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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di sabato 29 ottobre 2022
di Riccardo Polidoro
Il Riformista, 29 ottobre 2022 “La pena non coincide necessariamente con il carcere. L’esecuzione della pena, che deve essere certa, deve essere proporzionata, deve essere soprattutto equa, perché il primo giudice del giudice è l’imputato o il condannato”.
di Luca Cereda
vita.it, 29 ottobre 2022 Nella sua relazione a Montecitorio, la premier ha parlato di giustizia solo per rapidi accenni, e lo ha fatto ricordando il dramma dei 72 suicidi nell’anno in corso, “ma in chiave poco rassicurante quando dice che il rimedio al sovraffollamento e ai suicidi in cella è costruire nuovi penitenziari”, secondo il giurista e presidente dell’Associazione Antigone Patrizio Gonnella.
di Susanna Marietti*
Il Fatto Quotidiano, 29 ottobre 2022 Un altro suicidio in carcere, il settantaduesimo dall’inizio dell’anno. Facendo le proporzioni, è come se in Italia nella società libera quasi 80.000 persone avessero scelto di togliersi la vita (i suicidi nel nostro Paese sono meno di 4.000 l’anno). Sarebbe considerata un’emergenza nazionale e non si parlerebbe di altro.
di Damiano Aliprandi
Il Dubbio, 29 ottobre 2022 Era da appena due giorni in carcere alle Vallette di Torino per aver tentato di rubare un paio di cuffie. E ieri si è tolto la vita impiccandosi il giovane detenuto di origine africana. Con la sua morte sono 72 i suicidi in carcere dall’inizio dell’anno, ai quali, come sottolinea il segretario generale della Uilpa polizia penitenziaria, Gennarino De Fazio, vanno “aggiunti quattro appartenenti al Corpo di polizia penitenziaria che si sono tolti la vita”.
di Piero Sansonetti
Il Riformista, 29 ottobre 2022 È un ragazzino di 22 anni, africano, beccato all’uscita di un supermercato con delle cuffiette in tasca che non aveva pagato. Si è impiccato. Non c’entrano niente le carceri sovraffollate, il carcere comunque è barbarie.
di Eleonora Martini
Il Manifesto, 29 ottobre 2022 Settantadue. È un numero e allo stesso tempo una moltitudine. In entrambi i casi, una tragedia. Nel freddo ragionamento aritmetico e statistico, ieri con il 72esimo suicidio nelle carceri italiane è stato raggiunto un record non più relativo ma assoluto: mai toccato, almeno dal 1980 ad oggi, secondo i dati ministeriali elaborati dalla redazione di Ristretti orizzonti. Solo nel 2009, a fine anno però, si è raggiunto un pari numero di detenuti suicida.
Il Fatto Quotidiano, 29 ottobre 2022 Palazzo San Macuto ha esaminato il fenomeno delle scarcerazioni dei detenuti durante l’emergenza Covid, che creò scalpore anche perché alcuni esponenti di organizzazioni mafiose - come Pasquale Zagaria e Francesco Bonura - vennero liberati direttamente dal regime di 41 bis. Sulle rivolte la commissione scrive: “Una regia mafiosa? Ipotesi fondata ma da verificare”.
di Raffaella Tallarico
rollingstone.it, 29 ottobre 2022 La proposta di un sindacato di polizia penitenziaria vorrebbe proteggere gli agenti, che non riescono a gestire i detenuti con disturbi psichiatrici, perché pochi e non supportati da personale adeguato. Ma la chiusura degli opg rimane una conquista giuridica e sociale, nonostante i fronti ancora aperti e le difficoltà applicative del nuovo sistema.
di Errico Novi
Il Dubbio, 29 ottobre 2022 Un fedelissimo come vice del guardasigilli e un accordo su carcere e prescrizione. Si chiama guerra civile a bassa intensità. È una categoria della politica. La si usa per descrivere ad esempio il clima degli anni di piombo, in particolare lo scontro fra destra e sinistra extraparlamentari. Bene, potrebbe essere rispolverato, il concetto, per spiegare cosa accade sulla giustizia.
di Alessandro Parrotta
Il Dubbio, 29 ottobre 2022 Discrezionalità dell’esercizio dell’azione penale da parte delle Procure e separazione delle carriere: i primi temi sui quali il ministro ha dichiarato di voler intervenire. Carlo Nordio ha da subito definito le proprie linee d’azione che intende portare avanti durante la guida del ministero di Giustizia, in parte in continuità con quelle della Presidente Marta Cartabia, dall’altra introducendo significative novità, comunque già auspicate da tempo immemore.
di Henry John Woodcock
Corriere del Mezzogiorno, 29 ottobre 2022 Sono ancora troppi i processi che si celebrano e i rimedi individuati non li snelliranno. Dopo aver partecipato all’agone elettorale per l’elezione dei membri togati del nuovo Csm e, soprattutto, dopo aver personalmente contribuito all’agognato raggiungimento dell’obbiettivo dell’immunità di gregge per il Covid - 19 (e come avrei mai potuto sottrarmi...), è tempo di fare qualche riflessione su quello che è stato, e soprattutto, su quello che sarà.
di Alessandro Parrotta
La Discussione, 29 ottobre 2022 Linee chiare, comunicate in modo semplice ed efficace. Così inizia il ministero del nuovo Guardasigilli, già Procuratore Aggiunto di Venezia nonché Presidente della Commissione di riforma del Codice Penale (2002 - 2006). La materia sulla quale intende intervenire Nordio è contenuta nelle sue stesse recenti dichiarazioni: la discrezionalità dell’esercizio dell’azione penale da parte degli Uffici di Procura e l’indimenticata separazione delle carriere.
di Davide Varì
Il Dubbio, 29 ottobre 2022 Il presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati chiede un rinvio dell’applicazione delle nuove norme: “Ci saranno forti difficoltà organizzative e disorientamenti interpretativi”.
di Paolo Ferrari
Libero, 29 ottobre 2022 Marta Cartabia ha lasciato questa settimana il ministero di via Arenula e la giustizia precipita (ancora di più) nel caos. Il motivo? La riforma “epocale” del processo penale approvata in fretta e furia dal governo la scorsa estate per poter prendere i tanto agognati fondi del Pnrr. Fra i tanti diktat di Bruxelles, infatti, vi era anche quello di modificare il codice di rito per “migliorare i tempi di definizioni dei processi” e “abbattere l’arretrato”.
di Giovanni M. Jacobazzi
Il Dubbio, 29 ottobre 2022 Il parlamentino del sindacato delle toghe non ha gradito il report dell’Organizzazione che bacchettava l’Italia per le troppe assoluzioni. Voci interne smentiscono qualsiasi attrito, ma si fa largo l’ipotesi di un cambio ai vertici.
meridionews.it, 29 ottobre 2022 “La prigione e la piazza”. È questo il titolo dell’iniziativa itinerante organizzata dall’associazione Yairaiha, attiva sulla difesa dei diritti dei detenuti, e l’organizzazione regionale Antudo.
di Sara Bernacchia
La Repubblica, 29 ottobre 2022 Il Sindaco in visita in piazza Filangieri per il progetto OffCampus: “Nelle celle delle donne ci sono ancora le turche, serve ridare dignità”. “San Vittore sta in piedi grazie alla buona volontà di chi ci lavora e dei volontari, ma non è un carcere degno di Milano. O viene rimesso a norma a costo anche, se necessario, di ridurre il numero di ospiti, o non si può andare avanti”.
di Massimiliano Mingoia
Il Giorno, 29 ottobre 2022 “Il carcere di San Vittore? O si investe e si cambia oppure è meglio trasferirlo”. Il sindaco Giuseppe Sala pronuncia per la prima volta dall’inizio del suo doppio mandato in Comune iniziato nel 2016 la parola “trasferimento”. È una svolta, probabilmente dovuta alla visita del primo cittadino al reparto femminile di San Vittore: “Non esiste che una detenuta, magari incinta, condivida con tre detenute uno spazio di pochissimi metri quadrati e dovendo fare i suoi bisogni debba utilizzare un bagno alla turca".
Il Riformista, 29 ottobre 2022 “Giustizia di comunità, esigenza di condivisione e percorsi di responsabilità”. È il titolo di un convegno che si terrà il prossimo 8 novembre, con inizio alle 14, nella sala Arengario presso il Tribunale di Napoli, organizzato da Tribunale Civile e Penale di Napoli, UIEPE (Ufficio interdistrettuale esecuzione penale esterna) e CSV Napoli ETS (Centro di Servizio per il Volontariato della città metropolitana di Napoli).
quinewselba.it, 29 ottobre 2022 Ieri mattina presso la sala della Gran Guardia, a Portoferraio, si è tenuto l’evento di presentazione del progetto “Next”, finanziato dalla Regione Toscana attraverso il Fondo per lo Sviluppo e alla Coesione. Il progetto, come si legge in una nota degli organizzatori, mira a sostenere le persone detenute nell’accesso ai servizi territoriali, favorendo la creazione e il mantenimento di un collegamento con la società e facilitando il loro rientro nella comunità.
di Damiano Aliprandi
Il Dubbio, 29 ottobre 2022 Convegno organizzato da “Sbarre di zucchero”. Sono settantadue le persone che si sono tolte la vita in carcere dall’inizio dell’anno. Di fronte a questo impressionante numero, nel tentativo di sensibilizzare Istituzioni e opinione pubblica e per mettere in atto azioni concrete perché sia messa fine a questa strage, “Sbarre di zucchero”, gruppo Fb messo in piedi dalle amiche e compagne di Donatella Hodo, suicida a Montorio il primo agosto, terrà oggi alle 14,30 un convegno.
di Claudio Mazzone
Corriere del Mezzogiorno, 29 ottobre 2022 “Grazie allo studio non sono impazzito”. Pierdonato Zito, 63 anni, è il primo laureato del Polo universitario penitenziario di Secondigliano dell’Università “Federico II”. Dopo 25 anni in carcere ora è in regime di semilibertà e lavora al Comune di Succivo come volontario.
di Luca Fraioli
La Repubblica, 29 ottobre 2022 Una storia tutta italiana, veronese per l’esattezza: un gruppo di detenuti che si ravvedono e si reinseriscono nel mondo del lavoro grazie ai cavalli.La cerimonia si svolgerà giovedì 3 novembre, contestualmente all’apertura della 124sima edizione di Fieracavalli.
di Nicola Bracci
Il Domani, 29 ottobre 2022 Manifestazione a Roma per chiedere di annullare l’intesa che regola le politiche migratorie tra i due paesi Il 2 novembre scatta il rinnovo per tre anni. Quaranta organizzazioni non governative si sono riunite il 26 ottobre in piazza Esquilino, a Roma, per chiedere al nuovo governo di non prorogare il memorandum d’intesa Italia-Libia, documento che regola i rapporti tra i due paesi in tema di politiche migratorie.
di Domenico Guarino
luce.lanazione.it, 29 ottobre 2022 Il Comitato per la prevenzione della tortura, organismo del Consiglio d’Europa, ha stilato l’ultimo rapporto sulla condizione dei detenuti del Paese Balcanico. Maltrattamento durante i fermi di polizia, violenza tra detenuti, una grave carenza di personale e problemi con la fornitura di medicinali: nel nuovo rapporto sulla sua visita in Bulgaria a ottobre 2021, il Comitato per la prevenzione della tortura (CPT) del Consiglio d’Europa lancia l’allarme carcere nel Paese balcanico.
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