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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di lunedì 20 giugno 2022
di Liana Milella
La Repubblica, 20 giugno 2022 La relazione annuale del Garante al Parlamento. Oltre mille persone in cella con condanne a meno di un anno. Sono più di duemila le donne, venti con al seguito i figli. E 1.800 gli ergastolani. Nel 2022 nelle prigioni italiane 29 suicidi.
di Mauro Palma*
La Stampa, 20 giugno 2022 Il Garante dei detenuti anticipa la sua relazione al Parlamento: “Le reti sociali dovrebbero intervenire prima del diritto penale”. Il disagio psichico è ben presente nel nostro sistema di detenzione: i numeri dei gesti autolesionistici e soprattutto dei suicidi - 29, a cui si aggiungono 17 decessi per cause da accertare - dell’età e della fragilità, spesso già nota, degli autori di tali definitivi gesti sono un monito; ci interrogano non per attribuire colpe, ma per la doverosa riflessione su cosa apprendere per il futuro da queste imperscrutabili decisioni soggettive.
di Liana Milella
La Repubblica, 20 giugno 2022 Oggi in Senato la relazione sui fatti del 2021, da Santa Maria Capua Vetere a Torino. Il Garante Mauro Palma lancia due sfide: basta rispedire in Egitto i migranti dopo i casi Regeni e Zaki. E no alla detenzione se sono trascorsi troppi anni dal fatto. Dubbi anche sul nuovo testo dell’ergastolo ostativo, passato alla Camera e oggi a Palazzo Madama.
di Valentina Stella
Il Dubbio, 20 giugno 2022 “Non si può continuare a pensare al carcere come un luogo in cui si spediscono gli autori di reato per farli sparire per un po’ dalla circolazione, pensando così di proteggere efficacemente la società”. Il professor Francesco Viganò, giudice della Corte Costituzionale dal 2018, ha redatto alcune delle più importanti decisioni della Consulta degli ultimi anni.
di Giusy Santella
mardeisargassi.it, 20 giugno 2022 Mai più un bambino potrà varcare la soglia del carcere: è questo il principio da cui nasce la proposta di legge approvata alla Camera poche settimane fa, a firma del deputato del PD Paolo Siani con l’intento di evitare la permanenza dei bambini - in particolare di quelli tra 0 e 6 anni - negli istituti di pena con le loro madri.
di Simona Musco
Il Dubbio, 20 giugno 2022 Rapporto Eurispes. Per due cittadini su tre il sistema giudiziario non funziona. I mali principali? La lentezza dei processi e una legge che non è affatto uguale per tutti.
di Errico Novi
Il Dubbio, 20 giugno 2022 Gian Maria Fara, presidente di Eurispes: il vostro ultimo Rapporto Italia, rivela una sfiducia profonda, persino una disillusione, degli italiani nei confronti della giustizia. È una disillusione che si aggiunge a quella nei confronti della politica e dei partiti, radicata da tempo.
di Franco Corleone
L’Espresso, 20 giugno 2022 I cinque referendum sulla giustizia hanno realizzato la partecipazione più bassa nelle consultazioni referendarie e se non ci fosse stato il traino delle elezioni amministrative si sarebbe andati sotto il venti per cento.
di Francesco Giubilei
Il Giornale, 20 giugno 2022 Se le decisioni politiche errate sono una delle principali motivazioni per cui oggi ci troviamo in una situazione di crisi energetica, anche il giudizio dei cittadini italiani, quando sono stati interpellati su questi temi, non ha aiutato.
palermotoday.it, 20 giugno 2022 Il procuratore generale Lia Sava e il welfare mafioso: “Non basta mandare in carcere, dobbiamo sottrarre ai quartieri il consenso di Cosa nostra”. “Le stragi hanno letteralmente cambiato la mia vita, se non ci fossero state avrei proseguito il percorso da giudice civile scelto da ragazza. Invece ho pensato ci potesse essere un altro modo per dare una mano a quei colleghi arrivati in Sicilia da tante regioni d’Italia nel 1992.
di Alessia Pilotto
Il Gazzettino, 20 giugno 2022 Lavori al via a settembre, sei mesi di cantiere per avere poi 13 stanze nuove a disposizione. Un tempo che non va sprecato: per questo, il Garante dei diritti dei detenuti Franco Corleone ha chiamato a raccolta le associazioni.
di Viviana Lanza
Il Riformista, 20 giugno 2022 L’appello di tre bambini spediti in casa famiglia: “Il regalo per il mio compleanno? Passarlo insieme alla mia famiglia”. Marco (il nome è di fantasia) compirà 15 anni oggi e ha sperato fino all’ultimo che il Tribunale dei minori gli concedesse il permesso di lasciare la casa famiglia in cui è stato confinato insieme alla sorella sedicenne (l’unica ragazza nella struttura di Sarno) e al fratellino di dodici.
di Bonifacio Pignatti
L’Arena, 20 giugno 2022 “Sì come schiera d’ape, che s’infiora/una fiata e una si ritorna/là dove suo laboro s’insapora/nel gran fior discendeva che s’addorna/di tante foglie, e quindi risaliva là dove ‘l suo amor sempre soggiorna/”. Così, Dante, nel XXXI canto di Paradiso, per dire della schiera di angeli che dopo esser volati verso Dio con canti di gloria, tornano a sedere nella candida rosa, inebriati di quell’”Amor che move il sole e l’altre stelle”.
AFFARI SOCIALI
di Gustavo Zagrebelsky
La Repubblica, 20 giugno 2022 Qual è oggi il valore di questa parola? È forse questo il tempo di porre una domanda politica cruciale: domanda che da tanti anni, dalla fine della II guerra mondiale e dalla sconfitta dei totalitarismi, non si poneva nemmeno, tanto ovvia era la risposta: la democrazia con le sue forme, le sue procedure, i suoi simboli, ha un valore?
di Francesca Spasiano
Il Dubbio, 20 giugno 2022 Secondo l’indagine Eurispes gli italiani sono più vicini ai temi etici. Grande consenso sull’eutanasia, ma il suicidio assistito resta un tabù.
di Giusi Fasano
Corriere della Sera, 20 giugno 2022 Il paradosso per i “Mario” che verranno è che la non-legge del momento garantisca più diritti a più persone di quanto farebbe il provvedimento in attesa di approdare al Senato. Tutto è compiuto. Mario - che poi non si chiamava Mario - si è addormentato per sempre con il suicidio assistito, il primo nel nostro Paese. Dopo quasi due anni di tribunali, ricorsi e diffide, ha vinto lui.
di Cecilia Ferrara
Il Domani, 20 giugno 2022 A Potenza l’operazione “Women transfer” ha portato all’arresto di 6 persone (5 di nazionalità moldava e un italiano) per associazione per delinquere finalizzata alla tratta di esseri umani, all’intermediazione illecita e allo sfruttamento del lavoro. 87 donne moldave sono state portate a lavorare in Italia come badanti, completamente in nero e con l’obbligo di versare all’organizzazione una tangente sul proprio salario di 800 euro per un lavoro a tempo pieno e senza diritto a giorni di riposo.
di Riccardo Noury
Corriere della Sera, 20 giugno 2022 Alla procura dello stato dell’Oklahoma non vedevano l’ora e quell’ora, il 7 giugno, è arrivata: un giudice federale ha respinto il ricorso di 28 condannati a morte stabilendo che il protocollo delle esecuzioni mediante iniezione letale non viola l’VIII Emendamento alla Costituzione degli Usa. La procura statale non ha perso tempo chiedendo che vengano fissate le date delle esecuzioni di 25 detenuti, una ogni quattro settimane, a partire dalla fine di agosto.
di Leonardo Clausi
Il Manifesto, 20 giugno 2022 Fra i primi interessati i richiedenti asilo che avrebbero dovuto essere deportati in Ruanda. Il nuovo progetto pilota del governo britannico per far fronte all’”emergenza” dei migranti che sbarcano sulle coste inglesi è apertamente penitenziario: affibbiare loro un braccialetto elettronico per evitare che, nelle parole di Boris Johnson, “svaniscano nel paese”. È entrato in auge giovedì scorso e durerà un anno.
di Riccardo Noury*
Il Fatto Quotidiano, 20 giugno 2022 Nella prigione di Jaw, in Bahrein, continuano a scoppiare epidemie che le autorità non riescono o non vogliono controllare. Nel 2021 c’era stato un grande focolaio di Covid-19 e un prigioniero era morto poiché la direzione della prigione aveva autorizzato il suo trasferimento in ospedale solo dopo che aveva iniziato ad avere gravi difficoltà di respirazione.
di Rosalba Castelletti
La Repubblica, 20 giugno 2022 Intervista all’attivista 76enne, pittrice ed ex insegnante. La chiamano la “coscienza di San Pietroburgo”, ma quest’etichetta proprio non le piace. “La coscienza serve solo a essere nascosta. E molto spesso viene usata a sproposito”. Eppure a resistere contro la “follia” dell’operazione militare speciale in Ucraina, di un “orribile” scontro fratricida, c’è rimasta quasi solo lei.
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