Società di San Vincenzo De Paoli
Federazione Nazionale Italiana
PREMIO CARLO CASTELLI. X Edizione
Cerimonia conclusiva
e Convegno ESERCIZI DI LIBERTÀ
Venerdì 6 ottobre 2017. Casa di Reclusione di Padova. Via Due Palazzi, 35 A
MODULO DI ISCRIZIONE (le iscrizioni si chiudono il 14 settembre)
Il PREMIO CARLO CASTELLI
compie 10 anni. Istituito nel 2007 con una sua particolare formula - quella della solidarietà nella condivisione dei premi - ha inteso offrire alle persone detenute spunti di riflessione su temi etici, diversi di anno in anno, ma tutti sempre nell’ottica della presa di coscienza e della scelta di cambiamento. Quest’anno il Premio, cui sin dalla 3ª edizione si è aggiunto un convegno di approfondimento del tema, conclude un primo ciclo, ma continuerà a coinvolgere sempre più da vicino le persone private della libertà accompagnandole nel loro complicato cammino di crescita.
ESERCIZI DI LIBERTÀ
Può sembrare un tema scontato, in ambiente carcerario, ma è appunto quella sintesi che lega le tante facce di una condizione - il sentirsi liberi - ricercata da tutti durante tutto l’arco della vita. In carcere decisamente di più, perché, alle gabbie interiori dentro cui l’uomo spesso si rinchiude da solo, si aggiungono sbarre e limitazioni di spazi fisici. Paradossalmente, queste pesanti limitazioni della libertà personale, inducono però a riflessioni sofferte che, attraverso il bisogno di cambiamento e uno sforzo di volontà notevole, possono aprire la via della liberazione. Tanti aspetti che s’intrecciano, piccoli e grandi traguardi di un percorso che, dall’osservazione di sé e dei propri guai, procede nell’incontro con gli altri. Il bisogno di perdono, la scelta di servire il bene comune portano a realizzare quel progressivo cambiamento che può attuarsi solo nella verità.
LA CERIMONIA CONCLUSIVA DEL PREMIO CARLO CASTELLI
Si articola in due tempi: la lettura dei testi finalisti con l’assegnazione dei premi, cui segue il convegno di approfondimento, con interventi di esperti e testimonianze dirette. Esercizi di libertà sono tutte quelle azioni che preludono a un cambiamento positivo e stabile, messe in atto da chi ne sente fortemente il bisogno. Evidente l’aggancio col tema del concorso: Libertà perduta, libertà sperata: come riconquistarla? Il tempo della carcerazione comporta pesanti limitazioni della libertà personale e induce a riflettere sulla propria condizione. È un tempo di sofferenza che va affrontato con la consapevolezza di doverne uscire avendo compreso cosa non ha funzionato nella propria vita. Perché, prima della libertà fisica, si è smarrito il senso dell’essere liberi. È inutile farsi vittime anche se in certo modo lo si è stati. Sperare di tornare liberi prescinde dal momento in cui si spalancherà il portone del carcere. Meglio se questo momento avverrà prima, perché rinviarlo potrebbe significare nuove rovinose cadute. In fondo il carcere dovrebbe avere proprio questo scopo, cioè favorire percorsi di cambiamento che passano attraverso momenti assai impegnativi. Non solo il lavoro, la formazione e la cultura giocano un ruolo importante. C’è tutto un mondo di relazioni, incontri - confronti che servono a sbloccare un meccanismo “inceppato” all’interno di sé. Non si deve temere di guardare in profondità, a costo di soffrire, perché È SOLO LA VERITÀ CHE RENDE LIBERI.
IL PROGRAMMA DELLA GIORNATA
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10.00 Cerimonia di premiazione
Introduzione e saluti delle autorità presenti.
Lettura dei testi e consegna premi ai tre vincitori, consegna attestati di merito ai dieci segnalati.
> 12.30 Pausa buffet
Piatti preparati dalla Cooperativa Giotto operante all’interno dell’Istituto.
> 14.00-17.00 Convegno “Esercizi di libertà”. Libertà da chi e da che cosa
Conduce e coordina ORNELLA FAVERO
Relazione introduttiva di LUIGI ACCATTOLI
1) Carcere: quel che resta della Libertà, MARCO RUOTOLO
2) La libertà di cambiare: una scelta di verità, LUCIA ANNIBALI
3) La libertà del perdono: perdonare, perdonarsi, essere perdonati,
MARIA AGNESE MORO
4) La libertà di servire: felici di spendersi per il bene comune, GUIDO BERTAGNA
5) La libertà dell’incontro: costruire relazioni per la vita (vari),
interventi e testimonianze di persone detenute e loro familiari
Partecipazioni e inviti
OTTAVIO CASARANO, Direttore Casa di Reclusione
ANTONIO GIANFICO, Presidente Nazionale Società San Vincenzo De Paoli
DON RAFFAELE GRIMALDI, Ispettore Generale Cappellani delle Carceri
ENRICO SBRIGLIA, Provveditore Regionale A. P.
SANTI CONSOLO, Capo Dipartimento A. P.
COSIMO MARIA FERRI, Sottosegretario alla Giustizia
ANDREA ORLANDO, Ministro della Giustizia
I RELATORI
LUIGI ACCATTOLI
Giornalista e scrittore, commentatore del “Corriere della Sera”, già vaticanista a “La Repubblica”, collabora a varie testate nazionali. Autore di numerosi volumi, tiene un blog personale che aggiorna quotidianamente.
MARCO RUOTOLO
Professore ordinario di diritto costituzionale presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università Roma Tre, dove è anche titolare dell’attività formativa “Diritti dei detenuti e Costituzione”. È direttore del Master di II livello in Diritto penitenziario e Costituzione. È autore, tra l’altro, del libro Dignità e carcere.
LUCIA ANNIBALI
Avvocato, vittima quattro anni fa di una grave aggressione da parte di due uomini mandati dall’ex fidanzato, si è dovuta sottoporre a vari interventi di ricostruzione al volto. Ha saputo reagire al pesante dramma personale accantonando l’odio e diventando simbolo della lotta alla violenza di genere.
MARIA AGNESE MORO
Figlia dello statista ucciso dalle Brigate Rosse nel 1978. Socio-psicologa, ricercatrice di Laboratorio di scienze della cittadinanza e socia di Asdo, l'Assemblea delle donne per lo sviluppo e la lotta all'esclusione sociale. È impegnata nelle attività dell'Accademia di studi storici Aldo Moro. Tra i suoi libri: “Senso dell’etica”, “Un uomo così”.
GUIDO BERTAGNA
Sacerdote della Compagnia di Gesù, s’interessa attivamente del mondo carcerario, con particolare attenzione al minorile. Da vari anni collabora col Centro di Giustizia Riparativa e Mediazione presso la Caritas di Bergamo e con i massimi esperti della materia. Dal 2013 vive ed opera a Padova.
ORNELLA FAVERO
Giornalista, da molti anni impegnata nel volontariato penitenziario, presiede l’Associazione “Granello di Senape Padova”, dirige la rivista Ristretti Orizzonti e il sito www.ristretti.org. Da due anni è Presidente della Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia.
In collaborazione con
Società di San Vincenzo De Paoli
Coordinamento Regionale del Veneto Trentino
Consiglio Centrale di Padova
Ministero della Giustizia
Casa di Reclusione di Padova
Redazione di Ristretti Orizzonti
Con il contributo di
Centro di Servizio per il Volontariato di Padova.
PER INFO
CLAUDIO MESSINA: claudiomess@gmail.com