Iniziative 2001

 

Programma di attività formative e culturali

 

Inchieste-ricerche 2001 Materiali distribuiti

 

La preparazione degli addetti alle attività svolte dal Centro di Documentazione Due Palazzi avviene tramite corsi di formazione e perfezionamento, che permettano poi di affrontare in modo più efficace i problemi legati alla necessità di informare meglio il mondo esterno sulla realtà del carcere, ma anche i detenuti stessi, con servizi che comprendano diffusione di materiali informativi e loro traduzione.. Si ripropone la necessità di svolgere un corso di giornalismo e scrittura creativa, integrandolo con attività volte all’acquisizione di competenze in campo informatico, sia per quanto riguarda la videoscrittura, sia per l’elaborazione grafica dei prodotti editoriali. Inoltre, si introduce un programma articolato di mediazione culturale, in considerazione del consistente numero di stranieri presenti tra gli utenti del progetto, persone che incontrano difficoltà specifiche nel rapportarsi con gli altri detenuti e con le istituzioni. 

 

a. Corso di Giornalismo e scrittura creativa

 

Per lo svolgimento del seguente programma:

Tecniche di scrittura.

Realizzazione di articoli, interviste, recensioni, etc;

Revisione dei testi (editing).

Approfondimento di temi legati al lavoro di giornalista come “redattore sociale”

 

b. Introduzione all’uso del computer

 

Per lo svolgimento del seguente programma:

Videoscrittura.

 

c. Corso di grafica su computer

 

Per lo svolgimento del seguente programma:

Prestampa elettronica (Quark XPress);

Elaborazione di fotografie per uso editoriale (Adobe Photoshop).

 

d. Programma di mediazione culturale

 

Per lo svolgimento del seguente programma:

Corso di preparazione dei detenuti a compiti di mediazione culturale.

Laboratorio interculturale.  

 Programma di mediazione culturale

 

Premessa

 

Negli ultimi anni, nelle carceri italiane la presenza dei detenuti stranieri è sempre più consistente e, per loro, si pone il problema di una effettiva parità di trattamento e di accesso alle diverse opportunità offerte dalla normativa vigente. Per gli stranieri detenuti, esistono tanti grandi e piccoli problemi del quotidiano, tutti comunque riconducibili alla possibilità reale di integrazione e partecipazione alla vita carceraria, presupposto per l’avvio di un percorso di risocializzazione, che deve essere realizzato anche di fronte a nazionalità, culture, religioni diverse.

Questo obiettivo richiede l’adozione di strumenti particolari, che devono partire dal riconoscimento della specificità della condizione e dei problemi dei detenuti stranieri.

Il rischio è, infatti, quello di un carcere che, pur non essendo deliberatamente iniquo nell’affrontare la particolarità della detenzione straniera, di fatto ignora la diversità e assume, coscientemente o meno, atteggiamenti di indifferenza: tutto ciò si trasforma spesso in discriminazione ed ulteriore emarginazione. Nonostante le affermazioni di principio, in realtà il detenuto straniero difficilmente vive una condizione detentiva uguale a quella del detenuto italiano, perché il carcere non riesce ancora ad affrontare adeguatamente la mutazione avvenuta nella popolazione detenuta, che vede la presenza di più culture e lingue.

Di fronte a questo stato di cose, l’obiettivo del Programma di Mediazione culturale è quello di realizzare un raccordo tra le diverse culture presenti nell’Istituto, costituendo un ponte comunicativo tra la stessa istituzione ed i detenuti stranieri.

 

Corso di preparazione dei detenuti a compiti di mediazione culturale

 

Il corso, tenuto da un mediatore culturale abilitato, con la collaborazione di un legale esperto di diritto dell’immigrazione, formerà operatori detenuti che verranno impiegati nell’attività di mediazione culturale, intendendo con essa l’acquisizione di abilità e competenze da utilizzare nei processi relazionali. Il detenuto mediatore culturale troverà sostanzialmente impiego in situazioni di particolare bisogno e nel servizio di accoglienza ai nuovi giunti stranieri.

 

I contenuti del corso sono i seguenti:

 

Introduzione al concetto della mediazione culturale.

Cenni sulla normativa relativa all’immigrazione.

La normativa penitenziaria, il carcere e gli stranieri.  

Laboratorio interculturale

 

È uno spazio di condivisione e di confronto delle varie culture, quindi potrà essere fruito anche da detenuti italiani. L’attività di gruppo, proposta di volta in volta, sarà specifica e mirata, rispetto ai processi aggregativi e di socializzazione.

In particolare, si studieranno interventi volti a limitare l’esclusione ed il disagio supplementare che i detenuti stranieri subiscono, perseguendo condizioni di pari opportunità tra detenuti italiani e stranieri, nell’ambito delle attività trattamentali previste dalla Legge Penitenziaria.

Questo potrà essere ottenuto realizzando attività di studio ed analisi dei problemi specifici degli stranieri, con particolare riferimento alle questioni giuridiche e normative, ma anche favorendo occasioni di dialogo, discussione e scambio culturale tra detenuti italiani e stranieri. L’attività verrà coordinata e organizzata da esperti interculturali e animatori sociali.  

Servizio svolto dall'Ufficio Stampa - Centro Studi

 

Le attività culturali che si svolgono nell’Istituto di Pena richiedono un costante scambio di informazioni con l’esterno e l’invio di richieste ad Enti ed Istituzioni; necessità che né i volontari esterni e tanto meno i detenuti sono in grado di soddisfare con sollecitudine.

La disponibilità di un operatore esterno addetto all’Ufficio Stampa è indispensabile per continuare ad interagire fra due società che non si conoscono a fondo e solo attraverso scambi continui di informazioni e altre forme di collaborazione possono avvicinarsi e tentare di capirsi.

La società esterna è restia a parlare di carcere, è diffidente perché ne ha paura. E’ per questo che è opportuno continuare il lavoro informativo che ha intrapreso l’Ufficio Stampa. Questo progetto ha l’opportunità di usufruire di una certa continuità, essendo affiancato ad altri progetti nella stessa struttura, affinché il mondo del carcere, in tutti i suoi aspetti, venga riconosciuto all’esterno, perché solo in questo modo si può attuare quanto è stabilito  dalla Costituzione Italiana, che il carcere deve educare e facilitare l’inserimento nella società.

La presenza di un operatore consente una comunicazione, praticamente in tempo reale, con le Istituzioni.

L’operatore è inoltre l’indispensabile tramite con tutti i soggetti sociali (associazioni, scuole, biblioteche, cooperative etc.) che hanno un qualche interesse ad intrattenere rapporti con il Centro di Documentazione.

In particolare, il Centro è in grado di soddisfare richieste di informazione su argomenti di carattere sociale attinenti alla realtà penitenziaria: dai fenomeni dell’immigrazione e della tossicodipendenza, che hanno ulteriormente riempito le carceri, alle iniziative per il reinserimento dei detenuti e degli ex detenuti, alle più recenti Leggi approvate in Parlamento in tema di Giustizia, ai Disegni di Legge ancora in discussione.

L’archivio della redazione di Ristretti Orizzonti e i fascicoli realizzati dalla Rassegna Stampa raccolgono materiali e documenti provenienti dai principali giornali quotidiani e periodici, e anche da riviste specializzate inviate da Istituzioni, Enti Locali, Associazioni, Carceri italiane e straniere.

Si tratta di materiale da richiedere al nostro archivio per studi e consultazione, non solo per gli addetti ai lavori, ma per tutti i privati cittadini che vogliano un’informazione accurata sui temi del disagio sociale, sulle iniziative promosse dalle amministrazioni centrali e locali, sui fenomeni culturali contemporanei.

L’Ufficio Stampa, durante il suo primo anno di attività, ha permesso la divulgazione, in tempi rapidi, di tutte le notizie riguardanti le attività che si svolgono nell’Istituto, e anche un’informazione precisa su tutte le tematiche riguardanti il carcere.

Attenzione particolare è stata dedicata alla creazione di un coordinamento con altre realtà nazionali attive nel campo del recupero e dell’integrazione sociale delle persone svantaggiate ed emarginate.

 

Programma di lavoro

 

Lavoro all’interno dell’Istituto per raccogliere informazioni.

Lavoro all’esterno dell’Istituto, per diffondere informazioni utili a far conoscere meglio la realtà del carcere.

 

 

 

Precedente Home Su Successiva