Ristretti Orizzonti - Centro di Documentazione Due Palazzi - Casa di Reclusione di Padova - Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia
Giornata Nazionale diStudi
La
verità e la riconciliazione
La
Verità e la Riconciliazione
La morte di Nelson Mandela ci ha fatto venire il desiderio di contribuire anche noi, dal carcere, a non dimenticarlo, lavorando con quelle due parole, che tanto hanno significato per il Sudafrica: la Verità e la Riconciliazione.
Uno
studente di diciott’anni, dopo un incontro in carcere con la nostra redazione,
ci ha scritto: “Credevo
di sapere bene dove fosse il male, standone alla larga e promettendomi di non
corrompere mai i miei valori e ciò in cui credevo. Oggi ho per la prima volta
capito che tutti hanno del bene e del male insieme, e che bisogna nutrire la
parte di bene che ognuno di noi ha, e so che questa potrebbe sembrare una
conclusione piuttosto ovvia, ma per me, senza il vostro aiuto, non sarebbe stato
nemmeno lontanamente concepibile”. Questo ragazzo ci mostra che è
sempre emozionante scoprire la complessità delle vite, specie oggi che non la
insegna quasi più nessuno: noi vogliamo allora provare a scandagliare il tema
della verità, proprio a partire dalla consapevolezza di quanto esso sia
complesso, per trovare poi la forza di raccontare anche le verità più
respingenti.
La
verità e la riconciliazione dal Sudafrica a noi
Marcello Flores insegna
Storia contemporanea e Storia comparata alla facoltà di Lettere
dell’Università di Siena. Ha pubblicato, tra l’altro: Verità
senza vendetta. L’esperienza della Commissione sudafricana per la verità e la
riconciliazione, Storia, verità,
giustizia. I crimini del XX secolo e Tutta
la violenza di un secolo.
La
verità che non si raggiunge mai
Carlo
Arnoldi, che ha perso il padre nella strage di Piazza Fontana del 12
dicembre 1969,
combatte da una vita perché nessuno dimentichi: “Ci interessa comunicare con
i ragazzi, che pur avendo strumenti di conoscenza come Internet e Facebook hanno
altri interessi.
Piazza
Fontana non sanno nemmeno che sia esistita. E questo ci fa male. È
da anni che il 12 dicembre leggiamo il nome dei nostri morti. E ci rendiamo
conto che sono un numero. Però la forza della nostra associazione è di non far
dimenticare”.
Carlo Arnoldi, figlio
di Giovanni Arnoldi, morto nella strage di Piazza Fontana, è Presidente
dell’Associazione Familiari Vittime di Piazza Fontana.
La
verità che nessuno sopporta
Bianca
Stancanelli, giornalista e scrittrice, è inviato speciale per il
settimanale “Panorama”. È autrice di molti libri, fra i quali La
vergogna e la fortuna. Storie di Rom e
A testa alta. Don
Giuseppe Puglisi: storia di un eroe solitario.
Quanto
costa guardare in faccia la sofferenza
“Chi
ha subito un grave lutto non ha voglia di sentirsi dire sciocchezze, né luoghi
comuni, non può sopportare atteggiamenti pietistici o affettati. La credibilità
e la sincerità fanno la differenza”: sono parole dello psichiatra Diego
De Leo, che affrontando il tema del lutto traumatico forse può aiutare anche
chi è autore di atti violenti a confrontarsi con la sofferenza causata ai
sopravvissuti.
Diego
De Leo, Professore Ordinario di Psichiatria alla Griffith University,
Australia.,
dopo
che ha perso due figli in un tragico schianto in auto, ha dedicato la sua
esistenza a sostenere i sopravvissuti ai lutti traumatici. È autore del libro Lutto
traumatico. L’aiuto ai sopravvissuti, realizzato con altri tre psichiatri,
che a loro volta hanno perso i figli.
La
prima “riconciliazione”, quella con la propria famiglia
Vanna Iori, Professore
Ordinario di Pedagogia Generale e sociale, Università Cattolica del Sacro Cuore
di Milano, Facoltà di Scienze della Formazione, Dipartimento di Pedagogia
La
mediazione per riconciliarsi con la società
È
da questa riflessione che parte il grande lavoro di Duccio Scatolero per la
mediazione dei conflitti, a partire da quartieri degradati come San Salvario a
Torino. Ed è sua l’idea di riflettere sulla necessità di “un tavolo di
ricostruzione post reato”.
Duccio Scatolero, Criminologo,
già Docente di Criminologia presso la Facoltà di Psicologia dell’Università
degli Studi di Torino, Docente al Master Internazionale in Mediazione - Istituto
Kurt Bosch di Sion. È autore di molti articoli sul tema della gestione
dei conflitti e ha realizzato, o contribuito a realizzare, molti interventi di
mediazione a Torino e in tutta Italia.
Andrea
Pugiotto,
Ordinario di Diritto costituzionale all’Università di Ferrara, autore tra
l’altro con Franco Corleone dei saggi Il
delitto della pena e Volti e maschere
della pena.
A
scuola di “riconciliazione” per imparare a vedere la verità dell’altro
Giovanni Bachelet, Ordinario di Fisica alla Sapienza, figlio del giurista Vittorio Bachelet, assassinato dalle Brigate Rosse nel 1980. Al funerale di suo padre disse: “Vogliamo pregare anche per quelli che hanno colpito il mio papà perché, senza nulla togliere alla giustizia che deve trionfare, sulle nostre bocche ci sia sempre il perdono e mai la vendetta, sempre la vita e mai la richiesta della morte degli altri”.
Perdonare
è resistere alla crudeltà del mondo
Dialogo su responsabilità e riconciliazione: nella seconda parte della Giornata i detenuti della redazione dialogheranno con Carlo Riccardi, criminologo e mediatore penale, e con Adolfo Ceretti, che con Ristretti Orizzonti affrontano da anni una riflessione sui possibili percorsi di presa di coscienza, di incontro con le vittime, di mediazione dei conflitti.
Il
dialogo sarà aperto da Claudia Francardi e Irene Sisi, due donne unite da
una tragedia. Claudia è la vedova del carabiniere Antonio Santarelli, che
durante un posto di blocco è stato colpito alla testa da un ragazzo di
diciannove anni ed è morto dopo più di un anno di coma. Irene è la madre del
ragazzo che l’ha ucciso, Matteo Gorelli, condannato inizialmente
all’ergastolo, pena ridotta in appello a venti anni. Claudia e Irene hanno
deciso di fondare un'associazione
perché
“portando
la nostra testimonianza, raccontando la nostra storia, vorremmo sostenere
percorsi di riconciliazione”.
Coordinerà
i lavori Adolfo Ceretti,
Professore ordinario di Criminologia, Università di Milano-Bicocca, e
Coordinatore Scientifico dell’Ufficio per la Mediazione Penale di Milano. Tra
le sue pubblicazioni,
Cosmologie violente e
Oltre la paura.