sopiti ...
CULTURA
di Frank Cimini
L’Unità, 11 agosto 2023 “Pensare l’impensabile tentare l’impossibile” è il titolo di un lavoro di 73 pagine (10 euro, Edizioni Colibrì) - a cura dell’Archivio Primo Moroni, Calusca City Lights e Csoa Cox 18 - che sintetizza un dibattito avvenuto a Milano nei mesi scorsi e va oltre aggiornando il caso di Alfredo Cospito e del 41bis del quale viene messa in discussione la definizione di carcere duro perché significherebbe pensare che possa esistere un carcere leggero. Insomma il problema è il carcere.
di Gennaro Grimolizzi
Il Dubbio, 11 agosto 2023 Ha formato generazioni di avvocati, notai e magistrati I suoi “Appunti” dedicati “Allo Stato dei diritti”. Ha suscitato grande commozione la scomparsa di Marcello Gallo. Il giurista aveva 99 anni (nacque a Roma nel 1924) ed è stato ordinario di diritto penale nelle Università di Urbino, Torino e Roma “La Sapienza”. È stato anche Accademico dei Lincei e all’impegno universitario affiancò quello in politica: fu eletto senatore della Democrazia Cristiana nel 1983 per poi essere riconfermato nel 1987. Prima di approdare in Parlamento ...
di Filomena Gallo*
La Stampa, 11 agosto 2023 Sul fine vita l’Italia si sta avvicinando alla Svizzera senza che il Parlamento si occupi della materia. Il merito è del coraggio delle persone malate che hanno agito alla luce del sole, delle azioni di disobbedienza civile e dell’esercizio della responsabilità professionale di medici e giudici. Esistono ormai i precedenti giudiziari e amministrativi per accogliere legalmente in Italia, oggi, le richieste di aiuto al fine vita da parte dello stesso segmento di popolazione che ottiene legalmente l’eutanasia in Olanda. Nell’indifferenza dei partiti ...
di Don Mattia Ferrari
La Stampa, 11 agosto 2023 Le richieste d’aiuto dei migranti deportati e bloccati al confine tra Libia e Tunisia: “Empatizzate con noi”. È l’apice della violenza contro le persone che dal Sud del mondo cercano dignità bussando all’Occidente.
di Marina Della Croce
Il Manifesto, 11 agosto 2023 Accordo raggiunto tra i due paesi ma nessuno garantisce sul rispetto dei diritti umani. Pattuglie miste a guardia della frontiera. Tunisia e Libia si dividono i migranti ammassati da settimane senza cibo né acqua al confine tra i due paesi. A dare l’annuncio sono stati ieri il ministro dell’interno libico, Imed Trabelsi e l’omologo tunisino Kamal El-Feki al temine di un negoziato nel quale è stato deciso anche di creare pattuglie comuni per garantire “la sicurezza della frontiera”. La notizia è però solo in parte positiva. Se da un lato si ...
di Massimo Gaggi
Corriere della Sera, 11 agosto 2023 Gli attivisti del “Cop watching” inseguono ovunque i poliziotti “armati” di cellulare. Gli agenti sono diventati più rispettosi dei diritti dei cittadini, ma anche più timorosi. Cop watching, l’impegno di attivisti che riprendono gli interventi della polizia per documentare possibili abusi o usi eccessivi della forza, negli ultimi anni si è talmente diffuso negli Stati Uniti da diventare una piccola industria. Quelli che un tempo si presentavano come citizen journalist, cittadini che, armati di smartphone, riprendevano e ritrasmettevano eventi ...
di Giuseppe Sarcina
Corriere della Sera, 11 agosto 2023 Il generale Tiani non incontra l’Ecowas, Bazoum ancora recluso. I capi di Stato del blocco africano si sono dati appuntamento domani in Nigeria. “Chiamateci in qualunque momento”, fa sapere Evgeny Prigozhin, il capo della Wagner, ai golpisti del Niger. “Il dialogo è lo strumento preferibile per risolvere la crisi”, manda a dire ai partner africani e occidentali il segretario di Stato americano, Antony Blinken. In serata, in un’intervista alla “Bbc”, Blinken aggiunge: “Non so se quello che sta accadendo in Niger è stato fomentato ...
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