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Notiziario quotidiano dal carcere
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Edizione di giovedì 18 agosto 2022
di Coordinamento Carcere Due Palazzi
Ristretti Orizzonti, 18 agosto 2022 Il Coordinamento Carcere Due Palazzi di Padova (v. in calce realtà che aderiscono) esprime profonda preoccupazione per la situazione delle carceri italiane. Il numero impressionante e in continuo aumento di suicidi (uno anche nella Casa di Reclusione di Padova pochi giorni fa) è uno dei sintomi del disagio in cui vive la popolazione detenuta, un disagio profondo, aggravato da due anni e mezzo di pandemia: ricordiamo che il Covid ha interrotto/ridotto i contatti con i familiari, interrotto per lunghi mesi le attività scolastiche, culturali, sportive, insomma le relazioni umane.
di Claudio Cerasa
Il Foglio, 18 agosto 2022 Nessun partito si occupa di una tragedia incivile. Lo sciopero della fame di Rita Bernardini. Mentre il populismo di destra sa solo lanciare slogan sulle nuove costruende galere, che come sempre in passato non verranno poi fatte; mentre il populismo dei Cinquestelle sa solo riempire le liste di ex magistrati antimafia, slogan vuoti sulla “legalità”; mentre il resto dei partiti, quelli che dovrebbero rappresentare il progressismo e la visione liberale dello Stato, evitano come la peste di occuparsi di giustizia e carceri, nelle prigioni italiane si muore.
di Luca Cereda
Avvenire, 18 agosto 2022 In Lombardia 17 finora i detenuti che si sono tolti la vita quest’anno. Nel 2021, a metà agosto, erano 6. L’ultimo caso risale a venerdì scorso e si è verificato nel penitenziario di Monza dove un ragazzo di 24 anni, nonostante fosse sottoposto a sorveglianza per problemi di autolesionismo, si è ucciso. Episodi di questo tipo si sono verificati, oltre che a Monza, nelle tre carceri di Milano, ma anche a Sondrio, Brescia, Pavia, Bergamo e Como.
di Valentina Stella
Il Dubbio, 18 agosto 2022 Ormai sono 52 i suicidi in carcere dell’inizio dell’anno. Perdite drammatiche di vite, paradossalmente quando le persone sono sotto la custodia dello Stato. Sono dati che allarmano e preoccupano soprattutto la ministra Cartabia e il Capo Dap Carlo Renoldi.
di Susanna Marietti*
Il Fatto Quotidiano, 18 agosto 2022 Il Capo dell’Amministrazione Penitenziaria Carlo Renoldi ha deciso di andare in giro a visitare carceri insieme ai suoi colleghi ai vertici del Dipartimento. Lo ha fatto in questo Ferragosto doloroso per l’alto numero di suicidi che si è verificato nelle ultime settimane all’interno degli istituti di pena. Un’iniziativa importante.
di Giacomo Galeazzi
interris.it, 18 agosto 2022 A togliersi la vita sono sempre di più detenuti giovani, la maggior parte di chi lo ha fatto quest’anno aveva tra i 20 e i 30 anni. Secondo il filosofo francese Voltaire, “la civiltà di un Paese è data dalle condizioni delle sue carceri”. Sos di Antigone: nel 2022 un suicidio ogni mille detenuti. Antigone è un’associazione che si impegna da decenni per i diritti e le garanzie nel sistema penale.
di Giulia Merlo
Il Domani, 18 agosto 2022 Non si capisce perché gli individui siano liberi di scegliere di consumare alcool e sigarette e cannabis no. Chi detiene cannabis, a prescindere dall’uso che ne fa, viene pesantemente sanzionato. Depenalizzare la cannabis, avrebbe un effetto anche sul sistema carcerario, che costa ogni anno intorno ai tre miliardi di euro, una cifra enorme, che produce suicidi, e alti livelli di recidiva per chi torna in libertà, l’affinamento delle capacità delinquenziali in tanti che vi passano.
di Raffaele Sardo
La Repubblica, 18 agosto 2022 Le conclusioni della commissione ispettiva del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria relativa ai fatti del marzo 2020. “Dietro le rivolte scoppiate nelle carceri italiane nel marzo del 2020, non c’era la criminalità organizzata e nemmeno una matrice politica anarchica o insurrezionalista”. I motivi vanno ricercati nella sospensione dei colloqui con i familiari. Lo scrive la Commissione ispettiva del Dap, presieduta dall’ex procuratore Sergio Lari, nella relazione finale sulle rivolte negli istituti penitenziari.
GIUSTIZIA
di Fabio Calcagni
Il Riformista, 18 agosto 2022
Il processo è già una pena, che colpisce l’imputato, ma anche la sua famiglia, i suoi amici, il suo lavoro. Per questo non deve trascinarsi all’infinito, in appelli e controappelli. Quando governeremo noi, le sentenze di assoluzione, di primo o di secondo grado, non saranno appellabili. Un cittadino - una volta riconosciuto innocente - ha diritto di non essere perseguitato per sempre”. Lo scrive su Fb Silvio Berlusconi nella sua pillola quotidiana.
di Valentina Stella
Il Dubbio, 18 agosto 2022 Inappellabilità delle sentenze di assoluzione. Parla Giorgio Spangher, professore emerito di Diritto processuale penale alla Sapienza di Roma.
di Liliana Milella
La Repubblica, 18 agosto 2022 Il centrodestra ha voglia di ribaltare il tavolo sulla giustizia, come si può vedere dai programmi che ripropongono gli stessi temi dei referendum del 12 giugno pur bocciati dagli elettori. Ma la riforma è una delle richieste precise di Bruxelles legate alla concessione dei fondi.
di Giulia Merlo
Il Domani, 18 agosto 2022 Per la campagna elettorale, Silvio Berlusconi rispolvera un suo storico cavallo di battaglia: l’inappellabilità delle sentenze di assoluzione sia di primo che di secondo grado. Ovvero il fatto che l’accusa non possa proporre ricorso, nel caso in cui l’imputato venga assolto in uno dei due gradi di giudizio perché “un cittadino ha diritto a non essere perseguitato per sempre”, ha spiegato Berlusconi, che ha annunciato anche di candidarsi al collegio uninominale di Monza per il Senato.
di Riccardo Radi*
Il Dubbio, 18 agosto 2022 Fratello e sorella arrestati per rapina (e poi risarciti) sulla base di testimonianze ritenute attendibili nonostante le incongruenze palesi denunciate dalla difesa. Nelle aule di giustizia avvengono, quotidianamente, fatti che meriterebbero una attenta e profonda riflessione.
GIURISPRUNDENZA
di Marcello Giordani
La Stampa, 18 agosto 2022 I boss chiedono condizioni di detenzione meno dure, con più musica per radio e un numero maggiore di volumi per studiare, ma i magistrati non concedono miglioramenti. Al centro delle rimostranze dei detenuti del 41 bis al supercarcere di via Sforzesca questa volta sono alcuni comfort che mancano. Una richiesta riguarda la possibilità di potere ascoltare un numero maggiori di canali radiofonici.
napolitoday.it, 18 agosto 2022 In tutta la Campania sono centinaia i detenuti affetti da disturbi mentali che scontano la pena in strutture non adeguate.
ottopagine.it, 18 agosto 2022 Il Garante: “Inutile continuare a sbandierare chiusura manicomi se non siamo in grado di gestire”. Il Garante campano per i diritti dei detenuti continua le sue visite nelle carceri campane durante la settimana di Ferragosto. Oggi è stato nel carcere di Secondigliano dove ha incontrato tra gli altri i detenuti psichiatrici.
piacenza24.eu, 18 agosto 2022 Il Garante regionale: “Emilia Romagna tra le regioni con più suicidi in carcere, medici psichiatri e volontari anche nelle ore serali”. Suicidio al carcere di Piacenza, un detenuto si è impiccato all’interno del reparto di osservazione psichiatrica del penitenziario delle Novate. Un caso sul quale interviene il garante dei detenuti.
di Federica Cravero
La Repubblica, 18 agosto 2022 Si è tolto la vita infilando la testa in un sacchetto di plastica che non avrebbe dovuto avere. La ministra Cartabia: “Provo dolore”. Si è suicidato in cella, a 25 anni, mai stato in carcere prima. Alessandro Gaffoglio, torinese di origini brasiliane, nella notte tra il 14 e 15 agosto si è coperto con il lenzuolo e senza essere visto si è stretto attorno al collo un sacchetto di nylon ed è morto soffocato.
di Gennaro Grimolizzi
Il Dubbio, 18 agosto 2022 Alessandro Gaffoglio si trovava dal 2 agosto nel “Lorusso e Cutugno” e si è tolto la vita ricoprendosi la testa con un sacchetto di plastica. Qualche giorno prima il giovane aveva già tentato il suicidio utilizzando le lenzuola del suo letto.
di Valentina Reggiani
Il Resto del Carlino, 18 agosto 2022 La rivelazione di un agente penitenziario. Ma il sindacato: “Se davvero sa qualcosa lo dica agli inquirenti”. “Quell’otto marzo di due anni fa i detenuti sono stati picchiati, chi di noi non voleva partecipare restava fuori dal casermone. Vedevo i detenuti entrare in un modo e poi li vedevo uscire sanguinanti.
di Nello Trocchia
Il Domani, 18 agosto 2022 I fatti accaduti l’8 marzo 2020, nel carcere Sant’Anna di Modena, sono episodi che trasformano quella giornata nella più buia della storia penitenziaria della repubblica italiana. Un carcere in fumo, detenuti liberi di distruggere l’istituto, di strafarsi, in nove muoiono per overdose mentre altri si premurano, sollecitati dal vertice del carcere, di liberare il personale imprigionato.
di Manuela D’Alessandro
agi.it, 18 agosto 2022 Domenico Benemia racconta cosa succede nella Casa circondariale dove da inizio anno si sono registrati 2 dei 53 suicidi del 2022 e le rivolte sono continue
di Gennaro Grimolizzi
Il Dubbio, 18 agosto 2022 Il caso di Loretta, la sarta dei divi che oggi ha lasciato Rebibbia per raggiungere una struttura gestita dalle suore. La denuncia della Garante Stramaccioni: “Ha agito per difendersi, perché sono state ignorate le misure alternative?”.
di Viviana Lanza
Il Riformista, 18 agosto 2022 Non è una detenzione a brioche e cappuccino, ma solo cercare di dare dignità a chi vive recluso tra le quattro mura di una cella e cerca di riempire il tempo dilatato di una condanna da scontare. È questo il senso di una delle proposte del garante regionale dei detenuti, Samuele Ciambriello, in visita all’interno del carcere di Poggioreale nel giorno di Ferragosto. “Basta fare poco, affinché diventi molto” riferisce Ciambriello.
termolionline.it, 18 agosto 2022 Inaugurato ieri mattina, a mezzogiorno, il murales realizzato dagli studenti-detenuti nel carcere di Larino. Nell’ambito delle attività extracurriculare organizzate dalle scuole presenti nella casa circondariale e di reclusione di Larino, il Centro territoriale per l’educazione in età adulta, ha offerto ai detenuti un laboratorio di street art, diretto dall’artista Massimiliano Vitti.ù
di Orhan Pamuk
Corriere della Sera, 18 agosto 2022 Per gli ultimi 15 anni la mia vita pubblica è stata tutelata grazie alla scorta. Nei Paesi musulmani i cittadini manifestano il loro rammarico a porte chiuse. Negli ultimi vent’anni ho avuto modo di intrattenere molte lunghe conversazioni con svariati scrittori minacciati di morte, specie da “islamisti” o “estremisti islamici”. Oppure con scrittori che, per i motivi più diversi, si ritrovano a vivere sotto tale minaccia nei Paesi islamici e meritano di usufruire della protezione delle guardie del corpo. Sono anch’io uno di loro.
di Giovanni Orsina
La Stampa, 18 agosto 2022 In questa estate elettorale come vent’anni fa contro Berlusconi, si fa ricorso alla stessa strategia. Chiamare alla difesa della democrazia è un’arma di ultima istanza che rischia di essere banalizzata.
di Mario Giro
Il Domani, 18 agosto 2022 Non esiste guerra santa o una guerra giusta: solo la pace è santa e giusta. Avanza del nostro mondo contemporaneo “un terribile amore per la guerra”, per utilizzare il titolo del saggio di James Hillman. Taiwan, Bosnia, Kosovo, Caucaso, Siria, Medio Oriente, Gaza, Kurdistan, Yemen… tutti i conflitti si riaccendono uno dopo l’altro, anche quelli spenti da decenni, quasi sempre per “futili motivi” come le targhe automobilistiche a Mitroviça.
di Arturo Di Corinto
Il Manifesto, 18 agosto 2022 Il coinvolgimento di attori non statali nei conflitti cibernetici, la censura dei media e la crescente importanza militare delle telecomunicazioni sta portando a un’accelerazione della balcanizzazione di Internet e alla fine dell’utopia di un mondo pacifico perché iperconnesso e interdipendente grazie alla Rete.
di Andrea Cegna
Il Manifesto, 18 agosto 2022 Politiche sui flussi sempre più militarizzate su entrambi i lati della frontiera, l’ultima retata in Messico, nello stato di Puebla. Dall’ottobre 2021 sono state 1,82 milioni le persone tratte in arresto negli Stati Uniti per immigrazione illegale.
di Luca Attanasio
Il Domani, 18 agosto 2022 In Africa è dispiegato il numero più alto di caschi blu. Più di cinquantamila militari sono dispiegati per le operazioni delle Nazioni unite nel continente e altre decine di migliaia per le missioni a guida regionale nei paesi in cui persistono guerre civili o insurrezioni che destabilizzano intere aree. Ma in molti casi, più che favorire pace e sviluppo, contribuiscono alle tensioni con abusi e violenze o restano inermi davanti alle stragi.
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