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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di domenica 18 dicembre 2022
di Carlo Renoldi
La Stampa, 18 dicembre 2022 Il solo rafforzamento delle misure alternative non garantirebbe il rispetto della dignità di detenuti e lavoratori, servono spazi adeguati per evolvere, come nel resto d’Europa, verso una “polizia che sta fuori”.
di Luca Cereda
Avvenire, 18 dicembre 2022 In carcere dobbiamo diventare bravi detenuti o bravi cittadini? Questa domanda non è oziosa e chi è recluso ce la pone spesso. La risposta sta tutta nel tipo di percorso rieducativo che costruiamo con loro”, dice Ornella Favero, fondatrice e direttrice della rivista “Ristretti Orizzonti” e guida della Conferenza nazionale volontariato giustizia.
di Luca Cereda
Avvenire, 18 dicembre 2022 Riducono la recidiva, restituiscono dignità alla persona e danno valore al tempo della pena. È questo che fanno le iniziative culturali portate in carcere dalle associazioni di volontariato e anche dai cappellani degli istituti di pena.
di Liana Milella
La Repubblica, 18 dicembre 2022 Sul tavolo del ministro della Giustizia il testo di FI che ridimensiona il reato. L’Anm sul piede di guerra. Con la benedizione di Berlusconi - “Nordio sta indicando la strada giusta, quella del rispetto del cittadino” - il Guardasigilli Carlo Nordio va diritto verso lo scontro con la magistratura. Proprio come vent’anni fa, a partire dalle riforme costituzionali.
di Franco Stefanoni
Corriere della Sera, 18 dicembre 2022 L’Associazione nazionale dei magistrati contesta il proposito di “riformare la Costituzione” da parte del Guardasigilli, che aveva detto: “Cambiarla non è blasfemo”.
di Andrea Fabozzi
Il Manifesto, 18 dicembre 2022 Il presidente dell’Anm Santalucia: “L’Europarlamento non ha attaccato i giudici di Bruxelles”. Il ministro: “Lì le intercettazioni le hanno usate bene”. Intanto nel parlamentino delle toghe si formalizza la separazione a sinistra: Magistratura democratica costituisce un gruppo autonomo da Area.
di Simone Alliva
L’Espresso, 18 dicembre 2022 Punisce con il carcere chi organizza “i raduni musicali”, consente di reintegrare i medici obiettori. E fa un passo indietro per l’ergastolo ostativo. Il decreto anti-Rave è il primo provvedimento del governo Meloni che arriva in porto in un ramo del Parlamento a cinquanta giorni dalla sua nascita. Il Senato ha approvato ieri la conversione e arriverà alla Camera il 27 dicembre. “Un decreto bugiardo sin dal nome”, ripetono i parlamentari delle opposizioni.
di Valeria Casolaro
L’Indipendente, 18 dicembre 2022 Nel corso del 1° Congresso regionale del Nuovo Sindacato Carabinieri (Nsc) Emilia-Romagna, svoltosi a Ferrara, il viceministro alle Infrastrutture e alla Mobilità Sostenibile Galeazzo Bignami ha manifestato l’intenzione di apportare modifiche al reato di tortura.
TERRITORIO
di Lucia Agati
La Nazione, 18 dicembre 2022 Durante le operazioni di archivio ha trovato documenti che abbracciano quasi un secolo di vita tra le mura di Santa Caterina. Ogni studioso di storia e di archivistica sa sempre che in ogni edificio dalle mura antiche sono nascoste carte preziose che raccontano fatti sconosciuti o inattesi e che aspettano soltanto di essere tirate fuori dai cassetti e consultate. Per Rosa Cirone è stato esattamente così.
Il Resto del Carlino, 18 dicembre 2022 Questa sera alle 21 nella Sala Polivalente S. Allende, in Corso Gino Vendemini 18, a Savignano sul Rubicone, andrà in scena lo spettacolo “Nella città, l’inferno” adattato dal regista teatrale Stefano Naldi e portato in scena dalla compagnia Il Teatro delle Forchette.
ilvibonese.it, 18 dicembre 2022 L’evento rientra nelle importanti iniziative ideate dalla direzione del penitenziario ed è inserito nelle attività di rieducazione sociale. Si è tenuto all’interno del carcere di Vibo Valentia un concerto di Natale per i detenuti. L’evento è stato inserito nella stagione concertistica dell’Orchestra Sinfonica della Calabria sotto la direzione Artistica del maestro Salvatore Accardo anche con la collaborazione del sindaco di Vibo Valentia Maria Limardo ...
di Anna Dichiarante
L’Espresso, 18 dicembre 2022 Il nostro Paese è assestato su questa media di vittime nei luoghi in cui si svolge il proprio mestiere. Perché nel decennio successivo alla crisi finanziaria del 2008 non ci sono stati investimenti nella prevenzione. E i dispositivi di sicurezza sono invecchiati. Sconfessando l’articolo 1 della Costituzione.
di Giansandro Merli
Il Manifesto, 18 dicembre 2022 Nell’ottobre 2013 morirono in 268. Reati prescritti ma il giudice riconosce gli elementi per condannare i due ufficiali. Stefano Greco, avvocato di parte civile per Asgi: “L’Italia doveva intervenire appena ricevuto l’Sos, anche se il caso era in Sar maltese e La Valletta aveva assunto il coordinamento”
di Alessandra Muglia
Corriere della Sera, 18 dicembre 2022 La protagonista del film premio Oscar “Il Cliente” sosteneva le proteste sui social. Timori per la sorte di una dottoressa. La sua fama internazionale non è bastata a proteggerla: è finita in carcere ieri a Teheran l’attrice Taraneh Alidousti, nota anche in Italia per il suo ruolo nel film premio Oscar Il cliente, di Asghar Farhadi. L’artista, 38 anni, sposata e madre di una figlia, è stata prelevata da casa e arrestata per “pubblicazione di contenuti falsi e distorti e incitamento al caos”.
di Futura D’Aprile
Il Domani, 18 dicembre 2022 Dopo la condanna del sindaco Ekrem İmamoğlu a Istanbul ci sono state manifestazioni di protesta L’esponente del Chp è stato condannato a due anni di carcere per insulti a pubblici ufficiali. Le elezioni in Turchia sono sempre più vicine, ma il numero dei possibili sfidanti del presidente uscente Recep Tayyip Erdogan continua a diminuire.
di Francesco Battistini
Corriere della Sera, 18 dicembre 2022 S’è votato per un Parlamento che non sarà mai un Parlamento e il solo, vero risultato è stato il boicottaggio proclamato dalle opposizioni: neppure il 10% d’affluenza, una clamorosa protesta contro il presidente populista Kais Saied.
Avvenire, 18 dicembre 2022 La denuncia di Amnesty: detenuti a tempo indeterminato in condizioni disumane e crudeli solo perché non hanno documenti di residenza validi. E i passaporti dei lavoratori stranieri vengono sequestrati. Le autorità saudite stanno rimpatriando con la forza decine e decine di migliaia di migranti etiopi dopo averli trattenuti arbitrariamente in detenzione a tempo indeterminato in condizioni disumane e crudeli solo perché non hanno documenti di residenza validi...
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